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GuestBook 2009 fino al 30.09      dal 01.10.2009

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Dal 15/02/2007 tutti i testi saranno selezionati ed inseriti
in ordine cronologico crescente. 

Si prega non inviare testi non attinenti al mondo dell'Arte

Per inserire il vostro testo o commento

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A Messina - la Quinta mostra collettiva del Movimento « IRREALISMO »

Ancora una volta si rinnova l'impegno del Movimento Artistico "Irrealismo", con la presentazione della Quinta Mostra Collettiva di pittura, da Sabato 10 a Domenica 18 Gennaio 2009, presso Palazzo Zanca Comune di Messina. Importante segnalare la partecipazione e l'inserimento di nuovi Artisti che, condividono il progetto artistico promosso, dal pittore messinese Biagio Cardia. Oltre allo stesso Cardia, espongono i pittori promotori dell'iniziativa: Maria Graziella Raffaele (Catanzaro); Fiorangelo Prestipino (Furci Siculo ME.) e Zuna (Messina). Il Movimento Artistico, è ormai inserito in diversi canali dell'Arte nazionale; basta vedere il livello qualitativo degli Artisti che fino ad oggi hanno partecipato alle precedenti mostre organizzate insieme al gruppo promotore, è possibile inoltre, visitare le opere dei nuovi pittori associati: Vito Amore (Caltagirone); Antonia Eleonora Cavaleri (Canicattì AG.); Patrizia Emanuela Lanzafame (Mazzarino CL.); Il gruppo Movimento Artistico « Irrealismo », si propone di promuovere lo studio della Natura e del Paesaggio attraverso l'Arte, rivalutare la Natura con l'Arte e l'Arte per la Natura, riproducendo il paesaggio che ci circonda, amare e sentire la Natura profondamente, dare un po'di ordine, di serenità e di luce alla Natura, trovare un equilibrio tra Arte e Natura, evidenziare la bellezza della Natura. L'ambiente che man mano cambia si modifica, per questo oggi lo vediamo "Irreale". Gli artisti devono renderlo più piacevole possibile a tutto il mondo, con il desiderio di avere un mondo più pulito e meno inquinato; con l'apporto dell'Arte pittorica, della Poesia, della Cultura in genere e quanto possa servire per rendere un mondo migliore. 


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Ho il piacere d inviarLe la promozione per premio Internazionale di Pittura “CATERINA DE’ MEDICI” che si svolgerà a Firenze dal 16 al 23 Maggio 2009 sul tema “FIRENZE E LA SUA PROVINCIA NEGLI OCCHI DEL MONDO”.
Si tratta di una grande manifestazione culturale internazinale inserita nel programma del Genio Fiorentino, una serie di grandi manifestazioni culturali organizzate dalla Amministrazine Provnciale di Firenze.
Troverete tutte le informazioni nel sito web www.caterinademedici.com .
La Manifestazione è organizzata con la stretta collaborazione della provincia di Firenze, del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Firenze e si fregia dell’importantissimo patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali (il riconoscimento italiano più prestigioso ! ).
Tutti i Pittori del mondo chi desiderano dipingere nella Firenze di Michelangelo, Giotto, Leonardo da Vinci e tantissimi artisti nel tempo ?? – 
Lo faccia partecipando al nostro splendido Premio internazionale di Pittura “Caterina de’ Medici”.
Le sarei particolarmente grato se volesse diffondere questa iniziativa culturale particolarmente qualificante, in quanto, ne sono certo, farà piacere agli artisti di tutto il mondo dipingere nella città più importante del mondo per arte e cultura.
Nel sito web www.caterinademedici.com troverà il form per la iscrizione al Premio internazionale ed il form per la prenotazione alberghiera.
Comm. Giuliano Sottani
16-23 Maggio 2009
Concorso Internazionale – Premio di Pittura – Caterina dè Medici
Sul Tema
“FIRENZE E LA SUA STRAORDINARIA PROVINCIA NEGLI OCCHI DEL MONDO”
Abbiamo il piacere di annunciare la organizzazione del “PREMIO INTRNAZIONALE DI PITURA CATERINA DE’ MEDICI”, una grande manifestazione interessante ed esclusiva non soltanto dal punto di vista culturale ma anche di sicura valenza turistica inserita nei grandi eventi culturali del GENIO FIORENTINO organizzato dalla Provincia di Firenze .
Il Premio internazionale di Pittura “Caterina dè Medici si avvale del patrocinio del Comune di Firenze e della collaborazione del Consiglio Regionale della Regione Toscana.
PREMI RICCHISSIMI PER
32.000 EURO
Quota di iscrizione
400 euro (Tasse comprese)
Per informazioni dettagliate visitate il sito web www.caterinademedici.com 
Telefonate +39-055-666499 +39-055.669559
Info@helloflorence.net info@caterinademecici.com

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Buenos días dirección,
Me gustaría recibir las invitaciones para los eventos culturales.
Saludos,
Antonio Carvalho
Artista Plástico
Dirección
Calle Santa Clara,166 - piso 810
Rio de Janeiro - Copacabana - Brasil
22041010
Teléfone : + 5521 22554797

GOOD MORNING DIRECTION, 
I WOULD LIKE TO RECEIVE THE INVATATION FOR THE CULTURAL EVENTS.
ADDRESS :
SANTA CLARA STREET , NUMBER 166 APARTMENT 810
RIO DE JANEIRO,COPACABANA,BRASIL
CEP- 22041010
PHONE 5521 22554797

REGARDS,

ANTONIO CARVALHO
ARTISTA PLÁSTICO
2009

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fondazione march è lieta di presentarvi 
Renato Barilli per
Videoart Yearbook 2008
8 gennaio 2009 ore 21
Fronte del Porto Filmclub- via S. Maria Assunta 21- Padova


fondazione march presenta l'«annuario della videoarte italiana». Curata da Renato Barilli assieme ad un gruppo di ricerca sull'arte contemporanea del Dipartimento Arti Visive dell'Università di Bologna, Videoart Yearbook ha presentato il meglio della produzione video realizzata in Italia nel periodo che va dall'autunno 2006 al giugno 2007Seguirà la proiezione una discussione alla presenza del curatore Renato Barilli.

Ore 21    Ingresso libero
fondazione march
via armistizio, 49
I - 35142 padova
t/f +39 049 8808331
c.f. 92196230285
abi 06225 cab 12119 cin W
c.c. 100000001782

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GALLERIA D’ARTE STUDIO 71
Via Fuxa n. 9 – 90143 Palermo
tel. 091 6372862 – studio71pa@tin.it – www.studio71.it 

mercoledì 7 gennaio 2009 alle ore 18.00 presso il Teatro Pippo Spicuzza Via Don Orione Palermo, verrà inaugurata la mostra personale di Antonino G. Perricone dal titolo:
Lacerazioni

Si tratta di un gruppo di opere decisamente nuove sia nella scelta tematica che coloristica, Perricone, abbandonando definitivamente le sue volute che lo hanno caratterizzato per oltre venti anni, ora è più libero. La sua mano non indugia più, in maniera esasperante, su una curva della sua ingarbugliata e accattivante massa di trucioli di tornio; egli si fa, invece, interprete di una pittura di movimento giocata in particolare sull’aspetto cromatico alla maniera di Mark Rothko e Hans Richter e in qualche caso attraverso l’automatismo del segno alla maniera di Pollock con la differenza che in Perricone è estremamente ragionato ogni suo gesto sulla tela. E quando di tanto in tanto nelle sue opere affiora una figura primordiale ha la consapevolezza che il suo intervento su quella figura sarà di grande effetto scenografico. Ne parla argomentando la sua scelta estetica, evitando qualsiasi riferimento ad altri artisti anche tra i più grandi. 

La mostra inserita nel programma “Quando l’Arte va in scena” è curata da Vinny Scorsone ed è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 presso il Teatro Pippo Spicuzza di Via Don Orione n. 5 - 90142 Palermo tel. 091 544525.

Palermo, 07/01/2009 Studio 71 Palermo
addetto stampa e p.r.
Mariella Calvaruso


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A A R T E S T U D I O I N V E R N I Z Z I

FRANÇOIS MORELLET

Catalogo con saggio di Luca Massimo Barbero

Inaugurazione
giovedì 19 marzo 2009 ore 18.30

19 marzo - 8 maggio 2009

A ARTE STUDIO INVERNIZZI
Via D. Scarlatti 12
20124 Milano Italy
Tel. Fax 0039 02 29402855
info@aarteinvernizzi.it
press@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it

da lunedì a venerdì 10-13 15-19 

La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà giovedì 19 marzo 2009 una mostra personale dell’artista francese François Morellet.
La mostra - presentata negli ampliati spazi rinnovati della galleria - sarà incentrata su un nucleo di opere significative pensate in relazione allo spazio espositivo e appartenenti all’ultimo periodo della ricerca dell’artista.
A sottolineare il valore innestato ed insistito sull’ambiente, Morellet realizzerà anche un intervento "site-specific" che si svilupperà nella nuova grande sala espositiva del piano rialzato: la dimensione spaziale e il coinvolgimento fisico e percettivo dello spettatore come parte dell’intorno, di cui vive sempre un momento particolare e specifico, sono aspetti cruciali della sua poetica.
Le forme e gli equilibri dei suoi interventi insistono sempre su una pluralità di elementi che muovono dal segno grafico alla scultura, dalla pittura all’installazione e fondati su sistemi razionali e cognitivi, basi per il loro dipanarsi e costruirsi.
La razionalità del loro procedere si innesta proprio sull’emotività del momento particolare in cui si verifica e accade la loro visione: le opere si plasmano nello e sullo spazio come mezzi per catturare quelle energie che pervadono l’intorno, non mancando mai di aprirsi così ad un’emotività integralmente libera e mutevole nell’infinito accadere del tempo.
Le sue opere al neon - realizzate dal 1963 - sono il modo di iscrivere con maggior vigore le sue forme, ora fatte di luce vitale, nel verificarsi degli eventi. Questo suo appartenere alla vita, con un raffronto dialogico e pulsante, è com-partecipazione degli accadimenti del mondo e del loro verificarsi, che si configura in frammenti specifici e sempre unici.
Negli altri spazi della galleria saranno esposte opere rappresentative che ripercorrono l’iter creativo di Morellet dagli anni ’50 agli anni ’80.
François Morellet ha esposto alla galleria A arte Studio Invernizzi nel 1994 (con Dadamaino e Günter Uecker) e ha qui realizzato mostre con suoi interventi specifici nel 1997, nel 2000 e nel 2005.
In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue con la riproduzione delle opere, un saggio introduttivo di Luca Massimo Barbero, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

François Morellet è nato a Cholet nel 1926 e tiene la sua prima mostra personale nel 1950 a Parigi presso la galleria Raymond Creuze.
Nell’aprile 1960 viene invitato da Piero Manzoni ed Enrico Castellani alla galleria Azimut di Milano in occasione della mostra "Motus" e nello stesso anno partecipa all’esposizione internazionale tenutasi a Zurigo Konkrete "Kunst-50 Jahre Entwicklung", organizzata da Max Bill. Nel mese di luglio costituisce con Horacio García Rossi, Julio Le Parc, Francisco Sobrino, Joël Stein e Jean-Pierre Yvaral il Centro di Ricerca di Arte Visuale, che nel 1961 diviene GRAV ("Group de Recherche d’Art Visuel").
Nel 1961 partecipa alla prima mostra Nouvelle Tendance tenutasi a Zagabria presso la Galerjia Suvremene Umjetnosti.
Nel 1963 realizza la sua prima opera con il neon, "4 panneaux avec 4 rythmes d’eclairage interférents". Nel 1967 tiene la sua prima mostra personale alla galleria Denise René di Parigi in occasione della quale vengono esposti i suoi nuovi neon.
Negli anni Settanta gli vengono dedicate numerose mostre nei più importanti musei d’Europa: tra cui nel 1971 presso lo Stedelijk van Abbemuseum di Eindhoven, il Centre national d’Art contemporain de Paris, il Kunstverein Hamburg, lo Städtisches Museum Schloss Morsbroich a Leverkusen, il Kunstverein di Francoforte e il Palais des Beaux-Arts de Bruxelles. 
Nel 1977 la Nationalgalerie di Berlino organizza una mostra itinerante presso la Staatliche Kunsthalle di Baden-Baden, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e il Nijmeegs Museum a Nijmegen.
Nel 1983 il Josef-Albers-Museum di Bottrop gli dedica una mostra e nel 1986 il Centre Pompidou, in collaborazione con lo Stedelijk Museum di Amsterdam, organizza una sua retrospettiva.
L’anno successivo viene presentata presso la Städtische Galerie di Monaco la personale "Neonly e nel 1991" il Musée de Grenoble organizza la prima retrospettiva di progetti su carta dell’artista, presentata poi alla Stiftung für Konkrete Kunst a Reutlingen e al Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou di Parigi.
Nel 1992 lo Sprengel Museum Hannover gli dedica una mostra e nel 1994 espone alle Städtische Kunstsammlungen Chemnitz.
Nel 1995 la Galerie im Lenbachhaus a Monaco organizza una sua mostra personale e nel 1997 Morellet espone al Kunstmuseum Bonn e l’anno successivo al MAMCO - Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra.
Nel 2000 espone al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo e la Galerie Nationale du Jeu de Paume di Parigi gli dedica un’ampia retrospettiva, presentata poi nel 2004 al Centro de Artes Hélio Oiticica a Rio de Janeiro.
Nell’ottobre 2005 viene invitato a partecipare alla "Nuit Blanche di Parigi", in occasione della quale realizza tre installazioni luminose "site-specific" ubicate nel centro della città.
Nel 2006 il Musée des Beaux-Arts de Angers gli dedica un’importante retrospettiva e sempre nello stesso anno viene invitato dal Musée d’Orsay alla mostra "Correspondances. Monet - François Morellet". Per l’occasione vengono presentate tre opere della serie delle Cattedrali di Rouen di Monet in dialogo con tre variazioni delle stesse realizzate da Morellet al neon.
Nel 2007 espone presso il Musée d’Art Contemporain de Lyon, il Musée des Beaux-Arts di Nantes e il Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, dove realizza opere di grandi dimensioni a partire da alcuni lavori degli anni Cinquanta, moltiplicandone in proporzioni le dimensioni.
Nel 2008, in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della nascita di Andrea Palladio, è invitato a esporre nella palladiana Villa Pisani Bonetti, e, nello stesso anno, il Musée Würth di Erstein gli dedica un’ampia retrospettiva.

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The Flat - Massimo Carasi
 presenta:
Michael Bevilacqua
Corrosion of conformity
 
Inaugurazione giovedì 15 gennaio
dalle ore 18.30
 
Una risata percorre le tele, connotando di sarcasmo il nuovo ciclo pittorico di Michael Bevilacqua.
 Nella seconda personale in Italia, riecheggia un suono di metallo pesante: la "corrosione della conformità" è il nome del gruppo  degli 80's

preso in prestito per dare il titolo alla mostra.

L'occhio dell'osservatore viene risucchiato in un vortice di stratificazioni di icone ricorrenti che animano le grandi tele.

Bevilacqua è un divoratore di immagini che rigurgita scomponendole come frammenti di uno specchio.

La sua è una pittura energica che lo induce ad un confronto corpo a corpo con la tela.
 Il 42enne originario della West Coast, trasferito a New York da anni, è sedotto dall'estetica punk come dai bevitori di assenzio e dal mondo noir.

Così ogni tela si concentra sull'elaborazione e la visitazione di un ricordo vissuto o mediatico.

La passione per la luce, applicata al tratto sicuro e ai colori acidi in "White Boy Suicide",

 si confonde in "Hellas" con l'eco di una vacanza nel sole di una isola greca.

Nei nuovi ampi spazi, la galleria propone

opere inedite di grande e media dimensione su tela e su carta.

 
 Michael Bevilacqua è nato nel 1966 a Carmel, California. Vive e lavora a New York.
E' presente nelle maggiori collezioni internazionali quali:Louisiana, Humlebaek (Denmark) Astrup Fearnley Museum, Oslo (Norway) Deste Foundation, Athens (Greece) Dallas Museum of Art, Dallas (TX, USA) Neuberger Berman LLC, New York (USA) The Whitney Museum of American Art, New York (USA) San Francisco Museum of Art, San Francisco, California  (USA) Orange County Museum of Art, California (USA) Mitsuni Collection Tokyo (Japan)
Tra le personali ricordiamo: nel 2008 " Fantasiamnesia", Galleria Faurschou, Beijing, China "The Poison Apple", Massimo Carasi/The Flat, Milan, Italy "Remains of the Day", Galleri Faurschou, Copenhagen, Denmark "Drawing under the influence: Fables of the reconstruction", Chelsea Art Museum, New York, USA 2005 Michael Bevilacqua, Louisiana Contemporary. Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Denmark  "Surface to Air", Deitch Projects, New York, USA 2004 "Beyond and Back", Deitch Projects, New York, USA 2003 "Happy Nightmare Baby", Galleri Faurschou, Copenhagen, Denmark 2002 "Homegrown", Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Japan
Tra le collettive ricordiamo: " The Incomplete", Chelsea Art Museum, New York, POPcentric, Gering & Lopez Gallery, New York, NY  "Songs for Sale", Deitch Projects, New York, USA  "Looking at Words", Andrea Rosen Gallery, New York, USA "Translation", Palais de Tokyo, Paris, France  "Monument to Now", Dakis Joannou Collection, Deste Foundation, Athens, Greece "New Acquisitions from the Dakis Joannou Collection", Deste Foundation, Centre for Contemporary Art, Athens,Greece
 
Catalogo con testi di Federico Sarica e Marco Tagliafierro

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Gentili amici,
siamo qui a ricordarvi gli appuntamenti culturali che aprono il 2009.

- "Inediti in Biblioteca", l'ormai classica rassegna di Maria Luisa Spaziani presso la Camera dei Deputati, a cura dell'On. Giuliano Cazzola e della Universitas Montaliana di Poesia. Si terrà venerdì 16 gennaio con la partecipazione del poeta Valerio Magrelli. Ingresso alle ore 17, via del Seminario 76, Roma.
È necessario prenotarsi entro la data tassativa del 14 gennaio, inviando una mail con il Vs. nome a: ineditiinbiblioteca2009@gmail.com
Ufficio Stampa: Francesco Comellini 3490083494 - R.S.V.P. 0667602703
Per i dettagli, scaricate il depliant dal link: 
http://universitasmontaliana.autorionline.org/camera_programma_2008_09.pdf

- Mercoledì 14 gennaio vi attendiamo alle ore 18 per il consueto incontro di "Sinergie d'Arte" a cura di Autori Online presso il Caffè Letterario di Roma (via Ostiense 95, ingresso libero). Ospite della manifestazione, tra gli altri, il poeta ed interprete Salvatore Martino, presentato da Deborah D'Agostino. Nell'atmosfera di quello che è ormai divenuto uno dei più piacevoli e frequentati salotti culturali della Capitale.

Massimo Nardi, cofondatore Universitas Montaliana di Poesia 
Giancarlo Bruschini, Sinergie d'Arte - Autori Online
http://www.autorionline.org

Visita il sito della Universitas Montaliana di Poesia sul network telematico Autori Online:
http://universitasmontaliana.autorionline.org

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SATURA associazione culturale centro per la promozione e la diffusione delle arti
piazza Stella 5/1, 16123 Genova tel/fax: 010.246.82.84 // 010.66.29.17 cell. 338.291.62.43
e-mail: info@satura.it http:// www.satura.it

sabato 17 gennaio 2009 ore 17:00
sala colonna - inaugurazione

MARINO MARINI

opere grafiche
a cura di Mario Napoli

aperta fino al 4 febbraio 2009
dal martedì al sabato ore 16:00 – 19:00
chiuso lunedì e festivo

Genova, SATURA associazione culturale

Con le sue prime prove nell’incisione, databili all’inizio degli anni Venti, dimostrò “di non essere facilmente suggestionabile dai clamori estetici che gli si levavano intorno; queste immagini testimoniano come egli non fosse minimamente influenzato dagli echi futuristi e cubisti che pure, a Firenze, avevano avuto e ancora avevano un discreto pubblico di sostenitori. In compenso, queste prime opere mostrano invece una certa ispirazione d’ascendenza secessionista, con l’inclinazione ad enfatizzare la forma, dandole rilievo e plasticità. Dagli anni Cinquanta – prosegue la nota che introduce la sezione disegni e incisioni che costituisce un corpo significativo della collezione del Museo Marino Marini di Firenze – in concomitanza con la ripresa della pittura, Marino introduce il colore nella sua grafica, e in particolar modo nelle litografie. Intorno al tema del cavaliere ruota anche l’attività grafica dell’artista, che tuttavia riprende, rinnova e rifonde tutte le altre immagini del suo repertorio: le Pomone, gli acrobati, i giocolieri, le danzatrici, i personaggi del circo e del teatro, e ancora altri cavalli e cavalieri. Insieme con la logica consequenziale della visione tragica, sembra convivere in Marini e nella sua vitalità, un irrinunciabile sentimento di fiducia; di ciò sino alla fine, fino alla soglia della sua morte, vi è una splendida e lancinante teoria di fogli, di incisioni e litografie, che giungono sino al 1980”. 

Enzo Carli, nell’introduzione al catalogo di Marino Acquaforti 1914-1970 (Graphis-Toninelli), delineando efficacemente il quadro dell’imagerie mariniano, scrive che “colpisce nelle incisioni di Marino quella capacità di porsi, per così dire, in presa diretta con i suoi soggetti, o meglio – poiché si tratta di situazioni e di temi rielaborati e trasfigurati dalla fantasia – con l’emozione che il loro affacciarsi alla memoria suscita e inesaustamente rinnova: un’emozione che insorge dal profondo, da uno stadio che vorrei dir primordiale della conoscenza e che viene provocata dall’intensità di un gesto, dalla rivelazione di una forma o più forme che erompono nello spazio o in questo, ma più di rado, saldamente s’accampano e stanno, da un conflitto di forze, da un balenare di luci e d’ombre, o anche, semplicemente, da un ordito lineare o da un nudo profilo che si caricano di un possente, germinante significato espressivo che investe e sommuove tutta la sensibilità dell’artista”. 

Un conflitto di forze, appunto che investe ciclicamente le varie tematiche mariniane di cui questa mostra – con cui Satura intende dare particolare rilievo all’attività incisoria di Marino Marini per il valore che questa tecnica riveste nella produzione creativa e sperimentale dell’artista – presenta una selezionatissima e calibrata “campionatura”.

MARINO MARINI
Pistoia 1901 - Viareggio (LU) 1980

Frequenta a Firenze l’Accademia di Belle Arti, allievo di Galileo Chini e di Domenico Trentacoste, scultore, questi, sensibile alle correnti artistiche straniere e in particolare alla lezione di Rodin. Inizialmente si dedica soprattutto al disegno ed alla pittura di stampo naturalista, modellando tuttavia alcuni ritratti che già si allontanano dallo stile celebrativo ed elegiaco allora in auge, e che precedono di pochi anni quel Cieco (1928) con cui Marino inaugura il suo vero curriculum di scultore; dell’anno successivo è invece Il Popolo, terracotta in cui si riscontra un addensamento di temi che poi saranno costanti, che esibisce come referenze culturali i sarcofaghi etruschi di Cerveteri, Chiusi e Cere. Sempre nel 1929 è chiamato da Arturo Martini a succedergli nell’insegnamento alla Scuola d’Arte di Monza (cattedra di scultura che Marino lascia nel 1940 per assumere quella all’Accademia di Brera a Milano). Compie un primo soggiorno a Parigi dove si interessa alle opere di Rodin e Maillol, conosce Picasso, Lipchitz, Braque, Laurens, nonché de Pisis, de Chirico e Campigli. Espone con gli artisti di Novecento (Milano e Nizza 1929; Helsinki 1930; Stoccolma 1931). Nel 1931 partecipa alla I Quadriennale di Roma, esperienza che ripete nel 1935 ricevendo il Primo Premio per la scultura. Durante questi anni Marino continua ad attingere alla tradizione arcaica ed antica reinventandola in chiave drammaticamente espressionista, circoscrivendo via via la propria ricerca artistica a due tematiche essenziali: il Cavaliere e la Pomona (pur non escludendo, successivamente, modelli “gotici” o cinesi). Nel 1938, anno del suo matrimonio con Mercedes Pedrazzini, espone alla Biennale di Venezia una serie di ritratti che si richiamano alla componente culturale dell’arte egizia o di certa ritrattistica romana, e che esprimono la vita autonoma di forme costruite con notevole solidità. Negli anni a seguire Marino si volge ad opere più compatte che si inseriscono nell’ambito della sua tematica formata essenzialmente ai nudi femminili, ai ritratti ed ai cavalieri, temi che percorrono tutta la sua produzione a partire dal 1926, e si dedica prevalentemente alla pittura, tante volte presente nelle sue sculture, linguaggio con cui, assieme all’incisione, l’artista dà forma ad immagini di altrettanta alta espressione.

Alla fine degli anni Quaranta, continuando ad operare lontano dalla retorica novecentista, si volge in direzione di una maggiore tensione dinamica. Durante il secondo conflitto mondiale vive in Svizzera, dove conosce Giacometti, Wotruba, la Richier, Haller e Banninger, ed entra in contatto con le realtà artistiche più avanzate in Europa. Terminata la guerra Marino torna a Milano, dove riapre lo studio e riprende l'insegnamento a Brera. Nel 1948 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale; incontra Henry Moore, con il quale stringe un'amicizia particolarmente importante per la sua produzione artistica, e Curt Valentin, mercante che lo fa conoscere sul mercato europeo e statunitense. Durante il soggiorno americano Marino conosce Arp, Feininger, Calder, Dalí, Tanguy. Si intensificano le esposizioni e i riconoscimenti ufficiali in ambito internazionale a partire dalla personale a New York nel 1950, al monumento equestre commissionato dalla municipalità dell'Aia nel 1958-59, alle mostre di Zurigo (1962), Roma (1966) e l’esposizione itinerante in Giappone (1978). A partire dagli anni Settanta prendono forma realtà museali a lui dedicate. Nel 1973 a Milano si inaugura il Museo Marino Marini nella Civica Galleria d'Arte Moderna. Nel 1976 la Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera gli dedica una sala permanente. Nel 1979 si inaugura a Pistoia il Centro di Documentazione dell'Opera di Marino Marini, che dal 1989 viene collocato nel restaurato Convento del Tau. Marino muore a Viareggio nel 1980. Nel 1988, si inaugura il Museo Marino Marini di Firenze, a seguito di una donazione di opere fatta dall’artista stesso al capoluogo toscano.
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Rosa Mystica - mostra d'arte e poesia/pubblicazione su Stanislas De Guaita.

Il 22.01 si inaugura in internet, all'indirizzo http://anforah.artenetwork.net:80/rosamystica/rosamystica.htm, nella webgalleria Anforah, la mostra d'arte e poesia Rosa Mystica con le liriche (per la prima volta tradotte - in raccolta - in italiano) del poeta francese Stanislas De Guaita (1861 - 1897) fondatore mondiale dell'Ordine Cabalistico della Rosa Croce, illustrate dalle fotografie floreali degli artisti Fedele Boffoli e Mariagrazia Semeraro. L'iniziativa, ispirata alla pubblicazione Rosa Mystica e altre poesie di Stanislas De Guaita (prefazione di Graziella Atzori, traduzioni Vittorio Fincati, a cura di Adriano Doronzo/Associazione Culturale AEREPOeSIA, collana "I Puri" - Franco Puzzo Editore) presentata all'XI Festival Internazionale Trieste Poesia da poco concluso (http://viaggi.repubblica.it/dettaglio/Versi-dalla-Mitteleuropa/209612 - http://anforah.artenetwork.net/festival/festival.htm), si propone di rilanciare - nell'immaginario collettivo - il senso profondo ed intramontabile (ormai dissolto nel mondo contemporaneo) di una poesia universale da tempo scomparsa. 

Trieste, 8 gennaio 2009 

Fedele Boffoli
info@fedeleboffoli.it 
www.anforah.artenetwork.net
www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm 
Via Flavia 70 - 34 148
Trieste, tel. 338-2246495
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Offerta di Stage

"Ricerchiamo collaboratori"
Satura cerca nuovi collaboratori
Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it 

Nell’ambito di un progetto in continuo sviluppo, l’Associazione Culturale SATURA cerca candidati che desiderino avvicinarsi al mondo delle arti e della cultura. 
La ricerca è rivolta a giovani universitari e non che vogliono offrire un periodo di stage a fine formativo nel campo dell’arte, della letteratura e della comunicazione culturale. 
La ricerca prenderà in esame anche quanti, non più giovani o ormai fuori dal mondo lavorativo vogliono offrire un loro ruolo partecipativo all’interno dell’organizzazione.
Tra le facoltà interessate: Accademia e Istituti d’Arte, Architettura, Beni e Conservazione Museale, Dams, Grafica, Economia e Management rivolto alla programmazione culturale, Lettere Moderne e Scienza della Comunicazione. 
Lo stage potrà essere riconosciuto dalle principali università italiane e straniere al fine del conseguimento di crediti formativi.
La ricerca riveste particolare urgenza nell’indirizzo della grafica e web design.

I candidati sono pregati di inviare un loro curriculum vitae indirizzato a : info@satura.it . 

Satura, piazza Stella 5 cap 16123, Genova, Italia.
Telefono\Fax: 010.24.68.284 - 010.66.29.17 - 338.29.16.243 E-mail: info@satura.it
Orario di apertura: dal martedi al sabato, dalle 16:30 alle 19:00; altro orario su appuntamento

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SENSAZIONI MONOCROME
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

Espongono gli artisti:

Andrea Cittadini, Davide Crobu, Irene D'Antò, Albina Dealessi, Gianni Depaoli, Valentina Di Stefano, Gennaro Esca, Antonio Esposito, Maria Gerardi, Annamaria Girardi, Daniele Gori, Diego Graziani, Tommaso Guermandi, Sebastiano Longaretti, Donato Lotito, Renato Luparia, Maria Gloria Maurizi, Henri Mezini, Nadia Presotto, Michael Repetto, Gianfranco Rotondo, Marialuisa Sabato, Claudia Stra', Pietro Turco, Cristina Valerio, Giovanni Viola, Yoshio

Fino al 12 gennaio al Caffé Letterario di Roma sarà possibile visitare le opere dell'esposizione d'arte internazionale "SENSAZIONI MONOCROME", a tematica libera, che approfondisce i meccanismi, i linguaggi e le tecniche che si orientano alla monocromia. 
La curatrice della mostra, il critico d'arte Sabrina Falzone ci illustra il concept della mostra affermando che << il colore prevalentemente utilizzato viene investito di significati profondi, simboli d'arte e concetti culturali che gli autori contemporanei sviluppano attraverso il loro estro e creatività. 
Protagonisti della rassegna sono autori stranieri e italiani che si cimentano nella proiezione dei propri stati d'animo mediante l'impiego di un unico colore, pur non escludendo le altre tinte, che, tuttavia, appaiono secondarie e collaterali, come avviene nelle opere digitali di Donato Lotito e Maria Gloria Maurizi.
L'indagine monocromatica è perpetrata con innovazione visuale dagli artisti Antonio Esposito e Nadia Presotto, orientandosi ad un colorismo inatteso nei quadri istintivi di Albina Dealessi e Marialuisa Sabato. 
La monocromia si mostra, invece, come un tappeto celeste per Annamaria Girardi e Giovanni Viola, come un'intrigante prospettiva per Maria Gerardi e Diego Graziani o uno scenario strabiliante per Daniele Gori e Valentina Di Stefano.
L'enigma affiora impavidamente dalle opere di Davide Crobu e Yoshio, trasformandosi in inquieto vivere nei dipinti di Gianni Depaoli e Sebastiano Longaretti.
In quest'altalena di metafore, la poetica del bianco e nero si espleta nella ricerca fotografica di Gianfranco Rotondo e Andrea Cittadini, lasciando tracce indelebili dello spirito negli scatti di Michael Repetto e proiettando intimi raggi di luce in quelli di Henri Mezini.
E' un encomio al movimento l'opera proposta da Gennaro Esca, una celebrazione del sublime l'arte di Claudia Stra', un'apparizione pop per Pietro Turco, il quale ci illustra il suo pensiero monocromo su una composizione di nove tele. E' ancora frammento quotidiano in Irene D'Antò e parola sospesa in Cristina Valerio, un tripudio di sonorità autunnali in Tommaso Guermandi e un sospiro primaverile nel collage floreale del fotografo creativo Renato Luparia.>>

Sensazioni Monocrome
dal 21.12.2008 al 12.01.2009
Caffè Letterario
Roma, Via Ostiense 83-95
Orari: Lun 11:00-20:00; Mart-Ven 11:00-2:00; Sab-Dom 19:30-2:00
Ingresso libero
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www.sabrinafalzone.info

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STEFANO PASQUINI 

n. 23 La veneratio nella luna ariostea. 

Elegia romantica all’ubiquo eternamente ripetuto 

A cura di Patrizia Silingardi e Francesca Pincelli 

17 gennaio – 28 febbraio 2009 

vernissage sabato 17 gennaio 2009 ore 19.00 

Narra Ludovico Ariosto che alla ricerca della perduta ragione dell’innamorato Orlando (racchiusa come distillato in una famigerata fiala), il cavalier Astolfo, a cavallo dell’Ippogrifo, approda in una fantasmagorica Luna ritratta come una disordinata cloaca postdiluviana in cui sono raccolte tutte le cose che si sono perdute sulla Terra. Sorta di grandiosa discarica di oggetti prossimi alla ripulsa e all’oblio, la Luna ariostea si presta all’omologia con i rovinosi fondali postmoderni cui l’estetica di Stefano Pasquini si rivolge per selezionare la "materia prima" che andrà a costituirne i manufatti artistici. Per curiosa similitudine la fiala descritta da Ariosto è conforme al capolavoro duchampiano 50 cc air the Paris (27.12.1919, readymade – ampolla di vetro, originale rotto e replica riparata fornita da Duchamp, 1949, Filadelfia, Philadelphia Museum of Art, The Louise and Walter Arensberg Collection), opera emblematica al fine della comprensione della sezione di lavori quali sono stati scelti per tale evento espositivo. Della sterminata produzione artistica di Stefano Pasquini, la possibilità di contenere l’incontenibile, il gusto astruso per quegli oggetti ambigui, leggermente surreali, in cui si condensa un eccesso di senso e significato, è il pretesto per raccontare una sua indole estetizzante e marginale che si distingue dalla lungimirante ricerca kitsch e post-punk che caratterizza molta parte del suo lavoro2. In particolare si tratta di una serie di assemblage catturapolvere e al limite della scultura, provocatori accumuli di oggetti disparati, incorniciature, grafismi a cui è assegnato lo statuto di reliquia, preziosimo, e unicità. Permeata dalla passione duchampiana per la reticenza – intesa non come silenzio ma come ambiguità attraverso il silenzio - la selezione dei lavori sarà interessata da implicazioni sentimentali quali la preservazione, la testimonianza e l’affezione sentimentale. In questi modi, in luogo all’utopia nichilista, la rumorosità mondana del residuo postmoderno si placa nel silenzio apparente, nella volontà e nell’occasione in cui è possibile l’applicazione del principio "religioso" della veneratio. Finalmente posti sopra al "piedistallo" dell’Arte, elevati al rango, gli oggetti, in primo luogo misconosciuti, demitizzati, sottoposti al dislocamento e allo stravolgimento funzionale, appaiono infine come silenziosi, senza alcun racconto urlato e pittoresco, ora prostrati con discrezione alla benevolenza e alla venerazione dell’osservatore. 

Vetusta
via carteria 60
41100 Modena 

Orari: venerdì e sabato 17.00 – 19.00 e su appuntamento 

+39 3475601841+39 3316825625/studiovetusta@gmail.com 

studiovetusta.blogspot.com

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Il Ramo d' Oro
Centro d'arte e cultura
Via Omodeo, 124, 80128, Napoli, Italy
tel +390815792526, e-mail fyesbm@tin.it
http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro

17-27/1/2009 

Clara Menerella
RI-VOLTI 

Inaugurazione Sabato 17/1/2009 ore 18 con presentazione di Armando Profumi.
Visitabile fino al 27/1/2009 dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne il Giovedì. 

Venerdì 23/1/2009, ore 18, Rino Vellecco presenta “Sentieri del pensiero”, video-trittico tra antropologia, politica e cultura napoletana. 

Clara Menerella, nata a Mondragone ove vive e lavora, ha conseguito la maturità presso il liceo Artistico di Aversa, il diploma in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la guida di Augusto Perez, e la laurea di secondo livello presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone; Ha partecipato allo stage di scultura ed agli incontri internazionali d'arte contemporanea con Arnaldo Pomodoro ed Andrea Cascella, organizzato dal Comune di Anacapri. È inserita nel catalogo “L'Accademia di Belle Arti a Napoli”. I suoi lavori sono stati recensiti da: Giorgio Agnisola, Stanislao Femiano, Rosario Pinto, Ugo Piscopo, Armando Profumi, e C. Roberto Sciascia Maurizio Vitello. Ha dipinto il trittico “IL MITO E OLTRE” posto in modo stabile nella sala Consiliare di Mondragone e, per la stessa città, ha realizzato scultura in bronzo “VENERE MEDITERRANEA”, posta come monumento pubblico in viale Margherita. 

Una donna con gli occhi sul mondo, che vive non distaccata e lontana dalle vicende e dalle vicissitudini, bensì immersa nelle cose con le quali convive, lottando oltre che operando per costruire un mondo migliore, come insegnante di Educazione Artistica, moglie, madre e fervida ricercatrice nell'ambito della comunicazione visiva.
Dipingeva già quando era studentessa dell'Accademia delle Belle Arti e non ha mai smesso di dipingere. 
Come un'archeologa Menerella scava e riporta alla luce figure classiche che parlano di contemporaneità: l'apparenza è l'essenza della contemporaneità, riporta alla luce la donna di sempre: bella, sensuale, vittima della sua stessa femminilità, del dover piacere.
La bellezza classica colma il dissidio tra l'uomo e Dio che scoppierà nell'epoca Ellenica.
Menerella non usa il bello della figura per incantare perché con il colore lo distrugge, lo fa diventare altro, usa l'oro che non rende più preziosa la figura bensì la snatura e la trasforma in idea di donna, ricordo, simbolo. 

Armando Profumi 

Ulteriori informazioni sulla mostra al sito: http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro 

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January 15 - February 14, 2009

Opening reception: 
Thursday, January 15, 6:00 - 9:00 PM 
David Haxton, No. 629, Yellow from Behind and 
Yellow with Holes to Blue, 2006, C-print
65 x 68 inches (165 x 173 cm)
Edition of 3 

PRISKA C. JUSCHKA FINE ART

P R E S E N T S

David Haxton

Color Photographs

Priska C. Juschka Fine Art is pleased to present a selection of photographs by David Haxton. This exhibition spans from two early works, both dated from 1980, marking his second inclusion in the Whitney Biennial (1981), to the present day. In his 2005 - 2008 work, Haxton continues his concept of making photographs that utilize the basic elements of photography.

In 1975, Haxton’s photography, made of sculpted remnants of his film sets, first became autonomous. Since 1986, Haxton has created his photographs independently by restricting himself to raw materials and subject matter as immaterial as space and light in his studio. 

By referring to primary materials such as photographic backdrop paper and light stands, his process bears a performative character. He uses elementary studio props, and stages the process of the picture-taking for the viewer: “A large format camera is placed in a dark studio. Photographic backdrop paper is arranged and cut, lights are placed in the space and the film is exposed.” (D. Haxton)

The result is a recorded moment of this act of staging, literally a mise-en-scène. “The slashes and cuts in paper are a record of a performance for the camera.” (D. Haxton)

This is Haxton’s first solo exhibition since 1986. 

David Haxton was born in 1943 and raised in Indianapolis, Indiana. He currently lives in Winter Park, Florida where he works as a professor of Photography at the University of Central Florida. Haxton’s photographs are represented in the permanent collections of The Whitney Museum of American Art in New York, New York, The Albright Knox Gallery in Buffalo, New York, the National Gallery of Australia and the Polaroid Collection. His photographs and films were chosen for the Whitney Biennials of 1979, 1981, 1983 and at the Museum of Modern Art in 1978 as part of the museum’s CINEPROBE program. Noted exhibitions of photography include: This is Not a Photograph, Ringling Art Museum, Sarasota, Florida, 1987; The Immaterials, Museum Beauborg, Paris, France, 1986; Color as Form, International Museum of Photography, George Eastman House, Rochester, New York, 1982; Recent Color, the San Francisco Museum of Modern Art, 1982; The New Color, Everson Museum of Art, Syracuse, New York, 1981; the International Center of Photography, New York, New York, 1980; and Ils se Disent Peintres, Ils se Disent Photographes at the Musee d'Art Moderne, Paris, France, 1980. Haxton’s works have been published in The Polaroid Book (Taschen), 2005; and Art and Photography by David Campany (Phaidon), 2003.

David Haxton biography - works online

Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on
Thursday, January 15, 6:00 - 9:00 PM

Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.

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LABORATORIO TEATRALE 
PRESENTAZIONE mercoledi 21 gennaio 2009 ora 18:00

"LABORATORIO TEATRALE"
iscrizioni

Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it 

Nell’ambito delle sue molteplici attività l’Associazione Culturale SATURA, piazza Stella 5/1 Genova, organizza un laboratorio teatrale che si terrà a Palazzo Stella, sede dell’associazione.
La seguente proposta di laboratorio teatrale consiste in una particolare forma di improvvisazione basata sulla dimostrazione di momenti di quotidianità, fantasie, ricordi, desideri, stimola e aiuta il contatto e la relazione tra le persone attraverso la messa in scena teatrale.
Si favorisce così la libera espressione creativa, mediante un approccio ludico e liberatorio e si stimola la spontaneità dei comportamenti. Il gioco spontaneo e l’interazione verbale e corporea aiutano ad esprimersi e dare forma alle proprie emozioni, permettono di riconoscersi negli altri e favoriscono la comunicazione interpersonale, inoltre fanno emergere sentimenti e pulsioni che non hanno, fuori dallo spazio scenico, modo di espressione.
Il percorso prevede una riappropriazione del corpo, del linguaggio verbale e non. L’idea base è che questo tipo di lavoro sia situato al confine tra l’arte e la salute.
Solo se si riesce ad immaginare che la realtà può essere diversa, si è in grado di intervenire e di migliorarla. La persona assume così un atteggiamento attivo e propositivo di fronte a se stessa, agli altri e al mondo. In questo senso l’uomo diventa “attore” (cioè colui che agisce), “protagonista” non solo sulla scena, ma anche nella vita quotidiana. 

Metodologia Applicata
Improvvisazione di base avanzata e narrativa, strategie pscicofisiche per l’individuazione e la valorizzazione delle proprie risorse personali. Tecniche distensivo corporee: rilassamento frazionato, rieducazione della respirazione, voce. 

Il laboratorio è articolato in un incontro settimanale, orario serale, da Ottobre a Maggio. 

Curriculum di Marco Arena: 

2002: Vince il Concorso Nazionale di cabaret "L'Aquilone d'Oro" di Genova. 
2003: Entra a far parte del Comedy Club gruppo, che racchiude i migliori cabarettisti liguri. 
Frequenta il laboratorio Zelig presso il teatro Hop Altrove Genova. 
Partecipa al festival “Bravo,Grazie” di Saint-Vincent 
Debutta con il suo spettacolo “Sergente Garcia” 
2004: Collabora con il canale satellitare Happy Channel, partecipando alle sit-com comiche “I Caruso” e “Palco sul mare” 
Con il Comedy Club realizza un programma comico per la TSI, è tra i protagonisti di “Comedy talk” 
talk show comico in onda su telenord e partecipa al festival dell'umorismo di Bordighera (Im) 
2005: Collabora con radio Babboleo all'interno della trasmissione "State Comedy” 
E’ tra i protagonisti di “Chi c’è c’è, chi non c’è…ciao!” sit-com in onda su TSI 
2006/07: Frequenta il laboratorio Zelig presso il Seven Days di Genova -Quarto. 
Collabora con radio 19 nella trasmissione “ radio ninja” 
2008: Lavora con la compagnia Belo Horizonte presso il teatro Altrove
di Genova 

Dal 1996 al 2000 frequenta la Scuola di Teatro Educativo 
Responsabile della scuola: Dott. Giuseppe Porcu
Organizzazione: Centro Di Ricerca Teatrale Per Lo Sviluppo Della Creatività Umana. Genova 

Dal 2001 conduce laboratori teatrali ampliando la propria esperienza anche nell’ambito del disagio: 

Presso il Teatro del Boggiano di Ge-Bolzaneto 
Il laboratorio è nato in collaborazione con la Comunità Terapeutica di Murta, ASL 3 Ge e si è rivolto agli utenti e operatori della comunità stessa 

Presso Satura di Genova
Il laboratorio si è rivolto agli utenti e operatori della fondazione S. Marcellino
di Genova 

Satura, piazza Stella 5 cap 16123, Genova, Italia.
Telefono\Fax: 010.24.68.284 - 010.66.29.17 - 338.29.16.243 E-mail: info@satura.it
Orario di apertura: dal martedi al sabato, dalle 16:30 alle 19:00; altro orario su appuntamento. 

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L' ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA e 
Il CIRCOLO CULTURALE BERTOLT BRECHT

Propongono

BERTOLT BRECHT

Un viaggio dai “…boschi neri.”...Ai nostri asfalti...

PERCORSO SPERIMENTALE SULL’OPERA DI BERTOLT BRECHT

Mostra dei modelli tridimensionali degli allestimenti scenici

A cura di: L. Argentino_M. Falco_P. Giorgi_G. Mariani Tutor: V. Papaleo Allestimento: S. Barenghi_C. Bonandrini_M. Guarneri_S. Mezzanzanica_E. Rossi
Web: A. Epis, C. Bonandrini e A. Torrebruno

Opere di: C. Accordino - C. Barlassina - S. Bardelli - S. Barenghi - Y. Eun Choi
M. Federici - M. Guarneri - C. Lupi - M. Marchesi - C. Mariani - S. Mezzanzanica - E. Rossi M. Storer - C. M. Tramite - I. Valentinetti - S. Zanrosso 

Video: Lezioni di storia - Gli affari di Giulio Cesare di Bertolt Brecht
Musiche di sottofondo: Milva canta Brecht

Conferenza: Metodologia sperimentazione didattica

Relatori: Tiziana Campi - Paola Giorgi - Gastone Mariani 

Inaugurazione: Lunedì 19 gennaio 2009 h 18.00

PRESSO: CIRCOLO CULTURALE BERTOLT BRECHT SPAZIO 2 e 4

Via Giovanola 19 e 21/C - 20142 Milano (MM_Capolinea linea verde_Abbiategrasso)_Tel. 3397908472

www.bertoltbrecht.it - bertoltbrecht@tele2.it 

La mostra resterà aperta fino al 6/2/2009 nei giorni di il lunedì, mercoledì, venerdì, dalle 16 alle 18

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"Immagini per Brecht" 

A cura di: L. Argentino_M. Falco_P. Giorgi_G. Mariani Tutor: V. Papaleo Allestimento: S. Barenghi_C. Bonandrini_M. Guarneri_S. Mezzanzanica_E. Rossi
Web: A. Epis, C. Bonandrini e A. Torrebruno

Opere di: Getulio Alviani - Paolo Baratella - Giuliano Barbanti - Irma Blank - Clara Bonfiglio - Vito Bucciarelli - Giovanni Campus - Mino Ceretti - Pietro Coletta - Azelio Corni - Francesco Correggia - Enrico Della Torre - Enzo Esposito - Salvatore Esposito - Michele Festa - Paola Fonticoli - Attilio Forgioli - Edorado Franceschini - Paolo Iacchetti - Ugo La Pietra - Pino Lia - Giancarlo Marchese - Gastone Mariani - Umberto Mariani Armando Marrocco - Tonino Milite - Paolo Minoli Ignazio Moncada - Angela Occhipinti - Claudio Olivieri Gottardo Ortelli - Giancarlo Ossola - Gianfranco Pardi Lucia Pescador - Pino Pinelli - Stefano Pizzi - Mario Raciti - Nicola Salvatore - Paolo Schiavocampo - Paolo Scirpa - Mauro Staccioli - Valentino Vago - Walter Valentini - Grazia Varisco - Renato Volpini

“Brecht e la Guerra” - Opera in video di Hodoj Shpati e Kumaraku Rorida

Maria Teresa Lagorio legge Brecht

Inaugurazione:
Mercoledì 21 gennaio 2009 h 17.00

PRESSO: BIBLIOTECA CHIESA ROSSA

Via San Domenico Savio, 3 - 20142 Milano - MM2 Abbiategrasso
tel. 0289545037 - C.BiblioChiesaRossa@comune.milano.it

La mostra resterà aperta fino al 07/02/2009 da lunedì a sabato dalle 10 alle 19

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Il progetto scaturisce dal lavoro di ricerca e sperimentazione didattica impostato dalle scuole di scenografia dell’Accademia di belle Arti di Brera sui lavori teatrali di Bertolt Brecht: 

- “Tamburi nella notte” - …o della guerra

- “L’eccezione e la regola” - …o del normale

- “Il convegno degli imbiancati”. - …o degli intellettuali

A questa ricerca si affiancheranno: 

- una serie di conferenze di docenti dell’Accademia di Brera ed esperti che rifletteranno sulla figura dell’autore e sulla sua attualità;

- laboratori sperimentali attivati dai docenti e dagli allievi con relative rappresentazioni teatrali. 

- Esperienze di metodologie didattiche sul teatro di Bertolt Brecht.

L’analisi dei temi affrontati dagli allievi, coadiuvati dai docenti dei corsi di scenografia negli anni accademici 2007/08 – 2008/09, si è risolta nell’ elaborazione di progetti scenografici, bozzetti, modelli tridimensionali, costumi dei possibili allestimenti teatrali. Il Circolo Culturale Bertolt Brecht sulla base del lavoro svolto nei precedenti anni di attività propone anche la sua collezione “Immagini per Brecht”, un’interpretazione della figura di Bertolt Brecht attraverso la sensibilità di personalità del mondo dell’arte.

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Corso di Scrittura Creativa '09 
presentazione 21 gennaio 2009 ore 18:00

"Corso di Scrittura Creativa '09"
Renato Di Lorenzo

Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it 

Nell’ambito delle sue molteplici attività l’Associazione Culturale SATURA, piazza Stella 5/1 Genova, organizza un corso di scrittura creativa che si terrà a Palazzo Stella, sede dell’associazione. Il corso scaglionato in tre sessioni (base, avanzata e master), cui si può aderire separatamente, si terrà dalle ore 18.00 alle ore 19.30 a partire da mercoledì 21 gennaio 2009. Le lezioni saranno tenute con la tecnica del workshop, quindi con commento diretto di testi, sia pubblicati, sia scritti dai partecipanti. Si aggiungono alla serie di corsi di scrittura creativa, un nuovo corso, che insegna a scrivere a livello professionale il genere giallo (noir, thriller etc.). e scrivere per TV e Cinema, inoltre, per l’anno 2008-2009 si è pensato di istituire a titolo sperimentale un corso edizione del sabato, pensato principalmente per coloro che non vivono a Genova. Gli incontri – tenuti con lo stile workshop – avverranno ogni primo sabato del mese, dalle 10.00 alle 15.00 (con breve pausa dalle 12.30 alle 13.00). 

Per informazioni ed iscrizioni telefonare ai numeri dell’associazione o scrivere via mail a: info@satura.it 

Scopo: Non aspettare l’ispirazione: siediti e scrivi 2000 parole al giorno. E’ una frase di Stephen King, ma non è applicabile solo alla letteratura commerciale. Anche nel mestiere di scrittore, come in qualunque altro mestiere, nessuno nasce “imparato”. Hemingway ha riscritto 39 volte il finale di Addio alle Armi. Molti scrittori lamentano il rifiuto costante, da parte degli editori, dei loro manoscritti. Spesso, se non sempre, tale rifiuto però non è dettato da preconcetti, ma solo dal fatto che il manoscritto non è di già ad uno standard di pubblicabilità, e quindi richiederebbe un lungo (e costoso) lavoro da parte dell’editor. Il manoscritto di carattere solo amatoriale si distingue già nelle prime cinque pagine. Lo scopo del corso è proprio questo: farvi diventare dei professionisti pubblicabili. 

Argomenti: Ecco gli argomenti trattati: 

Elementi base (5 lezioni) 
Corso Avanzato (8 lezioni) 
Livello Master (11 lezioni) 

Less is more
Suspense
Conflitto
Show don’t tell
Plot 
Plot (II parte)
Lo Scopo 
Tensione
Rischio
Personaggi
Il Cast
Dialogo
Luogo e Tempo 
Premise
Tema
Riscrittura
Punto di vista
Similitudini e Metafore
Flashbacks
Dettagli
Sesso
Cliché
Titolo
Il Finale 

Sono previsti seminari aggiuntivi di scrittori professionisti. 

Materiale didattico. Verrà distribuita una dispensa al termine di ogni lezione. La raccolta delle dispense sarà esaustiva e coprirà tutti gli argomenti necessari allo scrittore professionista. 

Costo. La partecipazione al corso base è gratuita; sarà dovuta solo la quota di associazione a Satura. 

Il Risultato. Se nel corso delle lezioni un partecipante vorrà sottoporre il suo lavoro alla critica degli altri partecipanti, facendogli quindi assumere uno spessore professionale, al termine delle tre sessioni tale lavoro sarà proposto ad uno dei grandi agenti letterari internazionali, con sede in Germania, o altro di pari livello, che ne potrà assumere la rappresentanza a suo giudizio insindacabile. 

Il Docente Principale. Renato Di Lorenzo, giornalista e scrittore, soprannominato il padre del financial thriller italiano, ha pubblicato i romanzi L’Assalto (Mondadori Omnibus, 2003), Evidenze (Foschi, 2004), Tara (Foschi, 2005), Katarina e il Pericolo della Neve (Foschi 2006), I Trafficanti (Hobby & Work, 2006), oltre una lunga serie di saggi di grande successo per Il Sole 24 ORE che hanno venduto oltre 150.000 copie. Ha prodotto anche un manuale di scrittura creativa: Smettetela di Piangervi Addosso e Scrivete un Bestseller (Gribaudo 2006). Come narratore si inserisce nella corrente letteraria del new journalism di Tom Wolfe. Dal 2005 è curatore per l’Associazione Culturale Satura del Festival della Letteratura del Crimine e della Scuola di Scrittura Creativa. 

Posti limitati. 

Satura, piazza Stella 5 cap 16123, Genova, Italia.
Telefono\Fax: 010.24.68.284 - 010.66.29.17 - 338.29.16.243 E-mail: info@satura.it
Orario di apertura: dal martedi al sabato, dalle 16:30 alle 19:00; altro orario su appuntamento. 

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Buguggiate: arriva in Bcc la mostra sul Burundi
Fino al 23 gennaio nella filiale di Buguggiate della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (Va) sarà esposta la mostra sull'iniziativa benefica in Burundi nella missione di Mutoy, che la banca ha realizzato in collaborazione con il Vispe. L'esposizione sarà visibile negli orari d'apertura dell'istituto di credito.

Il cuore grande della nostra gente, unito all'intervento della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha permesso di finanziare interamente la costruzione del reparto di pediatria dell'ospedale di Mutoy in Burundi. Quest'opera e la Nazione, che la ospita, sono in mostra fino al 23 gennaio nella sede di Buguggiate (Va), in via Cavour al numero 71, negli orari di apertura dell'istituto di credito. In totale sono stati raccolto 100mila euro, che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha raddoppiato. Il centro sanitario di Mutoy (consultazione e cura, maternità, sala operatoria, day hospital, ospedalizzazione per oltre 100 posti letto) deve far fronte ad un bacino di utenza spropositato, essendo l'unico valido riferimento sanitario alla portata della popolazione nel raggio dell'intera provincia. Ogni giorno si presentano più di 1.300 persone che necessitano di assistenza medica per dissenterie, polmoniti, malaria. Con il nuovo reparto di pediatria, che verrà ultimato in primavera, si stimano di poter salvare 30mila bambini l'anno. ". I bambini locali soffrono principalmente di Hids e denutrizione. Quando vengono ricoverati viene somministrata loro una farina molto nutritiva, in grado di ridare loro le forze. 
Per fare conoscere a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi, il consiglio di amministrazione della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha deciso di allestire una mostra fotografica itinerante proprio sul Burundi. L'occasione è nata dal viaggio di Francesco Ciaello e di altri professionisti che hanno visitato recentemente il Paese africano, uno dei più poveri al mondo. Le foto in mostra sono di Francesco Caielli, Luciano Cavallaro, Francesca Gazzaniga, e dell'Archivio Vispe. "Sono stato proprio a Mutoy", racconta Francesco Caiello, ritorno dal suo viaggio. "I missionari che operano lì, mi hanno spiegato quanto importante per la popolazione locale sia stato l'intervento della vostra Bcc" La situazione in Burundi, uno dei Paesi più poveri al mondo è drammatica. Fino al 1998 gli scontri tra etnie non si sono mai placati e, come sempre, i primi a soffrire in una situazione di guerra e di odio sono stati i bambini: erano migliaia gli orfani ammassati in campi di raccolta profughi all'interno del paese, sotto la protezione dell'esercito o delle organizzazioni internazionali. Oggi la situazione sta lentamente migliorando, la guerra è finita, anche se gli scontri non si sono ancora placati del tutto. A Mutoy trovano rifugio tutti i malati, indipendentemente dalla parte politica presa. L'embargo totale decretato dai paesi dell'Area dei Grandi Laghi contro il Burundi é stato sospeso a gennaio 1999, permettendo alla popolazione, lungamente provata dalla guerra e dall'isolamento col resto del mondo, di riprendere se non altro speranza per il prossimo futuro. Sulle colline hanno ricominciato a coltivare ed a ricostruire le case distrutte. La ripresa si preannuncia peraltro lunga e piena di insidie.
Più delle parole a volte possono fare le immagini, per questo, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha deciso di allestire una mostra fotografica itinerante di alcuni giornalisti e fotografi, che hanno recentemente visitato il Burundi e Mutoy. I loro scatti testimoniano la bontà dell'opera di beneficienza attuata come banca in collaborazione con tutta la popolazione della zona. 

Le prossime date della mostra itinerante:

Varese 26-gen 6-feb
Bodio Lomnago 9-feb 20-feb
Castano Primo 10-feb 23-feb
San Giorgio s/Legn 11-feb 24-feb
Samarate 23-feb 6-mar
Castellanza 24-feb 9-mar
Dairago 25-feb 10-mar
Somma Lombardo 9-mar 20-mar
Villa Cortese 10-mar 23-mar
Olcella 11-mar 24-mar
Cassano Magnago 23-mar 3-apr
Canegrate 24-mar 6-apr
Parabiago 25-mar 7-apr
Busto Arsizio 6-apr 17-apr
Legnano 6-apr 17-apr

Francesco Caielli (1976) è un giornalista varesino. Muove i primi passi nell'emittente radiofonica "Radio News" per la quale si occupa di sport, seguendo gli incontri della Pallacanestro Varese in qualità di cronista. Dopo qualche anno passa al settimanale "Il Giornale di Varese", rimanendo nell'ambito sportivo e poi al settimanale cattolico "Luce". Da tre anni scrive per il quotidiano "La Provincia di Varese", per il quale si occupa di sport e, in particolare, di pallacanestro e ciclismo. Da sempre appassionato di viaggi, ha scritto numerosi servizi sulle sue esperienze nei paesi più poveri e
problematici: in particolare, a partire dal 1994, ha effettuato una serie di viaggi a Sarajevo e in altre zone della ex Jugoslavia post bellica. E' tornato il mese scorso da Mutoyi (Burundi), dove si è recato per scrivere un reportage pubblicato su "La Provincia di Varese" e su altri quotidiani e periodici.

Ufficio stampa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta - cell. 3289629722 - mail: cporta@eoipso.it
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La Galleria Marconi
presenta
Marche Centro d’Arte

con Roberto Cicchinè - Daniele Duranti - nardiescopetta - Rita Soccio

testi di Stefania Palanca - Dario Ciferri

L’inaugurazione si terrà domenica 18 gennaio alle 18:00
La mostra termina il 14 febbraio
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica

Alla Galleria Marconi di Cupra Marittima proseguono gli appuntamenti della rassegna Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo la collettiva Dittici. Narrazioni fotografiche, che ha presentato i lavori di Marco Scozzaro, Fabio Mantovani e Kei Nagayoshi, domenica 18 Gennaio alle 18.00 si inaugura una collettiva che presenta i lavori di 4 artisti marchigiani: Roberto Cicchinè e Daniele Duranti, che saranno presentati da Stefania Palanca, e nardiescopetta e Rita Soccio, che saranno presentati da Dario Ciferri.
La mostra rappresenta la prima tappa di un ciclo di tre mostre dedicate ai fermenti dell’arte marchigiana intitolato: Marche Centro d’Arte. Lo scopo di questa rassegna è mostrare la vivacità delle produzioni artistiche che ci sono nella regione, una regione in cui da sempre convivono pluralità e singolarità, a partire dallo stesso nome, Ogni artista ha una sua peculiarità che rende interessante il suo percorso di ricerca, una voce che unendosi alle altre che emergono dal territorio, da vita a un mosaico ricco vivo e vivace.

“Non è un percorso rettilineo quello che porta Roberto Cicchinè alla realizzazione del lavoro finito. Non c’è in lui la volontà di rendere, attraverso l’obiettivo fotografico, l’oggettività: essa è filtrata dalla sensibilità dell’artista che restituisce uno sguardo sulle cose e un taglio che sfuggono alla normale osservazione. Le storie che racconta sono provinciali, come provinciale – nell’accezione positiva di osservare con occhio curioso e sempre nuovo - è il suo modo di porsi di fronte ai propri soggetti. I protagonisti degli scatti non emergono per ciò che realmente e fisicamente sono, ma per il dettaglio che l’artista di loro vuole sottolineare.
Fissare un passaggio, fermare un momento, rendere tangibile l’irreale. Sono i frames cinematografici a rivivere nelle storie raccontate da Daniele Duranti, che porta sulla tela scene metropolitane. La sua volontà è quella di rendere realistico un mondo che prende corpo esclusivamente grazie all’artista che ne ferma un suo momento. Paesaggi urbani elaborati attraverso una moderna macchina da presa: l’occhio e la mano dell’artista, che colgono i frames, ci dispiegano quella che crediamo essere la realtà ma che poi si svela finzione, un’apparenza ingannevole, un poggiare su false certezze”. (Stefania Palanca)

“Un intervento nello spazio che arriva a illudere le nostre sensazioni, nardiescopetta prendono oggetti della quotidianità e ne estrapolano nuovi significati. Una pulizia di immagine che si esprime attraverso la struttura, una struttura dove le grandi dimensioni si accostano ai dettagli minuziosi, per dare forma a un gioco, che anche un soffio riesce ogni volta a rendere nuovo. Un gioco che risulta estremamente serio e in cui l’uomo entra pur essendone escluso, in una ricerca del paradosso che sembra quasi appesa a un filo.
Il brand pubblicitario, uno dei simboli chiave della società del benessere, esce dai suoi schemi e cerca di godere delle gioie di una vita reale. Lindo (Mastrolindo) e Stella (la signora del dado Star) fuggono dagli scaffali del supermercato e si innamorano al punto di decidere di mettere su una famiglia. Rita Soccio ci racconta la loro storia e la loro ricerca del sogno dell’uomo medio: una casettina romantica e, perché no, un pizzico di trasgressione. Con un po' di ironia si riflette sull’influsso della pubblicità nella nostra vita, invertendo le parti”. (Dario Ciferri)

Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi
Arriva il momento nella vita di un gallerista in cui decide di affidare una mostra al collaboratore più fidato, quello con cui condivide idee e aspettative, quello che al bisogno è in grado di sostituirlo anche nella corrispondenza (senza che tra l’altro nessuno se ne accorga). Tutto sembrerebbe perfetto, ma il cielo non sempre è azzurro come si potrebbe pensare e le nuvole sono sempre pronte a fare la loro comparsa.
Allo stress di una mostra, collaboratori di vario tipo aggiungono stress, ritardi, piccole/grandi inefficienze che un povero gallerista si trova a dover affrontare, perdendo i capelli e/o facendosi venire i capelli bianchi. Eccolo buttarsi su massicce dosi di tachipirina per affrontare l’immancabile febbre pre-mostra, mettersi ai fornelli per preparare pasti con innumerevoli portate e quantità capaci di sfamare interi reggimenti, eccolo infine perdere l’attimo atteso ogni giorno come la manna dal cielo: il riposino pomeridiano. Una vita dura fatta dalle piccole insoddisfazioni di ogni giorno e dalle grandi soddisfazioni di ogni mese.
Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi è l’omaggio a quella cosa bellissima ed entusiasmante che è l’organizzazione di una mostra, cosa bellissima, ma anche snervante e stancante. Ecco che aumenta il numero delle sigarette fumate fuori dalla porta, ecco che i chiodi e le viti si accumulano sul pavimento. Poi si inaugura, si parla, si ride e il giorno dopo si pulisce. Questa è la “tragica” routine che accompagna la vita di un gallerista. Ma non bisogna dimenticare però la bellezza di una mostra, il piacere di una chiacchierata con gli amici, l’emozionarsi sempre nuovo che ripaga da ogni affanno. I rapporti umani, e non solo professionali, con artisti, critici e curatori, sono il vero collante dell’attività e il motore che rende sempre nuova la voglia di andare avanti.
Solo un grazie a chi ci permette di poter seguire ed apprezzare il mondo dell’arte nel suo continuo movimento

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Fourteen Faces of Art
Inaugurazione, Mercoledì 21 Gennaio 2009 - h. 18.00
Sala Celeste – Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)

l'evento rientra nella rassegna: 
Arti visive, rese visibili 7^ edizione

a cura di
Teatro Arte e Spettacolo Scarl
Ars.Creativ@ Associazione Culturale
in collaborazione con Il Campo delle Fragole

Fourteen Faces of Art

Fourteen Faces, mostra d’arte sulla metamorfosi del volto umano.
Gli artisti; Gabriele Bartoletti, Rita Chessa, Luigi Dati, Raimondo Galeano, Enrico Ingenito, Roberto Marnica 
Aurora Martignoni, Luigi Mastrangelo, Giovanni Pedullà, Vittoria Perzan, Leonardo Santoli, Franco Savignano Gabriele Talarico, Irene Zangheri, sperimentano l’arte di interpretare l’indole umana dal suo aspetto, le mutazioni 
di un volto, l’anima, l’identità e forse tutto un altro mondo anche il suo progressivo disfacimento da dove partire per ricreare una umanità ancora viva; pensiamo alle maschere come interfacce di rappresentazione degli stati d’animo più vari dove la faccia rivela i suoi molteplici significati; la faccia come possibilità di scelta fra una identità singola o multipla, la faccia vissuta, come confine tra due o più aspetti, un’indagine epidermica sulle svariate possibilità e trasformazioni, di scambio, di manipolazione di reinvenzione.

Fourteen Faces, an exibition about the metamorphosis of the human face.
The artists: Gabriele Bartoletti, Rita Chessa, Luigi Dati, Raimondo Galeano, Enrico Ingenito, Roberto Marnica Aurora Martignoni, Luigi Mastrangelo, Giovanni Pedullà, Vittoria Perzan, Leonardo Santoli,Franco Savignano,
Gabriele Talarico, Irene Zangheri, experiment the art of interpreting the human nature by its appearance, the mutations of a face, the soul, the identity and perhaps another new world with its progressive decline from where to begin to recreate a humanity still alive; we imagine the masks as interfaces representing various frames of mind where the face reveals its numerous meanings; the face as a choosing possibility between a single or a multiple identity, the face lived as a border among two or more aspects, an epidermic research about the various possibilities and tranformations of change, manipulation and reinvention.

Inaugurazione: Mercoledì 21 Gennaio 2009 - h. 18.00
Organizzazione: Teatro Arte e Spettacolo Scarl, Ars.Creativ@ Associazione Culturale
in collaborazione con Il Campo delle Fragole
Sede: Sala Celeste, Via Castiglione 41 - Bologna (Italy)
Orari: 18.00-19.00 tutti i giorni tranne sabato e festivi – 21 Gennaio - 31 gennaio 2009
Altri orari su appuntamento - Ingresso libero

Info:
www.ars-creativa.it
www.teatroartespettacolo.com
www.ilcampodellefragole.it
info@ilcampodellefragole.it
tas.piccolascarl@tiscali.it
ars.creativ@tiscali.it

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Galleria d’arte Studio 71 Palermo

Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo tel. 091 6372862 

La mostra dal titolo: “Sulle ali di un angelo” viene presentata a Palermo dopo la tappa di Montedoro ed è visitabile fino al 7 febbraio 2009 presso la galleria d’arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9 Palermo Sono presenti trenta artisti, tra scultori e pittori, sul tema dell’animo religioso che prevale in ogni cristiano: Antonella Affronti, Luciana Anelli, Liana Barbato, Ilaria Caputo, Salvatore Caputo, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Fabrizio Costanzo, Tanina Cuccia, Michele Cutaia, Giuseppa D’Agostino, Giuseppe Fell, Giovanni Gambino, Mario Gambino, Pippo Giambanco, Anna Kennel, Antonino Liberto, Mario Lo Coco, Lo Verso Maria Pia, Giuseppe Marchese, Franco Montemaggiore, Franco Nocera, Antonino G. Perricone, Salvatore Pizzo, Antonella Pomara, Vanni Quadrio, Saverio Rao, Giuseppe Tuccio, Tiziana Viola Massa e Rosario Vullo. hanno dato una loro personalissima ed efficace interpretazione del sacro. Ma, se un gruppo di artisti ha scelto il tema della Passione, altri hanno preferito puntare sulla Natività che è l’aspetto più peculiare di questi giorni. e gli scultori, ciascuno con il proprio stile e la propria personalità, hanno arricchito la mostra con una nota di buon auspicio. Ma sono gli angeli, così come è nel titolo della mostra, i veri protagonisti di questa rassegna d’arte contemporanea: l’Annunciazione, l’angelo del Marabitti di San Giuseppe dei Teatini di Palermo, l’angelo custode, l’abbandono dell’angelo, l’angelo annunziante della buona novella, si pongono al centro di questo aspetto interessante della mostra. Altri artisti hanno prescelto una religiosità composta nella preghiera. Di diversa e articolata natura è la religiosità espressa da coloro i quali hanno scelto diverse espressioni del sacro. I curatori della mostra, Franco Spena e Vinny Scorsone hanno lasciato liberi gli artisti di interpretare la sacralità, sottolineando come un evento religioso non necessariamente debba trovare spunti in un tema specifico ma, tutti i motivi sono validi e le opere presentate dagli artisti sono riconducibili a un solo divino ispiratore. La mostra è visitabile presso la galleria d’arte Studio 71 Via V.zo Fuxa n .9 dalle 17.00 alle 20.00 fino al 7 febbraio 2009 festivi compresi.

Associazione culturale Studio 71 

l’addetto stampa e p.r. Mariella Calvaruso  Palermo, 16/01/2009
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Franco Pallotta presenta

Rubinetti ad arte

Rubinetti ad arte è una mostra d’arte con l’interpretazione pittorica di 23 artisti.

Rubinétto dal fr. ROBINÈT diminutivo di RÒBIN, che in Francia è soprannome del montone. Quel pezzo in forma di chiave girante che nei canali di una fontana serve atrattenere, ovvero a fare scorrere l’acqua a volontà: forse cosi detto, perché una volta suolevano farsi in forma di testa di montone.

Artisti
Elena Aromando, Paola Babini, Renzo Bellanca, Mauro Bendandi, Gaetano Buttaro, 
Giacomo Cavina, Gianmaria Colognese, Franca Faedi, Raimondo Galeano, 
Graziella Gemignani, Stefania Gessi, Enrico Ingenito, Anno Henke, Tommaso Lisanti Vittorio Mascalchi, Roberto Merani, Gianni Pedullà, Mauro Panichella, Francesco Petrosillo, Rossella Piergallini, Antonio Pugliese, Leonardo Santoli, Irene Zangheri . 
Ogni artista invitato ha interpretato il rubinetto secondo la propria fantasia, avendo a disposizione una tela di cm 20 di base per 30 cm di altezza. 
In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presentato un catalogo con tutte le opere riprodotte in quadricromia. All’interno un testo poetico di Ilaria Siboni .

Inaugurazione: Sabato 24 Gennaio 2009 – dalle h. 21.00 in occasione della notte bianca
Organizzazione: Franco Pallotta Leonardo Santoli
Sede: via S.Isaia n. 80/A Bologna Italy
Orari: Sabato 24 Gennaio 2009 – dalle h. 21.00 
Altri giorni su appuntamento 3334738353

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Gentili amici,
siamo lieti di inviarvi il giornale web "Gruppo Cultura Italia" che contiene, tra l'altro, il bando di concorso del Premio letterario POESIA SOCIALE E DELLA PACE indetto da Autori Online con la collaborazione delle Edizioni Artescrittura. La partecipazione è gratuita e la scadenza è il 28 febbraio.

Per scaricare il giornale, cliccate su
http://www.autorionline.org/downloads/giornaleweb_gruppocultura_01_2009.pdf

Con l'occasione, vi ricordiamo il nostro appuntamento di mercoledì 21 gennaio, alle ore 18, per la rassegna "Sinergie d'Arte" a cura di Autori Online presso il Caffè Letterario di Roma (via Ostiense 95, ingresso libero). Ospiti di qualità e salotto culturale per la conduzione di Deborah D'Agostino. 

Per concludere, vi segnaliamo due interessanti iniziative organizzate dagli amici della Community:

- presentazione del libro di poesie di Massimo Pacetti "La risalita". 22 gennaio 2009, ore 16, presso la Biblioteca Comunale di Roma, Via Marino Mazzacurati 76, zona Portuense alta (Corviale). Organizzazione a cura di Carla Luisa Zuccalà, Associazione La banca del tempo.

- mostra "L'ispirazione artistica dalla Terra d'Orfeo", arazzi, installazioni e sculture tessili di Marussia Kalimerova (Marie Draganov) e Tania Kalimerova (Tany). Scuderie Aldobrandini - Museo Tuscolano di Frascati, P.zza G. Marconi 6, Frascati (RM). 
Periodo: 1 - 22 febbraio 2009
Inaugurazione: sabato 31 gennaio 2009, ore 18 - 18,30
Orari: mart. - ven. ore 10 - 18 / sab. - dom. ore 10 - 19
Chiusura: domenica 22 febbraio, ore 19

Giancarlo Bruschini, Massimo Nardi
Autori Online
http://www.autorionline.org
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symbolica

alcuni aspetti del simbolismo nell’arte contemporanea 
Mostra a cura di Giampaolo Trotta

PIETRASANTA (Lucca)
STUDIO D'ARTE RIOTTO, Via Oberdan, 24
24 gennaio – 8 febbraio 2009
Inaugurazione:Sabato 24 gennaio ore 17,30
.
Si intitola “Symbolica / alcuni aspetti del simbolismo nell’arte contemporanea ” la mostra curata da Giampaolo Trotta in cui lo scultore Ignazio Fresu presenterà alcune delle sue più significative installazioni. La manifestazione è organizzata dallo Studio d’Arte Riotto in collaborazione con il Comune di Pietrasanta. 
Gli artisti proposti sono: CRISTIANO ARCADI, DANIELE CASTAGNOLI, LUCA DI CASTRI, IGNAZIO FRESU, PAOLO LANTIERI.
Troveremo “le istallazioni ‘rugginose’, frammenti monumentali alla deriva di misteriosi archeologismi tecnologici, di Ignazio Fresu, nei quali un tecnicismo ammaliante trasforma residui industriali e di imballaggi effimeri in fantascientifici portali, architetture, colonnati, reticoli tubolari dalle reminiscenze classiche, precolombiane e protoindustriali. Equilibri ancora una volta precari, messaggeri di profonde e criptiche concettualità cosmiche, superfici dilavate dal tempo e corrose sotto gli agenti meteorici che disvelano pensieri escatologici entro panorami scenici dalle sonorità corali e coinvolgenti. Simbologia mediata attraverso l’apparenza delle cose, simbologia del divenire attraverso la metamorfosi, la mutazione che mantiene come costante universale dell’esistenza la sublimazione poliedrica del Bello. Divenire – sostiene l’artista – s'impone come la sostanza stessa dell'Essere, che a sua volta ci appare come il rinnovarsi di un ente che prima mancava di una caratteristica e in seguito l'acquista diventando forma-estetica ”. 
Giampaolo Trotta
.
PIETRASANTA (Lucca)
STUDIO D'ARTE RIOTTO, Via Oberdan, 24
24 gennaio – 8 febbraio 2009
Tutti i giorni, dalle ore 16 alle 20
Informazioni:
Comune di Pietrasanta, Assessorato alla Cultura
Tel. 0584 795234 
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
Studio d’Arte Riotto, Pietrasanta
Tel. 347 5756857 
e-mail: info@eugenioriotto.it

www.ignaziofresu.it
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Siarcs - Dakar 
28/02/2009 au /20/03/2009
"salon international d'arts contemporain du sénégal siarcs" .
Sous le haut patronage du ministère de la culture en association avec les galeries d'arts de l'afrique de L'ouest.
Le senegal (Dakar) abriteras du 28 février au 20 Mars 2009.
pour la première fois le salon international d'arts contemporain du senegal 
regroupant des artistes de toutes les horizons et tout les continents

sont invités :

Amateurs d'arts :
artistes, Dessins: peintres,photographes,sculpteurs,graphistes,designers,digitals ,pastellistes,aquarellistes.

Programmes:
vernissage )
manège)
discours)
carnaval)

pour plus des renseignement pour votre participation .
contactez nous :
+ 221- 765 661 519
+ 221- 773 601 394 
ou nous écrire à

siarcs_dakar_2009@yahoo.fr
siacs@sunumail.sn 

BP:2256 bureau siarcs liberté Dakar 
Rep. senegal
Mme Sy organisatrice

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QuitMag è la nuova rivista gratuita che esplora la cultura contemporanea, l'arte, l'architettura e il design. 
QuitMag sperimenta un nuovo modello per creare informazione trasparente e alternativa:
lo staff è interamente assemblato con bandi di concorso per ogni nuovo numero, le uscite non hanno frequenza prestabilita e tutti i contenuti della rivista sono rilasciati sotto licenza Creative Commons, per consentire una conoscenza davvero condivisa.

Scarica gratuitamente la tua copia sul sito
www.quitmag.eu
  • In questo numero:
  •  
  • Reportage completo dell'XI Biennale di Architettura di Venezia
  • Speciale dedicato al progetto Seek Refuge, con interviste agli ideatori e agli artisti
  • Intervista esclusiva a Marcos Novak, padre dell'architettura del cyberspazio
  • In allegato un brano musicale MP3 composto da Emilio Sessa per il progetto QuitMusic

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frontespizio

13 febbraio 2009 ore 11:00

"Innamorati Favolando"
Rassegna d’Arte Contemporanea ispirata a La Gazza Ladra di Lele Luzzati

aperta sino al 14 febbraio 2009  orario 10:00-19:00
Genova, Palazzo Ducale

Manifesto dell'evento

S’inaugura venerdì 13 febbraio 11:00 la Rassegna d’Arte Contemporanea, Innamorati Favolando, ispirata all’opera La Gazza Ladra di Lele Luzzati, a cura di: Pierluigi Bruschettini e Mario Napoli. In collaborazione con la Gaslini Band Band.  

Perché volando con la gazza ladra? Perché “La gazza ladra “ di Lele Luzzati é stata presa come simbolo della possibilità di reagire agli eventi.

La gazza ladra viveva con pettirossi, colombi e fringuelli, cardellini blu, verdi e gialli, con barbagianni e pappagalli, cinguettando tra gli alberi ed i fiori.
Vicino a quel bosco pieno di uccelli, in cima a tre monti, vivevan tre re, fratelli gemelli: Giovanni il Gradasso (rosso e grasso), Giovanni il Furioso (magro e nervoso) e Giovanni Testa Pelata (piccino e col naso a patata).
Sempre in guerra tra loro, un giorno decisero che la guerra era troppo costosa, si allearono e dichiararono guerra al bosco degli uccelli.
Un esercito con tremila soldati, sei generali e tre carri armati marciò contro il bosco degli uccelli, suonando le trombe e cantando “Vogliamo la gazza dipinta di nero!”.
Mentre i re la minacciavano dal basso, la gazza volò sopra il bosco, poi sulla luna, su un tetto e sulla laguna. I re la seguirono per monti e per valli, ma la gazza beccò le nuvole ed un diluvio cadde dal cielo. I tre re prima si ripararono con gli ombrelli, poi li usarono come vascelli e giunsero ad un castello dorato ove posero un cartello “ingresso vietato, ad ogni animale alato”. Ma la gazza rubò i mattoni, le persiane, la galleria, i legni della facciata e tutta la graticciata; del castello rimase solo una gabbia, con i tre re pieni di rabbia.
La gazza tornò alla foresta con tre corone sopra la testa, chiamando gli uccelli dalla pianura “È libero il bosco, non abbiate paura, la nostra foresta è di nuovo sicura!”. Volarono tra gli alberi senza pensiero: civette, colombi e pappagalli tra canti e balli, corvi, fagiani, gufi e gru in un gran ballo che non finirà mai più.

Sessantadue artisti si sono confrontati con il testo realizzando un’opera che sarà donata per la realizzazione dell’asta di beneficenza a favore della Gaslini Band Band.

Questi gli artisti in mostra:

costanza accornero, sergio aiello, silvana alliri, pietro altovino, andrea arancio, tommaso arscone, rita bagliani, liliana bastia, raffaella bisio, angelo pio biso, virginia cafiero, sara calzolari, aurelio caminati, luigi carpineti, gianfranco carrozzini, antonino cerda, anna cifarelli piragino, letizia cimadori, milly coda, carla dabusti, marina dagnino isnaldi, barbara danovaro, gigi degli abbati, maria pia demicheli, walter di giusto, maria di nitto, angela di sanza, salvatore fiandaca, alfredo galleri, francesca galleri, graziella gemignani menozzi, gianluigi gentile, maura ghiselli, luisa giovagnoli, lilli gloria, marco lami, giorgio levi, francesco mancini, umberto marangoni, agnese marchitto, mauro martin, laura mascardi, massimo micci, riri negri, tiziana nucera, martino oberto, sergio palladini, sofia paoletti, paola pappalardo, gabriella pastorino, mario pepe, giuliana petrolini arcella, marco ponte, anna ramenghi, enrico paolo rossi, manfredi saccani, claudio sireci, paolo sivilla, gabriella soldatini, elisa traverso lacchini, maria vittoria vallaro, massimo zilioli. (Mario Pepe). 

"GenovARTE 2009"

III^ Biennale d’Arte Contemporanea

Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it 

Il grande evento di “Genova Capitale Europea della Cultura 2004” è certamente riuscito nel suo intento di promuovere la città a protagonista della cultura con un calendario ricco di avvenimenti, dalle grandi mostre d’arte figurativa e di architettura d’avanguardia, alle performance di danza, dagli spettacoli teatrali e musicali agli importanti convegni scientifici internazionali. Tutto nella cornice suggestiva di una città sospesa tra i monti e spinta sul mare, crocevia di merci e di incontri da 2600 anni, scenario dinamico di fermenti sociali e culturali in una cornice di splendidi palazzi pubblici e nobiliari che si affacciano sul Porto Antico. Gli interventi strutturali per sostenere la valorizzazione degli eventi, come la promozione del Polo Museale di via Garibaldi che ha rivelato la ricchezza del mecenatismo e del collezionismo dei Genovesi, dei nuovi Musei del Mare e della Navigazione, del Festival della Scienza, dovrebbero garantire che gli effetti benefici sulla città durino ben oltre il 2004. Ma le strutture da sole non bastano a garantire la continuità del cambiamento, occorre la partecipazione attiva e convinta delle diverse componenti economiche e culturali della città che sinergicamente promuovano e coordinino l’offerta, in un contesto di progetti che proiettino Genova in un circuito europeo di valorizzazione delle risorse capaci di innestare processi di crescita. L’Associazione culturale Satura raccoglie la sfida promuovendo la III^ Biennale GenovARTE 2009. Il concorso patrocinato da Istituzioni pubbliche e private vuole essere un momento di riflessione e di confronto tra artisti, critici e pubblico interessato ai fatti culturali; un appuntamento per allacciare nuovi contatti nel comune interesse per l’arte. Augurandoci che questa iniziativa possa affermarsi come un appuntamento fisso nella programmazione degli eventi culturali della città e che contribuisca a diffondere una nuova immagine di Genova, una città aperta alle novità e ben organizzata per riceverle. 

REGOLAMENTO 

Con il Patrocinio di Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Consiglio di Circoscrizione 1 Centro Est, l’Associazione Culturale SATURA, Centro per la Promozione e la Divulgazione delle Arti con sede in Genova, indice la III^ Biennale d’Arte Contemporanea GenovARTE 2009. 

Art. 1 Destinatari del concorso Il concorso è rivolto ad artisti di tutte le nazionalità operanti in Italia, nelle discipline di: pittura, scultura, fotografia. 

Art. 2 Tema 

Il tema è libero. 

Art. 3 Come partecipare 


Ciascun artista può partecipare con una sola opera. E’ necessario inviare una fotografia a colori di dimensioni non inferiori a cm. 12X18 e non superiori a cm. 24X30. Il modulo di partecipazione, la fotografia, ed eventuale materiale documentario/biografico dovrà pervenire entro il 30 marzo 2009 a: Associazione Culturale Satura Piazza Stella 5/1 16123 Genova. Dal momento che la selezione avverrà sulla base delle fotografie ricevute, si consiglia l’invio di fotografie professionali. Non saranno prese in considerazione fotografie o materiale inviato via e-mail o tramite CD. Le fotografie e tutto il materiale documentativo non sarà restituito. Per consentire un coordinamento organizzativo adeguato s’invita ad inviare nel più breve tempo possibile il modulo di partecipazione. Il modulo di partecipazione è scaricabile dal sito: www.satura.it oppure richiesto presso la Segreteria dell’Associazione. 

Art. 4 Prima selezione 

La selezione avviene attraverso il vaglio della Giuria del concorso, il cui giudizio è insindacabile, ed i cui nomi saranno resi noti il giorno dell’inaugurazione, di tutte le fotografie ricevute. Le opere così selezionate parteciperanno alla III^ biennale D’Arte Contemporanea GenoARTE 2009 ospitata negli splendidi locali di Palazzo Stella. Alla rassegna parteciperanno, inoltre, artisti invitati direttamente dal comitato organizzatore, per i quali non è prevista alcuna selezione. La rassegna s’inaugurerà sabato 20 giugno 2009 e rimarrà aperta fino al 08 luglio 2009. La partecipazione al concorso è gratuita, è richiesta la sola iscrizione all’Associazione per il 2009, che dovrà avvenire unitamente alla spedizione del materiale. Il versamento potrà essere effettuato con bonifico bancario intestato a: Associazione Culturale Satura, Banca Intesa, Piazza Leonardo da Vinci 9/R Genova (C/C numero 59630260158 codice ABI 3069 codice CAB 1495 IBAN IT37 G030 6901 4950 5963 0260 158) o tramite vaglia postale intestato a: Associazione Culturale Satura, piazza Stella 5/1 16123 Genova, oppure assegno circolare non trasferibile inviato all’indirizzo dell’Associazione. 

Art. 5 Presentazione delle opere 

Agli artisti selezionati sarà richiesta l’opera originale, che dovrà rientrare rigorosamente nei formati indicati. L’artista potrà scegliere il formato a lui preferito tra le seguenti dimensioni: cm. 50x50, cm. 100x100, cm. 100x150 h. L’opera dovrà essere senza vetro, incorniciata con semplice listello e provvista di unica attaccaglia. Le dimensioni sono libere per la sezione fotografia. Le sculture non dovranno superare cm. 50X50X120h e 30 Kg di peso. Le opere dovranno giungere presso Palazzo Stella, (piazza Stella 5/1 16123 Genova) entro la data che sarà successivamente comunicata agli artisti selezionati. Le opere inviate per corrispondenza saranno accettate solo con spese e rischio a carico del partecipante, sia per l’andata sia per il ritorno (restituzione). 

Art. 6 Premi 

Una Giuria altamente qualificata ed i cui nomi saranno resi noti il giorno dell’inaugurazione sceglierà le opere vincitrici e il suo giudizio sarà insindacabile e inoppugnabile, ogni possibilità di ricorso è perciò esclusa. Sarà individuato tra i partecipanti un primo premio assoluto nelle diverse sezioni: pittura, scultura, fotografia, cui sarà offerta la possibilità di un progetto espositivo nel corso del 2010. Il montepremi complessivo sarà arricchito da premi istituzionali e premi che saranno resi noti il giorno dell’inaugurazione. Il Comitato Organizzatore si riserva di individuare, tra i partecipanti, artisti emergenti, cui proporre possibilità espositive personalizzate. 

Art. 7 Catalogo 


Una copia del catalogo sarà data gratuitamente a ogni artista partecipante che potrà ritirare durante i giorni dell’esposizione; l’eventuale spesa di spedizione postale del catalogo sarà a carico dell’artista. 

Art. 8 Premiazione 

La premiazione dei vincitori avverrà alle ore 17.O0 del 20 giugno 2009 in concomitanza con l’inaugurazione della rassegna, alla presenza delle Autorità e di personalità di spicco del mondo artistico e culturale. 

Art. 9 Restituzione delle opere ammesse 

Le opere ammesse alla mostra potranno essere ritirate personalmente dall’artista, o da un suo incaricato munito di delega, a partire dal 8 al 18 luglio 2009 durante l’orario di apertura della Segreteria. Gli artisti che faranno pervenire le loro opere tramite corriere espresso, dovranno richiederne la restituzione incaricando un loro corriere di fiducia ed a proprie spese. L’imballo delle opere dovrà essere adeguato e riutilizzabile per il ritorno, in apposita cassa con viti. Le opere non ritirate entro i termini stabiliti saranno considerate lascito degli artisti all’Associazione Culturale Satura. 

Art. 10 Liberatoria 

Gli organizzatori, pur avendo la massima cura delle opere ricevute, non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni di trasporto, manomissioni, incendio, furto o altre cause durante il periodo della manifestazione, del magazzinaggio, dell’esposizione e della giacenza. Agli artisti è demandata la facoltà di stipulare eventuali assicurazioni contro tutti i danni che potessero subire le opere. 

Art. 11 Accettazione delle condizioni 

Gli artisti sono garanti dell’originalità dell’opera che presentano e partecipando alla III^ Bien nale d’Arte Contemporanea GenovARTE 2009 accettano implicitamente tutte le norme contenute nel presente regolamento, nessuna esclusa. 

Art. 12 Immagine delle opere 

Il Premio sarà largamente pubblicizzato sia in ambito locale sia nazionale e, a tal fine, lo sfruttamento delle immagini delle opere esposte resterà ad esclusivo vantaggio degli organizzatori. 

Art. 13 Privacy 

Le informazioni custodite nel nostro archivio verranno utilizzate per la partecipazione al concorso e per l’invio del materiale informativo. E’ prevista la possibilità di richiederne la rettifica o cancellazione, come previsto dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. 

Organizzazione Generale: Associazione Culturale Satura 
Direzione artistica ed organizzazione: Mario Napoli, Mario Pepe 
Coordinamento artistico: Milena Mallamaci, Gianluigi Gentile, Erica Bailo 
Coordinamento organizzativo: Barbara Cella, Mino Napoli 
Segreteria organizzativa: Virginia Cafiero, Rita Di Matteo 
Addetto stampa: Maura Ghiselli 
Termini di scadenza: 30 marzo 2009 
Mostra: 20 giugno – 08 luglio 2009 
Riferimenti telefonici: 010.246.82.84 – 010.66.29.17 cell.338.291.62.43 
E-mail: info@satura.it 
http:// www.satura.it 
Satura, piazza Stella 5 cap 16123, Genova, Italia.
Telefono\Fax: 010.24.68.284 - 010.66.29.17 - 338.29.16.243 E-mail: info@satura.it
Orario di apertura: dal martedi al sabato, dalle 16:30 alle 19:00; altro orario su appuntamento. 
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Performance Poetico-Musicale
                        Recitate da         BEPPE COSTA & ORSETTA FOA’
Al pianoforte      GIOVANNI RENZO
Introduce         ANTONELLA D’ONOFRIO.

Presso “La Casa degli Artisti” CONTENITORE D’ARTE E DI OSPITALITA’
                        Via Lepanto, 1   GALLIPOLI (Le) tel. 0833261865
                        www.lacasadegliartisti.it


DOMENICA 25 GENNAIO 2009, ORE 11.00

  La performance poetico- musicale si terrà nella cornice della mostra     collettiva ARTEINSIEME, terza edizione, in corso di svolgimento         nelle aree espositive de LA CASA DEGLI ARTISTI.
Anche ora che la Luna…
Incontro con il poeta Beppe Costa
Introduzione di Antonella d'Onofrio
Legge, insieme all'Autore, Orsetta Foà
Musica di Giovanni Renzo

Si apre il 20 gennaio un interessante incontro con la poesia, una manifestazione che è al suo primo appuntamento e ci auguriamo che possa crescere anno dopo anno, creando un circuito letterario che ci aiuti a fronteggiare un sempre piu’ diffuso torpore dell’animo a cui la vita spesso affollata e veloce ci spinge.

Dunque poesia, in vesti non convenzionale, diverse da cio’ a cui siamo abituati e che si dimostra capace di assorbire nuove idee piene di energia ed ispirazione.
Idee proposte dall'organizzatore di quest'evento, Gigi Campanile, già fondatore del conosciuto Film Festival del Salento che ogni anno, a settembre, a Tricase ha la sua manifestazione.

La nuova veste dell’evento, che assolutamente piace e intriga, vede la poesia d’autore presentarsi presso sedi accreditate e spontane quali librerie, luoghi di pregio storico e importanza culturale, e circondarsi di un accompagnamento musicale affascinante che trasporta l’esperienza della lettura poetica in una dimensione multisensoriale ed energica, un vero spettacolo dei sensi che ispira alla riflessione

Per aprire questo spazio sotto i migliori auspici è stato invitato uno dei più illustri e noti poeti che attualmente possiamo vantare: Beppe Costa.

Ed è da una sua poesia nasce il titolo dell'incontro "Anche ora che la Luna", che ha valso al poeta una serie di riconoscimenti quale la Cerimonia di Premiazione relativa alla Rassegna "Arte d'Autunno", che lo ha visto premiato insieme a Nino Marazzita nella Sala Paolina di Castel Sant'Angelo e il premio Premio Iceberg News (Teranova-Villa medici). Di lui hanno scritto Spagnoletti, già scopritore di grandi come Alda Merini, Pasolini, Rivellino, ed ancora Dario Bellezza, Luce d'Eramo, eminenti professori universitari e in un'epoca mediatica, che corre su reti, Beppe Costa è in Wikipedia.

Grande amico di Moravia e Dacia Maraini, Alberto Bevilacqua, Goliarda Sapienza, Adele Cambria, Barbara Alberti, etc..Beppe Costa ha contribuito alla diffusione dei testi di Arrabal (l'ultima pubblicazione "la scampagnata" – Pellicanolibri) e a far scoprire artisti come Jodorowsky. Pubblica autori che diverranno noti come Manuel Vazquez Montalban, Fernando Arrabal, Angelo M. Ripellino, Anna Maria Ortese. Ma di lui non vanno dimenticate la meravigliose emozioni che libera la sua poesia e che il grande Arnoldo Foà legge, perché Foà legge solo esclusivamente le poesie di Beppe Costa.

Ed a Gennaio, in questa terra salentina, lo spettacolo sensoriale si ripropone così: le poesie di Beppe Costa lette da Orsetta Foà (figlia d'arte e lettrice dalla voce penetrante) sulle note del pianoforte di un altro grande nome di prestigio e taglio internazionale: Giovanni Renzo.

Le poesie di una bellezza sincera, nascono come il vento a volte calmo, altre, così vivace che investe tutto l'animo lasciando il lettore adagiato nelle sue emozioni che tocca quasi fossero in carne e ossa. Le poesie, e cosa dire se non che parola dopo parola permeano gli spazi del cuore, come non riconoscersi tra le righe di "Cenere" o "Anche ora che la Luna". Anche il non lettore di poesia ne è intrigato, sedotto dall'immagine che le parole, della poesie di Beppe Costa, costruiscono:

"Noi furtivi amanti nel silenzio
noi su una panchina come adolescenti
noi a litigare in un bar
per il prezzo d'un caffè"

BEPPE COSTA

Uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Nato da famiglia poverissima, cresce in un ambiente ricco di libri, poiché la madre, divorziata, convive con l’editore Dante Muglia. Tra le esperienze giovanili la partecipazione a diversi gruppi musicali locali negli anni del liceo e la scrittura di testi per il teatro, tra cui Uomo, rappresentato nelle scuole siciliane.

Pubblica il primo libro di poesie nel 1970 (Una poltrona comoda, Giuseppe Di Maria editore), caratterizzato, come gli altri che seguiranno, dal tema dell'amore e dall'anticonformismo. L'autore si cimenta anche nella redazione di due guide turistiche, una a livello locale, Catania, Guida ai monumenti e l'altra a livello regionale, Sicilia, Guida ai monumenti entrambi con l’Editore Muglia. Cura inoltre la traduzione di due libri del drammaturgo Fernando Arrabal.

Nel 1978 conosce il poeta Dario Bellezza col quale inizia una grande amicizia ed una proficua collaborazione in ambito editoriale.

Raggiunge notorietà con il libro Romanzo Siciliano, che tratta la vicenda, dal sapore autobiografico, di un intellettuale siciliano, nel suo scontro e nella sua denuncia del sud ed della mafia. Il successo del romanzo gli permette di conoscere Alberto Moravia, Dacia Maraini, Leo Ferrè. Negli Stati Uniti il romanzo è recensito dalla rivista World Literature Today.

Premio Akesineide con Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Maria Luisa Spaziani, Dante Maffia e altri, Dal 1987 al 1985 collabora con il Giornale del Sud e i Siciliani, diretti da Giuseppe Fava, e pubblica sul Giornale di Sicilia, interviste ad Alberto Moravia, Enzo Jannacci, Léopold Sédar Senghor, Leo Ferré. Partecipa inoltre al programma radiofonico della RadioRai Zenit & Nadir

Nel 1985 lascia definitivamente la Sicilia e insieme a Dario Bellezza partecipa a manifestazioni di carattere letterario. Nel 1986 contribuisce ad una delle prime applicazioni della legge Bacchelli in favore di Anna Maria Ortese. Giorgio Bassani e Giacinto Spagnoletti presentano Impaginato per affetto di Beppe Costa. Pubblica altre raccolte di poesie e riceve il premio "Akesineide" per Fatto d'amore e Canto d'amore.

Nel 1989, vince il premio Alfonso Gatto con la raccolta Impaginato per affetto. Molte delle sue poesie sono lette dagli attori Lina Bernardi, Arnoldo e Orsetta Foà e Valeria Di Francesco. Inaugura nel 2008 la rassegna di Massa Malaspinarte. Nel corso del 2008 inizia la collaborazione con alcuni grandi musicisti quali Giovanni Renzo, Mario Pettenati, Giuliano Perticara, Dario Pierini, Marco Tesoriero. Scrivendo i testi o utilizzando le musiche e preparando alcuni cd e dvd, in uscita nella prossima primavera.

ANCHE ORA CHE LA LUNA…

Anche ora che la luna
a che serve se quando tu c’eri
lei era già andata via
Anche ora che la luna c’è non ci sei tu
e mi domando se anche le stelle giocano con te
come te e ancora mi domando se nella terra
dove sei voluta andare c’è la stessa luna e lo stesso mare

Anche ora che la luna torna
tu forse se tornerai, tu tornerai diversa
non sarai più con me che non ho luce
e non ho stelle in universi andati
avevo speso i miei pensieri tutti per te

E non ne trovo altri, cerco invano prima
che la luna torni mentre non ci sei
Non ci sei più e mi chiedo se la luna ha trucchi
e inganni se ha complici o tiranni d’amore
quella luna che non c’è
Ed io qui seduto davanti la soglia
e tu a guardare altro cielo altro mare
dove la luna che qui non c’è
lì c’è!

Beppe Costa

GIOVANNI RENZO (Pianista & Compositore)

Nato a Messina nel 1962, si diploma al Conservatorio “Corelli” della sua città natale in Pianoforte Principale nel 1986, perfezionandosi in seguito a Roma con Martin Joseph, ai Seminari Nazionali di Musica Jazz di Siena con Enrico Pieranunzi e Bruno Tommaso, alla Berklee Summer School di Perugia con Bud Fredman in composizione e orchestrazione, e all'Accademia  Musicale Chigiana di Siena con Ennio Morricone e Sergio Miceli in musica per film.

Il  suo esordio professionale avviene nel 1979 in qualità di pianista jazz.

Nel 1986 forma un trio che ha al suo attivo, tra l'altro, collaborazioni con Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Giulio Capiozzo, Bradley Wheeler, Robin Kenyatta, Faisal Taher.

Fonda e dirige, inoltre, la Messina Jazz Orchestra nel 1994.

Si esibisce regolarmente in concerti e festivals in tutta Italia, alternando l'attività concertistica all'insegnamento e alla composizione.

 Partecipa nel 1996 al 50° Fringe Festival di Edimburgo, esibendosi per tre sere alla Demarco European Art Foundation con lo spettacolo “Partitura per sangue e anima”.

Sempre nel '96 ha ultimato la composizione dell'opera "La distanza della Luna", ispirata all’omonimo racconto di Italo Calvino, andata in scena in prima assoluta nel Gennaio '97 al Teatro V. Emanuele di Messina e replicata con grande successo in varie edizioni, fino alla più recente al Teatro Antico di Taormina per Taormina Arte 2007 con la voce recitante di Arnoldo Foà e l’Orchestra Sinfonica del Mediterraneo diretta dal M° Fabio Ciulla.

Con la composizione “Le tempeste” ha vinto nel 1999 la terza edizione del Concorso Nazionale di Composizione Pianistica indetto dall’Associazione Culturale “De Musica” di Savona.

Nel gennaio 2002 va in scena la performance multimediale "Il gabinetto del dottor Caligari", liberamente ispirata all'omonimo film di Robert Wiene, con la Compagnia Virgilio Sieni Danza.

Nel 2004 ha ultimato la composizione di “Atlas Coelestis, la musica e le stelle”, presentato con grande successo presso importanti Istituzioni Scientifiche (Planetario di Modena, Planetario di Roma, Laboratorio di Scienze dell’Ambiente di Pontassieve, Università di Messina, Premio Pitagora di Crotone) e segnalato sulle riviste scientifiche “Coelum” e “Le stelle”.

Per il cinema ha al suo attivo la realizzazione ed esecuzione dal vivo di musiche per film muti (Aurora di Murnau, Il gabinetto del dottor Caligari di Wiene su commissione dell’Ente Teatro di Messina, Musica classica di E. Kennedy con Laurel e Hardy, Cops di Buster Keaton, Viaggio alla Luna di G. Melies, Cenere di Febo Mari con Eleonora Duse, Il fantasma dell’Opera di Rupert Julian con Lon Chaney su commissione del Festival del Cinema di Taormina); composizione di colonne sonore e collaborazioni con i registi Francesco Calogero (Visioni private), Anne Riitta Ciccone (L’amore di Màrja), Citto Maselli (ripresa teatrale di Codice privato), Nanni Moretti; collaborazione con il Festival del Cinema di Taormina.

Ha composto le musiche di scena per oltre una ventina di spettacoli, collaborando, tra gli altri, con Ninni Bruschetta, Giancarlo Sammartano, Donato Castellaneta, Maurizio Marchetti, Walter Manfrè, Duilio Del Prete, Amanda Sandrelli, Giancarlo Giannini, Arnoldo Foà.

Ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria al Concorso Internazionale di Musiche per Film “Mario Nascimbene Award 2006”.

La sua prima incisione, "Eclisse” (1989, vinile) raccoglie composizioni per piano solo. Sono seguiti i Cd “La distanza della Luna” (pubblicato in due diverse edizioni, 1996 e 2007), “Il mare” (2001) registrato dal vivo con Paolo Fresu ed il Quintetto “Suono e Ritmo” e “Infanzia” (2008), ancora per piano solo.

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                PROGETTO LIBRO D’ARTISTA - BOOK ART PROJECT

IN OCCASIONE DELL’ANNUALE FESTIVAL DELLA PERFORMANCE PERFOMEDIA NEL MESE DI LUGLIO 2009 SI INVITANO TUTTI GLI ARTISTI A PARTECIPARE AL PROGETTO LIBRO D’ARTISTA - LIBRO OGGETTO ORGANIZZATO DALL’ ASSOCIAZIONE 
CULTURALE LINEA INFINITA MULTIMEDIALE CON LA COLLABORAZIONE DEL CENTRO ARTESTUDIO MORANDI,LA BIBLIOTECA COMUNALE E IL PATROCINIO DEL COMUNE DI PONTE NOSSA.

SI TRATTA DI OPERE CHE UTILIZZANO COME MEZZO ARTISTICO ED ESPRESSIVO: TESTO LETTERARIO, TESTO GRAFICO, MEZZO PITTORICO E MATERICO,COLLAGE, 
XEROX ART, EMPRE CON LA CARATTERISTICA A FORMA DI LIBRO.

TEMA LIBERO - DIMENSIONI LIBERE - TECNICA LIBERA 
SCADENZA 30 MAGGIO 2009

TUTTI GLI ELABORATI RICEVUTI ENTRO IL TERMINE VERRANNO ESPOSTI NELLA BIBLIOTECA COMUNALE E AL CENTRO ARTESTUDIO MORANDI DURANTE IL FESTIVAL PERFOMEDIA NEL MESE DI LUGLIO 2009.

TUTTE LE OPERE DOVRANNO ESSERE SVILUPPATE COME LIBRI D’ARTISTA CON IL TITOLO E DOVRANNO CONTENERE I DATI DELL’AUTORE : NOME INDIRIZZO POSTALE, INDIRIZZO E.MAIL E TELEFONO.

LA DOCUMENTAZIONE VERRA’ PUBBLICATA SUI BLOGSPOT DELLA ASSOCIAZIONE LINEA INFINITA E DELL’ ARTESTUDIO MORANDI, TUTTE LE OPERE PERVENUTE RIMARRANNO DI PROPRIETA’ E NELL’ARCHIVIO DELLA ASSOCIAZIONE LINEA INFINITA PER EVENTUALI ALTRE ESPOSIZIONI.

LE OPERE VANNO INVIATE PER POSTA A: ASSOCIAZIONE CULT. LINEA INFINITA MULTIMEDIALE P.O. BOX 39 – 24028 PONTE NOSSA - BERGAMO – ITALY

IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE LINEA INFINITA
FRANCA MONZANI MORANDI    
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L’ESTASI DELL’IMMANENZA
Richard Wagner-Hermann Nitsch
dall’opera totale all’Orgien Mysterien Theater

Intervengono
Romano Gasparotti
Lorenzo Mango
Aniello Montano
Conclude: Hermann Nitsch
Moderatore: Andrea Cardillo

venerdi 30 gennaio 2009 ore 17,00

Venerdì 30 gennaio 2009 la Fondazione Morra apre le sua attività per il 2009 con il ciclo di convegni “L’estasi dell’immanenza” dedicato alle interazioni tra l’opera di Hermann Nitsch e il pensiero filosofico contemporaneo.
Il primo incontro, sul tema “Richard Wagner - Hermann Nitsch: dall’opera d’arte totale all’Orgien Mysterien Theater”, si terrà presso la sede del Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee “Hermann Nitsch”, in vico lungo Pontecorvo 29/d, Napoli, alle ore 17,00. Interverranno Romano Gasparotti (docente di Ontologia fondamentale, Università San Raffaele di Milano) Lorenzo Mango (docente di Storia del teatro, Università l’Orientale di Napoli) Aniello Montano (docente di Storia della filosofia, Università di Salerno) Andrea Cardillo (Responsabile settore filosofia Fondazione Morra, Napoli). Concluderà Hermann Nitsch.
Il teatro di Hermann Nitsch affonda le proprie radici nel concetto wagneriano di Gesamtkunstwerk, di opera d’arte totale come sintesi di musica, poesia, pittura e azione drammatica. Nel suo Orgien Mysterien Theater Nitsch, riprendendo e ampliando l’intuizione di Wagner, ha immaginato un’azione drammatica caratterizzata dalla sollecitazione dei cinque sensi e capace di sfondare lo spazio statico del teatro tradizionale coinvolgendo lo spettatore in un vero e proprio dramma collettivo. Il teatro di Wagner - in continuità con le intuizioni dell’estetica schopenaueriana - presenta allo spettatore un immaginario narrativo sostanzialmente immateriale in cui la vicenda narrativa ha il compito di riportare all’essenza le simbologie e i miti di cui la religione ha smarrito il significato originario. Il teatro di Hermann Nitsch, diversamente, “materializza” l’esperienza estetica coinvolgendo direttamente e sensibilmente l’osservatore nell'orizzonte del rito, dell’orgia e del sacrificio di sangue. La religione, trasfigurata dall’arte, trova così la sua verità e il suo smascheramento proprio nell’ambiguità della dimensione rituale. Se da un lato, infatti, l’O.-M. Theater pare indicare nell’attraversamento della materia la via di una possibile trascendenza verso uno stato di coscienza più autentico, dall’altro essa conserva intatte, denunciandole, tutte le contraddizioni e i rischi di assoggettamento che contrassegnano il legame tra i desideri istintuali dell’uomo, il rito e l’immaginario religioso.
Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org
Invito Nitsch 


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L'Artista Innoccenza Alessi Vi
invita alla Mostra Collettiva di Pittura
"OMAGGIO  A  SANT'AGATA"


Presso Chiesa S.Giuseppe al Duomo di CATANIA

INAUGURAZIONE:
2 Febbraio
2009 ore 18,00

La Mostra proseguirà fino al 6 Febbraio 2009

                             
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E' con vero piacere che desidero invitarvi alla mostra d'arte "LUCE, EMOZIONE E FANTASTICI ENIGMI" OMAGGIO A TURNER cui parteciperò con alcune mie opere. La mostra si terrà nelle grandi sale degli Imbarcaderi del CASTELLO ESTENSE a Ferrara dal 14 al 22 Febbraio 2009. La rassegna, organizzata dall'Associazione Culturale Ferrara Pro Art e patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Ferrara, verrà inaugurata il giorno 14 Febbraio alle ore 17.30.

Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.ferraraproart.com

Un sincero ringraziamento e un cordiale saluto a voi tutti

gilberto piccinini
www.gilbertopiccinini.com
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Prima rassegna musicale nelle chiese del territorio della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate
Concerti d'organo
Castellanza (Va) - 31 gennaio 2009 - ore 21 - Chiesa parrocchiale San Giulio - ingresso libero

Programma

31 gennaio 09 -Castellanza
Chiesa parrocchiale San Giulio - Organo Mascioni
Soli (Soprano,Contralto,Tenore e Basso)
Coro (60 elementi)
Orchestra Amadeus (30 elementi)
Programma
W.A.Mozart - Kirchensonaten (Sonate da chiesa) per Organo e Orchestra
W.A.Mozart - Krönungsmesse (Messa dell'Incoronazione)

Guida all'ascolto
Parte prima
W.A.Mozart - Kirchensonaten (Sonate da chiesa)
per Organo e Orchestra
- KV69 (n.3) in Re Maggiore
- KV144 (n.4) in Re Maggiore
- KV328 (n.15) in Do Maggiore
- KV336 (n.17) in Do Maggiore
- KV278 (n.14) in Do Maggiore
- KV329 (n.16) in Do Maggiore
Composte da Mozart per la liturgia nella cattedrale di Salisburgo durante il periodo trascorso al servizio dell'Arcivescovo Colloredo, le diciassette Sonate da chiesa costituiscono un momento unico nell'opera sacra mozartiana. Era prassi che la Messa in cattedrale non durasse oltre 45 minuti e Mozart fu fermamente invitato a contenere i tempi per la parte musicale. È il contesto in cui si collocano queste brillanti e dense composizioni, di 4-6 minuti ciascuna, che erano eseguite quali preludi, interludi, postludi e graduali. Mozart evidentemente aveva mal digerito tale "imposizione di brevità" alla sua arte concependo queste composizioni come l'Allegro di una sonata; sonate caratterizzate dall'organo concertante, ma anche dall'inconfondibile fraseggio e brio "mozartiano" degli archi. Scritte tutte in tonalità maggiore, con rarissime modulazioni all'interno dei brevi sviluppi, suonano agli orecchi dell'ascoltatore come sprazzi sinfonici ben collocati in un contesto reso sacro dalla presenza dell'organo. L'organico prevede sempre, oltre all'organo, due parti di violino e il violoncello. Come in molte messe mozartiane non è prevista la parte delle viole,mentre nelle più imponenti è prevista la presenza di oboi, corni, trombe e timpani, oltre a fagotti e contrabbassi a riempire il basso. La scelta del programma è caduta sulle prime due sonate, la n.3 e la n.4 in Re Maggiore, composte nel 1772 durante il primo periodo di Mozart alla corte di Salisburgo, e successivamente sulle ultime quattro (14, 15, 16 e 17) tutte in Do Maggiore, composte nell'ultimo periodo, tra il 1779 e il 1780, a testimoniare la maturazione dell'autore nel genere. Non a caso, la 14 e la 16 prevedono un organico importante, che fa pensare a un probabile utilizzo in occasione di una Messa imponente quale poteva essere la Kronunsgmesse KV317, composta nello stesso periodo, nella stessa tonalità e per lo stesso organico orchestrale.

W.A.Mozart - Krönungsmesse (Messa dell'Incoronazione)
in Do maggiore per Soli, Coro e Orchestra
La Kronungsmesse, ovvero Messa dell'Incoronazione KV317, fu scritta da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1779, a Salisburgo, prima della sua partenza definitiva per Vienna e rivela splendidamente la grande maturità del compositore; non più il bambino prodigio che dieci anni prima aveva stupito l'Europa, bensì un uomo maturo provato dalle vicissitudini della vita. La tradizione racconta che la Messa fu scritta da Mozart in occasione dell'anniversario dell'incoronazione, nel 1751, di un'immagine miracolosa della Madonna conservata nella chiesa di Maria Plain a Salisburgo. Altre ricerche riferiscono tale nome alla Messa solo successivamente alla morte di Mozart, per l'esecuzione, nel settembre del 1791, ai festeggiamenti per l'incoronazione dell'imperatore Leopoldo II di Boemia, o nel 1792, quando la Messa fu suonata a Vienna per l'incoronazione dell'imperatore Francesco II d'Austria. Qualunque sia la verità, questa Messa in stile sinfonico, scritta in Do maggiore per soli, coro e orchestra, e musicata nella parti dell'ordinario, ovvero Kyrie,Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei, è stata da allora utilizzata in tutta Europa per celebrare eventi di assoluta importanza. L'ultimo di questi è stata l'esecuzione da parte deiWiener Philarmoniker diretti da Herbert Von Karajan nella basilica di San Pietro, 23 anni fa, domenica 29 giugno 1985, durante la Santa Messa Solenne per l'anniversario dell'insediamento di Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, sul soglio pontificio.

Organo Mascioni
Risultato di un lungo percorso per dotare la chiesa di uno strumento affidabile e artisticamente valido in considerazione delle esigenze liturgiche e della sua collocazione, il progetto per un organo interamente nuovo è stato affrontato con il Maestro Giancarlo Parodi. A orientare le scelte sono le caratteristiche acustiche della chiesa e il repertorio musicale - incentrato sulle composizioni del XIX e XX secolo. L'organo, collocato nell'abside, si inserisce alla perfezione nello spazio sacro; la cassa in noce, limitata al basamento, permette alle canne di slanciarsi mantenendo la centralità del tabernacolo e affidando al catino dell'abside la proiezione della sonorità verso i fedeli. La trasmissione è meccanica; 1976 le canne, di cui 1900 metalliche, costruite in una lega di stagno e piombo variabile in base alle esigenze sonore di ogni registro, 76 in legno di abete stagionato. Il nuovo organo è strutturato con Grand'organo ed Espressivo in centro, Pedale ai lati diviso per semitoni. Le canne sono state costruite su diagrammi di misure appositamente sviluppate per questo strumento. Le ance - le lamine all'imboccatura della canna - sono di tipo francese, curate per assicurare la massima cantabilità.

Chiesa parrocchiale San Giulio
La prima pietra dell'edificio attuale fu posta nel 1926,ma da un'iscrizione tombale del 1836 risulta che il primo tempio avesse origini molto antiche. Alla consacrazione, tenutasi il 15 agosto 1932,mancava ancora il campanile, abbattuto nel 1927. La costruzione della torre, con il contributo della cittadinanza, cominciò nel 1936. L'opera imponente, che caratterizza il profilo della parte alta di Castellanza, fu conclusa nel 1948. A questa costruzione seguì l'ampliamento della chiesa, che comportò il sacrificio della facciata. La struttura è a tre navate, l'interno ospita opere d'arte fra cui, nel transetto sinistro, La Madonna con Bambino e Santi (affresco del 1640), La Madonna del Rosario e due angeli (affresco del XVI secolo), L'apparizione della Vergine a Caravaggio (olio su tela del XVII secolo). Nella sagrestia si trovano gli affreschi di San Lorenzo e Santa Caterina (XVI secolo) e un frammento di affresco con lo stemma cittadino. Nella navata centrale si allineano due altari, quello nuovo donato dall'imprenditore Carlo Pomini e quello più antico sovrastato dal ciborio donato dal visconte Leonardo Cerini.

Ensemble Amadeus
Ensemble Amadeus è un'associazione musicale senza fini di lucro costituitasi nel 1997 con il proposito di valorizzare e diffondere il patrimonio musicale europeo dalle origini, con particolare attenzione al periodo barocco e alla musica sacra, dando inizio alla propria attività esecutiva nel 1999. Il coro di circa 60 elementi, in gran parte giovani, è preparato localmente dal soprano Maestro Maria Adele Jelo. Oltre all'intensa attività concertistica è stato più volte chiamato a interpretare momenti liturgici significativi nel Duomo di Milano, nelle basiliche di S. Ambrogio e di S. Celso e in numerose chiese della diocesi milanese. L'orchestra, diretta dal Maestro Marco Raimondi, con un organico variabile fino a 40 elementi in relazione al repertorio da affrontare, è composta da giovani musicisti e studenti di istituti musicali lombardi, accomunati da percorsi di arricchimento artistico e dall'esigenza di trasmetterli al grande pubblico.
La formazione, nonostante la recente costituzione, annovera al proprio attivo numerosi concerti in prestigiosi contesti quali la basilica di S. Maria della Passione presso il Conservatorio di Milano, l'abbazia cistercense di Morimondo, il castello visconteo di Somma Lombardo. Ha partecipato a diverse rassegne di musica sacra e corale nelle quali ha destato l'interesse e l'apprezzamento di pubblico e critica. Ha collaborato con enti pubblici e associazioni culturali tra cui, oltre alle numerose Amministrazioni Comunali, la Regione Lombardia, le Province di Milano e Varese, l'Associazione Nazionale Arma dei Carabinieri e l'Associazione Italiana Assistenza Spastici (AIAS). Dal 1999 aderisce all'Unione Società Corali Italiane (USCI). Ha al proprio attivo oltre 100 concerti in prestigiosi contesti e manifestazioni.

Marco Raimondi, direttore
Marco Raimondi ha studiato a Milano pianofor te con R. Fontanella e organo con F. Castelli. Dopo la maturità e la laurea si è diplomato in musica corale e direzione di coro conseguendo, con il massimo dei voti, il Magistero in Musica Sacra presso il Pontificio Istituto Superiore della Santa Sede con una tesi sulle tecniche direttoriali dalle origini all'età contemporanea. Ha studiato composizione con L. Molfino, interpretazione con G.Acciai, vocalità con M. L. Sanchez; direzione d'orchestra a Perugia con F. Dorsi per poi perfezionarsi a Berlino con O.W.Mueller. In veste di direttore ha partecipato a masterclass e stagioni musicali collaborando con formazioni tra cui i Philharmonisches Kammerochester Berlin, l'Orchestra dell'Accademia Musicale Umbra, la Philarmonic Orchestra of Vorpommern, il Coro ed Orchestra Sinfonica Amadeus, il Collegium Musicum J. S. Bach e l'Orchestra Goldberg.

Enrico Raimondi, organista
Enrico Raimondi ha cominciato lo studio del pianoforte con il Maestro Rosy Fontanella e si è diplomato con il Maestro Angelo Riva presso il Conservatorio "G. Cantelli" di Novara. Pianista, clavicembalista e organista stabile del Coro e Orchestra Amadeus, di cui figura tra i fondatori, ha affrontato un vasto repertorio dalla musica antica al periodo contemporaneo esibendosi in numerosi concerti, rassegne e festival musicali nazionali tra cui Umbriaestate e Todinotte. Si è inoltre perfezionato attraverso corsi di approfondimento in vocalità con il Maestro MariaAdele Jelo e in tecnica orchestrale con il Maestro Fabrizio Dorsi.

Lidio Clementi, Presidente Bcc Busto Garolfo e Buguggiate
Non è un caso che la nostra Bcc promuova una rassegna di concerti, eventi musicali che implicano la collaborazione fra i singoli lungo quel percorso comune che è tracciato dallo spartito; è, infatti, sempre il concorso delle risorse che fa grande ogni progetto, in ogni ambito. Qui sul nostro palcoscenico, che è il territorio dell'Altomilanese e del Varesotto, abbiamo ambientato un ciclo di concerti che, al di là dell'indubbio valore musicale, assume un significato preciso: valorizzare il patrimonio umano rappresentato dai musicisti dell'ensemble Amadeus, formazione composta da giovani nati e cresciuti nei nostri comuni, e quegli autentici tesori che sono le chiese con i loro organi, gli strumenti musicali che più richiamano l'ispirazione sacra in musica. Ancora una volta, proprio sulle eccellenze del nostro territorio, vogliamo accendere i riflettori, per offrirli alla comunità in una manifestazione che esalti i due aspetti, i contenitori e i contenuti, gli edifici sacri e la musica che vi si ambienta, in un processo di arricchimento che sempre contagia chi assiste a un concerto.

Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta - Cell. 328 9629722 - Mail. cporta@eoipso.it

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Leonardo Castellani

o la poesia dell’infinito

A cura di FLORIANO DE SANTI

Dal 5 al 28 febbraio 2009

Inaugurazione: giovedì 5 febbraio, ore 18.30

Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67

Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di ospitare dal 5 al 28 febbraio 2009 la mostra antologica Leonardo
Castellani o la poesia dell’infinito, a cura di Floriano De Santi.
Incisore di grande maestria, ceramista e scrittore, pittore e scultore, Castellani si cimenta in molteplici iniziative, e nel
terreno fecondo dell’Europa del Novecento, la sua arte ne è tanto informata quanto ricercatrice indipendente. Da questa
matrice comune e contaminata, Castellani non solo riassume lo spirito della contemporaneità nelle sue opere, ma lo
rinnova e alimenta. Nelle parole del curatore De Santi: “Se nella ricerca di Castellani ha grande importanza il tempo, è
perché ogni verità è verità nel tempo. Ma per lui la ricerca, in primis quella incisoria, è anzitutto ricerca della verità che si
concede, si tradisce; non si comunica, s’interpreta; non è voluta, ma involontaria”.
Nel concorso con il segno in verticale e in orizzontale che solo impiegavano nelle prime prove Luigi Bartolini e Giorgio
Morandi, il segno spiovente che il Maestro urbinate colse nel Canaletto e in Marco Ricci rappresenta un oggettivo
arricchimento della lignée incisoria, tanto che un Valsecchi poté non senza motivi parlare di una grafica settecentesca
trasferita nelle pieghe del linguaggio moderno e novecentesco.
In oltre settant’anni di attività artistica, Castellani ha dato vita e respiro a un mondo di immagini, frammenti sublimi di una
realtà sentimentale ed estetica di grandissima varietà e fecondità lirica. Opere a volte isolate, autonome, folgoranti; a volte
sequenze di variazioni; altre ancora sono veli sommessi, movimenti appena percettibili di uno spirito intenso, sprofondato,
malinconico. Questo universo - ricorda De Santi nel catalogo dell’attuale mostra - e la maniera con cui la visione viene
catturata, invischiata nel lampo oscuro della conoscenza, resta testimone e partecipe di una rêverie cosmica nella quale
ragione e sentimento non potrebbero ormai più differenziarsi: si regge su un’invenzione di linguaggio che, facendo
retrocedere quasi in una sorta di preistoria gli inizi cézanniani, futuristi e neoquattrocenteschi, esplode improvvisa e
splendente, a determinare l’azzurrina levità dei luoghi dell’anima e la trama sottile dei suoi rapporti all’interno della pittura.
 
Leonardo Castellani (Faenza, 1896 – Urbino, 1984) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nella sezione di
scultura, e negli anni ’20 soggiorna a Roma, dove segue le esperienze del gruppo futurista stringendo amicizia
soprattutto con Balla. A seguito della partecipazione alla III Biennale romana e alla Biennale Internazionale di Venezia,
tiene la prima personale già nel 1927.
Nel 1930 è chiamato ad Urbino a ricoprire la cattedra di calcografia presso la Scuola del Libro, in cui sotto la sua guida si
sono diplomati – tra l’altro – incisori del calibro di Salvatore Fiume, Nunzio Gulino, Giorgio Bompadre, Walter Piacesi e
Arnoldo Ciarrocchi. La terrà per trentotto anni, producendo nella cittadina marchigiana la quasi totalità della sua opera
incisa (oltre 1500 lastre). Leonardo Sciascia scopre Castellani non attraverso l’incisione ma grazie alle prose che questi
pubblica su “Il Mondo” di Pannunzio. Seguono la corrispondenza prima e un sincero sodalizio poi, su un doppio filo
letterario e incisorio.
Castellani ha una feconda attività espositiva: sono quasi cento le mostre personali e oltre duecentocinquanta quelle
collettive, con una significativa partecipazione, dal 1926 al 1956, a nove Biennali veneziane (tra cui quella del 1956 con
una sala personale) così come alle mostre promosse dalla Calcografia Nazionale di Roma.
Tra le antologiche più importanti segnaliamo quelle di Urbino (Aula Magna del Collegio Raffaello nel 1976; Sale del
Castellare del Palazzo Ducale nel 1986), di Faenza (Palazzo delle Esposizioni nel 1978; Palazzo del Podestà del 1985),
di Klagenfurt (Galerie in Stadthaus nel 1991), di Milano (Sala della Castellanza del Castello Sforzesco nel 1995), di
Roma (Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1996), di San Marino (Monastero di Santa Chiara nel 1997), di Melbourne
(Victorian Arts Centre nel 1995).
 
Catalogo in Fondazione
 
INGRESSO LIBERO
APERTURA:
Dal martedì al sabato: ore 10-19
domenica e lunedì chiuso
 
ufficio stampa:
Chiara belli e nadia vitari
Tel 02 878781 02 45470885
Fax 02 700526236
fineart@fondazionematalon.org

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Galleria d’arte Studio 71 Palermo

Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo tel. 091 6372862 Studio71pa@tin.itwww.studio71.it              

COMUNICATO STAMPA

Verrà inaugurata venerdì 13 febbraio, alle 18,30, alla galleria Studio 71 di via Vincenzo Fuxa n. 9, Palermo la mostra collettiva:

DE GUSTIBUS

Sedici dissertazioni visuali sul tema della gastronomia siciliana.

In occasione della presentazione del libro di ricette di Concetta Amella

IO SONO QUEL CHE MANGIO  

Ricette di San Biagio Platani

Tradurre in narrazioni per immagini lo stretto rapporto con la tradizione culinaria della nostra isola è questo l’obiettivo perseguito dai 19 partecipanti alla mostra 

Sedici opere d’arte, di cui tre realizzate a “quattro mani”, che spaziano dalla pittura alla grafica e dalla scultura al ready made, in grado di dar forma visiva a un immaginario in cui convergono il dato etno-antropologico, i vissuti “gustativi” familiari e l’ineludibile rapporto dialettico con gli obbligati referenti dell’arte contemporanea e del passato prossimo e remoto.
Marco Bonafè, Giovanna Calabretta, Aurelio Caruso, Bartolo Conciauro, Fabrizio Costanzo, Angelo Denaro, Naire Feo, Manlio Giannici, Paolo Madonia, Anna Kennel, Vincenzo Ognibene, Elena Pagani, Biagio Pancino, Franco Pintaudi, Enzo Romeo, Tino Signorini, Giusto Sucato, Rosario Trapani e Bice Triolo sono i diciannove artisti che, incaricati del compito di illustrare un libro di gastronomia insulare (IO SONO QUEL CHE MANGIO, Ricette di San Biagio Platani, della sanbiagese Concetta Amella, che verrà presentato dal Prof. Aldo Gerbino in occasione dell’inaugurazione della mostra), si sono felicemente cimentati in una variegata declinazione del tema in questione, confermando non solo le loro già note doti tecniche e peculiarità stilistiche, ma rivelando soprattutto una vivacità e una acutezza narrative, capaci di farsi carico d’un ampio caleidoscopio di sfumature di carattere “emozionale” ed “affettivo”. Dall’incanto al mistero, dalla ieraticità all’intimismo, dall’esuberanza alla misura e dall’ironia alla gravità, ne è derivato, dunque, tutto un susseguirsi di varianti visual-affabulatorie, in cui la riuscita interazione fra la piena espressione della soggettività degli autori e gli influssi esercitati dai retaggi sociali, storici ed etno-antropologici si pone quale ennesima riprova dell’impossibilità di prescindere dalle tradizioni, anche nel pieno delle omologanti e spersonalizzanti dinamiche che caratterizzano la nostra convulsa e complessa attualità. 

La mostra, a cura di Salvo Ferlito, sarà visibile fino al 7 marzo, ogni giorno dalle 17 alle 20.

                                                            


Associazione Culturale Studio 71 - Ufficio stampa e p.r.   Mariella Calvaruso 

 


Nome: Giuseppina
From: GRAVINA
Email: karma10@libero.it
Invia: Invia
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Date: 03/02/2009
Time: 17.06.31

Testo

Il 7 febbraio 2009 alle 19,00, a San Giorgio Jonico, Piazza S.Giorgio (TARANTO), sarà inaugurata la Terza Rassegna d'Arte: "PICCOLO e' BELLO" si tratta di originali miniature realizzate da sessanta artisti, di varie tendenze, con diverse tecniche su supporti lignei appositamente preparati dal maestro Antonio PIGNATELLI, ideatore della singolare Rassegna. Siete invitati tutti all'interessante appuntamento che, negli anni passati ha riscosso un grande consenso di critica e di pubblico, accorso numeroso. La mostra sarà visitabile dal 7 al 15 febbraio 2009 dalle ore 18,00 alle 20,30.4


Galleria d’arte Studio 71 Palermo

Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo tel. 091 6372862 

Studio71pa@tin.itwww.studio71.it    
COMUNICATO STAMPA

Da oggi  4 febbraio e fino al 3 Marzo 2009 è possibile visitare la mostra personale di

Sergio Figuccia dal titolo:

Opere recenti

 allestita presso il Teatro Pippo Spicuzza di Via Don Orione 5 a Palermo.

L’esposizione in questione si inserisce in un ciclo di mostre dal titolo “Quando l’arte va in scena” curate da Vinny Scorsone.

Sergio Figuccia, artista poliedrico, il suo interesse spazia dal fumetto alla pittura, all’installazione ai cortometraggi di cui si ricordano “Killer … per caso” e “Il terzo tempo” è autore inoltre di alcune pubblicazioni tra cui: “E’ il direttore il vero Fantozzi” e “Noel, una gioia infinita

In questa sua mostra personale presenta una serie di opere dedicate soprattutto agli OGM, sicché possiamo notare come in maniera surreale e certamente “fantastica” un cocomero che cammina, dei fusilli al DNA etc. La particolarità dei suoi lavori è legata soprattutto all’analisi delle problematiche sociali; ed è anche per questo modo di interpretare la pittura, svincolata dalle “necessità” commerciale che spesso influenzano il mercato dell’arte, che diversi critici d’arte hanno favorevolmente commentato e apprezzato il suo modo di essere artista a tutto campo.

La mostra può essere visitata fino al 3 marzo con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 presso il Teatro Pippo Spicuzza di Via Don Orione n. 5 - 90142 Palermo tel. 091 544525.

Palermo,04/02/2009

 Ufficio Stampa e pr  Mariella Calvaruso

  

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A A R T E S T U D I O I N V E R N I Z Z I

FRANÇOIS MORELLET

MORELLET-MILAN 49 ANNÉES

Catalogo con saggio di Luca Massimo Barbero

Inaugurazione
giovedì 19 marzo 2009 ore 18.30

19 marzo - 8 maggio 2009

A ARTE STUDIO INVERNIZZI
Via D. Scarlatti 12
20124 Milano Italy
Tel. Fax 0039 02 29402855
info@aarteinvernizzi.it
press@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it

da lunedì a venerdì 10-13 15-19 

La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà giovedì 19 marzo 2009 una mostra personale dell’artista francese François Morellet.
La mostra - presentata negli ampliati spazi rinnovati della galleria - sarà incentrata su un nucleo di opere significative pensate in relazione allo spazio espositivo e appartenenti all’ultimo periodo della ricerca dell’artista.
A sottolineare il valore innestato ed insistito sull’ambiente, Morellet realizzerà anche un intervento "site-specific" che si svilupperà nella nuova grande sala espositiva del piano rialzato: la dimensione spaziale e il coinvolgimento fisico e percettivo dello spettatore come parte dell’intorno, di cui vive sempre un momento particolare e specifico, sono aspetti cruciali della sua poetica.
Le forme e gli equilibri dei suoi interventi insistono sempre su una pluralità di elementi che muovono dal segno grafico alla scultura, dalla pittura all’installazione e fondati su sistemi razionali e cognitivi, basi per il loro dipanarsi e costruirsi.
La razionalità del loro procedere si innesta proprio sull’emotività del momento particolare in cui si verifica e accade la loro visione: le opere si plasmano nello e sullo spazio come mezzi per catturare quelle energie che pervadono l’intorno, non mancando mai di aprirsi così ad un’emotività integralmente libera e mutevole nell’infinito accadere del tempo.
Le sue opere al neon - realizzate dal 1963 - sono il modo di iscrivere con maggior vigore le sue forme, ora fatte di luce vitale, nel verificarsi degli eventi. Questo suo appartenere alla vita, con un raffronto dialogico e pulsante, è com-partecipazione degli accadimenti del mondo e del loro verificarsi, che si configura in frammenti specifici e sempre unici.
Negli altri spazi della galleria saranno esposte opere rappresentative che ripercorrono l’iter creativo di Morellet dagli anni ’50 agli anni ’80.
François Morellet ha esposto alla galleria A arte Studio Invernizzi nel 1994 (con Dadamaino e Günter Uecker) e ha qui realizzato mostre con suoi interventi specifici nel 1997, nel 2000 e nel 2005.
In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue con la riproduzione delle opere, un saggio introduttivo di Luca Massimo Barbero, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

François Morellet è nato a Cholet nel 1926 e tiene la sua prima mostra personale nel 1950 a Parigi presso la galleria Raymond Creuze.
Nell’aprile 1960 viene invitato da Piero Manzoni alla galleria Azimut di Milano in occasione della mostra "Motus" e nello stesso anno partecipa all’esposizione internazionale tenutasi a Zurigo Konkrete "Kunst-50 Jahre Entwicklung", organizzata da Max Bill. Nel mese di luglio costituisce con Horacio García Rossi, Julio Le Parc, Francisco Sobrino, Joël Stein e Jean-Pierre Yvaral il Centro di Ricerca di Arte Visuale, che nel 1961 diviene GRAV ("Group de Recherche d’Art Visuel").
Nel 1961 partecipa alla prima mostra Nouvelle Tendance tenutasi a Zagabria presso la Galerjia Suvremene Umjetnosti.
Nel 1963 realizza la sua prima opera con il neon, "4 panneaux avec 4 rythmes d’eclairage interférents". Nel 1967 tiene la sua prima mostra personale alla galleria Denise René di Parigi in occasione della quale vengono esposti i suoi nuovi neon.
Negli anni Settanta gli vengono dedicate numerose mostre nei più importanti musei d’Europa: tra cui nel 1971 presso lo Stedelijk van Abbemuseum di Eindhoven, il Centre national d’Art contemporain de Paris, il Kunstverein Hamburg, lo Städtisches Museum Schloss Morsbroich a Leverkusen, il Kunstverein di Francoforte e il Palais des Beaux-Arts de Bruxelles. 
Nel 1977 la Nationalgalerie di Berlino organizza una mostra itinerante presso la Staatliche Kunsthalle di Baden-Baden, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e il Nijmeegs Museum a Nijmegen.
Nel 1983 il Josef-Albers-Museum di Bottrop gli dedica una mostra e nel 1986 il Centre Pompidou, in collaborazione con lo Stedelijk Museum di Amsterdam, organizza una sua retrospettiva.
L’anno successivo viene presentata presso la Städtische Galerie di Monaco la personale "Neonly e nel 1991" il Musée de Grenoble organizza la prima retrospettiva di progetti su carta dell’artista, presentata poi alla Stiftung für Konkrete Kunst a Reutlingen e al Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou di Parigi.
Nel 1992 lo Sprengel Museum Hannover gli dedica una mostra e nel 1994 espone alle Städtische Kunstsammlungen Chemnitz.
Nel 1995 la Galerie im Lenbachhaus a Monaco organizza una sua mostra personale e nel 1997 Morellet espone al Kunstmuseum Bonn e l’anno successivo al MAMCO - Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra.
Nel 2000 espone al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo e la Galerie Nationale du Jeu de Paume di Parigi gli dedica un’ampia retrospettiva, presentata poi nel 2004 al Centro de Artes Hélio Oiticica a Rio de Janeiro.
Nell’ottobre 2005 viene invitato a partecipare alla "Nuit Blanche di Parigi", in occasione della quale realizza tre installazioni luminose "site-specific" ubicate nel centro della città.
Nel 2006 il Musée des Beaux-Arts de Angers gli dedica un’importante retrospettiva e sempre nello stesso anno viene invitato dal Musée d’Orsay alla mostra "Correspondances. Monet - François Morellet". Per l’occasione vengono presentate tre opere della serie delle Cattedrali di Rouen di Monet in dialogo con tre variazioni delle stesse realizzate da Morellet al neon.
Nel 2007 espone presso il Musée d’Art Contemporain de Lyon, il Musée des Beaux-Arts di Nantes e il Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, dove realizza opere di grandi dimensioni a partire da alcuni lavori degli anni Cinquanta, moltiplicandone in proporzioni le dimensioni.
Nel 2008, in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della nascita di Andrea Palladio, è invitato a esporre nella palladiana Villa Pisani Bonetti, e, nello stesso anno, il Musée Würth di Erstein gli dedica un’ampia retrospettiva.
============================================================================================Aelita, 

Regina di Marte1924, Russia, b/n, 112 min.
Yakov Protazanov

Giovedì 12 febbraio ore 20.00
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)

Il secondo appuntamento di SERATE FUTURISTE CINEMA & MUSICA, a cura di Mario Franco, è dedicato al film Aelita, regina di Marte di Yakov Protazanov.
Dopo la Rivoluzione del 1917, Lenin dichiara “tra tutte le arti, il cinema è per noi il più importante” e finanzia generosamente la sperimentazione filmica dando così nuovo slancio all’industria cinematografica in Russia.
Yakov Protazanov realizza il film Aelita, regina di Marte nel 1924, un anno dopo il suo ritorno in Patria, ispirandosi alla novella di Aleksey Tolstoy, e gira delle sequenze a Mosca durante gli anni difficili del comunismo di guerra e della politica della NEP, la dura vita quotidiana ma anche gli aneliti per un mondo migliore. Le sequenze ambientate su Marte sono una galleria d’arte moderna e un laboratorio per la futura fantascienza: gli edifici sono nello stile di Antonio Sant’Elia e Mario Chiattone, non esente da contaminazioni Cubiste e Art Nouveau. I costumi e i sets ambientati su Marte sono disegnati da Aleksandra Ekster, nota artista e designer, amica di Picasso e Braque e co-fondatrice dell’Art Deco.
Il futurismo russo nasce nel 1913 quando Kazimir Malevich, a Mosca, chiama i propri quadri “Cubo-Futuristi”; il futurismo russo si distingue da quello italiano per il suo rifiuto della metafisica, la sua totale adesione al marxismo e la sua visione pragmatica ed entusiasta (ma non poetica) della macchina.

INGRESSO SERATA €. 5,00

Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org
www.fondazionemorra.org

www.museonitsch.org

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Email: studiocasastoppani@libero.it
Invia: Invia
Remote Name: 79.17.240.215
Remote User: 
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1; GTB5; .NET CLR 1.1.4322)
Date: 10/02/2009
Time: 14.43.55


Testo
DEMARTIN alla biennale dell'incisione di Liegi.L'artista altoatesino rappresenta l'italia nella selezione dei 42 finalisti.la cerimonia di premiazione avverrà giovedi 19 febbraio alle17,30 presso il gabinetto delle Stampe del museo delle bellerti di Liegi alla presenza delle massime autorità della cultura belga.la mostra rimane aperta fino al 26 aprile 2009.info.WWW.cabinetdesestampes.be

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Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail galmarconi@siscom.it
web www.siscom.it/marconi


presenta 
Marche Centro d’Arte

con Marco Bernacchia - Francesca Gentili

testi di Elvira Vannini - Maurizio Coccia

L’inaugurazione si terrà domenica 22 febbraio alle 18:00
La mostra termina il 22 marzo
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica

Dopo il successo del primo appuntamento di Marche Centro d’Arte, con la collettiva che ha presentato i lavori di Roberto Cicchinè, Daniele Duranti, nardiescopetta e Rita Soccio, alla Galleria Marconi di Cupra Marittima proseguono gli appuntamenti del ciclo sull’arte marchigiana, all’interno della rassegna Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi.
Marche Centro d’Arte prosegue domenica 22 febbraio alle 18.00 con la doppia personale di Marco Bernacchia e Francesca Gentili, che saranno curati, rispettivamente da Elvira Vannini e Maurizio Coccia.
La doppia personale è la seconda tappa di un ciclo di tre mostre dedicate ai fermenti dell’arte marchigiana intitolato: Marche Centro d’Arte. Lo scopo della rassegna è mostrare la vivacità delle produzioni artistiche che ci sono nella regione, una regione in cui convivono pluralità e singolarità, a partire dallo stesso nome, Ogni artista ha una sua peculiarità, che rende interessante il suo percorso di ricerca, una voce che unendosi alle altre, che emergono dal territorio, dà vita a un mosaico ricco vivo e vivace.

“Fotografia, scultura e installazioni ambientali come dispositivi per sondare le zone di interazione tra lo spazio, l’architettura naturale e gli interstizi della realtà, spesso articolati in una dimensione performativa: così si sviluppa la pratica artistica di Marco Bernacchia, intrecciata alla ricerca sonora della scena indipendente che attraversa la sua attività musicale. Le sue installazioni sono quasi degli oggetti d’affezione, degli assemblages innestati con elementi naturali e artificiali in una commistione eterogenea: quasi una post-natura contaminata dal sonoro che si intreccia col dato naturale fino ad assorbirlo. Ogni progetto di Marco Bernacchia che lavora sempre in termini site-specific, assume gli estremi del linguaggio plastico: è micro ma con una declinazione ambientale, è modulare e al tempo stesso non mai è riproducibile. 
L'impiego del suono come strategia di spazializzazione diventa un processo di appropriazione del tempo, dello spazio, della realtà: la natura è assorbita come ambiente primario mentre amplifica la nostra zona d’ascolto. I prelievi naturali, il verde, le piante, i rami mixati con oggetti defunzionalizzati cambiano il senso delle cose: la post-natura, creata dall’artista, diventa allora una presenza oggettuale, un campo d'azione, reale o immaginario, che può innescare un processo di cambiamento della struttura sociale in una nuova forma di autoproduzione parallela ai circuiti mainstream dell’arte e della scena musicale”. (Elvira Vannini)

“La ricerca di Fratesca Gentili si è sviluppata in due direzioni complementari: l’analisi della figura umana e l’esame del linguaggio scelto per rappresentarla, la pittura. Ad una progressiva riduzione formale corrisponde l’affinamento dei mezzi stilistici. Qui la rappresentazione si concentra sugli sguardi. La frontalità dei soggetti conferisce loro solennità ieratica. La figura umana si impone allo spazio. L’atmosfera è asettica e gli sfondi anonimi. Resta lo sguardo. La linearità, ancora animale, dello sguardo. Un misto di natura e sentimento, amplificata dal trattamento pittorico, vibrante, sonoro, dai toni perlacei.
Sono lavori impostati su un riuscito bilanciamento/contrasto di storia e progetto, di austerità iconografica e intensificazione emotiva. Volti assorti, prossimi all’evanescenza; effigi appannate dal tempo. Monito doloroso, presa d’atto di una scadenza irrimediabile”. (Maurizio Coccia)

Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi
Che cosa accade quando all’improvviso dalla galleria scompare la bevanda caratteristica, quando si cominciano a cercare bibite alternative, perché nel punto vendita dove ci si rifornisce, quella preferita è scomparsa? Quando il gallerista torna con la spesa e la faccia sconsolata, perché sa che anche stavolta non è riuscito a trovare il ginger.
Un senso di vuoto e tristezza riempie la galleria e quanti lì passano anche solo per un saluto cinque minuti di chiacchiere una sigaretta.
Intanto il giorno della mostra si avvicina e il panico diventa generale, perché si avverte che senza ginger non sarà la stessa cosa. Una fredda sera di gennaio, però, arriva la soluzione e una bottiglia di ginger acquistata in un altro negozio, frizzante amaro rinfrancante.
Allo stress di una mostra, collaboratori di vario tipo aggiungono stress, ritardi, piccole/grandi inefficienze che un povero gallerista si trova a dover affrontare, perdendo i capelli e/o facendosi venire i capelli bianchi. Eccolo buttarsi su massicce dosi di tachipirina per affrontare l’immancabile febbre pre-mostra, mettersi ai fornelli per preparare pasti con innumerevoli portate e quantità capaci di sfamare interi reggimenti, eccolo infine perdere l’attimo atteso ogni giorno come la manna dal cielo: il riposino pomeridiano. Una vita dura fatta dalle piccole insoddisfazioni di ogni giorno e dalle grandi soddisfazioni di ogni mese.
Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi è l’omaggio a quella cosa bellissima ed entusiasmante che è l’organizzazione di una mostra, cosa bellissima, ma anche snervante e stancante. Ecco che aumenta il numero delle sigarette fumate fuori dalla porta, ecco che i chiodi e le viti si accumulano sul pavimento. Poi si inaugura, si parla, si ride e il giorno dopo si pulisce. Questa è la “tragica” routine che accompagna la vita di un gallerista. Ma non bisogna dimenticare però la bellezza di una mostra, il piacere di una chiacchierata con gli amici, l’emozionarsi sempre nuovo che ripaga da ogni affanno. I rapporti umani, e non solo professionali, con artisti, critici e curatori, sono il vero collante dell’attività e il motore che rende sempre nuova la voglia di andare avanti.
Solo un grazie a chi ci permette di poter seguire ed apprezzare il mondo dell’arte nel suo continuo movimento.

The appointments of the exhibitions about Marche art, for the program An art gallery manager on the edge of a fit of nerves, are going on after the successful first appointment of Marche Centre of Art, with the group exhibition that has presented the works by Roberto Cicchinè, Daniele Duranti, nardiescopetta and Rita Soccio. 
Marche Centre of Art continues on Sunday 22nd February at 6.00 p.m. with the opening of Marco Bernacchia and Francesca Gentili exhibition, respectively presented by Elvira Vannini and Maurizio Coccia.
The exhibition represents the second step of a cycle of three expositions dedicated to the Marche art with the title “ Marche Centre of the Art”. The aim of this cycle is to show the lively art productions that are in the region, a region where plurality and singularity have always met, starting from the name itself. Each artist has his own peculiarity that makes his interesting research as a kind of voice which, together with the others coming from the same territory, realizes a rich and lively mosaic.

”Photography, sculpture and environmental installations as they were means to check the interaction areas among space, natural architecture and reality, which are often created in a performative dimension: it’s this way that Marco Bernacchia art develops, mixed to the sound research of the independent scene, which goes through his musical activity. His installations are nearly affecting objects, they are compositions made of natural and artificial elements, creating a various mix : as it was a post-nature contaminated by the sound mingling with the natural element till taking it up. Marco Bernacchia always works in a site-specific way and each of his projects takes the plastic language: it’s micro but with an environmental characteristic, it’s a module but at the same time never repeatable.
The use of sound as a strategy to make spaces becomes a process of appropriating time, space, reality: nature is absorbed as a primary habitat, while expanding our listening area. The natural parts, open spaces, plants, branches mixed with objects having different functions, change the sense of things: so the post-nature created by the artist becomes an object presence, a real or imagery field of action. It can start a changing process of the social structure into a new form of self-production like the mainstream art systems or the musical area”. (Elvira Vannini)

“Francesca Gentili research developed into two complementary directions: The study of the human figure and painting, that’s the language she has chosen to represent it. The refinement of her style means goes together with the progressive shape reduction. In her works the creation is concentrated on the glances. The front position of the painted subjects makes them solemn and dignified. The human figure dominates on the space. The atmosphere is aseptic and backgrounds anonymous. The glance is what just remains . The animal simplicity of the glance. It’s a mix of nature and feeling, made amplified by the vibrant and resonant painting treatment with pearly tones. 
They are well balanced /contrasted works of story and project, of iconographic austerity and emotional intensification. Absorbed faces nearly evanescent; effigies growing dim with time. Sorrowful warning, a taking note of an unavoidable deadline”. (Maurizio Coccia)

An art gallery manager on the edge of a fit of nerves
What is it going to happen when suddenly the special drink disappear, when you start looking for other drinks, because the favorite one is disappeared in the market we usually buy our food supplying? Then the gallery manager comes back with the shopping and a depressed expression, because he realizes that he couldn’t find his ginger ale this time too.
There is a sense of void and sadness in the gallery and also for the people passing by to say hello, five minutes chatting or a cigarette.
Meanwhile the day of the exposition is getting near and everyone is panic-stricken, because it’s clear that without ginger ale it won’t be the same. Then a cold January evening the solution comes together with a bottle of sparkling, bitter and reassuring ginger ale, bought in another supermarket.
Various collaborators add stress, lags, small/big inefficiencies which the poor art gallery manager must face, losing his hair or better getting it white old. Here he is taking large amounts of medicines to face the certain high temperature before an exposition, here he is in front of the cooker in order to prepare big amounts of meals, able to feed whole armies. Here he is, in the end, losing the daily awaited moment, as it was the manna from heaven: his afternoon snap. A hard life made of the daily small dissatisfactions and of the monthly big satisfactions.
An art gallery manager on the edge of a fit of nerves is a tribute to the very beautiful and fantastic organization of an exhibition, something very beautiful but nevertheless exhausting and tiring. Here he is increasing the number of cigarettes smoked outside the door, while nails and screws are piling up on the floor. Then the opening with all the talking, laughing and at the end the cleaning of the day after. This is the “tragic” routine in the life of a poor art gallery manager. But you shouldn’t neglect the beauty of an exposition, the pleasure of chatting with friends, the always new emotions, that repay for any worries. The human , and not only professional, relationships with the artists, critics and curators, are the real linkage of the activity and the engine that makes the will to go on always new. 
We only want to thank the ones who allow us to be able to follow and appreciate the art universe in its continuous movement.

scheda tecnica/technical card 
testo critico/art critic by Massimo Coccia – Elvira Vannini

ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri
traduzione di/translation by Patrizia Isidori

relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol e mirco webmaster 

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F
è lieta di invitarvi al secondo incontro di
Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta
un confronto tra i due giovani artisti: Pietro Mele e Ian Tweedy
venerdì 13 febbraio
ore 16.30 - 18.30
Liceo Artistico A. Modigliani
via Scrovegni, 30 - Padova
Ingresso libero

fondazione march
via armistizio, 49
I - 35142 padova
t +39 049 8808331
f +39 049 6886727
www.fondazionemarch.org
c.f. 92196230285
abi 06225 cab 12119 cin W
c.c. 100000001782
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Il Ramo d' Oro
Centro d'arte e cultura
Via Omodeo, 124, 80128, Napoli, Italy
tel +390815792526, e-mail fyesbm@tin.it
http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro 


Patrocinio del Consolato di Indonesia a Napoli 
Fino al28/2/2009
Asian collection 

Opere di: Shin-Hye Park, Corea; Sangeeta Singh, India; Liu Wei, Liu Yang, Wang Tiewei, Cina; Setyo Mardiyantoro, Antonius Kho, Indonesia; Hiroshi Matsumoto, Giappone; Yeoh Kean Thai, Yeoh Jin Leng, Malesia. 
Inaugurata sabato 14/2/2009 col seminario di Enzo Nini: “La musica si vende ma non si sente”. 
La mostra sarà visitabile fino al 28/2/2009 tutti i giorni tranne il giovedì dalle 16 alle 20 fino al 28/2/2009 . 

Contagiati dalla cultura globale , i dieci artisti raccolti in questa collettiva, a dispetto delle differenze d'eta', nazionalita' e mezzi espressivi usati si preoccupano tutti dei cambiamenti politici, culturali e sociali che la globalizzazione porta con se'. In un momento in cui considerarsi cittadini del mondo e' possibile solo quando non serve e il piu' spesso in maniera virtuale, questa mostra rappresenta la volonta' di esserci e di testimoniare attraverso un serio impegno artistico, che non rinnega la tradizione ma non rifiuta la modernita', la propria appartenenza culturale. Provenendo da sei diversi paesi dell'estremo oriente , gli artisti partecipanti offrono nell'insieme una ricca panoramica dei fermenti artistici di questa regione.

Ulteriori informazioni sugli artisti e la mostra al sito: http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro 

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www.puntosunapoli.it

via L. Sanfelice 2 (funicolare di Chiaia al Vomero)

KOESIS

Patrocinio del Consolato di Indonesia a Napoli 

CONTATTO

ORIENTE & OCCIDENTE - RAGGIUNGERE – RAGGIUNGERSI

DUETTO N° 6

opere di Gianfranco Erbani e di Setyo Mardiyantoro

performance musicale di Giovanna Izzo e Mauro De Leonardo 

Inaugurazione: 18 – 02 – 2009  ore: 18,30

                Presentazione di Marilena Mercogliano;  Introduzione di Yvonne Carbonaro

Visitabile fino al 27 – 2 – 2009 

Il segno” è come un elemento della mappa genetica, come i caratteri fisionomici e fisiognomici, è presente da sempre in tutte le azioni e le espressioni di un popolo dal suo primo insediamento in un territorio, perfino nella conformazione geomorfica del luogo o nella maniera di camminare…. (Darwin ha iniziato questo discorso).

La globalizzazione è nemica del segno, ma anche la grande opportunità di conoscenza del mondo intero.

L’identità culturale di un popolo si riconosce proprio decifrando il suo “segno”, nella sua infinita varietà di manifestazioni: la nave dei Vichinghi non avrebbe mai potuto essere come quella degli Arabi…. e questo suo manifestarsi è riconoscibile più che nelle Arti con la A maiuscola: la pittura, la letteratura, l’architettura, la scultura, nelle cosiddette “arti minori”: l’artigianato, l’abbigliamento… e quindi: il design, la grafica, la moda, l’oreficeria etc…. (ma questo è un altro discorso…).

Sia Gianfranco Erbani, che Setyo Mardiyantoro, guardando con occhi meravigliati il paese a loro straniero, senza mai abbandonare il loro linguaggio espressivo, e quindi il loro “segno”, descrivono le emozioni che un luogo, a volte solo apparentemente conosciuto, provoca in loro. 

 

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Emanuele Biagioni

"Il colore delle acque"

inaugurazione 20 febbraio 2009 ore 20,00

O+O Oriente & Occidente Gestión Cultural 
C/Francisco Martínez, 36 - 46022 Valencia - Spagna 

EXPOSICIÓN O+O “El color del agua” Emanuelle Biagioni

FECHA: 20 de febrero – 23 de marzo 2009

INAUGURACIÓN: 20’ de FEBRERO a las 20:00 horas

ORGANIZA: Oriente & Occidente Gestión Cultural

LUGAR: Galería O+O. C/Francisco Martínez, 36 (46022 Valencia)

Info italia: TAAR +39 06 4884234 fax +39 06 97999998 - www.tartagliaarte.com

O & O Gallery è lieta di presentare la prima mostra di Emanuelle Biagioni (1973, Barga, Italia) in Spagna. dal titolo "Il colore delle acque" l'artista italiano offre una diversa collezione di paesaggi fatti in olio e tecniche miste. Questa mostra, si può visitare dal 20 febbraio al 23 marzo 2009, questa mostra è resa possibile grazie alla collaborazione tra Oriente e Occidente e management culturale italiano Galleria Tartaglia Arte di Roma. 

Biagioni sedurre dalla bellezza della natura e dei suoi colori rappresenta il mare, la spiaggia, i canali, la vegetazione ... e il divario tende a mostrare la città come sfondo, le ombre in agguato sono i profili di diverse interpretazioni. Prima Natura dislumbrar tra nebbia lascia i contorni della città. Un paesaggio e una città in cui la figura di un uomo non esiste, in alcune rare occasioni, si vede una figura a piedi o in barca. L'unico riferimento per la salute umana costruzioni sono mostrati dal suo canto, fuzzy architetture che modificano il paesaggio della poesia. La calma e prendere in pausa tutti i siti sono circondate da un alone di attualità e lontananza.

La Galería O+O tiene el placer de presentar la primera exposición individual de Emanuelle Biagioni (1973, Barga, Italia) en España. Bajo el título “El color del agua” el artista italiano nos ofrece una variada colección de paisajes realizados al óleo con un nexo de unión: el agua. Esta exposición, que podrá disfrutarse del 20 de febrero al 23 de marzo de 2009, ha sido posible gracias a la colaboración entre Oriente y Occidente Gestión Cultural y Galería italiana Tartaglia Arte.

Biagioni seducido por la belleza de la naturaleza y sus colores, representa el mar, la playa, los canales, la vegetación… y a la distancia suele mostrar la ciudad como telón de fondo, en la sombra acechando aparecen los perfiles de diferentes construcciones. La Naturaleza en primer termino deja dislumbrar entre neblinas los contornos de la ciudad. Un paisaje y una ciudad en la que la figura del hombre apenas existe, en contadas ocasiones vemos alguna figura pasear o en una barca. El único referente al ser humano que aparece son las construcciones realizadas por su mano, arquitecturas difuminadas que modifican ese paisaje poético. La calma y la pausa se adueñan de todo, lugares rodeados de un aura de lejanía y atemporalidad.

Per il suo lavoro ha assunto il artista italiano della tecnica impressionista andalusia una volta dipinta come l'olio su tela, ci ricorda dei grandi maestri della pittura come Monet, Sisley, Pissarro e Van Gogh. Se qualcosa è identificata la pittura di paesaggio impressionista, uno studio della natura come un pretesto per indagare le variazioni di luce e di colore in diversi luoghi e tempi. Caricato con un tocco di colore vivace e pieno di dolcezza, crea un mondo pieno di sfumature in cui il "acqua di colore" prende possesso acque verde, giallo, blu, arancio ... acqua da neve, pioggia ... calma acqua, rottura onde ... Un gioco di riflessi nello specchio in cui la vegetazione naturale del cielo e confuso, non sapendo dove si comincia e si conclude un altro. Effetti di luce con il colore giallo come un costante lavoro in cui molte volte è immerso nella luce del sole. Un unico momento di luce e di colore.

Para su obra el artista italiano se adueña de la técnica impresionista pintada como antaño al óleo sobre lienzo, recordándonos a grandes maestros de la pintura como Monet, Sisley, Pissarro y Van Gogh. Si algo identifica la pintura impresionista es el paisaje, un estudio de la naturaleza como pretexto para investigar los cambios de luz y color en diferentes lugares y tiempo. Con una pincelada vibrante cargada de color y llena de dulzura, crea un mundo lleno de matices donde el “color del agua” toma el protagonismo: aguas verdosas, amarillentas, azuladas, anaranjadas… agua de nieve, de lluvia… agua en calma, rompiendo olas… Un juego de reflejos en este espejo natural donde el cielo y la vegetación de confunden sin saber donde empieza uno y acaba el otro. Efectos de luz con el color amarillo como constante en una obra en la que en muchas ocasiones se encuentra bañada por la luz del sol. Un instante único de luz y color. 

Galleria 
TARTAGLIA ARTE 
Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma 
Tel. +39 06 48 84 234 - fax 06 97 99 99 98
www.tartagliaarte.com 
www.archiviopierotartaglia.it
gallerie@tartagliaarte.it

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Turismo business: è boom a Rho-Pero 

Fierarhopero.com ha toccato i 10mila accessi unici al giorno

Un modo nuovo di fare web-marketing in vista di Expo 2015

   “Un caffè al giorno per farsi conoscere”. Questo il claim con cui, alla fine del 2008, il sito informativo www.fierarhopero.com si è presentato al mercato del turismo business. Bandire il pay per click e le pubblicità a rotazione, per fare spazio a un nuovo modo di proporsi sul web: un posto fisso per tutto l’anno su uno dei crocevia più interessanti tra quelli che si occupano di fiere a Milano al costo di 365 euro, ossia un caffè al giorno. E i risultati non sono tardati. In poco più di 30 giorni, il numero quotidiano dei visitatori unici è passato dai mille di inizio gennaio agli oltre 10mila di fine mese, con un totale di 817.386 pagine viste e quasi 200mila visitatori. Un risultato reso possibile dai servizi offerti dal portale: sei lingue (oltre all’italiano, il sito è tradotto interamente in inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo) e proprio dall’estero si registra la percentuale maggiore di accessi al portale. Dei 200mila accessi, circa il 20% è stato registrato dall’estero

   Lanciato nell’aprile 2006 dalla società Erif Real Estate di Legnano (Milano), dopo due anni di rodaggio, il portale si è imposto come servizio indipendente a disposizione del turismo business che gravita sul Nord Ovest della Lombardia. Inoltre, si propone a tutto il popolo della Rete come fonte di informazione sulle manifestazioni fieristiche in programma nei padiglioni di Rho/Pero e come motore di ricerca per i servizi di qualità del territorio e dell’area. Uno strumento necessario perché i siti istituzionali, per questioni di correttezza ed equidistanza dai soggetti economici coinvolti, non possono presentare servizi accessori, come i suggerimenti sull’ospitalità alberghiera o i consigli sull’entertainment milanese. “Dormire”, “Mangiare” e “Milano shopping”, sono infatti i tre canali dedicati all’informazione turistica, che presentano un numero massimo di proposte, indicizzabili, a richiesta dell’utente, in base al prezzo, alla categoria, ai servizi offerti, e anche in ragione della distanza dal polo fieristico di Rho Pero. Proprio questo aspetto è il punto di forza di Fierarhopero.com: la struttura del portale, infatti, è stata realizzata per garantire semplicità nella ricerca a seconda delle esigenze. Un manager impegnato durante il giorno tra clienti e contratti cercherà un hotel a due passi dai padiglioni fieristici. Un espositore esterno, al contrario, potrebbe essere interessato a una località sul lago e, con un click, risolverà agilmente la sua ricerca, mentre un piccolo artigiano sarà più sensibile al costo delle camere d’albergo. 

   Per gli operatori impegnati nelle varie fiere, inoltre, è a disposizione il canale “Servizi”, per trovare fornitori e partner, e l’area in home page “Espositori”, per farsi conoscere. Da ultimo, la sezione “Investire”, strettamente collegata all’operazione di Expo 2015 e alle ricadute che tale manifestazione avrà sul territorio attorno al Nuovo Polo Fieristico di Milano situato a Rho/Pero.

Ufficio stampa: Eo Ipso

Info: Stefano Morelli - smorelli@eoipso.it - 335.5920810

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INTERNAZIONALE 2009

VILLA GUALINO – TORINO

25-29 Marzo 2009

con il Patrocinio della Regione Piemonte

1. ”Internazionale Italia Arte” è una mostra internazionale e itinerante di arti visive contemporanee organizzata dall’Associazione Culturale Galleria Folco in collaborazione con il mensile “Italia Arte - Il meglio della cultura e del Made in Italy” e con selezionate Associazioni Culturali e Gallerie d’arte italiane e straniere. La rivista “Italia Arte” è distribuita in Italia e all’estero presso Musei, Fondazioni, Gallerie, Accademie, Università, Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura nel mondo, Enti pubblici e privati, Aziende pubbliche e private, Istituzioni politiche e artistiche nazionali e internazionali, Fiere di settore nazionali e internazionali.

 

2. L’ “Internazionale” gode del Patrocinio della Regione Piemonte, del Comune e della Provincia di Torino e sono in via di definizione ulteriori Patrocini.

 

3. Nel caso in cui le iscrizioni superassero il numero di 150 artisti, si terranno più mostre durante il 2009 per presentare tutti gli artisti iscritti. Le opere degli artisti saranno esposte nella prima o nelle eventuali seguenti mostre in base alla data di iscrizione all’ “Internazionale”. Farà fede il timbro postale (nel caso di spedizione postale) o la data di arrivo della mail. Ogni artista potrà esporre l’opera selezionata. La prima mostra si terrà da mercoledì 25 marzo a domenica 29 marzo, presso le sale di Villa Gualino, a Torino. La premiazione si terrà domenica 29 marzo alle ore 16.00 (salvo proroghe stabilite dall’organizzazione, che saranno nel caso comunicate tempestivamente a tutti gli artisti).

 

4. Il concorso è articolato in cinque sezioni d’indirizzo artistico ed è aperto ad autori italiani e stranieri:

1: Pittura con varie tecniche e materiali (max 120x120 cm) - 2: Incisione - 3: Scultura in varie tecniche e materiali (max 120x120x120 cm) - 4: Fotografia (max 120x120 cm) - 5: Installazioni, Performances e Video Arte, Computer Art.

 

PARTECIPAZIONE E SELEZIONE: Il concorso prevede una prima fase (gratuita) di partecipazione, con la spedizione della fotografia dell’opera che l’artista vuole presentare all’ “Internazionale”. La fotografia dovrà pervenire a ITALIA ARTE - CORSO CAIROLI, 4 - 10123 TORINO, ENTRO IL 2 MARZO 2009. La foto (minimo 10x15 cm se stampata o in formato jpg o tiff se inviata via mail) deve essere di buona qualità. Sul retro della stessa o nella mail si dovrà indicare: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail dell’autore, titolo, tecnica e dimensioni dell’opera. Se possibile, inviare la foto dell’opera e le indicazioni anche via mail all’indirizzo: internazionale2009@libero.it

- formato jpg o tiff, risoluzione 300 dpi, misure: circa 20x15 cm. Le foto non saranno restituite. Allegare un elenco delle esposizioni principali.

La giuria, il cui giudizio è inappellabile, composta da Critici d’Arte, Giornalisti, Galleristi, esaminerà le opere e procederà alla SELEZIONE ENTRO IL 2 MARZO 2009.

ISCRIZIONE: all’artista, la cui opera sarà selezionata, sarà data comunicazione scritta ENTRO il 7 MARZO 2009, invitandolo al versamento della Quota di Iscrizione sotto indicata che dovrà pervenire ENTRO IL 15 MARZO.

LE OPERE DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL 18 MARZO 2009 a “Italia Arte”, corso Cairoli 4 - 10123 Torino.

* CONTRIBUTO FISSO OBBLIGATORIO di € 100 quale quota di iscrizione. Tale versamento dà diritto A TUTTI I PARTECIPANTI ad essere inseriti in catalogo con nome, cognome, titolo dell’opera, formato, tecnica e una piccola foto dell’opera e a 1 copia del Catalogo. Il Contributo Fisso dà diritto anche alla presenza dei dati e della fotografia sui siti della rivista www.italiaarte.it / www.italiarte.org / www.italiarte.com nella sezione dedicata all’ “Internazionale” e alla mostra.

* CONTRIBUTO FACOLTATIVO (oltre i 100 € fissi) PER LA MEZZA PAGINA SUL CATALOGO

€ 200. Tale versamento dà diritto a mezza pagina sul Catalogo con nome, cognome, titolo dell’opera, formato, tecnica e foto dell’opera e alla presenza dei dati e della fotografia sui siti della rivista www.italiaarte.it / www.italiarte.org / www.italiarte.com nella sezione dedicata all’ “Internazionale” e alla mostra.

* CONTRIBUTO FACOLTATIVO (oltre i 100 € fissi) PER LA PAGINA INTERA SUL CATALOGO

€ 300. Tale versamento dà diritto a una pagina intera sul Catalogo con nome, cognome, titolo dell’opera, formato, tecnica e foto dell’opera e alla presenza dei dati e della fotografia sui siti della rivista www.italiaarte.it / www.italiarte.org / www.italiarte.com nella sezione dedicata all’ “Internazionale” e alla mostra.

* CONTRIBUTO FACOLTATIVO PER 1 PAGINA INTERA SULLA RIVISTA ITALIA ARTE € 300 supplementari (in aggiunta a una delle 3 soluzioni precedenti).

Tale versamento, esclusivamente in aggiunta e abbinamento a una delle 3 soluzioni precedenti, dà diritto a una pagina intera di redazionale sulla rivista mensile “Italia Arte” in occasione dell’ “Internazionale” (prezzo convenzionato in occasione dei cinque anni di vita dela rivista), con una critica personalizzata scritta da uno dei giornalisti, critici e storici dell’arte della rivista. Restano invariati gli altri servizi ottenuti con le altre soluzioni.

PREMI PER TUTTI GLI ISCRITTI SELEZIONATI:

* Pubblicazione in catalogo e sui siti internet di Italia Arte della foto dell’opera con misure, titolo e tecnica e del loro nome e cognome.

* Prestigiosa mostra in una sede istituzionale scelta da “Italia Arte”. La prima mostra si terrà a Villa Gualino di Torino dal 25 al 29 marzo 2009. Seguiranno altre mostre nel corso dell’anno, fino ad esaurimento degli artisti partecipanti, in sedi istituzionali scelte da “Italia Arte”. Le opere degli artisti saranno esposte nella prima o nelle seguenti mostre in base alla data di iscrizione. Farà fede il timbro postale (nel caso di spedizione postale) o la data di arrivo della mail. Ogni artista potrà esporre l’opera selezionata. L’inaugurazione delle mostre avverrà alla presenza delle Autorità e delle Istituzioni, dei Partners dell’ “Internazionale”, di critici, giornalisti e storici dell’arte. L’evento sarà comunicato dall’Ufficio Stampa “Italia Arte Comunicazione” in Italia e all’estero nelle varie lingue dei partecipanti.

PREMIO PER I PRIMI 10 ARTISTI:

Tra tutti gli artisti selezionati e iscritti saranno anche premiati i primi 10, scelti tra le 5 sezioni, con i seguenti ulteriori premi:

PER TUTTI E 10 GLI ARTISTI: 1 pagina intera sul Catalogo in una sezione a parte

1° PREMIO: Premio di 1.500 € + 1 copertina e 1 inserto speciale di 5 pagine sulla rivista mensile “Italia Arte” + 1 critica personalizzata per un valore totale di 8.000 €

2° PREMIO: Premio di 1.000 € + 1 inserto speciale di 4 pagine sulla rivista mensile “Italia Arte” + 1 critica personalizzata per un valore totale di 6.000 €

3° PREMIO: Premio di 500 € + 1 inserto speciale di 4 pagine sulla rivista mensile “Italia Arte” + 1 critica personalizzata per un valore totale di 5.000 €

DAL 4° AL 10° PREMIO: diploma di merito + 1 pagina pubblicitaria sul mensile “Italia Arte”

MODALITA’ DI VERSAMENTO PER L’ISCRIZIONE:

Il versamento dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario o versamento con bollettino postale nelle modalità seguenti:

BONIFICO BANCARIO: versamento su C.C.P. numero 64126816 intestato a “Italia Arte di Folco Guido” CODICE IBAN IT 80 Y 076 0101 0000 00064126816 

BOLLETTINO POSTALE: versamento su C.C.P. numero 64126816 intestato a ITALIA ARTE DI FOLCO GUIDO. Causale: “Internazionale”

ASSEGNO NON TRASFERIBILE: intestato a: ASSOCIAZIONE CULTURALE GALLERIA FOLCO  

 

CONTANTI: presso la Redazione di “Italia Arte”, corso Cairoli, 4 - 10123 Torino. - presso l’Associazione Culturale “Studio 13” di Pollenzo. - presso l’Associazione Culturale “Culturandoinsieme” di Savigliano.

INFORMAZIONI: ITALIA ARTE - CORSO CAIROLI 4 - 10123 TORINO - TEL. 011.8129776 - CELL. 334.3135903 - 347.5429535

IL BANDO E’ SCARICABILE DAI SITI www.italiaarte.it - www.italiarte.com - www.italiarte.org

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sabato 21 Febbraio Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”

luogo:STUDIODIECI citygallery
via Galileo Ferraris 89/93 Vercelli

ACT ON

dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
fino al 19 aprile 2009 una performance ogni sabato h.1730
artisti: Jurij Atzei e Max Bottino, Shuzo Azuchi Gulliver, Simona Barzaghi e Salvatore Falci, Filippo Borella,
Giulio Calegari, Gianni Gangai, Pino Lia e BIRTHMARK, Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo, Davide
Giuseppe Mauri, Marcello Mazzella/Digart, Libera Mazzoleni, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, Punto
Gi, Devis Venturelli.
21 Febbraio Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”

anticipazioni di febbraio:
28 Febbraio Anna Pontel - PROGETTO ORTOVESTE:
Iniziato nel 2007 e pensato come un lavoro a lunga scadenza il progetto Ortoveste
consiste nella creazione di una collezione di moda/scultura. Ispirandosi alle forme
dell’abbigliamento spontaneo e ai giochi creativi dei bambini Anna Pontel veste gli
artisti cucendo per loro un abito su misura.

02) Ortoveste 2007, …
Performances
Progetto per abiti su misura.
In un piccolo atelier allestito
all’interno di una vetrina Anna Pontel riceve e veste gli artisti.
Materiali: un tavolo, una macchina da
cucire e diverse T-shirt di cotone taglia M, L e XL

Programma:
Shuzo Azuchi Gulliver dal 31 gennaio al 29 marzo 2009 .
luogo:STUDIODIECI citygallery - via Galileo Ferraris 89/93 - Vercelli
alcune note su Shuzo Azuchi Gulliver, artista, filosofo vive ed abita a Tokyo.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione con le avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche, artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-1961 fisico,
matematico austriaco, Nobel 1933, famoso per il suo contributo alla meccanica quantistica, ) e Marcel 
Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan Ginsberg, Gary Schneider, di cui divenne buon amico e Joseph Beuys. Nel 1969, a soli 22 anni, i membri giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico 
che porterà nella capitale del Giappone: John Cage, La MonteYoung, Nam June Paik, Charlotte Moorman,fra gli altri.

Novello Gulliver, e come lui "medico esploratore", Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la seconda metà del XX secolo. (nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie Giapponesi degli anni'70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna installazione e performance Body Contract), le sue prime performances risalgono agli anni '70.

Nelle sue opere l'unione, o l'accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell'opera De-time (in archivio) direttamente ispirata all'opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con gesso bianco su una tavola nera, cristallizati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all'interno del cerchio tracciato a sagoma di orologio. Emblematico a questo proposito il progetto in divenire Body Contract che procede dal 1973 (presentato in Italia a Milano per la prima volta da Diecidue Arte nel 1991) e che prevede l'affidamento, tramite regolare contratto, ad un esponente del mondo della cultura internazionale di una delle 80 parti in cui è stato suddiviso il suo corpo; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse dalla S.A.G. Bank di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all'infinito come cellule,che possono ripetersi ininterrottamente come la sigla ATCG (le iniziali dei quattro amminoacidi che costituiscono il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1 occhio, 50 occhi, 2 cuori, due cervelli, un sè stesso e così via (tra le opere presentate nel 2004 alla Fond.

Mudima Milano in collaborazione con 10.2!, testo 'All'origine del segno' e progetto di E. Fiorani per il n.2 della nuova rivista 'tutto da capo'.).

Dal testo di Eleonora Fiorani: "volevo risalire all'origine del segno" questo dice Shuzo Azuchi Gulliver, intendendo questa origine come la propria origine. ...segno e corpo sono tutto ciò che abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In principio era il segno, in principio era il corpo... E.F.

Da Shuzo Azuchi Gulliver 2009:

"ascolta da lontano il suono della disintegrazione"
"guarda da vicino il sapore aspro del cambiamento"
"ansia per i luoghi dell'esistenza"
"sicurezza per il futuro della materia".

In contemporanea con la mostra “Symmetry” Shuzo Azuchi Gulliver

10.2! international research contemporary art Milano largo isabella d'aragona 1
info 349 2814715 pm – dieci.due@libero.it – www.diecipuntodue.it
dall'11Febbraio al 27 marzo 2009.
luogo:STUDIODIECI citygallery
via Galileo Ferraris 89/93 Vercelli

ACT ON

dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
24 Gennaio - Giulio Calegari - ”Centro d'attenzione fluttuante, Vercelli”
31 Gennaio Gianni Gangai--------------------”Circa l'identità” - lettura di "La Belva" (Bertolt Brecht 1928)
7 Febbraio Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo-----"Il botanico botanizzato" serie Artologia Genetica
14 Febbraio Maria Elisabetta Novello------------------------- “14 Febbraio 2009” (performance con la cenere)
21 Febbraio Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”
28 Febbraio Anna Pontel--------------------------------------------”Ortoveste” - 2007 Progetto per abiti su misura
7 Marzo Marcello Mazzella/Digart-------------------------- “Trojans”
14 Marzo Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo Devis Venturelli “Folies du printemps”
21 Marzo Punto Gi----------------------------------------------- "Mancanza" d'aria
26,27,28 Marzo Simona Barzaghi e Salvatore Falci “L'impossibilità di un'isola”
4 Aprile Pino Lia e BIRTHMARK-------------"Riso di Jackson" con "Voci di Terre" - musica di Flavio Marelli
11/18-19 Aprile Jurij Atzei e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
18/19 aprile Filippo Borella "Real Time" con l'attrice Karin Freschi per l'interpretazione dell' "orologio umano"

Progetto di Fiorenzo Rosso, Carla Crosio, Max Bottino, Maria Rosa Pividori per STUDIODIECI citygallery di Vercelli in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art di Milano progetto/evento collaterale alla mostra "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana" - Arca, Chiesa S. Marco, P.ta S. Marco 1, Vercelli

info www.studiodieci.org - www.diecipuntodue.it 3492814715 pm

3 – 4 Le mostre PAINT IN e ACT ON sono una nuova possibilità di indagine su alcune
problematiche evidenziate dall'opera di Jackson Pollock, due questioni (tra le tante) tuttora attuali, la prima: “realtà interiore... unica realtà” (frase detta a proposito del lavoro di J.Pollock – E.Lucie Smith Arte Contemporanea - Rusconi)), la seconda “non ho paura di introdurre cambiamenti” (J. Pollock), il progetto separando l'action dal painting, ponendo la domanda agli artisti e ai fruitori “dov'è Jakson Pollock ?”, esplora in assonanza o dissonanza la “pittura” interiore con la mostra a StudioDieci di Novembre e il “cambiamento” con l'impegnativo e straordinario programma che presenterà una
performance alla settimana per tre mesi consecutivi da gennaio ad aprile 2009.
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Nome: Galleria Ghiggini
From: Varese (Va) - Italy
Email: galleria@ghiggini.it
Invia: Invia
Remote Name: 89.96.108.166
Remote User:
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 6.0; GTB5; SLCC1; .NET CLR 2.0.50727; Media Center PC 5.0; .NET CLR 3.5.30729; .NET CLR 3.0.30618)
Date: 19/02/2009
Time: 10.54.05

Testo

Partecipa al Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura 2009! Il concorso artistico nasce nel 2001 da un’idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli, un’iniziativa dedicata ad artisti che non abbiano superato i 30 anni e risiedano nel territorio della Lombardia, Canton Ticino e Verbania - Cusio Ossola. Una giuria qualificata, che annovera docenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, critici e studiosi d’arte nonché galleristi, seleziona le opere presentate e le propone al pubblico in una mostra collettiva alla quale sono ammessi una decina di artisti. Al termine dell'esposizione la giuria artistica in collaborazione con una seconda giuria formata da alcune personalità designa il vincitore del Premio al quale viene offerta la possibilità di esporre il proprio lavoro in una mostra personale presso la Ghiggini 1822 di Varese. Il materiale deve essere inviato entro sabato 28 febbraio 2009! Per maggiori info visita www.ghiggini.it

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SATURA Associazione Culturale   Centro per la promozione e la diffusione delle arti

Piazza Stella 5/1, 16123 Genova tel/fax: 010.246.82.84 // 010.66.29.17 cell. 338.291.62.43

e-mail: info@satura.it   http:// www.satura.it

 

ARTEGENOVA  

Mostra mercato d'arte moderna e contemporanea
27 Febbraio - 2 Marzo 2009

STAND 238 Pad.C superiore

 

            Dal 27  febbraio al 2 marzo  ARTEGENOVA  rinnova il successo delle sue precedenti edizioni mettendo in mostra più di ottanta gallerie d’arte e 10 editori di stampa specializzata con circa 7000 opere di pittura, scultura e fotografia firmate da oltre 600 artisti. In esposizione una selezione di grandi maestri del ‘900, di artisti  contemporanei affermati e di giovani emergenti.  Anche questa edizione viene allestita nella suggestiva  cornice marittima della Fiera di Genova con il prezioso apporto di un numero crescente di gallerie ed un programma fitto di incontri e dibattiti  sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea. Appuntamento da non perdere quindi,  per gli appassionati, i collezionisti, i galleristi, gli artisti, per vivere la Fiera come vivace punto di incontro fra addetti ai lavori e pubblico, con positivi effetti sul mercato dell’arte. 

        Nonostante la crisi economica che sembra più grave del solito, gli investimenti in arte non accennano a diminuire. Al contrario, come ha scritto Silvia Evangelisti su La Stampa, ci sono opere di artisti come Jeff Koons o Damien Hirst che hanno recentemente toccato cifre di oltre i 10 milioni di dollari. Anche l’arte Italiana sta  riconquistando una particolare attenzione sul  mercato internazionale:  alle opere di Lucio Fontana o Piero Manzoni già arrivate a notevoli quotazioni, si accostano quelle degli artisti degli anni Sessanta-Settanta  come Mimmo Rotella e Alighero Boetti le cui quotazioni stanno salendo rapidamente. Anche le opere di artisti della Transavanguardia, come Enzo Cucchi e Francesco Clemente  stanno vivendo un grosso successo commerciale. Certo la crisi economica fa da freno alla speculazione fine a se stessa e finisce con l’agire da calmiere degli eccessi, con l’effetto positivo di rendere accessibile il mercato dell’arte agli amatori che potranno acquistare con più discernimento opere meno costose anche di artisti già affermati.


        Lo stand di Satura è presente anche quest’anno all’ArteGenova  con artisti storici come  Agostino Bonalumi, Nino Caffè, Giuseppe Chiari, Antonio Corpora, Salvador Dalì, Tano Festa, Mark Kostaby, Paul Kostaby, Wifredo Lam, Bengt Lindstrom, Mauro Reggiani, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Victor Vasarely e alcuni  dei suoi artisti più significativi: Tommaso Arscone, Virginia Cafiero, Cecilia Casareto, Milly Coda, Giuliano Crepaldi, Barbara Danovaro, Walter Di Giusto, Germano Fiorito, Alfredo Galleri, Gianluigi Gentile, Lidia Kaly, Giorgio Levi, Silvia Loew, Agnese Marchitto, Graziella Menozzi Gemignani, Maurizio Morandi, Mario Napoli, Riri Negri, Peter Nussbaum, Sergio Palladini, Lucia Pasini, Roberto Perotti, Manfredi Saccani, Alireza Sadvandi, Gabriella Soldatini, Fabrizio Trabucco, Pino Tipaldo, Rodolfo Vitone.L’evento è anche occasione di presentazione e diffusione della Rivista SATURA dedicata all’arte alla letteratura e allo spettacolo che è arrivata felicemente al quinto numero e che continua a dare, con cadenza  trimestrale,  oltre alle notizie dei principali eventi cittadini e nazionali, il proprio contributo al dibattito culturale contemporaneo.
 

  

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Setyo Mardiyantoro
vi invita a vedere il suo nuovo video "The flying carpet" alla pagina: http://paik.absolutearts.com/cgi-bin/portfolio/art/art_movies/view_movies_index.cgi?login=mardiyantoro
Vi aspetta inoltre alle mostre in cui espone in questo momento.

Due mostre, due diversi incontri con l'estremo oriente patrocinati dal Consolato di Indonesia a Napoli:

fino al 27/2/2008 presso 
KOESIS 
Via Luigia San Felice,2 , Napoli 

DUETTO N° 6 
opere di Gianfranco Erbani e di Setyo Mardiyantoro 

Dal martedi al sabato ore 18-20 fino al 28/2/2008 presso
Il RAMO D'ORO
Centro d'arte e cultura.
Via Omodeo 124 , Napoli 
ASIAN COLLECTION
Opere di: Shin-Hye Park, Corea; Sangeeta Singh, India; Liu Wei, Liu Yang, Wang Tiewei, Cina; Setyo Mardiyantoro, Antonius Kho, Indonesia; Hiroshi Matsumoto, Giappone; Yeoh Kean Thai, Yeoh Jin Leng, Malesia. 
visitabile fino al 28/2/2009 tutti i giorni tranne il giovedì dalle 16 alle 20 
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Prossime Inaugurazioni 
28 febbraio 2009 ore 17,00

"Nuove mostre a Satura"
Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it. 


sala maggiore
ARTE MERCATO INSATURA
rassegna d’arte contemporanea
A cura di Chiara Guarnieri. 

sala prima
GABRIELLA SOLDATINI
la luce e il colore
A cura di Barbara Cella. 

Fiera di Genova
ARTEGENOVA 27 marzo - 2 febbraio 2009
Mostra mercato d'arte moderna e contemporanea
A cura di Mario Napoli. 


sala portico
ENRICO FRANCESCON
cementificazioni
A cura di Carlo Pesce. 

Satura, piazza Stella 5 cap 16123, Genova, Italia.
Telefono\Fax: 010.24.68.284 - 010.66.29.17 - 338.29.16.243 E-mail: info@satura.it
Orario di apertura: dal martedi al sabato, dalle 16:30 alle 19:00; altro orario su appuntamento. 

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IL CIRCOLO CULTURALE BERTOLT BRECHT 
Spazio 2 e 4/Via Giovanola 21 e 19/C_Milano Tel +39 3397908472 - www.bertoltbrecht.it - MM2 Abbiategrasso

A cura di: Claudia Bonandrini

presenta per il Ciclo: Un artista al di sopra di ogni sospetto 

Lunedì 02 Marzo 2009 alle ore 18.30 

Re - Osmosis (Il cielo sopra Mandelbrot?)

di Maurizio Piccirillo

E’ un universo incostante e mutevole quello cui s’accosta Maurizio Piccirillo. Il peso dell’opera si calcola in MB e il suo ambiente naturale s’individua sullo schermo del computer, o in una videoproiezione. Lo spazio virtuale offre all’artista molteplici vie sensoriali, da esplorare utilizzando esclusivamente la propria sensibilità artistica; divenuta filo conduttore dei diversi elementi costitutivi dell’opera. La natura spuria dell’intrecciarsi poetico all’immagine esige con semplice chiarezza una modalità espressiva “terza”, individuando nella sequenza di figure e poesie videoproiettate il medium migliore per la propria esternazione. L’installazione nella propria interezza si carica quindi delle suggestioni di ben tre diversi mezzi espressivi: la poesia, l’immagine e la musica. Di quest’ultima non si occuperà l’artista direttamente, essendo delegata a musicisti, cui unico argine si pone nelle sensazioni derivate dalla lettura delle poesie dell’istallazione. Intrigante e ossessivo è l’uso della tecnologia cui si affida completamente l’autore: sia per la composizione delle poesie (ideate tramite SMS), sia per la realizzazione delle immagini abbinate. L’impianto visuale è stato, infatti, realizzato con un programma di calcolo matematico, per cui, al variare delle formule matematiche in esso contenute, è possibile pure plasmare immagini di frattali. La natura di per sé misteriosa di queste forme riversa il proprio fascino nell’opera intera: le figure galleggiano in un nero profondo e impalpabile, in un’oscurità amniotica da cui l’artista libererà i componimenti poetici. Mandelbrot ideatore del termine “frattale” e primo studioso di questi oggetti geometrici ritenne che le relazioni fra frattali e natura fossero più profonde di quanto tuttora si creda: 

“Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta”(Benoît Mandelbrot). 


"Ω: Ghost Untitled Project" di Michele Stillitano 

Ciclo: Un artista al di sopra di ogni sospetto 
La mostra resterà aperta da lunedì a giovedì dalle 16 alle 18 fino al 19/03/2009

Lo sguardo a terra e il rumore delle suole sull’asfalto, il ricordo onnipresente delle passeggiate milanesi, un pensiero al ritardo, uno al tempo e un altro alla lista di impegni che ci aspetta. Michele Stillitano ci restituisce, almeno in parte, la capacità di stupirci, di alzare lo sguardo dalla grigia monotonia delle strisce pedonali, del marciapiede, del pavè stradale per regalarci un frammento di visione: la capacità di rivedere la realtà in modo nuovo, la contemplazione innocente della monotonia. In principio l’osservazione è tutto, così come la ricerca della verità nasce da uno spirito pronto a stupirsi, curioso. Lo sguardo si sofferma sul mondo esterno, schiudendosi alla destabilizzazione che comporta; individuando una forma nella normalità. Ecco che il celebre Disco di Arnaldo Pomodoro, ignorato dalla maggior parte dei passanti di Via Lanza e Foro Buonaparte diviene oggetto di uno studio spasmodico, di un’osservazione attenta e sofferta. L’occhio della macchina fotografica compie il secondo ciclo di osservazioni, coglie le fratture e gli spazi, i momenti di respiro e le superfici lineari. Successivamente attraverso il materiale raccolto, al pari di uno scienziato, l’opera viene sezionata e suddivisa, catalogata in forme primarie, trasformandosi in materia “altra” sostrato di base da cui partirà la vera ricerca artistica e la parte di lavoro di più complessa realizzazione. Come l’impasto dei colori sulla tavolozza Stillitano, utilizza l’immagine fotografica piegandola al proprio sentire e imprimendole la propria sensibilità. Innanzi tutto il colore si afferma con violenza, disputa l’oggetto alla realtà fotografata, strappandola dall’atmosfera ed estraniandola dal contesto, la ricerca cromatologica diviene movente importante, il primo imporsi dell’anima artistica. Individuato l’oggetto, gli interventi dell’artista si trasformano in mani che modellano, plasmano, sciolgono le forme; al pari di uno scultore Stillitano reinterpreta la fotografia, divenuta cera e gesso, bronzo e pietra, materiale e volatile: allo stesso tempo effimero e greve. L’immagine si libra convulsa ed impaziente, estrema e ridondante in un gioco alchemico che Stillitano non ha ancora concluso e che probabilmente ci riserverà nuove sorprese.


"Outsider" di Michele Trosso Principato

Scorriamo con lentezza i giorni passati, alla ricerca di un momento illeso da conflitti, inutilmente. La guerra che l’Occidente ripudia, nascondendosi dietro le insegne di una democrazia marcescente, diviene baldo destriero, da cavalcare in difesa dello status quo. Michele Principato si chiama fuori dalle logiche di una società che non approva e che non l’approva, spingendosi oltre ciò che lo attornia: la realtà in cui vive. Alza lo sguardo al cielo sgombro di umanità, riprende a respirare e in quel lascito della Natura trova la dimensione riflessiva, l’antica ispirazione e il congedo dalle logiche di una collettività incoerente ed illusa. La capanna e lo specchio: ciò che è “fuori” diviene luogo privilegiato di riflessione, solitario punto di partenza e culla dell’ispirazione artistica dell’autore. Principato riflette la rabbia, i tormenti che derivano dall’inconciliabilità del proprio sentire con il pensiero imperante, riversando la tragicità del conflitto nella visione eterea ed estraniante del cielo. L’azzurro sereno diviene rosso sangue, le nuvole si scostano lasciando passare le tracce della Guerra, incarnati dagli oggetti inseriti nella volta narrativa del pittore. Il colore si fa materico e pastoso ancorando con la propria corposità un firmamento ormai greve e sconvolto. Una particolare attenzione si rivolge alla ricerca cromatologica, attaverso uno studio del colore in un gioco di risonanze complementari attentamente disposte sia all’interno della tela che in rapporto ad altri elementi delle serie, in un prepotente richiamo cromatico. Il colore, per Principato non è solamente mero artificio tecnico, ma viene profondamente sentito dall’artista nella sua valenza simbolica: nel caso del rosso il richiamo alla violenza e al sangue sparso per le strade è innegabile, nonostante il profondo senso di speranza che s’intuisce dalla forte organicità dello stesso, distruzione e nascita, ventre squarciato e gravidanza. La Guerra esiste, ci attornia invisibile e subdola, avviluppandoci in una rete di responsabilità che ci accoglie cullandoci, che ci nutre stingendoci, che ci lega strozzandoci. Eccola nei telegiornali, sulle foto in copertina delle riviste, eccola virtuale e assente, quanto reali e pesanti sono gli effetti…e le colpe. Principato rappresenta tutto questo attraverso un flusso di coscienza pittorico, che astrae la Guerra dal luogo, rendendola universale e di tutti, nessuno può fuggire, a nessuno è concessa la grazia, ognuno vittima e carnefice allo stesso tempo, ognuno responsabile, ognuno colpevole.

(Le mostre resteranno aperte da lunedì a giovedì dalle 16 alle 18 fino al 19/03/2009)

COME ARRIVARE: partenza da MM Abbiategrasso (piazza), a piedi per 650 metri 
prendendo via Domenico Savio, fino all’arrivo all’interno del complesso di condomini in via Antonio Giovanola


Presso L'Associazione Sassetti Cultura

Sguadi di donne...

Inaugurazione giovedì 5 marzo 2009 alle ore 18.00

dal 5 al 15 marzo 2009, tutti i giorni dalle 15.30 alle 18.30

Della donna si dice la determinazione, l’intensità dei mondi che apre, il contatto paziente con i dettagli, la loro osservazione minuta, la capacità di accogliere il divino che si rivela, la generosità degli slanci. Vibrano specchianti i colori di Hayat. Infuocati da una luce che è la vampa del sole marocchino e insieme la fiamma – spirito e respiro – di un’ultraterrena dimensione che si fa invito, dono. Per le sagome – archi, città, astri, figure femminili – passa l’attesa della svolta ad annunciare la vicinanza del Dio. La realtà è colta nelle sue nervature essenziali, nei ritmi ascendenti e discendenti che ne scandiscono il senso. E la pittura così diventa preghiera, un’ispirazione che è presenza – potente e ineffabile – di un fine nella creazione. Graffi, passaggi e gocciolature a richiamare il tessuto, la carne del cuore e del suo legame indissolubile con una superiore, straripante illuminazione. Accende gli occhi di Françoise in una tonalità intima, abissale; fa risuonare silenzi a disporre spazi, a intonare dialoghi. La donna è colta nella minuta oscillazione dei suoi moti: rifiuti, decisioni, passioni. Forte come la terra e gentile nella malia delle sue forme. Sempre più vicino ci porta Françoise: una distanza che ci consente di percepire quasi il respiro e il calore di un corpo che esprime un’interiorità avvolgente. Scintilla, diamante non franto, cosmo che genera, emozione che schiude, orizzonti come miraggi. La melodia nei vortici dell’impossibilità dispiega il coraggio e la fermezza di uno sguardo che indica, senza alibi, la via del riscatto. Lo stesso sguardo raccoglie la bellezza di paesaggi in cui la natura perfettamente corrisponde alla visione immaginativa. Un cosmo di piccole cose riverbera la luce e la potenza di una nostalgia sorgiva, che distilla il nitore delle forme e la loro originaria verità. Lyne ascolta parole sottili, bisbigliate nei luoghi di un silenzio che placa e, nello stesso tempo, prelude a un disvelamento.

Vera Carminati

ASSOCIAZIONE SASSETTI CULTURA

Via Volturno, 35 - 20124 Milano (MM_linea verde_Gioia)

Tel. 0269002988 - Fax. 0269002988 - www.sassetticultura.it - info@sassetticultura.it
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C O M U N E  D I  V I G N A T E

EMILIO VERGANI
SINDACO DEL COMUNE DI VIGNATE

MASSIMO MAESTRI
ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI VIGNATE

HANNO IL PIACERE DI INVITARLA
ALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME

MICHEL VERJUX
DEUX INCISES DE LUMIÈRE PROJETÉE

LUNEDÌ 2 MARZO 2009 ORE 21

INTERVENTI DI MASSIMO DONÀ
CARLO INVERNIZZI FRANCESCA POLA

BIBLIOTECA COMUNALE "LA FONTE"
VIA ENRICO FERMI 43 VIGNATE

Michel Verjux, “Deux incises de lumière projetée”
Veduta parziale, Biblioteca comunale “La Fonte”, Vignate 2008 

Il Comune di Vignate, Assessorato alla Cultura, presenterà lunedì 2 marzo 2009 alle ore 21.00 il volume "Michel Verjux. Deux incises de lumière projetée" pubblicato in occasione dell’intervento permanente realizzato dall’artista francese presso la nuova Biblioteca comunale "La Fonte".

L’Amministrazione Comunale di Vignate ha intrapreso, in collaborazione con l’Associazione Culturale Amici di Morterone e l’Associazione Culturale Nuova Vignate - dopo l’installazione di tre grandi sculture di Mauro Staccioli nel Centro Scolastico (1995) e l’installazione di cinque sculture dell’artista tedesco Ulrich Rückriem presso Casa Angela Bertolini (2008) - il dialogo con la contemporaneità, aprendo i propri orizzonti di azione a una situazione di livello internazionale e specificamente intervenendo nei luoghi significanti l’identità culturale e di crescita della comunità, con la volontà di realizzare in essa un "museo diffuso".

Centro propulsore di questo progetto di attività è la realizzazione della nuova Biblioteca, appositamente costruita in quest’ottica di crescita culturale e simbolo del sapere: proprio per questo motivo, un primo intervento artistico è stato commissionato e ideato in relazione ad essa. La biblioteca non sarà il solo luogo a contenere le opere parte del "museo diffuso", ma il museo sarà il paese stesso, così le cascine, i vecchi mulini, i fontanili e ogni singolo spazio, pubblico o privato, potranno divenire "luogo d’arte".
Quale segno forte di questa volontà di offrire alla comunità uno spazio di crescita e di confronto con la creatività contemporanea, si è realizzato un progetto specificamente ideato per la nuova Biblioteca dall’artista francese Michel Verjux.
Il lavoro di Verjux si fonda sull’utilizzo di proiezioni luminose per svelare, mediante quelli che egli definisce i suoi "éclairages" (letteralmente, illuminazioni), aspetti e morfologie di ciò che è costruito attorno alla presenza e all’attività dell’uomo. In particolare le sue proiezioni sono realizzate in un dialogo con l’architettura proponendosi come integrazione di significato delle strutture preesistenti.
In questo caso, in cui la luce come metafora e possibilità di conoscenza del reale si mette in dialogo con l’edificio deputato al sapere, Verjux ha ideato una doppia proiezione luminosa in corrispondenza dei due lati estremi esterni dell’edificio, sede della biblioteca.
 
Con il patrocinio di: Regione Lombardia e Provincia di Milano

Informazioni: Associazione Culturale Nuova Vignate Tel. 338 1226110
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Leonardo Leonardo Castellani

o la poesia dell’infinito

A cura di FLORIANO DE SANTI

PROROGATA fino al 14 marzo 2009

Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67

Grazie al grande interesse suscitato dalla mostra antologica Leonardo Castellani o la poesia dell’infinito, il Museo Fondazione Luciana Matalon ha deciso di prorogare la durata dell'evento al 14 marzo 2009 per dare un'ulteriore opportunità di ammirare opere di elegante finezza e rigore stilistico raramente esposte.
 
Incisore di grande maestria, ceramista e scrittore, pittore e scultore, Castellani si cimenta in molteplici iniziative, e nel
terreno fecondo dell’Europa del Novecento, la sua arte ne è tanto informata quanto ricercatrice indipendente. Da questa
matrice comune e contaminata, Castellani non solo riassume lo spirito della contemporaneità nelle sue opere, ma lo
rinnova e alimenta. Nelle parole del curatore De Santi: “Se nella ricerca di Castellani ha grande importanza il tempo, è
perché ogni verità è verità nel tempo. Ma per lui la ricerca, in primis quella incisoria, è anzitutto ricerca della verità che si
concede, si tradisce; non si comunica, s’interpreta; non è voluta, ma involontaria”.
Nel concorso con il segno in verticale e in orizzontale che solo impiegavano nelle prime prove Luigi Bartolini e Giorgio
Morandi, il segno spiovente che il Maestro urbinate colse nel Canaletto e in Marco Ricci rappresenta un oggettivo
arricchimento della lignée incisoria, tanto che un Valsecchi poté non senza motivi parlare di una grafica settecentesca
trasferita nelle pieghe del linguaggio moderno e novecentesco.
In oltre settant’anni di attività artistica, Castellani ha dato vita e respiro a un mondo di immagini, frammenti sublimi di una
realtà sentimentale ed estetica di grandissima varietà e fecondità lirica. Opere a volte isolate, autonome, folgoranti; a volte
sequenze di variazioni; altre ancora sono veli sommessi, movimenti appena percettibili di uno spirito intenso, sprofondato,
malinconico. Questo universo - ricorda De Santi nel catalogo dell’attuale mostra - e la maniera con cui la visione viene
catturata, invischiata nel lampo oscuro della conoscenza, resta testimone e partecipe di una rêverie cosmica nella quale
ragione e sentimento non potrebbero ormai più differenziarsi: si regge su un’invenzione di linguaggio che, facendo
retrocedere quasi in una sorta di preistoria gli inizi cézanniani, futuristi e neoquattrocenteschi, esplode improvvisa e
splendente, a determinare l’azzurrina levità dei luoghi dell’anima e la trama sottile dei suoi rapporti all’interno della pittura.
 
Leonardo Castellani (Faenza, 1896 – Urbino, 1984) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nella sezione di
scultura, e negli anni ’20 soggiorna a Roma, dove segue le esperienze del gruppo futurista stringendo amicizia
soprattutto con Balla. A seguito della partecipazione alla III Biennale romana e alla Biennale Internazionale di Venezia,
tiene la prima personale già nel 1927.
Nel 1930 è chiamato ad Urbino a ricoprire la cattedra di calcografia presso la Scuola del Libro, in cui sotto la sua guida si
sono diplomati – tra l’altro – incisori del calibro di Salvatore Fiume, Nunzio Gulino, Giorgio Bompadre, Walter Piacesi e
Arnoldo Ciarrocchi. La terrà per trentotto anni, producendo nella cittadina marchigiana la quasi totalità della sua opera
incisa (oltre 1500 lastre). Leonardo Sciascia scopre Castellani non attraverso l’incisione ma grazie alle prose che questi
pubblica su “Il Mondo” di Pannunzio. Seguono la corrispondenza prima e un sincero sodalizio poi, su un doppio filo
letterario e incisorio.
Castellani ha una feconda attività espositiva: sono quasi cento le mostre personali e oltre duecentocinquanta quelle
collettive, con una significativa partecipazione, dal 1926 al 1956, a nove Biennali veneziane (tra cui quella del 1956 con
una sala personale) così come alle mostre promosse dalla Calcografia Nazionale di Roma.
Tra le antologiche più importanti segnaliamo quelle di Urbino (Aula Magna del Collegio Raffaello nel 1976; Sale del
Castellare del Palazzo Ducale nel 1986), di Faenza (Palazzo delle Esposizioni nel 1978; Palazzo del Podestà del 1985),
di Klagenfurt (Galerie in Stadthaus nel 1991), di Milano (Sala della Castellanza del Castello Sforzesco nel 1995), di
Roma (Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1996), di San Marino (Monastero di Santa Chiara nel 1997), di Melbourne
(Victorian Arts Centre nel 1995).
 
Catalogo in Fondazione
 
INGRESSO LIBERO
APERTURA:
Dal martedì al sabato: ore 10-19
domenica e lunedì chiuso
 
Ufficio Stampa:
Chiara Belli e Nadia Vitari
Tel 02 878781 02 45470885
Fax 02 700526236

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VOLTI E STORIE
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Inaugurazione: sabato 28 febbraio ore 18,30
In mostra fino al 10 marzo 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da martedì a domenica dalle ore 15:30 alle 19:30;
Lunedì chiuso
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo 

PER LE REDAZIONI IL MATERIALE FOTOGRAFICO E' DISPONIBILE ONLINE SU: 
http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157614485293240/

Dal 28 febbraio la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Volti e Storie" mostra internazionale d'arte curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone.
Nell'arte contemporanea il volto umano è spesso interpretato e percepito come una geografia socio-culturale, la cui espressività può inoltrarci verso un viaggio introspettivo alla ricerca di risposte. Quesiti esistenziali, incertezze quotidiane, sogni e speranze a colori sono oggetto della ricerca artistica della rassegna.
L'esposizione studia la rappresentazione artistica di volti umani, ritratti e sguardi dietro i quali si nasconde una storia, un ricordo, un'emozione, talvolta un pensiero sublimato dalla creatività. Tra gli autori espongono Beatrice Alegiani, Vincenzo Baldini, Paola Bassoli, Ennio Benaia, Boz, Mara Clemente, Mario Cucchi, Enrico Delfini, Gianni Depaoli, Nikka Dimroci, Giusy Fossati, Nicoletta Gamba, Maria Gerardi, Gionica, Domenico Giusti, Sebastiano Longaretti, Elisa Marchese, Amanda Nebiolo, Nemo, Nidasio, Stefano Reale, Maria Pia Rizzardi e Matteo Varsi.
La Galleria Il Borgo è situata in uno dei quartieri più esclusivi di Milano in pieno centro cittadino, a due passi dai Navigli e da Porta Ticinese. Essa si affaccia su uno dei caratteristici borghi dell'antica Milano, pregni di storia e cultura, avendo ospitato al suo interno opere di celebri autori contemporanei tra i quali Salvatore Fiume, artista del Novecento di fama mondiale. 

Presso: Galleria Il Borgo
Corso San Gottardo 14, 20136 Milano 
Info: (+39) 340.5515604 
info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info

Testo critico 
a cura di Sabrina Falzone

La Galleria Il Borgo di Milano è lieta di presentare "Volti e Storie" mostra internazionale d'arte dedicata al racconto ritrattistico.
Nell'arte contemporanea il volto umano viene spesso interpretato e percepito come una geografia socio-culturale, la cui espressività può inoltrarci verso un viaggio introspettivo alla ricerca di risposte. "Lo sguardo nascosto" di Stefano Reale compendia quest'itinerario spirituale. Quesiti esistenziali, incertezze quotidiane, sogni e speranze a colori sono oggetto della ricerca artistica della rassegna, specialmente se a firmare quadri è un artista come Enrico Delfini.
L'esposizione studia la rappresentazione artistica di volti umani, ritratti e sguardi dietro i quali si nasconde una storia, un ricordo, un'emozione, talvolta un pensiero sublimato dalla creatività. E' il caso di Nemo, che propone "Laurent Blanc", un oggetto illuminante alludente al sogno dell'uomo nell'aria.
Valenze di matrice esistenzialista sono impresse nella pittura cosmica di Domenico Giusti e nella realizzazione scultorea di Gianni Depaoli, che aprono il grande sipario della solitudine umana, a cui fa eco la pregnante sintesi gestuale di Giusy Fossati e la malinconica assenza di "Urban Legend" di Nidasio.
L'intima indagine interiore è perpetrata con esiti singolari da autori come Paola Bassoli ed Ennio Benaia. In entrambi la figura femminile affiora pudicamente da un'atmosfera caliginosa, ma il gioco chiaroscurale è interrotto dalla visione luministica di Sebastiano Longaretti e Beatrice Alegiani, orientati ad una pittura tersa e ridente nella bicromia d'insieme. Una lirica del colore è condotta, al contrario, da Vincenzo Baldini e Maria Pia Rizzardi.
Il fascino muliebre contraddistingue le tele di Amanda Nebiolo, colme di sensualità, e quelle trascendentali di Elisa Marchese, volutamente più virtuose. Uno sguardo sensibile, al di là del palpito quotidiano, si posa sulle persone ritratte da Nicoletta Gamba e fotografate con viva curiosità da Mario Cucchi.
All'interno dell'esposizione, infatti, una sezione dedicata all'arte fotografica è rappresentata da talenti come Maria Gerardi e Mara Clemente e da artisti inediti quali Matteo Varsi e Nikka Dimroci.
Infine, di Gionica è possibile ammirare la bellezza di "Flora", mentre nella produzione di Boz convergono le linee innovative della mostra "Volti e Storie".

www.sabrinafalzone.info
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SPAZIO, TEMPO E MATERIA
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Opening: mercoledì 4 marzo ore 19,30
In mostra fino al 15 marzo 2009
Ingresso libero
Orario di visita: Lunedì dalle ore 11 alle 20; 
Martedì-Venerdì dalle 11 alle 2; 
Sabato e Domenica dalle 19 alle 2
Presso: Caffè Letterario di Roma

Dal 4 marzo il Caffè Letterario di Roma presenta "Spazio, Tempo e Materia" mostra internazionale d'arte contemporanea una rassegna di arti visive dedicata ad una triplice ricerca espressiva: l'esposizione vuole indagare le dimensioni dello spazio e del tempo, enfatizzando i linguaggi materici dell'arte contemporanea. 
Lo spazio viene inteso come luogo reale nelle ricercate creazioni fotografiche di Emanuela Ricci o come mera percezione sensoriale all'interno dell'innovativa produzione artistica di Marco Brentan.
Il tempo è indagato con assoluta intensità prospettica dal concitato cromatismo di Monica Bini e con languida evanescenza da Erminia Pietrobono, mentre una rappresentazione più razionale è caratteristica fondamentale della ricerca intellettuale di Aurelio Scotto, che congiunge il linguaggio musicale con quello artistico.
L'intima e sensuale danza della materia avvolge di eleganze formali le sculture lignee realizzate da Toni Venzo. La loro leggerezza e il movimento fluttuante della materia sembrano convergere anche nell'attività pittorica di Cristiano Piacenti, il quale attua una sintesi tonale giocata sulla poetica del contrasto bianco-nero. Un effetto bicromatico si ritrova, sia pure con significati differenti, nell'opera "Time" di Francesca Bifulco, che si orienta ad una raffigurazione di notevole impatto visivo.
Dalle delicate atmosfere sospese di Marina Ferriani Vidoni, raffiguranti un cielo di silenzi e memorie, il percorso espositivo si snoda attraverso la filosofia cosmica di Giulia Infante, per giungere sino al tripudio materico di Giuseppe (Jo) Ravizzotti, fortemente istintivo nella sua pittura vulcanica.
Un lieve colorismo traspare dalla sperimentazione artistica di Milena Cappellaccio, nuovo talento dell'arte contemporanea assieme ad Elena Reggiani, autrice di uno sfuggente teatro di forme e materia, nonché a Lisa Burelli, fulcro e traguardo dell'intero progetto espositivo.
Più figurativi e nostalgici si presentano i lavori di Giulia Spernazza e Giuseppe Dente: la prima tende ad accompagnare l'accurato studio pittorico con il tema della riflessione; il secondo, invece, analizza i concetti di assenza e presenza con una pregnante introspezione.

A cura di Sabrina Falzone, 
Critico e Storico dell'Arte
Con preghiera di pubblicazione e diffusione.

Presso: Caffè Letterario
Via Ostiense 83-95, Roma
Info: www.caffeletterarioroma.it

Curatrice:
Dr Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

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È disponibile nelle librerie il volume I Signori della Notte e altre storie di Leone Frollo: http://www.numagazine.it/phpversion/archiviselecta.php

È stata approntata una particolare tiratura di un’illustrazione di Leone Frollo firmata a mano dall’autore e con timbro a secco di [nu]. Stampa giclée su carta acquerello da 300 gr, colorata in bicromia con la supervisione dell’autore.
L’illustrazione è disponibile esclusivamente in abbinata al volume, al prezzo complessivo di euro 29,00 (richieste solo presso il nostro sito Internet: www.numagazine.it).

Un saluto cordiale.

Black Velvet
casella postale 278
35100 Padova centro (Italy)
telefono 328-957.25.79
e-mail: info@numagazine.it
www.numagazine.it

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Gli Artisti GIORGIO DE CESARIO e MASSIMO DE LUCA rappresentano la poliedricità artistica salentina al grande evento 1.000 ARTISTI A PALAZZO nelle sale di Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno (MI) dal 7 marzo al 13 marzo 2009.

GIORGIO DE CESARIO ,artista versatile, oriundo matinese trapiantato a Gallipoli, è l'ideatore de "La Casa degli 
Artisti", sua casa-museo e galleria permanente, dove nello stesso tempo ospita gratuitamente espressioni artistiche 
di vario genere e disciplina per fare emergere nuovi messaggi culturali.
De Cesario è inoltre noto in tutto il mondo per i suoi volti in argilla in rilievo sulla tela ed è presente in vari musei nazionali ed esteri.
Sito ufficiale: www.giorgiodecesario.it 

MASSIMO DE LUCA, scenografo e docente di Progettazione, nato a Matino (Le) si caratterizza per le sue grafiche poetiche ed evanescenti.
E' curatore di gran parte degli eventi culturali che si svolgono presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, in particolare delle manifestazioni " Arte insieme"
e "Peace and love". Ha esposto le sue opere in varie mostre sia personali che collettive riscuotendo grandi successi di pubblico e critica.
www.dammispazio.com/utente/Massimo_DeLuca 

COMUNICATO STAMPA

Si inaugura sabato 7 marzo 2009 alle ore 16,00 a Cesano Maderno nelle nobili sale di Palazzo Arese Borromeo e nell'antica Chiesa di Santo Stefano auditorium "Paolo e Davide Disarò" la mostra collettiva "1000 artisti a Palazzo" con la partecipazione di 1200 artisti rappresentativi del panorama artistico internazionale del primo decennio del terzo millennio.
Una raccolta di opere realizzate in svariate tecniche e nei più diversi stili. Tante opportunità d'espressione, per avviare un confronto tra artisti in ampiezze d'orizzonti culturali che si allargano in molte nazioni del pianeta.

L'iniziativa è stata ideata da Fiorenzo Barindelli, detentore del Guinness World Record dal 1998 per il maggior possesso di orologi Swatch, insieme agli Amici del World Museum che hanno saputo coinvolgere gli artisti professionisti attraverso il 'passaparola'.
L'evento sarà coordinato da un Comitato Promotore che riunisce le più prestigiose Associazioni del territorio insieme all'Amministrazione Comunale di Cesano Maderno - Assessorato alla Cultura e al Turismo.

Curatore della mostra e del libro catalogo edito da Giorgio Mondadori Editoriale, è il critico d'arte Luciano Caramel.
Il volume, intitolato come l'omonima mostra, vanta 336 pagine e illustra tutte le opere di questa straordinaria vetrina dell'arte contemporanea. Un prezioso strumento di consultazione dunque, per ricordare un evento da "Guinness."

Durante la kermesse d'arte, dalle ore 10,00 alle 19,00, verrà effettuato un annullo postale ad opera delle Poste Italiane, con l'utilizzo di cartoline realizzate appositamente per l'evento. 

Alcuni artisti si esibiranno in performance, a partire dalle ore 14,00.
La cerimonia d'inaugurazione avrà luogo alle ore 16,00 nell'antica Chiesa di Santo Stefano auditorium "Paolo e Davide Disarò", a pochi metri dal Palazzo Arese Borromeo.
I negozi e i bar della città allestiranno le vetrine dei loro esercizi commerciali con svariati colori, in omaggio a questa grande festa dell'arte contemporanea. 

Un laboratorio per i bambini sotto i dieci anni sarà attivo ogni domenica pomeriggio, durante l'orario di apertura della mostra, dalle ore 15,00 alle 18,00. Dopo aver visionato i capolavori dei mille artisti, i piccoli visitatori potranno realizzare una loro opera delle dimensioni 20x20, che verrà esposta lungo il percorso espositivo. E' possibile inviare un'opera anche via e-mail all'indirizzo reperibile sul sito del museo, www.wordlmuseum2000.com. 

La mostra, che trasmette una grande sensibilità verso il panorama artistico contemporaneo, con ingresso libero rimarrà aperta sino a Lunedì 13 aprile.

"Una vetrina dell'arte" così definisce l'evento Luciano Caramel e prosegue "aperta alla presenza internazionale di artisti, creativi-artisti, artisti-creativi, creativi, diversi per scelte e indirizzi, e anche per spessore culturale, qualità e professionalità, di 40 nazioni, europee, americane, asiatiche, estremo-orientali, oceaniche, africane e di generazioni che coprono quasi l'intero Novecento, dai nati negli anni venti ai giovani e giovanissime delle leve più recenti. Uno spaccato di tutto riguardo, che senza presunzioni di sorta contribuisce a dare il polso dell'arte attuale e degli interrogativi che la animano e determinano."

Così si esprime il Sindaco di Cesano Maderno, Paolo Vaghi: " 'Mille artisti a Palazzo' è un'idea geniale che solo un eclettico artista come Fiorenzo Barindelli poteva avere. Geniale e grandiosa, perché unisce la bellezza delle sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo, luogo di eccellenza della Città di Cesano Maderno, con l'incredibile numero di artisti che hanno accettato l'invito. Una kermesse di questo tipo riveste un carattere unico, non solo per la nostra città, e sono certo che darà un impulso decisivo alla crescita dell'offerta culturale del nostro territorio. A Cesano l'Arte e la Cultura sono sempre state in primo piano, e Palazzo Arese Borromeo è sempre stata la casa ideale per ospitare mostre di grandi pittori. Oggi, la presenza di 1200 artisti, provenienti da ogni angolo del mondo, mi inorgoglisce e rafforza la mia convinzione che solo attraverso l'Arte, la Conoscenza e la vera Cultura l'Uomo nobiliti se stesso e la comunità in cui risiede. Ringrazio quindi, con !
sentita ammirazione, Fiorenzo Barindelli, il cui impegno è da me conosciuto da molti anni ma che, in questa occasione, ha davvero superato se stesso. Ringrazio infine ciascuno degli artisti che hanno accolto l'invito del collega cesanese: l'esplosione di colori e di stili che hanno ricreato a Cesano Maderno è un inno alla mondialità che senza dubbio toccherà gli animi dei tanti visitatori che entreranno nelle sale di Palazzo Arese Borromeo".

L'Assessore alla Cultura, Turismo e Biblioteche, Luciano Guazzarini, evidenzia: "La donazione al Comune della collezione di Fiorenzo Barindelli, costituita da 1200 opere d'arte, si colloca nella vocazione artistica della nostra città, in cui fondamentale importanza hanno acquisito le collaborazioni con le istituzioni e le associazioni culturali esistenti a Cesano Maderno. Questa raccolta costituisce una suggestione per ciascuno di noi per interrogarsi sul proprio futuro e per comprendere le vere ragioni del fare cultura.
Molteplici sono le tecniche esecutive impiegate per realizzare queste opere e multiformi sono i soggetti raffigurati, ma tutta la raccolta sembra pervasa dalla coscienza che l'arte possa costituire per l'uomo l'occasione di reciproco arricchimento spirituale. Questa nuova offerta culturale, nata dall'iniziativa di un cesanese e immediatamente accolta dall'istituzione comunale, può divenire per tutti i cittadini un'occasione per comprendere maggiormente l'uomo e la sua autentica immagine e, per qualcuno, per intravedere il significato più profondo dell'esistenza umana."

Fiorenzo Barindelli, ideatore dell'iniziativa, spiega le motivazioni che l'hanno condotto a promuovere la grande festa dell'arte con queste parole: "La curiosità di conoscere a tutto tondo il panorama artistico contemporaneo, italiano e mondiale, mi ha spinto ad iniziare una collezione che si è rivelata di grandissimo interesse per la varietà di stili, di tecniche utilizzate. Un patrimonio che risulta essere 'espressione del nostro tempo' ed acquisisce valore proprio per la sua disomogeneità, per la presenza di oltre 100 correnti pittoriche significative. Tutti bravi artisti che hanno saputo comunicare tra di loro nel primo decennio del terzo millennio e attraverso il 'passaparola', elemento chiave della buona riuscita del progetto, hanno permesso in breve tempo di riunire una straordinaria raccolta, che sarà donata alla mia città."
E sottolinea: "Importante è stata la partecipazione dell'universo femminile, molto ben rappresentato. Sono anche soddisfatto per aver riunito in un'attiva collaborazione le forze culturali di Cesano Maderno, che hanno aderito con entusiasmo efficientemente coordinate dall'Amministrazione Comunale. Tre anni di grande impegno con lo staff degli Amici del World Museum, per contattare gli artisti, per raccogliere, fotografare e catalogare con cura ogni singola opera, hanno portato al risultato sperato."

Libro catalogo "1000 artisti a Palazzo" Giorgio Mondadori Editoriale 
336 pagine, formato cm 22x 22, brossura cucita, ? 25,00

"1000 artisti a Palazzo", la grande festa dell'arte e del colore a Cesano Maderno
Palazzo Arese Borromeo - Cesano Maderno - (Milano)
da sabato 7 marzo a lunedì 13 aprile 2009
Orari di visita: giovedì e venerdì ore 15.00-18.00
sabato e festivi ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 - ingresso gratuito

Per informazioni: World Museum- Piazza Arese n. 12 tel. e fax. +39 0362570971 www.worldmuseum2000.com info@worldmuseum2000.com
oppure, Ufficio Cultura e turismo - piazza Arese n. 12 - 
tel. 0362 513428-550 - E-mail: cultura.turismo@comune.cesano-maderno.mi.it.

Comunicato a cura di:
Ketty Magni +39 3338594496 
ketty.magni@worldmuseum2000.com
Ufficio Cultura e Turismo Comune di Cesano Maderno
tel. 0362/513455
cultura.turismo@comune.cesano-maderno.mi.it
www.comune.cesano-maderno.mi.it
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Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto Futurista, SERATE FUTURISTE CINEMA & MUSICA condensa opere filmiche futuriste o riconducibili al futurismo a confronto tra Italia, Francia, Germania, Russia e USA, selezionate da Mario Franco, nonché registrazioni audio d’epoca e letture poetiche di autori contemporanei, Il Museo Nitsch presenta:
Giovedì 5 marzo ore 19.00
PIEDIGROTTESCO 2009
di Giovanni Fontana
su “Piedigrotta” (1913) del parolibero Francesco Cangiullo futurista napoletano
Musica di Luca Salvadori

Giovanni Fontana, voci, theremin, trombette, fischi, sirene e percussioni
Luca Salvadori, pianoforte preparato e live electronics
Interventi videografici di Antonio Poce
Giovanni Fontana & Luca Salvadori, sound design

Pur muovendo da premesse che fanno riferimento all’inventiva “declamatoria” coltivata in seno al Futurismo, con “Piedigrottesco 2009”, Giovanni Fontana e Luca Salvadori allargano e snervano i confini della poesia e della “poesia sonora”, ridefinendone lo spazio acustico. Fontana riscrive la “Piedigrotta” di Francesco Cangiullo (1913) riferendosi a versanti sonori costruiti sull’uso della vocalità come vero e proprio asse portante di strutture linguistiche intermediali, esaltate in performance dal contrappunto videografico di Antonio Poce. L’operazione, se da una parte ci ricollega alla sperimentazione fonetica dell’avanguardia, dall’altra rivela una concezione della materialità del linguaggio fondata sulla corporeità dei performer e mediata da un uso attento dell’elettronica e da inusitati rapporti con gli universi musicale e visuale.
Passando dall’onomatopea cangiulliana ad orizzonti acustici lontani da qualsiasi effetto mimetico, gli autori realizzano sul testo una vera e propria maschera elettrofonica, dietro la quale il suono viene articolato come uno degli aspetti fondamentali del linguaggio.

GIOVANNI FONTANA
Poliartista, ha esperienza di arti visive, architettura, teatro, musica, letteratura, ma predilige le scritture intermediali. Negli anni 70 inizia la sua collaborazione con Adriano Spatola, che gli pubblica “Radio/Dramma” (Geiger, 1977), testo che si pone tra poesia visiva, scrittura paramusicale, partitura d’azione, libro d’artista. Nel 1978 entra nella redazione di “Tam Tam” e inizia a frequentare i più significativi esponenti della sperimentazione poetica internazionale: da Dick Higgins a John Giorno, da Henri Chopin a Bernard Heidsieck, da Julien Blaine a Jean-Jacques Lebel. Partecipa a centinaia di festival di nuova poesia e di arti elettroniche, da Parigi a New York, da Tokyo a Shanghai. Già nel 1981 Arrigo Lora Totino lo definisce come “uno dei migliori poeti sonori italiani”. Secondo Chopin è “della stessa scuola di composizione di Paul De Vree e come lui ci cattura, ma, in più, ha una voce superba” (1983). Senza mezzi termini per Spatola “è un maestro”, addirittura “diabolico” (1988). Heidsieck scrive che “abbiamo molto da imparare dal suo combattimento tra la voce e l’assenza” (1989); Pierre Garnier sottolinea la sua “conquista di libertà” (1999); per Gerhard Rühm “la sua poesia sonora è straordinaria” (2003). Ha scritto testi poetici per svariati musicisti, tra i quali Ennio Morricone, Valerio Murat, Antonio Poce, Luca Salvadori e Roman Vlad. Con Salvadori ha curato l’antologia sonora “L’in/canto del verso” (Baobab, 1994).

LUCA SALVADORI
Compositore e organista, ha composto più di 70 lavori teatrali, orchestrali e cameristici, eseguiti da interpreti di prestigio sia in Italia che all'estero; la maggior parte delle sue opere è pubblicata dalle case editrici Ricordi, Carrara, Edipan. Intense e prestigiose le sue collaborazioni (al fianco di Andrea Guerrra) in qualità di orchestratore per le colonne sonore di molti film (tra cui: Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Hotel Rwanda, Cuore Sacro, Pursuit of happyness, Donkey Xote, Accidental Husband, Parlami d’Amore, Un giorno perfetto, Pa-ra-da) e di numerose fiction televisive (tra cui: Soraya, La guerra è finita, Zodiaco, Il commissario De Luca, Coco Chanel). Inoltre ha scritto musiche per la danza (Don Giovanni: il gioco di Narciso, coreografia di Mauro Astolfi, per la Biennale Danza di Venezia 2008), per spettacoli teatrali (collaborando con Achille Millo, Mario Roberto Cimnaghi, Veneto Teatro, Teatro di Roma) e programmi radiofonici (RAI).
Collabora da molti anni con il poeta e performer Giovanni Fontana, con cui ha realizzato, tra l’altro: Piedigrottesco2009, Vertenze Mozartiane, Controcanto (Lione, 1999), Tarocco XVII, Date dimore e questioni di stile, ecc. È docente di Composizione al Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone.

ANTONIO POCE
Ha studiato Composizione con Ennio Morricone e Domenico Guaccero e ha frequentato corsi di perfezionamento con Salvatore Sciarrino. Più volte vincitore di Borse di Studio ha sempre ottenuto apprezzamenti lusinghieri per la qualità del proprio lavoro. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi internazionali di composizione. Autore di musica sinfonica e cameristica, nutre particolare interesse per il Teatro Musicale. Suoi lavori sono eseguiti in Italia e all’estero presso importanti istituzioni musicali. È stato Direttore Artistico della manifestazione intermediale Europa Festival, evento unico nel suo genere distintosi come catalizzatore di molteplici fermenti artistici e culturali.Dal 1997 dirige il “Centro HERMES, Laboratorio dei Processi Intermediali”. La struttura, che si avvale della collaborazione stabile di Giovanni Fontana, Valerio Murat e Giampiero Gemini, si è affermata in tutto il suo valore realizzando numerose produzioni che hanno ottenuto riconoscimenti in ambito internazionale. Parallelamente alle attività musicali conduce una intensa attività nel campo della creazione grafica e della videoarte. Tra le sue videografie ricordiamo “Nuvolari”, “Coppi”, “Visez au coeur”, “Sirene e incanti”, “Diavolo/Figura”. Èdocente di Composizione al Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. 

Celovek s Kinoapparatom (L’uomo con la macchina da presa) 1929, Russia, b/n, 70 min.Dziga Vertov

Weekend 1930, Germania, 11 min. 30 sec.
Walter Ruttmann
Celovek s Kinoapparatom(L’uomo con la macchina da presa), il più famoso film di Dziga Vertov ed un manifesto del cinema futurista e costruttivista. Si regge sull’assunto che la cinecamera vede molto più dell’occhio umano, può alterare il tempo e lo spazio: il cine-occhio serve per capire, non solo per vedere. Vertov percepisce con assoluta lungimiranza che il nuovo strumento di rappresentazione può rivoluzionare il nostro rapporto con il mondo visibile ed udibile. Solo per l’udito è il Weekenddi Walter Ruttmann: prima registrazione audio dal vivo montata su pellicola 35mm (non esisteva ancora il nastro magnetico); è considerato il primo prodotto del documentario radiofonico a livello internazionale.

Domenica 8 marzo ore 18.00

SPIRALE DI DOLCEZZA + SERPE DI FASCINO
Letture di Giovanna Marmo dall’antologia di scrittrici futuriste a cura di Cecilia Bello Minciacchi
(Edizioni Bibliopolis)
Al futurismo parteciparono, con entusiasmo e originalità, donne di cui negli anni si è in larga parte persa memoria. Furono artiste poliedriche, danzatrici, scultrici, pittrici, ricamatrici, arredatrici, fotografe, trasvolatrici, ma in grandissimo numero furono scrittrici di poesie, prose, sintesi teatrali e tavole parolibere. Le scrittrici futuriste non formarono un gruppo omogeneo: parteciparono all’avanguardia in forme molto libere e in tempi e modi singolari attraversando l’intero arco di vita del futurismo. È infatti la produzione artistica, segnatamente letteraria, quella che meglio sa incarnare e rappresentare la concezione della donna nel futurismo. Più degli assunti dichiaratori, sono i temi e gli espedienti stilistici, le predilezioni nei generi letterari, la vivacità delle sperimentazioni parolibere a rivelare la coscienza che ciascuna ha avuto di sé e del proprio ruolo di donna e artista futurista. Quelle Forze femminili che Benedetta in una sintesi grafica rappresentò, mirabilmente, come Spirale di dolcezza + serpe di fascino.

AVANGUARDIE AL FEMMINILE
Olympia I.Teil Fest der Völker (Parte Prima: Il Festival del Popolo) 1938,Germania, b/n, sonoro, 110 min.
LeniRiefenstahl

Visual variations on Noguchi1945, USA, b/n, 4 min.
Marie Menken

Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org 
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Dal 4 al 31 Marzo 2009 sarà possibile visitare, presso il Teatro Pippo Spicuzza di Via Don Orione 5 a Palermo, la mostra personale di

Antonella Affronti

Dal titolo: Mutazioni 

Storie di acqua di terra e di fuoco

A cura di Vinny Scorsone

L’esposizione si inserisce nel ciclo di mostre dal titolo “Quando l’arte va in scena” curate da Vinny Scorsone. 

Antonella Affronti, in questa mostra, si presenta al pubblico forte di una consapevolezza e di una esperienza maturata nel tempo. La sua pittura è la sua sfida con se stessa nel continuo confronto con la società culturale.

Le opere esposte, tutte inedite e di grande formato, fanno parte del nuovo ciclo che l’artista ha iniziato da circa due anni e che si caratterizza per una pittura affidata allo spazio, alla forma, al colore e alla luce. Scrive, infatti, Vinny Scorsone nella filastrocca che accompagna la mostra: “Nello studio di Antonella / Spazio e Forma in comunella/ stan parlando tra di loro/ di questioni di lavoro./ Poi d’un tratto si spalanca una porta tutta bianca/ e all’istante con fragore/ spunta Luce con Colore.” (…)

La mostra può essere visitata fino al 31 marzo con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 presso il Teatro Pippo Spicuzza di Via Don Orione n. 5 - 90142 Palermo tel. 091 544525.

Palermo,01/03/2009
Ufficio Stampa e p.r. Mariella Calvaruso

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Nome: Innoccenza ALESSI 
From: ITALY
Email: innoccenzaalessi@virgilio.it
Invia: Invia
Remote Name: 82.59.27.97
Remote User: 
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1)
Date: 03/03/2009
Time: 13.32.38

Testo
Gent.mo Staff di GHEOART desidero che mi inserite la Mostra collettiva che farò dall'8 al 10 Marzo 2009 presso il Castello Normanno di Motta S.Anastasia (CT)dal Titolo:"ESSENZA DONNA". Nel ringraziarVi auguro buon lavoro. I.ALESSI
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Nome: pasquale timone
From: artista
Email: arte@pasqualetimone.com
Invia: Invia
Remote Name: 217.199.29.157
Remote User: 
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1; .NET CLR 2.0.50727; .NET CLR 1.1.4322; .NET CLR 3.0.4506.2152; .NET CLR 3.5.30729)
Date: 03/03/2009
Time: 17.35.22

Testo
desidero comunicarvi che è in atto una mostra alla galleria Thuyllier.in rue de torygny 13 a parigi la mostra cessa il 3 di aprile. si trova a fianco del museo Picasso. voglio inoltre farvi sapere che inseriro un link nei miei siti quanto prima per il momento nel < blog.pasqualetimone.eu > poi negli altri potete inserire tutto quello che volete alla voce < commenti > un cordiale saluto pasquale timone

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STUDIO 71” GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE

Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo

E mail studio71pa@tin.it – internet www.studio71.it

Sabato 14 marzo 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9 Palermo, si inaugurerà la mostra:

I luoghi, il sogno

A cura di Vinny Scorsone

la mostra si compone di 21 foto realizzate da sette fotografi molto differenti tra loro per linguaggio, impronta artistica ed esperienza: Tony Aiello, Agostino Caravello, Giuseppe Fell, Maria Pia Lo Verso, Malena Mazza, Elsa Mezzano, Antonino G. Perricone.

Sulle pareti della galleria fotografi affermati, artisti e nuove leve si confrontano con un tema intenso e, a tratti, inquietante.

Scrive Vinny Scorsone, curatrice della mostra, nella sua presentazione in catalogo: “Ogni luogo ha in sé una traccia, un flebile ricordo di chi in esso ha vissuto. 

Attorno a noi l’atmosfera è densa di ricordi, di presenze appartenenti ad una dimensione sospesa tra realtà e sogno. I luoghi conservano la nostra immagine immateriale. A volte tutto appare immobile, pervaso da silenzi densi di pulsioni. 

I luoghi raccontano di vuoti interiori, di rovine post belliche; luoghi che anche i sogni e i fantasmi hanno apparentemente abbandonato.

Nulla è ciò che appare. A volte viviamo tra le ombre, a volte creiamo noi stessi i nostri spettri. […] Gli artisti chiamati a partecipare hanno lavorato su se stessi, hanno creato una dimensione sospesa in cui perdersi, in cui rallentare ogni ciclo vitale. Sovrapposizioni umorali, di tracce di memoria.

Ogni immagine contiene altro, racconta una storia fatta di echi lontani forieri di tempi trascorsi, di dimensioni mentali che viaggiano di pari passo con la vita quotidiana, di luoghi di confine. 

Quella che apparentemente può sembrare una mostra dedicata a luoghi tangibili in realtà è una finestra aperta sul territorio dell’anima, su ciò che i luoghi stessi conservano del nostro passaggio, della nostra storia. Storie fatte di solitudini, di abbandoni, di nebbie, di guerre, di viaggi, di ricordi, di illusioni. […] Il mondo è pregno di noi, dei nostri pensieri, delle nostre angosce che spesso scavano e segnano i territori molto più dell’acqua, molto più del vento. Troppo chiassosi non ascoltiamo più il respiro del mondo, di noi stessi. I luoghi, ormai troppo affollati, sono pieni di anime che si divorano vicendevolmente e noi non siamo più in grado di ascoltare ciò che essi ci raccontano.” 

La mostra rimarrà aperta fino al 3 aprile 2009 con orario 17.00/20.00, festivi esclusi.

Pieghevole in galleria con testo di Vinny Scorsone. 

Galleria e biblioteca d’arte STUDIO 71
L’addetto stampa: Mariella Calvaruso 

Palermo, 03/03/2009

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La Federico Luger sarà a
Volta NY 
con una personale di Igor Eskinja
Volta NY
March 5th-8th, 2009
7W 34th Street
New York      
 
Ricordiamo inoltre  
 
Luca Pozzi
 W O G U – workshop on grand unification
Pennsylvania – Italy 1983/2009
Fino al 27 marzo 2009
via Ventura 5, Milano - Italia
da martedì a sabato dalle 14:00 alle 19:00
 
In galleria:
 
Gabriele Di Matteo
 “Jackson Pollock. Une vie, éléments et documents”
Fino al 19 aprile 2009
via Domodossola 17, Milano -Italia
 
Federico Luger 
Via Domodossola 17 (internal) 20145 Milan
Open Monday to Friday from 15:30 to 19:00
ph: +39 02 67391341

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Nome: Nicola Paone
From: 
Email: nicpao1@libero.it
Invia: Invia
Remote Name: 151.67.201.14
Remote User: 
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 8.0; Windows NT 5.1; Trident/4.0; GTB5; .NET CLR 1.1.4322; .NET CLR 2.0.50727; InfoPath.2; OfficeLiveConnector.1.3; OfficeLivePatch.0.0)
Date: 05/03/2009
Time: 20.34.07

Testo
1° Decennale del Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia " Tra le parole e l'infinito " X Edizione 2009 Ideato dal Cav. Nicola Paone Il premio nasce nell’anno 2000 per una cultura del terzo millennio vera e per puro amore della parola. Nell’anno 2008 ha ricevuto una medaglia d’argento rappresentativa dal Presidente della Repubblica Italiana. Disposizioni: Il Premio è aperto ad Autori italiani e stranieri, e alle case editrici titolari delle novità librarie, e prevede sette sezioni di narrativa, due di poesia, e due categorie di partecipazione. • Sezione Poesia italiana e in dialetto: Inviare una silloge di poesie in un libro già stampato. • Sezione Poesia di umorismo: Inviare una silloge di poesie in un libro già stampato. • Sezione Narrativa: Si partecipa con una Fiaba, Giallo, Racconto, Racconto breve di umorismo, Romanzo, Saggio breve, Testo teatrale. I componimenti potranno essere in lingua italiana, straniera, o in qualsiasi dialetto d’Italia (con traduzione ). • Sez. Autori stranieri: Inviare le opere assolutamente con traduzione in Italiano o Inglese. • Categoria Autori esordienti: Sono ammessi lavori di narrativa tra le 50 e 100 cartelle f.to A4, 35 righe l’una, di Poesia una silloge, rilegati a libro. • Categoria Autori già affermati: Sono ammessi libri già stampati dalle case editrici. Tutti gli Autori dovranno inviare: Quattro copie dell’ opera firmandone una sola, in un foglio a parte dichiarare l’autenticità, la casa editrice, includere le generalità complete, recapito telefonico e E -mail, l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, inviare via e-mail un breve profilo dell’autore, e una foto salvata in formato jpeg . Per il sostegno del progetto e le spese organizzative, i partecipanti tutti, dovranno allegare un contributo di € 20,00 (venti euro) a sezione, e due affrancature di posta prioritaria, e specificare la/le sezioni di partecipazione. L'importo dovrà pervenire SOLO in contanti insieme ai lavori al seguente indirizzo: Segreteria del premio " Tra le parole e l'infinito " Via G. Amendola, 7 - 80023 Caivano Napoli Italia. - Scadenza degli invii delle opere 30 maggio 2009. Le opere dovranno essere originali, mai presentate e premiate in altri concorsi, ai vincitori di ogni categoria, e alle case editrici, sarà assegnato il nuovo trofeo dedicato Internazionale. Saranno rifiutati testi con contenuto lesivo della morale, o con incitamento alla violenza. Gli autori delle opere si impegnano a riconoscere agli Organizzatori senza pretendere compensi di sorta, il diritto di stampa e i diritti delle immagini, per la pubblicazione del profilo sull’antologia del premio, quotidiani e riviste per la comunicazione dell’iniziativa culturale. La partecipazione implica l'accettazione del presente regolamento, i dati inviati sono considerati come liberatorie. Lo scopo dell’iniziativa, è quello di scoprire, promuovere e evidenziare opere letterarie di autori italiani e stranieri, esordienti o affermati, e di stimolare la lettura tra le giovani generazioni. Oltre ai primi 5 classificati d’ogni categoria, ci saranno premi di rappresentanza Istituzionale e Privata. A tutti artistica pergamena personalizzata. I testi inviati NON SARANNO RESTITUITI e saranno donati dopo la manifestazione a scuole, istituti e biblioteche, la giuria sarà resa nota durante la premiazione. Gli autori non presenti alla serata di premiazione potranno richiedere i premi, con spese di spedizione a loro carico. Anche quest’anno si assegnerà il Premio alla Carriera “ Ad Haustum Doctrinarum”. A Personalità, distintesi in ambito Socio-Umanitario e Culturale. Il galà di premiazione, si terrà nel mese di settembre 2009, a Napoli (Italia), sede da definirsi. La segreteria lo comunicherà in forma: mail e/o telefonicamente a tutti i partecipanti. I profili, le foto dei finalisti, e le classifiche saranno pubblicati nel sito del premio, e in una prestigiosa antologia a colori, pubblicata in occasione del 1° decennale e distribuita gratuitamente in tutta Europa Info 3338646774 – e-mail nicpao1@libero.it – web sito – www.traleparoleelinfinito.com 
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Nome: Mariagrazia Frassetto
From: bergamo
Email: m.frassetto@libero.it
Invia: Invia
Remote Name: 151.47.216.225
Remote User: 
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1)
Date: 05/03/2009
Time: 17.14.29

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NEW ARTEMISIA GALLERY VIA MORONI 124 – 24122 BERGAMO MOSTRA PERSONALE TERZO PREMIO GIURIA CRITICA LONGARETTI SEBASTIANO VERNISSAGE LUNEDI 9 MARZO ORE 18,00 LONGARETTI SEBASTIANO BIOGRAFIA Nato a Bergamo del 1979 nel 1998 prende il diploma di Maturità al Liceo Scientifico di Trescore Balneario (Bg), nel 2005 Laurea a pieni voti in architettura al Politecnico di Milano, tesi “Ricostruzione del grande vestibolo di Villa Adriana a Tivoli –Roma”. Dal 2004 architetto presso il Centro Ricerche della Domus Accademy Milano. Arte – quindi pittura da sempre uno strumento dell’estetica per riscattare ciò che è dentro ognuno di noi che pulsa e che vive, aspettando solo un’occasione per poter uscire e urlare a tutti la propria bellezza. La Bellezza – Necessità interiore che sfocia in un costante bisogno di riscattare nel quotidiano, La Bellezza. La Forma – nessun gioco per pochi eletti, nessun silenzio espressivo da dover interpretare – tutto è riconoscibile La ricerca della Bellezza non può che partire da qui, dalla chiarezza di una realtà espressa attraverso la plasticità del corpo umano, per arrivare ad una dimensione metafisica, quella del sogno, del desiderio di una speranza. S.Longaretti PERCORSO ARTISTICO 2004 – Personale “Frammenti di una necessità per resistere al buio” – Costa di Mezzate (Bg) 2005-2006 Personale “Marlin uccisa due volte” Parma 2005 – XII Biennale Artisti dell’Europa e del Mediterraneo Esposizione della videoinstallazione “Ispirati da Roma “2002 – Napoli 2006 – mostra fotografica Giovani pulsioni V ed.2006 “ONE IMAGE PORTRAIT” curata da Carlo Fatigoni 2007 – Collettiva di pittori a Costa di Mezzate (Bg) 2007 – Arte Laguna – selezionato per mostra Itinerante 2007 – 4° Concorso di Pittura Internazionale Trofeo G.B.Moroni –“L’acqua le sue forma i suoi colori” Primo classificato sezione Grafica 2007 – Artista segnalato 12^ rassegna d’Arte contemporanea SATURARTE – Palazzo Stella (Ge) 2007 – Collettiva di Natale –New Artemisia Gallery (Bg) 2008 – Collettiva New Artemisia Gallery (Bg) 2008 – Bergamo Arte Fiera – Artista segnalato tra gli under 45 – Stand New Artemisia gallery – (Bg) 2008 – Collettiva “Venti fiori venti autori” New Artemisia Gallery – (Bg) 2008 – Collettiva “Ristorante San Luis – Elusone (Bg) 2008 – Next Art Foundation – RUSSIAN ART WEEK – artista segnalato fra i 15 finalisti 2008 – 5° Concorso di Pittura Internazionale Trofeo G.B.Moroni “I ricordi” terzo classificato giuria critica emenzione d’onore per l’opera “Quel giorno sbagliato” 2008 – Selezionato per collettiva “SCENT OF A WOMAN” Palazzo dei sette Orvieto 2009 – Selezionato per collettiva Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea “SENSAZIONI MONOCROME” con L’opera “Coi capelli al vento” Caffè Letterario via Ostienese – roma 2009 – Artista selezionato per la collettiva della Mostra Internazionale d’arte Contemporanea “VOLTI E STORIE”Galleria il Borgo di Milano 2009 – Espone con la New Artemisia Gallery alla Brick Lane Gallery di Londra HANNO SCRITTO DI LUI Solo Bianco e nero per questa rappresentazione semplicissima.Il tema del ricordo non vi è sviluppato come rivisitazione a ritroso dell’esperienza pregressa complessiva.L’autore sottolinea a contrario non sensa ironia,la scarsa persistenza della memoria nella cultura moderna in una logica del “Qui e subito” anche il ricordo non è il “Passato” ma solo il “Poco fa” un paio d’ore,appunto.Il resto sprofonda nel nulla:concetto ben espresso nel volto della giovane donna che si indovina concentrata non su grandi temi, al massimo sull’esito del contingente più immediato. Dott.ssa Elisa Motta 
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8 MARZO 2009: INAUGURAZIONE CAFFÈ LETTERARIO A VITERBO. NASCE UNA NUOVA SEDE DI AUTORI ONLINE A CURA DI DEBORAH D'AGOSTINO.

Un modo suggestivo per celebrare l'8 marzo e la Festa della Donna: ecco l'idea della poetessa Deborah D'Agostino, protagonista della rassegna Sinergie d'Arte, che inaugurerà proprio in quella data un nuovo Caffè Letterario a Viterbo, destinato a divenire una sede stabile di Autori Online con iniziative culturali a cadenza mensile.
Domenica 8 Marzo, alle ore 17.30, tutti gli amici di Sinergie d'Arte sono invitati al primo appuntamento del CAFFÈ LETTERARIO di Viterbo con CENA di SOLIDARIETÀ nella bellissima cornice dell'Hotel Costiera - Villa Sofia in Via S. Salvatore (sulla Teverina).
L'iniziativa è patrocinata da: CRESCERE INSIEME - AUTORI ONLINE - LA CONSIGLIERA DI PARITÀ - GRUPPO MISSIONI ASMARA.
Interverranno, insieme ad altri prestigiosi ospiti, la Senatrice Laura Allegrini, la Consigliera di Parità della Provincia Daniela Bizzarri, la Prof.ssa Patrizia Sibi dell'Università della Tuscia, la Giornalista Alba Stella Paioletti Maffei, la Scultrice Viviana Ravaioli.
Per informazioni e prenotazioni, scrivere alla casella email di Deborah D'Agostino: d.dagostino@autorionline.org

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Il Cerchio Magico - Fototeatro Didascalico

Sabato 14.03 si inaugura in internet, all'indirizzo http://anforah.artenetwork.net/cerchio/cerchio.htm, nella webgalleria Anforah, la mostra Il Cerchio Magico realizzata, con la nuova modalità esecutiva del Fototeatro Didascalico, dagli artisti Fedele Boffoli e Mariagrazia Semeraro. L'esposizione, più volte presentata in Italia in prestigiosi e molto frequentati siti  (Parco La Tesoriera  di Torino, Storico Caffè Stella Polare di Trieste, Istituto d'Arte Pino Pascali di Bari...), approda in questi frangenti sul Web corredata di video (con musiche di Francesco Boffoli) e di particolari commenti alle immagini. Il tema del Cerchio Magico riporta al centro dell'attenzione l'essenza dell'Arte quale veicolo vivo e attivo in grado di far compiere all'uomo percorsi significativi e circolari di crescita. Riportiamo per la particolare circostanza alcuni commenti critici di Francesco Mignacca, tra i curatori dell'iniziativa:

"""Il "Cerchio Magico" di Fedele Boffoli e Mariagrazia Semeraro rappresenta l'espressione matura di un universo lungamente covato e meditato in cui ritrovare il senso della propria esistenza; ciò significa per i due artisti autori, superare l'elemento individuale, corrompere la propria materialità, e ricollocare l'esperienza di vita all'interno di un processo di moto perpetuo in cui tutto ritorna. Ridarsi la vita utilizzando l'espressione artistica per superare la frustrante condizione di inerzia iniziale equivale a compiere quel processo di "rivoluzione" in cui il ritorno al punto di origine è il termine ultimo di realizzazione (chiusura del cerchio) e l'arte il mezzo attraverso il quale manifestarlo. Ritornare a essere "legno grezzo", riscoprire i valori che tanta arte hanno generato e sorretto per secoli può voler ridare all'uomo i mezzi per scoprire dentro di sé i valori intellettuali che lo restituirebbero, arricchito dell'esperienza della vita, all'universo per il quale è stato originariamente creato. Il "Cerchio Magico" è la storia di questo ritorno, la rappresentazione di un evento tragico e poetico che lascia presagire il compimento di un processo di purificazione in cui l'arte funge da elemento mediatore. Per testimoniare questo percorso Boffoli e Semeraro si avvalgono del mezzo espressivo della "performance" sapientemente documentata da fotografie la cui sequenza diviene espressione del concetto di circolarità. Ogni fotografia rappresenta l'epilogo della precedente ed è prologo della seguente, immagini in successione che delimitano un palcoscenico in cui l'attore agisce seguendo tempi reali, gesti, ritmi fisici, segni ulteriori ed esteriori. [...]"""". 

  

Trieste, 4 marzo 2009

  

Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.anforah.artenetwork.net

www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm

Bari - Trieste

tel. 338-2246495  

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Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto Futurista, SERATE FUTURISTE CINEMA & MUSICA condensa opere filmiche futuriste o riconducibili al futurismo a confronto tra Italia, Francia, Germania, Russia e USA, selezionate da Mario Franco, nonché registrazioni 
audio d’epoca e letture poetiche di autori contemporanei, Il Museo Nitsch presenta:

Les Mystères du Château de Dé 1929, Francia, b/n, no sonoro, 25 min.
Man Ray

Traité de bave et d’éternité 1951, Francia, sonoro, 130 min.
Jean Isidore Isou

Les Mystères du chateau de dé (I misteri del castello del dado) di Man Ray. Ogni azione è determinata da un colpo di dado, per illustrare il noto detto del poeta Mallarmé: "un colpo di dado non può mai abolire il caso". 
Traité de bave et d’éternité di Jean Isidore Isou: negli anni cinquanta il movimento lettrista e proto-situazionista farà propria la lezione delle avanguardie storiche, dal futurismo al surrealismo, preparando il clima della rivolta giovanile di un decennio successivo.

Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org 

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GALLERIA D’ARTE STUDIO 71
Via Fuxa n. 9 – 90143 Palermo
tel. 091 6372862 – studio71pa@tin.it – www.studio71.it 

Sabato 14 marzo 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9 Palermo, si inaugurerà la mostra:

I luoghi, il sogno

A cura di Vinny Scorsone

la mostra si compone di 21 foto realizzate da sette fotografi molto differenti tra loro per linguaggio, impronta artistica ed esperienza: Tony Aiello, Agostino Caravello, Giuseppe Fell, Maria Pia Lo Verso, Malena Mazza, Elsa Mezzano, Antonino G. Perricone.
Sulle pareti della galleria fotografi affermati, artisti e nuove leve si confrontano con un tema intenso e, a tratti, inquietante.
Scrive Vinny Scorsone, curatrice della mostra, nella sua presentazione in catalogo: “Ogni luogo ha in sé una traccia, un flebile ricordo di chi in esso ha vissuto. 
Attorno a noi l’atmosfera è densa di ricordi, di presenze appartenenti ad una dimensione sospesa tra realtà e sogno. I luoghi conservano la nostra immagine immateriale. A volte tutto appare immobile, pervaso da silenzi densi di pulsioni. 
I luoghi raccontano di vuoti interiori, di rovine post belliche; luoghi che anche i sogni e i fantasmi hanno apparentemente abbandonato.
Nulla è ciò che appare. A volte viviamo tra le ombre, a volte creiamo noi stessi i nostri spettri. […] Gli artisti chiamati a partecipare hanno lavorato su se stessi, hanno creato una dimensione sospesa in cui perdersi, in cui rallentare ogni ciclo vitale. Sovrapposizioni umorali, di tracce di memoria.
Ogni immagine contiene altro, racconta una storia fatta di echi lontani forieri di tempi trascorsi, di dimensioni mentali che viaggiano di pari passo con la vita quotidiana, di luoghi di confine. 
Quella che apparentemente può sembrare una mostra dedicata a luoghi tangibili in realtà è una finestra aperta sul territorio dell’anima, su ciò che i luoghi stessi conservano del nostro passaggio, della nostra storia. Storie fatte di solitudini, di abbandoni, di nebbie, di guerre, di viaggi, di ricordi, di illusioni. […] Il mondo è pregno di noi, dei nostri pensieri, delle nostre angosce che spesso scavano e segnano i territori molto più dell’acqua, molto più del vento. Troppo chiassosi non ascoltiamo più il respiro del mondo, di noi stessi. I luoghi, ormai troppo affollati, sono pieni di anime che si divorano vicendevolmente e noi non siamo più in grado di ascoltare ciò che essi ci raccontano.” 

La mostra rimarrà aperta fino al 3 aprile 2009 con orario 17.00/20.00, festivi esclusi.
Pieghevole in galleria con testo di Vinny Scorsone. 
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Il RAMO D'ORO
Centro d'arte e cultura.
Via Omodeo 124 , Napoli 

patrocinio del Consolato della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli 
14-29/3/’09 

Raul Penalver:    TRANS-URBEM 

Inaugurazione Sabato 14/3/2009 ore 18 con presentazione di Yvonne Carbonaro. L'artista sara' presente all'inaugurazione.
Visitabile fino al 29/3/2009 dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne il Giovedì.

L’espressione pittorica di Peñalver, che ha al suo attivo un ricco curricolo di collettive e personali nel suo paese, negli Stati Uniti, in Giappone e che oggi si propone a Napoli in mostra al Ramo d’Oro dopo la partecipazione di novembre 2008 alla prestigiosa collettiva in Castel dell’Ovo “Sentieri del Pensiero” curata da Vincenzo Montella, abbraccia una zona al confine tra arte e filosofia. Confine dilatato, annullato, sfumato nell’infinito territorio del pensiero che esprime se stesso nella forma dell’arte. Filosofia, estetica, poesia, arte figurativa, le varie modalità mediante le quali l’umano sentire si articola e si estrinseca, vengono dunque fuse e unificate. Attraverso lo strumento pittorico, si vanno articolando le suggestioni filosofiche ed estetiche naturalmente affioranti dal substrato della sua formazione interiore e la percezione che emerge dai percorsi intellettuali, cognitivi e sensoriali, si concretizza in soluzioni espressive che sono frutto di attenta e intensa sperimentazione. 
YvonneCarbonaro

Ulteriori informazioni su Raul Penalver al sito:
http://galleries.absolutearts.com/cgi-bin/galleries/show?what=artists&login=ilramodoro&id=2844

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Artefacta e le Biennali del Mondo.
Una rassegna di filmati di Stefano Scialotti.
Dal 12 al 30 marzo 2009
Dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30
Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Piazza di Porta San Giovanni, 10 00185, Roma

Sala 1 presenta Artefacta e le Biennali del Mondo una rassegna di video girati da Stefano Scialotti. I filmati conducono in un viaggio tra le Biennali di tutto il mondo, dalla 52ˆ edizione Arti Visive di Venezia.
Questa rassegna di proiezioni, già presentata al Centro Culturale Candiani di Mestre (Venezia) nel mese di Agosto 2008, offre al pubblico romano una selezione dei video delle Biennali del Mondo (Cuba 2000, Cairo 2001, San Paolo 2002, Montreal 2003, Shanghai 2004) insieme con la presentazione del filmato su DAK'ART per la Biennale di Dakar aperta a maggio 2008. Tutti i video di questa sezione sono stati realizzati con la consulenza artistica di Mary Angela Schroth di Sala 1.

La seconda sezione dell’evento riguarda il progetto Artefacta: Ideato e realizzato da Stefano Scialotti della Dinamo Italia con la consulenza artistica di Mary Angela Schroth e la collaborazione di Laura Leuzzi, è il primo sito completo sulla Biennale di Venezia ed è stato realizzato insieme con l’Enciclopedia TRECCANI. www.treccanilab.com/biennale_di_venezia/
Un viaggio multimediale straordinariamente efficace che, secondo i modi di Google map, permette di navigare tra tutti i padiglioni, gli artisti, le opere, gli eventi collaterali della 52° Biennale Arte di Venezia. Oltre 360 film, 60 interviste con i protoganisti come Rob Storr, Achille Bonito Oliva, Hou Hanru, Okwui Enwezor, Viktor Misiano, George Soros, e tanti altri artisti e curatori di tutto il mondo.

Giovedì 12 marzo 2009 dalle ore 13 alle ore 15, presso l’Aula 2 del Dipartimento di Storia dell’Arte, Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma – Piazzale Aldo Moro, 5 – si terrà una conferenza sulle Biennali e Artefacta. All’incontro intervengono, oltre a Stefano Scialotti e Mary Angela Schroth, altri esperti. Coordina Antonella Sbrilli (docente di Storia dell’arte contemporanea e Informatica alla Sapienza).
Per contatti: 06-7008691 salauno@salauno.com
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sabato 14 marzo 2009
ore 18
Museo Nitsch
vico lungo Pontecorvo 29/D
Napoli
 
 
Cronopio, Fondazione Morra, Giardini Pensili
 
presentano
 
Millesuoni/Gli ultraterrestri
 
Conversazione quasi radiofonica a più voci su due libri che parlano di musiche innovative, di elettronica e filosofia.
 
partecipano
Stefano De Stefano, Giuseppe Episcopo, Mario Gamba,
Luca Marini, Roberto Paci Dalò, Stefano Perna
 
a seguire
 
DALO live set
Giacomo De Luca aka omino69, live visuals
 
 
Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica a cura di Roberto Paci Dalò e Emanuele Quinz (Cronopio 2008)
Gli ultraterrestri. Musiche della rivoluzione globale di Mario Gamba (Cronopio 2008)
 
 
Millesuoni
offre per la prima volta al pubblico italiano la storia dell'incontro tra la filosofia di Deleuze e Guattari e la musica elettronica. Si esplorano i concetti-chiave della riflessione dei due filosofi sulla musica e se ne misura l’impatto sulla elettronica sperimentale. Saggi di Cox, Franck; Hinant, Murphy, Quinz; intervista a Paul D. Miller alias dj Spooky; contributo visivo di Paci Dalò
 
Gli ultraterrestri
pone domande sulle musiche della rivoluzione globale. Un effetto farfalla si propaga da un lato all'altro del globo e unisce i lavori di artisti di oggi come Butch Morris, Assif Tsahar, Fausto Romitelli, William Parker, gli "elettronici sperimentali" Pan Sonic, Alva Noto, Aphex Twin, Matmos, Mira Calix, tra gli altri, ma a maggior titolo l'ultimo Karlheinz Stockhausen, e di artisti di un passato recente come Sun Ra e il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza.
Al termine della conversazione un live set elettronico di DALO con i live visuals di Giacomo De Luca (omino69, figura cult della scena elettronica napoletana).
 
L'intero evento sarà trasmesso in diretta streaming su Internet
 
In collaborazione con Velvet Factory - Rimini
 
 
ingresso (inclusivo di visita al museo e vino della Vigna San Martino) 5 euro
 
Museo Nitsch
T +39 081 5641655
F +39 081 5641494
 

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galerie-parisienne-logo

46, rue Godefroy Cavaignac

F - 75011 PARIS

Métro VOLTAIRE

0033 1 49 45 02 41

0033 6 18 78 19 79

 

EXPOSITION COLLECTIVE DU 17 AU 26 MARS 2009

 VERNISSAGE LE VENDREDI 20 MARS 2009 DE 18:00 À 20:30

Tua

Rápido no Tua, 2008 - José Miguel Ferreira
tirage platine / palladium, 35 x 28 cm, 2008

12 PHOTOGRAPHIES AU PLATINE / PALLADIUM

JOSÉ MIGUEL FERREIRA

LA LIGNE DU TUA
Un chemin de fer centenaire menacé


C'est dans le Haut-Douro portugais, région désormais reconnue
 Patrimoine Mondial de l'humanité
, à mi chemin entre la frontière
 Hispano-Portugaise et l'océan Atlantique, que se trouve la vallée du Tua.
 Très encaissée et sauvage, cette vallée est surplombée par une
 magnifique ligne de chemin de fer historique: La Ligne du Tua.
 

Tua 1


Autrefois, l'une des plus importantes du Haut-Douro, cette voie ferrée
 étroite longe sur environ 50 kilomètres la rivière Tua. C'est à la gare du
  pittoresque village de Foz-Tua que la Ligne du Tua rejoint une
 autre ligne de chemin de fer ralliant le nord du district.
 Impressionnante oeuvre de génie civil, c'est à la dynamite que les
 ingénieurs de la fin du 19ème siècle lui ont frayé un chemin

 à travers les rochers escarpés.
 

 Tua 13
 

La rivière, parsemée de rochers et de gorges étroites, offre de splendides
 perspectives sur des rapides encore indomptés; d'aucuns disent qu'il
 s'agit de l'une des dernières rivières encore entièrement sauvage en Europe.
 La faune et la flore de la vallée sont d'ailleurs encore largement intactes.
 

Tua 6 
 

La vallée est cependant menacée par un projet de barrage hydroélectrique soutenu
 par le gouvernement portugais. Un projet qui noierait la Ligne du Tua et
 condamnerait ainsi l'une des dernières lignes de chemin de fer historique du Sud de l'Europe.
  Les villages environnants dépendent encore largement de la Ligne du Tua,
 dont la disparition ne ferait qu'accroître l'exode de leurs habitants
.
 La société civile locale se mobilise pour défendre ce patrimoine naturel,
 mais la seule mobilisation des riverains ne suffira pas.
 

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ARMONIE E CONTRASTI
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Opening: mercoledì 18 marzo ore 19
In mostra fino al 29 marzo 2009
Ingresso libero
Orario di visita: Lunedì dalle ore 11 alle 20;
Martedì-Venerdì dalle 11 alle 2;
Sabato e Domenica dalle 19 alle 2
Presso: Caffè Letterario di Roma

Dal 18 marzo il Caffè Letterario di Roma presenta "Armonie e Contrasti" mostra collettiva internazionale dedicata al linguaggio dialettico dell'arte contemporanea nelle sue molteplici forme espressive. L'esposizione approfondisce i concetti di armonia e contrasto nell'ambito della rappresentazione artistica dal punto di vista del colore, della luce, dell'iconografia, della tecnica e dello stile.
Armonia è nostalgico equilibrio cromatico nel languido "Desiderio" d'infinito di Flora Brescianini, che esprime con geniale originalità la sintesi percettiva di una realtà interiorizzata in lieve contrapposizione con le architetture immaginarie dell'artista sarda Serena Fazio, le quali ci trasportano in un altrove mentale senza tempo.
Contrasto è sconfinata inquietudine celata da un volo d'uccelli al di sopra di un orizzonte di quiete per Renzo Blasetti, è poetica informale in bicrome apparenze affioranti su un letto d'acqua per Nadia Larosa, é profilo di donna in controluce nell'elegia del blu per Alessandra Ferlazzo.
Armonie visive in contrasti quotidiani fanno da cornice alle tele dipinte da Teddy e Matteo Casilli: nel primo traspare un vibrante intreccio di contrapposizioni luministiche, mentre Casilli propone un inedito omaggio a Marcello Mastroianni.
La delicata espressione dell'anima contraddistingue l'opera presentata da Francesca Patané, che predilige la sensazione di leggerezza, la stessa che si ritrova nell'intima atmosfera dell'urbe veneziana rappresentata da Giovanni Ignazzi in un'armonia compositiva che viene compromessa dai contrasti formali di Romi e dal suo concitato cromatismo, un vivo tonalismo che,  peraltro, si riflette nella produzione artistica di Francesca Sanna.
Le armoniose pennellate di Irene Frenguellotti, intrise di riflessi cangianti, ben si correlano all'audace surrealismo dell'autrice tedesca Irene Brandt con effetti quasi grotteschi, stemperati dall'amabilità iconografica di Samantha Abis Bysa che si sposa alla nuova tecnica dell'acrilico su pietra di mare, ma il perno della tempesta innovativa della rassegna si focalizza sulle suggestive creazioni metalliche di Christian Scantamburlo nonché sui volti contemporanei ritratti con notevole enfasi da Valeria Tomasi, che si esprime in un elogio di armonie e contrasti.

 A cura di Sabrina Falzone,
Critico e Storico dell'Arte

Presso: Caffè Letterario
Via Ostiense 83-95, Roma
Info: www.caffeletterarioroma.it

Curatrice:
Dr Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info
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As spring swings slowly in, ArtHub previews a series of exciting projects events in China – and around the world. In Shanghai, it will present a forum on “Chinese Graphic Design and Typography” on March 22, and “Inner Noise from New Asia” on April 15, along with hosting the Istanbul Biennial’s curators from March 16-25. Internationally, it co-curated the “China! China! China!!! exhibition that runs until May 3 in the UK and  organized a China-focused curatorial research project in Dhaka and supported a collaborative project between China and Congo. Online, check out the growing archive of texts primarily regarding Chinese contemporary video art history at Art-Ba-Ba.com.

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Istanbul Biennial curators (WHW) in China, March 16th to 25th

 
Arthub will host WHW- the curatorial collective behind the 11th International Istanbul Biennial both in Shanghai and Beijing. This curatorial exchange is connected to mapping the New Silk Road, which has been an integral focus of Arthub’s research projects for the last year, and will continue to inspire its core activities in 2009.

Graphic Design and Typography in China, March 22, 3 pm
           
Inspired by the centenary of the publication of F.T. Marinetti’s “Futurist Manifesto”, which was republished in Shanghai in 1921 and had a vast influence on the artists and designers at the time, the panel discussion will look at the rise and evolution of graphic design and typography in China since the early 20th century. Three distinguished panelists, Lynn Pan, Ou Ning, and Pan Jian Feng will present their investigations from both historical and contemporary perspectives in order to provide a understanding of the creative process behind Chinese graphic design and typography, and its strong connection to poetry, literature, and art-making. Organized and moderated by Defne Ayas in collaboration with PERFORMA09 - New York, this program will be presented as part of the Shanghai International Literary Festival 2009.  You can purchase tickets here.

Inner Noise from New Asia, April 15, 8 pm at Yuyintang

Contributing to its series of musical collaborations, Arthub elatedly presents a Yan Jun-curated noise evening, ‘Inner Noise from New Asia’.  Inspired by the Futurist manifesto “The Art of Noises”, as written by  Luigi Russolo in 1913, this evening features eclectic new work by contemporary performers from throughout Asia.  Live performances include Otomo Yoshihide, Sachiko M, FEN and Shanghai’s Asthma Writers Union, and MTDM. The event is organized in association with RESO, and in collaboration with Performa09.

CHINA (Beijing) – CONGO (Kinshasa), April 13-25

Focusing on the mobility between Democratic Republic of Congo and The People’s Republic of China, a selection of Chinese artists, architects and writers are collaborating with a group of their Congolese peers.  An exchange supported by Arthub and organized as a research initiative of Theatre in Motion (TIM) in Beijing and Royal Flemish Theatre (KVS) in Brussels, the project is founded upon two field trips.  Tracing the presence of their respective expatriate countrymen, the groups map utilizing narratives, objects, and buildings showing the presence of Chinese in the Congo, and Congolese in China. 

China! China! China!!! Exhibiting in the UK, until May 3

Xu Zhen’s installation ‘In Just the Blink of An Eye’ delighted European viewers at the ‘China China China!!!’ exhibition presented at the Sainsbury Art Centre in Norwich, UK. A collection of captivating and resolute works, the show examines living in a society in the process of tremendous change, as illuminated by three curators including Arthub director Davide Quadrio.  Other participating artists included Wang Yuyang, showcasing his Artificial Moon, which also shone on Xuhui Park last October as part of the Shanghai E-arts Festival, 2008.  The show continues until May 3rd.

Chobi Mela Int’l Photography Festival: Research and Exhibition

In accelerated cooperation and partnership with Dhaka-based Drik, the organization producing Chobi Mela, Arthub invited curator Monica Dematte and photographer Li Lang to Dhaka for a series of talks, presentations and research.  As reflected in her noted first impressions, Monica Dematte reports on a plethora of internationally high caliber institutions, publications, artists, advocates, and dialogues.

Art-Ba-Ba Video Art Research Initiative

Art-Ba-Ba, an internet forum funded by BizArt/Arthub, has begun releasing the fruits of its research labor, beginning to fill the vacancy of contemporary Chinese art history, namely pertaining to video art, with a collection of interviews now available online. Titles posted include An Open daily Experience, a discussion with Wang Gongxin, Invalid Principle an interview with Zhang Peili, and The Confidential Truth, a dialogue with Shi Yong. ‘Art-Ba-Ba’ was created by a group of young artists in 2006 and is dedicated to the promotion of contemporary art. ‘Art-Ba-Ba’ is a free, liberal-minded, interactive, artistic platform for artists, curators, art critics, art lovers, students, art organizations, and collectors providing internet users a lively contemporary art community.  

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Brunella Rossi - Paolo Granata  
Dalla materia alla poesia

Dalla poesia alla materia

Dal 19 al 28 marzo 2009

Inaugurazione: giovedì 19 marzo, ore 18.30

Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67

 Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di ospitare dal 19 al 28 marzo 2009 la mostra Dalla materia alla poesia, dalla poesia alla materia degli artisti Brunella Rossi, pittrice, e Paolo Granata, scultore.

 Il connubio artistico tra due approcci all’apparenza tanto diversi genera la possibilità di cogliere e fermare il concetto di percezione nell’attimo in cui si manifesta.

 La giornalista Anna Bassi rintraccia nell’opera di Rossi sensazioni, passioni e cromatismi “assorbiti, sedimentati, miscelati, ma soprattutto […] rivisti con la voce del cuore”. Quasi a voler plasmare in modo ordinato un intimo furore e un Io intenso, le sue ricerche formali fatte di linee e quadrature, unite alla commistione di materie diverse, si sono espanse con una sete d’infinito.

“Dalle linee sono nati accostamenti cromatici armonici, poi le linee si sono ammorbidite, gli orizzonti si sono allargati”, continua Bassi, “favoriti anche dalle materie usate: sabbie di paesi lontani dalle tonalità più impensabili, spesso in rilievo che concedono allo sguardo di chi osserva suggestioni avvolgenti e curiosità mai appagate”.

 Nelle parole del critico d’arte Dalmazio Ambrosioni: “Granata parte dalla musica […] il rock come prospettiva nuova, rivoluzionaria con la musica che diventa vita, il rock come dimensione sociale ma ancor più come possibilità di esistere, di interpretare la scena, di infondere forme e colori, addirittura di costruire inedite architetture interiori. […] Il rock come progressione, come capacità di immaginare  ed edificare non solo configurazioni ma addirittura geometrie urbanistiche nuove, di cambiare i luoghi mentali dell’abitare.

Novità, rivoluzione. Ma su queste sculture e installazioni si riverbera, si deposita impercettibilmente provenendo da lontano una luce chiara”, un’inedita prospettiva.

Brunella Rossi (Genova, 1957) vive e lavora a Milano. Le prime esperienze pittoriche partono da un figurativo personale, nel quale già emerge un approccio interpretativo piuttosto che rappresentativo dei soggetti. Similmente, Rossi avverte l’inconsistenza materica di acquerello e tempera: inizia a portare nei suoi quadri materie come sabbia, polvere di marmo e terre naturali, conservando il rigore tecnico nel contesto di una pittura più libera e informale.

Rossi ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, riscuotendo significativi riconoscimenti da parte del pubblico come della critica. I suoi lavori si trovano in permanenza presso le gallerie Anna Breda Arte Contemporanea di Padova, Anna Osemont di Albissola (Sv) e Artré di Genova.

Paolo Granata (Milano, 1951) vive e lavora tra Milano e Lucca. Laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi, opera dapprima nell’ambito pubblicitario e del marketing e successivamente si dedica al mondo finanziario da libero professionista. Da sempre, però, Granata coltiva la passione per il rock: dopo cinquant’anni di dedizione alla musica, ascoltata e suonata, la sua ispirazione si declina in modo nuovo, dando forma a “sculturock”. In un dialogo continuo tra musica e astrattismi geometrici, le opere sono intrise di contaminazioni materiche non manipolate prese a prestito dal mondo industriale. A tratti, emerge anche la verve ironica sia degli artisti del rock che dell’autore.

 INGRESSO LIBERO                                                                                                                                                                          

 APERTURA: dartedì al sabato: ore 10-19 

Domenica e lunedì chiuso

Ufficio stampa:   Fax 02 700526236                                                                

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IL CIRCOLO CULTURALE BERTOLT BRECHT
Spazio 4/Via Giovanola 21/C_Milano Tel +39 3397908472 - www.bertoltbrecht.it  - MM2 Abbiategrasso
 
 A cura di: Lorenzo Argentino
 
presenta
 
Lunedì 23 Marzo 2009 alle ore 18.00
my Desire of Attachment
 di Alessia Carli
 
   Ciclo: Sguardi divergenti
La mostra resterà aperta da lunedì a giovedì dalle 16 alle 18 fino al 08/04/2009

Lunga e colma di esempi è la storia del “mondo alla rovescia” nella tradizione pittorica occidentale, dove il basso prende il posto dell’alto e in cui certezze e consuetudini vacillano. Questo però non è il caso della pittura di feeela e non è così che bisogna interpretarla.

I soggetti, le donne che ritrae, rappresentano il suo mondo come lei lo visualizza e lo traspone, senza soluzione di continuità, sulla tela, già capovolto e perciò già con un proprio baglio di certezze e consuetudini dure da scalfire e impossibili da sottovalutare o semplicemente da non notare.

L’epicentro della pittura di feeela è la figura femminile, il suo corpo certamente, la sua mente soprattutto e il suo modo di rapportarsi con il mondo esterno, di interpretarlo, comprenderlo e modificarlo.

Ma è la stessa artista e ritenersi e ritrarsi “a testa in giù” e a guardare il mondo proprio da quel punto di vista privilegiato, soggettivo ed espressivo.

Fin dall’inizio le sue creazioni sono state connotate da un carattere particolare e nella serie Pelle d’albero – in cui sono ritratte donne-albero come esseri totemici dalle lunghe e intrecciate estensioni - c’è già in nuce la sua visione odierna di quelle donne dalla testa poggiata solidamente al terreno che tendono i loro arti nodosi al di fuori del quadro, a voler creare un ponte, una comunicazione con l’altro, con gli altri, con il resto del mondo.

I colori sono densi, caldi, sono tinte che l’artista definisce di “pancia”, ossia fortemente voluti, cercati, stesi sulla tela strato su strato in un’aggiunta di significato su significato, di emozione su emozione. Un capovolgimento che permette a chi guarda di non fermarsi alla forma, ma di vedere quello che c’è oltre il quadro, in un disorientamento costruttivo che crea nuove certezze…

…anche se poi forse la forma sarà solo idea,

e la pancia non più alcova ma intero universo intero.

                                                           (da #4, di feeela)

 Lunedì 23 Marzo 2009 alle ore 18.30
Tracce
 
  di Micol Ferrea
 
   Ciclo: Un artista al di sopra di ogni sospetto
La mostra resterà aperta da lunedì a giovedì dalle 16 alle 18 fino al 08/04/2009

Tracce di materia, di colore, tracce di vita vissuta che raccontano una storia ed una trasformazione.

La pittura di Micol Ferrea è materica e al tempo stesso significante, astratta, ma profondamente comunicativa. È una pittura fatta di impulso e istinto, laddove nasce l’idea e si trasforma immediatamente in colore e forma.

Il processo creativo è per l’artista istantaneo e fulmineo, un furor che l’attraversa e la pervade e si può scorgere in lei quell’atteggiamento saturnino e melanconico proprio di molti pittori e poeti.

Fantasie e ossessioni che dirompono sulla tela bianca e che la fanno parlare. Sigmund Freud diceva che «l’uomo felice non fantastica; solo l’insoddisfatto lo fa. Sono desideri insoddisfatti le forze promotrici delle fantasie, e ogni singola fantasia è un appagamento di un desiderio, una correzione della realtà che ci lascia insoddisfatti»[1]. Un percorso catartico dunque quello di Micol, ma al tempo stesso un’evoluzione interiore e pittorica.

Nelle prime tele ricorre e compare sovente l’immagine dell’infinito, simbolo archetipico per eccellenza, con cui l’artista si mette in comunicazione. «Ogni relazione con l’archetipo, vissuta o semplicemente espressa, è “commovente”» - scrive Jung - «cioè essa agisce poiché sprigiona in noi una voce più potente della nostra. Colui che parla con immagini primordiali, è come se parlasse con mille voci; egli afferra e domina, e al tempo stesso eleva, ciò che ha designato dallo stato di precarietà e di caducità alla sfera delle cose eterne»[2].

In seguito la pittura di Micol diviene più intimista, introspettiva, meno simbolica (l’immagine dell’infinito è scomparsa!): un cambiamento di rotta, si potrebbe pensare, piuttosto una consapevolezza cercata e raggiunta, una visione interiore dai contorni più definiti e forse più ottimista, perché legata all’hic et nunc.

Una tela si intitola Baudelaire, il cantore dello spleen e della malinconia. Il poeta è ritratto come davanti ad uno specchio o forse al cospetto di un suo alterego, segno della volontà di apertura verso il mondo esterno, traccia, nella pittura e nella vita dell’artista, di una rinnovata coscienza nel rapporto con se stessa e con gli altri.

] FREUD S., Il poeta e la fantasia (1908), in Id., Opere, Torino 1972, p. 378.

] JUNG C.G., Psicologia analitica e arte poetica (1922), in Id., Scritti scelti, ed. cons. a cura di J. Campbell, Como 1992, p. 306.

 
Poesia-Scultura-Musica 
 
"Epiprològus "
 Viaggio all'interno dell'Uomo
 
Cornaredo - Auditorim "La Filandia" - Piazza Libertà
 
Ospite internazionale: Ferenc Baranyi                    Intervento critico: Andrea Rognoni

"Epiprològus", un neologismo tratto dall'Antologia omonima poetica di Ferenc Baranyi, amico e poeta ungherese, che abbiamo interpretato come espressione della conclusione di un percorso ma che, proprio da questo compimento di una propria esistenza, trae sprone e linfa per liberare nuove forze di rigenerazione. Un neologismo che ben si accosta all'arte di Alessandro Sala con la quale lo scultore cornaredese ridona l'Anima alla materia lignea piegata, nascosta e abbandonata, apparentemente inerme, preda del Tempo e del disfacimento entropico, trasformandola e caricandola di un nuovo Vigore e di una nuova Bellezza. Nella "Giornata Mondiale della Poesia" , istituita dall'UNESCO per  il 21 Marzo 2009, siamo  consapevoli che, all'interno di una globalizzazione selvaggia ed inumana - quella che tenta di travolgere i valori fondanti della nostra identità -   l'Arte debba giocare un suo ruolo, mettersi in gioco. Noi pensiamo che tali valori fondanti- costituenti l'identità caratteristica di persone, di comunità e di popoli - possano rinvigorirsi e rifiorire, facendoli convergere, in forma sinergica, con l'ausilio delle Arti e, in questo contesto, con quella della Poesia, della Scultura e della Musica. La Poesia è musica che arriva dell'anima, da quell'anima disponibile ad aprirsi all'intimità attraverso immagini, canti e ritmi che ci hanno accompagnatogià dal grembo materno fino  alla nascita e quindi per tutta la vita evolutiva. Per tale scopo, abbiamo denominato con il titolo  " Epiprològus "   la Manifestazione Culturale che avrà luogo presso l'Auditorium del Palazzo "La Filanda", Sabato 21 Marzo 2009, ore 15,30, primo giorno di Primavera. In questo contesto, il poeta Gianfranco Brusasca, promotore, insieme allo scultore Alessandro Sala (nella Sala Mostre saranno presentate 30 sue sculture lignee), ed interprete fattivo dell'Evento, coadiuvato dall'attrice Veronica Urso e dai musicisti classici al violino ed alla chitarra - rispettivamente Lada Katarina Brònina (da San Pietroburgo- Russia) e Giovanni Cenci (da Padova) -  rilancerà, con un Reading poetico, dal Palco del Nuovo Auditorium-Teatro cornaredese, pensieri e composizioni poetiche propri, uniti a quelli del poeta, saggista e traduttore, anima bella e poetica dell'Ungheria, Ferenc Baranyi. Saranno proposti al pubblico "richiami e letture" significativi di altri sublimi poeti quali Nadia Anjuman, Elisabeth Barrett Browing, Ada Negri e Cesare Pavese con accompagnamenti costituiti da "pièce  musicali" di grandi compositori classici e moderni eseguiti al violino ed alla chitarra . L'immagine scultorea- figurativa della Manifestazione vuole richiamare il bisogno di momenti naturali nei quali l'Uomo possa ritrovare la Bellezza dei sentimenti e la profondità del loro Ascolto.

Per Info: Alessandro Sala
www.myspace.com/silence_art

www.silence-art.com

3935337000

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Nome: giorgio
From: treviso
Email: studiocasastoppani@libero.it
Invia: Invia
Remote Name: 79.1.245.50
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Date: 16/03/2009
Time: 14.27.05
Testo

EMAUART-opere di laura ceccarelli a cura di A.de martin e g.torresan,dal 21 marzo al 19 aprile 2009. le opere inedite della pittrice ligure riguardano la natura,il sentimento romntico del sublime. orario 9-12-16-19 dom.pom.chiuso info www.emau.it

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

OLEG TCHERNY ospite di fondazione march

fondazione march è lieta di ospitare il regista bielorusso Oleg Tcherny per la proiezione e la discussione di alcuni dei suoi film, il 17 marzo 2009 ore 17 al Fronte del Porto Filmclub – via S.Maria Assunta 21 – Padova. Ingresso libero.

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V appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: Mara Ambrozic e Giorgio Andreotta Calò

fondazione march è lieta di invitarvi al V appuntamento del ciclo di incontri Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta. Relatori: Mara Ambrozic, curatrice della Fondazione Bevilacqua La Masa + Giorgio Andreotta Calò, artista finalista premio Furla. Venerdì 27 marzo 2009 dalle ore 16.30 alle 18.30, presso il Liceo Artistico Statale A. Modigliani, via Scrovegni 30, Padova. Ingresso libero.

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Art Waiting Room - IN ATTESA DI...

fondazione march e Lago inaugurano la prima mostra Art Waiting Room del 2009: "In attesa di...fotoracconto d'attualità-società" di Giuliana Racco e Matteo Guidi, 9 aprile - 9 luglio 2009, presso Lago Spa - via dell'Artigianato II, 21 - Villa del Conte (PD). Ingresso libero.

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FÒGOLA GALLERIA DANTESCA

Piazza Carlo Felice , 15 - Torino

Presenta Angelo Mistrangelo Critico d’arte e Giornalista de La Stampa 

 Maurizio Boscheri -  Opere

Oli su tela                    4 - 31 marzo 2009

Orari Lunedí: 15,30-19,30 Martedì - Sabato: 10,30-19,30 Domenica: 15,30-19,30

Info: FÒGOLA GALLERIA DANTESCA nfo@fogola.com Tel.: 011.535897 - Fax: 011.530305

Atelier Maurizio Boscheri Via Principale 21 – 39044 Laghetti di Egna Bz  Tel. 0471 818233 - 349 5654485  www.maurizioboscheri.it

È con una nuova idea di figurazione, non tanto interessata alla resa fedele del dato reale, quanto nell’attribuire a questa scelta stilistica un significato altro, che si confronta l’opera di Maurizio Boscheri, in mostra a Torino presso la galleria La Fògola, a partire dal 14 marzo (fino al 31 marzo 2009).

Nelle opere in mostra, si individuano un insieme di emozioni ed espedienti tecnici volutamente portati all’eccesso: da una parte sospensione e stupore, dall’altra esaltazione timbrica della tavolozza, effetti flou e decorativi sm o. Ma della natura non potrebbe essere data altra lettura al giorno d’oggi: i documentari scientifici sul regno animale portano in sé un terribile presagio di incombente minaccia di estinzione che interessa sempre più specie animali. E poco ci consola il fatto che ancora oggi vengano trovate specie sconosciute come nell’importante successo del topo-ragno elefante scoperto recentemente dallo staff del Museo Tridentino di Scienze Naturali.

Questa è la ragione che spiega come dietro a tutto il fulgore dei fiori e alla varietà delle razze animali messe in campo da Boscheri si celi una diffusa dimensione malinconica.

L’impostazione generale dell’opera di Boscheri e la sua particolare attenzione al mondo naturale gli derivano dalla personale esperienza di vita. È autodidatta e, dopo anni di lavoro nell’ambito manageriale delle multinazionali, approda alla pittura rendendosi conto che il  linguaggio a lui congeniale per dire qualcosa al mondo è quello dell’arte. La forte attrazione per viaggi in zone esotiche e la conseguente riflessione sul tema della natura vengono espresse dall’artista ricorrendo ad una stratificazione di tecniche: l’aerografo con effetti flash, pittura ad olio e infine ritocchi decorativi circolari, dati in punta di pennello al modo dei dipinti rupestri degli aborigeni australiani, destinati a suggellare un’atmosfera scintillante dei quadri. Il risultato che ne consegue è una serie di opere che si pongono al di fuori da fini meramente illustrativi, proponendosi invece come monito, come una sorta di paradossale “memento mori”, lanciato per rammentare allo spettatore il drammatico rischio di estinzione a cui stanno andando incontro i molti degli animali immortalati.

 Maurizio Boscheri nasce a Mezzolombardo nel 1955. È attivo nel campo dell’arte da circa dieci. anni. Le sue opere, presenti in numerose esposizioni personali e collettive sono conservate in collezioni private italiane,europee ed americane. www.maurizioboscheri.it

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Galleria
TARTAGLIA ARTE
Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma
Tel./fax  +39 06 48 84 234
www.tartagliaarte.com
www.tartagliaarte.it
gallerie@tartagliaarte.it

 

LORETO MASI

La galleria Tartaglia Arte di Roma, nell’ambito del progetto Eliseo Cafe  “Drink in Art 08-09, organizza due mostre personali degli artisti Loreto Masi e Paola Fiori a cura di Riccardo Tartaglia, presso i rinnovati spazi espositivi del Foyer Valli e Visconti del Teatro Eliseo in via Nazionale 183, in Roma.

Ogni esposizione avrà la durata di due settimane ed è rivolta non solo agli spettatori del teatro, ma, durante la settimana, si potrà visitare la mostra, ad ingresso libero, il lunedì, il martedì ed il giovedì, dalle ore 15:00 alle 17:00 (prima dello spettacolo serale), ingresso da via della Consulta 4.

La prima mostra, che verrà inaugurata il 22 marzo alle ore 20,30, sarà dedicata all’artista LORETO MASI. Autodidatta, ultimati gli studi superiori ha iniziato la sua attività artistica guidato dalla sola passione per l’arte, avendo una spiccata tendenza per il disegno e la pittura, alla quale aggiungerà in seguito la scultura. Iniziando dal disegno e cimentatosi con la grafica, acquisisce una tale esperienza che gli permette di avvicinarsi alle tecniche dell’olio e acrilico approdando ad una tavolozza del tutto personale. Costantemente incline alla sperimentazione dell’arte figurativa, si dedica pienamente alla ricerca di nuove forme, prediligendo il figurativo moderno, con l’impegno e la costanza di che è un grande appassionato d’arte.

Da sempre l’arte di Loreto Masi, si è sviluppata in una varietà di direzioni con l’originalità e l’immaginazione di uno dei più grandi talenti dell’arte figurativa, in una realtà non solo italiana ma anche europea…

 La seconda mostra, che verrà inaugurata il 5 aprile alle 20,30, sarà dedicata a PAOLA FIORI.
Diplomata all'Istituto Statale d'Arte di Macerata nell'anno accademico 1992/1993.
Nel 1994 lavora come restauratrice di monumenti artistici tra cui la Basilica di Loreto.
Si iscrive al "Laboratorio di Pittura" di Tolentino (MC) e in seguito partecipa a collettive presso i comuni della Regione Marche. Nel 1997 il Comitato Artistico di San Severino Marche organizza la prima personale presso le sale del Comune. Nel 1999 le viene affidata la realizzazione del "Palio dei castelli" di San Severino Marche riscuotendo molti attestati di stima, in primis alcune testate giornalistiche (il Resto del Carlino, il Settempedano) definendolo il più interessante nei suoi ventiquattro anni di realizzazione.
Nel 2000 si trasferisce a Roma, frequenta un corso di animazione e fumettistica e collabora come esterna per studi di animazione. Nel 2003 partecipa ad una mostra organizzata dal Comune di Roma "I colori di Roma" presso la Torretta Valadier.
Oggi le opere dell'artista fanno parte di collezioni private e sono disponibili in permanenza alla galleria Tartaglia Arte di Roma.

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Con la stagione 2008/2009, la galleria Tartaglia Arte rientra nel progetto Drink in Art di Eliseo Café nell'organizzazione di esposizioni di arte visiva. L’iniziativa nasce  con il fine di utilizzare gli spazi teatrali del Teatro Eliseo al di fuori degli schemi e degli orari classici della prosa, per offrire la possibilità ad artisti pittori, scultori, fotografi di esibirsi all'interno dell’atmosfera informale di un aperitivo domenicale. Il progetto DRINK in ART,nasce dall’esigenza e dalla necessità di creare uno spazio alternativo nella città di Roma dove recarsi la domenica sera per un aperitivo. Un luogo informale e tranquillo in uno dei più importanti teatri italiani, un “salotto allargato” dove incontrare persone interessate al mondo dell’arte ed avere la possibilità di confrontarsi con artisti di vario stile. L’idea nasce dalla voglia di promuovere artisti di vario genere in luoghi, orari e modi inconsueti rifuggendo, da una parte, l’elitarismo e l’auto-referenzialità a cui tende, a volte, il mondo dell’arte e, dall’altra, distinguendosi da quei luoghi in cui l’aperitivo è solo un’ occasione di “passerella mondana”.

Mostra: Personale di Loreto Masi
a cura di: Riccardo Tartaglia
inaugurazione: venerdì 22 marzo ore 20,30 nell'ambito del Drink Art del Eliseo Cafè
sede espositiva: Teatro Eliseo - via Nazionale, 183 Roma
durata mostra: 22 marzo –  4 aprile 2009
orario mostra: è possibile visitare la mostra, prima dello spettacolo serale, nei giorni: lunedì, martedì e giovedì dalle 15 alle 17 ad ingresso libero da via della Consulta, 4
Info:  Uff. stampa TAAR/Mariangela Mutti - tel. +39 064884234 fax +39 06 97999998 - mutti@tartagliaarte.it -www.tartagliaarte.com 

Favola in musica per i bambini ... e i grandi: "Pierino e il Lupo"
Venerdì 20 marzo - Busto Arsizio (Va) - Cinema Teatro S. Giovanni Bosco - ore 21 - ingresso libero


Voce narrante: Danilo Lamperti
Orchestra Microkosmos
Direttore: Fabio Gallazzi

Nel pomeriggio di venerdì 20 marzo 2009, grazie alla collaborazione con BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, l'Istituto Comprensivo "Bertacchi" proporrà agli alunni delle scuole dell'istituto la partecipazione attiva alle Prove Aperte dell'Orchestra Microkosmos della favola musicale "Pierino e il Lupo" di Prokofiev, presso il Cinema Teatro S. Giovanni Bosco di Busto Arsizio. 
Prokofiev scrisse la fantasia musicale "Pierino e il lupo" con l'intenzione di rendere più accessibile la musica ai bambini e per questo musicò una favola scritta da lui stesso, il cui testo viene recitato da un narratore, mentre i personaggi vengono di volta in volta presentati insieme agli strumenti e ai temi musicali che li caratterizzano.
Quasi cinquecento gli allievi della scuola primaria e duecento quelli della secondaria che saranno coinvolti in questa importante iniziativa che mira a favorire la diffusione della cultura e della pratica musicale, tentando di avvicinare i giovani e la popolazione alla musica sinfonica, aiutando gli alunni delle scuole a riconoscere i timbri degli strumenti dell'orchestra, a capire come un'attenta selezione delle melodie e dei timbri possa essere usata per rappresentare le emozioni e la personalità dei personaggi di una favola, a conoscere in modo più approfondito alcuni strumenti musicali.
Nella serata di venerdì 20 marzo alle ore 21.00, sempre presso il Cinema Teatro S. Giovanni Bosco di Busto Arsizio, avrà luogo il concerto aperto ai ragazzi e ai loro genitori con ingresso libero: Orchestra Microkosmos - Voce narrante: Danilo Lamperti - Direttore: Fabio Gallazzi.
"Il suono e la musica rappresentano un aspetto essenziale dell'esperienza dell'uomo, intorno cui l'umanità ha costruito e continua a costruire culture diverse - commenta Lidio Clementi, presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate - L'educazione musicale è fondamentale soprattutto nella nostra epoca. Siamo felici di contribuire a portare musica di qualità nelle scuole, come in questo caso".
Quest'anno è stata proprio la musica il "tema conduttore" di molte attività nell'Istituto Comprensivo "Bertacchi", nella consapevolezza che spesso questa materia non ottiene spazi adeguati di approfondimento, pur essendo parte importante del nostro patrimonio culturale.
Il concerto "Pierino e il lupo" è una tappa importante del percorso musicale intrapreso ed è intenzione dell'Istituto non interrompere la collaborazione con l'Orchestra Microkosmos, la BCC e l'Amministrazione Comunale di Busto Arsizio: considerato l'interesse e la sensibilità dimostrate, si spera di poter continuare anche per prossime iniziative, consapevoli che attraverso l'azione coordinata di più soggetti che credono in uno stesso obiettivo si possano formulare proposte di qualità, alle quali ciascun "attore" può dare la competenza e l'energia che lo caratterizza. La Scuola desidera continuare a promuovere la musica attraverso una "sinfonia" nata dalla collaborazione tra diversi soggetti e essere sempre più "aperta" a nuove esperienze, anche attraverso la conoscenza diretta di formazioni musicali del territorio e l'accoglienza di proposte formative per tutti gli alunni.

Orchestra MICROKOSMOS
“E' l'espressione delle migliori forze musicali del territorio cresciute in questi anni nell'area formativa del Circolo Accademico Culturale di Vanzaghello, con l'intento di divulgare, con la propria attività lirica e sinfonica, in diverse sedi e contesti, la diffusione della cultura e della pratica musicale, mantenendo sempre, tra le sue finalità, la formazione tecnica ed artistica degli strumentisti, con il principale obiettivo dell'avvicinamento dei giovani e della popolazione alla musica sinfonica. Nata nel 2000 dal desiderio di musicisti con alle spalle una solida esperienza cameristica, di dedicarsi al repertorio destinato ad un organico più ampio, è rappresentata in qualità di direttore artistico dal M° Fabio Gallazzi. Dopo un intenso periodo di ricerca stilistica e grazie alla sinergia di intenti fra i fondatori, responsabili ed orchestrali, l'orchestra ha raggiunto un alto livello qualitativo e artistico, confermato da ampi consensi di pubblico e critica, che le consente di collaborare con artisti di chiara fama internazionale che hanno sempre espresso il desiderio di essere invitati nella stagione a venire. Le qualità artistiche del lavoro svolto sono individuabili nella rassegna stampa che conta centinaia di articoli e servizi professionali.

Fabio Gallazzi - Direttore
“Nato a Busto Arsizio si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti sotto la guida della prof. Castiglioni. Ha studiato composizione e perfezionamento pianistico con i maestri Luigi Zanardi e Bruno Canino, direzione d'orchestra presso l'associazione "Hans Swarowsky" con i maestri Herbert Handt e Maurizio Dones. Affianca l'attività concertistica a quella didattica. È presidente del "Circolo Accademico Culturale", associazione senza fini di lucro di Vanzaghello, dove organizza seminari, incontri di alto perfezionamento con maestri del calibro di Emanuele Segre, concerti e rassegne musicali, concentrando la sua attenzione sulla musica d'insieme e la propedeutica per i bambini. Insegnante di pianoforte, teoria e solfeggio, esercitazioni orchestrali e corali, ha esperienza decennale di insegnamento nelle scuole secondarie di primo grado e di consulenza in formazione musicale classica, lirica, sinfonica e moderna nelle scuole secondarie di secondo grado. Dirige il coro "Gospel for Joy" di Castellanza e il coro gospel "Joyful Singers" di Vanzaghello. È tra i fondatori dell'Orchestra Microkosmos, della Kinder Orchestra e della Guitar Orchestra. Nell'attività concertistica ha collaborato con Ron, Katia Ricciarelli, Emanuele Segre, Bruno Canino, Luigi Zanardi, Marco Rizzi, Javier Girotto, Daniele di Bonaventura, Luca Maggiore, Davide Rocca, Maria Josè Lo Monaco, Luz de l'Alba Rubio, musicisti e cantanti lirici del Teatro alla Scala. ( www.circoloaccademicoculturale.it )

ATTIVITÀ DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO IN AMBITO MUSICALE
Accogliendo l'invito espresso più volte anche a livello nazionale perché si dia più attenzione alla musica, l'Istituto progetta per raggiungere gli obiettivi auspicati e sta lavorando in tal senso.
La rappresentazione di "Pierino e il lupo" si inserisce perfettamente in un percorso di incontri musicali che l'Istituto Comprensivo "Bertacchi" ha iniziato da alcuni anni e intensificato nel corso di questo anno scolastico.... e che intende continuare a organizzare, spaziando tra tutti i generi musicali.
In passato sono stati ospitati presso la scuola secondaria "Bellotti" il quartetto d'archi Paul Klee in occasione dell'anno dedicato a Mozart e il quartetto jazz Quartet Combo Sax in occasione dei 100 anni di Chostacovich. Anche in quei casi, all'esibizione in orario scolastico per gli alunni è seguita la serata in musica per i genitori.
Quest'anno, a novembre, i ragazzi delle tre scuole primarie (Bertacchi, Pieve di Cadore, Aldo Moro) hanno partecipato ad un concerto-lezione: hanno incontrato, ascoltato e intervistato i musicisti della Kinder Orchestra, una formazione composta solo da ragazzi in età compresa tra i 6 e i 18 anni.
Sabato 14 marzo, alla sera, la proposta è sta offerta ai genitori e al personale di tutto l'Istituto, che hanno potuto ascoltare il Coro di Voci Bianche, la Guitar Orchestra e la Kinder Orchestra: sono tutte formazioni giovanili che, come l'Orchestra Microkosmos, fanno riferimento al Circolo Accademico Culturale. Agli allievi dell'Istituto è stata data la possibilità di suonare insieme alla Kinder Orchestra in quella serata: un alunno ha così provato l'esperienza di fare "musica d'insieme". Si intende proseguire su questa strada e rendere stabile l'appuntamento con la musica sinfonica, continuando ad offrire la possibilità di inserirsi per quei giovani che hanno scelto già di approfondire la conoscenza di uno strumento musicale.
Il doppio appuntamento raggiunge obiettivi diversi all'interno di un percorso volto ad avvicinare i giovani al mondo della musica:
- ai bambini-ragazzi viene sempre proposto un concerto durante il quale, grazie alla possibilità di interagire con i musicisti, è possibile soddisfare curiosità e conoscere meglio particolari 
- ai genitori viene data l'opportunità di conoscere direttamente quanto è stato presentato ai figli e avere anche per sé un'offerta culturale
Ogni appuntamento viene preparato e ripreso nelle ore di lezione in classe: spesso non rimane solo uno spunto di lavoro per la sola attività di musica, ma si inserisce anche nel programma di altre discipline (italiano, arte, storia, inglese .....) o dei laboratori creativi.
Con le iniziative programmate, l'Istituto vuole essere:
- "scuola aperta" alle proposte culturali offerte da enti esterni con i quali si creano rapporti di collaborazione che favoriscono anche l'inserimento degli alunni in queste realtà aggregative esterne alla scuola....
- "scuola aperta" al territorio, con la scelta di organizzare incontri musicali non solo nelle scuole ma anche nel teatro della Parrocchia all'interno del quartiere ....
- "scuole aperte" a fruitori esterni, in quanto viene fatta conoscere all'esterno la proposta e l'ingresso è libero.
Valorizzare le risorse offerte dal territorio significa anche:
- coinvolgere giovani che, in passato, sono stati studenti delle nostre scuole e che ora hanno una preparazione musicale tale da "incantare" i piccoli in brevi ma intense ed apprezzate esibizioni nelle scuole: è quanto è avvenuto a Natale, con un semplice concerto offerto da una pianista e da una flautista che hanno anche invitato i piccoli spettatori a diventare "musicisti" per un minuto.....
- accogliere, sostenere e far conoscere agli alunni e alle loro famiglie le iniziative cittadine in campo musicale: parlare di concerti come quello che terrà Uto Ughi nella nostra città è promozione della musica.
Coinvolgere i genitori conferma la convinzione che davvero la crescita dei giovani può avvenire solo dove esiste la collaborazione tra queste realtà educative: la scuola, per quanto è nelle sue potenzialità, crea momenti culturali da offrire alle famiglie .... i genitori avanzano proposte nuove, accolgono quelle avviate e le arricchiscono all'interno della famiglia..... 

Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta - Cell. 328 9629722 - Mail. cporta@eoipso.it 

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Uto Ughi torna alla sua città natale con un grande concerto 
e la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate sponsorizza la serata


Grande ritorno a Busto Arsizio (Va) per Uto Ughi. Martedì 24 marzo alle 21 il grande violista terrà un certo nella sua città natale nella Basilica di San Giovanni accompagnato dall'orchestra I Filarmonici di Roma. Il concerto inizierà con la sinfonia n. 44 "Trauer - simphonie" in mi minore di Haydn, il Preludio e Allegro di Pugnani Kreisler e il concerto per violino e orchestra n. 7 in re maggiore K271a, poi il maestro proporrà brani ispirati dalle sensazioni ed emozioni che avrà provato in basilica. 
La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha voluto partecipare all'evento con il suo sostegno. "Si tratta di un evento fondamentale per la storia musicale del nostro territorio - spiega Lidio Clementi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate - Un grande ritorno. Uto Ughi ha un modo molto particolare di suonare il violino, sembra quasi che dalla sua musica trapeli la sua anima, ci fa intravedere sentimenti e passioni profonde. In basilica al concerto un posto particolare verrà riservato ai ragazzi delle scuole del territorio, perché possano vedere dove la passione per la musica, l'impegno ed il talento possono portare".
Nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944 Uto Ughi è tornato in varie occasioni nella sua città natale per condividere con i suoi concittadini la sua musica. Suona alternativamente un violino Guarneri del Gesù del 1744, forse uno dei più bei "Guarneri" esistenti, che possiede un suono caldo dal timbro scuro, e uno Stradivari del 1701 denominato "Kreutzer" perché appartenuto all'omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Per permettere a tutti di assistere al concerto, i posti in basilica sono 900, saranno allestiti due maxi schermi nelle chiese di s. Maria e s. Michele a Busto Arsizio, dove l'evento sarà trasmesso in diretta. La serata verrà poi registrata in un Dvd, il cui ricavato sarà destinato a progetti di educazione musicale per le scuole del territorio.

Uto Ughi
Nato a Busto Arsizio (Varese) il 21 gennaio 1944, il famoso violinista italiano Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all'età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n°2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Era solo dodicenne quando la critica scriveva: "Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo".
Ha iniziato le sue grandi tournée europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato in tutto il mondo, nei principali Festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui: la Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Sargent, Celibidache, Colin Davis, Leitner, Prêtre, Rostropovich, Sinopoli, Sawallish, Mehta, Masur, Barbirolli, Cluytens, Chung, Ceccato, Maazel.
Considerato tra i maggiori violinisti del nostro tempo, Uto Ughi è un autentico erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
In quest'ottica ha fondato il festival "Omaggio a Venezia", al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell'esperienza, il festival "Omaggio a Roma" ne raccoglie l'ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell'Aprile 2002 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l'integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, "Le Quattro Stagioni", tre Concerti di Paganini nell'edizione inedita di direttore-solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo; "Il Trillo del diavolo" un disco live dei più importanti pezzi virtuosistici per violino; il Concerto di Schumann diretto dal Maestro Sawallish con la Bayerischer Rundfunk; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l'Orchestra RAI di Torino e de Burgos.

Ufficio stampa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta 3289629722 - cporta@eoipso.it

Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta - Cell. 328 9629722 - Mail. cporta@eoipso.it 

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F A R  A H Z A D A R  T
Via Tarchetti, 5
20121 Milano - Italy
Tel/fax 02 6554489
info@farahzadart.com
www.farahzadart.com  

LA MORTE (E LA VITA) PRESE CON FILOSOFIA
DEATH (AND LIFE) TAKEN WITH PHILOSOPHY

nell’ambito della rassegna sul tema della morte
in the context of the exhibition series on the subject of death


riflessioni e dibattito filosofico
reflections and philosophical debate


ALESSANDRO GHISALBERTI
ROBERTO RADICE
docenti all’ universita cattolica di milano
professors at the catholic university of milan


moderatore
moderator
ANGELO MARIA PERRINO
giornalista e direttore di affaritaliani.it
journalist and director of affaritaliani.it


BEHNAM ALI FARAHZAD
disegni
designs


tutti gli incontri del ciclo sono introdotti da
all the encounters in this series introduced by
ELISABETTA SAURA

solo martedi 31 marzo 2009 ore 21.00 (unica  serata)
only on Tuesday, the 31st of march, 2009 at 9 o’clock PM  (exclusive showing).

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Roberta&basta e Playboy Italia 
Presentano la quarta edizione della mostra fotografica di Malena Mazza:

MAGIC MOMENT IN FIORICHIARI
Vernissage il 23 aprile ore 18,00 in via Fiori Chiari,3 in occasione delle serate Fuori Salone con la partecipazione delle playmate.
la mostra e la vendita proseguiranno fino al 31 maggio
“Donne Cane"
 
Compenetrazione e connubio tra moda, design, e fisicità. Questo il tema della nuova mostra fotografica
di Malena Mazza.
In un'atmosfera decò, caratterizzata da una straordinaria selezione di oggetti d'arte e d'arredo, si muovono le protagoniste
del mondo elitario e sofisticato di Malena Mazza, in perfetta sintonia con lo stile e l'immagine di un magazine unico ed esclusivo come Playboy.
La ricerca artistica armonizza glamour ed erotismo, e la sensualita' e' un sottile gioco di potere, ironico e provocante.
"Donne Cane"
e' il racconto, per immagini, di una femminilita' che rinuncia al comando ed ostenta la devozione.
Donne protagoniste cosi' forti e sicure da potersi concedere il lusso di scegliere di essere oggetto del desiderio.
Donne schiave ma Padrone, capaci di stravolgere e confondere i ruoli.
Sofisticate “Donne Cane”
che stabiliscono un intimo rapporto di dipendenza reciproca con l'altra meta' del loro mondo.

"Oltre ogni modello e convenzione,al di la'di qualsiasi perbenismo e incurante del giudizio,la femminilita' si fa sottomissione.
Le donne di Malena Mazza,artista eclettica e visionaria,
sono trasgressive e provocanti ma anche amabili ed appassionate.
La loro e' una seduzione elegante, curata nei dettagli, un raffinato compiacimento che confonde fragilita' e consapevolezza,
finzione e realta', gioco e sentimento.Lo sguardo spregiudicato ed intenso di
Malena Mazza,
sottolinea il fascino ed il mistero dell'eros femminile.La sensualita' non ha regole ne' freni, vive solo di fantasia e libertà."

Malena Mazza nasce a Bologna, vive a Milano.
Inizia come aiuto regia di Antonioni e dei fratelli Taviani, poi segue la passione della fotografia.
e oggi i suoi servizi vengono pubblicati dalle più prestigiose riviste di moda internazionali.
Nel 2001 pubblica un libro fotografico "Senza babysitter" edito da Leonardo Arte (Mondadori)
con introduzione del Nobel Dario Fo.
Dal 1982 ad oggi ha realizzato più di 30 mostre personali nelle più importanti
Gallerie D'Arte Pubbliche e Private.
Al lavoro redazionale ed artisico affianca una vasta produzione di cataloghi e campagne stampa.
http://www.malenamazza.com
info@malenamazza.com
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Il Fai apre le ville storiche del territorio grazie al contributo della Bcc
XVII Giornata Fai di Primavera: Sabato 28 e domenica 29 appuntamento per vedere 5 monumenti della zona della zona dell'Altomilanese e del Varesotto

Si parte da Villa Rescalli Villoresi, a Villa Brentano Rondanini, a Palazzo Molteni, tutti tesori storici di Busto Garolfo, per arrivare a Villa Rusconi a Castano Primo e terminare con il più famoso Parco Archeologico di Castelseprio. Tutti tesori architettonici custoditi nel territorio dell'Altomilanese e nel Varesotto, che sabato 28 e domenica 29 marzo saranno visibili al grande pubblico grazie alla partnership istituita tra il Fai e la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Si tratta della 17° Giornata FAI di Primavera, che in tutta Italia coinvolge 210 località per un totale di 580 monumenti - la maggior parte dei quali normalmente chiusi al pubblico. Un evento ormai tradizionale la cui affluenza si misura negli anni in milioni di visitatori.
A fianco del FAI per la 17° Giornata FAI di Primavera c'è ancora una volta per il territorio dell'Altomilanese e del Varesotto la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, unico sponsor privato accanto alla Provincia ed ai Comuni interessati. "Il nostro è un territorio ricco di storia - commenta Lidio Clementi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate - Abbiamo stretto una partnership con il Fai per permettere a tutti di visitare ville e monumenti non sempre accessibili. Sono tanti i gioielli architettonici che si celano nelle nostre terre e noi, assieme al Fai abbiamo voluto renderli accessibili a tutti".
La Giornata Fai di Primavera non si caratterizza solo per la ricchezza di incontri che offre, per le sorprese che regala, per le infinite emozioni che suscita: la sua forza sta anche e soprattutto nell'entusiasmante coinvolgimento di tutti, nella capacità di far sentire chi vi partecipa non un visitatore occasionale, ma un testimone e un protagonista dell'azione di salvaguardia e difesa dell'arte e della natura italiane. Proprio per questo l'invito che la Fondazione rivolge a tutti coloro che parteciperanno a questa edizione della Giornata Fai è semplice e diretto: "FAI anche tu".
“FAI anche tu" è un invito a prendere consapevolezza di come tutti noi, ciascuno con la propria storia e la propria personalità, facciamo parte di un patrimonio culturale che ci unisce e ci definisce. Siamo tutti un po' Fai, innamorati delle bellezze del nostro Paese e pronti a difenderle e a conservarle.

Ville storiche dell'alta pianura lombarda
Da Busto Garolfo a Castano Primo lungo il canale Villoresi
Busto Garolfo (MI)
Villa rescalli Villoresi
Via V. Monti, 9
Sabato 28, ore 14.30 - 18.00; Domenica 29, ore 10.00 - 18.00
Sabato 28, ore 10.30 - 12.00: ingresso riservato ai soli iscritti al FAI;
possibilità di iscriversi in loco
Visite guidate Sabato 28 ore, 11.00 (solo per iscritti al FAI) e ore 16.00;
Domenica 29, ore 11.00 e ore 16.00
Villa Brentano rondanini (solo esterno e giardino)
Via Magenta, 25
Sabato 28, ore 14.30 - 18.00; Domenica 29, ore 10.00 - 18.00
Sabato 28, ore 10.30 - 12.00: ingresso riservato ai soli iscritti al FAI;
possibilità di iscriversi in loco
Sabato 28, ore 18.00: Conferenza dell'arch. Patrizia Ferrario
“Vivere 'more nobilium' nelle campagne dell'Alto Milanese"
presso la Sala Consigliare - Via Magenta, 25
Domenica 29, ore 15.30: Concerto del Corpo Musicale "S. Cecilia" di Busto Garolfo
Palazzo Molteni (solo esterno)
Piazza A. Diaz, 1
Sabato 28, ore 14.30 - 18.00; Domenica 29, ore 10.00 - 18.00
Per tutti i Beni Apprendisti Ciceroni: Liceo Classico "D. Crespi" di Busto Arsizio
Castano Primo (MI)
Villa Corio Rusconi
Corso Roma
Sabato 28, ore 14.30 - 18.00; Domenica 29, ore 10.00 - 18.00
Sabato 28, ore 10.30 - 12.00: ingresso riservato ai soli iscritti al FAI;
possibilità di iscriversi in loco
Visite guidate Sabato 28 ore, 11.00 (solo per iscritti al FAI) e ore 16.00;
Domenica 29, ore 11.00 e ore 16.00
Apprendisti Ciceroni: Liceo Scientifico "A. Tosi" di Busto Arsizio
Domenica 29, ore 16.30: Concerto del Civico Istituto Musicale Pareggiato
“G. Puccini" di Gallarate

I Beni aperti a cura della delegazione del Seprio
CastelsePrIo (Va)
“Italia Langobardorum - Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)"
Candidatura Italiana 2008 - WORLD HERITAGE LIST UNESCO
Parco archeologico di Castelseprio
Via Castelvecchio, 58
Sabato 28, ore 8.30 - 19.20; Domenica 29, ore 9.30 - 18.20

Villa Rescalli Villoresi a Busto Garolfo
Costruita probabilmente da Pitro Antonio Rescalli negli ultimi anni del Seicento è una villa di rara bellezza. La particolare conformazione architettonica, pur richiamando il classico impianto della Villa Lombarda con pianta ad U con ali asimmetriche, qui aperte sulla piazza di Busto Garolfo, suggerisce un riferimento ai palazzi tardo barocchi del Parmense del Piacentino, attribuibili all'architetto Domenico Valmagini, che per molti anni fu al servizio del duca Ranuccio il Farnese. La villa fu ampliata nel 1752dal conte Giuseppe Maria e fu costruita la cappella Gentilizia dedicata alla Beata Vergine la serra settecentesca.
La villa è circondata da un imponente giardino, che per la sua consistenza, è da considerarsi tra i più importanti dell'area del Milanese. Nato come giardino all'italiana, subì una ristrutturazione nel 1837, quando un nuovo giardino neoclassico fu impostato sopra quello settecentesco, mantenendone, però, alcune peculiarità d'impianto. La limonaia è un elemento di grande pregio architettonico, degna di nota è soprattutto la facciata, che anticipa i temi dell'architettura neogotica.
L'ingresso alla villa avviene attraverso un portale sormontato da un grande timpano e da due raffinate volute. La corte nobile è delimitata su tre lati da un ampio portico, costruito da archi a sesto ribassato e da colonne di granito. Al piano superiore le finestre sono ornate da cornici in rilievo, mentre all'angolo Sud -Est si eleva la grande torre del Belvedere, raggiungibile con una scala elicoidale.
L'interno della villa presenta al piano terreno un ampio salone dal pavimento in seminato veneziano, la sala del biliardo e quella da pranzo. A fianco dei locali nobili si trovano gli spazi di servizio, tra cui la cucina, da cui si poteva raggiungere sia un solaio non visibile, riservato all'allevamento del baco da seta, sia alla ghiacciaia. Uscendo dalla cucina una scala in pregevole ferro battuto conduce al piano superiore, dove sono allocati gli spazi privati e un vasto ambiente ambiente dal pavimento in cotto decorato con trofei da caccia.
I rustici che affiancano la dimora nobiliare rimandano alle funzioni economiche della villa, legate alla produzione agricola. La corte ad Est ospitava le scuderie, le stalle e le abitazioni dei coloni, mentre la corte ad Ovest mostra ampie testimonianze della coltivazione della vite, locali per la produzione e la conservazione del vino, oltre ad un colossale torchio, recante la data del 1792, situato in un seminterrato.

Villa Brentano Rondini a Busto Garolfo
La villa veniva comunemente denominata Ca' Breniana, dal nome del suo proprietario settecentesco, Giuseppe Brentano, tesoriere dell'impero. In realtà la costruzione è di gran lunga precedente, come attestano i documenti di un acquisto della casa e del terreno circostante da parte del marchese Aurelio Rescalli nel 1636. Dopo alcuni passaggi di proprietà la villa passò a Francesco Sala, i cui eredi la vendettero nel 1936 alla famiglia Rondanini, che la tenne fino all'acquisto da parte del Comune di Busto Garolfo nel 1981.
La villa è separata dalla strada da un vasto cortile interno, su cui si affacciano a sinistra i locali adibili a servizi e a destra la casa del fattore. Il fronte dell'edificio ha al piano terra un portico,ora chiuso da vetrate. Gli eleganti balconi, la scala interna in ferro battuto, i camini di alcune stanze, il cancello sormontato dall'aquola bicipite (attestato del privilegio concesso dall'imperatore assieme al titolo di conte), fanno parte dei miglioramenti voluti da Brentano per la sua resisdenza di campagna.
Notevoli trasformazioni operò Francesco Sala, sia nel corpo della villa, ampliato a Nord e a Sud, sia negli edifici rurali, ai quali si aggiunsero le serre, con i sovrastanti granai e la torretta con il serbatoio per l'acqua in stile neogotico. Alcune trasformazioni furono rese necessarie anche dall'utilizzo della villa come centro d'allevamento del baco da seta, praticatovi fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Conservato quasi interamente, a differenza della villa, è il giardino neogotioco retrostante, dove ancora spicca un gazebo ottocentesco.

Palazzo Molteni di Busto Garolfo
Il palazzo, che oggi ospita parte degli uffici comunali, mantiene il nome della famiglia Molteni, che nel 1882 lo vendette al Comune di Busto Garolfo. In realtà i Molteni lo acquistarono pochi decenni prima dalla famiglia Bellani, a cui si deve la costruzione prima del 1922, quando il palazzo era già documentato come esistente al catasto austriaco.
Dal punto di vista architettonico l'edificio presenta al meno due punti di interesse, che lo differenziano dalle altre case nobili bustesi. In primis la sua collazione al limitare dello spazio pubblico, in una piazzola in cui convergono vari percorsi stradali, e poi l'originale muratura della facciata in mattoni a vista, secondo un uso tipicamente lombardo. Il fronte principale sormontato da una torretta gentilizia si presenta spazioso e ben proporzionato, con finestre contornate da cornici in rilievo, un grazioso balcone in ferro battuto e il portone d'ingresso ad arco ribassato. Della parte originale è rimasta solo la facciata, perché gli adattamenti alle varie funzioni pubbliche, cui l'edificio fu destinato, hanno completamente modificato l'interno.

Villa Rusconi a Castano Primo
Villa Rusconi è un esempio di dimora nobile con parco annesso, costruita da un corpo centrale a tre piani e fincheggiata da due ali ad un piano. Analogamente ad altre ville del territorio testimonia il fenomeno seicentesco di una nuova ricca nobiltà residenziale, che si sovrappose all'antica nobiltà d'arme. Vocazione che viene confermata dalla storia degli ultimi due secoli della villa e dalla destinazione degli spazi adiacenti a zona manifatturiera.
Villa Rusconi,che dal luglio del 2000 è sede dell'Amministazione Comunale, è anche conosciuta come Villa Nuno del Portugal, in riferimento al marchese Antonio Nuno de Portugal, investito del feudo di Castano e Buscate dall'imperatore Carlo VI nel 1717. Ma essa vanta origini ancora più antiche: l'edificio, infatti, già nel secolo XVI sarebbe stato posseduto e abitato dalla famiglia Visconti. Nel 1656, proprio in occasione delle nozze tra Barbara Visconti e Giuseppe Corio, il palazzo,immerso nel grande parco a pochi metri dal centro storico,cambia proprietà passando alla famiglia dello sposo. Il 21 agosto del 1815 Giovanni Battista Bellati, di Milano,acquista dai Corio la proprietà dell'immobile con un atto che viene registrato da Don Carlo Lucini, in Cuggiono, il 19 novembre dello stesso anno. Nel luglio del 1833, però, i fratelli Bellati sono costretti a vendere tutte le loro proprietà, tra cui anche l'attuale Villa Rusconi già ipotecata per debiti, ai cugini castanesi Giovanni e Francesco Rogorini. Nel 1836,lo stabile cambia nuovamente appartenenza a favore dei fratelli Corti di Milano,che acquistando oltre alla casa anche l'annessa filanda, la prima a vapore presente in Castano. Nel 1873 i Corti,che hanno già significativamente trasformato la villa sia per necessità di prestigio che per fruibilità,vendono tutti i loro possedimenti a Giuseppe Ronchetti, il quale apporta ulteriori modifiche allo stabile da lui posseduto sino al 1923, anno in cui la villa viene finalmente acquistata dal Cavalier Giuseppe Rusconi. All'epoca di tale acquisto, inoltre, gli interni della villa si trovavano in uno stato di grande degrado ed il Rusconi, allo scopo di renderli vivibili, vi accosta consistenti modifiche. Tra le variazioni prodotte più considerevoli vi sono l'apertura di una loggia trabeata al piano nobile,sovrapposta al piano di ingresso, e la formazione del fastigio con l'orologio. Negli ambienti interni, è proprio grazie ai restauri voluti dal Rusconi che vengono riportati alla luce gli splendidi affreschi ancora oggi parzialmente visibili in alcune stanze. Gli elementi più notevoli di questa residenza restano, comunque, il loggiato centrale, il grande salone d'onore affrescato e i due giardini, in particolare quello retrostante, che ancora pochi decenni fa era considerato uno dei più significativi esempi di giardino all'Italiana dell'Altomilanese. Durante la seconda guerra, la casa è in parte occupata dai tedeschi e, in seguito, dal gruppo aereosiluranti Buscaglia. Anche dopo la morte di Giuseppe Rusconi, avvenuta il 16 novembre 1944, la villa rimane proprietà della famiglia, che provvede a mantenerla in ottimo stato. Nel 1970 l'importante edificio, ancora riccamente arredamento, viene infine acquistato dal Comune di Castano, ma nel 1992 un terribile incendio distrugge e danneggia seriamente gran parte dell'interno del palazzo, che viene riaperto al pubblico, dopo 7 lunghi anni di restauri,solo l'11 aprile del 1999.

Parco archeologico di Castelseprio
Un arroccato centro difensivo importante dal Tardo-antico al 1238. Il sito conobbe frequentazioni dalla tarda età del Bronzo e dalla prima età del Ferro, ma divenne importante come centro difensivo nella tarda età imperiale per la sua posizione: consentiva infatti il controllo della strada proveniente dal Canton Ticino, quella percorsa dai popoli d'Oltralpe per occupare la fertile pianura dell'Italia del Nord. Divenuto castrum, in epoca tardoromana, fu centro di una certa rilevanza in età longobarda e carolingia. Venne poi raso al suolo nel 1238.
Nella fase originaria, di IV sec. d.C., il presidio era composto solo dalle tre torri quadrangolari, disposte a triangolo nel settore Nord del pianoro. Il castrum fu potenziato dai goti verso la fine del V sec. con la cinta di mura, in ciottoli fluviali e blocchi di serizzo, in buona parte di spoglio, dotata di torri quadrangolari. Presso le torri tardoromane è la chiesa di San Giovanni con il Battistero, la quale è stata edificata in tre fasi. Nella prima, di V sec., era una struttura ad aula unica. Nella seconda, in epoca longobarda, viene tripartita. Nella terza fase, che forse è di età carolingia, viene addossata l'absidiola a Sud. Il Battistero, di pianta ottagonale absidata, è di V sec. Presenta eccezionalmente due vasche battesimali. Presso questo complesso si riconosce ancora una cisterna tardoromana, originariamente rivestita di cocciopesto e coperta a volta. Nell'area circostante si si erge la Chiesa di San Paolo, di X-XI sec., ed i resti di una canonica di IX sec.. La chiesa di S. Maria foris Portas, all'esterno della cinta, sembra aver avuto una fase paleocristiana ed è adorna di pitture di VIII sec..
La chiesa di S. Maria foris Portas
Gli scavi hanno evidenziato una frequentazione del luogo a partire dall'età pre-protostorica. La fondazione del castrum Sibrium sembra risalire al IV-V secolo in relazione a una linea difensiva contro le grandi migrazioni di popoli germanici.
Durante l'età longobarda, Sibrium viene ricordato come civitas, cioè come centro di un ampio distretto territoriale. In età carolingia, si costituì la Contea del Seprio.
Tra il 1285 e il 1287 l'insediamento venne completamente raso al suolo ad opera dei milanesi durante la lotta contro i Torriani. L'arcivescovo di Milano Ottone Visconti ne decretò il perpetuo abbandono, ad eccezione delle chiese, che vennero officiate fino al XVII secolo
Basilica di S. Giovanni
La grande basilica, a pianta rettangolare, era divisa in tre navate (V secolo). In un secondo momento venne arricchita da un'abside centrale e in seguito da un'absidiola. Girando attorno al luogo di culto si trovano i resti di una grande cisterna, di un ambiente ristretto (forse una sacrestia), il basamento di una torre campanaria e una zona cimiteriale, di cui si conservano solo un paio di lastre tombali longobarde.
Battistero di S. Giovanni Battista
L'edificio a pianta ottagonale aveva una piccola abside. Al suo interno si conservano due vasche battesimali. Può essere databile al V secolo.
Chiesa di S. Paolo
Piccola chiesa a pianta esagonale, dotata di abside, ambulacro e loggiato. Probabilmente di età romanica.

 Ufficio stampa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Chiara Porta - cell. 328 9629722 - mail: cporta@eoipso.it

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Rosemarie Fiore
Pyrotechnics
Firework Drawings
April 2 - May 16, 2009
Opening reception:
Thursday, April 2, 6 - 9 PM
Rosemarie Fiore, Firework Drawing #25, 2009
Lit firework residue on paper and cardboard
54 3/4 x 41 inches (139 x 104 cm)
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
P R E S E N T S
Rosemarie Fiore
Pyrotechnics

Priska C. Juschka Fine Art is pleased to present Pyrotechnics, Rosemarie Fiore’s first solo exhibition at the gallery. Fiore’s discipline relates to the European Surrealist movement and to German Wolfgang Paalen’s method of Fumage — known as an automatic technique, whereby unpremeditated imagery is generated, when provoked by a candle held under a sheet of paper, causing soot to gather on its surface — prompting the mind to associate freely. With her own process, Fiore similarly favors this element of randomness, being subjected only to her medium’s limitations and to the source of her subconscious.

Following her own realization that fireworks, lit and thrown onto a smooth cement floor, leave chaotic marks as they spin and explode, Fiore started painting and drawing with the colorful pigments discharged by the explosives. By way of cardboard cylinders and metal cans, Fiore retains the firework explosions like specimen, restraining their movements to a constricted area on the paper and regaining a certain authority over her source. Furthermore, by tying fireworks to a large stick, she commands her medium, like any other, narrowing the potential for chance errors. Fiore concedes, however, acknowledging that “Fireworks are explosives. They are violent, destructive and chaotic in nature.”

Originally discovered in China about 2,000 years ago, fireworks, both then and now, are thought to have the power to fend off evil spirits and ghosts, by frightening them with the loud bangs of their explosions. The alchemical connotations of fireworks, exemplified by the tragic figure of Dr. Faustus, who used pyrotechnics for his experimental rituals in his quest for greater enlightenment, are immanent. Fiore’s practice alludes to these deductions while simultaneously demonstrating that, above and beyond all implications, fireworks can simply be used as a creative tool for abstract compositions of color and light.

Rosemarie Fiore was born in 1972 in Mount Kisco, NY and currently lives and works in New York City. She received her M.F.A. from The School of the Art Institute of Chicago, IL and her B.A. from the University of Virginia, Charlottesville, VA. Fiore’s work has been the subject of several solo and group exhibitions nationally and internationally, including Painting, Performance and Machines, Second Street Gallery, Charlottesville, VA (2008) and The Good-Time Mix Machine: Scrambler Drawings, Grand Arts, Kansas City, MO (2004). Fiore has gained wide recognition having created and exhibited her work in various institutions and programs, among them the Yaddo Residency, Saratoga Springs, NY (2007), the Marie Walsh Sharpe Studio Program, New York, NY (2003), Special Editions Fellowship, the Lower East Side Print Shop, New York, NY (2002), Artist in the Marketplace, the Bronx Museum, Bronx, NY (2001), Workspace Grant, Dieu Donné Papermill, New York, NY (2001) and Skowhegan School of Painting and Sculpture Fellowship, Skowhegan, ME (1999).

Rosemarie Fiore    biographyworks online
Pyrotechnics Video
Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on
Thursday, April 2, 6 - 9 PM
Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.

 

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a cura di Mario Franco
 
dal 2 aprile al 25 giugno 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch
 
“C’è un modo di andare al cinema come altri vanno in chiesa e io penso che, da un certo punto di vista, davvero indipendente da ciò che vi si dà, è là che si celebra il solo mistero assolutamente moderno”.
André Breton
 Il successo della rassegna Serate Futuriste Cinema & Musica, appena conclusa presso il Museo Nitsch, dimostra che esiste ancora interesse ed attenzione per il Cinema delle Avanguardie. La Fondazione Morra continua le proiezioni del Giovedì mettendo a confronto il cinema sperimentale di vari paesi europei e quello americano, nel periodo che va dalle cosiddette “Avanguardie storiche” fino ai primi anni ’60 ed alla nascita del cinema underground.
L’avanguardia rigetta e critica il cinema di intrattenimento ed il suo modo di produzione industriale; la sua ricerca determina significati invece che fiction film commerciali ed è orientata da un linguaggio non compromesso dal regime. La maggior parte dei film/video-makers enfatizzano la visione più che il testo ed il dialogo e sfuggono le rigide classificazioni; alla fine le differenti nomenclature - avanguardia, underground, sperimentale, indipendente - condividono lo stesso senso di estraneità, libertà ed indipendenza.
Gli anni 1920 rappresentano un periodo di grande creatività del XX secolo ed un indiscutibile modello di avanguardismo. Una miriade di movimenti artistici - Dada, Surrealismo, Costruttivismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo co-esistono nello stesso periodo e molti artisti fluttuano da un campo all’altro; inoltre le differenti modalità di espressione - danza, musica, pittura, poesia, scultura, cinema - caratterizzano la fertilizzazione incrociata nelle forme artistiche.
La prima serata compara i films francesi Anémic Cinéma di Marcel Duchamp e La glace à trois faces di Jean Epstein e quelli americani Autumn Fire di Hermann G. Weinberg, H2O di Ralf Steiner e Lot in Sodom di James Sibley Watson.
 
ABBONAMENTO € 40.00 / INGRESSO SERATA € 5.00
  
GIOVEDÍ 2 APRILE 2009 ore 20.00
 
FRANCIA: Marcel Duchamp - Anémic Cinéma, 1926 (b/n, 7 min.); Jean Epstein - La glace à trois faces, 1927 (b/n, 31 min.)
USA: Herman G. Weinberg - Autumn Fire, 1931 (b/n, 15 min.); Ralph Steiner - H2O, 1929 (b/n, 12 min.); James Sibley Watson - Lot in Sodom, 1933 (b/n, 27 min.)
 
Marcel Duchamp - Anémic Cinéma, 1926 (b/n, 7 min.)
Firmato dal suo alter ego Rrose Sélavy, il titolo del film è l’anagramma della parola cinéma. Il film consiste in una serie di giochi di parole in francese scritte a spirale che si alternano ai Rotoreliefs - dischi ottici rotanti; il film è privo di senso, in linea con le idee sovversive del Dadaismo.
 
Jean Epstein - La glace à trois faces, 1927 (b/n, 31 min.)
Jean Epstein spesso si riferisce allo sguardo fisso della cinepresa come ad un atto sensuale e persino erotico; la sua dipendenza per il primo piano, l’ossessione per l’oggetto, la padronanza del montaggio, della variazione di velocità di ripresa e la fiducia nelle abilità interpretative del pubblico sono tutte presenti in questo film.
 
Herman G. Weinberg - Autumn Fire, 1931 (b/n, 15 min.)
Questo poema filmico è un ritratto commovente di due giovani amanti divisi che si desiderano vicendevolmente. La donna è in campagna, l’uomo a New York ed il film oscilla fra questi due luoghi. Ognuno dei due cammina in solitudine, mentre la cinepresa cattura splendidamente la bellezza e l’isolamento della campagna come della città.
 
Ralph Steiner - H2O, 1929 (b/n, 12 min.)
H2O è uno studio di riverberi luminosi sull’acqua. “…Ho cercato di vedere come e quanti materiali interessanti potevo ottenere impegnandomi a guardare l’acqua in un modo nuovo, piuttosto che fare trucchi con la cinepresa”. Un semplice esperimento che mostra le possibilità della pellicola di rappresentare la semplicità della vita, qualcosa di ordinario quanto l’acqua, ma molto difficile da osservare con la sola percezione umana.
 
James Sibley Watson - Lot in Sodom, 1933 (b/n, 27 min.)
La storia biblica di Sodoma e Gomorra è qui raccontata come una danza scatenata e riempita di immagini erotiche omo/etero sessuali. Purtroppo il sovraccarico di simboli, l’uso delle sovrapposizioni e di elementi astratti non aiutano la narrazione.
 
Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
 

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VITALIANO ANGELINI

Dipinti incisioni e disegni

Biblioteca del Centro Culturale

Nembro (BG)

 

Vernissage: sabato 4 aprile 2009, ore 18,00

 

La Direzione della Biblioteca del Centro Culturale di Nembro (BG) è lieta di presentare, nella sala Rovere,  presso i propri spazi espositivi, la mostra di pittura, incisioni e disegni dell’artista urbinate Vitaliano Angelini

L’esposizione, che sarà visitabile dal 4 aprile al 9 maggio 2009, vedrà, nella serata d’inaugurazione, la presenza dell’artista.

 

La ricerca affrontata nelle opere di Vitaliano Angelini afferma l’esistenza di una personalità forte, che, pur nelle variegate articolazioni dell’Io, attinge dal profondo delle emozioni più diverse: enfasi, gioia, sentimento, passione, ribellione.

Immagini silenziose, ma al tempo stesso urlanti, per la forza e l’energia che emanano e per la capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico a più livelli sensoriali.

Messaggi diretti ed immediati, tali da disegnare spazi nuovi di libertà, sovrapponibili ai reali brani della vita vissuta, che amplificano, modificano  e rifrangono le stesse forme, le quali si caricano di valenze inaspettate e catalizzano l’attenzione del visitatore.

Un processo di coinvolgimento in cui lo spettatore lascia che siano le forme rappresentate a dettare la lettura dell’unico stato d’animo possibile, uniformandone ed omologandone tratti e peculiarità..

Le circonferenze e le linee diventano nello spazio del quadro, Soggetti-Oggetti senza tempo. Esse catalizzano in maniera univoca l’attenzione sull’ insieme delle forme,  sui dettagli, sul colore, sui riflessi  e non è chiaro quale di questi possa prevalere sugli altri. E’ la potenza della visibilità e del gioco dei rimandi a spostare la lettura delle cose. A volte,l’insieme della rappresentazione parrebbe accostarsi alla fissità ed imperturbabilità degli scenari metafisici ma il distacco è rapido e lascia che un turbinio repentino di passioni si mescoli e si accavalli dissolvendo la lettura del soggetto “fisico” , e invita lo spettatore ad entrare in un mondo nuovo, nel mondo rarefatto dello spirito, dell’animo, della sensibilità, dell’intelligenza.

Michele Dal Colle

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SINFONIE D'ACQUA
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Inaugurazione: sabato 4 aprile ore 19
In mostra dal 3 al 15 aprile 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da martedì a domenica dalle ore 15:30 alle 19:30;
chiuso lunedì e 
11 e 12 aprile per le festività pasquali
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo 

Immagini disponibili su: http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157616143086460/

Dal 3 aprile la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Sinfonie d'Acqua" mostra internazionale d'arte curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone in collaborazione con la rivista di arte, cultura e informazione Bluarte.
Il tema della mostra è dedicato all'Acqua e alle sue qualità visive e sonore che affiorano con particolare rilievo nella produzione artistica di Flora Brescianini. L'acqua è uno dei quattro elementi che è sorgente di vita e al tempo stesso spettacolo della natura come rammentano le immagini liriche di Giusy Fossati e dell'austriaca Mariana Cornea, animate da un cromatismo cangiante. 
Nell'arte contemporanea vengono esplorate nuove tecniche e linguaggi creativi con audacia espressiva: è il caso di Giuseppe Murzio che propone un'inedita fotoscultura. Particolarmente evocativi i lavori realizzati da Valentina Carrera, che rivela una sensibilità tutta informale.
Tonalità più attenuate e quasi autunnali appaiono nella ricerca artistica di Carlotta Montagna e Anna Zolfo che si elevano in elegie blu con Giulia Infante ed Enzo Montuori. Onde in immaginario viaggio sonoro avanzano in Maria Sarafianou, talentuosa autrice greca, e fluttuanti sensazioni dell'anima si sollevano dal velluto pittorico di Moàn e Cristina Zanchetta. 
Stupore turchese è melodia visiva in Cinzia Pigini e muliebre naufragio in Paola Bassoli, dove sguardo e pensiero vivono nell'afflato di nuove sinfonie d'acqua. 

Presso: Galleria Il Borgo
Corso San Gottardo 14, 20136 Milano (zona Navigli)

Direzione Artistica: Sabrina Falzone info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info 
Ufficio grafico: G. Di Salvo
Responsabile di sala: Fabiana ufficiostampa@sabrinafalzone.info
Catalogo telematico a cura di BluArte
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Roberta&basta e Playboy Italia 
Presentano la quarta edizione della mostra fotografica di Malena Mazza:

MAGIC MOMENT IN FIORICHIARI
Vernissage il 23 aprile ore 18,00 in via Fiori Chiari,3 in occasione delle serate Fuori Salone con la partecipazione delle playmate. 
la mostra e la vendita proseguiranno fino al 31 maggio
“Donne Cane"

Compenetrazione e connubio tra moda, design, e fisicità. Questo il tema della nuova mostra fotografica 
di Malena Mazza.
In un'atmosfera decò, caratterizzata da una straordinaria selezione di oggetti d'arte e d'arredo, si muovono le protagoniste 
del mondo elitario e sofisticato di Malena Mazza, in perfetta sintonia con lo stile e l'immagine di un magazine unico ed esclusivo come Playboy.
La ricerca artistica armonizza glamour ed erotismo, e la sensualita' e' un sottile gioco di potere, ironico e provocante.
"Donne Cane"
e' il racconto, per immagini, di una femminilita' che rinuncia al comando ed ostenta la devozione.
Donne protagoniste cosi' forti e sicure da potersi concedere il lusso di scegliere di essere oggetto del desiderio.
Donne schiave ma Padrone, capaci di stravolgere e confondere i ruoli.
Sofisticate “Donne Cane”
che stabiliscono un intimo rapporto di dipendenza reciproca con l'altra meta' del loro mondo.

"Oltre ogni modello e convenzione,al di la'di qualsiasi perbenismo e incurante del giudizio,la femminilita' si fa sottomissione.
Le donne di Malena Mazza,artista eclettica e visionaria,
sono trasgressive e provocanti ma anche amabili ed appassionate.
La loro e' una seduzione elegante, curata nei dettagli, un raffinato compiacimento che confonde fragilita' e consapevolezza,
finzione e realta', gioco e sentimento.Lo sguardo spregiudicato ed intenso di 
Malena Mazza,
sottolinea il fascino ed il mistero dell'eros femminile.La sensualita' non ha regole ne' freni, vive solo di fantasia e libertà."

Malena Mazza nasce a Bologna, vive a Milano.
Inizia come aiuto regia di Antonioni e dei fratelli Taviani, poi segue la passione della fotografia.
e oggi i suoi servizi vengono pubblicati dalle più prestigiose riviste di moda internazionali.
Nel 2001 pubblica un libro fotografico "Senza babysitter" edito da Leonardo Arte (Mondadori)
con introduzione del Nobel Dario Fo.
Dal 1982 ad oggi ha realizzato più di 30 mostre personali nelle più importanti
Gallerie D'Arte Pubbliche e Private.
Al lavoro redazionale ed artisico affianca una vasta produzione di cataloghi e campagne stampa.
http://www.malenamazza.com
info@malenamazza.com

Malena Mazza
http://www.malenamazza.com
info@malenamazza.com

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ARTE CONTEMPORANEA IN PINACOTECA 

LUDOVICO PRATESI INCONTRA PAOLO ICARO 

Ancona, giovedì 2 aprile, ore 18, Pinacoteca Comunale Francesco Podesti 

Una conversazione sull’arte contemporanea, giovedì 2 aprile, alle ore 18 ad Ancona nella Pinacoteca Comunale Francesco Podesti, con due protagonisti: Paolo Icaro, artista di fama internazionale, e Ludovico Pratesi, critico e curatore, direttore del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. Un incontro di estremo interesse che si tiene, mentre una raccolta di rarissimi ed inediti disegni di Icaro sono esposti nella sala mostre della Pinacoteca e due sue stele sono in dialogo con Sebastiano del Piombo e con Lorenzo Lotto. Nel contempo è ancora acceso il dibattito suscitato a livello nazionale dall’articolo di Pratesi (apparso nell’ultimo numero di “D. di Repubblica”) che traccia un quadro realistico del panorama dell’arte contemporanea in Italia, con stretto riferimento alle strutture espositive e alle istituzioni pubbliche preposte. L’appuntamento, introdotto da Gabriella Papini e Stefano Verri, pur essendo rivolto a tutti, ed infatti per il giorno 2 aprile la Pinacoteca effettuerà l’ingresso gratuito, vedrà certamente la presenza di galleristi, curatori, artisti, direttori di musei e di quanti operano in questo settore e comunque nell’ambito della cultura a livello regionale. La mostra, aperta con grande successo il giorno 21 marzo, sta proseguendo con altrettanti lusinghieri risultati e sta ad indicare la possibilità di proporre spazi contemporanei all’interno di sedi destinate tradizionalmente all’arte antica, con un proficuo apporto di presenze ed energie culturali e professionali diverse. Ricordiamo che la mostra PAOLO ICARO è stata inserita nel calendario della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel calendario della Regione Marche.

Per informazioni : 071 200648- 071 2225041
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ARTIST’S BOOKS BY SOL LEWITT

Tutti i Libri d’Artista

Spoleto, Galleria civica d’Arte Moderna

 

a cura di Giorgio Maffei / Emanuele De Donno

progetto di VIAINDUSTRIAE/STUDIO A’ 87

 

inaugurazione: mercoledì 8 aprile 2009 ore 17.00 Spoleto, Palazzo Collicola, Galleria civica d’Arte Moderna

durata mostra: 8 aprile | 26 aprile 2009

 

organizzazione Emanuele De Donno, Elisabetta Reali, Franco Troiani

enti sostenitori Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto

catalogo generale dell’opera editoriale bilingue (italiano-inglese), edizioni VIAINDUSTRIAE in mostra,

con testi critici di Giorgio Maffei, Emanuele De Donno, Didi Bozzini, Cecilia Metelli, Marilena Bonomo

 

Inaugura mercoledì 8 aprile alle ore 17.00 alla Galleria civica d’Arte Moderna di Spoleto, la mostra ARTIST’S BOOKS by Sol LeWitt dedicata a tutti i libri d’artista di Sol LeWitt; un tributo della città di Spoleto al grande artista concettuale americano.

Il progetto di VIAINDUSTRIAE, in collaborazione con STUDIO A’87, curato da Giorgio Maffei ed Emanuele De Donno, è una mostra inedita e di grande valore scientifico, che si propone di ricordare Sol LeWitt, a due anni dalla scomparsa, focalizzando l’attenzione sulla sua intera produzione di libri d’artista.

La mostra raccoglierà per la prima volta sistematicamente, tutti i Libri d’Artista realizzati nel corso del suo iter artistico, allestiti intersecando la collezione permanente della GCAM, di cui fanno parte Complex Form n.90, 1991 e l’intervento site-specific Bands of color, 2000, [Wall drawing n.951]. Il percorso, sarà organizzato seguendo l’andamento cronologico della produzione di Sol LeWitt, con lo scopo di ripercorrere l’evoluzione della sua pratica artistica, lasciando aperta la possibilità di delinearne le affinità e le aree tematiche esistenti.

 

I Libri d’Artista sono un’importante linea di ricerca percorsa da Sol LeWitt e rappresentano la sintesi formale e concettuale del suo lavoro e della sua stessa vita.

 

They do not need a special place to be seen. They are not valuable except for the ideas they contain. They contain the material in a sequence which is determined by the artist. Sol LeWitt

 

In essi emergono linee, geometrie, immagini e memorie in sequenza. Massima espressione della progettualità, il libro, non presuppone alcuna limitazione contenutistica o formale a priori, divenendo espressione totale dell’Idea. La basica geometria del quadrato e la brillantezza del bianco divengono dunque, le matrici fondamentali su cui si dispiega il processo mentale, su cui il nero, o il pantone di colore, descrivono con incisività e con clinica analisi ogni tappa del suo percorso.

 

A partire dagli anni '60, nell'ambito delle ricerche artistiche contemporanee, si e' assistito al recupero e al rinnovamento di una pratica, che era gia' delle avanguardie storiche e che ha portato alla produzione di una serie di oggetti, difficilmente contenibili entro categorie predefinite. Si è iniziato a parlare così, di libro d'artista, di libro come lavoro d'arte, di libro-oggetto o di libro-opera; in questo ambito Sol LeWitt risulta un pioniere, scopritore, catalizzatore di progetti.

 

It is the desire of artists that their ideas be understood by as many people as possible. Books make it easier to accomplish this. Sol LeWitt

 

Analizzare dunque questa parte di produzione, costituisce un atto di profonda conoscenza della sua opera tutta, caratterizzata da infinite modulazioni con schemi costruttivi, schizzi progettuali, disegni esecutivi, tassonomie fotografiche, che impaginano l’architettura di piccole opere/libro.

 

 

 

  Sol LeWitt nasce ad Hartford, Connecticut, nel 1928 da immigranti Russi di origine ebraica. Dopo aver frequentato la Syracuse University , viaggia in Europa e si arruola nella guerra in Corea; si stabilisce poi a New York dove frequenta la School of Visual Arts e lavora come disegnatore presso l’architetto I.M.Pei. Realizza la sua prima personale nel 1965 presso la Daniels Gallery , New York e l’anno successivo partecipa presso la  Dwan Gallery alla collettiva 10x10 insieme ad Andre, Baer, Judd, Martin, Morris, Reinhardt, Smithson e Steiner. E’ già evidente un interesse strutturale per la pittura e per la scultura. Partecipa a numerose esposizioni di Arte Minimale e Concettuale tra cui: “Primary Structures”, al Jewish Museum,1966 e “When Attitude Becomes Form”, alla Kunsthalle di Berna, Svizzera,1969. Pubblica nel 1967 “Paragraphs on Conceptual Art” divenendo ufficialmente il primo teorizzatore dell’Arte Concettuale. LeWitt arriva a sostenere che il compito primario dell’artista è unicamente la formulazione del progetto. Secondo questo assunto, il libro d’artista diviene espressione totale dell’Idea, matrice pura a priori, e mezzo più efficace per veicolarla poichè di facile circolazione. Per incentivare la diffusione di libri-opere a basso costo, che lui stesso collezionava e scambiava, nel 1976 apre a New York con Lucy R. Lippard la libreria Printed Matter . Nei suoi libri d’artista esprime tutta la sua evoluzione artistica ( Four Basic Kinds of Straight Lines ) e biografica ( Autobiography ).

LeWitt partecipa a Documenta 6 (1977) e 7 (1982) a Kassel; nel 1987 allo Skulptur Projekte a Monaco, nel 1989 alla Biennale di Istanbul e a varie edizioni della Biennale di Venezia.

Dagli anni ’70 iniziano i suoi contatti con l’Italia e grazie alla gallerista Marilena Bonomo conosce Spoleto, città dove vivrà per 30 anni. Qui approfondisce le sue ricerche e lascia tracce indelebili nel paesaggio urbano/culturale e nel territorio.

Le maggiori retrospettive dedicate a Sol LeWitt,  sono state organizzate dal Museum of Modern Art di New York, nel 1978 e dal San Francisco Museum of Modern Art, nel 2000. Nel 2006 alla Dia:Beacon è stata riproposta la prima produzione di wall drawings in un’esposizione intitolata "Drawing Series..."

Sol LeWitt è venuto a mancare l’8 aprile del 2007 a New York.

 

evento collaterale: "I luoghi di Sol LeWitt in Umbria"

presentazione della mostra virtuale a cura di Cecilia Metalli, organizzazione Comune di Spoleto

venerdì 24 aprile ore 18.00 Spoleto, Palazzo Collicola, Galleria civica d’Arte Moderna

 

info

Galleria civica d’Arte Moderna/10.30-13.00/15.00-18.30

Piazza Collicola, Spoleto (PG)

+39 0743 46434 info@viaindustriae.it

 

 Assessorato alla Cultura – Comune di Spoleto

Assessore Giorgio Flamini

Maria Rita Cosso

Maurizio Lupidi

 

 ACAS SERVICES srl unipersonale - Sezione Eventi
Sede operativa: Via dei Tessitori 2, 05018 Fontanelle di Bardano - Orvieto (TR)
Tel.0763/315740 Fax.0763/316383
www.caravancafe.it  www.enricomascelloni.it

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C I N Q U E B U O N E R A G I O N I P E R E S S E R C I

CATALOGO  DELL' ARTE  MODERNA  n. 44

DOV’È DISTRIBUITO, CHI LO ACQUISTA

Il Catalogo viene venduto nelle migliori librerie d’Italia, direttamente dall’editore, su prenotazione e presso gli stand Editoriale
Giorgio Mondadori nelle più importanti manifestazioni d’arte. Chi lo acquista? Artisti, galleristi, operatori, collezionisti, 
critici, studiosi d’arte moderna e semplici appassionati.

PUBBLICITÀ E PROMOZIONE

Una nuova campagna pubblicitaria studiata appositamente per il Catalogo:
tutti i mesi, all’interno del mensile Arte, è prevista la presenza di un’elegante pagina pubblicitaria con i contatti utili per richiedere informazioni.

Il Catalogo è inoltre presentato sul sito www.cairoeditore.it/libri

IL MERCATO DELL’ARTE IN TEMPI DI CRISI ECONOMICA

Le valutazioni, le statistiche e le considerazioni dell’esperto sui movimenti del mercato in Italia e nel mondo. 
Conferme, sorprese e prospettive.

OMAGGIO ALL’ARTISTA DI COPERTINA

Come già nel numero 44, nelle prime pagine del Catalogo viene riproposta un’importante novità: il testo critico di Paolo Levi dedicato all’artista la cui opera è pubblicata in copertina accompagnato dalle immagini di altre opere pubblicate a colori.

FUTURISMO E MERCATO, IL VALORE DI UN’IDEA

A cento anni dalla nascita del Futurismo il Catalogo propone un’interessante analisi critica a cura di Paolo Levi: dai grandissimi come Balla o Boccioni ad altri meno noti, chi sono gli artisti che aderirono al movimento e come hanno influenzato l’arte del Novecento.

UN’OPERA INSOSTITUIBILE Un catalogo ricco di contenuti e informazioni, indispensabile per gli addetti ai lavori 
e per gli appassionati d’arte.

I LIBRI GIORGIO MONDADORI - La bellezza della qualità

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ARMONICI CONTRASTI
Marialuisa Sabato
Esposizione Personale di Pittura
Inaugurazione: Sabato 23 Maggio ore 18,30
In mostra fino al 3 giugno 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da martedì a domenica dalle 15:30 alle 19:30
Lunedì chiuso
Presentazione critica di
Sabrina Falzone e Antonella Iozzo
Presso: Galleria Il Borgo

Immagini disponibili su: http://www.flickr.com/photos/30901318@N07/sets/72157616239669730/

Dal 23 maggio la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Armonici contrasti" mostra personale di pittura di Marialuisa Sabato, quotata artista contemporanea che, sin dagli esordi, ha ottenuto prestigiosi e cospicui riconoscimenti internazionali.
L'esposizione, curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, propone un inedito nucleo di opere della pittrice che si contraddistingue per una "tangibile poetica del contrasto. Tale orientamento pittorico non s'impernia esclusivamente su una pluridirezionalità della pennellata, scaltra e sicura, ma si fonda piuttosto su piacevoli contrasti cromatici nonché su opposte pulsioni interiori. Se da un lato l'autrice si diletta ad accostare inconsuete tonalità fredde ad ampie stesure purpuree, dall'altro si percepisce l'inquietudine di uno stato d'animo travagliato: un velo di malinconia, infatti, affiora dalla joie de vivre di Marialuisa Sabato, un moto di dissenso si eleva con voce altisonante, come un grido soffocato, dinanzi alle atrocità della nostra epoca decadente.
Da questo raccapricciante scenario sociale, l'artista riesce a trovare la forza interiore per esprimere il suo intramontabile ottimismo verso il genere umano.
Nella nuova produzione artistica nasce dentro di lei una forte esigenza di equilibrio tra se stessa e il mondo esterno, tra l'impulso creativo e la ratio, tra lotta e rassegnazione, che si esprime in armonici contrasti. In questo senso il letto di sangue da cui svettano eleganti steli diviene calamitante tappeto d'amore, energia primordiale e messaggio di fiducia.

MariaLuisa Sabato ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bari, diplomandosi nel 1994. Nell'ottobre 2005 è stata finalista del IV Concorso Nazionale di Pittura "Città di Fondi", promosso dalla Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, con il famoso Maurizio Calvesi presidente di Giuria. Nel 2008 ha vinto il 1° Premio Internazionale Barberart presso il Foro Boario di Nizza Monferrato (AT) con la seguente motivazione della Giuria: "riflessi e rifrangenze d'anima, filtri sospesi con la dolce persuasione del colore..."

Presso: Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 340.6446804
f.sbrandolino@alice.it

Direzione Artistica:
Dr Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

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PROSPETTIVE INATTESE
La natura entra in scena

 Mostra Personale di Martino Dissegna
Inaugurazione: Sabato 18 Aprile ore 18,30
In mostra fino al 3 Maggio 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da martedì a domenica dalle ore 15:30 alle 19:30;
chiuso lunedì e il 1 maggio
Presso: Galleria Il Borgo

Le immagini dell'evento sono disponibili su: http://www.flickr.com/photos/30901318@N07/sets/72157616239600526/

Dal 18 aprile, in occasione dell'XI Settimana della Cultura indetta dal Ministero dei Beni Culturali, la Galleria Il Borgo di Milano presenta "PROSPETTIVE INATTESE. La natura entra in scena" mostra personale d'arte di Martino Dissegna, eclettico artista bassanese che riesce a esprimere l'elegia dell'universo in immagini di ancestrale bellezza.
L'esposizione di pittura contemporanea, curata dai critici d'arte Sabrina Falzone e Antonella Iozzo, libera il suono dell'immenso in scenografiche ripartizioni spaziali, non a caso Sabrina Falzone ha definito l'autore un "raffinato cantore dell'arte cosmogonica, capace di ripercorrere le sfumate traiettorie dell'inconscio in attimi di quiete sensoriale".
Nella suggestiva cornice dei Navigli alla presenza di giornalisti, critici e numerosi intellettuali del panorama culturale nazionale sarà inaugurata la Galleria Il Borgo, a cui seguirà la presentazione di Antonella Iozzo, direttrice della rivista Bluarte, che afferma a proposito delle opere di Martino Dissegna: "percezioni materiche sulla pelle dell'infinito comunicano il soffio vitale, librano la bellezza poetica del cielo e sfiorano la profondità del mare per risalire poi le vertigini dell'esistenza.
Nel purismo sensibile di Dissegna l'orografia dell'anima si dispiega in ambienti che offrono diversi piani di lettura fino a riassumere l'idea della vita, della  memoria, della natura. L'eterno si congiunge con il tempo, l'invisibile si veste di luce, l'Arte incontra la Natura, si aprono prospettive inattese: Martino Dissegna entra in scena".

Presso: Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 340 3349952
www.martinodissegna.it

Direzione Artistica: Sabrina Falzone info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info
Ufficio grafico: G. Di Salvo
Responsabile di sala: Fabiana ufficiostampa@sabrinafalzone.info
Catalogo telematico a cura di BluArte
Catalogo cartaceo in sede
Servizio fotografico a cura di Francesco Parolin
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“Mirabilia, i luoghi dell’apocalisse”

 

 

 

 

Sede della mostra

Centro Espositivo Palazzo dei Sette, Orvieto

Periodo                

07 – 23 Aprile  2009 da martedì a domenica

Orari                 

10:00 - 13:00  / 15:00 - 19:00 Ingresso libero

Inaugurazione

Informazioni         

Martedì 7 Aprile, ore 17:00 Sala del Governatore

0763/29340 - 328/3676916 - 333/6901839

 

 

 

 

 

 

Promossa dal Comune di Orvieto, patrocinata dell’Opera del Duomo e dalla diocesi di Orvieto-Todi, con la partecipazione di EPSON (sponsor tecnico) e TELECOM Italia, si terrà ad Orvieto dal 7 al 23 aprile presso il Palazzo dei Sette una mostra sul Giudizio Universale di Luca Signorelli intitolata “Mirabilia, i luoghi dell’apocalisse”.

 

L’evento ideato e organizzato dalla cooperativa Cultour (innovazione per la cultura ed il turismo), realizzato da Laboratoriorosso e in collaborazione con Acas Eventi, propone una inedita presentazione del capolavoro del Signorelli caratterizzata da una spettacolare sequenza di immagini del ciclo pittorico dell’ apocalisse realizzate da Sandro Vannini, e da un originale commento poetico sul significato filosofico e teologico dell’opera.

 

“La mostra Mirabilia propone un nuovo modello di rapporto con l’opera d’arte dove lo spettatore è invitato a diventare un “contemplante”, a fare cioè un’esperienza personale e totale delle immagini di Signorelli, a seguirne il percorso educativo per comprendere l’insegnamento spirituale che l’artista ha voluto sviluppare con le sue grandiose scene apocalittiche. In Mirabilia l’arte trova così la sua funzione educativa e iniziatica, e cioè di introduzione emotiva, fisica, esperienziale nei misteri della nostra salvezza; ritrova quella dignità che viene calpestata e perduta nelle asettiche analisi meramente storiche che fanno di ogni opera un rudere morto di una successione di cadaveri, e della storia dell’uomo un grande e inutile cimitero. No, qui l’opera torna viva, torna a parlare a me e adesso, torna a provocare la nostra generazione di inizio XXI secolo, e a ricordarci che la scelta da compiere è più che mai decisiva, e che ne va di tutto il nostro futuro, di quali figure di umanità o di disumanità faremo crescere sulla nostra terra” (Marco Guzzi).

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 Venerdì 24 aprile 2009 alle ore 18,00 verrà inaugurata presso la biblioteca Museo “Luigi Pirandello”  Via Imera n. 50 Agrigento, la mostra collettiva:

     Le vie dell’acqua

 Saranno esposte opere di: Gilda Gubiotti, Rosalba Mangione, Antonino G. Perricone e Giusto Sucato i quali hanno dato vita a quattro aspetti differenti dell’acqua, scrive Vinny Scorsone, curatrice della mostra nel suo testo in catalogo: “(…) Per Sucato essa è simbolo di vita, mondo contenente altri mondi, altre nature. Per la Mangione, invece, l’acqua è spirito, coscienza che lambisce i territori dell’anima. Più passionale è Gilda Gubiotti nelle cui tele i fiumi solcano la superficie terrestre delineando mondi e confini. Acqua furente è, invece, quella di Antonino G. Perricone che tutto smuove e distrugge, che si fa spuma marina per cantare un’ultima volta. (…)”  Delicatezza e forza, passione e intimità caratterizzano le tele in mostra e i singoli approcci con quest’elemento da cui tutto ha avuto inizio. Un elemento prezioso che presto, purtroppo, farà la fortuna solo di pochi.

 La mostra resterà aperta dal 24 aprile al 6 maggio 2009 con i seguenti orari: lunedì – venerdì 8.30 – 13.30 – mercoledì e giovedì 15.00 – 18.30 Via Imera n. 50  Agrigento.

 Palermo, 29/03/2009   
 
add. stampa e p.r. Mariella Calvaruso

brs.museo.ag@regione.sicilia.it

Studio71pa@tin.it

0922 21837 -  091 6372862 - 333 2737182

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RUBELL FAMILY COLLECTION
 

April 3, 2009
www.RFC.museum
New limited edition photograph by
Hank Willis Thomas and Rashid Johnson

Hank Willis Thomas and Rashid Johnson, A Portrait of Two American Artists as Young Negro Scholars, 2008, Digital C-Print, 30 x 20.5 in., Edition of 31
Collaborating for the first time,
Hank Willis Thomas and Rashid Johnson have created a photograph featuring self-portraits titled “A Portrait of Two American Artists as Young Negro Scholars.” These two artists currently have a total of ninety works on view at the Rubell Family Collection in the exhibit “30 Americans.” The foundation’s proceeds from the sale of these photographs will be used to travel “30 Americans” to museums around the country. This photograph can be purchased by phoning or visiting the foundation in Miami or online at the RFC Bookstore.
 
The 232 page, hardcover exhibition catalog for “30 Americans” can also be purchased online. It features essays by Robert Hobbs, Glenn Ligon, Franklin Sirmans and Michele Wallace.
  30 AMERICANS catalog

Contemporary Arts Foundation
Rubell Family Collection
95 NW 29th Street
Miami, FL 33127

Phone: 305 573 6090
Open 10am to 6pm, Wednesday to Saturday

Rubell Family Collection
95 NW 29th Street, Miami, FL 33127, U.S.A.

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MERCOLEDI' 8 APRILE 2009: il Caffè Letterario, con Autori Online, la Fondazione Nievo e le Biblioteche di Roma, rende omaggio alla Giornata Mondiale UNESCO della Poesia.

Mercoledì 8 aprile, alle ore 18, nell'ambito della rassegna "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario di Roma (via Ostiense 95) sarà presentata un'anteprima del libro "Dai Parchi Letterari ai poeti contemporanei", edito dalle Edizioni Artescrittura in occasione della Giornata Mondiale UNESCO 2009 della Poesia.
Il progetto curato da Autori Online, responsabile delle attività culturali del Caffè Letterario, con la partecipazione dei più grandi autori della letteratura italiana - da Alberto Bevilacqua a Maria Luisa Spaziani, da Corrado Calabrò a Sergio Zavoli - ripercorre il filo della memoria tracciato da Stanislao Nievo, che circa vent'anni fa creò, con il patrocinio dell'UNESCO e dell'Unione Europea, "I Parchi Letterari", oggi diffusi in tutta Italia per valorizzare la sinergia fra turismo e cultura.
Oltre agli autori più noti, sono pubblicati nel libro alcuni poeti appartenenti alle generazioni recenti che hanno già dato prova di sicuro valore e che possono considerarsi rappresentativi di una linea di tendenza attuale, ed in particolare gli esponenti dell'Attualismo poetico teorizzato dalla poetessa Deborah D'Agostino.
Sarà presente, fra gli altri, Mariarosa Santiloni, Segretario Generale della Fondazione Ippolito Nievo, che cura l'organizzazione dei Parchi Letterari su tutto il territorio italiano.
Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).
Tutti gli amici sono invitati!

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Comitato Esecutivo Autori Online Community
http://www.autorionline.org

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ENNIO CALABRIA

La forma da dentro

A cura di Floriano De Santi

16 Aprile – 28 Maggio 2009

inaugurazione: giovedì 16 aprile, ore 18.30
Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67

Giovedì 16 aprile, il Museo Fondazione Matalon inaugura la mostra Ennio Calabria. La forma da dentro.

L’artista, considerato fin dagli anni sessanta uno dei maggiori protagonisti della pittura d’immagine italiana, non ha mai smesso di credere nell’atto del dipingere quale strumento insostituibile per conoscere la realtà esterna e nel contempo interna dello stesso artista, ed è testimone con forza oggi dell’attualità e della necessità profonda di questo gesto.

L’esposizione, documentata da un pregevole catalogo e presentata da un saggio critico di Floriano De Santi, propone un’emblematica selezione di oltre trenta dipinti, tra cui alcuni degli intensi ritratti e autoritratti degli ultimi anni – produzione alla quale è tornato mirabilmente con il ciclo dedicato a Giovanni Paolo II e con la serie “Un volto e il tempo” – ed un nucleo significativo di tele recenti, per lo più di grande formato. In queste opere ogni intenzione progettuale, anche se in passato simbiotica al processo stesso del dipingere, ora cede alla pura trasposizione sulla tela, dell’intima, oscura sensibilità associativa che, da dentro, identifica il mondo esterno. È come sdraiarsi sullo schermo bianco della tela attendendo, nel farsi della pittura, le ombre della direzione e dell'immagine come destino.

In una simile poiesis scrive De Santi: "Si direbbe che nella produzione figurativa degli ultimi quattro-cinque anni di Calabria il fantasma dell'immagine sgorga sulla soglia della forma spinta all'estremo, fino al privarsi del reale nelle sue molecole che un vortice spesso solleva a mulinello dalle apparenze incantevoli. Un tale linguaggio è fatto fondamentalmente per correggere, per scoprire, con quello che vede, proprio ciò che appartiene alla piccola, caduca sapienza di ogni comunicazione: il suo tempo di apparizione nella couche della propria distanza e della propria precarietà. Qui la probabilità immaginativa si sviluppa in termini inversamente proporzionali alla probabilità linguistica: dove termina la probabilità nella figura raggiunta da tutte le sue combinazioni, si apre una probabilità inventiva di significati che non è più linguistica, ma simbolica.

Catalogo Vallecchi 

INGRESSO LIBERO 

APERTURA:  Dal martedì al sabato: ore 10-19 domenica e lunedì chiuso

ufficio stampa: chiara belli e nadia vitari
Tel 02 878781 – 02 45470885 Fax 02 700526236
fineart@fondazionematalon.org - www.fondazionematalon.org
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León Gieco

Joselo Schuap, Lucas Segovia y Ramòn Ayala

  Los recitales seràn los dias 9 y 11 de abril en Misiones  POSADAS.

Toda la magia de León Gieco se verá reflejada en Misiones con dos presentaciones, la primera el jueves Santo en las Ruinas de San Ignacio y la segunda, en el Polideportivo Malvinas Argentinas de El Dorado. Junto a Joselo Schuap y sus músicos se estarán presentando en la Capital del Trabajo el próximo sábado 11 de abril, a partir de las 21Hs.

León Gieco, compartirá escenario con Lucas Segovia y Ramón Ayala.
Quedó descartada la presentación en Puerto Iguazú, tal como trascendió hace uno días en los medios de prensa. La presencia de León Gieco estará sumada a la grabación del cuarto disco de Joselo Schuap, donde los músicos estarán trabajando el viernes en lo que será la presentación de ese nuevo producto del creador de la Gira H2O.
La presencia de Gieco en El Dorado es un aporte del intendente de esa localidad, Norberto Aguirre; más el aporte de la Subsecretaría de Cultura. “Es una producción independiente con el apoyo de Cultura de la provincia de Misiones. Las entradas serán populares y estarán en venta a partir del lunes en todos los locales de Manolo’s y otros lugares más de “El Dorado”, contó a PRIMERA EDICION Joselo Schuap. Con tres discos grabados, y un cuarto a punto de salir, sólo falta grabar el tema con León Gieco y “Litoralmente” -como se llamará el CD- verá la luz, con el formato que más le ha gustado a la gente desde el primer disco.

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ROMA, VENERDI' 17 APRILE 2009, ORE 17: MARCO GUZZI E DONATELLA BISUTTI PROTAGONISTI DELLA RASSEGNA "INEDITI IN BIBLIOTECA", A CURA DI MARIA LUISA SPAZIANI, PRESSO LA CAMERA DEI DEPUTATI.

L'antica parola "spiritualità", che percorre tutta la storia della poesia ed è imprescindibile anche oggi, indagata da Marco Guzzi e Donatella Bisutti. Questo l'interessante tema del nuovo incontro di "Inediti in Biblioteca", che si terrà il 17 aprile p.v. (ore 17), presso la Biblioteca della Camera dei Deputati (via del Seminario 76, Roma).
La rassegna "Inediti in Biblioteca", ormai divenuta un classico della vita culturale della capitale, è organizzato a cura di Maria Luisa Spaziani, dell'On. Giuliano Cazzola e della Universitas Montaliana di Poesia.
Prenotazione obbligatoria inviando una email a: ineditiinbiblioteca2009@gmail.com
Ufficio Stampa: Francesco Comellini.

Naviga il sito della Universitas Montaliana di Poesia sul network telematico Autori Online:
http://universitasmontaliana.autorionline.org

Cogliamo l'occasione per ringraziare i poeti, gli appassionati e gli amici che domenica 5 aprile hanno sancito il successo della rassegna "Sinergie d'Arte - Caffè Letterario a Viterbo", ideata e condotta dalla poetessa Deborah D'Agostino, con il patrocinio di AUTORI ONLINE e CRESCERE INSIEME; nonché i numerosi amici che martedì 7 aprile hanno affollato la Sala delle Colonne di Palazzo Marini (Roma) per la presentazione del libro di poesie "Mots d'amour" di Bianca Maria Simeoni (Edizioni Artescrittura, relatori Corrado Calabrò, Maria Luisa Spaziani). 

Deborah D'Agostino, Comitato Esecutivo Autori Online Community
Massimo Nardi, cofondatore Universitas Montaliana di Poesia
http://www.autorionline.org
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MERCOLEDI' 15 APRILE 2009, CAFFE' LETTERARIO: LA DRAMMATICA ATTUALITA' DELLA GUERRA NEL LIBRO DI FRANCO DI MARE, ACCLAMATO BESTSELLER.

Dalla guerra del Golfo all'Iraq, dal Ruanda alla Somalia, dal Libano all'Afghanistan, la guerra vista e raccontata da un reporter diventa l'occasione per scendere in profondità nell'animo umano.
Sarajevo, 1992, Amira è una bambina, sta giocando per strada con le sue amichette. Un cecchino a trecento metri di distanza punta il fucile su di lei. Sparerà? Così si apre "IL CECCHINO E LA BAMBINA" il nuovo libro di Franco Di Mare, che tanto successo sta ottenendo per la sua capacità di analizzare la guerra nella sua assurda "normalità". "Psicopatologia della vita quotidiana", direbbe Freud. E in effetti il libro di Franco Di Mare sconvolge per la sua capacità di stare "dentro al fatto", mostrando il vero volto della violenza al di là delle immagini, spesso fuorvianti, che ci giungono dai mezzi di comunicazione di massa.
Siamo lieti di ospitare un grande giornalista, vincitore di due Oscar della televisione per i suoi reportage dal fronte.
La presentazione del libro, con la partecipazione dell'autore, avverrà al Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (www.caffeletterarioroma.it) il giorno mercoledì 15 aprile 2009, alle ore 18:00, nell'ambito della rassegna "Sinergie d'arte" a cura di Autori Online.
Presentano: Plinio Perilli e Francesco D'Episcopo. Interventi: Carlo Jovine, Pietro Raschillà, Massimo Nardi.
Conduzione a cura di Deborah D'Agostino.
Nel rivolgervi un caro saluto, insieme ai nostri affettuosi auguri di Buona Pasqua, vi diamo appuntamento al 15 aprile!

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Comitato Esecutivo Autori Online Community
http://www.autorionline.org
Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).


Questo archivio, finalizzato all'informazione culturale, contiene solo indirizzi di posta elettronica. Per cancellarti, clicca sul link: http://www.poetaonline.org/contatti/index.php
 
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La galleria 1000 eVENTI ha il piacere di annunciare l’inaugurazione della mostra collettiva
5 + 1 FROM A BIG CRASH TO A NEW DEAL

Il periodo che stiamo attraversando è indubbiamente uno tra i più difficili. Il Sistema dell’arte contemporanea come l’abbiamo conosciuto fin ora, con le sue frenetiche speculazioni e i continui giochi al rialzo, ha subìto un’improvvisa battuta di arresto. Ma è proprio nei periodi di difficoltà che, in passato, l’arte contemporanea ha reagito offrendo alcuni dei suoi esiti più interessanti. E’ quindi nell’auspicio di un nuovo inizio che si pone questa collettiva, dislocata tra gli spazi della galleria 1000 eVENTI e quelli di ASSAB ONE.

La galleria 1000 eVENTI accoglie cinque giovani artisti, alcuni già noti, altri presentati per la prima volta.
Nelle sue fotografie, Thomas Allen ricrea le stesse suggestioni vissute da bambino attraverso i libri pop-up e i View-Master: ritagli di copertine di vecchi romanzi pulp sono liberati dalle loro dimensioni bidimensionali e resi vivi mediante un sapiente uso della messa a fuoco, della luce e della prospettiva. Ogni volume, come il personaggio di un dramma, interagisce con l’altro nella rappresentazione di storie d’amore e desiderio.
Da sempre intrappolato nel “sogno americano”, Jay Batlle riflette nei suoi lavori il proprio vissuto di studente,  debitore: entrato al college grazie a un “prestito d’onore” che non ha mai potuto ripagare, Jay ha dichiarato fallimento a 24 anni e ha dovuto arrangiarsi lavorando ai margini del sistema. In questa nuova serie di lavori presenta opere il cui soggetto sono i simboli stessi della decadenza americana e della sua personale bancarotta: le sue carte di credito, inchiodate al muro a formare il classico graffito dei carcerati o forate e attraversate da un neon simbolo delle sempre più pericolose linee di credito concesse ai possessori.
Melissa Kretschmer propone alcuni lavori che si collocano a metà tra pittura scultura utilizzando materiali “poveri” per esaltarne le qualità intrinseche. La luminosità liquida della cera è amplificata nell’alternanza con gli strati di legno del supporto e nel mescolarsi o sovrapporsi ad altri materiali quali la carta o la grafite, che, oltre a spezzare l’ omogenea superficie dominata dal giallo, conferisce una concretezza inedita alle opere.
Manipolazione delle più diffuse forme di comunicazione e limitazione della loro funzione commerciale sono la chiave di lettura delle opere presentate di Christopher Michlig, artista multimediale che presenta qui alcuni suoi collages realizzati con cartelli pubblicitari.
Ancora collages, questa volta realizzati con carte colorate o perspex, ostinatamente scolpiti o tagliati al laser per ottenerne immagini a tre dimensioni, mescolano eccezionale maestria e immaginario trash pop nell’opera di Will Turner. Dietro colori vivaci che parlano il linguaggio di produzione di massa, una minuziosa cura rende il familiare inaspettato, rivelando la bellezza anche nel più improbabile dei soggetti.

ASSAB-ONE ospita la nuova installazione di Andrea Mastrovito, che fa rifiorire gli spazi dell’ex GEA utilizzando come materia prima gli stessi oggetti prodotti dai vecchi macchinari della “fabbrica di libri”. Centinaia di volumi  di botanica e giardinaggio, ritagliati e disposti l’uno accanto all’altro sul pavimento, danno vita a grandi e leggere aiuole cartacee in un chiaro rimando al ciclo della vita e della creazione: nulla si crea, nulla si distrugge.

Inaugurazione sabato 18 aprile ore 15.00-22.00
Dal 21 aprile al 3 luglio 2009
Martedì - sabato 14.00-19.00 fino al 30 maggio. Da 1 giugno lunedì - venerdì 14.00-19.00


1000 EVENTI , via Porro Lambertenghi 3, Milano
tel. 02 66823916 - info@1000eventigallery.it , www.1000eventigallery.it

ASSAB ONE associazione promozione arte contemporanea.Via Assab, 1
tel +39 02 2828546 - info@assab-one.org , www.assab-one.org

Galleria 1000 eVENTI is pleased to announce the opening of the group show

5 + 1 FROM A BIG CRASH TO A NEW DEAL

The period we are going through is undoubtedly one of the most difficult in recent history. The contemporary art system as we know it, with its frenetic speculation and continuous upward thrust has suddenly ground to a halt. But hard times are precisely those in which, in the past, contemporary art has reacted, producing some of its most interesting results. So it is in the hope of a new beginning that we present this group show, split between the spaces of Galleria 1000 eVENTI and ASSAB ONE.

Galleria 1000 eVENTI welcomes five young artists, some already well-known, others being shown for the first time.
In his photographs Thomas Allen re-creates the atmospheres experienced as a child in pop-up books and View-Masters: cuttings from the covers of old pulp novels are freed of their two-dimensional bonds and come alive through skillful use of focusing, lighting and perspective. Each book, like a character in a play, interacts with the others to act out stories of love and desire.
Always enthralled by the “American dream”, Jay Batlle reflects in his works on his experience as an indebted student: having entered college thanks to an “honor loan” he was unable to repay, Jay declared bankruptcy at the age of 24, and then had to make ends meet by working at the edges of the system. In this new series of works, the subjects are the symbols of American decadence and his personal bankruptcy: his credit cards, nailed to the wall to form the classic prison graffito, or perforated and crossed by a neon symbol of the increasingly dangerous lines of credit granted to their possessors.
Melissa Kretschmer proposes several works halfway between painting and sculpture, utilizing “humble” materials to bring out their intrinsic qualities. The liquid luminosity of wax is amplified in the alternation with the layers of wood of the support and in the mixing with or layering over of other materials like paper or graphite, which besides breaking up the uniformity of the yellow dominant of the surface, add an unusual concrete quality to the works.
Manipulation of the most widespread forms of communication and limitation of their commercial function are part of the key to the interpretation of the works shown by Christopher Michlig, a multimedia artist, who presents some of his collages made with advertising posters.
More collages, this time made with colored paper and card. Multiple layers are patiently cut by hand with a scalpel blade to obtain a three-dimensional image. Mixing exceptional skill with trash pop imagery, the work of Will Turner presents us with vivid colors that speak the language of mass production. Painstaking care renders the familiar unexpected, revealing beauty even in the most improbable subjects.
ASSAB ONE hosts the new installation by Andrea Mastrovito, who brings the spaces of the former GEA printing plant back into bloom by utilizing, as raw material, the very products once made by the old machinery still present in this “book factory”. Hundreds of volumes on botany and gardening, cut out and arranged side by side on the floor, create big, light paper flower beds in a clear reference to the cycle of life and creation: nothing is created, nothing is destroyed.

Opening Saturday 18 April, 15.00-22.00
On  view from 21 April to 3 July 2009
Tuesday – Saturday 14.00-19.00, until 30 May. Starting 1 June, Monday – Friday, 14.00-19.00


1000 EVENTI , via Porro Lambertenghi 3, Milan
tel. 02 66823916 - info@1000eventigallery.it , www.1000eventigallery.it

ASSAB ONE associazione promozione arte contemporanea.Via Assab, 1
tel +39 02 2828546 - info@assab-one.org , www.assab-one.org

© 1000eventi - Via Porro Lambertenghi 3 T - P.I. 13297040159
info@1000eventigallery.it

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

VI appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: Alberto Garutti

fondazione march è lieta di invitarvi al VI appuntamento del ciclo di incontri Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta.

Relatore: Alberto Garutti, artista.

Venerdì 17 aprile 2009 dalle ore 16.30 alle 18.30, presso Palazzo Maldura, aula H - Università degli Studi di Padova, via Beato Pellegrino 1, Padova. Ingresso libero >>>

 

Art Waiting Room - IN ATTESA DI...

fondazione march e Lago Spa inaugurano la prima mostra Art Waiting Room del 2009: "In attesa di..." di Giuliana Racco e Matteo Guidi.

9 aprile - 9 luglio 2009, presso Lago Spa - via dell'Artigianato II, 21 - Villa del Conte (PD). Ingresso libero >>>

L'Arte come Idea

Convegno sull'arte contemporanea ideato e organizzato dall'Associazione Amici del Gradenigo in collaborazione con fondazione march e il comune di Piove di Sacco. 

Relatori: Mario Airò, artista; Andrea Bruciati, direttore della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone; Loris Casadei, direttore generale Porsche Italia

Moderatore: Silvia Ferri De Lazara                  

Sabato 9 maggio 2009, dalle ore 16 alle ore 19, presso Teatro Filarmonico, via Cardano_lato Municipio, Piove di Sacco (PD). Ingresso libero. >>>     

                          

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Luglio 2009 mostra Collettiva “Arte e Natura” del Movimento Artistico “IRREALISMO” di Messina a San Severino Marche (MC).

         Si è messa in moto la macchina organizzativa per l’ennesima mostra collettiva del Movimento Artistico “IRREALISMO”, dal titolo “Arte e Natura”, promossa dall’artista Biagio Cardia di Messina. Numerose le collettive, da tempo, organizzate in diverse città della Sicilia; forte del successo e del consenso del pubblico nelle precedenti manifestazioni, dopo la mostra del 2006, presso la Galleria “Mattia Preti” di Catanzaro, ancora una volta l’organizzazione, passa oltre lo Stretto, per raggiungere San Severino Marche (MC) e mettere in mostra, dall’11 al 25 Luglio 2009, negli ampi spazi espositivi dell’Associazione “La Tavolozza”, opere di artisti provenienti da diverse città. Su richiesta del presidente, Cav. Giovanni Florio, grazie anche all’impegno dall’artista Pasquale Torchia, di San Severino, il quale ha già partecipato in diverse mostre curate in Sicilia dallo stesso Cardia, riconoscendogli così, l’importanza dell’organizzazione messa a frutto fino ad oggi. Da segnalare la presenza della pittrice e critico d’Arte Prof.ssa Teresa Rizzo di Messina, che oltre ad esporre le sue opere, presenterà la vernissage di Sabato 11 Luglio. Occasione per molti artisti “giovani e meno giovani” per mettere a confronto le diverse culture artistiche; oltre agli stessi promotori che nel 2001 hanno sottoscritto il Manifesto del Movimento, la pittrice Graziella Raffaele di Catanzaro e il pittore Zuna di Messina, come sempre, è prevista la partecipazione di numerosi altri pittori, che sono stati selezionati, alcuni hanno già dato l’adesione: gli artisti Franco Cappelli di Pistoia; Marcella Gemelli di Messina; Vito Amore e la figlia Alessandra di Caltagirone (CT); A. Eleonora Cavaleri di Canicattì (TR); Patrizia E. Lanzafame di Mazzarino (CL) e Marco Cordaro di Palermo. I selezionati, hanno, ormai, alle spalle la partecipazione in diverse collettive e personali di pittura, in mostre nazionali. 

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FONDAZIONE ANTONIO PRESTI - FIUMARA D'ARTE
"LA PORTA DELLA BELLEZZA"


Venerdì 15 Maggio 2009, ore 10

INAUGURAZIONE DELLA "PORTA DELLA BELLEZZA"

Quartiere di Librino, Catania.
Viale Librino - Viale Castagnola (zona Commissariato di P.S. di Librino).

Il prossimo 15 maggio, alle ore 10, sarà inaugurata nel quartiere periferico catanese di Librino, che conta circa 100.000 abitanti, la "Porta della Bellezza" una monumentale opera in terracotta che segna anche l'inizio dell'ambizioso progetto del Museo all'aperto "Terzocchio - Meridiani di Luce". Questa inaugurazione è un nuovo successo che premia i 10 anni di costante lavoro di Antonio Presti, artista e mecenate siciliano, presidente della Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte.
La "Porta della Bellezza" è stata costruita con oltre 9.000 forme di terracotta realizzate da 2.000 bambini del quartiere sotto la guida degli artisti coinvolti, ma modellate e firmate dagli stessi alunni, divenuti così "giovani autori", con lo scopo di renderli protagonisti di un percorso artistico-etico che cambierà la storia e l'identità del quartiere. Le formelle compongono le 13 opere monumentali, ideate da 10 artisti e da giovani allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catania. 
Queste opere, abbinate a testi poetici, saranno applicate lungo una prima porzione di muro di 500 metri in corrispondenza dell'accesso al quartiere sui 3 km totali che tagliano Librino come una ferita. L'insieme delle opere si ispira alla tematica della "Grande Madre". Il progetto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione delle 9 scuole elementari e medie, degli oratori e dei centri giovanili del quartiere, che accolgono 10.000 allievi: C.D. San Giorgio, I.C. V.Brancati, I.C. Campanella-Sturzo, I.C. A.Musco, I.C. Dusmet, I.C. Pestalozzi, S.M.S. G.Ungaretti, S.P.P. C.La Rosa, S.P.P. Mary Poppins, l'Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II e il Centro Giovanile Talità Kum. La poetessa Maria Attanasio ha scelto alcuni dei brani poetici che saranno parte integrante dell'opera.
Il critico d'arte Ornella Fazzina ha selezionato gli artisti Giovanni Cerruto, Michele Ciacciofera, Fiorella Corsi, Rosario Genovese, Lillo Giuliana, Italo Lanfredini, Simone Mannino, Pietro Marchese, Giuseppina Riggi, Nicola Zappalà, e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catania, Tiziana Pinnale, Sergio Carpinteri, Maria Riccobene, Graziella Russo, Valeria Castorina, Valeria Sidoti, Miryam Scarpa, Corrado Trincali, Elisa Raciti, Marco Agosta, Alberto Celano.
L'obiettivo è quello di contribuire a una coscienza comune di rispetto per il territorio e di recuperare e divulgare i valori dell'impegno civile, dell'educazione alla cittadinanza. Il ruolo attivo e centrale delle scuole di Librino e l'accoglienza degli abitanti del quartiere sono segni positivi di un valore di condivisione. La Porta della bellezza si arricchirà, anno dopo anno, di altri interventi artistici in terracotta che completeranno progressivamente tutta la lunghezza del muro di 3 km. «È necessario promuovere esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale - ha dichiarato Antonio Presti - attraverso progetti multidisciplinari e iniziative di rete con il territorio siciliano. Con il muro che si trasforma in Porta della Bellezza gli abitanti comprendono la via del fare, un fare che trasforma il manufatto in bellezza».
Perché la Porta della Bellezza? Perché successivamente, il museo d'Arte Contemporanea continuerà coinvolgendo 100 condomini del quartiere. Grazie all'ausilio di artisti di fama internazionale (registi, fotografi e video makers), diversi palazzi di Librino, accoglieranno i lavori artistici installati sulle facciate cieche, segnando così l'apertura del museo all'aperto Terzocchio - Meridiani di Luce. «Una volta acquisita la pratica del fare - conclude Antonio Presti - le gigantografie e le proiezioni video sulle facciate di tutti i condomini, potranno manifestare la bellezza spirituale di tutti gli abitanti del quartiere». 

Per ulteriori informazioni: www.librino.org - Per contatti: info@librino.org

I prossimi appuntamenti della Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte:

- BANDIERE DI VITA - DONAZIONE DI OPERE AGLI OSPEDALI DI CATANIA E PALERMO
> 22 APRILE 2009, OSPEDALE VITTORIO EMANUELE DI CATANIA
> 23 APRILE 2009, OSPEDALE CIVICO DI PALERMO

- RACCOLTA DI 100.000 FIRME PER IL FIUME ORETO (PALERMO) ENTRO MAGGIO 2009

- INAUGURAZIONE SCULTURA IN FERRO DI 30 METRI "PIRAMIDE" DI MAURO STACCIOLI - FIUMARA D'ARTE - MOTTA D'AFFERMO (ME) - GIUGNO 2009 

- INAUGURAZIONE STANZA D'ARTISTA "DOPPIO SOGNO" DI TOBIA ERCOLINO - HOTEL D'ARTE ATELIER SUL MARE - CASTEL DI TUSA (ME) - GIUGNO 2009 - www.ateliersulmare.com 

Su Facebook  puoi diventare amico della Fondazione Antonio Presti

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Lino Strangis. Camping of Metaphorical Processes.

 A cura di Eloisa Saldari

Inaugurazione giovedì 30 aprile 2009 ore 18.30

Dal 30 aprile al 23 maggio 2009

Dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30

Sala 1  Centro Internazionale d’Arte Contemporanea

Piazza di Porta San Giovanni, 10 - 00185, Roma, Tel. 06. 7008691

salauno@salauno.com  www.salauno.com

 Sala 1 Centro Internazionale d’Arte Contemporanea presenta Lino Strangis. Camping of Metaphorical Processes a cura di Eloisa Saldari.

La mostra, che vuole offrire una ricognizione sulle esperienze condotte da Lino Strangis negli ultimi anni, è soprattutto un approfondimento sugli aspetti teorici della produzione di questo giovane artista (Lamezia Terme, 1981) già conosciuto al pubblico per Segnali Viandanti/Video Art Mini-Store.

Camping of Metaphorical Processes prevede la presenza di quattro installazioni audiovisive monocanale realizzate tra il 2008 e il 2009, - One Moment, Multy Identity Man, La Città che Sale e Scende, No Gravity Match on the World - di cui tre poste all’interno di tende canadesi, una serie di stampe e una postazione audio.

Le videosculture di Strangis sono works in progress realizzati con riprese di eventi in cui l’artista si è imbattuto casualmente, oppure con “frammenti strappati al cinema e alla televisione”. In ogni video la traccia di partenza dura pochi secondi e solo in seguito alle alterazioni attuate in fase di post-produzione Strangis ottiene l’opera finale.

 I “processi metaforici” non sono che il risultato dell’interesse dell’artista, non tanto per il dato reale, quanto per l’elaborazione formale e concettuale delle  visioni raccolte, considerata “vero e proprio veicolo di senso”. “Non mi interessa raccontare storie” dice l’artista, “ma creare processi che propongano concetti in forma di metafora”.

I video di  Lino Strangis sono tutti accompagnati da musiche composte ed eseguite dall’artista e che conferiscono all’opera una forte componente simbolica ed evocativa.

 Per la durata di Camping of Metaphorical Processes sarà possibile vedere per la prima volta il video inedito No Gravity Match on the World (2009) ed i video One Moment e  Multy Identity Man, selezionati alla IV edizione di Magmart. Video Under Volcano. International Videoart Festival. di Casoria.

 In occasione della mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Gallerati e con il patrocinio del MLAC - Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, sarà presentato il catalogo-dvd ad edizione limitata contenente testi di Enrico Cocuccioni, Marco Maria Gazzano, Domenico Scudero, Eloisa Saldari, e altri.

Con la collaborazione di:                          Con il patrocinio del:    

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MiCamera | via Medardo Rosso 19 | Milano

YAMAMOTO MASAO // KAWA

MARIA CRISTINA SPINATO // CORRESPONDANCES

L'associazione culturale MiCamera, in occasione della 48ma edizione del Salone del Mobile, dedica una mostra all’ambiente. Due gli artisti invitati a esporre sui due diversi piani dello spazio: Yamamoto Masao, fotografo giapponese di fama internazionale, e Maria Cristina Spinato, giovane artista pistoiese.

La mostra vuole anche essere un’occasione per sensibilizzare il pubblico sui temi legati all’ambiente. Il giorno dell’inaugurazione, La compagnia del parco, circolo di Legambiente all’Isola, raccoglierà le firme per la campagna "Metti un freno al cemento, costruisci natura" finalizzata alla presentazione della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica.

YAMAMOTO MASAO // KAWA

KAWA significa flusso. Parla del mondo in cui siamo e quale è il futuro che ci aspetta. Secondo Yamamoto, l’impressione che esista un nesso di continuità tra chi ha vissuto prima di noi e chi verrà dopo è fallace, perché in realtà tra queste cose vi è una rottura. Dice l’artista: “Ho cercato di percepire questa rottura come un flusso (un fiume) che divide la pianura e ho espresso le mie riflessioni in questo lavoro” Yamamoto esporrà singole immagini e non elementi di un’istallazione.

"Proprio come un pittore che è attratto dalle forme naturali, anche io sono attirato dai fenomeni naturali quando premo l'otturatore….. Una fotografia (…) è ancorata alla realtà.

Io fotografo per catturare i fenomeni esistenti.

Fino ad oggi ho realizzato sempre istallazioni, Una fotografia portava all'altra, i gruppi di immagini davano luogo a un effetto di insieme, come le note di un'orchestra.

Ma recentemente i miei pensieri sono più concentrati sulla particolarità individuale - sento sempre più il bisogno di indagare più a fondo su ciascun elemento. Un paesaggio o qualcosa vicino a me viene ritagliato e impresso su una fotografia. Ciò che quell'immagine ti ispira forse è qualcosa che esiste già dentro di te."

Yamamoto Masao è nato in Giappone nel 1957, dove vive e lavora.

Ha studiato pittura prima di passare alla fotografia, che realizza partendo dal concetto zen del "vuoto", producendo immagini che sono essenzialmente immagini della natura e della nostra relazione con essa, nella consapevolezza dello scorrere del tempo e della memoria. Lavora con diversi formati ma fino ad oggi le sue opere sono state sempre di piccole dimensioni, che ha esposto in accurate istallazioni. Con l’editore americano Nazraeli ha pubblicato sei volumi di grande successo: è, A box of Ku, Nakazora, Omizuao, The Path of Green Leaves e Fujisan.

MARIA CRISTINA SPINATO // CORRESPONDANCES

ll progetto Correspondancesprende il nome dalla poesia omonima di Baudelaire. Si propone di ripercorrere attraverso otto immagini i luoghi che hanno fatto da scenario all’adolescenza dell’artista, le riserve naturali dell'Appennino Tosco-Emiliano - i boschi dove spesso si ritirava a leggere e meditare. Sono luoghi silenziosi e suggestivi, lontano da ogni traccia umana, lontano dalla strada e dal rumore che produce l'uomo. Maria Cristina Spinato ripercorre questi luoghi difficilmente accessibili per fotografarne l'essenza e riscoprire il significato.

Il progetto è durato un anno. L’artista fotografa questi boschi illuminati dalle luci di ogni stagione e sceglie momenti della giornata in cui particolari condizioni ambientali ne possano sottolineare l’atmosfera indefinita, quasi di sospensione temporale.

Ogni scatto è stato eseguito con l'intenzione di catturare soltanto una piccola parte della realtà che lo sguardo è in grado di cogliere. Le immagini finali sono il risultato della rotazione di questa porzione di realtà che, riflessa più volte in modo speculare, crea un' ambientazione nuova e surreale. Il risultato è uno spazio chiuso dove il cielo è assente e gli alberi prendono la forma di colonne attraendo dentro di sé lo spettatore. “La Natura è un tempio dove colonne viventi / Talvolta lasciano uscire confuse parole; / l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli/ che l’osservano con sguardi familiari./ Come lunghi echi che si confondono in lontananza,/ in una cupa e profonda unità,/ vasta come l’oscurità e come la luce,/ profumi, colori e suoni si rispondono..”

Maria Cristina Spinato nasce nel 1977 a San Marcello Pistoiese. Dopo aver compiuto studi classici, si laurea in Scienze della Comunicazione a Bologna dove risiede e lavora. Ha studiato fotografia all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano. Attualmente è iscritta al corso di laurea specialistica in Scienze Antropologiche.

La mostra è curata da Giulia Zorzi e Flavio Franzoni per l’Associazione culturale MiCamera.

Yamamoto Masao e Maria Cristina Spinato saranno presenti all’inaugurazione martedì 21 aprile alle ore 19.00

INFO

Apertura al pubblico | 21 aprile – 23 maggio 2009 | Inaugurazione martedì 21 aprile | Ingresso gratuito Orari | da mercoledì a sabato | 10-13 16-19 | Chiuso domenica lunedì martedì

MiCamera – photography and lens-based arts

Via Medardo Rosso 19 | 20159 Milano | tel/fax +39 02 45481569 | info@micamera.com | www.micamera.com con il contributo di patrocinio di Raccolta firme per la campagna 

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MERCOLEDI' 22 APRILE 2009: AUTORI ONLINE E LA FONDAZIONE NIEVO PROTAGONISTI DELLA GIORNATA MONDIALE UNESCO DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE.
BEVILACQUA, CALABRO', PACETTI, ZAVOLI, D'AGOSTINO, FRA GLI AUTORI PUBBLICATI.

"Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei": questo il titolo dell'antologia dedicata da Autori Online e dalla Fondazione Ippolito Nievo alla Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d'Autore 2009.
Antologia che verrà presentata mercoledì 22 aprile 2009, alle ore 18, presso il Caffè Letterario di Roma (Via Ostiense 95), con la partecipazione del rappresentante italiano per l'Unesco, Dott. Vincenzo Pellegrini, e di esponenti di primo piano della cultura e dell'arte.
"Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Edizioni Artescrittura), realizzata a cura di Massimo Nardi e Mariarosa Santiloni, Segretario Generale della Fondazione Nievo, presenta poeti affermati - Bevilacqua, Calabrò, Zavoli, Spaziani - accanto a poeti che stanno acquisendo una sicura credibilità nel panorama contemporaneo, tra i quali possiamo citare (per dare voce all'universo femminile): Deborah D'Agostino e Giuseppina Tripodi, coautrice di tutti gli ultimi libri di Rita Levi-Montalcini.
Ma molti altri sono gli autori validi proposti: da Plinio Perilli a Dante Maffia, da Massimo Pacetti a Bianca Maria Simeoni, da Massimo Rinaldi a Nina Maroccolo, da Marco Guzzi ad Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, ed in particolare gli esponenti dell'Attualismo poetico teorizzato dalla poetessa Deborah D'Agostino.
Nel corso dell'incontro, Massimo Nardi illustrerà l'importanza del diritto d'autore come strumento di libertà per l'artista.
Roberto Perticaroli, responsabile del "Parco Letterario Omero", illustrerà la funzione turistico-culturale de "I Parchi Letterari", ideati nel 1990 dallo scrittore Stanislao Nievo, e oggi diffusi in tutta Italia grazie all'impegno della Fondazione Nievo.
Anticipiamo fin d'ora che, fra le tante iniziative in programma, abbiamo fissato una replica della presentazione dell'antologia per il giorno 9 maggio, a Viterbo, presso la sede della Provincia.
Tutti gli amici sono invitati!

Autori Online - "Sinergie d'Arte"
http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).
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Premio Media Avedisco - Città di Bolzano
premiati i vincitori

Il 17 aprile a Bolzano si è chiusa la prima edizione del concorso organizzato dall'associazione di categoria Avedisco


Si sono svolte il 17 aprile, nel nuovo centro congressi Eurac di Bolzano, le premiazioni della prima edizione del Premio Media Avedisco - Città di Bolzano, organizzato dall'associazione di categoria Avedisco in collaborazione con il Comune di Bolzano e il patrocinio dell'Università Carlo Bo e dell'Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino, dal titolo «L'economia dal volto umano, strategie di comunicazione del prodotto». A dare il benvenuto ad Avedisco, alla giuria e ai giornalisti premiati, il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, e il senatore Giacomo Santini. «Sono onorato di poter ospitare a Bolzano questa importante manifestazione -ha detto il sindaco Spagnolli- È il segno tangibile dell'ospitalità e dell'accoglienza che sono tipiche della nostra città».
Quindi si è provveduto alla premiazione dei vincitori.
Laura Troja e Ferdinando Giugliano, con l'articolo «Il commesso viaggiatore torna a bussare alla porta», pubblicato suLa Repubblica, sono stati decretati i vincitori della prima edizione del Premio Media Avedisco - Città di Bolzano. Nella sezione "libera carta stampata", rivolta a tutti i giornalisti, sono stati assegnati anche due secondi premi a Giovanna De Leonardis, che ha presentato un'inchiesta pubblicata sul Giornale di Carate dal titolo «La crisi c'è, ma le bancarelle resistono», e a Lorena Bassis con l'articolo pubblicato sul settimanale Viver Sani & Belli dal titolo «Faccio shopping a casa mia».
La giuria, presieduta dal rettore dell'Università di Urbino Giovanni Bogliolo e composta da Giacomo Ferrari (Corriere della Sera), Paolo di Giannantonio (Tg1 RAI), Grazia Trabalza (GR RAI), Gianni Sabbatini Rossetti (presidente Ordine dei giornalisti delle Marche), Michele Pasqualotto (responsabile ufficio stampa Comune di Bolzano) e Luca Pozzoli (presidente Avedisco) ha assegnato anche un premio per la sezione radiotelevisiva a Barbara Capponi per il servizio andato in onda il 7 novembre 2008 nell'edizione del Tg1 Economia.
Per la sezione "studenti in formazione", ossia la categoria dedicata esclusivamente ai ragazzi che frequentano le scuole di giornalismo riconosciute dall'Ordine nazionale dei giornalisti, la giuria ha decretato di premiare il servizio radiofonico di Maurizio Molinari, allievo dell'Ifg di Urbino, dal titolo «Nidi di mamme, nidi per mamme» che ha preso in esame il lavoro quotidiano di un gruppo di donne napoletane che nei quartieri spagnoli si sono ingegnate per fornire ai propri figli un'educazione adeguata e, nel contempo, "arrotondare" il proprio reddito a volte modesto.

Segreteria del premio: Stefano Morelli
Cell. 335.5920810 - Mail. smorelli@eoipso.it

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Lo Stato dimentica... l'amianto killer

Aumenta la campagna informativa contro l'amianto da parte dell'avvocato Ezio Bonanni di Latina (impegnato nel processo eternit e in molti altri) con l'uscita del suo nuovo libro "Lo Stato dimentica l'amianto killer"  richiedibile al sito www.eziobonanni.it (avvbonanni@libero.it) al costo di euro 13 più uno per la spedizione. 
Il manoscritto, già segnalato sul visitatissimo sito web nazionale dei Finanzieri Democratici (http://www.finanzieridemocratici.it/index.php) che Bonanni ha scelto di difendere nella causa dell'amianto (http://www.finanzieridemocratici.it/articles.php?a=read&aid=209),  è sostenuto da importanti associazioni di categoria (AEA... ecc.) che si battono per la rivendicazione dei più basilari diritti degli esposti al tragico male.   
Il libro di Bonanni ripercorre la vicenda dell'amianto denunciandone contraddizioni, omissioni e inadempienze manifestate da Enti e Istituzioni.
Riportiamo, per la circostanza, dalla quarta di copertina, lo scritto introduttivo di presentazione al prezioso libro:
"""Questo libro narra la storia dell'amianto, il pericoloso killer responsabile della morte di migliaia di operai, dei loro familiari e di intere famiglie che ancora aspettano giustizia. In questo scritto sono raccolti gli atti, le testimonianze e le argomentazioni giuridiche contro lo Stato italiano e l'Inail presentate alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dalle associazioni che da anni si battono in fabbrica e nel territorio per la difesa della salute e della vita umana. L'amianto è anche un'emergenza sociale e la lotta per ottenere giustizia per tutte le sue vittime, per metterlo definitivamente al bando, è una battaglia di civiltà che riguarda tutti gli abitanti del pianeta.""".
 

Trieste, 17 aprile 2009

 

 

Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.Anforah.Artenetwork.net

www.Artepensiero.it/Fedele_Boffoli.htm

Bari - Trieste

tel. 338-2246495

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Venerdì 24 Aprile alle ore 18,00, presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, si apre, con il patrocinio del Ministero per i  Beni e le Attività Culturali e del Comune,  la  Prima Esposizione Mondiale non.

Fondato dall'artista Stefano Davidson il non si propone quale ultima frontiera delle arti visive e plastiche, ambendo tuttavia ad espandere la propria influenza ad ogni forma d'arte esistente.

Poiché il non nasce come profonda negazione dell'esistente e si contrappone quale possibile momento di neo-genesi del tutto e, volendo evitare un'immediata collocazione all’interno di una qualsivoglia branca dello scibile umano, ecco che per la propria prima manifestazione ha preferito una sede abitualmente non esclusivamente od istituzionalmente dedicata soltanto alle arti visive, trovando nel Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Piazza Santa Croce di Gerusalemme l'ambito più consono al proprio essere non.  L'inaugurazione, preceduta da una conferenza stampa, ore 16,30, e dalla presentazione del catalogo alla presenza dell'artista Stefano Davidson, del curatore Riccardo Tartaglia e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, si terrà alle ore 18 del 24 Aprile 2009 e sarà seguita da un rinfresco in puro stile non.

In contemporanea al virtuale taglio del nastro inaugurale verrà attivato sul web il sito www.nonartgallery.com che del non sarà il cuore per  gli anni a venire e che andrà a far compagnia, ma soprattutto a dare un significato definitivo all'enigmatico www.nonwebsite.com  che già da alcuni mesi vive sul web.  

Conferenza stampa venerdì 24 aprile ore 16,30

Museo Nazionale degli Strumenti musicali

Piazza Santa croce in Gerusalemme, 9/A - Roma  

- Il tema trattato in occasione di questa esposizione, dedicata in gran parte al tema della mancanza di assenze nel mondo cosiddetto civile, non deve assolutamente far dimenticare  che, a tutt'oggi,  gran parte della popolazione della terra vive invece la suddetta assenza sulla propria pelle quotidianamente.

Volendo riassumere, per difetto, elencherò qui di seguito solo alcune delle grandi assenze che fanno sentire eccome la loro presenza :

 Ø  1.000.000.000 (un miliardo) di persone soffre per mancanza d'acqua

Ø     950.000.000 (novecentocinquantamilioni) per mancanza di cibo

Ø  2.000.000.000 (due miliardi) sono i senzatetto

Ø     200.000.000 (duecentomilioni) di persone sono senza lavoro

Ø  incalcolabile il numero di esseri umani che soffre per la mancanza di libertà

 Questi dati agghiaccianti, uniti ai contenuti del non, possono far capire ancora di più il motivo per cui da questa parte del mondo c'è davvero bisogno di un po' più di assenze, visto che queste consentirebbero probabilmente la formazione di qualche presenza dove il confine tra i due concetti è davvero questione di vita o di morte. -

Stefano Davidson

 Di seguito lo spirito del non riassunto in tre brevi paragrafi:

 Perché non ?

Cos'è non ?

Cos'è non in arte?

 Perché  non?  

Il non nasce dall’esigenza di riflettere sulla sempre più preoccupante assenza di “assenze” all’interno delle cose umane nel mondo cosiddetto “civile”. Tutto è compresso, tutto è pieno di tutto, tutti sembrano aver bisogno di tutto e subito. Per ragioni commerciali ormai ogni nicchia di spazio e di tempo è stata riempita al limite della sua capienza. Dai muri delle città alle ex-immensità dell’etere, dal reale al virtuale, tutto è occupato da qualcosa. In pratica non rimangono più atolli di assenza, zone franche, tregue sensoriali ove poter riposare la mente, che non ha più il tempo di generare proprie fantasie, poiché colma di quelle di altri, indotte a forza giù per il nervo ottico, la coclea, le narici o la gola. Non c’è più tempo per pensare a ciò che stiamo vivendo quotidianamente, poiché già domani dovremmo analizzare qualcosa di nuovo, che magari sarà esattamente l’opposto di ciò che abbiamo appena sperimentato. Ogni cosa ed il suo contrario esistono e sono qui, ora. Il non  nasce per dirci che ora c’è bisogno di tirare il fiato, di frenare, di smetterla di guardare cosa fanno, o hanno fatto gli altri, e fare qualcosa noi. C’è bisogno di rientrare in noi stessi e di occuparci di ciò che abbiamo dentro, di pensare con le nostre singole teste e di tornare ad essere individui. Il non è la nostra capsula di salvataggio, è il nostro singolo spazio di sopravvivenza.

Il non, in primis, siamo noi!

Cos'è non?

Il non è il vuoto che compensa il pieno. Il non per sua stessa morfologia non è, non è stato e non sarà. È infatti nulla lo stesso concetto di non, poiché esso nega a priori la propria esistenza in quanto concetto, ammettendo se stesso solo in quanto assenza. Il non è quindi un niente, ma è un niente come lo zero, come quel numero cardinale che indica la mancanza di ogni valore che però, in un sistema di numerazione posizionale su base decimale, aggiunto alla destra di altre cifre, serve a moltiplicarle per dieci.  Il non è quindi assenza, è nulla, ma non un nulla definitivo, uno stato di inerzia e di inesistenza, bensì un nulla procreante. Il non infatti non considera il nulla in quanto assenza di una presenza, bensì quale presenza di un assenza. In non il nulla è il paradigma, esso è la perfezione ed è qui, ora, ma specialmente è il tutto perché dal niente tutto può essere generato. Il non è una porta sull’incognito. Il non è il vuoto assoluto, è l’universo stesso in attesa del Big Bang, è lo spazio primordiale, è un inizio e una fine insieme. Il non è il concavo in un mondo convesso. Il non è il massimo femminino. Il non è la gravidanza perenne.  Il non è ciò che verrà dopo. Il non è il domani che oggi non c’è e che in ogni oggi che vivremo non potrà mai esserci, ma che tutti cercheremo sempre e comunque di immaginare. Il non sarà sempre un passo oltre la nostra presenza. Il non è oltre la percezione sensoriale. Il non è il virtuale supremo.

Il non è Dio!  

Cos'è non in arte?  

Il non è il dogma dell’arte. Il non è infatti l’arte dell’assenza, ovvero la mancanza di qualunque forma d’arte nel senso materiale del termine. Il non sostituisce la presenza di qualunque creazione artistica con la sua latitanza, evidente nella sua manifestazione tanto quanto lo sarebbe la sua presenza. Il non è la concretizzazione del massimo paradosso artistico, quale la preferenza dell’assenza di una espressione artistica, piuttosto che la sua stessa presenza. L’opera d’arte nella concezione del non si deve quindi imporre e proporre solo in quanto potenziale, quando ancora non è, il che significa che l’arte non “deve essere”, ma “può essere”. Il non  ha eliminato anche la struttura più essenziale nel suo cammino verso la perfezione, inseguendola attraverso l’intuizione di Antoine de Saint-Exupery che asserì che "la perfezione  si ottiene non quando non c'è altro da aggiungere, ma quando non c'è altro da togliere". Il non porta nell’arte quel nulla che già nella scienza e nella matematica si è fatto problematico e inquietante e che ricopre un ruolo altrettanto fondamentale, se non addirittura maggiore, della stessa realtà apparente. Il non è il sottoinsieme di ogni possibile insieme artistico. Il non rappresenta il massimo del minimalismo. Il non è ciò che Paul Klee cercava disperatamente, ciò che è "al di là dell'apparire", ossia ciò che va oltre la "comune radice terrestre".  Il non è ciò che cercava Malevic quando realizzò il "quadrato bianco su bianco" tentando di bucare lo spazio pittorico nella direzione del "puro spazio originario".

Il non è un “buco bianco”, uno “stargate” generato agli antipodi di un’arte ormai divenuta un “buco nero” che inghiotte, oltre a se stessa, tutto quanto esula dalla sua propria essenza.

Il non è tutto ciò che si nasconde oltre i “tagli” di Fontana. Il non è tutta l’arte mai vista. Il non è tutta l’arte che avrebbe potuto essere ma non è stata, tutta quella che può essere ma non è, tutta quella che potrebbe essere ma non sarà.

Il non è tutta l’arte insita in ogni animo umano. 

 

On the 24th of April in Rome, under the patronage of both the Municipality and the Regional Office for the Ministry of Cultural Heritage, the first worldwide exhibition of the non will open. Founded by the artist Stefano Davidson, non proposes itself as the last frontier in visual and plastic arts and aspires to expand its influence to all existing art forms.

Since it was founded to be the profound negation of the existing, positioning itself as a potential moment of neogenesis for everything and wanting to avoid placement within any specific branch of human knowledge, non sought for the location of its very first exhibit a site not normally dedicated  either exclusively or institutionally to the visual arts. It ultimately decided on the National Museum of Musical Instruments in Piazza Santa Croce di Gerusalemme as the environment most in keeping with the essence of non. The inauguration will take place at 18.00 on the 24th of April 2009, preceded by a press conference and catalogue presentation attended by the artist Stefano Davidson, the curator Riccardo Tartaglia and the Regional Board of the Ministry of Cultural Heritage, and followed by a reception in true non style.

Simultaneous to the virtual cutting of the inaugural ribbon, the website www.nonartgallery.com will go live. This will be the heart of non in years to come and will accompany and provide a framework of meaning for the enigmatic  www.nonwebsite.com, already live on the web for several months.

 - The theme presented on the occasion of this exhibition, dedicated in large part to the lack of absence in the so-called civilized world, must not let forget that, by contrast, in the world today a large part of the population experiences absence on a daily basis.

To summarize, below is a list of just a few of the enormous absences that make their presence all too keenly felt:

             1.000.000.000 (one billion) people suffer from lack of water

               950.000.000 (nine hundred and fifty million) for lack of food

            2.000.000.000 (two billion) are homeless

               200.000.000 (two hundred million) people are without work

            an incalculable number of human beings suffer from the lack of freedom

 These appalling figures viewed in conjunction with the contents of non make even more clear the reason why, in this part of the world, a little more absence is needed, given that it would probably allow for the formation of some presence in those areas where the boundary between the two concepts is truly a matter of life and death. -  

Stefano Davidson

 The following three brief paragraphs summarize the spirit of non:

 Why non ?
What is
non?
What is
non in art?
 

Why  non ?

non is born of the necessity to reflect on the ever more worrying absence of "absence" in human creation within the so-called "civilized" world. Everything is squeezed together, everything is full of everything, everyone seems to need everything and all at once. Whether for political or commercial reasons, by now every niche of space and time has been filled to the limits of its capacity. From the walls of the cities to the ex-immensity of the ether, from the real to the virtual; everything is occupied by something.

In reality, there are no more atolls of absence, neutral zones, sensorial truces in which the mind can rest; the mind has absolutely no more time to generate its own fantasies because it is full of those of others, forced into it through the optic nerve, the cochlea, the nostrils or the throat. There is no more time to think about our experiences of today since tomorrow will bring something new to ponder that will perhaps be the exact opposite to what we just experienced.

Everything and its opposite exist and they are here, now. Therefore, non has come into being to tell us that we need to hold our breath, to break, to stop looking at what others are doing or have done and do something ourselves. We must look at ourselves and concern ourselves with what we have inside. We must think with our own heads and return to being individuals. non is our survival kit. It is our only hope for continued existence. non, above all, is us!

What is  non?

non is the empty that compensates the full. non, by virtue of its own morphology, is not, has not been and will not be. In fact, nothingness is what most closely resembles the concept of non, going so far as to negate by default its own existence as a concept, acknowledging itself only in terms of absence. non is therefore a nothing, but it is a nothing similar to zero, similar to that cardinal number indicating the lack of any value, a value however, that in a positional, decimal-based, numerical  system, when added to the right of other numbers, serves to multiply them by ten.  non is absence, it is nothingness, not ultimate nothingness, a state of inertia and inexistence, but rather a procreative nothingness. In non nothingness is not thought of as the absence of a presence but the presence of an absence. In non nothingness is the paradigm. It is perfection. It is here, now. But above all it is everything because from nothing everything can be created. non is a door to the unknown. non is the absolute void. It is the universe itself waiting for the Big Bang. It is “primordial space.” It is a beginning and an end at the same time.  non is the concave in a convex world. non is the feminine ideal.  non is perennial pregnancy.  non is what will come after. non is the tomorrow that does not exist today and that in every today we will ever live will never be, but that which we will all, however, always try to imagine. non will always be a step beyond our presence. non goes beyond sensorial perception. non is supreme potential. non is God.

What is  non in art?  

non is the dogma of art. non is the art of absence. The lack of any form of art in the material sense of the word. non substitutes the presence of an artistic creation with its lack, as notable in its manifestation as its presence would be. non is the concretization of the ultimate artistic paradox, the preference for the absence of artistic expression over its presence. The work of art within the concept of non must impose itself and propose itself only as potential, what is yet to be, which means that art isn't a “must be” but a “can be.” non has eliminated even the most essential structure in its path to perfection, pursuing it through the intuition of Antoine de Saint-Exupery who asserted that "Perfection  is achieved, not when there is nothing more to add, but when there is nothing left to take away”. non brings to art the null that has already been problematic and unsettling  in science and mathematics where it has an equally, if not more, fundamental role than visible reality. non is the subset of every possible artistic ensemble. non represents the maximum in minimalism. non is what Paul Klee was desperately looking for; that which is "beyond appearance," or rather, that which goes beyond "common terrestrial origins." .  non  is what Maleviç was yearning for when he produced his painting "White on White," attempting to penetrate pictorial space with “pure primal space.”  non is a “white hole,” a “Stargate,” generated as the polar opposite of art that has by now become a “black hole” consuming itself and everything else that lies outside its very essence. non is everything that hides behind Fontana's “tagli” (slashes).. non is all the art that has never been seen. non is all the art that could have been but wasn't, all that can be but isn't, all that could be but will not be. non is the art innate in every human spirit. 

 

Le 24 avril débute à Rome la Première Exposition Mondiale du non, sous le patronage de la Surintendance pour les Biens Culturels et de la Ville de Rome.

Fondé par l’artiste Stefano Davidson, le non se présente comme la dernière frontière des arts visuels et plastiques, mais il vise toutefois à étendre son influence sur toutes les formes d’art existant.  Le non voit le jour comme une négation profonde de l’existant et s’oppose en tant que moment possible de néo-genèse du tout: voulant éviter d’être immédiatement catalogué à l’intérieur d’une quelconque branche de la connaissance humaine, il a préféré pour sa première manifestation un siège qui, en règle générale, n’est pas exclusivement ou institutionnellement consacré uniquement aux arts visuels, et il a trouvé dans le Musée National des Instruments de Musique de piazza Santa Croce in Gerusalemme à Rome le cadre le plus adapté à son être non. L’inauguration, précédée d’une conférence de presse et de la présentation du catalogue en présence de l’artiste Stefano Davidson, de galériste Riccardo Tartaglia et de la Surintendance pour les Biens Culturels, aura lieu le 24 avril 2009 à 18h et sera suivie d’un cocktail dans le plus pur style non. Au moment même où le ruban d’inauguration sera virtuellement coupé, le site www.nonartgallery.com sera activé sur le Web: ce sera le cœur du non pour les années à venir et il tiendra compagnie et donnera une signification définitive à l’énigmatique site www.nonwebsite.com qui existe déjà sur le Web depuis plusieurs mois.

 - Le thème traité à l’occasion de cette exposition – consacrée en grande partie au manque d’absences dans le monde dit “civil” – ne doit absolument pas faire oublier qu’aujourd’hui encore, une grande partie de la population de la Terre vit et subit quotidiennement la susdite absence.

 Pour résumer, par défaut, je vais énumérer ici quelques-unes des grandes absences qui font lourdement sentir leur présence:

 

            1.000.000.000 (un milliard) de personnes souffrent du manque d’eau

            950.000.000 (neuf cent cinquante millions) du manque de nourriture

            2.000.000.000 (deux milliards) sont sans abri

            200.000.000 (deux cents millions) de personnes sont sans travail

            Un nombre incalculable d’êtres humains souffrent du manque de liberté

Ces chiffres terrifiants, unis aux contenus du non, peuvent faire comprendre encore mieux la raison pour laquelle de ce côté-ci du monde, on a vraiment besoin d’un peu plus d’absences, puisque celles-ci permettraient probablement la formation d’une présence où la frontière entre les deux concepts est vraiment une question de vie ou de mort. -  

L’esprit du non résumé en trois courts paragraphes:

 Pourquoi non?

Qu’est-ce que non?

Qu’est-ce qui est non dans l’art?

 Pourquoi non?

 Le non naît donc de l’exigence de réfléchir sur un phénomène de plus en plus inquiétant: l’absence d’absences à l’intérieur des choses humaines dans le monde «civil», où tout est comprimé, où tout est plein de tout, où tous semblent avoir besoin de tout, tout de suite.Pour des raisons politiques et commerciales, chaque recoin d’espace et de temps a désormais été rempli à la limite de ses capacités d’accueil. Des murs de la ville aux ex-immensités de l’éther, du réel au virtuel, tout est occupé par quelque chose. En pratique, il ne reste plus d’atolls d’absence, de zones franches, de trêves sensorielles où pouvoir se reposer l’esprit, lequel esprit n’a plus le temps matériel de générer ses propres fantaisies, puisqu’il est plein de celles des autres, incorporées de force par le nerf optique, la cochlée, les narines ou la gorge. Nous n’avons plus le temps de penser à ce que nous vivons quotidiennement, car dès demain nous devrons analyser quelque chose de nouveau, qui sera peut-être exactement le contraire de ce que nous venons d’expérimenter. Chaque chose et son contraire existent, ici et maintenant. Le non naît donc pour signaler que le moment est venu de retenir son souffle, de freiner, de cesser de regarder ce que font les autres, ou ce qu’ils ont fait, et de faire nous-mêmes quelque chose. Il est nécessaire que nous rentrions en nous-mêmes et que nous nous occupions de ce que nous avons en nous; nous devons penser par nous-mêmes et redevenir des individus. Le non est notre capsule de sauvetage, c’est notre espace personnel de survie. Le non, in primis, c’est nous.

Ques'ce-que non?  

Le non est le vide qui compense le plein. En effet, une des lois fondamentales qui règlent le non établit que celui-ci n’est pas, n’a pas été et ne sera pas. Le néant est ce qui se rapproche le plus du concept de non, qui nie à priori jusqu’à sa propre existence en tant que concept, en ne s’admettant lui-même qu’en tant qu’absence. Le non apporte dans l’art ce néant qui est déjà problématique et inquiétant dans la science et dans les mathématiques, et qui joue un rôle tout aussi fondamental – si ce n’est encore plus important – dans la réalité apparente. Le non est donc un rien, mais un rien comme le zéro, comme ce nombre cardinal qui indique le manque de toute valeur, mais qui, ajouté à la droite d’autres chiffres dans un système de numération positionnel sur base décimale, sert à multiplier ceux-ci par dix. Le non est donc absence, il est néant; attention, toutefois : ce n’est absolument pas un néant définitif, un état d’inertie et d’inexistence, car il faut le considérer comme un néant procréant. L’absence dans le non ne doit donc jamais être considérée dans l’acception de manque, car dans non le néant n’est pas absence d’une présence, mais présence d’une absence. Dans non, le néant est donc le paradigme et non est donc la perfection, c’est le tout car à partir du néant, tout peut être généré. Le non est  une porte sur l’inconnu. Le non c’est "l’espace primordial", c’est à la fois un début et une fin, c’est l’univers lui-même dans l’attente du Big Bang. Le non est le concave dans un monde convexe. Le non représente le maximum féminin. Le non est comme grossesse éternelle. Le non est le demain qui aujourd'hui n'est pas et qui ne pourra jamais être dans chaque aujourd'hui que nous vivrons, mais que nous essayerons tous d'imaginer, toujours et quoi qu'il arrive. Le non aura toujours un pas d'avance sur notre présence.

Le non va au-delà de la perception sensorielle. Le non est le virtuel suprême. Le non est Dieu.

Qu’est-ce qui est non dans l’art?

Le non est le dogme de l’art. Le non est en définitive l’art de l’absence, c’est-à-dire le manque de toute forme d’art au sens matériel du terme. Le non remplace donc la présence de toute création artistique par son inexistence, aussi évidente dans sa manifestation que le serait sa présence. Le non est la réalisation du plus grand paradoxe artistique: la préférence de l’absence d’une expression artistique, plutôt que sa présence. L’œuvre d’art dans la conception du non doit donc s’imposer et se proposer seulement comme potentielle, lorsqu’elle n’est pas encore, ce qui signifie que l’art ne "doit pas être", mais qu’il "peut être". Le non a éliminéa structure la plus essentielle dans son chemin vers la perfection, en recherchant celle-ci à travers l’intuition de Saint-Exupéry, qui affirmait que "l’on obtient la perfection non pas quand il n’y a plus rien à ajouter, mais quand il n’y a rien à enlever". Le non apporte dans l’art ce néant qui est déjà problématique et inquiétantdans la science et dans les mathématiques, et qui joue un rôle tout aussi fondamental – si ce n’est encore plus important – dans la réalité apparente. Le non est le sous-ensemble de tout ensemble artistique possible. Le non est ce que Paul Klee cherchait désespérément, ce qui est "au-delà de l’apparaître", c’est-à-dire ce qui va au-delà de la "commune racine terrestre". Le non est ce que recherchait Malevitch quand il a réalisé le "carré blanc sur fond blanc", en tentant de trouer l’espace pictural en direction du "pur espace originaire". Le non estun "trou blanc" généré aux antipodes d’un art désormais devenu un "trou noir" qui engloutit en soi, non seulement soi-même, mais aussi tout ce qui est étranger à sa propre essence. Le non est tout ce qui se cache derrière les "déchirures" de Fontana. Le non est tout l’art jamais vu. Le non est tout l’art qui aurait pu être mais qui n’a pas été, tout l’art qui peut être mais qui n’est pas, tout l’art qui pourrait être mais qui ne sera pas. Le non est l’art inhérent à tout esprit humain.

El 24 de abril se abre en Roma, con el patrocinio de la Superintendencia de Bienes Culturales y también de la Municipalidad, la primera exposición del Movimiento non. Fundado por el artista Stefano Davidson, el non se plantea como última frontera de las artes visivas y plásticas, ambicionando sin embargo expandir su propia influencia en cada forma de arte existente.

Dado que el non nace como profunda negación de lo existente y se contrapone como posible momento de neo-génesis del todo y, deseando evitar una inmediata colocación al interior de cualquier esfera del conocimiento humano, justamente para su propia primera manifestación ha preferido una sede no exclusivamente o institucionalmente dedicada sólo a las artes visivas, encontrando en el Museo Nacional de los Instrumentos Musicales de Plaza Santa Cruz de Jerusalén el ámbito más adecuado al propio ser  non. La inauguración, precedida por una conferencia de prensa y por la presentación del catálogo a cargo del artista Stefano Davidson, del curador Ricardo Tartaglia y del Superintendente de los Bienes Culturales xxxxxxxxxxx, se realizará el 24 de abril de 2009 a las 18.00 y será seguida de un cóctel al puro estilo non.

 Contemporáneamente al virtual corte de la cinta inaugural será activado en la web la página www.nonartgallery.com que será el corazón del non en los años venideros y que le hará compañía, pero sobre todo le dará significado definitivo al enigmático  www.nonwebsite.com que ya vive desde algunos meses en la web.

- El tema tratado en ocasión de esta exposición, dedicada en gran parte al tema de la falta de ausencias en el mundo llamado civilizado, no debe absolutamente hacer olvidar que, actualmente, gran parte de la población de la tierra vive más bien la citada ausencia cuotidianamente sobre la propia piel.

 Resumiendo, por defecto, citaré seguidamente sólo algunas de las grandes ausencias que hacen sentir su presencia:

             1.000.000.000 (mil millones) de personas sufren por falta de agua

               950.000.000 (novecientos cincuenta millones) por falta de comida

            2.000.000.000 (dos mil millones) no tienen techo

               200.000.000 (doscientos millones) de personas no tienen trabajo

            incalculable el número de seres humanos que sufren por la falta de libertad

 Estos datos espeluznantes, unidos al contenido del non, pueden hacer entender todavía mejor el motivo por el cual en esta parte del mundo hay verdaderamente necesidad de un poco de ausencias, dado que éstas consentirían probablemente la formación de alguna presencia donde el límite entre los dos conceptos es absolutamente de vida o muerte. -  

Stefano Davidson  

En seguida el espíritu del non resumido en tres breves párrafos:

 ¿Por qué non?

¿Qué es non?

¿Qué es non en arte?
¿Por qué
non?  

El non nace de la exigencia de reflexionar sobre la siempre preocupante ausencia de ausencias al interior de las cosas humanas en este mundo llamado “civilizado”, donde todo está contenido, donde todo está  lleno de todo, donde todos parecen tener necesidad de todo e inmediatamente. Actualmente, por razones políticas o comerciales, cada rincón de espacio y de tiempo ha sido llenado al límite de su capacidad. Desde los muros de la ciudad hasta la ex-inmensidad del éter, desde lo real hasta lo virtual, todo es ocupado por algo. Prácticamente no quedan espacios de ausencia, zonas francas, treguas sensoriales para poder reposar la mente, la misma que no tiene materialmente el tiempo suficiente para generar sus propias fantasías, porque está llena de aquellas ajenas, inducida por el nervio óptico, el oído, la nariz o la garganta. No hay tiempo para pensar en aquello que se está viviendo cotidianamente, porque mañana ya se tendrá que analizar algo nuevo, que tal vez será exactamente lo opuesto de aquello que apenas ha sido experimentado. Cada cosa y su contrario existen, y están aquí, ahora. Por ello, el non nace para indicar que ahora es el momento de detenerse, de parar, de dejar de mirar lo que hacen o han hecho otros, y hacer algo nosotros. Es necesario entrar en nosotros mismos y ocuparnos de aquello que tenemos dentro, hay necesidad de pensar con nuestras propias mentes y regresar a ser individuos. El non es nuestra cápsula de rescate, es nuestro único espacio de sobrevivencia. El non, in primis, somos nosotros.  

 ¿Qué es non?  

El non es el vacío que compensa lo lleno. Efectivamente, una de las leyes fundamentales que regula el non es aquella que establece que aquello que no es, no ha sido, y no será. La nada es aquello que más se acerca al concepto del non, que niega a priori incluso su propia existencia como concepto, admitiéndose a si mismo sólo como ausencia. Por ello, el non es un nada, pero es un nada como el cero, como aquel número cardinal que indica ausencia de valor que sin embargo en un sistema de numeración posicional sobre la base decimal agregado a la derecha de otras cifras, sirve para multiplicarlos por diez. El non es ausencia, es nada, pero atención que no es absolutamente un nada definitivo, un estado de inercia y de inexistencia, sino más bien debe ser considerado como un nada procreante. De esta manera, la ausencia en el non nunca debe ser considerada en la acepción de falta, porque en el non la nada no es ausencia de una presencia, sino más bien presencia de una ausencia. En el non la nada es el paradigma y, por lo tanto, el non es la perfección, es el todo porque de la nada, siempre, todo puede ser generado. El non es una puerta hacia lo desconocido. El non es un inicio y un fin al mismo tiempo,es el universo mismo a la espera del Big Bang. El non es el cóncavo en un mundo convexo. El non, finalmente, es definible como la gestación perenne y, por consiguiente, representa el máximo femenino, el origen. El non es aquello que vendrá después. El non es el mañana que hoy no existe y que en cada día que viviremos no podrá existir jamás, pero que todos buscaremos imaginar siempre y a pesar de todo. El non será siempre un paso más allá de nuestra presencia. El non va más allá de la percepción sensorial. El non es el virtual supremo. El non es Dios.

 ¿Qué es non en arte?  

El non es el dogma del arte. El non es definitivamente el arte de la ausencia, o más bien, la falta de cualquier forma de arte en el sentido material del término. El non sustituye la presencia de alguna creación artística con su ausencia, evidente en su manifestación tanto como lo sería su presencia.  el non será también la realización de la máxima paradoja artística, como preferencia de la ausencia de una expresión artística, más bien que su presencia. La obra de arte de acuerdo a la concepción del non se debe imponer y proponer sólo potencialmente, dado que todavía no es, lo que significa que el arte no “debe ser” sino que “puede ser”. El non ha eliminado también la estructura más esencial en su camino hacia la perfección, el cual es seguido a través de la intuición de  Antoine de Saint-Exupery, quien señaló que “la perfección se alcanza, no cuando no hay nada más que añadir, sino cuando no queda más que quitar”. El non lleva al arte aquella nada que ya en la ciencia y en las matemáticas ha sido problemática e inquietante, y que cumple un rol igualmente fundamental, sino más bien mayor, que la misma realidad aparente. El non es el subconjunto de cada posible conjunto artístico. El non es aquello que Paul Klee buscaba desesperadamente, aquello que es “más allá de la apariencia”, es decir aquello que supera la “común raíz terrestre”. El non es aquello que anhelaba Malevic, cuando hizo el “cuadrado blanco sobre blanco” intentando agujerear el espacio pictórico en la dirección del “puro espacio originario”. El non es un “agujero blanco” creado en las antípodas de un arte convertido en un “agujero negro” que engulle en sí misma, además de a sí misma, también todo aquello que es ajeno a su propia existencia. El non es todo aquello que se esconde detrás de los “tajos” de Fontana. El non es todo el arte nunca antes visto. El non es todo el arte que hubiera podido ser pero no ha sido, todo aquello que puede ser pero no es, todo aquello que podría ser pero no será nunca. El non es el arte ínsito en cada alma humana.

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Il vecchio e il nuovo nella città antica. Un Quartiere per l’Arte
Primo incontro dibattito

Cesare Brandi
Il vecchio e il nuovo nella città antica
a cura diRoberto Barzanti
Accademia Senese degli Intronati

Presentazione del volume

saranno presenti: 
Fabiano Di Prima
Maurizio Elettrico
Enzo Mecacci
Giulio Pane
Pasquale Persico
Marco Pierini

modera:  Lorenzo Manenti

Museo Hermann Nitsch(vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)

venerdì 24 aprile 2009 ore 16.00

Il vecchio e il nuovo nella città antica è il titolo del volume di Cesare Brandi che raccoglie una serie di conferenze tenute negli anni ‘60 ed un testo inedito conservato tra le carte dell’Archivio comunale di Siena. Il volume, pubblicato dall’Accademia Senese degli Intronati a cura del prof. Roberto Barzanti, ripropone le riflessioni dello storico e critico d’arte senese sul tema del rapporto tra nuovo e antico nelle città italiane, in cui si esprime la necessità di tutelare la struttura cittadina. Una tutela che non è soltanto conservazione, bensì di integrazione urbanistica.
Cesare Brandi, fondatore e direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, amava infatti ripetere nelle sue opere che la storia è il presente e la cronaca è il passato, e che troppo spesso in nome della conservazione dei centri storici si dimentica che essi sono anzitutto abitazioni, perciò carichi di vita, e non dei monumenti, indicando come soluzione del problema un supremo equilibrio tra le forme e la vita della città. Un tema quanto mai attuale. Molti monumenti sono in stato di abbandono, specialmente i monasteri e conventi soppressi, alcuni dei quali trasmessi dalle diocesi al Demanio dello Stato anziché alle Soprintendenze. E alcuni tra questi monumenti in abbandono divengono facile preda di saccheggi oppure si trasformano per iniziativa privata in alberghi di lusso.
Su questa problematica e sulle possibili soluzioni nasce a Napoli il progetto “Quartiere per l’arte” in cui si attualizza concretamente il dibattito brandiano sull’integrazione tra vecchio e nuovo. L’idea, curata da Franco Coppola, Giuseppe Morra, Roberto Paci Dalò e Nicoletta Ricciardelli, annuncia il ruolo potenziale e strategico della Fondazione Morra nel proporre al quartiere, ed agli interlocutori istituzionali, un dibattito capace di comporre ed attivare la rete delle “Identità creative e plurali” che vivono nella II Municipalità Avvocata - Montecalvario - Porto. Gli spazi nuovi, la Fondazione Morra e il Museo Hermann Nitsch/Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee, si propongono come nodi di propulsione e sviluppo nelle diverse aree del quartiere-municipalità segnalato. Lo scopo del progetto è strutturare a poco a poco questo insieme di nodi delle arti fino a farlo riconoscere come tessuto innovativo della città; lo slogan “un quartiere si fa città” è la sintesi del processo che avvia una nuova ed intensa progettualità che può restituire vita ad un tessuto storico altrimenti inerte.
La presentazione del volume e del progetto avverrà venerdì 24 aprile, ore 16,00, presso la sede del Museo Hermann Nitsch/Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee, in vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli.
Saranno presenti: Enzo Mecacci (segretario dell’Accademia degli Intronati, Siena), Marco Pierini (direttore di SMS Contemporanea, Siena), Giulio Pane (docente di Storia dell’Architettura - Università Federico II, Napoli), Pasquale Persico (docente di Economia Politica - Università degli Studi, Salerno), Fabiano Di Prima (ricercatore Diritto Canonico e Diritto Ecclesiastico - Università degli Studi, Palermo), Maurizio Elettrico (artista). Modera Lorenzo Manenti.

Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org
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Il Ramo d' Oro - Centro d'arte e cultura
Via Omodeo, 124, 80128, Napoli, Italy
tel +390815792526, e-mail fyesbm@tin.it
http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro 

fino al 30/4/2009
Liu Yang - Michele Cazzani 

Arte in rete

Inaugurata sabato 18/4/2009 ore 18 con presentazione di Vincenzo Montella.
Visitabile fino al 30/4/2009 dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne il Giovedì. 
Venerdì 24/4/2009 0re 18 Gerardo Pedicini presenta il libro di Gaetano Cantone: “La bellezza inquisita” per l'occasione sara' proiettato il cortometraggio "Corpus angelicorum" sul ciclo pittorico di G.Cantone, musiche di Dramma Gothica, regia di Leonardo Cantone.

Arte in rete
Costruita sulla base di un confronto telematico questa mostra. che vede insieme un reporter italiano e una fotografa cinese, presenta una singolare omogeneità di mezzi , di capacità e di progetti espressivi. 
Alla ricerca di un luogo intimo, di una piega dell'esperienza in cui possano trovare albergo i sentimenti, le immagini fotografiche si scompongono e si riassemblano in una dimensione onirica disegnando un mondo insieme reale e inedito, una personale utopia fatta di architetture affastellate e pianeti incantati in cui si muovono enigmatici personaggi che suggeriscono drammatiche storie di solitudine e contemplazione.
Incredibilmente i lavori di due artisti tanto lontani sembrano usciti da una sola mano seguendo una stessa tensione che guida entrambi nella esplorazione delle regioni fantastiche della propria anima.
Vincenzo Montella 

LA BELLEZZA INQUISITA 
Dell'arte, della memoria e degli uomini nel terzo millennio 
Conversazione a cura di Nicola Sguera 
Edizioni Istituto Italiano per lo Studio e lo Sviluppo del Territorio, dicembre 2008.
Il libro esplora temi impossibili da districare se non stemperandoli nello scenario dell'era della complessità. Frutto di una sorta di epistolario via e-mail, questo volume pone il problema della persistenza della memoria disciplinare nel contesto della nostra fluida contemporaneità. 

Gaetano Cantone

Liu Yang
Nata a Jilin, Cina, nel 1978, laureata in fotografia alla Luxun Academy of Fine Arts, nel 2001, insegna alla Sichuan Fine Arts Academy. Ha esposto nel suo paese, in Europa e negli USA, in Italia ha partecipato nel 2005 alla mostra: 100 Artists for a Museum, Casoria International Contemporary Art Museum. Ha partecipato con noi alla rassegna “Asian Overview” con mostre a Napoli, Taranto e Roma tra il 2007 e il 2008.

Ulteriori informazioni alla pagina: http://galleries.absolutearts.com/cgi-bin/galleries/show?what=artists&login=ilramodoro&id=2036
Michele Cazzani
Nato a Milano nel 1966 dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta L'Istituto Italiano di Fotografia di Milano; è fotografo professionista dal 1994. Si occupa da sempre di reportage sociale e sportivo collaborando con diverse testate italiane e straniere. Nel 1996 segue per conto della rivista Freely e del “Gazzetta dello sport Magazine” le Paraloimpiadi di Atlanta. Le imamgini verranno pubblicate anche in USA (servizio su LIFE) in Gran Bretagna ed in Germania (numero speciale di foto sportive dell'anno per il Sunday Magazine e per Max). Nel 1998 viene pubblicato sull'argomento “Sport e disabilità” il libro “CAMPIONI, Immagini dall'altro Sport”.
Dal 1998 al 2000 Michele Cazzani impegnato come reporter in Medio Oriente e nei balcani per documentare l'attività di alcune organizzazioni di Cooperazione Internazionale prime fra tutte Emergency. Il lavoro sui centri chirurgici e di riabilitazione ubicati nel Kurdistan iracheno è pubblicato del libro “Kurdistan Paradiso minato”. 
Sempre in relazione all'ambito umanitario Michele Cazzani è Presidente e socio fondatore dell'agenzia fotrografica PHOTOAID (www.photoaid.eu Agenzia fotografica non profit per il reportage sociale). PhotoAid realizza servizi fotografici anche gratuiti documentando l'attività di cooperazione internazionale di associazioni umanitarie italiane straniere.

Ulteriori informazioni al sito: http://www.michelecazzani.com/
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Nome: enzo bettazzi
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Email: enzo.bettazzi@ignaziofresu.it
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Date: 19/04/2009
Time: 12.47.43

Testo

Mostra Personale di Antonella Sassanelli al Cinema Lumiere Cinema Lumière Dal 4 al 31 maggio 2009 PISA vicolo del Tidi, 6 ( Lungarno Pacinotti - Palazzo Agostini ) la mostra, ad ingresso gratuito aperta dal martedi al venerdi 18.30 - 23.00, week-end e festivi 16.30 - 23.00 tel 050.9711532 - lumiere@lumierecinema.it http://antonellasassanelli.jimdo.com Nel foyer del Cinema Lumiére, il più antico cinema italiano in esercizio, nello storico Palazzo Agostini, dal 4 al 31 maggio 2009, mostra personale di Antonella Sassanelli. Ciò che intriga maggiormente nella pittura di Antonella Sassanelli è la percezione di una dimensione “oscura”, la presenza di qualcosa/altro portato alla luce, un tormento continuo intimo che viene rivelato. Questo aspetto travolgente e nello stesso tempo riservato, sono parte integrante delle dicotomie che convivono ed animano le opere di Sassanelli. Nei suoi lavori realizzati con le moderne tecniche della digital art mista a quelle tradizionali della pittura ad olio, scorgiamo l’inquietudine di figure stravolte “dentro”, il tormento dell’apparire con la drammaticità dell’essere. Come solo l’arte riesce a sconvolgere ed essere specchio dall’anima, così questa bipartizione si proietta, per traslato, dalla tecnica all’immagine, e ci turba poiché capace di coinvolgerci. Una “riflessione” che all’ equilibrio estetico rivendica un’ armonia convulsiva, affermazione di un potere autonomo del bello.

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Nome: enzo bettazzi
From: Evento
Email: enzo.bettazzi@ignaziofresu.it
Invia: Invia
Remote Name: 82.49.67.175
Remote User:
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1; Trident/4.0; GTB6; .NET CLR 1.1.4322; .NET CLR 2.0.50727; .NET CLR 3.0.4506.2152; .NET CLR 3.5.30729; MSN Optimized;US)
Date: 19/04/2009
Time: 12.46.41

Testo

Frammenti di civiltà Un’esposizione di Ignazio Fresu dal 04 maggio al 22 maggio 2009 vernissage: 4 maggio 2009 ore 19:00 curatore Silvano Battistotti ArteGioia107 Via Melchiorre Gioia, 107 20124 - MILANO - ITALY da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e per appuntamento Tel. e fax. +39 02 67075024 Cell. +39 338 3421624 e-mail: info@artegioia107.it web: www.artegioia107.it La poetica di Ignazio Fresu è articolata e complessa. Alcune opere materiche dal titolo ”Frammenti” ci fanno pensare a ruderi arcaici la cui struttura si articola secondo antiche topografie di città distrutte dal tempo e recuperate solo grazie a scavi archeologici. Questi mettono in evidenza le fondamenta di case o di agglomerati urbani. La raffinatezza cromatica, basata su verdi-azzurri ed aranci, con cui Ignazio Fresu ci presenta questi scavi, costituiscono ritmi geometrici paralleli o ripetuti che si richiamano empaticamente e conferiscono all’opera un che di modulare. Un’opera di recupero quindi quella di Fresu che vuole riportarci indietro nel tempo per renderci consapevoli di un momento di vissuto umano che non è più, ma che è ancora capace di suscitare in noi le emozioni che la memoria può evocare. Altre volte la pittura-scultura è costituita da lastre metalliche rettangolari sulle cui superfici emergono incrostazioni materiche, quasi granuli di sabbia o di saldatura che vanno via via ispessendosi scendendo dall’alto in basso. Queste concrezioni assumono sfumature diverse a seconda degli ossidi che le ricoprono, per cui i colori sfumano dai gialli-blu ai rosa-verdi, ai grigi, con variazioni diffuse che caratterizzano ogni lastra. Notevole è l’effetto luce che fa assumere ai colori ed agli aggetti connotazioni particolari alle composizioni. Anche qui l’effetto del tempo pare manifestarsi attraverso accumulazioni materiche che in qualche modo ricordano quelle naturali di stalattiti e stalagmiti. Bella questa trasposizione creativa che ci ricorda aspetti di recupero di reperti fisico-chimici, quasi portati su un piano per essere fruiti ed analizzati al microscopio. A volte il frammento è visto come ad ingrandimento, in cui la struttura architettonica viene scandita attraverso una serie di rettangoli e quadrati in rapporto tra loro, una sorta di composizione alla Mondrian in cui i due soliti colori complementari (azzurro-arancio) si accostano o si contaminano attraverso rilievi bruni e grigi che ne definiscono le forme. Possiamo dire che Fresu riporti alla luce, con i suoi recuperi archeologici, antiche fasi creative di un mondo ormai corroso dal tempo, facendoci riflettere sullo stato mutevole delle cose e mostrandoci, in chiave poetica, il disfacimento cui l’erosione e l’abbandono portano. La speranza in una continuità dell’arte ci viene presentata attraverso alcune sue “installazioni”, quasi sculture modulari, costituite da multipli di oggetti industriali che si replicano a piacere in un ambito prospettico. Il suo non è solo il recupero di materiali di rifiuto, ma la costruzione razionale di elementi simbolici in grado di trasformarsi in oggetti estetici evocativi. Silvano Battistotti

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Suggestioni.

Poetiche e tematiche dalle Raccolte del Museo

Maccagno (VA), Civico Museo Parisi Valle, via Leopoldo Giampaolo, 1

17 aprile – 24 maggio 2009

orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 - 12.00  /  15.00 - 18.00

ingresso: € 2.60, ridotto € 1.60

 Inaugurazione domenica 19 aprile 2009 ore 17.30

 Il Museo Civico di Maccagno, dal 2006 al 2009, ha attuato il progetto “Acquisizioni” e nel percorso quadriennale ha selezionato circa duecento opere a sintesi del panorama di contemporaneità e a interpretazione delle differenti tendenze appartenenti al nostro tempo.

 “Suggestioni” propone uno scenario omogeneo tra le opere acquisite dal Museo configurandosi quale traduzione pratica, punto di partenza e non traguardo, di un’idea che oggi indica nuovi percorsi e si propone come modello, o stanza di sperimentazione, per ragionare d’arte contemporanea senza enfasi di ridondanza ma nella conoscenza delle strutture portanti.

L’Arte Contemporanea, distaccatasi dall’obbligo figurativo imperante sino all’avvento dell’Ottocento e alla dichiarazione d’indipendenza del moderno, poggia solidamente sui fondamenti di evocazione e suggestione. Al carattere narrativo, che implicitamente conteneva fini didattici, didascalici e moraleggianti, si è sostituito il vettore dinamico della libertà di interpretazione attraverso suggerimento o quesito rivolti alle corde emotive. La rassegna affronta questo tema e approfondisce la lettura  dei linguaggi artistici nell’attualità.

 La mostra propone quarantacinque opere, tutte di proprietà del Museo Civico di Maccagno, appartenenti a quarantacinque artisti: Sergio Alberti, Giuseppe Ayna, Paolo Barrile, Anna Clara Beltrami, Paolo Bonaldi, Alessandra Bonoli, Giovanni Bruno, Claudia Canavesi, Elisabetta Casella, Nino Cassani, Lorenzo Cazzaniga, Alfredo Colombo, Melo Consoli, Giancarlo Curone, Francesco Dalmaschio, Mario De Leo, Ilaria Forlini, Mauro Fornari , Giovanna Fra , Grazia Gabbini , Adriana Marchetto, Max Marra , Franco Marrocco, Gualtiero Mocenni, Elena Modorati, Maria Molteni , Antonio Musella, Ayako Nakamiya, Daniela Nenciulescu, Raffaele Penna, Lucio Perna, Antonio Pizzolante, Gabriele Poli, Grazia Ribaudo, Giusi Santoro, Alessandro Savelli , Paolo Schiavocampo, Ida Rosa Scotti, Stefano Soddu , Osvaldo Spagnulo, Elena Strada, Luigi Stradella , Alessandro Traina , Armanda Verdirame, Pierantonio Verga.

 A cura di Claudio Rizzi , con coordinamento di Ad Acta, Patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Varese, catalogo Silvia Editrice, la mostra propone al pubblico un ampio e ulteriore capitolo della contemporaneità.

 Ulteriori informazioni:  

Civico Museo Parisi Valle   -  Maccagno

tel. 0332/561202       web: www.museoparisivalle.it

fax: 0332/562507      e-mail: info@museoparisivalle.it 

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a cura di Mario Franco
 
dal 2 aprile al 25 giugno 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch
 
“C’è un modo di andare al cinema come altri vanno in chiesa e io penso che, da un certo punto di vista, davvero indipendente da ciò che vi si dà, è là che si celebra il solo mistero assolutamente moderno”.

André Breton

 
Il successo della rassegna Serate Futuriste Cinema & Musica, appena conclusa presso il Museo Nitsch, dimostra che esiste ancora interesse ed attenzione per il Cinema delle Avanguardie. La Fondazione Morra continua le proiezioni del Giovedì mettendo a confronto il cinema sperimentale di vari paesi europei e quello americano, nel periodo che va dalle cosiddette “Avanguardie storiche” fino ai primi anni ’60 ed alla nascita del cinema underground.
L’avanguardia rigetta e critica il cinema di intrattenimento ed il suo modo di produzione industriale; la sua ricerca determina significati invece che fiction film commerciali ed è orientata da un linguaggio non compromesso dal regime. La maggior parte dei film/video-makers enfatizzano la visione più che il testo ed il dialogo e sfuggono le rigide classificazioni; alla fine le differenti nomenclature - avanguardia, underground, sperimentale, indipendente - condividono lo stesso senso di estraneità, libertà ed indipendenza.
Gli anni 1920 rappresentano un periodo di grande creatività del XX secolo ed un indiscutibile modello di avanguardismo. Una miriade di movimenti artistici - Dada, Surrealismo, Costruttivismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo co-esistono nello stesso periodo e molti artisti fluttuano da un campo all’altro; inoltre le differenti modalità di espressione - danza, musica, pittura, poesia, scultura, cinema - caratterizzano la fertilizzazione incrociata nelle forme artistiche.
La prima serata compara i films francesi Anémic Cinéma di Marcel Duchamp e La glace à trois faces di Jean Epstein e quelli americani Autumn Fire di Hermann G. Weinberg, H2O di Ralf Steiner e Lot in Sodom di James Sibley Watson.
 
ABBONAMENTO € 40.00 / INGRESSO SERATA € 5.00
  
GIOVEDÍ 23 APRILE 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)
quarta serata
FRANCIA:Jean Epstein - Coeur fidèle, 1923 (b/n, 84 min.)
 
USA: Slavko Vorkapich e Robert Florey - The Life and Death of 9413: a Hollywood Extra, 1927 (b/n, 11 min.)
 
Jean Epstein entra nel mondo del cinema con la stesura del libro “Bonjour Cinema” nel 1921 e da allora combina insieme films e scrittura, considerandoli attività complementari e parallele. Per Epstein il cinema non può essere mera riproduzione della realtà ed il film-maker dovrebbe utilizzare alcune tecniche di ripresa e montaggio come una grammatica cinematografica.
Jean Epstein diviene esponente di punta, con Abel Gance e Louis Delluc, della cosiddetta “première vague”, accompagnando, come Eisenstein, la propria attività creativa con una continua ed importante riflessione teorica sul cinema. Grazie ad un uso sperimentale ed inedito del ralenti e dell’accelerazione, oltre ad una drammaturgia minuziosa, il regista ottiene una recitazione dei suoi attori che egli stesso paragona ad una “…febbre lenta, un’incubazione morbosa” in cui l’intensità emotiva di un gesto viene esaltata dalla tecnica di ripresa.
In Coeur fidèle, Epstein filma una semplice storia di amore e violenza, “…per vincere la reticenza di quanti ancora credono che soltanto il melodramma può interessare il pubblico”, ma spogliata dalle ordinarie convenzioni, così sobria e semplice da approcciare la nobiltà e l’eccellenza della tragedia.
The Life and Death of 9413: a Hollywood Extra diSlavko Vorkapich e Robert Florey mette insieme le tecniche di montaggio dell’espressionismo tedesco e quelle della scuola sovietica. Realizzato su di un tavolo da cucina con soli 96 dollari, il film utilizza “le sinfonie del movimento visivo” per far avanzare la storia il più rapidamente e vividamente possibile. La storia di un uomo che vuol diventare una stella di Hollywood, ma viene de-umanizzato ed identificato con un numero impresso sulla sua fronte. 

INGRESSO SERATA € 5.00. 

Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494

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Roberta&basta e Playboy Italia
Presentano la quarta edizione della mostra fotografica di Malena Mazza:

MAGIC MOMENT IN FIORICHIARI

Vernissage il 23 aprile ore 18,00 in via Fiori Chiari,3 in occasione delle serate Fuori Salone con la partecipazione delle playmate.
la mostra e la vendita proseguiranno fino al 31 maggio
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FONDAZIONE ANTONIO PRESTI - FIUMARA D'ARTE
"LA PORTA DELLA BELLEZZA"

Il prossimo 15 maggio, alle ore 10, sarà inaugurata nel quartiere periferico catanese di Librino, che conta circa 100.000 abitanti, la “Porta della Bellezza” una monumentale opera in terracotta che segna anche l’inizio dell’ambizioso progetto del Museo all’aperto “Terzocchio - Meridiani di Luce”. Questa inaugurazione è un nuovo successo che premia i 10 anni di costante lavoro di Antonio Presti, artista e mecenate siciliano, presidente della Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte.
La “Porta della Bellezza” è stata costruita con oltre 9.000 forme di terracotta realizzate da 2.000 bambini del quartiere sotto la guida degli artisti coinvolti, ma modellate e firmate dagli stessi alunni, divenuti così “giovani autori”, con lo scopo di renderli protagonisti di un percorso artistico-etico che cambierà la storia e l’identità del quartiere. Le formelle compongono le 13 opere monumentali, ideate da 10 artisti e da giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
Queste opere, abbinate a testi poetici, saranno applicate lungo una prima porzione di muro di 500 metri in corrispondenza dell’accesso al quartiere sui 3 km totali che tagliano Librino come una ferita. L’insieme delle opere si ispira alla tematica della “Grande Madre”. Il progetto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione delle 9 scuole elementari e medie, degli oratori e dei centri giovanili del quartiere, che accolgono 10.000 allievi: C.D. San Giorgio, I.C. V.Brancati, I.C. Campanella-Sturzo, I.C. A.Musco, I.C. Dusmet, I.C. Pestalozzi, S.M.S. G.Ungaretti, S.P.P. C.La Rosa, S.P.P. Mary Poppins, l’Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II e il Centro Giovanile Talità Kum. La poetessa Maria Attanasio ha scelto alcuni dei brani poetici che saranno parte integrante dell’opera.
Il critico d’arte Ornella Fazzina ha selezionato gli artisti Giovanni Cerruto, Michele Ciacciofera, Fiorella Corsi, Rosario Genovese, Lillo Giuliana, Italo Lanfredini, Simone Mannino, Pietro Marchese, Giuseppina Riggi, Nicola Zappalà, e gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Tiziana Pinnale, Sergio Carpinteri, Maria Riccobene, Graziella Russo, Valeria Castorina, Valeria Sidoti, Miryam Scarpa, Corrado Trincali, Elisa Raciti, Marco Agosta, Alberto Celano.
 

L’obiettivo è quello di contribuire a una coscienza comune di rispetto per il territorio e di recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile, dell’educazione alla cittadinanza. Il ruolo attivo e centrale delle scuole di Librino e l’accoglienza degli abitanti del quartiere sono segni positivi di un valore di condivisione. La Porta della bellezza si arricchirà, anno dopo anno, di altri interventi artistici in terracotta che completeranno progressivamente tutta la lunghezza del muro di 3 km. «È necessario promuovere esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale - ha dichiarato Antonio Presti - attraverso progetti multidisciplinari e iniziative di rete con il territorio siciliano. Con il muro che si trasforma in Porta della Bellezza gli abitanti comprendono la via del fare, un fare che trasforma il manufatto in bellezza».
Perché la Porta della Bellezza? Perché successivamente, il museo d’Arte Contemporanea continuerà coinvolgendo 100 condomini del quartiere. Grazie all’ausilio di artisti di fama internazionale (registi, fotografi e video makers), diversi palazzi di Librino, accoglieranno i lavori artistici installati sulle facciate cieche, segnando così l’apertura del museo all'aperto Terzocchio - Meridiani di Luce. «Una volta acquisita la pratica del fare – conclude Antonio Presti - le gigantografie e le proiezioni video sulle facciate di tutti i condomini, potranno manifestare la bellezza spirituale di tutti gli abitanti del quartiere».

comunicazione a cura di TRIBE Società Cooperativa
ref. Giacomo Alessandro Fangano
3388913549 - ufficiostampa@tribearl.it

Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte
Casa d'Arte Stesicorea
Piazza Stesicoro, 15
95100 Catania
tel./fax 095 7151743
info@librino.org
www.librino.org

Art Hotel - Atelier sul mare
Via Cesare Battisti, 4
98070 Castel di Tusa (Me)
tel. 0921 334 295 / fax 0921 334 283
ateliersulmare@interfree.it
www.ateliersulmare.it

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

VII appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: Massimo De Carlo, Franco Pavanello e Mino Mazzocato

fondazione march è lieta di invitarvi al VII appuntamento del ciclo di incontri Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta.

Il grande gallerista Massimo De Carlo incontra i collezionisti Franco Pavanello e Mino Mazzocato per un dialogo alla presenza di importanti opere d'arte visibili in esclusiva al pubblico solamente per la durata della conferenza.

Venerdì 24 aprile 2009 dalle ore 16.30 alle 18.30, presso Palazzo Maldura, aula H - Università degli Studi di Padova, via Beato Pellegrino 1, Padova. Ingresso libero >>>

 

DESIGN CRISIS

fondazione march parteciperà a DESIGN CRISIS mostra ideata e curata da JVLT/Joe Velluto e Jetl Matilde.
DESIGN CRISIS ha come proposito quello di sondare l’atteggiamento critico di professionisti provenienti da settori diversificati, ma in qualche modo vicini al mondo del design e della creatività per passione o per lavoro, su un tema estremamente difficile e di attualità.

Dal 22 al 27 Aprile 2009, P4 Temporary Gallery, via Pestalozzi 4, Milano, dalle ore 10 alle ore 20.


L'Arte come Idea

Convegno sull'arte contemporanea ideato e organizzato dall'Associazione Amici del Gradenigo in collaborazione con fondazione march e il comune di Piove di Sacco. 

Relatori: Mario Airò, artista; Andrea Bruciati, direttore della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone; Loris Casadei, direttore generale Porsche Italia

Moderatore: Silvia Ferri De Lazara                  

Sabato 9 maggio 2009, dalle ore 16 alle ore 19, presso Teatro Filarmonico, via Cardano_lato Municipio, Piove di Sacco (PD). Ingresso libero >>>

 

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La Ven. Arc. della MISERICORDIA di Firenze 
in collaborazione con la Galleria d’Arte Mentana 

presentano

"ARTE E SOLIDARIETA'"

MOSTRA E ASTA DI BENEFICENZA per la costruzione del VILLAGGIO SAN SEBASTIANO

GALLERIA VIA LARGA – via Cavour 7/r – FIRENZE

23-24-25 aprile 2009 

Orario
Giovedi 23 aprile 10:30 – 19:00
Venerdi 24 aprile 10:30 – 19:00 
Sabato 25 aprile 10:30 – 12:00 (ore 16 Asta)

Venerdi 24 aprile ore 17.30 - COCKTAIL di presentazione
con la partecipazione del Provveditore Andrea Ceccherini 
e del Prof. Pier Francesco Listri

Sabato 25 aprile ore 16.00 - ASTA di BENEFICENZA
l’evento verrà ripreso dall’emittente “Toscana TV” 
intervisterà il giornalista Fabrizio Borghini

Villaggio San Sebastiano
Il nuovo Centro sorgerà in località Impruneta (FI) e sarà destinato
ad accogliere soggetti affetti da disabilità intellettiva.
Esso sarà strutturato ed organizzato per rispondere alle esigenze 
degli ospiti, affetti da patologie psichiatriche e/o handicap motori, 
in base ai moderni criteri di riabilitazione e di inclusione sociale 
emersi dai recenti studi del settore medico.
Gli spazi saranno concepiti in modo che i disabili possano essere 
coinvolti attivamente nei cicli produttivi e lavorativi, secondo le 
loro capacità e con la supervisione di tecnici della riabilitazione.
Si tratta di un grande sforzo economico per la Misericordia di Firenze 
e per i suoi confratelli in termini di impegno e disponibilità.
“Arte e Solidarieta'” è un evento che, in collaborazione con la 
Galleria d’Arte Mentana, coinvolge i pittori fiorentini e le 
associazioni culturali, che hanno deciso di contribuire alla raccolta
fondi donando le proprie opere, per poterle esporre e mettere all’asta.
Grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano ed 
al patrocinio della Provincia di Firenze che ospita la mostra nei locali 
della Galleria Via Larga, sarà possibile ammirare 
ed acquistare le opere donate. 

Elenco artisti:
ROSSORAME (A.Pagliarello) / ANNA MARIA GUARNIERI / RODOLFO MELI / 
ERMELLA CINTELLI MOLTENI / FUNAI CATIA / DANIELE CASTAGNOLI / 
GIOVANNA FORTINI BETTARINI / LAURA BERTUZZI / FIORELLA NOCI / 
MARIO FONTANA / LOREDANA RIZZETTO / LAURA DEL VECCHIO / 
CARLA BILIOTTI / MARINA CORBINELLI / CARRI SILVANO / FAGGIOLI MARA / 
LOTTI LUCIANO / PIERA MORELLI / GRAZIA TOMBERLI / GIANNI SILVESTRI / 
PAOLO BALLINI / BENEDETTI MANOELA / MASSIMO PODESTA' / 
FRANCO LASTRAIOLI / VITTORIA MAZZIALI / DOMENICO VIGGIANO / 
FRANCESCA COLI / LANTIERI PAOLO / MARIA TERESA MAIELLO / 
BETTI UMBERTO / PUCCETTI FRANCESCA / GIANNA STOMEO / FRANCESCA GUETTA / 
PATRIZIO BURGASSI / ANTONIO CICCONE / PATRIZIA VOLTOLINI / 
ALFREDO CORREANI / BIANCA VIVARELLI / LUCA ALINARI / ELOISA SCULTETUS / 
PAOLA CHIESI / CARLO BERTOCCI / ANDREA GELICI / VALTER BORGHI / 
ANNA MARIA PEROTTO / ANNI GHERI / ANGELA LUCARINI / SILVANA LUISI / 
ROSANNA PASCARELLA / ANNA LUISA ROMA / IGINA BIRIACO / AGNESE PICCI / 
LUIGI DE GIOVANNI / BELLANTE ROSARIO / GABRIELLA POGGIOLESI / 
MARGARETH KARAPETIAN D'ERRICO / TERAN AIDA / CICCIA GIUSEPPE / 
ROBERTO CIABANI / FRANCO BONELLI / SIMONE GIANASSI / CLARA COLVANI / 
BAGNANI ANDREA / CERRA ANTONIO 

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MERCOLEDI' 22 APRILE 2009: AUTORI ONLINE E LA FONDAZIONE IPPOLITO NIEVO PER LA GIORNATA MONDIALE UNESCO DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE. APPUNTAMENTO AL CAFFE' LETTERARIO DI ROMA ALLE ORE 18.

Autori Online e la Fondazione Ippolito Nievo celebrano la Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d'Autore 2009.
L'appuntamento è per mercoledì 22 aprile 2009, alle ore 18, presso il Caffè Letterario di Roma (Via Ostiense 95), con la partecipazione del rappresentante italiano per l'Unesco, Dott. Vincenzo Pellegrini.
Sarà presentata l'antologia poetica "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Edizioni Artescrittura), realizzata a cura di Massimo Nardi e Mariarosa Santiloni, Segretario Generale della Fondazione Nievo.
Parteciperanno i poeti: Corrado Calabrò, Plinio Perilli, Deborah D'Agostino, Iago, Nina Maroccolo, Massimo Pacetti, Massimo Rinaldi, Bianca Maria Simeoni, Cristina Sparagana, Giampiero Stefanoni. Fra questi, gli esponenti dell'Attualismo poetico teorizzato dalla poetessa Deborah D'Agostino.
Nel corso dell'incontro, Massimo Nardi illustrerà l'importanza del diritto d'autore come strumento di libertà per l'artista.
Roberto Perticaroli, responsabile del "Parco Letterario Omero", illustrerà la funzione turistico-culturale dei Parchi Letterari, ideati da Stanislao Nievo, e oggi diffusi in tutta Italia grazie all'impegno della Fondazione Nievo.
Una replica dell'iniziativa si svolgerà il 9 maggio p.v. presso la nuova sede di Autori Online di Viterbo, con la partecipazione di Italo Moscati e letture poetiche di Maurizio Annesi.
Vi attendiamo numerosi!

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Autori Online - "Sinergie d'Arte"
http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).
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Arthub is delighted to announce the second edition of Asia Art Forum Hong Kong - a dynamic series of lectures on Asian Contemporary Art featuring respected members of the Asian contemporary art world. Focusing on the emergence and historical development of contemporary art from China, Japan and Southeast Asia, as well as issues pertaining to the Asian art market and the collection of art, the course provides a unique opportunity for anyone seeking an in depth understanding and knowledge of these emerging areas of art history.



Fostering direct encounters with leading members of the Asian contemporary art community, the program offers privileged access to first-hand information and invaluable insights into these developing areas of Asian art history.

The Forum enables and encourages the exchange of ideas between guest lectures and participants providing a singular opportunity for art professionals, collectors and enthusiasts with an interest in these burgeoning regions currently driving a major transformation of the international art world.



The seminar will take place in Hong Kong over a three day period, 8-10 May. Limited places are available.

Asia Art Forum is an educational initiative in collaboration with Arthub, produced by Pippa Dennis, with consultation from Davide Quadrio and Defne Ayas. Supported by Para/Site Art Space.

15% of all profits will go to Arthub, a non-profit organization promoting contemporary art creation in China and the rest of Asia.
 
 Programme to include:

•    China Art Now - Contemporary Art from China
Taking 1979 as the starting point, Philip Tinari will present a critical analysis of this dynamic and fast changing period of Chinese art history. The talk will move forward chronologically focusing on key movements, specific groups and significant exhibitions that form the backbone of the rise of contemporary Chinese art.                                                                      •    Beyond the Superflat - Contemporary Art from Japan
Japan’s art history is deeply embedded in traditional culture and yet absorbed the influences of western modernism and post modernism without losing its identity. The result is a unique artistic expression which has gone on to influence artists in the west – and never more so than now with the advent of Manga, Anime and video games. This talk will examine the burgeoning contemporary art from this region, looking at why this previously undervalued art has recently captured the world’s attention creating fresh and exciting opportunities for Japan’s artists and art world.
 •    Post Tension and Tradition - Contemporary Art from Southeast Asia
Some of the most interesting and unexpected triumphs at auction and art fairs over the last the last few years has been sparked by artists working in this region. Adeline Ooi will seek to unpick the rich and diverse art histories emerging from this area, focusing on key artists and movements.
 •    The Asian Art Market
Jeremy Wingfield, Phillips de Pury’s China specialist, will be providing essential background and up to date information on the dynamic Asian Art Market. His candid approach will deliver invaluable insight into the current situation, with special focus on the fresh opportunities available to collectors, institutions and art professionals.
 •    The Art of Collecting
Ideas pertaining to the collection of art will be introduced by art advisor and auctioneer Jehan Chu. Insider information on themes such as how to start collecting, choosing a focus and navigating the art world will be laid out and discussed.

 
Speakers to include:
 

Philip Tinari is a writer and curator based in Beijing. He is Contributing Editor of Artforum, and founding editor of artforum, the magazine's Chinese-language website. His writings have appeared in publications including The New York Times Magazine, Parkett, The Wall Street Journal Newspaper, and the Chinese journal Dushu, as well as exhibition catalogues for museums including the Guggenheim and the Serpentine Gallery. He is China Advisor to Art Basel. In 2007, he founded Office for Discourse Engineering, an editorial studio focused on publishing and translation related to Chinese contemporary art.

Adeline Ooi is a curator and arts writer based in Kuala Lumpur. Since 2003 Adeline has worked on a number of regional projects with institutions and galleries in Southeast Asia either as curator, writer, project manager and/or consultant, focusing mainly on Indonesian and Filipino contemporary art. In 2008 she co-founded RogueArt, an art consultancy group specializing in art projects, exhibitions, collections and publications across Southeast Asia. She is currently on the Board of Director’s at Silverlens Foundation in Manila (Philippines) and is a regular advisor/collaborator with Indonesian Visual Arts Archive (IVAA) in Yogyakarta (Indonesia).

Jeremy Wingfield
is a Contemporary Art Specialist for Phillips de Pury & Co. He lives and works in Beijing. From 2002 to 2006 he directed the CourtYard Gallery in Beijing. Before coming to Phillips, Jeremy operated in Beijing as a private dealer and collaborated with Chinese artists on special projects while helping collectors outside of China to sell to Chinese buyers. Mr. Wingfield has a bachelor’s degree in Art History from Reed College and speaks Chinese fluently.

Jehan Chu is an Art Advisor and Auctioneer based in Hong Kong. He started his career at Sotheby’s Auction House before leaving in 2008 to work with individual and corporate collectors. Jehan currently sits on the Board of Directors of Para/Site Art Space, a leading non-profit art exhibition space in Hong Kong, and is a regular columnist for Time Out on collecting art.
 
Course
8-10 May 2009 


3 day course, daily, 10-12.30am and 2-5pm
Price
4,300 Hong Kong Dollars (due on registration) 


15% of all profits donated to Arthub, a non profit art organisation promoting  contemporary art creation in China and Asia.

For more information please contact:



Pippa Dennis
 M (UK) +44 7786 110 561



Kate Cary Evans
M (Hong Kong) + 852 6103 0470

info@asiaartforum.com
www.asiaartforum.com

www.arthubasia.org/asia-art-forum




ArtHub
A not-for-profit organization supporting the contemporary art creation in China and rest of Asia
Correspondence address:
Unit 201 – Building 7
50 Moganshan Road, Shanghai 200060

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giovedì 23 aprile_ore 19.00
INCONTRO con VANESSA WINSHIP
MiCamera_photography and lens-based arts 
via Medardo Rosso 19 | 20159 Milano | tel. 02.45481569 | www.micamera.com | info@micamera.com
MM2 Garibaldi - Uscita Via Pepe | MM3 Zara | tram 3, 7
 
gli strani orari di MiCamera
dal mercoledì al sabato 10-13 e 16-19 e su appuntamento

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Ilan Engel Gallery 

Ilan Engel & Frédéric Arnal présentent 

Stephan Crasneanscki

A l’écart 

Exposition 

Du Jeudi 30 Avril au Samedi 9 Mai 2009 
Du Lundi au Samedi de 14h à 19h 
ou sur rendez-vous 

Vernissage 

Le Mercredi 29 Avril à partir de 18 heures 

Ilan Engel Gallery 
77, rue des Archives - 75003 Paris 
Escalier A 1er Etage 

Parking Beaubourg - Métro République Temple 

+33 (0) 1 47 22 16 45 
ilanengelgallery@gmail.com 
www.ilanengelgallery.com 

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In occasione del Salone del Mobile, dal 24 al 26 aprile la Galleria Il Borgo di Milano effettuerà l'apertura straordinaria anche di mattina per "PROSPETTIVE INATTESE. La natura entra in scena" mostra personale d'arte di Martino Dissegna, autore originario di Bassano del Grappa.
La rassegna espositiva, inaugurata il 18 aprile, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica alla presenza di un folto gruppo di visitatori attenti.
In mostra è presente anche un'opera non finita di Martino Dissegna che ultimerà direttamente in galleria sotto gli occhi del pubblico.
E' annunciata la presenza in sala dell'eclettico artista bassanese tutti i fine settimana fino al 3 maggio 2009.

PROSPETTIVE INATTESE
La natura entra in scena
Dal 18 Aprile al 3 maggio 2009
Orario di visita: da martedì a domenica dalle ore 15:30 alle 19:30; chiuso lunedì

Dal 24 al 26 aprile: apertura straordinaria al mattino dalle ore 10:30 alle 13

Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 340 3349952
www.martinodissegna.it

Direzione Artistica: Sabrina Falzone info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info

Catalogo in sede
Ingresso libero
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ARCHITETTURE INTELLETTUALI
Irene Taddei

Esposizione Personale di Fotografia
Inaugurazione: Venerdì 15 Maggio ore 18,30
In mostra fino al 21 maggio 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da lunedì a sabato
dalle 15:30 alle 19:30
Domenica chiuso
A cura di Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo

Per le redazioni immagini disponibili su:

http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157617182829924/

Alla vigilia della Notte europea dei Musei la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Architetture Intellettuali" mostra personale di fotografia di Irene Taddei, art designer professionista di origini toscane che mette le sue energie e la propria competenza creativa al servizio dell'arredamento, del design e della grafica pubblicitaria, portata avanti con inesauribile entusiasmo presso il suo studio personale a Volterra.
Aperta dal 15 maggio, l'esposizione, curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, vuole introdurci al preludio universale di un complesso percorso dell'intelletto, che sospende il tempo nello spazio dell'emozione. La curatrice spiega che nelle opere di Irene Taddei "i viaggi introspettivi dell'inconscio sospendono ogni flusso temporale, ogni contatto con la realtà, per condurci verso arcane metropoli mentali", affermando, inoltre, che "le architetture intellettuali di Irene Taddei si elevano nella tensione emotiva dell'esistenza e mediante sinuosità formali ed eleganze concettuali si addentra nell'anima incontaminata di una straordinaria poesia geometrica".
Per la promettente Irene la fotografia è intesa come un racconto, una storia interiore da condividere attraverso la bellezza monumentale dello scatto architettonico che sublima l'attimo nel silenzio cosmico dell'esistenza.
In concomitanza della sua rassegna personale, alcune inedite fotografie dell'autrice saranno esposte anche all'Archi Gallery di Milano per la seconda edizione del progetto "Art/chitetture e Paesaggio Urbano".

Presso: Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 0588.33028 - 3476672275
irene.taddei@tin.it

Direzione Artistica:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

Catalogo in sede
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Venerdì 24 aprile 2009 alle ore 18.00 il dott. Arch. Vincenzo Caruso direttore della Biblioteca – Museo “Luigi Pirandello”, inaugura presso i locali della stessa, siti ad Agrigento, Via Imera n. 50, la mostra collettiva:

Le Vie dell’acqua

una importante iniziativa promossa e curata dalla Biblioteca in collaborazione con la Galleria e biblioteca d’arte Studio 71 di Palermo. 

L’esposizione si articola in due sezioni tematiche. Nella prima parte si presentano le tele degli artisti: Gilda Gubiotti, Rosalba Mangione, Antonino G. Perricone e Giusto Sucato i quali hanno dato vita a quattro aspetti differenti dell’acqua, scrive Vinny Scorsone curatrice della mostra nel suo testo in catalogo: “(…) per Sucato essa è simbolo di vita, mondo contenente altri mondi, altre nature. Per la Mangione, invece, l’acqua è spirito, coscienza che lambisce i territori dell’anima. Più passionale è Gilda Gubiotti nelle cui tele i fiumi solcano la superficie terrestre delineando mondi e confini. Acqua furente è, invece, quella di Antonino G. Perricone che tutto smuove e distrugge, che si fa spuma marina per cantare un’ultima volta. (…)”. Delicatezza e forza, passione e intimità caratterizzano le tele in mostra e i singoli approcci con quest’elemento  da cui tutto ha avuto inizio. Un elemento prezioso che presto, purtroppo, farà la fortuna solo di pochi.

A seguire, si presenta la sezione dedicata alle opere di Luigi Pirandello, anch’essa centrata sul tema “dell’acqua”, con l’esposizione di alcuni importanti manoscritti autografi e prime edizioni delle opere in prosa e delle poesie dello scrittore agrigentino, appositamente selezionati tra quelli di particolare pregio e valore, posseduti dalla Biblioteca, quali componimenti poetici giovanili allegati alle sue lettere autografe le prime stesure manoscritte di romanzi e poesie, i taccuini di Bon e di Coazze, che discoprono, nelle emozioni vibratili del Maestro, itinerari lirici d’incanto, e consentono al visitatore di viaggiare sulle vie dell’acqua, vie non solo fisiche e tangibili ma anche, e forse soprattutto, sentimentali.

La mostra resterà aperta dal 24 aprile al 6 maggio 2009 con i seguenti orari: lunedì/venerdì 8.30 – 13.30, mercoledì e giovedì 15.00 – 18.00

Via Imera n. 50 Agrigento.

 Vincenzo Caruso - Direttore della Biblioteca-Museo

“Luigi Pirandello” di Agrigento

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LA GALLERIA MARCONI   PRESENTA

con

Valeria Lamonea - Elisa Laraia - Paola Risoli

cura e testi

Gloria Gradassi
L’inaugurazione si terrà domenica 3 maggio alle 18:00
  - La mostra termina il 31 maggio

L a Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica

Valeria Lamonea e Elisa Laraia courtesy galleria Tekné di Potenza, Paola Risoli courtesy galleria Gas di Torino

  
Domenica 3 maggio alle 18.00, la Galleria Marconi di Cupra Marittima presenta la collettiva Romantic, con i lavori di Valeria Lamonea, Elisa Laraia e Paola Risoli. La mostra, a cura di Gloria Gradassi, conclude la rassegna Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi.
 "In Romantic, tre giovani artiste, percorrendo strade diverse per interessi e linguaggio, segnalano un comune bisogno di sentimento ed emotività.
Le loro opere attraggono perché vibrano di sensazioni, ricordi, verità che movimentano le percezioni.
 
VALERIA LAMONEA
Innocenza e malinconia, bellezza e angoscia, leggerezza e dolore. L’insidia del reale, è quanto Valeria Lamonea trasmette attraverso le sue immagini e le sue installazioni. Immagini all’apparenza perfette, conformi a quanto il senso comune lascia presagire, “disturbate” da particolari che ne deviano la lettura comunicando attraverso il contrasto un dolore nato dalla disillusione, da un’aspettativa tradita.
Da ciò deriva un urto che inizialmente seduce, che sembra trasgressione, per poi tramutarsi in impotenza. Valeria Lamonea è interessata in particolare al mondo sognante dell’infanzia; avvicinando forme semplici e accattivanti a materiali violenti e offensivi va oltre l’affabulazione e smaschera le apparenze per dire una seconda verità: un gioco altalenante che manipolando il contrasto traduce in scacco il piacere visivo.
 
ELISA LARAIA
Le immagini di Elisa Laraia formano un anello di congiunzione tra interno ed esterno. Un lavoro sulla memoria che, con il suo carico di emotività e scarsa definizione, prende parte ad un dialogo con il reale dando luogo ad inedite contaminazioni. Le immagini mentali, le proiezioni individuali con il loro carico affettivo si confrontano con il quotidiano modificandone la percezione. Elisa Laraia interviene spesso in luoghi reali con installazioni site specific nelle quali il suo immaginario si sottrae alla dimensione raccolta della contemplazione per tramutarsi in immagine debordante e interrogativa. Il fruitore è sollecitato a condividere emozioni, porsi domande, creare relazioni, riconoscere in se stesso emozioni latenti. Così l’artista innesca una catena emotiva fatta di scintille che s’accendono attraverso i ricordi.
 
PAOLA RISOLI
Interiors sono gli interni dell’anima, percorsi scavati nell’emotività dell’artista. Paola Risoli ci conferma che l’assenza della figura umana ne evoca a volte la persistenza. I suoi spazi dilatano le emozioni e introducono ad un mondo parallelo, ideato e vissuto con intensità. I luoghi che noi abitiamo portano tracce del nostro essere, così gli Interiors di Paola Risoli raccontano storie private, intime, silenziose eppure profonde. Quello che si srotola sotto i nostri occhi potrebbe essere una pellicola fatta di musica e fotografia, che coinvolge lo spettatore attraverso luci barocche e per via di uno spiazzamento innescato dalla sovrapposizione tra realtà e finzione.
La fotografia è concepita come su un set cinematografico, è artificio narrativo dal quale trapela una sensibilità raffinata capace di costruire un mondo di meraviglia intorno alle piccole cose". (Gloria Gradassi)
 
Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi
La serranda in Galleria è abbassata ormai da una settimana, Franco non risponde al telefono, e anche facendo il giro degli ospedali non si ha notizia di lui. Le voci iniziano a rincorrersi senza ragione: una donna? Le banche? I marziani?
Un giorno riceviamo una cartolina da Dubai con dietro il messaggio:
Ciao Lazzaroni vi voglio bene ma non mi mancate affatto
zio franco
  
"On Sunday 3rd of May at 6.00 p.m. Marcony Gallery of Cupra Marittima presents the group exihibition Romantic with Paola Risoli,Valeria Lemonea and Elsa Laraia works. The exposition, cured by Gloria Gradassi, closes the series Gallery manager on the edge of a fit of nerves.
With “Romantic” three young women artists show a common need of feeling and sensibility through different interests and language paths.
Their works attract because they are full of sensations, souvenirs, truths which enliven the perceptions.
 
PAOLA RISOLI
Interiors are the inner life of the soul, paths digged up in the emotiveness of the artist full of passion and romanticism. Paola Risoli confirms to us that the absence of the human figure sometimes evokes its persistence. The places we live in have signs of our being. So Paola Risoli Interiors tell us private intimate, silent, still deep stories. What appears to our eyes could be a film made of music and photography, that involves the visitor through baroque lights and because of a kind of wrongfooting, given by the overlapping of what’s real and what’s fictitious.
Photography is realized as it were a movie set, it’s a narrative device through which a refined sensibility, able to build a wonder world round small things, is let out.
 
VALERIA LAMONEA
Innocence and sadness, beauty and anguish, serenity and sorrow. The danger of reality is what Valeria Lamonea says through her images and installations. They are apparently perfect images, similar to what the common sense lets predict, but “disturbed” by some details which mislead the reading while telling, through the contrast, a sorrow coming from the disillusion, from a betrayed expectation.
A conflict rises from all this, it seems a transgression that fascinates at first, but it’s then changed into helplessness. Valeria Lamonea is particularly interested in the dreaming world of childhood. She goes beyond the tale and unmasks appearances in order to tell another truth putting together simple and pleasant forms with violent and offensive materials: an ups and downs game which transforms the pleasant view into a loss through the manipulation of contrast.
 
ELISA LARAIA
Elisa Laraia images create a kind of link between interior and exterior. A work about memory that with its load of sensibility and poor definition, takes part to a dialogue with the real, creating new contaminations. Her mental images and individual projections with their emotional load compare themselves to everyday life changing its perception. Elisa Laraia often acts on real places with site specific installations in which her imagery leaves the concentrated dimension of contemplation in order to become an exceeding and questioning image. The viewer is urged to share emotions, to ask himself questions, to create relations, to identify himself with hidden emotions. The artist starts, this way, an emotional chain made of sparks that are lit up through memories". (Gloria Gradassi)
 
An art gallery manager on the edge of a fit of nerves
The gallery rolling shutter has been now closed since a week, Franco doesn’t answer the telephone, and even looking round in the hospitals you have no news about him. Rumours start rushing round without any reason: A woman? Banks? Martians? A day we get a postcard from Dubai with the following message:
Hi lazzaroni, I love you all but I don’t miss you at all.
zio franco

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Duplice Inaugurazione alla Galleria Zamenhof della mostra tematicaLa materia è il colore” 
e della mostra collettiva “
Linee di tendenza”.

Mercoledì 29 aprile 2009 alle ore 18:30 presso la galleria Zamenhof, in via Zamenhof 11, a Milano, si inaugurano in contemporanea due mostre:

- nella "Sala Fontana", nello "Spazio Burri" e nella sala “Rothko” la mostra tematica “La materia è il colore”; In mostra le opere degli artisti: Marco Cressotti, Marie Esborrat, Carlo Fontanella, Basilio Losiggio, Marco Gallafrio, Bruno Golin, Maurizio Molteni, Fabrizio Trotta, Danilo Viviani; a cura di Virgilio Patarini e Valentina Carrera.

- nella “Sala Vedova” la mostra collettiva “Linee di tendenza”; In mostra le opere degli artisti: Luigi Basile, Carlo Catiri, Catorbai Aliana, Carlo Ambrogio Crespi, Fausta Dossi, Andrea Failla, Egidio Romano Lombardi, Emanuela Metra, Lucio Olivieri, Silvano Salvati., a cura di Carlo Catiri e Marina Speranza.

Le esposizioni dureranno dal 29 aprile al 17 maggio 2009 e saranno visitabili negli orari di apertura della galleria: (dal mer. alla dom. dalle ore 15 alle 19). Ingresso libero.

 ABSTRACT - Il colore è la materia

Componendosi di opere che non chiedono solo di essere guardate, ma anche annusate, scosse, toccate ed ascoltate; la mostra dedica l’attenzione a nove artisti la cui ricerca spinge letteralmente la materia a “cantare” la propria essenza, permettendole di raccontarsi a tutti i nostri sensi.

Uff. stampa gall. Zamenhof

Galleria Zamenhof
via Zamenhof 11,
20136 Milano
Web: www.galleriazamenhof.com
Tel.: 02.83.66.08.23
Orari: dal mer. alla dom., ore 15-19

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TOMMASO CASCELLA: Aspettando i Barbari

24 Aprile/24 Maggio 2009
Galleria delle Arti
21/via Albizzini - Città di Castello
(Tel/Fax: 075-8558978)

Palazzina Vitelli
Ceramiche della fondazione Moretti Deruta

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CARLA ACCARDI

NUOVI DIPINTI  e SUPERFICIE  IN CERAMICA (con elaborazione sonora di GIANNA NANNINI)

 

Sala Luis Miró Quesada Garland

Miraflores – Lima (Perù)  

 

25 aprile
fino al 17 maggio 2009

mostra promossa da
 
RAM radioartemobile
Via Conte Verde n.15 - Roma
t. +39 06 44704249
www.radioartemobile.it
  

Sounds like MiART

 

Dopo il programma  sugli Emirati, che ha dato voce agli esponenti dell’arte contemporanea di Dubai e Sharjah, RAM LIVE ritorna in Italia con Sounds like MiART, un reportage a cura di Ilari Valbonesi, in collaborazione con la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Milano, giunta alla quattordicesima edizione, specialmente curata da Giacinto Di Pietrantonio

 

Sounds like MiART sarà trasmesso venerdì 24 aprile 2009 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, via streaming su http://live.radioartemobile.it/

 

Un appuntamento da intendersi come evento d’arte nella modalità dell’ascolto, che raccoglie interviste a galleristi, artisti, collezionisti, istituzioni politiche, addetti ai lavori internazionali, e le conferenze che hanno animato il dialogo tra la città, le istituzioni e soggetti privati.

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MLoveStudio.com
 
"My Hands Have A Voice"...An Artist Response
Artist Melissa Leslie's response to the Human Trafficking Issue April 2009
In This Issue
My Response to Human Trafficking
Human Trafficking Art-Melissa Leslie 
Inspired By Hope
Hello Everyone!
 
I want to first thank you all for coming out to the charity event supporting the awareness of human trafficking!  It has been an extremely heart wrenching experience for me as I sought after as much information on this topic at hand.  Watching what actually happens in this horrific crime gripped our hearts.  The passion to create a response in the gift I have was completely natural and the fight for these little ones was to at least give them a voice in places that they would not otherwise have been heard.  I strongly believe everyone has a gift that is special and unique to their personality and it was amazing to see a large group of  organizations as well as individuals get motivated to use them in a positive and empowering way.  The pieces I created have been donated to an awesome faith based organization dedicated to getting those in need the materials and substance they need to have life in abundance, GCHOPE.org  For more info about what they do and how to get involved please click here.
 
If you missed the event not only did you miss the chance to own an original of mine on silent auction but a really great emotional screening of "Call + Response" ....But if you would still like to donate, I have made high quality giclees from my latest pieces available for purchase.  You can order these through me personally or wait until they are posted online.  A percent of those sales will be donated to the GChope organization to help these children who are being sold into slavery.
 
Also if you are an artist and would like to have your art posted in response to human trafficking on our sister site MLoveizm.com, we would be more than happy to promote your art and get the voice out in the world.  Please email your art to: MLoveStudio@gmail.com and label the subject "Art Reach"


--
God Bless!
Melissa Leslie
CEO of MLove Couture
www.mlovestudio.com
www.mloveizm.com
 
 
 
 
New Event Photos
events photos-Melissa Leslie
 
MLoveStudio.com has been updated with new show pics and will have the pics from "My Hands Have A Voice" in a heart beat so be on the  look out!

"Death of Self" Art Show-Invite Only
May 21st Art Show

 "Death of Self" is a much anticipated art show that Artists Melissa Leslie and Daniel Quinones will be showing their never before seen latest in creations.  They have been hibernating in their studio for quite some time fighting darkness with just one brush stroke at a time.  If you are in the OC and LA area and are on our email list then you have been exclusively invited to attend this event.  If you are not on the list then consider yourself not on the list...SO if you have a die hard Quinones or Leslie fan friend then we suggest you send over their email now to insure their spot in this mind blowing event with the bomb Art, DJ, Food, Drinks, and then some!

 
 
Sneek Peeks...coming soon!
 
Your Best Day is Yet to Come!
 
Thank you all for your diligence in spreading the word of my site as well as our sister sites.  We can't thank you enough for all the hard work everyone is doing in their own circle of network.  There is much to be done and a lifetime of passion to make it happen.  I look forward to meeting all of you in the upcoming events and sharing life through the expression of art in all that it has to offer from conversation to creation. 
 
If you would like to help us spread the word please press the forward email link below to all your friends and co-workers!
--
God Bless!
Melissa Leslie
CEO of MLove Couture
www.mlovestudio.com
www.mloveizm.com
mlovestudio@gmail.com
 
Contact Info
The best way is via email!
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MLoveStudio | MLoveStudio.com | OC/LA | CA | 92701

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l’Associazione Culturale Casta Diva indice, dal 27 Maggio, al 31  2009 la 1^ Rassegna di arte e premio-concorso  “EventoCastaDiva”, da realizzarsi a Salsomaggiore Terme (PR) presso il Palazzo dei Congressi, con il patrocinio del comune di Salsomaggiore, della provincia di Parma e della regione Emilia.

Con questa iniziativa si prefigge di far conoscere  la bellezza dell’arte, del corpo, dell’animo, della natura.  La sedimentazione di un’antichissima storia ha lasciato in Salsomaggiore notevoli e pregevoli testimonianze le cui sovrapposizioni e contaminazioni hanno finito per creare una immagine di grande valore ambientale e storico artistico che saranno scenario e insieme protagonisti dell’evento.

Parteciperanno pittori italiani ed esteri che dal 27 maggio esporranno le loro opere pittoriche realizzando una mostra collettiva, che ha lo scopo d’essere anche il punto di partenza per l’associazione  alla creazione di una collezione stabile in loco iniziando con l’acquisizione dell’opera vincitrice del concorso acquisto _ premio eventocastadiva

Tanto premesso, lAssociazione culturale CastaDiva  è lieta di promuovere la manifestazione, patrocinata, dal comune di Salsomaggiore Terme, dalla provincia di Parma e dalla regione Emilia_Romagna.

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RODOLFO ARICÒ

UN EROTICO GERMINANTE
L'OPERA DI RODOLFO ARICÒ NEGLI ANNI OTTANTA

Catalogo con saggio di Francesca Pola

Inaugurazione
Martedì 19 maggio 2009  ore 18.30

19 maggio - 10 luglio 2009

A ARTE STUDIO INVERNIZZI
Via D. Scarlatti 12
20124 Milano  Italy
Tel. Fax  02  29402855
info@aarteinvernizzi.it
press@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it

da lunedì a venerdì 10-13  15-19
 
La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà martedì 19 maggio 2009 alle ore 18.30 una mostra personale dell’artista Rodolfo Aricò.
La mostra sarà incentrata su un nucleo di opere degli anni Ottanta “che costituiscono un territorio particolarmente significativo della complessa parabola creativa di Rodolfo Aricò. Si tratta di un momento che segue un lungo periodo di elaborazione fortemente introspettiva, che ritrova una nuova occasione di pubblico riconoscimento in occasione della sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1982 e da quell’evento volge alla creazione di una stagione completamente nuova del suo dipingere. Se gli anni Settanta erano stati il luogo dell’investigazione tattile dell’archetipo strutturale e architettonico, come possibilità di sensibilizzazione del limite, della soglia tra vivere e dipingere, negli anni Ottanta si compie in modo assoluto e totale quella metamorfosi della vita in pittura e della pittura in vita, senza più alcuna soluzione di continuità, che pare essere stato l’obiettivo dell’opera di Aricò sin dai propri esordi.
Esaurite le potenzialità umanistiche degli archetipi, Aricò si muove all’inizio del nuovo decennio nella direzione di un primordio antropico che ad essi è ancora anteriore, ritrovando una dimensione lirica per così dire universale, che potremmo definire autenticamente introspettiva, se intendiamo il termine nel senso di investigazione primariamente fisica del proprio esistere come frammento dell’universo. Si tratta di una indagine dolorosa e inevitabile, sentita come tale dallo stesso artista, che culminerà in tutta la propria totalizzante drammaticità nelle successive pitture lacerate e frante degli anni Novanta. Un senso doloroso dell’umano incomincia ad emergere dai frammenti degli archetipi, per disvelarci quella che l’artista stesso definisce ‘una provvisoria eternità’. Una dimensione spaziotemporale che altro non è che l’eterno divenire del tutto, acutamente e intimamente percepito nel sé: ‘Un modo forse, per rapprendere con la pittura, con i suoi eterocliti meccanismi, una provvisoria eternità. Se questo è morale, è anche l’unica condizione di vita ineludibile per me. L’indipendenza allora è solo condizione di fedeltà alla propria esistenza. Altre categorie di fedeltà non conosco’. Il tutto tradotto in una visione altissima, profondamente ed eticamente partecipata, nella quale la pazzia diviene in realtà l’unico limite estremo possibile della razionalità e il provvisorio la sola epifania plausibile dell’eterno”.
Così scrive Francesaca Pola nel saggio introduttivo della monografia bilingue che verrà pubblicata in occasione della mostra e contenente la riproduzione delle opere esposte, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.


Rodolfo Aricò nasce nel 1930 a Milano dove frequenta il Liceo Artistico di Brera tra il 1946 e il 1950 e ha per professore di Storia dell’arte Guido Ballo. In questi anni alterna studi ed esperienze di pittura all’interesse per l’architettura.
I suoi inizi pittorici si situano nell’ambito della temperie milanese del cosiddetto ‘realismo esistenziale’, ma la sua opera presenta da subito una specifica rimeditazione della poetica informale in direzione costruttiva e dialogica, fortemente influenzata dalla filosofia di Husserl.
Nel 1959 presenta la sua prima mostra personale al Salone Annunciata di Milano.
Negli anni Sessanta, Aricò articola la sua visione in una riflessione sull’opera di alcuni maestri delle avanguardie storiche e nel 1964 viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia dove presenta l’opera “Trittico dell’esistenza”.
Nel 1965, animato dalla poetica “orfica” di Delaunay, concepisce un archetipo nel fenomeno di due dischi spostati, nei quali la circonferenza di uno passa nel centro dell’altro. Roberto Sanesi gli dedica il volume “Reperti: per uno studio sulla pittura di Rodolfo Aricò”.
A partire dal 1966, Aricò avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico e nel 1967, espone alla Galleria L’Attico di Roma presentato da Giulio Carlo Argan.
Nel 1968 è nuovamente invitato alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale nella quale realizza, attraverso le sue opere, una vera e propria situazione ambientale.
Nel 1974 è invitato a Palazzo Grassi di Venezia per una mostra antologica.
Le opere degli anni settanta vedono concentrare la riflessione di Aricò sulla reinterpretazione in una nuova chiave della sua visione umanistica della storia dell’arte e degli archetipi dell’architettura, espressa in una sottile pittura a spruzzo: nascono le opere legate all’arco, alla prospettiva, a Paolo Uccello, al timpano. Il 1977 vede una sua nuova antologica al Padiglione d’Arte Contemporanea di Parco Massari a Ferrara.
Nel 1978 Aricò realizza una scenografia per il Teatro dell’Assurdo di Tardieu al Teatro Pier Lombardo di Milano, per la regia di Klaus Aulehla; l’anno seguente presenta alla Casa del Mantegna di Mantova una mostra antologica focalizzata proprio sulla sua indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito.
Gli anni ottanta vedono un approfondirsi della sua riflessione su di un nuovo rapporto con il passato, inteso nella sua componente mitica e atemporale, concomitante con l’avviarsi di una frantumazione delle regolarità geometriche che avevano caratterizzato i decenni precedenti, in favore di una sempre più articolata metamorfosi di sagomature e superfici (“Instabile confine, Naturans, ecc.”). Nascono così le grandi pitture del mito tra cui “Clinamen/Prometeo”, esposto alla XL Biennale internazionale d’arte di Venezia del 1982. Nel 1984 Aricò espone al Padiglione d’Arte Contemporanea in una mostra personale insieme a Gianni Colombo.
Durante gli anni novanta Aricò articola, in una serie di mostre personali a Milano, la propria nuova relazione con uno spazio sempre più fisicamente e corporalmente inteso come dramma di una materialità in implosione ed esplosione ininterrotta.
Nel 2003 viene invitato con Rudi Wach per una mostra al Kaiserliche Hofburg di Insbruck.
N
el 2005, a tre anni dalla sua scomparsa, l’Institut Mathildenhöhe di Darmastadt gli dedica una grande retrospettiva.

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Lucio Damascelli

Live in

An Occasional Dream


mercoledì 29 aprile 2009

ore 21.00
 
s.t. foto libreria galleria ospita per la prima volta un evento musicale: mercoledì 29 aprile 2009, alle 21.00, nella zona bookbar si esibirà Lucio Damascelli.
Il concerto propone le sue composizioni originali per chitarra acustica solista, già presenti negli album Equilibrio Instabile e Il pieno e il Vuoto, nonché alcuni brani più recenti, uno dei quali accompagnerà lo slide show delle fotografie esposte  nell'ambito della mostra An Occasional Dream. Immagini singolari di fotografi anonimi, che prosegue da da s.t. foto libreria galleria fino al 7 giugno.

Chitarrista classico di formazione, Lucio Damascelli ha indirizzato la sua ricerca compositiva al confine tra la musica antica e il blues, con influenze rock e jazz. Le sue composizioni, per la linea melodica, potrebbero essere definite “canzoni senza parole”.

Lucio Damascelli links
http://www.luciodamascelli.it
http://www.myspace.com/ luciodamascelli


comunicato-stampa e immagini della mostra An Occasional Dream
http://www.stsenzatitolo.it/ content/occasional-dream- immagini-singolari-fotografi- anonimi

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
Roma 00193
tel/fax + 39 0664760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it

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Email This gallery@priskajuschkafineart.com
Rosemarie Fiore, Firework Drawing #9
Lit firework residue on paper, 2009
82 1/2 x 66 3/4 in (210 x 170 cm)
Upcoming Events
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
547 West 27th Street, 2nd Fl.
New York, NY 10001
P: +1 212 244 4320
F: +1 212 594 5452
Currently on view:
Rosemarie Fiore
Pyrotechnics
Firework Drawings
April 2 – May 16, 2009
Please join the gallery for two events in conjunction with our current exhibition:
Panel Discussion
Wednesday, April 29, 6:30 – 8:30 PM
The panel will discuss Rosemarie Fiore’s work and artistic process.
  • Marshall Price (Curator of Contemporary Art, National Academy Museum of Art)
  • Jennifer Scappettone (Poet and Assistant Professor of English and Creative Writing at the University of Chicago)
  • Rosemarie Fiore (Artist)
“Dame Quickly, Unframed”
Thursday, May 7, 6:30 – 8:30 PM
A reading of poems and performance/projection of graphic stills from
Jennifer Scappettone’s new book, From Dame Quickly
(Litmus Press, 2009, with cover artwork by Rosemarie Fiore)
Both events will take place at Priska C. Juschka Fine Art.
Please R.S.V.P. to gallery@priskajuschkafineart.com or call 212-244-4320.
For information on Rosemarie Fiore’s exhibition, please click here.
You can find daily updates of the gallery news at www.priskajuschkafineart.com.
 Swiftmail

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Setyo Mardiyantoro e Vincenzo Montella
partecipano a

“L’ESASPERATISMO NEL CONTENITORE DELLA STORIA”

Rassegna d’arte internazionale di 73 opere “esasperatiste”

29 aprile – settembre 2009 

 MUSEO GRACCO, Via Diomede, 8, Pompei (NA),

tel. 0818613784, www.museogracco.it, museo@gracco.it

Inaugurazione 29/4/2009 ore 19

interventi di

Plinio Caio Gracco e Adolfo Giuliani

opere di

Lino Alviani, Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Pietro Ardenghi, Giovanni Ariano, Linda Barbieri Vita, Mario Barrotta, Lucia Basile, Giancarlo Bellavista, Adriana Caccioppoli, Arturo Camerino, Nunzio Capece, Salvatore Cibeli, Antonio De Chiara, Giuseppe Di Franco, Mariarosaria Di Marco, Maria Teresa Di Nardo, Carlo Durani, Roberto Elia, Rafael Espada, Carmen Fabbri, Francesco Ferrisi, Enrico Fiore, Mario Fortunato, Stefania Frigenti, Libero Galdo, Stelvio Gambardella, Nicola Gambedotti. Antonio Giannino, Tiberio Gracco, Enrico Grasso, Rocco Grippa, Nicola Guarino, Lucia Iovino, Franco Iuliano, Giuseppe Lafavia, Antonio Lazari, Isabelle Lemaitre, Rita Lepore, Helena Manzan, Michele Marciello, Setyo Mardiyantoro, Mauro Marrucci, Giordano Martone, Rosario Mazzella, Carmine Meraviglia, Vincenzo Montella, Roberta Musi, Paolo Napolitano, Nicola Pasquali, Silia Pellegrino, Isabel Portillo Bonacho, Susi Provenzale, Antonio Pugliese, Paola Rago, Sandra Ravallese, Maria Antonietta Robucci, Pablo Rodriguez Guy, Luciano Romualdo, Ignazio Sabiucciu, Alfredo Sansone, Franco Santamaria, Domenico Severino, Imma Sicurezza, Marcello Specchio, Martina Squillace, Franco Tarantino, Aristotelis Triantis, Florinda Laura Uttaro, Mastrodonato Violetta, Anna Scopetta, Jesus Emilio Vizueta.

 

IL BIDONE COME SIMBOLO DELL’UMANITA’

Dal 29 aprile al settembre 2009 sarà possibile visitare, presso il Museo Gracco di Arte Contemporanea e Fotografia di Pompei, la rassegna d’arte internazionale di 73 opere “esasperatiste”, intitolata “L’esasperatismo nel contenitore della storia”. L’“Esasperatismo” è il movimento culturale internazionale fondato dal napoletano Adolfo Giuliani, che ha come “simbolo” il “bidone”.  Un bidone abbandonato, trascurato, danneggiato, in una citta' degradata, in una nazione che trascura il talento e' stato adottato a significare il prendersi cura, il tentativo di migliorare e di abbellire senza nascondere degrado ed usura. Ciascuno, adoperando il proprio stile, linguaggio, o tecnica personali, si è accostato alla tematica proposta ora scandagliando le profondità della “crisi” negli aspetti più inquietanti e rappresentandoli con contrasti “violenti” e colori che sanno di “marcio”, ora tentando la strada dell’“evasione” da una realtà che si sente insopportabile e rifugiandosi nei “paradisi” incantati dell’immaginazione, fatti di tinte tenui dai colori riposanti. Il Museo Gracco è lieto di ospitare una mostra fondata su presupposti di tale spessore culturale e antropologico. A tal fine diventa per l’occasione “contenitore”, a sua volta, di tutti questi stimoli e, più precisamente, un’estensione del “bidone” e “cassa di risonanza” del movimento. Del resto, la scelta del luogo dell’esposizione non è casuale. L’antica Pompei, che un tempo era il “cuore” di un ambiente di vita ridente detto “Campania felix”, e che una volta è stata distrutta dal Vesuvio e più di recente, insieme a buona parte dell’ambiente circostante, dall’indifferenza umana, è il “locus” ideale per questo tipo di denuncia.

Ulteriori informazioni su Setyo Mardiyantoro al sito: http://www.absolutearts.com/portfolios/m/mardiyantoro/

Ulteriori informazioni su Vincenzo Montella al sito: http://www.absolutearts.com/portfolios/v/vincenzo/

Ulteriori informazioni sul Centro d'Arte e Cultura Il Bidone al sito: http://www.ilbidone.it/

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a cura di Mario Franco
 
dal 2 aprile al 25 giugno 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch
 
“C’è un modo di andare al cinema come altri vanno in chiesa e io penso che, da un certo punto di vista, davvero indipendente da ciò che vi si dà, è là che si celebra il solo mistero assolutamente moderno”.
André Breton
 
Il successo della rassegna Serate Futuriste Cinema & Musica, appena conclusa presso il Museo Nitsch, dimostra che esiste ancora interesse ed attenzione per il Cinema delle Avanguardie. La Fondazione Morra continua le proiezioni del Giovedì mettendo a confronto il cinema sperimentale di vari paesi europei e quello americano, nel periodo che va dalle cosiddette “Avanguardie storiche” fino ai primi anni ’60 ed alla nascita del cinema underground.
L’avanguardia rigetta e critica il cinema di intrattenimento ed il suo modo di produzione industriale; la sua ricerca determina significati invece che fiction film commerciali ed è orientata da un linguaggio non compromesso dal regime. La maggior parte dei film/video-makers enfatizzano la visione più che il testo ed il dialogo e sfuggono le rigide classificazioni; alla fine le differenti nomenclature - avanguardia, underground, sperimentale, indipendente - condividono lo stesso senso di estraneità, libertà ed indipendenza.
Gli anni 1920 rappresentano un periodo di grande creatività del XX secolo ed un indiscutibile modello di avanguardismo. Una miriade di movimenti artistici - Dada, Surrealismo, Costruttivismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo co-esistono nello stesso periodo e molti artisti fluttuano da un campo all’altro; inoltre le differenti modalità di espressione - danza, musica, pittura, poesia, scultura, cinema - caratterizzano la fertilizzazione incrociata nelle forme artistiche.
La prima serata compara i films francesi Anémic Cinéma di Marcel Duchamp e La glace à trois faces di Jean Epstein e quelli americani Autumn Fire di Hermann G. Weinberg, H2O di Ralf Steiner e Lot in Sodom di James Sibley Watson.
 
ABBONAMENTO € 40.00 / INGRESSO SERATA € 5.00
  
GIOVEDÍ 30 APRILE 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)
quinta serata
ITALIA: Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo - L’Inferno, 1911 (Prod. Helios Film, b/n, 17 min.)
FRANCIA: Luis Buñuel e Salvador Dalì - Un chien andalou, 1928 (b/n, 16 min.);
 Luis Buñuel - L’Âge d’Or, 1930 (b/n, 62 min.)
 Nel gennaio 1911 L’Inferno, prodotto della Helios Film, sbarcò sugli schermi tre mesi prima di quello della Milano Films. Girato nelle campagne intorno a Velletri, dichiaratamente ispirato alle illustrazioni di Gustave Doré, con Giuseppe Berardi nella doppia funzione di protagonista (Dante Alighieri) e di co-regista del film con Arturo Busnengo, il film racconta in 23 quadri e 18 didascalie le “principali e più cinematografabili visioni dell’Inferno dantesco”. Ci sono molte omissioni nella storia, ma in compenso c’è un tocco sexy (Francesca a seno nudo) e molte scene di indubbio fascino visivo, come il volo dei lussuriosi (dove la lezione dei trucchi di Georges Méliès è perfettamente acquisita) o le figure fuori misura di Minosse e dei Giganti sepolti fino all’ombelico. Quello che colpisce è la netta preponderanza delle immagini sulle didascalie, a riprova che nel 1911 il cinema e il suo pubblico non si preoccupavano di spiegare ogni cosa, ma puntavano sulla forza visiva per conquistare lo spettatore. (Paolo Mereghetti)
Un Chien andalou è tra i films più analizzati nella storia del cinema sperimentale ma, come ogni capolavoro, elude le semplici e riduttive analisi. Il film, scritto in meno di una settimana, si basa sui sogni di Dalí e Buñuel e nasce da una comune adesione: non accettare nessuna idea o immagine che possa far scaturire una spiegazione razionale, culturale o psicologica. Più che al simbolismo misterioso del film, l’attenzione è per la struttura del montaggio: spazi irrazionali, distorsione temporale, confusione dei generi, in Un Chien andalou gli elementi narrativi e le azioni eccitano la psicologia dello spettatore ed al tempo stesso lo distanziano respingendo l’empatia, il significato e la conclusione.
L’Âge d’Or, finanziato dal visconte Charles de Noailles, che per questo rischiò la scomunica, fu proiettato per soli sei giorni allo Studio 28 di Parigi. Il prefetto Chiappe (da Buñuel ridicolizzato ne Il diario di una cameriera, 1964) ne pretese la distruzione, e fu rieditato solo nel 1950. La copia qui mostrata è quella restaurata dal Centre Pompidou, Parigi. Buñuel e Dalì lavorano sull’ebbrezza prodotta dall’immagine cinematografica, luogo di confine tra lo stato di veglia e lo stato onirico. Cinema dunque come mezzo che agisce sull’intero sistema percettivo, medium tra corporeità ed immagine.
L’Âge d’Or celebra l’amour fou, gioco passionale di ricerca dell’amore nel mondo borghese (un uomo e una donna ostacolati nei loro tentativi di incontro). Buñuel manipola continuamente il tempo, lo spazio e la messa in scena per pervertire la logica della continuità narrativa; la sua strategia di montaggio è il faux raccord, la discordanza prodotta da oniriche immagini trasfigurate della realtà.
INGRESSO SERATA € 5.00. 
Vico Lungo Pontecorvo 29D - 80135 Napoli - Tel.++ 39 081 5641655 / Fax.++39 081 5641494

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Bo-héme

H2O Art Space

By C. Voltaire

OPENINGS time: 19:00

H20 Art Space, via S.Isaia 80/a – Bologna

Info - 3388530817

 04 May GIANNI PEDULLA’                   18 May RAIMONDO GALEANO

05 May AURORE MARTIGNONI                     19 May LUIGI LEONIDI

06 May RICCARDO ANGELINI                20 may SALVO PALAZZOLO

07 May SIMONA GAVIOLI                              21 May RAFFAELLA MIOTTELLO

08 May LAURA LEONE                                  22 May ERIKA LATINI

11 May MICHELE BRANCATI                    25 May LUIGI MASTRANGELO

12 May FRANCESCA PASQUALI                26 May FABIO MAURI

13 May CATERINA DE LUCA                     27 May NINO GALOGRE

14 May MARCO FORTUNATO                   28 May WANG YU

15 May MARTA HERNANDO                     29 May FRANCO SAVIGNANO

 Bohème-Painting, Photography, Installations, Performance.

A Kermesse of 20 artists, who live in Bologna and parade, one every day, in the small but very elegant H2O Art Space, space temporary but improper. Some of them are well-known but most of them are very young.

What do they have in common?...nothing!...except for the willingness to come out of the  isolation that this city often compels them together with the attempt to kick-start new ideas and release unsuspected creative energies. Or…probably, seen the embarrassing impasse of preservation, mediocrity and emptiness that characterize, most of all the Arts in our present-age, the nostalgia for Bohème, the desire for this vanished life-style.  Like it always is in the style of C-Voltaire.

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MERCOLEDI' 29 APRILE 2009, CAFFE' LETTERARIO: CLAUDIA PAGAN VALERIO E IL SINDACATO NAZIONALE SCRITTORI PRESENTANO L'ULTIMO LIBRO DI POESIE DI MAURO PONZI

L'appuntamento di "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma) in programma per mercoledì 29 aprile, ore 18, vedrà la presenza di autorevoli esponenti del Sindacato Nazionale Scrittori, la nota organizzazione degli autori letterari attiva dal secondo dopoguerra.
Nel corso dell'incontro, sarà presentato l'ultimo libro di poesie di Mauro Ponzi, Ordinario di  Lingua e Letteratura Tedesca presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Il libro, la cui prefazione è stata scritta da Mario Lunetta, poeta e critico letterario già presidente del Sindacato Nazionale Scrittori, s'intitola "Malinconia di sinistra" ed è edito da Campanotto.
L'introduzione critica al libro e l'intervista all'autore saranno a cura di Claudia Pagan Valerio.

Segnaliamo che la presentazione della antologia poetica dedicata alla "Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d'Autore 2009" (Edizioni Artescrittura), che tanto successo ha riscosso mercoledì scorso al Caffè Letterario, verrà replicata sabato 9 maggio presso la sede di Autori Online di Viterbo, fondata da Deborah D'Agostino. Nel corso dell'incontro, Italo Moscati presenterà "Smarrimento d'amore" di Lorena Fiorini. Letture poetiche di Maurizio Annesi.

Cogliamo infine l'occasione per ricordare che le prenotazioni per il seminario sul Futurismo - che si terrà il prossimo 8 Maggio (ore 17) presso la Camera dei Deputati, nell'ambito della rassegna "Inediti in Biblioteca" di Maria Luisa Spaziani - devono essere effettuate entro e non oltre il 7 maggio 2009 ore 24, scrivendo alla casella email:  ineditiinbiblioteca2009@gmail.com

Autori Online Community - "Sinergie d'Arte"
http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).

Questo archivio, finalizzato all'informazione culturale, contiene solo indirizzi di posta elettronica. Per cancellarti, clicca sul link: http://www.poetaonline.org/contatti/index.php

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10 MAGGIO – 4 OTTOBRE

AL VIA LA STAGIONE ESTIVA DI VILLA BORROMEO VISCONTI LITTA

VISITE GUIDATE, CONCERTI, MOSTRE,

EVENTI SPECIALI E LABORATORI PER BAMBINI

 L’estate a Villa Borromeo Visconti Litta comincia il 10 maggio, con la prima domenica di visite guidate al Ninfeo, ai giochi d’acqua e ai Palazzi del ‘500 e del ‘700.

Un “pacchetto” di proposte completo, quello offerto da Villa Litta, che spazia dalle visite guidate (da giugno alle domeniche in Villa si aggiungerà il fascino dei Notturni al Ninfeo dei sabato sera), per scoprire i pregi artistici di una villa di delizia unica, in forza del Ninfeo e dei giochi d’acqua, nel panorama italiano, ai concerti aperitivo della domenica mattina, dagli eventi speciali, che speciali diventano anche in forza dell’ambientazione che soltanto gli scorci che Villa Litta sa regalare, alle mostre di pittura e scultura ai pomeriggi per i bambini, in cui, alla visita guidata del complesso architettonico, seguono laboratori artistici a tema.

La Villa , che nelle ultime stagioni ha registrato un costante aumento di visitatori (sino a 26mila presenze da maggio a ottobre), nel 2008 è stata individuata a livello nazionale, insieme con altre quattro dimore storiche, come rappresentante per l’Italia del connubio arte – acqua all’Expo internazionale di Saragozza.

 Fra le proposte musicali:

il 10 maggio la Celtic Harp Orchestra
il 17 maggio Roberto Paruzzo, impegnato con Ruggero Cioffi in una conferenza - concerto sul pianoforte romantico 
il 24 maggio il grande violoncellista Enrico Dindo, in duo con la pianista Monica Cattarossi, suonerà musiche di Astor Piazzolla 
il 14 giugno i Percussionisti di Milano saranno impegnati in un repertorio di brani di Steve Reich, Enrique Granados ed Ennio Morricone. 
 Tra gli eventi speciali
da segnalare,
 il 16 e 17 maggio, Arte & Natura, esposizione artistica, artigianale e floreale; 
il 5, 6 e 7 giugno Masquerade, spettacolo teatrale
 il 18 giugno Una sera all’Opera, con celebri arie interpretate dal soprano Annica Kaschenz accompagnata al pianoforte da Francesco Attesti 
il 4 luglio Aperitivo con delitto, spettacolo interattivo con un giallo accaduto nelle sale della Villa da risolvere 
il 12 luglio Scuola d’arme e spettacoli a fil di spada, dimostrazioni di combattimenti con maestri d’arme e lezioni per tutti sulle tecniche della scherma 
Il 5 e 6 settembre, la Rievocazione storica in costumi d’epoca a cura dell’Associazione Amici di Villa Litta

  La Villa per i bambini – Laboratori

Il 24 maggio “Il Teatro a testa in giù”, visita e laboratorio teatrale 
Il 7 giugno “Piccoli scultori in Villa”, visita e laboratorio di scultura e modellazione 
Il 21 giugno “Magie musicali in Villa”, visita e laboratorio di musica 
Il 5 luglio “ la Bella e la bestia”, visita e laboratorio di danza e movimento

 Visite guidate stagione 2009

Domeniche in Villa: dal 10 maggio al 2 agosto e dal 30 agosto al 4 ottobre. 
Visite guidate al Ninfeo e ai giochi d’acqua con orario continuato dalle 15.00 alle 18.00. 
Biglietto intero 7 euro, ridotto 5 euro 
Visite guidate ai Palazzi del ‘500 e del ‘700 con orario continuato dalle 15.00 alle 17.00. 
Biglietto unico a 2,50 euro 
Notturni al Ninfeo
: sabati sera di giugno, luglio, 1 e 29 agosto e settembre. Ingresso continuato dalle 21.15 alle 22.30. Biglietto intero 7 euro, ridotto 5 euro
Speciale Ferragosto
: apertura straordinaria del Ninfeo 15.00 – 18.00
Concerti:
8,00 euro intero, 5,00 euro ridotto
Laboratori per bambini:
8,00 euro (visita e laboratorio)

INFO

Villa Borromeo Visconti Litta Largo Vittorio Veneto, 12 20020 Lainate (Mi)

Ufficio Cultura 0293598266 – 267 e-mail: cultura@lainate.inet.it

www.amicivillalitta.it; www.insiemegroane.it; www.castellieville.it

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LA  GALLERIA  MARCONI 
presenta
Romantic
 
con
Valeria Lamonea - Elisa Laraia - Paola Risoli
cura e testi
Gloria Gradassi
 
 
L’inaugurazione si terrà domenica 3 maggio alle 18:00
La mostra termina il 31 maggio
L a Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica
 
Valeria Lamonea e Elisa Laraia courtesy galleria Tekné di Potenza, Paola Risoli courtesy galleria Gas di Torino
 
 
Domenica 3 maggio alle 18.00, la Galleria Marconi di Cupra Marittima presenta la collettiva Romantic, con i lavori di Valeria Lamonea, Elisa Laraia e Paola Risoli. La mostra, a cura di Gloria Gradassi, conclude la rassegna Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi.
 "In Romantic, tre giovani artiste, percorrendo strade diverse per interessi e linguaggio, segnalano un comune bisogno di sentimento ed emotività.
Le loro opere attraggono perché vibrano di sensazioni, ricordi, verità che movimentano le percezioni.
 
VALERIA LAMONEA
Innocenza e malinconia, bellezza e angoscia, leggerezza e dolore. L’insidia del reale, è quanto Valeria Lamonea trasmette attraverso le sue immagini e le sue installazioni. Immagini all’apparenza perfette, conformi a quanto il senso comune lascia presagire, “disturbate” da particolari che ne deviano la lettura comunicando attraverso il contrasto un dolore nato dalla disillusione, da un’aspettativa tradita.
Da ciò deriva un urto che inizialmente seduce, che sembra trasgressione, per poi tramutarsi in impotenza. Valeria Lamonea è interessata in particolare al mondo sognante dell’infanzia; avvicinando forme semplici e accattivanti a materiali violenti e offensivi va oltre l’affabulazione e smaschera le apparenze per dire una seconda verità: un gioco altalenante che manipolando il contrasto traduce in scacco il piacere visivo.
 
ELISA LARAIA
Le immagini di Elisa Laraia formano un anello di congiunzione tra interno ed esterno. Un lavoro sulla memoria che, con il suo carico di emotività e scarsa definizione, prende parte ad un dialogo con il reale dando luogo ad inedite contaminazioni. Le immagini mentali, le proiezioni individuali con il loro carico affettivo si confrontano con il quotidiano modificandone la percezione. Elisa Laraia interviene spesso in luoghi reali con installazioni site specific nelle quali il suo immaginario si sottrae alla dimensione raccolta della contemplazione per tramutarsi in immagine debordante e interrogativa. Il fruitore è sollecitato a condividere emozioni, porsi domande, creare relazioni, riconoscere in se stesso emozioni latenti. Così l’artista innesca una catena emotiva fatta di scintille che s’accendono attraverso i ricordi.
 
PAOLA RISOLI
Interiors sono gli interni dell’anima, percorsi scavati nell’emotività dell’artista. Paola Risoli ci conferma che l’assenza della figura umana ne evoca a volte la persistenza. I suoi spazi dilatano le emozioni e introducono ad un mondo parallelo, ideato e vissuto con intensità. I luoghi che noi abitiamo portano tracce del nostro essere, così gli Interiors di Paola Risoli raccontano storie private, intime, silenziose eppure profonde. Quello che si srotola sotto i nostri occhi potrebbe essere una pellicola fatta di musica e fotografia, che coinvolge lo spettatore attraverso luci barocche e per via di uno spiazzamento innescato dalla sovrapposizione tra realtà e finzione.
La fotografia è concepita come su un set cinematografico, è artificio narrativo dal quale trapela una sensibilità raffinata capace di costruire un mondo di meraviglia intorno alle piccole cose". (Gloria Gradassi)
 
Gallerista sull’orlo di una crisi di nervi
La serranda in Galleria è abbassata ormai da una settimana, Franco non risponde al telefono, e anche facendo il giro degli ospedali non si ha notizia di lui. Le voci iniziano a rincorrersi senza ragione: una donna? Le banche? I marziani?
Un giorno riceviamo una cartolina da Dubai con dietro il messaggio:
Ciao Lazzaroni vi voglio bene ma non mi mancate affatto
zio franco

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 SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL POLO MUSEALE ROMANO

 LUCIANA MATALON

NEI LABIRINTI DELLA MEMORIA

Dipinti e sculture di Luciana Matalon

Roma, Antico Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia

 15 maggio – 14 giugno 2009

Presentazione alla stampa e inaugurazione 14 maggio 2009 ore 18,30

In mostra all’Antico Refettorio di Palazzo Venezia Luciana Matalon. Nei labirinti della memoria, un’esposizione di trentacinque opere tra dipinti e sculture, a cura di Giovanna Bonasegale, che presenta per la prima volta a Roma l’opera dell’artista milanese. Un viaggio nella lunga e importante carriera di Luciana Matalon, un percorso visivo in cui l’artista riflette sulle sue ricerche.

 “Presentare a Roma, in uno spazio così prestigioso, le opere di Luciana Matalon significa offrire al pubblico romano l'opportunità di conoscere direttamente il lavoro di un'artista che a Roma non ha mai esposto, nonostante la sua attività sia iniziata già negli anni Sessanta seguendo un itinerario internazionale. Significa, altresì, permettere a una critica più vasta di esprimersi sul percorso di Luciana Matalon, in quanto la mostra si propone come un’antologica” afferma la curatrice della mostra, Giovanna Bonasegale, “la scelta è stata effettuata proprio con l'intento di consentire, sia pure attraverso poche opere, di addentrarsi in un tragitto complesso e ricco di variazioni, pur sempre all'interno di una ricerca rigorosa e molto attenta alla commistione tra materia e pittura, tra il linguaggio dello spazio e quello della scultura che lo andrà a occupare, tra l'osservazione di materiali d'uso quotidiano e la loro traduzione in pittura o in scultura”.

 Un’artista, Luciana Matalon, sulla quale hanno scritto importanti critici e che ha avuto molti riconoscimenti ma che non ha mai abbandonato l’idea di avvicinarsi all’arte come a un “mestiere”. Assai vicina, in questo, alla tradizione classica, che attraversa all'insegna di uno sguardo contemporaneo. Le sue indagini si coniugano con la memoria di un passato, la cui esperienza è comunque presente nelle opere.

Nei lavori di Luciana Matalon, le tecniche miste e gli assemblaggi polimaterici rendono sempre più labile il confine tra pittura e scultura, una continua commistione tra tradizione e sperimentalismo che da sempre ne caratterizza l’opera.

Il concetto di infinito è un richiamo costante in tutte le opere di Luciana Matalon; la sua lunga e prolifica carriera inizia proprio tra le fila del movimento spazialista milanese.  

Catalogo: Edizioni Carte Segrete

Testi: Giovanna Bonasegale, Claudio Strinati, Floriano De Santi  

Orari: dal 15 maggio al 14 giugno 2009, dalle ore 9 alle ore 19. Lunedì chiuso      

Con il patrocinio di:
Comune di Roma
Provincia di Roma
Presidenza Consiglio Regionale del Lazio 
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

 Ufficio Stampa:  Chiara Belli, Nadia Vitari - Fondazione Luciana Matalon

fineart@fondazionematalon.org

Tel. 02 878781 – 02 45470885

 Antonella Stancati, Anna Valerio - Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano

artirm.uffstampa@arti.beniculturali.it

Tel. 06 69994218  

 Per informazioni:  

Museo Fondazione Luciana Matalon

www.fondazionematalon.org

Tel. 02 878781 – 02 45470885  

ArtNetWorth

www.artnetworth.com

Tel. 06 42114500  

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per ascoltare  e  visualizzare la presentazione del progetto La Bella Terra, in difesa della Natura
su You Tube : 
collegamento diretto al video appena pubblicato: 
http://www.terivolini.it/html/video.htm#bellaterra

grazie x l'incoraggiamento e per la partecipazione, diretta e indiretta, con cui darai forza a questa complessa azione per una  nuova coscienza ambientale
teri volini

Centro d'Arte e Cultura Delta
In allegato foto, testi e links sulle performances artistiche della Land artista Teri Volini in favore della natura.
 
Per altre informazioni è possibile contattare il numero 339- 2414133 o visitare il sito www.terivolini.it/performances
 
          Presentazione del progetto LA BELLA TERRA
Iniziato a marzo in due scuole della città di Potenza il progetto "LA BELLA TERRA" della Land artista Teri Volini prevede la realizzazione di una serie di Eventi in Arte Coinvolgente:
 
- Il primo evento è il Diario Verde Delle Azioni Virtuose per la Madre Terra e prevede la quotidiana scrittura di azioni compiute in favore dell’ambiente su un diario appositamente realizzato a mano dagli alunni di due scuole della città capoluogo. I Diari si riempiranno delle loro piccole significative azioni per poi essere messi in mostra a fine anno.
     
- Farà parte del Maggio potentino il secondo evento: l’esposizione delle opere di alcuni artisti - particolarmente sensibili alle tematiche ambientali - che avranno realizzato il loro Diario Verde come Opera d'arte, inserendolo in una installazione con tecnica e dimensioni libere.
 
 - Il terzo evento coinvolgerà sia le scuole che la cittadinanza. Verrà realizzata una duplice opera,
      1) La Stanza Differenziata più grande sarà reallizata in un rione della città, Poggio Tre Galli. Saranno gli stessi abitanti, con i loro bambini, a riempire con centinaia di bottiglie in plastica un locale, fino a saturarlo.
      2) La seconda "Stanza Differenziata" nella scuola S. Maria sarà, invece, un grande cubo trasparente – rappresentante una cameretta di bambino con tanto di mobilio - ad essere completamente riempito con le bottiglie da riciclare che ogni giorno i piccoli porteranno a scuola.
    
   In entrambi i casi, il messaggio sottolinea l’improrogabile attenzione per la raccolta differenziata e il giusto smaltimento dei materiali che usiamo se non vogliamo esserne completamente sommersi. L'Evento avrà una felice conclusione: entrambe le Stanze Differenziate verranno liberate a fine maggio con una pubblica manifestazione.
    
    Il quarto evento avrà come tema centrale la Pacificazione con la terra con il Grande Mandala della Terra Verde.
    Rappresentazione simbolica del mondo, in esso il Pianeta - da noi tanto maltrattato - verrà ri-disegnato dall’Artista e dai bambini delle due scuole con i colori verde e azzurro e tramite la scrittura circolare di parole luminose verranno formati i continenti e gli oceani. Prometteremo così alla Terra rispetto, armonia, cura, attenzione, amore e le augureremo di ritornare ad essere sana, pulita e rigogliosa.
 
Teri Volini

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a cura di Mario Franco
 
dal 2 aprile al 25 giugno 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch
 
“C’è un modo di andare al cinema come altri vanno in chiesa e io penso che, da un certo punto di vista, davvero indipendente da ciò che vi si dà, è là che si celebra il solo mistero assolutamente moderno”.
André Breton
 
Il successo della rassegna Serate Futuriste Cinema & Musica, appena conclusa presso il Museo Nitsch, dimostra che esiste ancora interesse ed attenzione per il Cinema delle Avanguardie. La Fondazione Morra continua le proiezioni del Giovedì mettendo a confronto il cinema sperimentale di vari paesi europei e quello americano, nel periodo che va dalle cosiddette “Avanguardie storiche” fino ai primi anni ’60 ed alla nascita del cinema underground.
L’avanguardia rigetta e critica il cinema di intrattenimento ed il suo modo di produzione industriale; la sua ricerca determina significati invece che fiction film commerciali ed è orientata da un linguaggio non compromesso dal regime. La maggior parte dei film/video-makers enfatizzano la visione più che il testo ed il dialogo e sfuggono le rigide classificazioni; alla fine le differenti nomenclature - avanguardia, underground, sperimentale, indipendente - condividono lo stesso senso di estraneità, libertà ed indipendenza.
Gli anni 1920 rappresentano un periodo di grande creatività del XX secolo ed un indiscutibile modello di avanguardismo. Una miriade di movimenti artistici - Dada, Surrealismo, Costruttivismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo co-esistono nello stesso periodo e molti artisti fluttuano da un campo all’altro; inoltre le differenti modalità di espressione - danza, musica, pittura, poesia, scultura, cinema - caratterizzano la fertilizzazione incrociata nelle forme artistiche.
La prima serata compara i films francesi Anémic Cinéma di Marcel Duchamp e La glace à trois faces di Jean Epstein e quelli americani Autumn Fire di Hermann G. Weinberg, H2O di Ralf Steiner e Lot in Sodom di James Sibley Watson.
 
 
ABBONAMENTO € 40.00 / INGRESSO SERATA € 5.00
 
GIOVEDÍ 7 MAGGIO 2009 ore 20.00
 
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)
sesta serata
FRANCIA: Jean Epstein - La Chute de la Maison Usher, 1928 (b/n, 63 min.)

USA: James Watson e Melville Webber - The Fall of the House of Usher, 1926-28 (b/n, 12 min.); Orson Welles e William Vance - The Hearts of Age, 1934 (b/n, 8 min.)

OLANDA: Joris Ivens - De Brug (The Bridge), 1928 (b/n, 11 min.); - Regen (Rain), 1929 (b/n, 12 min.)
 
Attraverso l’uso competente di ciò che allora era una tecnologia primitiva, con una fertile immaginazione ed un irrefrenabile talento creativo, Jean Epstein ha unito i principi apparentemente inconciliabili dell’espressionismo, del romanticismo e del surrealismo.
La Chute de la Maison Usher è una trasposizione dei famosi racconti The Fall of the House of Usher e The Oval Portrait di Edgar Allan Poe. Nella storia originale di Poe i personaggi principali maschile - femminile sono fratello e sorella, mentre Epstein cambia la coppia in marito - moglie, presumibilmente per evitare il suggerimento dell’incesto; egli mantiene invece l’analisi dei limiti della conoscenza e della percezione di Poe - filmando i personaggi frammentati ed oscurando persone, oggetti o luoghi attraverso ombre, annebbiamenti ed opacità. Il montaggio instabile in cui i tagli non si combinano uniformemente, l’uso abile delle immagini sovrapposte, la fotografia in slow motion e l’interazione intelligente di luce ed ombra generano un mondo fantastico da incubo, così credibile che lo spettatore è immerso in esso ed avverte realmente il terrore.
The Fall of the House of Usher di J. Watson e M. Webber genera una potente, spaventosa ed elettrificante evocazione immaginativa del racconto di Poe. Il film si burla di quasi ogni possibile tabù repressivo che attanagliava già i films di Hollywood, attraverso una serie prevedibile di codici convenzionali. Il film rinuncia agli scritti che accompagnano solitamente la narrazione nel cinema silenzioso.
The Hearts of Age, il primo film di Orson Welles e William Vance, girato con una camera 16mm amatoriale, è una parodia de Le sang d’un poète (1930), prima pellicola di Jean Cocteau. Il film è una parabola della mortalità, anche se un po’ più grezzo rispetto ai suoi successivi successi. Come egli stesso dichiara, “…mi rallegro in presenza della morte perché penso che sia ciò che rende brillante e bella la vita. E senza, il mondo sarebbe ridicolo. Ciò mi interessa da ogni punto di vista e non è diminuito con il tempo e la pratica”.
I primi due films di Ivens si concentrano sull’elaborazione di diversi ritmi di immagini spesso mozzafiato. De Brug è un’analisi sistematica dei movimenti di un ponte ferroviario mobile, Regen è l’esplorazione astratta di una goccia d’acqua che cade; Ivens sceglie questi soggetti perché l’azione che compiono si ripete continuamente, ed egli può filmare in qualsiasi momento, a distanza di mesi, lo stesso soggetto. Il suo intento è documentare il salto temporale o anche l’esperienza vitale di un temporale, come di un treno che arresta la sua corsa per attendere il movimento di un ponte.

INGRESSO SERATA € 5.00

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7 maggio 2009 ore 17:30

"Eravamo in tanti"
di Eros Sequi


Genova, Associazione Culturale Satura, www.satura.it

Manifesto dell'evento

 Edizioni ComEdit 2000, Milano

Presenteranno il testo Gianluigi Falabrino e Luigi Lusenti
Introduce Laura Ghiron

Giovedì 7 maggio alle ore 17,30, presso la sede dell’Associazione Culturale SATURA, piazza Stella 5/1 Genova, verrà presentato il libro di Eros Sequi “Eravamo in tanti”, diario partigiano di un intellettuale italiano che combatte contro il nazifascismo in Jugoslavia.

Eros Sequi, morto agli inizi del giugno del 1995, a Belgrado, dove era docente decano della cattedra di italianistica alla facoltà di filologia, ha lasciato, dell’esperienza partigiana, un diario di incommensurabile bellezza e umanità che la casa Editrice Comedit 2000 ha voluto ristampare anche  in Italia. Nel 1951, dopo aver finito di riordinare i suoi appunti, Sequi propose il manoscritto alla Edit di Fiume, la casa editrice che cura le edizioni in lingua italiana. Ne ebbe un rifiuto. Da tempo il suo nome era finito sulla lista nera. A Zagabria, ove Sequi si trasferì riprendendo il vecchio incarico all’università, nessuno prestò attenzione all’ostracismo decretatogli in Istria per l’accusa di “aver orientato l‘attività culturale dell‘Unione degli italiani eccessivamente a favore dei legami culturali con la madrepatria” e il libro poté uscire. Il “nullaosta” zagabrese servì come avvallo alle autorità di Fiume e, finalmente, nel 1953, per i tipi della Edit, “Eravamo in tanti” usci a Fiume  in italiano. Eros Sequi, al momento di scegliere la guerra partigiana, era addetto culturale all’ambasciata d’Italia a Zagabria. Visse nella legazione italiana il dramma dell’8 settembre quando il marchese Giustiniani ordinò agli ufficiali del distaccamento italiano, pronti a battersi contro i tedeschi, di deporre le anni. “Alle porte due SS se li son portati via assieme con i carabinieri. Le pistole degli ufficiali e i moschetti per terra, accanto alla sentinella tedesca, luccicavano mosci dalle canne rabbiose, sotto il riflesso dondolante della lampada all’angolo dello Zrinjevac. Una mezz’oretta più tardi lo sferragliamento d’un carro armato. Davanti, a mandria, i disgraziati contadini e operai del distaccamento; ai lati, un paio di tedeschi odiosi con la baionetta inastata.” Riproporre oggi questo testo non è solo un tributo a chi a messo la sua vita a repentaglio per difendere i valori della libertà e della democrazia, ma anche offrire al lettore uno scritto di grandissimo valore linguistico e di forte impatto narrativo.

Gian Luigi Falabrino (Genova, 1930), è vissuto fino ai vent’anni a Trieste; giornalista, pubblicitario, si è rivelato storico nella maturità. Con Adriano Guerrini ha diretto “Diogene” (1959-1967), ha fatto parte del comitato direttivo di “Critica Sociale” (1968-1974) e ha diretto “Il Mondo Nuovo”, rivista di cultura politica (1994-95). Ha pubblicato saggi di storia del socialismo, storie della pubblicità e del design, Elogio della vita associata  (Sciascia, 1973) e altri piccoli libri di poesia.

Luigi Lusenti, giornalista, scrittore ed editore, da sempre si interessa di Balcani, con particolare attenzione alla produzione letteraria di quei paesi. Si deve a lui la scoperta del libro di Eros Sequi “Eravamo in tanti”. Con grande ostinazione ha ottenuto i diritti dalla Edit di Fiume e stampato in Italia, con la Casa Editrice Comedit 2000, questo bellissimo e commovente diario partigiano. Luigi Lusenti, come scrittore ha pubblicato “Profughi – Testimonianze dalla ex Jugoslavia” (1993) –  “La soglia di Gorizia” (1998) – “State lasciando il settore americano” (2004) – “Vite da Cantiere” (2005). A maggio 2009 uscirà la sua ultima fatica letteraria: “Una storia silenziosa - gli italiani che scelsero Tito”.

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

VIII appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: Nine Budde

fondazione march è lieta di invitarvi al VIII appuntamento del ciclo di incontri Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta.

Relatore: Nine Budde, artista tedesca in residenza presso fondazione march, con il supporto del Comune di Padova-Ufficio Progetto Giovano, circuito GAI e Pépiniéres européennes pour jeunes artistes.

Venerdì 8 maggio 2009 dalle ore 16.30 alle 18.30, presso Palazzo Maldura, aula H - Università degli Studi di Padova, via Beato Pellegrino 1, Padova. Ingresso libero  >>>

 

L'Arte come Idea

Convegno sull'arte contemporanea ideato e organizzato dall'Associazione Amici del Gradenigo in collaborazione con fondazione march e il comune di Piove di Sacco. 

Relatori: Mario Airò, artista; Andrea Bruciati, direttore della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone; Loris Casadei, direttore generale Porsche Italia

Moderatore: Silvia Ferri De Lazara 

Sabato 9 maggio 2009, dalle ore 16 alle ore 19, presso Teatro Filarmonico, via Cardano_lato Municipio, Piove di Sacco (PD). Ingresso libero >>>              

 

Art Waiting Room - IN ATTESA DI...

fondazione march e Lago Spa inaugurano la prima mostra Art Waiting Room del 2009: "In attesa di..." di Giuliana Racco e Matteo Guidi.

9 aprile - 9 luglio 2009, presso Lago Spa - via dell'Artigianato II, 21 - Villa del Conte (PD). Ingresso libero >>>


Se l'arte cresce, cresci con lei...

Da oggi puoi sostenere l'arte e fondazione march attraverso il 5 per mille dell'IRPEF.

Per effettuare la donazione, nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD) è sufficiente firmare nel riquadro dedicato e indicare il nostro Codice Fiscale: 92196230285.


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ROMA, VENERDI' 8 MAGGIO 2009, ORE 17: DEDICATO AL FUTURISMO L'INCONTRO DI "INEDITI IN BIBLIOTECA" ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Per la rassegna "Inediti in Biblioteca", si terrà il prossimo 8 maggio, ore 17, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, Via del Seminario 76 - Roma, l'incontro dal titolo "L'aspetto poetico-letterario del Futurismo: quanto resta oggi della sua eredità?"
Ne discuteranno con Maria Luisa Spaziani, Walter Pedullà e Claudia Salaris. Letture: Alberto Rossatti.
Prenotazione entro il 7 maggio ore 24 all'indirizzo email ineditinbiblioteca2009@gmail.com indicando cognome e nome dei partecipanti.
Ufficio Stampa: Francesco Comellini.

Naviga il sito della Universitas Montaliana di Poesia sul network telematico Autori Online:
http://universitasmontaliana.autorionline.org

Cogliamo l'occasione per ricordare a tutti gli amici che il volume "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Edizioni Artescrittura), pubblicato in omaggio alla Giornata Mondiale UNESCO della Poesia e contenente, tra l'altro, due inediti di Maria Luisa Spaziani, sarà presentato il giorno seguente, sabato 9 maggio ore 17.30, presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo (Via Saffi 49, Viterbo), nell'ambito della rassegna "Sinergie d'Arte - Caffè Letterario Viterbo" a cura di Deborah D'Agostino.

Un caro saluto a tutti.

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi, cofondatore Universitas Montaliana di Poesia
http://www.autorionline.org
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SABATO 9 MAGGIO 2009, ORE 17,30: L'ANTOLOGIA UNESCO PROTAGONISTA DEL TERZO INCONTRO DI  "SINERGIE D'ARTE - CAFFE' LETTERARIO VITERBO", A CURA DI DEBORAH D'AGOSTINO.

Cliccare sul link per scaricare l'Antologia Unesco in formato pdf (728 Kb):
http://www.artescrittura.it/antologia_unesco.pdf

Sabato 9 maggio 2009, ore 17,30
Sala Conferenze della Provincia, Via Saffi 49, Viterbo
Presentazione dell'Antologia Poetica "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" pubblicata in omaggio alla Giornata Mondiale della Poesia UNESCO (Edizioni Artescrittura), con la partecipazione dei più noti poeti italiani (da Calabrò a Spaziani a Bevilacqua a Zavoli).
Intervengono:
Alessandro Mazzoli, Presidente Provincia Viterbo
Mariarosa Santiloni, Segretario Generale Fondazione Ippolito Nievo
Massimo Nardi, Carlo Jovine, Autori Online
Italo Moscati, Critico cinematografico
Maurizio Annesi, Attore
Conduce Alba Stella Paioletti Maffei
Nel corso dell'incontro sarà anche presentato il romanzo "Smarrimento d'amore" di Lorena Fiorini.

Info e prenotazioni: d.dagostino@autorionline.org

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
http://www.autorionline.org

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ROMA, MERCOLEDI' 13 MAGGIO 2009: ANTONIO ALBANESE PROTAGONISTA DELLA RASSEGNA "SINERGIE D'ARTE AL CAFFE' LETTERARIO"

L'appuntamento di "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma) in programma per mercoledì 13 maggio, ore 18, vedrà la presenza del giornalista Antonio Albanese, caporedattore del mensile Area, che presenterà il suo ultimo libro "L'imbarazzo afgano" (Biettimedia, 2008).
Il libro illustra le complesse problematiche del lontano Afghanistan, dove l'Italia è impegnata in una grande operazione di pacificazione e ricostruzione.
L'iniziativa, a cura di Antonio Saccà, s'inquadra nell'ambito della rubrica che sarà tenuta mensilmente dal noto poeta e sociologo.
Seguiranno gli esponenti di "Linfera", ospiti abituali del Caffè Letterario, che illustreranno l'ultimo numero della rivista, dov'è dedicato uno spazio all'Attualismo, la nuova concezione di poetica proposta dalla poetessa Deborah D'Agostino, che sta suscitando un dibattito a più livelli artistici e culturali.
La manifestazione sarà condotta dalla stessa Deborah D'Agostino, curatrice, con Massimo Nardi e Mariarosa Santiloni, della recente Antologia poetica dedicata alla "Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d'Autore 2009" (Edizioni Artescrittura).

Autori Online - "Sinergie d'Arte"
http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).
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a cura di Mario Franco
 
dal 2 aprile al 25 giugno 2009 ore 20.00
Museo Hermann Nitsch
 
“C’è un modo di andare al cinema come altri vanno in chiesa e io penso che, da un certo punto di vista, davvero indipendente da ciò che vi si dà, è là che si celebra il solo mistero assolutamente moderno”.
André Breton
 
Il successo della rassegna Serate Futuriste Cinema & Musica, appena conclusa presso il Museo Nitsch, dimostra che esiste ancora interesse ed attenzione per il Cinema delle Avanguardie. La Fondazione Morra continua le proiezioni del Giovedì mettendo a confronto il cinema sperimentale di vari paesi europei e quello americano, nel periodo che va dalle cosiddette “Avanguardie storiche” fino ai primi anni ’60 ed alla nascita del cinema underground.
L’avanguardia rigetta e critica il cinema di intrattenimento ed il suo modo di produzione industriale; la sua ricerca determina significati invece che fiction film commerciali ed è orientata da un linguaggio non compromesso dal regime. La maggior parte dei film/video-makers enfatizzano la visione più che il testo ed il dialogo e sfuggono le rigide classificazioni; alla fine le differenti nomenclature - avanguardia, underground, sperimentale, indipendente - condividono lo stesso senso di estraneità, libertà ed indipendenza.
Gli anni 1920 rappresentano un periodo di grande creatività del XX secolo ed un indiscutibile modello di avanguardismo. Una miriade di movimenti artistici - Dada, Surrealismo, Costruttivismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo co-esistono nello stesso periodo e molti artisti fluttuano da un campo all’altro; inoltre le differenti modalità di espressione - danza, musica, pittura, poesia, scultura, cinema - caratterizzano la fertilizzazione incrociata nelle forme artistiche.
La prima serata compara i films francesi Anémic Cinéma di Marcel Duchamp e La glace à trois faces di Jean Epstein e quelli americani Autumn Fire di Hermann G. Weinberg, H2O di Ralf Steiner e Lot in Sodom di James Sibley Watson.
 
ABBONAMENTO € 40.00 / INGRESSO SERATA € 5.00
 
GIOVEDÍ 14 MAGGIO 2009 ore 20.00
 
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)
settima serata

 

FRANCIA: Germaine Dulac - La coquille et le clergyman, 1928, da Antonin Artaud (b/n, 31 min.)

USA: Roger Barlow, Harry Hay e LeRoy Robbins - Even - as you and I, 1937 (b/n, 12 min.) Sidney Peterson e James Broughton - The Cage, 1947 (b/n, 28 min.)
 
Le polemiche che circondano La coquille et le clergyman hanno diminuito l’importanza del film, offuscato l’anno seguente dalla diffusione di Un chien Andalou di Luis Buñuel e Salvador Dalí; tuttavia la sceneggiatura di Artaud fissa le fondamenta per i successivi films surrealisti ed è il primo a sviluppare molti dei principi estetici del movimento. Entrambi i films impiegano strutture temporali disgregative usuali nel sogno e shock visivi di rappresentazione per coinvolgere visceralmente lo spettatore. La coquille et le clergyman penetra nella realtà materiale ed immerge lo spettatore in un paesaggio instabile in cui non può più affidarsi all’immagine.

Il trio di giovani registi Roger Barlow, Harry Hay e LeRoy Robbins (il vero artefice del film) sono in cerca di un’idea per il soggetto di un premio, ma l’ispirazione non arriva; l’unica sequenza è “un uomo incontra una donna” subito cestinata, finché sfogliando una rivista ecco l’idea: SURREALISMO!

The Cage di Sidney Peterson e James Broughton rompe il fragile equilibrio tra la comica assurdità e la terrificante tangibilità. Il film mostra un artista che rimuove il proprio occhio; questo atto artistico si trasforma rapidamente in un’avventura urbana attraverso San Francisco.
 
 
INGRESSO SERATA € 5.00
 
Museo Hermann Nitsch Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel.+ 39 081 5641655 / Fax.+39 081 5641494

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Nasce il Museo dedicato ad Ardengo Soffici (1879-1964), grande personalità della prima metà del Novecento in Italia, pittore e letterato tra i protagonisti dell'apertura internazionale della cultura italiana. L'apertura e' in proramma il 16 maggio nei restaurati spazi delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano, in provincia di Prato. Si tratta di uno spazio museale unico nel suo genere in Italia, dove accanto all'esposizione permanente di una significativa selezione di dipinti dell'artista - ceduti in comodato o in prestito temporaneo al Museo e destinati ad alternarsi nel tempo con altri lavori di Soffici - sono accessibili anche una biblioteca specializzata con tutte le prime edizioni delle opere a stampa dell'artista toscano, una raccolta della bibliografia critica, la collana completa delle riviste da lui dirette o alle quali collaborò (in particolare Rete Mediterranea, Lacerba, La Voce e Leonardo) e un archivio in fieri d'immagini e documenti a lui riconducibili. Il nascente Museo Soffici e' un'operazione culturale di respiro, affermano i promotori, che costituisce una tappa significativa del programma di ricerche e di studi che da anni il Comune di Poggio a Caiano sta conducendo sulla figura e sull'opera sofficiana, affiancato fin dal 1992 dall'Associazione culturale Ardengo Soffici che, annualmente, pubblica la raccolta di ''Quaderni Sofficiani''. Il Museo e', inoltre, un'occasione importante anche per dare nuovo impulso alle ricerche e agli approfondimenti sul Novecento toscano, ricco di personalità di straordinario interesse e non ancora sufficientemente indagato e valorizzato, che nel Museo Soffici e nel comune pratese potrebbero trovare un fondamentale punto di riferimento. Un evento significativo, infine, nell'ambito del centenario del manifesto futurista, laddove il maestro toscano prese parte attiva al fervore di quella stagione e fu tra i suoi pochissimi teorici con il libro ''Primi principi di un'estetica futurista.

 

INAUGURAZIONE MUSEO SOFFICI

Data:

  sabato 16 maggio 2009

Ora:

  17.00

Luogo:

  Scuderie Medicee

Indirizzo:

  via Lorenzo il Magnifico, 9

Città/Paese:

  Poggio a Caiano, Italy

 

Telefono:

055870128701

E-mail:          

info@museoardengosoffici.it

www.museoardengosoffici.it 

 


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Comunità Volontari per il Mondo

in collaborazione con

ADP - ASPeM - CELIM Milano - CISV - CMSR - CPS -  MOCI -OSVIC -

Volontari nel Mondo FOCSIV

 

promuove

Concorso Nazionale

di video art rivolto ad artisti under 30

CONTRO L’AIDS… TAGLIA CORTO!

   

La Comunità Volontari per il Mondo (CVM) promuove il Concorso Nazionale di video art Contro l’AIDS… taglia corto! La manifestazione è organizzata in collaborazione con Amici dei Popoli (ADP), Associazione Solidarietà Paesi Emergenti (ASPeM),  Centro Laici Italiani per le Missioni (CeLIM Milano), Comunità Impegno Servizio Volontariato (CISV), Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR), Comunità Promozione Sviluppo (CPS),  Movimento per la Cooperazione Internazionale (MOCI) e Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano (OSVIC).

Il concorso si rivolge a giovani artisti (o gruppi) tra i 18 e 30 anni che hanno fatto del video il proprio strumento di espressione privilegiato

Le opere dovranno essere spedite in busta chiusa a CVM entro il 30 giugno rigorosamente in formato DVD.

Il Concorso nasce con l’intento di far riflettere i giovani sull’HIV e sull’AIDS e sulle conseguenze gravissime che hanno nei paesi del Sud del Mondo, problemi che non devono essere trascurati da parte di noi abitanti del nord del mondo

Lo scopo è rendere i ragazzi protagonisti della lotta globale contro la malattia, attraverso la realizzazione dei video, privilegiando temi quali:

 

  • la diffusione dell’HIV/AIDS nelle diverse regioni del mondo,
  • le cause (povertà, sottosviluppo) che rendono l’HIV/AIDS una questione sociale,
  • l’educazione sanitaria,
  • la prevenzione e l’accesso universale alle cure soprattutto per i giovani,
  • accesso all’informazione come strumento di conoscenza e prevenzione alla malattia,
  • l’adozione di stili di vita consapevoli per ridurre i rischi di contagio.

Il concorso è una delle attività di “Per un futuro senza AIDS”, un progetto che è frutto di un’aggregazione della Federazione Volontari nel Mondo FOCSIV e che si realizza con il  contributo del Ministero Affari Esteri DGCS, ufficio VII e il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale.

Tale progetto impegna nove organismi di cooperazione internazionale in azioni di sensibilizzazione e d’informazione rivolte ai giovani, ai formatori e alla società civile in genere sul tema del diritto alla salute per tutti gli uomini del mondo. Individua perciò nell’HIV/AIDS  una delle cause che impediscono il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ossia il dimezzamento della povertà nel mondo.

Obiettivo dell’iniziativa è permettere a giovani e adulti di conoscere le reali dimensioni dell’AIDS, abbattere i pregiudizi legati alla malattia ancora presenti nella nostra società e in particolare verso le culture africane e stimolare nei giovani una presa di coscienza che li spinga a valorizzare la salute e la vita come beni assoluti.

 

Il regolamento completo è in allegato a questo comunicato

   

Info

Comunità Volontari per il Mondo

Piazza Santa Maria 4 – 60121 Ancona

Tel/Fax 071 202074

Email cvm@cvm.an.it

Web http://www.cvm.an.it  

 

Ufficio Stampa Dario Ciferri  

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INVITO
CONVEGNO

UN LUNGO NOVECENTO
Economia e Imprese nell'Area "Gallarate - Busto Arsizio"
Radici e prospettive


Sabato 16 maggio 2009
Gallarate (Va)
Teatro Condominio "Vittorio Gassman"

Programma:
Saluti delle autorità
Piermichele Miano -Presidente della Società Gallaratese per gli Studi Patri
1a Parte: (9.30- 11.30)
IL PASSATO: UNA STORIA MOVIMENTATA E RICCA
presiede Angelo Moioli
E. Colombo L'ombra lunga della tradizione: acqua, terra e macchine.
A. Salini Reti comunitarie e imprenditoria diffusa: gli anni della Ricostruzione Intelligenza
A. Locatelli "Tirarsi su le maniche!" Intelligenza imprenditoriale e trasformazioni polimorfiche alla base del "miracolo economico"
D. Pozzi Il "multidistretto" dell'ultimo Novecento: una base per il futuro?
2a Parte (12.15-13.30)
PROBLEMI DELL'OGGI E SCENARI PER IL FUTURO
tavola rotonda
coordina Pietro Cafaro, Docente di Storia Economica all'Università Cattolica di Milano
Nicola Mucci, Sindaco di Gallarate
Gianluigi Farioli, Sindaco di Busto Arsizio
Luca Barni, Direttore Generale Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Mauro Temperelli, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
Cristina Martora, UNIVA
Antonio Fabrizio, Segreteria Provinciale UIL
segue buffet

in collaborazione con:
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Città di Gallarate Assessorato alla Cultura, Associazione Museo Studi Patri

Ufficio stampa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso (www.eoipso.it)
Info: Chiara Porta - cell. 3289629722 - mail: cporta@eoipso.it

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Domenica 17 Maggio ore 18:00

Biblioteca Comunale di Tuscania

Elettromagneticaceleste di Massimo Lippi e Tommaso Cascella

ed altre edizioni di Cervo Volante

(Provincia di Viterbo - Comune di Tuscania)

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SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL POLO MUSEALE ROMANO

 LUCIANA MATALON

NEI LABIRINTI DELLA MEMORIA

Dipinti e sculture di Luciana Matalon  

Roma, Antico Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia  

15 maggio – 14 giugno 2009

Presentazione alla stampa e inaugurazione 14 maggio 2009 ore 18,30  

In mostra all’Antico Refettorio di Palazzo Venezia Luciana Matalon. Nei labirinti della memoria, un’esposizione di trentacinque opere tra dipinti e sculture, a cura di Giovanna Bonasegale, che presenta per la prima volta a Roma l’opera dell’artista milanese. Un viaggio nella lunga e importante carriera di Luciana Matalon, un percorso visivo in cui l’artista riflette sulle sueicerche.

 

“Presentare a Roma, in uno spazio così prestigioso, le opere di Luciana Matalon significa offrire al pubblico romano l'opportunità di conoscere direttamente il lavoro di un'artista che a Roma non ha mai esposto, nonostante la sua attività sia iniziata già negli anni Sessanta seguendo un itinerario internazionale. Significa, altresì, permettere a una critica più vasta di esprimersi sul percorso di Luciana Matalon, in quanto la mostra si propone come un’antologica” afferma la curatrice della mostra, Giovanna Bonasegale, “la scelta è stata effettuata proprio con l'intento di consentire, sia pure attraverso poche opere, di addentrarsi in un tragitto complesso e ricco di variazioni, pur sempre all'interno di una ricerca rigorosa e molto attenta alla commistione tra materia e pittura, tra il linguaggio dello spazio e quello della scultura che lo andrà a occupare, tra l'osservazione di materiali d'uso quotidiano e la loro traduzione in pittura o in scultura”.

Un’artista, Luciana Matalon, sulla quale hanno scritto importanti critici e che ha avuto molti riconoscimenti ma che non ha mai abbandonato l’idea di avvicinarsi all’arte come a un “mestiere”. Assai vicina, in questo, alla tradizione classica, che attraversa all'insegna di uno sguardo contemporaneo. Le sue indagini si coniugano con la memoria di un passato, la cui esperienza è comunque presente nelle opere.  

Nei lavori di Luciana Matalon, le tecniche miste e gli assemblaggi polimaterici rendono sempre più labile il confine tra pittura e scultura, una continua commistione tra tradizione e sperimentalismo che da sempre ne caratterizza l’opera.

Il concetto di infinito è un richiamo costante in tutte le opere di Luciana Matalon; la sua lunga e prolifica carriera inizia proprio tra le fila del movimento spazialista milanese.  

Catalogo: Edizioni Carte Segrete

Testi: Giovanna Bonasegale, Claudio Strinati, Floriano De Santi

Orari: dal 15 maggio al 14 giugno 2009, dalle ore 9 alle ore 19. Lunedì chiuso

Con il patrocinio di:

Comune di Roma - Provincia di Roma - Presidenza Consiglio Regionale del Lazio - Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ufficio Stampa  

Chiara Belli, Nadia Vitari - Fondazione Luciana Matalon

fineart@fondazionematalon.org

Tel. 02 878781 – 02 45470885  

Antonella Stancati, Anna Valerio - Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano

artirm.uffstampa@arti.beniculturali.it

Tel. 06 69994218  

Per informazioni  

Museo Fondazione Luciana Matalon

www.fondazionematalon.org

Tel. 02 878781 – 02 45470885  

ArtNetWorth

www.artnetworth.com

Tel. 06 42114500 

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Un evento straordinario dal 1 al 7 giugno alla Fondazione Merz di Torino
Il rito del fuoco chiude la mostra di Wolfgang Laib

La mostra dell’artista tedesco Wolfgang Laib che è aperta al pubblico dallo scorso 9 aprile, si concluderà la prima settimana di giugno con un Mahayagna, una cerimonia vedica del fuoco officiata da 45 Bramini provenienti dai più importanti templi del sud dell’India.
Questa mostra è iniziata mesi fa, celebrando il rituale vedico del fuoco su una collina di granito nel sud dell’India e continua oggi a Torino, con l’installazione di centinaia di piccole montagne di riso, una fila di piccole montagne di polline e una grande montagna Ziggurat di cera d’api; ed è qui che si concluderà con un altro rito del fuoco officiato da 45 Bramini provenienti da uno dei più importanti templi del sud dell’India. Un’esperienza che coinvolgerà persone molto diverse tra loro, per cultura e provenienza, accomunandole però in quella visione universale e senza tempo della nostra esistenza, così simile per tutti e da tutti condivisa. Si tratta di creazione e sostentamento, di distruzione e rinnovamento. Le montagne di polline rimandano alla creazione, quelle di riso sono il nutrimento, mentre il fuoco è il simbolo della distruzione e della trasformazione del mondo. (Wolfgang Laib)
E’ un rituale molto suggestivo che si tramanda immutato da millenni e che si celebra per il benessere di tutti gli esseri viventi. Si brucia il mondo materiale, simboleggiato dai vari tipi di cibo, riso, lenticchie, burro, frutta, verdura, fiori e latte, insieme a pezzi di stoffa, vestiti, erbe e piante medicinali.

Il pubblico avrà l’occasione di contemplare nelle sale espositive i lavori realizzati dall’artista e parallelamente assistere, nello spazio esterno della Fondazione, ad uno straordinario evento culturale raramente visibile in un paese occidentale.

Il rituale verrà svolto per 7 giorni, dal 1 al 7 giugno e il pubblico potrà assistervi nei seguenti orari: 
• da lunedì 1 giugno a venerdì 5 giugno e domenica 7 giugno: dalle 11 alle 14 e dalle 17 alle 20
• sabato 6 giugno: dalle 11 alle 14 e dalle 19 alle 22

INGRESSO GRATUITO, NON E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

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Name:            BARBARA VINCENZI
Email:    @       barbara.vin@libero.it
TelefonoUtente:  338.2171927
FaxUtente:      
Remote Name:     93.47.67.227
Remote User:    
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Commenti:

Gentile Artista,
La Galleria Lovetti arte di Ferrara, in occasione del Buskers Festival,  rassegna internazionale del musicista di strada, rassegna che convoglia nella città estense migliaia di persone provenienti da tutta Italia, organizza una sua mostra collettiva, da presentare alla città Estense nel periodo che va dal 21 AGOSTO /3 SETTEMBRE 2009.
Le propongo di partecipare
Si cercherà di esplorare e mettere a confronto le molteplici opere prodotte nel nostro contemporaneo attuale. Verranno inoltre ricercate le diverse modalità tecniche dell’arte contemporanea: pittura, scultura, fotografia fino alla computer art.
Dr.Barbara Vincenzi 338.2171927  Per richiedere il bando scrivere alla  seguente indirizzo mail barbara.vinlibero.

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ROMA, MERCOLEDI' 20 MAGGIO 2009, ORE 18: "SINERGIE D'ARTE AL CAFFE' LETTERARIO" OSPITA DUE GIOVANI PROTAGONISTI DELLA SCENA CULTURALE: SALVATORE RITROVATO E ALBERTO SEBASTIANI, DOCENTI UNIVERSITARI E SCRITTORI.

Roma, mercoledì 20 maggio, ore 18: il programma di "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, ingresso libero) prevede la presentazione del libro: "Le parole in pugno" di Alberto Sebastiani (Editore Manni), opera saggistica che esplora un tema di particolare interesse: lingua, società e culture giovanili in Italia dal dopoguerra ad oggi. Presentazione a cura di Beppe Sebaste, narratore e poeta.
Sarà poi la volta di Salvatore Ritrovato, anche lui docente universitario, al pari di Alberto Sebastiani.
Salvatore Ritrovato presenterà la sua più recente produzione poetica, di cui abbiamo avuto un'anteprima nell'Antologia UNESCO dedicata alla "Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore" (Edizioni Artescrittura - www.artescrittura.it).
La poesia di Ritrovato sarà anche l'occasione per una riflessione sui temi dell'Attualismo poetico, teorizzato e promosso dalla poetessa Deborah D'Agostino (che condurrà la manifestazione), divenuto oggetto di una Collana Editoriale delle Edizioni Artescrittura, diretta da Massimo Nardi e dalla stessa Deborah D'Agostino.
Siete tutti invitati!!

Autori Online - "Sinergie d'Arte"
http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).

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Gentili amiche e amici,
 
finalmente un "concorso" in sintonia con me e ... con la Terra!
 
Non si vince alcun premio in danaro, ma si contribuisce a piantare alberi in diversi territori in Italia e nel mondo;
il promotore è il portale LIFEGATE in cooperazione con YOU IMPACT.
 
per ogni  Opera  candidata , LIFEGATE riforesterà 4mq di territorio, ma potrebbe riforestare fino a 1000mq!
Potrei essere anch'io  testimonial di questa intensiva riforestazione - di cui la Terra ha tanto bisogno -
 se darete un voto alla  mia Opera:
si tratta della parte centrale del video La Ragnatela, interconnessione 
 
Potrete direttamente visionare il VIDEO e votarlo facendo clik sul link che vedete sotto. Per votare Vi sarà chiesto semplicemente di registrarvi al sito ambientale  YOU IMPACT.

 FARE CLIC SU:  http://www.youimpact.it/showcontent.cfm?content=42880893-bee7-482f-9e8b-5e04b7533ad5

   
L' amore ed il rispetto per la Terra e l'intimo senso di essere UNO con tutto ciò che ci circonda è alla base dell'opera... 
la Ragnatela, vuol essere metafora del collegamento profondo, sebbene invisibile, che esiste fra gli esseri umani e tutte le creature viventi e il Pianeta.

Così come in una ragnatela vera ogni pur minima vibrazione viene percepita in tutti gli altri punti, anche i più lontani, tutte le nostre azioni si ripercuotono profondamente su noi stessi e sugli altri, senza che neanche ne siamo consapevoli. Tutto ciò che accade, in qualsiasi luogo del pianeta e dell'Universo, ha influenza su ciascuno di noi.

Con il suo speciale linguaggio, l'arte contribuisce ad una rinnovata coscienza nei riguardi del pianeta 

Nel ringraziarvi, vi prego di inoltrare questo messaggio ai vostri amici e a tutte le persone sensibili all 'arte e alle tematiche ambientali.
 
 Teri Volini     www.terivolini-it  

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idea progetto

QUARTIERE AVVOCATA/QUARTIERE DELL’ARTE

a cura di Peppe Morra, Francesco Coppola, Nicoletta Ricciardelli, Roberto Paci Dalò, Pasquale Persico

PROGRAMMA di INCONTRI TEMATICI e di STUDIO

dal 18 maggio al 23 luglio 2009 dalle ore 16.30
Museo Hermann Nitsch (vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)

Gli incontri che si terranno al Museo Nitsch dal 18 Maggio al 23 Luglio 2009 sono organizzati con riferimento all’idea progetto QUARTIERE AVVOCATA/QUARTIERE DELL’ARTE, un progetto/processo finalizzato ALLA COSTITUZIONE DI UNA RETE CHE CONNETTA TRA LORO I DIVERSI SOGGETTI ATTIVI ED OPERANTI IN QUESTO QUARTIERE E CHE SI COSTRUISCE NEL FARE SUI TEMI DELLA CULTURA E DELL’ARTE ALL’INTERNO DI OCCASIONI E DI SPAZI DI INCONTRO, CONFRONTO, STUDIO ED APPROFONDIMENTO.
L’obiettivo del doppio ciclo di incontri tematici e di studio è quello di approfondire ed evidenziare le caratteristiche del Quartiere Avvocata, dal punto di vista della delimitazione storica, della sua genesi strutturale e della forma urbana che ha assunto nel tempo, indagando la composizione della popolazione, la sua densità e distribuzione, la tipologia delle attività ivi localizzate, gli indici di affollamento, la consistenza del patrimonio edilizio ed urbanistico in termini di vani residenziali, di attrezzature e di spazi pubblici, il sistema della mobilità anche in relazione alla rete del trasporto su ferro, alle stazioni e ai nodi di interscambio presenti al suo interno, alle previsioni della VARIANTE AL PRG. Gli elementi di conoscenza così emersi servono a definire le coordinate dentro le quali valutare i diversi progetti pubblici e privati messi in campo.
In tal senso è stato pensato l’incontro di Lunedì 18 Maggio affinché le diverse progettualità soggettive vengano alla luce, si confrontino e si organizzino in una rete, al fine di realizzare sinergie, integrazioni e massa critica. Infatti, molte delle iniziative e delle idee progetto messe in campo nel Quartiere fanno riferimento ai molti spazi e contenitori sottoutilizzati o dismessi, nel convincimento che se questi ultimi fossero adeguatamente recuperati, potrebbero migliorare le condizioni di vivibilità del Quartiere stesso. L’esperienza del Museo Nitsch nei primi mesi di vita fornisce utili elementi di riflessione soprattutto in relazione al ruolo che possono svolgere la CULTURA e l’ARTE nei processi di rigenerazione e riqualificazione urbana. Il Museo Nitsch, localizzatosi nel Quartiere Avvocata, ai margini del Cavone, a ridosso di Piazza Dante, nella parte più interna dell’Insula di Pontecorvo sta svolgendo un ruolo propulsivo di stimolo e di sollecitazione di grande peso. La possibilità di promuovere un concreto sviluppo economico, politico, culturale e civile è legata alla consapevolezza ed alla presa di coscienza da parte di tutti gli abitanti e della comunità insediata che esistono grandi potenzialità da utilizzare, grandi risorse di valore storico e ambientale da sviluppare.
Gli incontri sui temi dell’impresa culturale e dei programmi di valorizzazione per il Centro Storico che l’Amministrazione Comunale sta elaborando hanno lo scopo di delineare la cornice entro la quale l’idea progetto del Quartiere dell’Arte va collocata e su quale deve essere la direzione di costruzione del processo-progetto.
Gli incontri con Italo Ferraro sull’Atlante Storico della Città di Napoli, coeditato dalla Fondazione Premio Napoli, hanno lo scopo proprio di indagare e mettere in luce tutte queste risorse, in particolare nella zona di Pontecorvo e Tarsia, così come si evince dal calendario.

Infine, l’intero programma si pone come riferimento in termini di contenuti per i Laboratori previsti:

  • nei programmi didattici e formativi dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, nel Biennio Specialistico di Fotografia e nei corsi di Design e Mass-Media;
  • nei corsi di Fondamenti di Urbanistica, di Progettazione Architettonica, di Sintesi finale di Progettazione Architettonica, di Rilievo Urbano e Ambientale e di Analisi della Città e del Territorio della Facoltà di Architettura;
  • nei corsi di Cameraman.doc e Montaggio Avid Media Composer della Scuola di Cinema di Roma, sede di Napoli;
  • nell’ambito del XVI MILD Master in International and Local Development promosso da STOÁ in relazione al bando per la selezione di idee-progetti di sviluppo;
  • dall’OSCOM Federico II.

I prodotti dell’attività dei diversi Laboratori costituiranno oggetto di successivi approfondimenti ed elaborazioni in relazione al processo-progetto QUARTIERE AVVOCATA/QUARTIERE DELL’ARTE

Il Quartiere Avvocata
Delimitazione Storica/Genesi Strutturale E Forma Urbana

Lunedì 18 Maggio 2009 dalle ore 16:30 alle 19:30

Avvocata È Un Quartiere Facente Parte Della Seconda Municipalità Del Comune Di Napoli Insieme Ai Quartieri Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe. Confina A Nord, Nord-Ovest E Nord-Est Con I Quartieri Arenella E Stella, A Sud Con I Quartieri Montecalvario E San Giuseppe E A Est Con Il Quartiere San Lorenzo.

Presiede:
Peppe Morra Direttore Museo Nitsch

Introduce:
Italo Ferraro Universitá Degli Studi Di Napoli Federico II

Intervengono:
Silvio Perrella Presidente Fondazione Premio Napoli
Nicoletta Ricciardelli Sovrintendenza Bap Napoli E Provincia
Francesco Coppola Fondazione Morra
Luigi Caramiello Universita’ Degli Studi Di Napoli Federico II
Vittorio Dini Universita’ Degli Studi Di Salerno
Alessia Guarnaccia Presidente Angia

Discutono:
Fabio Donato Accademia Delle Belle Arti Di Napoli
Valeria Pezza Universita’ Degli Studi Di Napoli Federico II
Laura Lieto Universita’ Degli Studi Di Napoli Federico II
Federica Palestino Universita’ Degli Studi Di Napoli Federico II

Museo Hermann Nitsch Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel.+ 39 081 5641655 / Fax.+39 081 5641494
info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org

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Dannielle Tegeder
Arrangements to Ward off Accidents
with The Library of Abstract Sound
May 21 - July 3, 2009
Opening reception:
Thursday, May 21, 6 - 9 PM
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
P R E S E N T S
Dannielle Tegeder
Arrangements to Ward off Accidents
Priska C. Juschka Fine Art is pleased to announce Arrangements to Ward Off Accidents, Dannielle Tegeder’s third solo show with the gallery. With this exhibition, Tegeder investigates, based upon her nonrepresentational repertoire, the influences of 20th century Modernism upon a 21st century artistic discourse that recalls original elements while elaborating further upon both ideas and techniques.

Formally inspired by two masters of abstract Modernism, Wassily Kandinsky and Kazimir Malevich, Tegeder creates The Library of Abstract Sound with 130 framed drawings in a shelved room, alluring the viewer to partake in the experience. Upon entering, the audience finds itself in a modernist ante chamber, encouraged to have a vis-à-vis dialogue with individual works as well as with the concept of the installation. Congruous with Russian composer Alexander Scriabin’s attempt to match sound and color, Tegeder presents us with a carefully choreographed ‘sound guide’ for each drawing, transcribed by a computer program that reads the lines and forms of their compositions. These musical readings, simultaneously displayed on a flat-screen monitor, representing each work, visualize and suggest a connection between the two mediums, art and music, and their relevance in a modernist discourse that reaches beyond the 20th century.

Upon leaving the constructed space of the installation, Tegeder leads us into a second space with conceptual drawings, more complex than the aesthetically minimal works of The Library of Abstract Sound. Here, analogous to her previous work, she ascribes to an eclectic vocabulary that borrows from modernist sources while contextualizing them anew. From Kandinksy’s seminal essay, Concerning the Spiritual in Art (1911), attributing his own synesthetic inspirations to classical music, to composer Arnold Schoenberg’s musically inspired paintings, to Malevich’s collaboration with Mikhail Matiushin, their cubo-futurist opera Victory Over the Sun (1913), with discordant music by Matiushin and libretto by Velimir Khlebnikov, exploring transrational language — a lineage of modernist reference points prevails. Serving as abstract metaphors in Tegeder’s work, they form a bow and create a trajectory between a historical era and an uncertain aesthetical future while encompassing an idiosyncratic moment in the present.

Dannielle Tegeder was born in Peekskill, NY and currently lives and works in New York, NY. She received her BFA from the State University of New York at Purchase and her MFA from the School of the Art Institute of Chicago. Tegeder’s work has been the subject of several solo exhibitions both nationally and internationally. She also participated in numerous group exhibitions including shows at the Chelsea Art Museum, P.S.1/MoMA, the New Museum, the Brooklyn Museum of Art and most recently the Weatherspoon Art Museum. Tegeder has been the recipient of many residencies and grants including the Yaddo Foundation Residency, the Elizabeth Foundation Studio Award, the Smack Mellon Artist Studio Program, the Lower East Side Print Fellowship Edition Award, the Pollock-Krasner Foundation Grant, the Fulbright Scholar Grant and the Marie Walsh Sharpe Studio Fellowship. Her works are in numerous private and public collections including the Museum of Modern Art in New York, NY.

Dannielle Tegeder    biographyworks online
Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on
Thursday, May 21, 6 - 9 PM
Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

IX appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: Lia Perjovschi

fondazione march è lieta di invitarvi al IX appuntamento del ciclo di incontri Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta.

Relatore: Lia Perjovschi, artista romena.

Venerdì 22 maggio 2009 dalle ore 16.30 alle 18.30, presso Palazzo Maldura, aula H - Università degli Studi di Padova, via Beato Pellegrino 1, Padova. Ingresso libero. >>>

X appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: visita agli Atelier Bevilacqua La Masa

In occasione dell'ultimo incontro della rassegna Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta, fondazione march in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia è lieta di accompagnarvi all'interno degli Studios della Fondazione Bevilacqua La Masa per conoscere i lavori dei giovani artisti in residenza. >>>

Se l'arte cresce, cresci con lei...

Da oggi puoi sostenere l'arte e fondazione march attraverso il 5 per mille dell'IRPEF.

Per effettuare la donazione, nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD) è sufficiente firmare nel riquadro dedicato e indicare il nostro Codice Fiscale: 92196230285.

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Fnac  e s.t. foto libreria galleria
presentano
due video di


Adam Cohen


giovedì 21 maggio 2009, ore 19.30

proiezione di:

Blind Grace (1993) 20 min.

Fire of Time (2000) 28 min

 

sarà presente l'artista

ingresso libero

Videoartista newyorkese di fama internazionale, Adam Cohen (1954), vive e lavora tra New York e Berlino. Ha esposto il suo lavoro al Metropolitan Museum di New York, alla Galleria dell’Agenzia Vu a Parigi e, ora, è per la prima volta in Italia con una mostra di fotografie nelle Gallerie Fnac e alla b>Gallery di Roma.


comunicato-stampa e immagini web:
http://www.stsenzatitolo.it/content/blind-grace-time-fire-due-video-adam-cohen

s.t. foto libreria galleria

via degli ombrellari, 25 Roma 00193
tel/fax + 39 06 64760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it


ROMA, 22 MAGGIO 2009. UNA "LECTIO MAGISTRALIS" DI MARIA LUISA SPAZIANI CONCLUDE LA RASSEGNA "INEDITI IN BIBLIOTECA"
 
Il seminario conclusivo dell'edizione 2008-2009 della rassegna poetico-letteraria INEDITI IN BIBLIOTECA, si terrà il giorno 22 maggio 2009 alle ore 10.30 presso l'Aula Magna dell'Università "La Sapienza" di Roma - Piazzale Aldo Moro 5.
Il seminario del 22 p.v., in forma di Lectio Magistralis, sarà tenuto dalla Prof.ssa Maria Luisa Spaziani sul tema: "Poesia: asso vincente delle sfide del tempo tra simmetria e asimmetria".

Cogliamo l'occasione per ricordare a tutti gli amici che il volume a cura di Massimo Nardi, Mariarosa Santiloni e Deborah D'Agostino, "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Edizioni Artescrittura http://www.artescrittura.it), pubblicato in omaggio alla Giornata Mondiale UNESCO della Poesia, contiene, tra l'altro, due inediti di Maria Luisa Spaziani, ed è scaricabile all'indirizzo Internet:
http://www.artescrittura.it/antologia_unesco.pdf

Un caro saluto a tutti.

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
http://www.autorionline.org

Naviga il sito della Universitas Montaliana di Poesia sul network telematico Autori Online:
http://universitasmontaliana.autorionline.org
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   Evento collaterale della 53.  Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

   Spazio THETIS Nuovissimo Arsenale

 IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together,

 A cura di Lucrezia De Domizio Durini

Collaborazione  Gérard-Georges Lemaire

Coordinamento Antonietta Grandesso

Stiamo vivendo un momento storico in cui il virus del potere è rivolto al profitto e all’immagine. Con le sue metastasi ha toccato tutte le sfaccettature della nostra vita quotidiana. L’Arte e la Cultura appartengono all’unica zona ancora franca per tentare di ristabilire un giusto equilibrio.

L’Artista oggi, più che mai, deve essere a Servizio della Società per un miglioramento economico e socio-culturale dell’esistenza umana.

La Mostra allo Spazio Thetis Nuovissimo Arsenale, ideata e curata da Lucrezia De Domizio Durini con la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire, coordinata dall’Arch Antonietta Grandesso, intitolata:

IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together,

 si inserisce nel contesto degli Eventi Collaterali della 53°. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia  e ha come motivazione primaria quella di riaprire il dibattito sul rapporto tra Natura ed Economia, tema di grande  attualità e di interesse mondiale.

Un'Unica Mostra coinvolge due artisti che, sin dagli inizi della loro ricerca, hanno affrontato, nella rispettiva differenza, l’argomento insito nel loro prestigioso lavoro svolto a livello internazionale da oltre 30 anni.

 La Natura di Marco Bagnoli, intesa a tutto campo quale energia vitale, scientifica e speculativa della nostra Madre Natura, pone domande e cerca risposte.

L’Operazione visiva di Marco Bagnoli non svela la titolazione: La Parola (come la Colonna ogni parola nel silenzio una colonna) 1991-2009, mentre nel rigoglioso giardino della Thetis,  pone  in  una profonda analisi comparata l’Arte quale spiritualità scientifica e sociale in rapporto con l’uomo e il cosmo. L’interno contrapponendosi all’esterno è l’ineffabile  segreto dell’arte. 

Il percorso labirintico del viandante rende indefinibile la Parola che, appropriandosi dell’“humus”  interagisce sul “topos”  raggiungendo la dimensione del proprio passo nella totale libertà del Tempo.

Il viandante troverà se stesso solo nel proprio percorso. Il suono magico  risveglia  il dormiente, abbraccia l’intera natura e lo indirizza verso la luce: il dharma della parola. Non vi è nuovo. Solo mistero, il mistero della Parola.

 Inaugurazione 3 Giugno ore 17.00

 Economic art – “To open the debate” è la titolazione dell’installazione-postazione “Glossary” di  Vitantonio Russo con  la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire.  

Attraverso un’atipica installazione Piramidale (corpo sociale) e una serie di opere diagrammatiche, Russo evidenzia come gli strumenti logici del pensiero e della creatività artistica si identificano con la storia e la realtà dell’economia nel mondo.

L’artista-economista apre la discussione su Globalizzazione e Localismi, in particolare sulle scelte che oggi coinvolgono il concetto di libertà individuale e sul comportamento concreto di un soggetto che non è mai riducibile ad un unico sentimento, ma evidenzia anche come l’assimilazione tra concetto ed epoca storica contribuisca a sviluppare ciò che il Nobel per l’Economia Amartya Sen ritiene un fallimento cognitivo la coesistenza di un irragionevole ottimismo e di un pessimismo senza fondamento.

I due percorsi artistici di Vitantonio Russo si integrano producendo una Mostra atipica nel Sistema dell’arte.

L’installazione-postazione “Glossary” apre il dibattito

Gérard-Georges Lemaire:Un art qui vaut son pesant d'or.

 al quale partecipano quattro personalità della cultura internazionale:

GIANLUIGI COLIN : White Noise  Artista e giornalista

PIPPO GIANONI: Water's battle : from a rape economy to the true value of Nature

Ingegnere, sperimentatore,  studioso di acque e paesaggi dinamici

ALBERTO FIZ : When Attitudes Become Market

Esperto di mercato dell'arte-Direttore artistico MARCA, Catanzaro

MARCO MAIOCCHI : Nature, Economy, Complexity

Prof. Ordinario di Disegno Industriale - Dipartimento INDACO - Facoltà del Design - Politecnico di Milano

Inaugurazione 4 Giugno ore 11.00

 Fotografo ufficiale GINO DI PAOLO

Film maker DOMENICO POLIDORO

 Spazio Thetis Nuovissimo Arsenale, orario 10.00/18.00

Chiuso il martedì – Ingresso libero

Fino al 22 novembre chiusura della 53°. Esposizione Internazionale d’Arte

Vaporetti:Fermata Bacini

Linea 41-42

Linea 51-52 (dopo le 16,30)

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Mostre Internazionali d'Arte Contemporanea
Ingresso libero
Dal 1 al 31 maggio 2009
Orario di visita: Lunedì dalle ore 11 alle 20;
Martedì-Venerdì dalle 11 alle 2;
Sabato e Domenica dalle 19 alle 2
Presso: Caffè Letterario di Roma

Immagini disponibili su:

http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157618409448038/

Maggio si presenta come un mese all'insegna dell'arte contemporanea per il Caffè Letterario di Roma che ospita due progetti espositivi a cura di Sabrina Falzone, critico e storico dell'arte, dedicati all'espressione cromatica ("L'esplosione del colore") e all'elogio dell'astrattismo ("Capolavori astratti"). Si tratta di due mostre collettive internazionali che danno spazio alla creatività di talenti ancora sconosciuti, di provenienza e formazione eterogenee che sono riusciti ad adottare linguaggi inediti e originali, distanziandosi dai modelli storico-artistici del XX secolo.
Nella prima metà di maggio i visitatori potranno assaporare il suggestivo percorso della rassegna intitolata "L'esplosione del colore" che approfondisce le forti potenzialità espressive del colore con opere d'arte contemporanee che esaltano il cromatismo d'autore come quelle dai toni cangianti di Giovanni Bonafoni, Silvio Mezzi, Maria Enrica Nardi, Regina Di Attanasio, Andrea Minciotti e Sara Calvano o quelle dalle gradazioni più tenui di Giusy Fossati, Francesco Bruschettini e Flora Brescianini. Scenari notturni si susseguono scorrendo le immagini di Sergio Amatruda, Irene Lelli e Bianca Battaia, mentre il racconto sottende il colore nei dipinti di Francesca Romano, Giorgio Tocci, Toty e Adriano Talarico.
Per la seconda metà di maggio è fissata l'esposizione "Capolavori astratti" che mette in luce da un lato i legami con l'astrattismo storico, dall'altro l'inesauribile repertorio creativo dei linguaggi astratti contemporanei. Dagli albori del XX secolo l'astrattismo si è imposto come esperienza artistica europea, fondandosi sin dall'inizio sull'eterogeneità di significati e su una rappresentazione visiva che esula dalla realtà oggettiva, in concomitanza dell'affermazione dell'irrazionalismo di Nietzsche e Freud.
L'originalità contraddistingue i lavori di Antonio Gallone e Nadia Larosa nell'astrazione segnica. Le opere eseguite da Giuseppe Jo Ravizzotti e Francesco Ferro, invece, partono dall'arte del Novecento per comunicare attraverso il gesto la dimensione istintuale dell'essere umano, ormai lontana dalla ratio. Al contrario Guido Marra e Giuseppe Ribechi si avvalgono del potere espressivo del colore per condurre lo spettatore verso mete intellettuali.
La peculiarità della rassegna gravita tuttavia attorno alla luce con l'art design etnico di Daniela Chionna e l'esplosione materica di Nicola Caroppo sospesa tra impeto e dramma. A stemperare quest'atmosfera di tensione monocromatica è la ricerca fotografica di Ezio Di Salvo che si orienta a tonalità più fredde e sfumate.
Un essenziale astrattismo domina le sperimentazioni artistiche di Iakur, Daisy Voghera e Daniela Falciatore, che in pochi segni adottano un modus operandi improntato alla spontaneità creativa.

Con preghiera di pubblicazione e diffusione.

Presso: Caffè Letterario
Via Ostiense 83-95, Roma
Info: www.caffeletterarioroma.it

Curatrice:
Dr Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

Ufficio stampa:
Fabiana ufficiostampa@sabrinafalzone.info
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www.sabrinafalzone.info
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Albisola Marina, 28 maggio 2009 - ore 17,30
Museo Civico Arte Contemporanea
mostra personale di Giacomo Paolo Rossi: "futurossi2009"
e forum: "Territorio, Arte e Futuro"
Ospite d'onore il critico d'arte Sabrina Falzone

"Ottima l'idea di Giacomo Paolo Rossi di abbinare un forum alla sua personale "futurossi2009" . Questa giornata sarà sicuramente l'occasione per ragionare insieme sul futuro del nostro territorio e su quanto le scelte di oggi lo possano influenzare. Il tutto con uno sguardo al nostro passato che, per quanto importante, deve essere considerato un punto di partenza e non un periodo irripetibile. Importante sarà anche ragionare sul legame stretto che deve esserci fra la costa e l'entroterra per riproporre un "sistema culturale" che riunisca esperienze diverse, su tutte il vetro e la ceramica. E poi c'è la mostra di Giacomo, un'artista  che si è affermato con un suo linguaggio e che ormai raccoglie unanimi consensi. Una personale affascinante ed intrigante che ci darà sicuramente spunti di riflessione importanti." (Stefano Parodi - Fabio Lenzi)

L'Assessore alla Cultura del Comune di Albissola Marina presenterà gli oratori che interverranno dopo l'introduzione dell'artista Giacomo Paolo Rossi che si soffermerà su cosa queste persone hanno rappresentato e contato nella sua formazione intellettuale, unitamente al territorio, nei vari momenti della sua vita; il desiderio del Rossi è stato, nell'organizzare questo evento, di ascoltare quanto le loro esperienze e la loro cultura  possano apportare oggi a tutti noi: suggerimenti ed idee costruttive per il domani del nostro territorio. Sono gli uomini che cambiano le cose con dedizione e professionalità. Per l'artista la Famija Caireisa, con Alberto Rovida, rappresenta l'infanzia; i Padri Scolopi (Carcare e Savona) con Damiano Casati rappresentano la gioventù, la scuola; l'enologia con Massimo Martinelli l'esperienza lavorativa (Dego e Carcare), il vetro ed il suo utilizzo, territori recuperati e valorizzati con volontà e fatica sui quali si sono ottenuti risultati eccezionali sia occupazionali che turistici; la Fondazione I.S.V.A.V. , il Museo del vetro (Altare) con Olga Beltrame l' impegno istituzionale . Infine l'oggi di G.P.R. - così si firma l'artista - l' attività artistica che verrà recensita dalla critica e storica dell'arte di Roma Sabrina Falzone con una lettura delle opere prevalentemente iconologica e con alcune annotazioni sullo stile; la visualizzazione del lavoro dell'artista  in modo professionale è stata curata dalla grafica ed allestitrice Antonella Bonelli per meglio evidenziarne le peculiarità.
Territorio, arte e futuro sono le scelte di oggi di Giacomo Paolo Rossi; in mostra si vedranno tanti nasi e tanti occhi: respiriamo il passato ma guardiamo al futuro, questo è il messaggio di "futurossi2009"; salvaguardiamo il passato ma dedichiamo la maggior parte degli sforzi e delle risorse all'oggi, a costruire il domani. La serata continuerà raggiungendo piazza del Talian ad Albisola Capo, percorrendo la passeggiata degli artisti e la passeggiata Eugenio Montale fino al Circolo Culturale "La Rosa dei Venti" per concludersi davanti ad un buon bicchiere di vino.

VERSO IL FUTURO:
Albissola, Giacomo Paolo Rossi al
MUSEO CIVICO d'ARTE CONTEMPORANEA
UN VIAGGIO NELL'INCONSCIO
Albissola Marina. La mostra personale di Giacomo Paolo Rossi "futurossi2009" aprirà i battenti il prossimo 28 maggio al Museo Civico d'Arte Contemporanea di Albissola Marina alla presenza di autorità istituzionali. L'Assessore alla Cultura Fabio Lenzi coordinerà il forum "Territorio, arte e futuro" anche in relazione alla produzione artistica dell'autore. Dalla terra ligure, osservando i dipinti di Giacomo Paolo Rossi che fa dell'avanguardia la sua musa ispiratrice, si eleva infatti un profumo di suggestioni surreali e fragranze cromatiche. Ceramica, terracotta e pittura ad olio sono solo alcuni dei campi creativi in cui si cimenta l'artista che mostra una particolare perizia esecutiva nella propria indagine formale. Rossi ci trasporta in un viaggio nell'inconscio che si nutre di una pregnante gestualità unita all'impeto e alla passione per l'arte visiva. Memorie impresse nella psiche rappresentano le tappe costanti di questo itinerario irrazionale, concepito non soltanto nella sintesi segnica ma anche nella fluidità del colore. Il cromatismo è sferzante e incisivo laddove Rossi intende comunicare un messaggio accorato di riflessione sociale e urgenza introspettiva, uno sviluppo interiore che è suggerito dalla frenesia pittorica con la quale descrive "Il molo", l'opera-cerniera della sua produzione artistica, in cui si sofferma tra passato e presente, peraltro efficace ponte di comunicazione tra memoria e presagio, tra ansia e attesa, tra la notte dell'uomo e il dì arcano. Un pannello cattura la nostra attenzione: è "Profondità", in realtà una richiesta di presenza e ascolto. Nella parodia del mosaico quest'opera ci rapisce negli abissi dell'inconscio, presentando un inedito scenario onirico privo di mirate ricerche prospettiche. L'eleganza dei piatti in ceramica ci affascina, come "Elfenkonig", dove un'immagine zoomorfa affiora da un fondo latteo rievocando i primordi della storia e la genesi del mondo. Ne "I due saggi" la dominante bicromia del bianco e blu si pone in sottile colloquio con le intuizioni simmetriche, creando una tensione emotiva che è elemento precipuo dell'arte di Rossi. Ma sono le percorrenze formali a svelarci il temperamento dell'autore, la sua peregrinazione intellettuale verso mete indecifrabili e avvolte di mistero. La portata espressiva del blu, dileguato in ampie pennellate istintive e tenui sfumature, attesta tale inclinazione che si rivela fortemente nell'opera intitolata "Benvenuto". A volte languido e sinuoso, il tratto fluttuante di Rossi lambisce il vissuto reale nella fuga dal presente, verso un futuro raggiante. L'esposizione è visitabile fino al 7 giugno 2009.
Sabrina Falzone, Critico e Storico dell'Arte - www.sabrinafalzone.info
Museo Civico Arte Contemporanea: Via dell'Oratorio - Albissola Marina (Sv)
Orario: feriale ore 16,00 - 19,00 e festivi ore 10,00 - 12,30 / 16,00 - 19,30
Info: Giacomo Paolo Rossi Tel. +39 339 4397617
www.giacomopaolorossi.it

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ROMA, MERCOLEDI' 27 MAGGIO 2009, ORE 18: NUOVI ORIZZONTI AL CAFFE' LETTERARIO: LA POETICA DELL'ATTUALISMO DIVENTA COLLANA EDITORIALE

Un programma di particolare interesse quello di mercoledì 27 maggio al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma, inizio ore 18, ingresso libero), con la presenza di Antonio Saccà, noto sociologo dell'Università di Roma, autore del libro di poesie "L'uomo mascherato" (Ed. Bietti Media), e la presentazione della nuova "Collana Attualista" delle Edizioni Artescrittura, diretta da Deborah D'Agostino e Massimo Nardi.
Opera lussureggiante di contenuti, divertente e profonda, meditata e comunicativa, "L'uomo mascherato" pone Saccà tra le voci più originali del panorama poetico contemporaneo.
Facendo seguito all'Antologia Unesco dedicata alla Giornata Mondiale della Poesia, che per prima ha introdotto la poetica dell'Attualismo suscitando un immediato dibattito, sarà poi la volta di Deborah D'Agostino e Massimo Nardi per presentare la nuova Collana delle Edizioni Artescrittura (http://www.artescrittura.it), intitolata, appunto, "Collana Attualista". Primo libro pubblicato nella Collana: "Lo spirito del tempo fra musical e manga" di Massimo Pacetti.
L'Attualismo poetico, come scrive la D'Agostino nella sua nota critica all'Antologia Unesco, costituisce "...una possibile chiave interpretativa della poesia nuova, in grado di cogliere le eterne leggi del cuore nelle molteplici, forti emozioni del mondo attuale, moventi per la produzione di nuovi schemi versificativi. Carattere dominante dell'Attualismo poetico è l'attualità vissuta al massimo grado d'intensità possibile attraverso il 'medium' della parola scritta: un 'so-stare' nel mondo e, al tempo stesso, essere proiettati verso l'oltre atemporale, consapevoli della corrispondenza fra l'interiorità profonda e la dialettica della vita, aderenti alla realtà e aperti all'infinito".
Ispirati allo stile Attualista, verrano presentati alcuni oggetti d'alto artigianato artistico, come i gioielli di Giuliana Ceso e le borse create da Cristina e Alfonso Tasca.
Ospite della manifestazione sarà l'Avv. Stefano Giorgilli, Assessore alla Cultura e al Turismo della città di Fiuggi.

Cari amici, contiamo sulla vostra partecipazione!!

Autori Online - "Sinergie d'Arte" - http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).

Questo archivio, finalizzato all'informazione culturale, contiene solo indirizzi di posta elettronica. Per cancellarti, clicca sul link: http://www.poetaonline.org/contatti/index.php
 

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Sexfiori in Fusion

 

Da poco pubblicato su You Tube, all'indirizzo Web http://www.youtube.com/watch?v=Yri9L6QVEFY&eurl=http%3A%2F%2Fanforah%2Eartenetwork%2Enet%2Fsex%2Fsex%2Ehtm&feature=player_embedded, l'atteso video di alto eros floreale realizzato con le macrofotografie digitali di Mariagrazia Semeraro (che tanto hanno appassionato gli italiani) accompagnate dalle ricercatissime sonorità musicali jazz-lounge della geniale anima compositrice di Simona Armenise (con registrazioni e mix di Marco Esposito). Una sensibilità tutta al Femminile, di due notevoli talenti del mondo dell'arte contemporanea, coordinata dall'attitudine organizzativa di Fedele Boffoli, ideatore e co-fondatore (con Andrea ed Eraldo Di Vita) della webgalleria d'arte e poesia Anforah (che con il presente lavoro inaugura un'ulteriore esperienza artistica nel campo della creazione-video).

Riportiamo, per la particolare circostanza alcune significative note sulle protagoniste di questo notevole evento d'arte:

"""Mariagrazia Semeraro, ha inaugurato - per originalità e contenuti - nel campo della macrofotografia artistica, una nuova stagione di Bellezza ed Alto Eros. Fotografa ufficiale del Festival Internazionale Trieste Poesia, è presente sul  Web con sue importanti  gallerie d'immagini:   http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/sesso-fiori/1.html - http://www.repubblica.it/2008/11/calendari/arte/sex-fiori/sex-fiori/1.html - fiori/1.htmlfiori/1.html http://www.anforah.artenetwork.net/artefiori/artefiori.htm -  http://anforah.artenetwork.net/sex/sex.htm""".

"""Simona Armenise, diplomata in II Livello di Discipline musicali presso il Conservatorio di Bari (indirizzo solistico/compositivo - scuola di chitarra 2008),  fonde l’esperienza  maturata - come musicista in più ambiti -  in brani di propria composizione, con particolare predilezione per l'uso della chitarra elettrica e delle nuove tecnologie. Si è distinta per la realizzazione di colonne sonore musicali per cortometraggi e video di vario genere. """.

 

Bari, 31 maggio 2009

Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.anforah.artenetwork.net

www.artepensiero.it/fedele_boffoli.htm

Bari - Trieste

tel. 338-2246495

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"ROMA FANTASTICA" IL 3 GIUGNO AL CAFFE' LETTERARIO (ORE 18), CON GIANFRANCO DE TURRIS E GLI SCRITTORI DEL GENERE FANTASY

Mercoledì 3 giugno, alle ore 18, nell'ambito della rassegna "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma, ingresso libero), sarà presentato il libro "Roma Fantastica" di Gianfranco de Turris (Coniglio Editore, 2009), giornalista, saggista e scrittore, responsabile del Giornale radio Rai per la cultura, ritenuto uno dei più importanti studiosi di fantascienza.
Nel libro, De Turris raccoglie gli articoli pubblicati dal 1988 al 1995 sulla storica rivista "L'Eternauta". Ogni articolo è un breve saggio su un fenomeno letterario destinato a divenire importante ma che all'epoca poteva ancora apparire marginale: istantanee scattate mentre stavano diventando popolari anche in Italia nomi come Tolkien, Lovecraft, King, Sclavi, rappresentanti i generi fantasy, horror, science fiction, ma anche noir e utopia, splatter e ucronia.
Condivideranno il racconto gli scrittori: Antonio Tentori ("Nero Profondo", Cut-up 2009), Maurizio Testa ("Dizionario atipico del giallo", Cooper 2009), Nicola Verde ("La tierra de los Caidos", Robin 2008), Giorgio Messina ("Cagliostro e-Press", editore indipendente di fumetti) e Giulio Leoni.
Conduzione e interviste a cura di Deborah D'Agostino.
Seguirà Reading poetico, con la partecipazione degli autori del Circolo letterario Bel-Ami presieduto da Cristiano Sabbatini, cui potranno partecipare anche gli autori presenti in sala.

Diffondete la notizia presso i vostri amici!

Deborah D'Agostino, Leo Sorge, Massimo Nardi
Autori Online - http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (dalle ore 16).

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Priska Juschka Fine Art
Email This gallery@priskajuschkafineart.com
Almagul Menlibayeva
Exodus, 2009
HD DVD
12:00 minutes
Venice Biennale, Arsenale
June 7 – November 22, 2009
Almagul Menlibayeva
will present her video
Exodus
in
Unconditional Love as part of
The 53rd Venice Biennale
Opening: Wednesday, June 3, 7:00 – 10:00 PM
Exhibition Dates: June 4 – November 5, 2009
Venue: Arsenale Novissimo, Venice, Italy
Press Lunch: Thursday, June 4, 1:30 – 3:00 PM
Venue: Tese 89 / Exhibition Space
Unconditional Love
Curated by:
Alexandrina Markvo, Alinda Sbragia and Christina Steinbrecher
Artists include:
AES+F, Marina Abramovic, Sam Adams, Artists Anonymous, Angelo Bucarelli, Aristarkh Chernyshev, Wim Delvoye, Dasha Fursey, Miltos Manetas, Almagul Menlibayeva, Angelo Musco, Youssef Nabil, Velena Nikova, Jaume Plensa, Olympia Scarry, Olga Soldatova, Vadim Zakharov

Almagul Menlibayeva stages, photographs and films mythological narratives based upon cultural traditions and her nomadic heritage in the Steppes of her native Kazakhstan. She uses the industrial ruins of the region's communist past during the Soviet era, scripting her characters into a complex visual tale. Often Menlibayeva’s work addresses the displacement of civilizations on a global scale as shown in her recent solo exhibition, Kurban, featuring her video Exodus at the gallery earlier this year.

Menlibayeva’s video Exodus directs the viewer into present day Kazakhstan, where an equally strange and powerful tale unravels. While local men and women are in the process of packing up their Yurtas (nomadic tents) with the obvious intention to move on, a young girl watches, captivated and immobile, subsequently appearing to be left behind – synonymously invoking the experience of global uprooting.

Menlibayeva’s works guide the viewer, with symbols of shamanistic practices, into a dimension where ancient fears and desires play out the strength of a universal mythology.

Priska C. Juschka Fine Art, 547 West 27th Street, 2nd Floor, New York, NY 10001
T: +1 212.244.4320 F: +1 212 244.594.5452
E: gallery@priskajuschkafineart.com W: http://www.priskajuschkafineart.com

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Fondazione La Verde La Malfa

Via Pietro Nicolosi n. 29 Trappeto San Giovanni La Punta CT

tel. 095 7178155 – 338 5078352

www.elenalaverde.it e mail ilparcodellarte@elenalaverde.it  

Sabato 13 Giugno 2009 alle ore 18.30 presso la Galleria d’Arte Amaracrista della Fondazione La Verde La Malfa di Via Pietro Nicolosi 
n. 29 San Giovanni La Punta CT, verrà inaugurata la mostra  personale di

Alessandro Monti

Tra le ombre e i silenzi  

In questa occasione Monti presenta un gruppo di opere realizzate per questa sua mostra siciliana. Scrive Turi Sottile, nel suo testo presente
 in catalogo, ispirato ad una poesia di Rita Caramma: “(…) Alessandro Monti è un artista-artigiano, che riesce con una manualità incredibile 
a costruire le sue opere senza lasciarsi prendere dall’emotività che sorniona gli pulsa dentro. Egli non è un solitario ma è nella solitudine del 
suo studio che inventa i suoi percorsi costruttivi. Così l’impianto razionale e la forza costruttiva non finiscono in un conflitto tra tecniche ma 
contribuiscono  e convergono in un continuo alternarsi come sistole e diastole vicino e lontano dentro e fuori che sfociano in un respiro 
profondo, che è il risultato finale. Nega ogni suo intervento su una tela liscia, uniforme, egli esce dai limiti convenzionali per addentrarsi nei
meandri di un fare squisitamente plastico che esalta le tensioni inventate tra vuoti e pieni. (…)”  

Alessandro Monti è nato a Torri in Sabina (Rieti) nel 1953. Vive a Roma dove si è formato e ha iniziato la sua attività. Opera nell’ambito 
dell’arte visuale e, dopo un iniziale periodo figurativo, si dedica ad una ricerca in cui la materia, la composizione e la forma diventano 
protagoniste di una sintesi tra pittura e scultura. Il suo lavoro, caratterizzato dalla continua sperimentazione, mantiene comunque una linea 
rigorosa di studio e di analisi sulle possibilità fornite dai materiali scelti: legni scolpiti, tele sagomate e centinate, sabbie impastate, colori 
decantati, terre bruciate. 

Dagli anni ’90 realizza opere che si caratterizzano per l’inserimento di elementi in legno e, successivamente, per la plasticità della costruzione 
dei telai, l’articolazione dei vari piani e la ricerca di un linguaggio arcaico.  

Alida Maria Sessa, nel suo testo critico del 2005, mette in risalto la maestria compositiva di Monti che fa rivivere sulle superfici orme, graffiti, 
segni tribali e codici simbolici, che esaltandone la poetica visionarietà. L’alternarsi dei pieni e dei vuoti dato dagli elementi aggettanti e dalle 
ritmiche estroflessioni della tela (con l’utilizzo di elementi-scritture e oggetti primordiali) testimoniano, nelle personali alle gallerie Studio 71 e 
Michelangelo, della sua evoluzione artistica. Nella presentazione in catalogo del 2008 Paola Di Giammaria conferma che “la materia è ruvida, 
opaca, terra vera e propria”. Carlo Fabrizio Carli scrive: “Vige in queste opere una forte carica arcaica che si congiunge all’epifania del sacro, 
sul versante, per intenderci, di una primordialità simbolica: l’eros e l’ascesi, il segno (ovvero l’elementare comunicare) e l’ambito della 
contemplazione, il lutto e la rigenerazione”

La mostra è visitabile fino al 4 luglio 2009 presso la Fondazione La Verde La Malfa tutti i giorni escluso i festivi dalle ore 17.30 alle 19.30.

 Fondazione La Verde La Malfa

 ufficio stampa:  Mariella Calvaruso

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Lucas Segovia en Pampa del Infierno

Este sábado 6 de junio, el cantautor chaqueño Lucas Segovia, se estaría presentando en Pampa del Infierno - Chaco, junto a sus musicos Leonardo Luque y Matias Quintana, con motivo de la reinauguración de la parroquia de esa localidad, con el auspicio del Instituto de Cultura del Chaco.

 

Presentara musicalmente un fragmento de la obra que esta girando por el país, Melitona” Crímenes en sangre”. Poema de Carlos Aguirre y Música de Lucas Segovia, basado en el libro del escritor edro Solans, y no faltaran las nuevas canciones que van a ser parte de su 4 disco, que tienen que ver con la actualidad de nuestro país y en especial el litoral.

Este ultimo fin de semana, Lucas Segovia estuvo cantando para la gente de Iguazú y Wanda- Misiones, que se intereso por  la historia de la masacre de Napalpì; obra que tendrá sus próximas presentaciones durante este mes de junio en Alta gracia- Córdoba, Carlos Paz- Córdoba, San Lorenzo- Sta Fè, Fondo Nac. De las Artes Bs. As, Argentinísima Satelital – Bs. As. y Mar del Plata Bs. As. Y para el mes de julio, la obra Melitona, tendrá un espacio privilegiado en el Cosquìn de Peñas, donde la prensa nacional tendrá acceso al material discográfico de difusión.

También vale recalcar que esta obra no cuenta con auspicio alguno, y lo que se esta haciendo cuanta con el apoyo de la gente que quiere conocer la historia de Melitona y la masacre de los 800 hermanos aborígenes el 19 de julio del año 1924.

También Segovia lanzo por propuesta de Osvaldo Bayer, la recolección de bronce, para lograr el monumento  que recordara esta pagina de la historia, ya que el mismo escultor que hizo el monumento al Che Guevara, ofreció desinteresadamente su talento para hacer el monumento a Melitona Enríquez que lo podrán ver dentro de muy poco tiempo en Buenos Aires.

La Butaca Producciones
labutacaproducciones@hotmail.com
03722-15656386

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arte Contemporanea

 Museo di Cà La Ghironda – Ponte Ronca di Zola Predosa (Bo)

Artistic tribute to woodstock

Inaugurazione martedì 9 giugno 2009, ore 17.00

a cura di  Irene Zangheri in collaborazione con Franco Savignano e Vittorio Spampinato
testi di
Vittorio Riguzzi

artisti in mostra:

Luigi Arcangeli, Paola Babini, Gianmaria Colognese, Elisa Laraia, Gaia Giugni, Daniele Nalin, Francesco Martani, Gianni Pedullà, 
Rossella Piergallini, Davide Rondoni, Franco Savignano, Irene Zangheri

 ARTISTIC TRIBUTE TO WOODSTOCK, è un evento di arte contemporanea, in sinergia con il Biografilm Festival. Quest’anno Biografilm Festival celebra il quarantennale di Woodstock, riscoprendo l’anima che espresse i valori di un’ intera generazione.

Artistic Tribute To Woodstock,  presenta artisti appartenenti a diverse generazioni, che con interventi visivi multimediali, si riferiscono alla cultura che animò lo spirito poetico  e artistico di questa grande manifestazione rock, e all’influenza successiva sugli usi e costumi della società degli anni 70’. Gli artisti: Luigi Arcangeli, Paola Babini, Gianmaria Colognese, Elisa Laraia, Gaia Giugni, Daniele Nalin, Francesco Martani, Gianni Pedullà, Rossella Piergallini, Davide Rondoni, Franco Savignano, Irene Zangheri, rivisitano in chiave contemporanea, cosa è cambiato rispetto a questi grandi ideali di libertà , uguaglianza e diritti umani.

 ARTISTIC TRIBUTE TO WOODSTOCK is a contemporary art event , in sinergy with  the Biografilm Festival.  The  Biografilm Festival  celebrates this year the fortieth  anniversary of Woodstock , rediscovering the soul that expressed the values of an entire generation.

Artistic Tribute To Woodstock  presents many artists representing various generations, who with the help of visual multimedia, refer to the culture that enlivened the poetic and artistic spirit of this great rock expression, and to the following effect that resulted in the Society’s habits and customs of the seventies.The artists: Luigi Arcangeli, Paola Babini, Gianmaria Colognese, Elisa Laraia, Gaia Giugni, Daniele Nalin, Francesco Martani, Gianni Pedullà, Rossella Piergallini, Davide Rondoni, Franco Savignano, Irene Zangheri revisit, through a contemporary view, the changes occurred with respect to the great ideals of liberty, equality and human rights.

  Titolo: Artistic Tribute to Woodstock
Promozione
: Biografilmfestival
sede
: Ca’ la Ghironda Area Museale, via Leonardo da Vinci, 19 40069 Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna)
a cura di
: Irene Zangheri
collaborazioni
: Franco Savignano e Vittorio Spampinato
testi
: Vittorio Riguzzi
artist
i: Luigi Arcangeli, Paola Babini, Gianmaria Colognese, Elisa Laraia, Gaia Giugni,
Daniele Nalin, Francesco Martani, Gianni Pedullà, Rossella Piergallini, Davide Rondoni, Franco Savignano, Irene Zangheri

inaugurazione: martedì 9 giugno h.17.00
data di chiusura mostra
: martedì 23 giugno
info:
www.ghironda.it  -www.biografilm.it 
orari di apertura al pubblico

Sabato e Domenica
- dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Festivi- dalle 15.00 alle 18.00
Lunedì Chiuso

Info: tel. +39 051 757419 fax. +39 051 6160119
email
info@ghironda.it

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ARTISTI AMICI

Connie Dekker, Laura Facchini, Francesco Narduzzi

e Jack Sal con un’opera permanente per Sala 1

 

a cura di Laura Facchini

Inaugurazione lunedì 15 giugno 2009 ore 18.30

dal 15 giugno al 2 luglio 2009

dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30

 

Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea

Piazza di Porta San Giovanni, 10, Roma

Tel. 06. 7008691,  salauno@salauno.com       www.salauno.com

 Sala 1 - Centro Internazionale d’Arte Contemporanea presenta Artisti Amici, a cura di Laura Facchini. 

La mostra, nata da un’idea di Francesco Narduzzi e Laura Facchini, vuole unire artisti che hanno un comune atteggiamento formale nei confronti del lavoro artistico. Connie Dekker, Laura Facchini, Francesco Narduzzi e Jack Sal sono artisti che nel corso della loro attività si sono incontrati instaurando un’amicizia, nonché un dialogo aperto ed un confronto diretto tra le loro ricerche.

Gli artisti presenti presentano opere appositamente realizzate per essere esposte insieme e che sottolineano le relazioni e le diversità dei mezzi della loro ricerca: L'ironia e la malinconia di Connie Dekker, Ragione e natura di Laura Facchini, Ancestrale e ambientale di Francesco Narduzzi ed un’opera permanente di Jack Sal creata per l’occasione.

 Connie Dekker lascia il Rijksakademie (Amsterdam) nel 1990. Oggi vive e lavora tra i Paesi Bassi e l'Italia ed il suo interesse è rivolto all’installazione, al video e alla fotografia.

Durante uno dei suoi soggiorni a Roma, Connie Dekker ha iniziato a disegnare fumetti per comunicare al suo fidanzato giapponese il suo parere su quegli aspetti, per cos’ì dire, “esotici” del comportamento degli orientali. Da quel momento la Dekker ha continuato a disegnare durante gli anni che ha vissuto a Tokyo, Amsterdam e in Toscana. Dal 2006, con il titolo La Mia Famiglia Giapponese, pubblica sul suo sito web estratti dei suoi diari. Per Artisti Amici presenterà per la prima volta a Roma, le stampe dei disegni digitali dal suo diario giapponese. (Per info sull’artista:http://www.conniedekker.nl/cartoons.html)        

Laura Facchini il lavoro di Laura Facchini è sicuramente collegabile a una tradizione femminile che va da Shigeku Kubota e Ana Mendieta fino a Cindy Sherman e Sophie Calle. La Facchini non teme l’estetica, anzi rivendica la bellezza come un’eredità del suo essere italiana e olandese, nella migliore tradizione artistica occidentale.” ( Miranda MacPhail, 2008)

L'Installazione MATERIA comprende una serie di forme 9 bianche e 9 nere chiamate matrici che dialogano e si contrappongono, con le quali l’artista intende porre l'archetipo del sacro femminile in primo piano. (Per info sull’artista: www.laurafacchini.com)  

Francesco Narduzzi ...ogni volta rimango colpita dalla forte identità di questo artista e dal suo legame con la sua terra, quella etrusca; nella quale vive e lavora. Si può considerare Narduzzi un autentico genius loci in un mondo dominato da simulacri e finzioni...il potere miracoloso e misterioso della fecondità della terra emerge nelle opere realizzate in terracotta e sulle quali compaiono come fossero geroglifici, le lettere dell'alfabeto personale dell'artista”.(Mary Angela Schroth, 2008)  

Jack Sal "quello che sto facendo riguarda la permanenza delle cose. La nostra esperienza nel ventesimo e ventunesimo secolo è che noi riconosciamo e prendiamo atto delle qualità effimere della vita. Parte del problema della modernità è che cerca di fermare l'effimero. Ironicamente, a volte la miglior pietra di paragone di queste qualità effimere è la permanenza che propone il modernismo. Sto cercando di fare cose che sembrano come se fossero una  eredità  della iconografia modernista, mentre in realtà  esse stanno cambiando di fronte ai vostri occhi. (tratto dall’intervista di Jack Sal con Thomas Butter, WhiteHot Magazine, 2009) (Per info sull’artista: www.zonecontemporary .com)

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ASIAN OVERVIEW
ROMA 2009

Mostra d'artisti italiani e dell'estremo oriente

10-24/6/2009

Il giorno 10 giugno ‘09, ore18-21 presso la Villa De Sanctis, Roma via Casilina angolo via dei Gordiani, si inaugura il casale restaurato, con la Mostra d'arte “ Asian Overview Roma 2009 ” curata da Vincenzo Montella de “Il Ramo d’oro” di Napoli, patrocinata dal Municipio 6 del Comune di Roma e da Associna, sostenuto dal Gruppo “ Sottosopra “ di Roma.
Artisti venuti dall’India, Indonesia, Malesia, Cina, Corea del Sud, Giappone, incontrano pittori italiani, in una mostra multiculturale. 
Ad accoglierli, con una manifestazione all’aperto ci saranno le scuole di cultura orientale, con i loro allievi che praticano:
Taiji Quan, Karate, Judo, Ju Jitsu, Ai Kido, Kendo, Hata- Yoga, Raja- Yoga, Cundalini Yoga, Yoga del Tao, Danza del ventre: Orientale e Mediorientale. Shiatzu terapisti.
I 15 metri di bandoni che recingono il casale saranno decorati dagli allievi del corso di pittura del Casale garibaldi, sul tema: “ Oriente incontra Roma” (una Mostra nella Mostra).

Un evento da non perdere!

La Mostra resterà aperta tutti i giorni dal 10 al 24 giugno
dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 16 alle 19,30.
Il sabato e la domenica resterà aperta fino alle ore21 

E’ il network, la rete di rapporti costruiti per via telematica, probabilmente l’oggetto di questa mostra che raccoglie i lavori di 19 artisti provenienti da sette diverse nazioni. Vi è un senso di gioiosa meraviglia nella scoperta di poter costruire una comunità che permetta di superare differenze anagrafiche, geografiche e culturali utilizzando contatti virtuali per concretizzarli in una manifestazione artistica. 
Questa mostra comprende un artista indonesiano immigrato in Italia, Setyo Mardiyantoro, ed un artista italiano emigrato in Giappone, Marco Sodaro. Due esperienze esistenziali rarissime e che esprimono con tecniche diverse, pittura e fotografia, lo stesso senso di spaesamento nei confronti dell’ambiente .
L’artista più anziano è Jinleng Yeoh, autore internazionalmente riconosciuto fin dagli anni 50, le cui opere sono presenti nella Galleria Nazionale di Kuala Lampur come in altre prestigiosissime istituzioni mentre la più giovane è Liu Yang raffinatissima artista digitale e già docente di questa materia presso l’Accademia di Belle Arti di Sichuan. La ricerca sulla femminilità l’accomuna a Sangeeta Singh ma anche a Guido della Giovanna.
Antropologici e politici i temi trattati da Wang Tiewei e Yeaoh Kean Thai come pure quelli di Clara Menerella e Nuccia Pulpo
Racconti di viaggio quelli di Vincenzo Montella e Teresa Mangiacapra mentre hanno uno stesso delicato tratto, pur se espressi con tecniche diversissime, i paesaggi di Shin Hie Park e di Liu Wei.
La figuratività surreale di Bruno Bruno, Mario D’Imperio e Antonius Kho sembra preludere alla completa astrazione di Hiroshi Matsumoto e Armando Profumi.
Un insieme variegato quindi che mostra punti di contatto e differenziazioni importanti ma esprime comunque il piacere di scoprirsi e riconoscersi nella possibilità di sfuggire, attraverso questo confronto, ai condizionamenti sociali, politici e culturali del proprio ambiente di provenienza.
Non è un caso se il Municipio 6 di Roma ospita per il secondo anno consecutivo questa rassegna. E’ infatti un territorio già concretamente multietnico e pienamente in sintonia con questo tipo di esperienze. 


*********************************************************************************************************************************************************************LUCE E PAESAGGIO
 Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Inaugurazione: venerdì 5 giugno ore 18,00
In mostra fino al 15 giugno 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da martedì a sabato dalle ore 16:00 alle 19:30
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo

immagini disponibili su:
http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157619203276513/

Dal 5 giugno la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Luce e Paesaggio" mostra internazionale d'arte curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone.
La rassegna mira alla valorizzazione del genere paesaggistico in chiave moderna, ripercorrendo le radici storico-artistiche del figurativismo con Gian Piero Trucco e Ivo D'Orazio fino ai nuovi traguardi del digitale svelati dalle inattese elaborazioni di Francesca Grilli e dall'originalissima arte frattale di Jeannette Rutsche, di origini svizzere. Tra gli autori partecipanti dall'estero occorre annoverare anche la sensibile austriaca Hedy Maimann (Vienna), Diana Cepleanu proveniente dalla Romania (Bucarest) ed Eva Golebiowska  ZEM, che ci suggestionano con una ricca e sorprendente gamma cromatica. Paesaggi d'atmosfera, intrisi di soffuse intuizioni luministiche, sono le opere realizzate da Stephanie Tansini e Irene Magni, che evocano memorie e silenzi.
Nella quiete dell'orizzonte si fa strada un timido bagliore nell'acrilico di Tania Solange Lepori, che si accende di un cromatismo prezioso nella pittura di Giusy Fossati. Un paesaggio sabbioso emerge, invece, negli scatti di Ezio Di Salvo che indaga il microcosmo con uno sguardo introspettivo.
Mistiche e soavi, nostalgie caliginose affiorano dalle tenebre della creatività di Federico Zanini e Mario Tonino, i quali si dedicano ad un linguaggio contemporaneo costituito da seducenti ombre e luci.
La Galleria Il Borgo è situata in uno dei quartieri più esclusivi di Milano in pieno centro cittadino, a due passi dai Navigli e da Porta Ticinese. Essa si affaccia su uno dei caratteristici borghi dell'antica Milano, pregni di storia e cultura, avendo ospitato al suo interno opere di celebri autori contemporanei tra i quali Salvatore Fiume, artista del Novecento di fama mondiale.

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ARTE D'AUTORE:
La società come valore
Mostra-Concorso Internazionale d'Arte Contemporanea
Inaugurazione: Giovedì 11 giugno ore 18,30 
In mostra fino al 18 giugno 2009
Orari d'apertura: dalle 18.00 alle 22.30 
Ingresso libero

Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Spazio Esposizioni 

Immagini disponibili su:

http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157619218050273/

In occasione del ventesimo anniversario dall'11 giugno il Lions Club di Spotorno unitamente al critico e storico dell'arte Sabrina Falzone presentano la prima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "Arte d'autore: la società come valore", allestita presso lo Spazio Esposizioni di Spotorno, suggestiva località della Riviera Ligure, già crocevia di artisti con il Premio Bagutta.
La rassegna artistica, patrocinata dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona, dal Comune di Spotorno e da Il Golfo dell'Isola, mira al recupero dei valori etici in una società contemporanea che si mostra sempre più avvolta nel torpore dell'indifferenza. Contro tale tendenza i Lions Club operano su tutto il territorio locale, nazionale e internazionale grazie all'apporto di milioni di volontari che contribuiscono al sostegno sociale. Per i Lions, infatti, un mondo migliore non è utopia, ma impegno quotidiano.
Per l'occasione espongono artisti di formazione eterogenea, provenienti da diverse città d'Europa, accuratamente selezionati dalla curatrice Sabrina Falzone: Federico Ferrarini, Gianni Depaoli, Giuseppe Jo Ravizzotti, Barbara Forneris, Giacomo Paolo Rossi, Dorisca, Paolo Silvano Ghersi, Giulia Infante, Genoese, Cristina Sesana, Marta Boccone, Marialuisa Sabato, Stefano Merola e Laura Tarabocchia - Carte di Laura.

Presso: Spazio Esposizioni - Palace Viale Kennedy, Spotorno (SV)

Ente Organizzatore: Lions Club Spotorno-Noli-Bergeggi-Vezzi Portio

Curatrice: Dr. Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

Ufficio Stampa: Fabiana ufficiostampa@sabrinafalzone.info

Progetto grafico: Giuseppe Di Salvo

Catalogo in sede
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Serge Van De Put

Gomma come arte

La galleria Conarte di Savona con il Comune di Savona organizza uno straordinario allestimento dell’artista belga Serge Van De Put alla Fortezza del Priamàr, nel piazzale antistante la Sala della Sibilla e nelle sale della galleria in via Brignoni 26r. Vecchie gomme e copertoni di auto, camion, trattori sono trasformati in figure dal genio dell’artista. Al Priamàr uccelli fantasiosi fanno da corona ad una sorprendente figura umana intenta a dominare la forza prorompente di un toro. In galleria più di venti opere proporranno il mondo tormentato degli umani e le forme espressive del mondo animale.

La galleria Conarte è lieta di proporre un umano omaggio culturale alla città di Savona con un artista di livello internazionale. In contemporanea con Savona Serge Van De Put espone alla Biennale di Venezia.

In galleria Conarte  - 20 giugno - 30 agosto 2009 - da martedì a sabato - 9,30 - 12,30 / 16,00 - 19,30 - chiuso il lunedì e la domenica

Alla Fortezza del Priamàr - 20 giugno - 30 agosto 2009 - tutti i giorni - 9,00 - 24,00 - via Brignoni 26r - 17100 Savona

Tel 019 828695 - conarte@galleriaconarte.it  - www.galleriaconarte.it 
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ROMA, 10 GIUGNO 2009: AL CAFFE' LETTERARIO UN RICCO PROGRAMMA DI "SINERGIE D'ARTE" ALL'INSEGNA DEL DIALOGO FRA POESIA, ARCHITETTURA E SPIRITUALITA'.

Un programma assai ricco quello di mercoledì 10 giugno, ore 18, per la rassegna "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma, ingresso libero).
Luciana Finelli, docente di Urbanistica presso l'Università La Sapienza di Roma, parlerà dei suoi cinquant'anni anni di attività. Interverrà Viviana Ravaioli, scultrice e cultore della materia presso la stessa Facoltà di Architettura a Valle Giulia.
Maurizio Gronchi, presbitero della Diocesi di Pisa, docente di Cristologia presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana e direttore della Collana "Scritture" per le Edizioni Paoline, presenterà il suo ultimo libro "Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore" (Ed. Queriniana), per dare risposte alle originarie domande sulla figura di Gesù Cristo e anche alle provocazioni che provengono dal pluralismo religioso.
Quindi sarà la volta di un omaggio alla Fondazione Levi-Montalcini, e alla sua missione a sostegno dello sviluppo culturale delle donne africane, con la lettura di alcune poesie tratte dal libro "Parole clandestine" della poetessa Elisa Kidanè, eritrea missionaria comboniana al suo terzo volume di liriche.
Per concludere, il nostro consueto Reading poetico con la partecipazione degli autori presenti in sala.
Conduzione e interviste a cura di Deborah D'Agostino.

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Autori Online - http://www.autorionline.org

Per informazioni: Maurizio Lamorgese, responsabile della Libreria del Caffè Letterario: tel. 06/57103101 (ore pomeridiane).

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New York Times
Dannielle Tegeder
‘Arrangements to Ward Off
Accidents’
Priska C. Juschka Fine Art
547 West 27th Street
Through July 31

Dannielle Tegeder borrows, enthusias-tically if superficially, from Cubo-Futurism and other early-20th-century movements. You might think of her clever geometric abstraction as Kandinsky without the theosophy, or El Lissitzky without the ideology.

In the winning but flawed installation “The Library of Abstract Sound,” 130 abstract drawings propped on shelves line the walls of a small room. They are accompanied by atonal music generated by a computer program that scans each drawing and translates its imagery into a 30- to 120-second “sound guide.” A flat-screen monitor outside the installation displays the drawings one at a time, with their corresponding recordings.

It’s amusing to experience the circles, triangles and lines in the drawings as robotic blips, bleeps and arpeggios. But the varied frames in the installation, evidently found or store-bought, have a distractingly cutesy, thrift-shop aesthetic. And the drawings, individually, look like makeshift Maleviches.

The four large-scale drawings in the main gallery are just as playful as the “Library,” but here quality trumps quantity. They depict convoluted networks of angular constructions, in a unified palette of black, white, gray and gold. The excellent “Nocturnal System Drawing and Atomic Nightlight” tempers strict neo-Constructivist geometry with a watery splash of gouache.

Ms. Tegeder gives avant-garde geometry a quirky, computer-age update, but she seems content to gloss over the social, political and spiritual dimensions of her sources.

KAREN ROSENBERGWorks-online     Exhibition press release



547 West 27th Street
2nd Floor
New York, NY 10001

T: 1 212 244 4320
F: 1 212 594 5452

gallery@priskajuschkafineart.com

www.priskajuschkafineart.com

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a cura di Mario Franco

Museo Hermann Nitsch

(vico lungo Pontecorvo 29/d - Napoli)

GIOVEDÍ 11 GIUGNO 2009 ore 20.00

undicesima serata

USA: Joseph Vogel - House of Cards, 1947 (b/n, 16 min.);
Kenneth Anger - The Man We Want to Hang, 1960 (musica di Anatol Liadov, colore, 12 min.);
Bruce Conner - Vivian, 1964 (sonoro, b/n, 3 min.);
Maya Deren - Meshes of the Afternoon, 1943 (sonoro di Teiji Ito, b/n, 13 min. 45 sec.);
Andy Warhol - Mario Banana, 1964 (colore, 8 min.)
GERMANIA: Leni Riefenstahl - The Last of the Nuba, 1956-1964 (b/n, 8 min.)
GIAPPONE: Toshio Matsumoto - Andy Warhol: Re-Reprodution, 1974 (musica di Joji Yuasa colore, 24 min.)

House of Cards è un esercizio surrealista divertente, dove un giovane uomo è ossessionato da atti di omicidio e violenza - da egli stesso commessi o soltanto letti sul giornale. In ogni caso il film è un viaggio nella coscienza della mente umana, con un linguaggio figurativo strano e delle figure oscure che turbinano sullo schermo. I momenti più forti sono alcune scene che riportano in mente un film noir di avanguardia, come la scena iniziale di un omicidio (immaginato o ricordato), dove sia l’assassino che la vittima sono avvolti da ombre e definiti soltanto da fasci luminosi.
The man we want to hang mostra alcuni dipinti mutuati dal leggendario e controverso occultista Aleister Crowley. Il titolo “L’uomo che vogliamo impiccare” è in sé ironico, Anger filma questi dipinti belli e delicati, realizzati da un uomo odiato da molti.
Vivian è un ritratto estatico dell’attrice Vivian Kurtz filmato in parte ad una mostra di Bruce Conner a San Francisco nel 1964. Il film è una constatazione spiritosa sulle forze richieste per vivere l’arte, inoltre nasconde una critica divertente al mercato dell’arte. Vivian Kurz, la protagonista del film, è intrappolata in una vetrina.
L’illogica traiettoria narrativa quasi da sogno, il fluido movimento della cinepresa e la colonna sonora di Meshes of the Afternoon di Maya Deren invitano ad una partecipazione contemplativa dello spettatore; l’uso di angolature insolite ed azzardate, come nella ripresa del personaggio che sogna, è una caratteristica del film che influenzerà tutti i film-makers dell’underground.
Mario Banana è una compilation di due cortometraggi di Andy Warhol, negli anni ’60 pornografia delicata ma oggi banale. L’attore, Mario, è spesso l’attrice Maria Montez, una importante icona gay nel 1960.
The Last of the Nuba descrive la cultura dei Nuba in Sudan. Dal 1962 al 1977 Leni Riefenstahl ha vissuto tra questa misteriosa tribù come prima donna bianca con un permesso speciale emesso dal governo sudanese, ha studiato il loro modo di vivere e lo ha filmato e fotografato. Il film è un importante ricerca antropologica, etnografica e culturale, specialmente visto l’avanzamento della civilizzazione che ha irreversibilmente modificato il loro modo di vivere.
Il film Andy Warhol: Re-Reprodution di Toshio Matsumoto mostra Andy Warhol ed il suo mondo di immagini e icone scomposto e moltiplicato come in un caleidoscopio.

INGRESSO SERATA € 5.00

Museo Hermann Nitsch Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel.+ 39 081 5641655 / Fax.+39 081 5641494

info@fondazionemorra.org / info@museonitsch.org

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    IL CIRCOLO CULTURALE BERTOLT BRECHT
in collaborazione con StatArt
Spazio 2/Via Giovanola 21/C_Milano Tel +39 3397908472 - www.bertoltbrecht.it  - MM2 Abbiategrasso
 
 A cura di Vera Carminati
presenta
 
Fouri stagione 2009
A cura di Lorenzo Argentino
Lunedì 08 giugno 2009 alle ore 18.30
 

Claudia Bonandrini , Daniela Brambilla, Alessia Carli, Gian Paolo Ciurlo, Guglielmo Olivati, Zel Ebrity 133, Enrico Francescon, Silvia Majocchi, Luca Migliore, Maurizio Piccirillo, Paola Pigozzo, Michele Principato, Giulia Occorsi, Enrico Ridolfi, Anna Bruna Ronchetti, Giulio Rossi, Alessandra Rovelli , Hayat Saidi, Giuseppe Sanpaolo, Donatella Sarchini, Alvaro & Loriano Vallar , Matteo Varsi. 

La mostra resterà aperta da lunedì a giovedì dalle 17 alle 19 fino al 26/06/2009

Non ammazzate la luna
 
Lunedì 08 giugno 2009 alle ore 19.00
  di Nando Granito
 
Video-art realizzato in collaborazione
con il naturalista fotografo Claudio Del Fuoco
 
Disponibile catalogo (ed. Palmisano) con testi di Vera Carminati, Gaetano Cristino e Katia Ricci                                          
 
   Ciclo: Sguardi divergenti
La mostra resterà aperta da lunedì a giovedì dalle 17 alle 19 fino al 26/06/2009

Cifre pronunciate dalla bocca d’oro della campagna infuocata, simboli sospesi e aggrappati alla sola luce, materia duttile e fluida, consunta, ricreata. Non passi incerti, non indizi, ma la compiutezza, l’assoluto; l’oscillazione del gioco schiude ad occhi ancora pieni di uno sguardo d’origine le linee dense di un passaggio segnato e svela gli archetipi tra cui accadde il mondo. In un silenzio in cui è riunito tutto ciò che abbiamo visto e sentito, si ode il mare, che scaglia relitti e notti e follie sulla spiaggia dell’umano buon senso, ne scardina la logica utile e piana. La sabbia se ne fa custode, miti antichi che lasciano parole dorate da raccogliere e venerare. Altari-teatro a intonar nenie e a disporre spazi incantati assorbono atroci stregonerie e allontanano il presagio della catastrofe. Coglie briciole di luna Nando Granito e ne fa lacrima, protesta, preghiera a implorar ritorni e nostalgia di un futuro avvinto al nodo insolubile della terra, eppure consegnato al rischio della libertà. Nel blu, istante marino e promessa d’ombra, s’addensa la sillaba perfetta, l’oro di una redenzione necessaria, il nero di un abisso che spalanca l’inferno e ha tramutato il rosso serale in dimora dell’incubo. Un nome d’albero, una soglia di riposo, il giaciglio di un eroe, la culla di un divino silenzio è memoria di luoghi lontani, ma radicali, vicini, mai obliati. Il fulgore del sogno non abbandona l’ingrato ospite e addita oltre la sagoma spezzata e franta possibilità domestiche e mondi ancestrali cui far ritorno per placare la sete cui ci hanno condotto l’errore e l’abuso nei confronti di una natura forte e indomita. Il fuoco ha trasformato il legno in un monito, un amuleto, ha rappreso il dolore e lo ha consegnato alla materia, alle sue venature violate, alla sua sagoma sacra. L’oro ne ha fatto una pala d’altare, in un equilibrio mistico che l’accosta all’icona. All’incendio che accelera il tempo e il mutamento si oppone l’oro sbalzato, l’orlo mosso del legno come tela, con cura avvolto da una mano sapiente, il gesto che rimemora e accudisce anche il relitto conficcato nello scorrere delle stagioni, conteso tra boschi e mare, consegnato a chi ne ha fatto segno che indica la via.  

                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Vera Carminati


Concerto per flauto e chitarra (8 Giugno 2009 h.20.15)
concerto

Spazio 2/Giovanola
A cura di:  Lorenzo Argentino e Francesco Biraghi

Il Circolo Culturale Bertolt Brecht, nell’ambito del ciclo Identità Mutanti propone una serie d’incontri musicali. In questa seconda serata interverranno due allievi del maestro Francesco Biraghi del corso di chitarra del Conservatorio di Milano. Maurizio Capuano (chitarra) ed Emanuele Cristiani (flauto) eseguiranno alcuni pezzi per flauto e chitarra con musiche di Carulli, Giuliani, Piazzolla e Ibert.

Introduce: Il Maestro Francesco Biraghi

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Home
Gallery Email
M: 1 917 476 5657 (number at the fair)Gallery Address
We are pleased to announce the
participation of
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
At
Volta
Booth K1
Monday, June 8 – Saturday, June 13, 2009
Markthalle, Viaduktstrasse 10
4054 Basel, Switzerland
Opposite the SBB (Central Railway Station)
Preview: Monday, June 8, 12 – 4 PM (by invitation only)
General Opening: Monday, June 8; 4 – 8 PM
General Fair Hours: Tuesday, June 9 – Saturday, June 13; 12 – 8 PM
Wednesday, June 10; 10 AM – 8 PM
Presenting works by
Taras Polataiko
TARAS POLATAIKO
In his paintings, photographs, sculpture, videos and performative installations, Ukrainian conceptual artist, Taras Polataiko deals with the history of the medium and develops projects that favor interactions. These pieces form a critique of societies' control over their citizens, giving concrete shape to the imperceptible, just as they speak to us about intellectual contamination and transformation – about what spreads and seeps into the collective unconscious.

SCOPE Basel
Booth B139
Monday, June 8 – Sunday, June 14, 2009
Sportplatz Landhof
Riehenstrasse 78a
4058 Basel, Switzerland
FirstView and PressView: Monday, June 8; 11 AM – 5 PM
(for all VIPs or $100 donation at the door)
General Fair Hours: Tuesday, June 6 – Saturday, June 13, 11 AM – 7 PM
Sunday, June 14, 11 AM – 5 PM
Presenting works by the following artists
RICHIE BUDD, JENNA GRIBBON, DANA MELAMED, ALMAGUL MENLIBAYEVA, NICKY NODJOUMI, JADE TOWNSEND and HUANG YAN
RICHIE BUDD
Viewed from a distance the work seems to showcase a small string of pearls, upon closer inspection the viewer brings into focus the ski mask. Due to the highly reflexive quality of the Plexiglas covering the shadow box, the viewer sees the work and themselves in the work simultaneously thus becoming part of the piece. Simultaneous attraction and repulsion, sex and death, push and pull. It is like saying the phrase "Come away closer." The listener is locked into a linguistic double bind, similar to a Zen Koan.
Richie Budd
Jenna Gribbon
JENNA GRIBBON
In her paintings, Gribbon invites viewers into the intimate environment of her bed, and unfurls the product of her own thoughts and experiences upon their surface. Blending personal items with general objects, and domestic items with references to the natural world, Gribbon weaves a theatrical depiction of the everyday emotions and habits relating to spending time in bed. Acts of procrastination, thought processing, ceiling gazing, sleep and sex find various expressions in her layered works. Each painting is composed of imagery drawn from memory, observation, and photographs; this juxtaposition of sources echoes the manner in which images are stored in our minds—while some are vividly clear, others are hazy and abstracted.
DANA MELAMED
Dana Melamed has always been fascinated with the development of cities from an architectural, historical, social and political point of view. The urban experience serves as the framework and trigger for the emotional turmoil that she sets forth with her fierce and impulsive practice. Melamed uses a collection of current and historical documents, architectural renderings and aerial photographs as references for her landscapes. Using materials associated with construction, including sheet rock mesh, plaster, printing waste and scrap metal, the artist creates a unique three-dimensional surface.
Dana Melamed
Almagul Menlibayeva
ALMAGUL MENLIBAYEVA
Almagul Menlibayeva stages, photographs and films mythological narratives based upon cultural traditions and her nomadic heritage in the Steppes of her native Kazakhstan. She uses the industrial ruins of the region's communist past during the Soviet era, scripting her characters into a complex visual tale. Often her work addresses the displacement of civilizations on a global scale. Her recent video, Exodus, invokes the experience of global uprooting..
Menlibayeva’s video Exodus is currently featured in the group show Unconditional Love at the 53rd Venice Biennale at the Arsenale Novissimo. New production photographs of Exodus will be available at Scope Basel.
NICKY NODJOUMI
In times like these, characterized by perpetual war and human rights abuses, Nodjoumi’s work is more pertinent than ever. With his deftly painted, stark, monumental narratives, he intelligently and humorously confronts the viewer with the absurdity and hypocrisy implicit in the politicians who control our lives. Using symbolism that shifts back and forth between Western and Persian political icons, such as Mullahs and the Ayatollah and suit clad, archetypal, Western bureaucrats, Nodjoumi makes a courageous attempt to lay bare the essential aspects of the human struggle against sexual oppression, tyranny and domination. Nodjoumi’s work will be addressed at Gender, Wars and Chador, a panel on Contemporary Middle Eastern art during Art Basel, taking place on Thursday, June 11, 3:00 – 3:30 PM. Location: Art Lobby, Art Unlimited Hall, Messe Basel. Panelist: Bashar Al-Shroogi, Maryam Eisler, Maya Rasamny Moderator: Abaseh Mirvali.
Nicky Nodjoumi
Jade Townsend
JADE TOWNSEND
Townsend creates sculptures and installations with symbolic imagery relating to the feelings of apathetic comfort, a marginalized idea of rebellion, and recently, the allegorical relationship between alchemy and the American dream. Within the context of his overtly fake objects, scenarios, and set-style construction, the reaction is often initially comic. These humorous situations are used to mask, but ultimately serve to intensify tragedy and sociopolitical realities. The physical closeness and the hopelessness of Townsend’s spectacle solicit various emotional responses and question reality. A full understanding of Townsend’s installations require contemplation of the despondent, horrible realities that lie beneath one’s own response, coupled with the deconstruction of symbolism and narrative within the piece as a whole.
HUANG YAN
“Huang Yan’s mode of visual apprehension represents in all evidence, a contemporary Chinese development based on Andy Warhol’s work. He takes the notion of the replica and combines it with contemporary techniques of image reproduction such as downloading, image manipulation, or video. Huang Yan has abandoned the domain of Chinese symbolism in order to take up visual narrative. This narrative discourse is a system, imagination and coercion; it is the systematic appropriation of the given cultural symbols. He does not tell us a story about China, but is rather in pursuit of a sense of values connected to traditional culture within contemporary society itself, both Chinese and international.” – Zhang Zhaohui

 

 
  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

X appuntamento di Cos'è il contemporaneo? 2: visita agli Atelier Bevilacqua La Masa

In occasione dell'ultimo incontro della rassegna Cos'è il contemporaneo? 2 - L'Arte si racconta, fondazione march in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia è lieta di accompagnarvi all'interno degli Studios della Fondazione Bevilacqua La Masa per conoscere i lavori dei giovani artisti in residenza. Partenza dalla stazione di Padova con il treno delle 9.29 o ore 10 davanti biglietteria traghetto davanti alla stazione Santa Lucia (VE).>>>

 

Visita Guidata alla Biennale di Venezia

fondazione march organizza una visita guidata con Silvia Ferri alla Biennale di Venezia: mercoledì 17 giugno per Giardini, lunedì 22 giugno per Arsenale. I costi del biglietto del treno e di ingresso sono a carico del partecipante e ci sarà un aggiunta di 15 euro (per chi non è tesserato) o di 10 euro (per chi è tesserato)  per la guida.

Informazioni e prenotazioni: info@fondazionemarch.org; tel: 0498808331

Se l'arte cresce, cresci con lei...

Da oggi puoi sostenere l'arte e fondazione march attraverso il 5 per mille dell'IRPEF.

Per effettuare la donazione, nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD) è sufficiente firmare nel riquadro dedicato e indicare il nostro Codice Fiscale: 92196230285.

fondazione march
via armistizio 49
35142 padova italia
t +39 049 8808331
f +39 049 8670921

info@fondazionemarch.org
www.fondazionemarch.org

c/c 100000001782
abi 06225 cab 12119 cin W
c.f. 92196230285

 

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Aperitivi Culturali Filosofia & ....

Presentazione del libro
CARLO INVERNIZZI. SECRETIZIE

Postfazione di
Vincenzo Vitiello

Mimesis Letteratura e Filosofia, Milano - Udine

Giovedì 18 giugno 2009, ore 19

Villa Mella, Via Dante 38, Limbiate (Milano)

Comune di Limbiate
Associazione AlboVersorio

Seguirà buffet

Informazioni
Associazione AlboVersorio Tel. 340 9247340
alboversorio@alice.it www.alboversorio.it
 
Il Comune di Limbiate e l’Associazione AlboVersorio - in occasione degli incontri "Aperitivi Culturali Filosofia &..." al centro dei quali vi è la filosofia come chiave di lettura delle diverse forme artistiche - organizzano, giovedì 18 giugno 2009 alle ore 19, a Villa Mella di Limbiate, un incontro tra il filosofo Vincenzo Vitiello e il poeta Carlo Invernizzi in cui dialogheranno sul rapporto tra filosofia e poesia.
Verranno anche lette poesie tratte dal libro "Carlo Invernizzi. Secretizie", prima pubblicazione della collana, edita da Mimesis Letteratura e Filosofia, diretta da Vincenzo Vitiello che nella postfazione del libro così scrive: “è possibile fare ancora poesia con le nostre parole logorate dall’uso? Gonfiate dalla storia, appesantite dalla tradizione, irrigidite dalla cultura? È possibile se ancora le si sappia… pulire, nettare, e poi anche tagliare, spezzare, e riunirle con accostamenti nuovi, imprevisti ed imprevedibili, strani e stranianti. Non è solo un fatto di parole. La cosa concerne non meno il vedere. È come stropicciarsi gli occhi prima di tornare a guardare.”

Anche in questo secondo appuntamento del ciclo "Aperitivi Culturali Filosofia &...", la filosofia e l’arte si incontrano e si valorizzano mediante accompagnamenti sonori. Infatti con la presente rassegna la filosofia viene abbinata ad altre forme d’arte con il contributo specifico di illustri intellettuali che di volta in volta, di serata in serata, vengono invitati a dialogare con il pubblico.
Programma

...Pittura
Stefano Zecchi e accompagnamento musicale di Omar Fassa, chitarrista
Giovedì 11 giugno, ore 19

...Poesia
Vincenzo Vitiello e lettura di poesie con Carlo Invernizzi, poeta
Giovedì 18 giugno, ore 19

...Letteratura
Arnaldo Colasanti e accompagnamento del Quintetto d'archi Astrolabio
Giovedì 25 giugno, ore 19

...Musica
Massimo Donà e ascolto di brani jazz del Massimo Donà Quintet
Mercoledì 1 luglio, ore 19

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URBINO - ARTE

Arte-cultura e conoscenza

VINCENZO PICCATTO

 “ PICCOLE DANZE”

(della natura profonda)

dipinti, guazzi ed acquerelli

 museo della città

palazzo Bonaventura-Odasi

dal 20 giugno al 3 luglio 2009

inaugurazione: venerdi 19 giugno 2009 ore 18,00

Il Presidente: Vitaliano Angelini

 Orari apertura della mostra:

 Lun. Merc. Giov  dalle 10,00 alle 13,00

 Ven.Sab. Dom.  dalle 10,00 alle 18,00

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  Newsletter della fondazione march
per l’arte contemporanea

Où va la vidéo 00.00.02 al Summer Student Festival

In occasione del SSF 09, in collaborazione con ASU, una serata dedicata alla proiezione dei video selezionati per il concorso video Où va la vidéo? 00.00.02

Domenica 14 giugno ore 21.30 GIARDINO MENSA PIOVEGO (viale Colombo 1 - angolo con via Bassi - zona Portello)

 

Visita Guidata alla Biennale di Venezia

fondazione march organizza una visita guidata con Silvia Ferri alla Biennale di Venezia: mercoledì 17 giugno per Giardini, lunedì 22 giugno per Arsenale. I costi del biglietto del treno e di ingresso sono a carico del partecipante e ci sarà un aggiunta di 15 euro (per chi non è tesserato) o di 10 euro (per chi è tesserato)  per la guida.

Informazioni e prenotazioni: info@fondazionemarch.org; tel: 0498808331

 

Se l'arte cresce, cresci con lei...

Da oggi puoi sostenere l'arte e fondazione march attraverso il 5 per mille dell'IRPEF.

Per effettuare la donazione, nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD) è sufficiente firmare nel riquadro dedicato e indicare il nostro Codice Fiscale: 92196230285.

 

 

Fondazione march
via armistizio 49
35142 padova italia
t +39 049 8808331
f +39 049 8670921

info@fondazionemarch.org
www.fondazionemarch.org

c/c 100000001782
abi 06225 cab 12119 cin W
c.f. 92196230285 

fund art

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Comunità Volontari per il Mondo

in collaborazione con

ADP - ASPeM - CELIM Milano - CISV - CMSR - CPS -  MOCI -OSVIC -

Volontari nel Mondo FOCSIV

 promuove

Concorso Nazionale
di video art rivolto ad artisti under 30

 

CONTRO L’AIDS… TAGLIA CORTO!

 

Il 30 Giugno si chiudono le iscrizioni per il Concorso nazionale di Video Art Contro l’AIDS… Taglia Corto!, rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni. Il concorso è stato promosso con l’intento di far riflettere i giovani sull’HIV e sull’AIDS, e sulle conseguenze drammatiche che questa malattia ha non solo nel sud del mondo ma anche il quello occidentale.

Lo scopo è rendere i ragazzi protagonisti della lotta globale contro la malattia, attraverso la realizzazione dei video, privilegiando temi quali:

 

  • la diffusione dell’HIV/AIDS nelle diverse regioni del mondo,
  • le cause (povertà, sottosviluppo) che rendono l’HIV/AIDS una questione sociale,
  • l’educazione sanitaria,
  • la prevenzione e l’accesso universale alle cure soprattutto per i giovani,
  • accesso all’informazione come strumento di conoscenza e prevenzione alla malattia,
  • l’adozione di stili di vita consapevoli per ridurre i rischi di contagio.

L’obiettivo è permettere a giovani ed adulti di conoscere le reali dimensioni dell’aids, di abbattere i pregiudizi che ruotano ancora intorno alla malattia, e di stimolare una presa di coscienza che spinga a valorizzare la salute e la vita come beni assoluti.

 

Le opere dovranno essere spedite in busta chiusa a CVM entro il 30 giugno rigorosamente in formato DVD.

 

Il concorso è una delle attività di “Per un futuro senza AIDS”, un progetto che è frutto di un’aggregazione della Federazione Volontari nel Mondo FOCSIV e che si realizza con il  contributo del Ministero Affari Esteri DGCS, ufficio VII e il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale.

La manifestazione è organizzata dalla Comunità Volontari per il Mondo (CVM), in collaborazione con Amici dei Popoli (ADP), Associazione Solidarietà Paesi Emergenti (ASPeM),  Centro Laici Italiani per le Missioni (CeLIM Milano), Comunità Impegno Servizio Volontariato (CISV), Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR), Comunità Promozione Sviluppo (CPS),  Movimento per la Cooperazione Internazionale (MOCI) e Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano (OSVIC).

   

Per il regolamento completo: cvm@cvm.an.it

 

Info

Comunità Volontari per il Mondo

Piazza Santa Maria 4 – 60121 Ancona

Tel/Fax 071 202074

Email cvm@cvm.an.it

Web http://www.cvm.an.it

 

 Ufficio Stampa Dario Ciferri

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In collaborazione con Fiera Città di Rho si svolgerà a ottobre 2009                                                          

“Arte in Fiera”

 

Rassegna espositiva dedicata agli artisti indipendenti,
alle Gallerie d’Arte e alle Associazioni Culturali
che propongono e sostengono valori emergenti.

  

Dal 24 ottobre al 1 novembre 2009 a Rho (Milano), un intero padiglione d’arte,

suddiviso in stand modulari con pareti di 3x4 metri oppure in singole pareti di 3x3 metri.

Il catalogo ufficiale della mostra riserverà due pagine a ogni singolo stand.

 

L’organizzazione dell’iniziativa è curata da Team Arte, via Martiri di Belfiore 1 Rho

e Palmieri Arte, via Paolo Sarpi 9 Milano.

 

Il costo determinato per ogni singolo stand, compreso ogni onere accessorio di allestimento e inserimento in catalogo consiste nell’importo di milleduecento euro.

I preliminari di adesione, contatti, informazioni e comunicazioni di interessamento, sono graditi entro il 18 giugno corrente al fine di permettere la migliore pianificazione programmatica.

All’interessamento preliminare seguirà immediatamente l’invio di materiale illustrativo e regolamento a disciplina dell’iniziativa.

 

Le comunicazioni inerenti vanno inoltrate all’indirizzo mail:

mariopalmieri@tiscalinet.it

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Fondazione La Verde La Malfa

San Giovanni La Punta CT

 Domenica 21 giugno 2009 dalle ore 17.30 in poi sarà possibile intervenire al Parco dell’Arte, Via Pietro Nicolosi n. 29 San Giovanni La Punta CT,  alla manifestazione

Benvenuta estate  

Si inizierà con la visita della Fondazione La Verde La Malfa; del Parco con le istallazioni d’arte; della pinacoteca e della mostra di Alessandro Monti dal titolo: Tra le ombre e i silenzi.

Alle 19.00 circa verrà presentato il volume di saggi dal titolo Cartesio, un filosofo da amare di Vira Fabra, composto di quattro saggi dei quali tre apparsi rispettivamente sul n. 16 della rivista Intergruppo; sul n. 20/2 della rivista Intergruppo-Singlossie; sul n. 21/1 della rivista Ecriture et Singlossie, dirette da Ignazio Apolloni, mentre il quarto era ancora inedito.

In quest'ultimo particolarmente l'autrice ha incentrato il proprio lavoro sulla figura di Anna Guillot, artista nel campo visivo e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Ampio stralcio delle opere della Guillot è contenuto all'interno di questo quarto saggio.

Il primo è stato rielaborato, per consentire al lettore di fruire della problematica trattata dall'autrice, con l'aggiunta di foto e immagini che riproducono l'habitat nel quale è maturato quel saggio e tutti gli altri. Tale habitat si identifica specificamente nell'abitazione e nello studio della coppia Fabra-Apolloni con l'aggiunta di luoghi visitati da loro nelle lunghe peregrinazioni in giro per il mondo.

Il secondo e il terzo saggio sono stati integralmente riprodotti in forma anastatica dalle riviste in cui sono apparsi nel tempo.

Il quarto, anch'esso, ripropone ampi stralci degli ambienti presenti nel primo.

La problematica saggistica di Vira Fabra l'ha vista impegnata nella trattazione di tematiche che vanno dall'arte alla critica, dall'estetica alla filosofia, ed altresì in altre scienze umanistiche e scienza pura.

Nella quarta di copertina sarà possibile leggere tutto l'escursus creativo di questa originale pensatrice e scrittrice la quale annovera tra i suoi primati la realizzazione di un audiovisivo, il primo del genere, dal titolo Ultimi tattili ai margini della memoria.

Interverranno a delineare la figura di Vira Fabra: Ignazio Apolloni, Alessandro Gaudio, Aldo Gerbino, Vinny Scorsone, Flora Di Legami, Anna Maria Ruta, Nicolò D'Alessandro.

Seguirà il concerto a cura di Salvina Pinto Orecchio che presenta l’Ensemble di Clarinetti Càlamus.

Nel corso dell’intera giornata gli artisti Antonella Affronti, Giuseppa D’Agostino e Antonino G. Perricone daranno vita ad una performance realizzando l’opera: “Solstizio d’estate”.

Palermo, 15/06/2009 

Fondazione La Verde La Malfa
 l’ufficio stampa: Mariella Calvaruso

Tel. 095 7178155 – 338 9978521- 333 2737182

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MANIFESTO DEL MOVIMENTO SINESTETICO Oggi Giovedì 18 Febbraio 1999, in nome dell’arte nasce il MOVIMENTO SINESTETICO.Nasce sulla base di una evoluzione di Pensiero Sinestetico sviluppatosi nella storia; cioè dalla ricerca utopica di un’unico lavoro d’arte Totale, creata da un’interscambio di linguaggi espressivi.Essi hanno come obbiettivo unico la stimolazione dei 5 ( 6 ) sensi umani e come fine la creazione di un’opera d’ARTE TOTALE.Superando quindi i tentativi fatti in passato e utilizzando l’esperienza di questi; senza soffermarsi unicamente al fondamentale rapporto tra Colore / Suono, ma estendendo i livelli di percezione ad altre forme espressive. Consideriamo quindi le possibilità Comunicativo / Espressive nel contesto storico attuale, prendendo come fonte d’ispirazione le avanguardie del ‘900 e partendo da queste, prepariamo lo scambio generazionale.I SINESTETI : Matteo Albertin – Antonio Sassu – Gianluca Scordo MANIFESTO OF THE MOVIMENTO SINESTETICO Today 18th February 1999.In the name of art originates the MOVIMENTO SINESTETICO.Founded upon a base of an evolutional Synesthetic Thought, developped in the history. That is from an utopic research of a Total Unic Work of Art, created from an interchange of expressive languages. Expressive languages that have as unic aim the stimolation of the 5 ( 6 ) human senses and as a result the creation of a TOTAL WORK, exceeding the attempts made in the past and using their experience; only without stopping at the fundamental relation between Colour and Sound, but extending the levels of perception on other expressive forms. We consider therefore the possibilities Communicative / Expressive in the contest historic present, taking as inspiration source the 900′ avan-gardes and from this, weprepare the generational exchange.THE SYNESTHETI :Matteo Albertin – Antonio Sassu – Gianluca Scordo

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TROPPO PERIFERICI

Museo Peppetto Pau , 
Nurachi (Or)
Sardegna
www.askosarte.it 

27 giugno 12 luglio 2009

Party con Alice 

Lidia Bachis_Franco Casu_Chiara Demelio_Elisabetta Falqui_Gavino Ganau_Gruppo Sinestetico_Nilla Idili_Silvia Idili_Jara Marzulli_Tonino Mattu_Michele Mereu_Marco Pili_Progetto Askos (Chiara Schirru_Michele Mereu)_Francesca Randi_Pietro Sedda_Gianfranco Setzu 

Progetto ideato e curato da Askosarte

interno alla rassegna di arte contemporanea Troppo periferici>>fenomenologia dei margini

realizzata con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Nurachi

direzione artistica e testi di Ivo Serafino Fenu

Nurachi Museo_Peppetto Pau

23 maggio_07 giugno 2009

h. 18.30/20.30 (chiuso lunedì)

( testo critico in catalogo di Ivo Serafino Fenu)

www.askosarte.it

askosarte@yahoo.it

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Barbara Frigerio e Giorgio Lodetti vi invitano a
 
Party
 
Lunedì 22 giugno 2009, ore 21.00
a chiusura del programma estivo
 
presentazione del nuovo numero della Rivista
Segrete di Bocca N. 24
 
 
Presentazione del volume
Clicking the Territory
Windows of Light and Darkness
rassegna di arte contemporanea organizzata
dall'Associazione IdeaVita
a cura di Pina Inferrera e Micaela Mander 
 
intervengono
Micaela Mander, Gisella Gellini e Cristina Guerra Critici d'Arte,
Pina Inferrera  Direttore Artistico e Piero Ferrini V.Presidente dell'Associazione IdeaVita

sculture di

Leo Demetz
   
e tanta musica
 
 L e S e g r e t e d i B o c c a

Via Molino delle Armi, 5 - 20123 Milano

Cortile interno - Citofono ( 1002 C )

info: 02 860806 - 02 86462321

info: giorgio.lodetti@libreriabocca.com

 
il programma riprenderà lunedì 05 ottobre 2009, ore 21.00

 

 

Premio di Pittura 2010

http://www.libreriabocca.com/Editoriale.asp

entro il 26 febbraio 2010

 

ENTRA IN LIBRERIA

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Evento            Mostra collettiva itinerante “SEGNALI E PERCORSI D’ARTE NEL MEZZOGIORNO D’ITALIA,

Artisti              Anna AMENDOLITO; Nicola ANDREACE; Laura CARONE; Franco CLARY; Vincenzo DE FILIPPIS; Mario D’IMPERIO; Maria Teresa DI NARDO; Rita Amalia FASANO; Carmen

                   MAN CO; LucianoTOCCI,  

Luoghi espositivi 1) S. Michele Salentino (Br), Pinacoteca  27 aprile-14 maggio 2009:

                                inaugurazione 27 aprile, ore 18,30

                                2) Matera / Sasso Barisano,”Galleria  D’Imperio”16 - 24 maggio,

                                via D’Addozio, 39/ inauguraz.16 maggio, ore 18,30;

                                3)S.Donato val di Comino (FR), Galleria Leonardo, 27 giugno-12 luglio Piazza Carlo Coletti, inaugurazione 27 giugno 2009, ore 18,30

 

Per “SEGNALI E PERCORSI D’ARTE NEL MEZZOGIORNO D’ITALIA, mostra collettiva itinerante, Anna AMENDOLITO; Nicola ANDREACE; Laura CARONE; Franco CLARY; Vincenzo DE FILIPPIS; Mario D’IMPERIO; Maria Teresa DI NARDO; Rita Amalia FASANO; Carmen MANCO; LucianoTOCCI, hanno esposto le loro opere nella Pinacoteca di S. Michele Salentino (Br), dal 27 aprile al 14 maggio 2009; a Matera / Sasso Barisano nella”Galleria  D’Imperio”dal 16 al 24 maggio,

esporranno  a S.DONATO VAL DI COMINO-Frosinone  nella Galleria “Leonardo” dal 27 giugno al 12 luglio 2009. La grafica della Rassegna è stata curata da Andreace, che così ha spiegato i contenuti:In un geometrismo concettuale dinamico e razionale, s’ interpreta l’evoluzione naturale del percorso dell’arte nel tempo, su  cui  si sovrappone con aggressiva interferenza la ormai superata da decenni  “non arte”, con lo squallido sfacelo della sua negativa contaminazione”. In Catalogo 4 prestigiosi critici d’arte, Alberto ALTAMURA, Lucia BASILE, Giovanni CASERTA ED Angelo LIPPO,   indagando, in un momento di crisi, confusione  e smarrimento, sulla dimensione artistica e culturale del Mezzogiorno, esprimono le loro riflessioni ed individuano i motivi che hanno unito i nostri 10 artisti. Alberto Altamura evidenzia  che ciascuno, non solo con la sua personalità e con la sua “visione del mondo” , nonché con la specificità del proprio percorso artistico, offre uno spaccato della ricca stagione culturale ed artistica meridionale, ma anche con la propria voce ed il proprio timbro, in una prospettiva di livello nazionale, ben s’innesta nell’opera corale che un solo regista occulto, l’amore indiscusso per l’arte, ha promosso ed accordato”. Lucia Basile vede nel progetto delle 10 presenze artistiche del Mezzogiorno una possibilità per ridiscutere sull’identità culturale del nostro Sud, per sottolinearne i valori, evidenziarne le problematiche, i cambiamenti. “L’Arte contemporanea, tanto più specificatamente nel Mezzogiorno, scrive, può positivamente svolgere un significativo ruolo, in un`ottica che oggi diviene euro-mediterranea, se si pensa ai legami commerciali, culturali, storici e sociali che legano gli ambiti territoriali che vanno dalla Basilicata, alla Puglia, sino ai Paesi del bacino del Mediterraneo…” Giovanni Caserta cerca  nei dieci artisti l’elemento che li accomuna  e, dopo aver analizzato la storia del dopoguerra del nostro territorio con le sue speranze e delusioni, le aspettative di miglioramento e l’amarezza per il disfacimento del tessuto sociale con il decadimento civile e morale, per la perdita dei valori e delle proprie certezze,  trova il filo sotterraneo che lega i nostri operatori artistici in un sogno di nostalgia per quello che fu, che avrebbe potuto essere e non è stato. Caserta vede sognare Anna Amendolito,quando rappresenta gli ulivi secolari e le rocce della Murgia, Nicola Andreace, mentre, cogliendo l’itinerario di trasformazione dalla civiltà contadina in quella industriale del suo territorio, pensa ad un Umanesimo Tecnologico ed al Post Human ,  Laura Carone, quando dipinge paesaggi con fiori dai colori smaglianti, Franco Clary, qunando dispone le sue figure  femminili rivolte verso un mondo, inondato di luce. Sogna, dice Caserta,  Vincenzo De Filippis con i suoi slanci mistici, Mario D’Imperio con le sue donne anelanti d’amore e di maternità, Maria Teresa Di Nardo con le sue città fiabesche, Rita Amalia Fasano con la luminosità del bianco, Carmen Manco con le sue favole classiche e Luciano Tocci con i suoi volteggi ed incanti. Infine Angelo Lippo, amareggiato per il mancato autentico processo di crescita culturale delle regioni meridionali, schiacciate, spesso, da egemonie nordiste, vede nel manipolo dei dieci artisti, dalle singole personalità di ottimo spessore culturale, una vetrina rilevante non solo per interessi di pura dialettica estetica, ma anche per la capacità simbiotica di rispondere a quella necessità di cambiamento da sempre avvertita e mai realizzata”.

Chi guarderà le opere in mostra potrà cogliere l’intento di ciascun artista , che è quello di  promuovere una cultura dei mezzi espressivi  dell’arte, della storia e delle tradizioni e di tutelare il patrimonio delle nostre radici. Infatti ogni opera è un’affabulazione visiva, diversa sul piano estetico e contenutistico, che racchiude una narrazione simbolica, capace di far riflettere, sulla  specificita' delle nostre  stratificazioni storiche-culturali- territoriali.  

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Aperitivi Culturali Filosofia & ....

Presentazione del libro
CARLO INVERNIZZI. SECRETIZIE

Postfazione di
Vincenzo Vitiello

Mimesis Letteratura e Filosofia, Milano - Udine

Giovedì 18 giugno 2009, ore 19

Villa Mella, Via Dante 38, Limbiate (Milano)

Comune di Limbiate
Associazione AlboVersorio

Seguirà buffet

Informazioni
Associazione AlboVersorio Tel. 340 9247340
alboversorio@alice.it www.alboversorio.it

Il Comune di Limbiate e l’Associazione AlboVersorio - in occasione degli incontri "Aperitivi Culturali Filosofia &..." al centro dei quali vi è la filosofia come chiave di lettura delle diverse forme artistiche - organizzano, giovedì 18 giugno 2009 alle ore 19, a Villa Mella di Limbiate, un incontro tra il filosofo Vincenzo Vitiello e il poeta Carlo Invernizzi in cui dialogheranno sul rapporto tra filosofia e poesia.
Verranno anche lette poesie tratte dal libro "Carlo Invernizzi. Secretizie", prima pubblicazione della collana, edita da Mimesis Letteratura e Filosofia, diretta da Vincenzo Vitiello che nella postfazione del libro così scrive: “è possibile fare ancora poesia con le nostre parole logorate dall’uso? Gonfiate dalla storia, appesantite dalla tradizione, irrigidite dalla cultura? È possibile se ancora le si sappia… pulire, nettare, e poi anche tagliare, spezzare, e riunirle con accostamenti nuovi, imprevisti ed imprevedibili, strani e stranianti. Non è solo un fatto di parole. La cosa concerne non meno il vedere. È come stropicciarsi gli occhi prima di tornare a guardare.”

Anche in questo secondo appuntamento del ciclo "Aperitivi Culturali Filosofia &...", la filosofia e l’arte si incontrano e si valorizzano mediante accompagnamenti sonori. Infatti con la presente rassegna la filosofia viene abbinata ad altre forme d’arte con il contributo specifico di illustri intellettuali che di volta in volta, di serata in serata, vengono invitati a dialogare con il pubblico.
Programma

...Pittura
Stefano Zecchi e accompagnamento musicale di Omar Fassa, chitarrista
Giovedì 11 giugno, ore 19

...Poesia
Vincenzo Vitiello e lettura di poesie con Carlo Invernizzi, poeta
Giovedì 18 giugno, ore 19

...Letteratura
Arnaldo Colasanti e accompagnamento del Quintetto d'archi Astrolabio
Giovedì 25 giugno, ore 19

...Musica
Massimo Donà e ascolto di brani jazz del Massimo Donà Quintet
Mercoledì 1 luglio, ore 19

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Sognoelektra Project Art
Arte Contemporanea
<
 
Con il Patrocinio della Provincia di Ravenna
 Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura

“VIAGGIO IMMAGINARIO attraverso
l'immagine della luce e riflessi di poesia"


Sala Mostra Fondazione Casa di Oriani Ravenna
dal 20 al 30 Giugno 2009

Mostra di Artisti contemporanei
a cura di Cinzia Fontanelli  
                   

Vernissage Sabato 20 giugno 2009 alle ore 17,00 fino alle 19,30

 Dal 20 al 30 giugno 2009 nella Sala Mostra della “Fondazione Casa di Oriani” di Ravenna presso la Biblioteca di Storia Contemporanea della Fondazione, nel cuore della città e vicino alla Tomba di Dante Alighieri, si terrà una mostra di Pittura, Fotografia e Scultura.
Artisti di generazioni diverse si confrontano con stili differenti attraverso il linguaggio dell’informale, del paesaggio legato alla natura e alla città urbana, del segno pittorico e
grafico della figura umana.

Alla rassegna d’arte, curata da Cinzia Fontanelli e promossa dall’Associazione Culturale
per le Arti Visive Sognoelektra Project Art, partecipano:

Bruno Daniele, Cesare Giaroni, Valeria Scrilatti, Alberto Mattioli, Davide Leoni,
Maurizio Tangerini, Gualberto Dones, Gianni Monti, Saverio Simoncelli, Cinzia Fontanelli,
Giovanni Marinelli, Gian Luca Mambelli, Sam Paglia, Antidio Rossi, Sandra Marcelloni, Bruno Sapiente.

Con la collaborazione di:
BCC Credito Cooperativo Ravennate e Imolese
Italservice affiliato autorizzato Mail Boxes etc.


Si ringrazia:
Fondazione Casa di Oriani di Ravenna

La Provincia di Ravenna
Il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura
Circolo Fotografico Ravennate
Comune di Ravenna Servizio Politiche Giovanili

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F O N D A Z I O N E     S O U T H E R I T A G E
p  e  r    l'  a  r  t  e    c  o  n  t  e  m  p  o  r  a  n  e  a

298 tele, dal XVI al XVIII secolo, 500 stampe dello stesso periodo, 5000 volumi, in collane rarissime. Questi i numeri della Pinacoteca - Biblioteca “Camillo d’Errico” di Palazzo San Gervasio, la più grande raccolta d’arte del Meridione (comprendente capolavori di: Salvator Rosa, Abraham Brueghel, Gaspare Traversi, Francesco de Mura, …), seconda al solo Museo Capodimonte di Napoli, per i pittori di Scuola Napoletana.

Una collezione prestigiosa che finalmente trova un futuro pieno di progettualità e innovazione con la mostra OLTRE IL MODERNO / Un percorso tra i capolavori della collezione d’Errico e l’arte contemporanea, un progetto culturale promosso da Ente Morale Pinacoteca - Biblioteca Camillo d’Errico / Palazzo S. Gervasio in collaborazione con Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea / Matera, il sostegno di: Unione Europea, Regione Basilicata, Provincia di Potenza, e il patrocinio di: Camera e Senato della Repubblica, Comune di Palazzo San Gervasio, MiBAC, APT Basilicata.

La mostra, nell’autorevole spazio di Palazzo d’Errico, presenta una serie di capolavori dalla collezione, affiancati a opere di arte contemporanea (Jota Castro, Sandro Chia, Piero Gilardi, Douglas Gordon, Philippe Parreno, Anri Sala, Sergio Vega), per un rapporto sinergico tra passato e presente, che illustra la fisionomia e la storia della collezione, caricata di nuovi significati metamorfici grazie all’arte contemporanea.

La rassegna, caratterizzata da un articolato impianto storico e teorico, si pone come un progetto ambientale in cui lo spazio espositivo viene allestito attraverso linguaggi espressivi differenti in un'atmosfera di ibrida espressività che, nel tempo, dal Cinquecento alla contemporaneità, diventa linguaggio, poiché le opere sono comunicazione. Un confronto fra opere d’arte secondo un approccio comparatista-diacronico per similitudini e ricorrenze, con l’obiettivo di offrire confronti carichi di suggestioni e interessanti spunti di riflessione sull’energia e le potenzialità che l’opera d’arte riesce a conservare nel tempo.

In questo quadro e attraverso il concept di costituzione della Fondazione SoutHeritage come “fondazione espansa”, questo importante progetto culturale prende vita negli spazi di un luogo storico e simbolico della Basilicata che la fondazione contribuisce a vivificare: Palazzo d’Errico un nuovo spazio museale regionale moderno nell’esprimere una nuova concezione di museo, oltre che nella conservazione delle opere anche come ambiente in cui fruizione estetica, ricerca e sperimentazione, riescono ad accrescere la cultura del territorio e unire la materialità dell’opera d’arte all’immaterialità della sua funzione politica e intellettuale.

A più stretto contatto con la creatività locale è invece il progetto satellite Appendix presentato presso la Cappella del Purgatorio, il cui titolo ribadisce la funzione di gemmazione diretta dalla mostra presentata negli spazi della pinacoteca. Anche questo progetto, a cura di Lucia Ghidoni, nato per la promozione della creatività che lavora sul territorio, crea un dialogo tra ricerca artistica attuale e gli elementi storicamente consolidati esposti nella mostra Oltre il Moderno. Le opere in situ degli artisti coinvolti (Bruno Di Lecce, Donato Faruolo), creano riferimenti e suggestioni che ribadiscono a più riprese lo spirito del nuovo progetto di promozione e valorizzazione della collezione,
 che intende proporsi come luogo vitale aperto anche alla creatività del territorio.
Titolo | Titled
OLTRE IL MODERNO / Un percorso tra i capolavori della Collezione d’Errico e l’arte contemporanea
Progetto | Project
Ente Morale Pinacoteca - Biblioteca Camillo d’Errico / Palazzo San Gervasio
A cura di | Curated by
Angelo Bianco, Direttore Artistico | Artistic Director Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea 
Inaugurazione | Opening 
sabato 27 giugno 2009 ore 18 > 21 | Saturday, June 27th 2009 - 6 pm > 9 pm
Palazzo d’Errico - Corso Manfredi 112 / Palazzo San Gervasio PZ_I 
Sedi | Exhibition venues
Palazzo d’Errico – Corso Manfredi 112 / Palazzo San Gervasio PZ _ I
Cappella del Purgatorio – V. Diaz / Palazzo San Gervasio PZ _I
Periodo | Dates 
29 giugno > 26 settembre 2009 – Lun. > Dom. 10-13_17- 20 / ingresso gratuito
June 29th > Sept 26th 2009 – Mon.>Sun. 10 am - 1pm_5 pm - 8 pm / free admission
Info
p / f +39 0835 240348 | +39 0972 44246 - pinacotecaderrico.eu - southeritage.org
southeritagepress@southeritage.org - pinacotecaderrico@gmail.com

Progetto in collaborazione con | project in association with

Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea / Matera

il sostegno di | with the contribution of
Unione Europea Regione Basilicata Provincia di Potenza
patrocinio | patronage

Palazzo San Gervasio A.P.T. Basilicata

supporto tecnico | supported by 

A.A.Pi. Protezione Civile

AVVERTENZA | Legge 196/2003 - 1/1/2004. Gli indirizzi E-Mail presenti nel nostro indirizzario provengono da richieste di iscrizioni pervenute al nostro recapito o da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in Internet, da dove sono stati prelevati. I Vs. dati sono acquisiti, conservati e trattati nel rispetto della Legge 196/2003. Il titolare dei dati potrà richiederne in qualsiasi momento la conferma dell'esistenza, la modifica o cancellazione come previsto dall'articolo 13. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (Privacy L.196/2003), ma può succedere che il messaggio pervenga anche a persone non interessate, in tal caso vi preghiamo di segnalarcelo scrivendo come indicato l'indirizzo di posta elettronica che desiderate rimuovere dalla lista. La nostra intenzione è quella di evitare fastidiosi invii multipli se ciò avvenisse ce ne scusiamo sin d'ora invitandovi a segnalarcelo immediatamente con un invio all'indirizzo southeritagepress@southeritage.org con oggetto: CANCELLA. Se utilizzate più account, specificate l'indirizzo esatto da rimuovere. Grazie.

WARNING | In line with the law terms envisaged in ITALY (Law 196/2003 - 1/1/2004) on the Protection of Personal Data, we inform you that your email address has been included in the databases of SoutHeritage Foundation for Contemporary Art. If you prefer not to receive our new updates, please reply at this email with subject REMOVE. Thank you. 
Sergio Vega
Paradise on fire 
2008 part.
chromogenic print
106 x 134 cmHerman van Swanevelt
Paese con boscaglia
1650 (?) part.
olio su tela | oil on canvas 
131x156 cm.

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L'Officina del Volo. Futurismo, pubblicità e design 1908-1938
Dal 20 giugno al 18 ottobre Varese ospita una mostra dedicata al tema del volo.
La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è sponsor

Apre questa sera, venerdì 19 giugno, al Civico museo d'arte moderna e contemporanea al Castello di Masnago (Varese) la mostra "L'Officina del Volo. Futurismo, pubblicità e design 1908 - 1938". Promossa dall'assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, dalla Provincia e dal Comune di Varese, in occasione del centenario del primo volo di un pilota italiano, vede tra gli sponsor la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Ideata e curata dal Massimo & Sonia Cirulli Archive di New York, l'esposizione affronta il tema del volo attraverso oltre 150 opere - tra manifesti, dipinti, sculture e oggetti di design - molte delle quali inedite, provenienti dall'archivio privato newyorkese, oltre che da musei e istituzioni internazionali.
«La mostra rende omaggio a Varese come città simbolo dell'industria aereonautica; al suo sapersi innovare», spiega il vice presidente vicario della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Ignazio Parrinello. «Quale banca del territorio, vogliamo dare valore a quello che il territorio rappresenta. E, raccogliendo lo spirito della mostra, siamo promotori di un credito cooperativo che punta sempre più in alto».
La mostra raccoglie una settantina di manifesti realizzati dai più rappresentativi artisti del periodo come Sironi, Codognato, Wildt, Mazza, Gros, Boccasile, Corbella, Tato, Gobbo e Borgoni. Sono i "manifesti commemorativi", legati a tutti quegli eventi di carattere promozionale che hanno distinto il percorso dell'aviazione italiana: dai primi "Circuiti Aerei" di Brescia, Milano o Firenze (1908-1911), alle Trasvolate Atlantiche di Cesare Balbo del 1931 e 1933, fino alla presentazione delle nascenti compagnie aeree civili come l'Ala Littoria e la LATI (Linee Aeree Transcontinentali Italiane).
Presenti anche una quarantina di tele, appartenenti al movimento del Futurismo -di cui quest'anno ricorre il centenario- e legate al linguaggio dell'Aeropittura, poetica che prende propriamente corpo a ridosso della fondazione dell'Aereonautica Italiana. Esposti capolavori di Balla, Depero, Bruschetti, Ambrosi, Baldessarri, Marinetti, con alcuni esempi di paroliberismo, come nel caso di "RrRr Rumore di Aereoplano" (inchiostro e collage su carta, 1927) di Munari e alcune testimonianze preziose di Sepo, Bucci, Sironi e Boccioni.
Ad arricchire il percorso, oltre ad un nucleo di importanti aereosculture di Mino Rosso e Thayaht, anche alcuni oggetti di design. Inoltre, cimeli, memorabilia e curiosità appartenenti ad aviatori famosi (come Balbo e D'Annunzio), e modellini di aerei ed eliche, oggetti che provengono dagli oltre 30mila pezzi della Collezione dell'Archivio Cirulli, il maggior archivio storico privato di arte italiana del Novecento.
La mostra si inserisce nella manifestazione "Vola Veloce Varese" che prevede anche l'iniziativa "Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale", dal 27 giugno al 22 novembre a Villa Menafoglio Litta Panza di Varese.

L'Officina del Volo. Futurismo, pubblicità e design 1908 - 1938
Civico museo d'arte moderna e contemporanea Castello di Masnago
Via Cola di Rienzo, 42 - Varese

Dal 20 giugno al 18 ottobre
Orari: dalle 10 alle 12.30; dalle 14.30 alle 18.30
Terzo sabato di ogni mese, chiusura posticipata alle 22
Lunedì, chiuso

 www.comune.varese.it
www.varesecultura.it
musei.masnago@comune.varese.it
Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - Cell. 340.9665279 - Mail. mparotti@eoipso.it

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SCANNING ROBIN

venerdì 19 e sabato 20 giugno
Work-shop - Stanza d’ascolto - Concerto
Oblomova - Perditempo - Museo Nitsch

 Speculum Celestiale

domenica 21 giugno fino all’alba di lunedì 22 giugno
Vigna San Martino

Chiunque assiste alla grande sinfonia dei ritmi, prima o poi ha l’occasione per osservare che le maree organiche e cosmiche costituiscono le forme polarizzate di una totalità ritmica corrispondente alle palpitazioni che si presentano in entrambi i regni vegetale e super-organico.

Ludwig Klages, I Ritmi Sinfonici della Terra, da Dell’Eros Cosmogonico, 1922

 Per comprendere il mondo contemporaneo bisogna osservare il globale sia come sistema integrato che come insieme caotico di segni, ed imparare a navigare in questo flusso di sensazioni. La molteplicità è uno schema delle parti che mutualmente creano un quasi-intero, in trasformazione con il variare degli elementi. I tre giorni di eventi, organizzati dalla E-M Arts e dalla Fondazione Morra, rappresentano un’occasione particolare per approfondire tematiche e motivi del cyber space. Gli incontri puntano, singolarmente e nella loro totalità, a una sinestesia di diverse arti e stimoli in cui confluiscono musica, poesia, arte, natura e dissertazioni filosofiche.
In prima assoluta a Napoli, il compositore inglese Robin Rimbaud aka Scanner è in residenza presso alcuni dei più vibranti spazi artistici della città che concorrono per la prima volta alla realizzazione di un progetto polisemico. Robin presenta un ampio spettro della sua attività offrendo al pubblico un viaggio introspettivo nel suo emisfero poetico. Il 19 giugno sono affiancati un work-shop allo store Oblomova, dove Scanner si confronta col suo lavoro, e presso il drink book-shop Perditempo una stanza d’ascolto dj-set dove l’artista seleziona - quasi come un audio ritratto affettivo - alcune composizioni di autori favoriti. Il 20 giugno sulla terrazza panoramica del Museo Nitsch, quando la luce naturale si confonde con quella elettrica, nel corso del concerto Ghosts of the Present, Scanner attraversa territori sperimentali fra suono, spazio, immagine e forma: si tratta di pièces musicali stratificate e seducenti che impiegano la tecnologia in modo oscillante e non convenzionale, dei collages di musica elettronica che restituiscono conversazioni telefoniche intercettate, rumori metropolitani e sensazioni sincopate.
Speculum Celestiale, ideato nel 2007 da Maurizio Elettrico, Domenico Mennillo e Raffaella Morra per la Vigna San Martino, ambiente straordinario quasi utopico di sopravvivenza agricola nel cuore di una metropoli, rievoca l’incanto artificiale di un giardino reso paradisiaco dall’arte umana. Area verde visibile da grande distanza e sovrastata da imponenti monumenti, la Vigna San Martino rappresenta uno dei simboli più qualificati della città e in quest’ottica naturale-culturale diviene Speculum Celestiale, specchio di bellezze naturali ed artistiche, incontro-scontro tra arte e natura nell’idea di un recupero della campagna sul profilo estetico e spirituale.
L’evento Sinfonia Diagonale del 21 giugno nasce da un’idea di Viking Eggeling; nel 1920 l’artista svedese scrive con Hans Richter l’opuscolo Universelle Sprache, in cui si descrive un linguaggio universale astratto basato sulla relazione polare di forme elementari che oltrepassa le frontiere nazionali. Attraverso un’analisi scientifica di contrasti e analogie degli elementi, definita Generalbaß der Malerei (dinamica del contrappunto), si potrebbe ricostruire un linguaggio pre-esistente nell’Eden, dove il più semplice e il più complesso, le sensazioni, i pensieri e gli oggetti assumono l’essenza di una forma astratta. L’arte è l’energia creatrice comune che organizza il progresso dell’umanità e collegandosi all’esperienza del cambiamento ritrova la sua funzione sociale e concede una chiara comunicazione dei significati puri, delle idee ed emozioni naturali, non contaminate dalla realtà soggettiva, per sviluppare nuovi organi di percezione. Il risultato è Symphonie Diagonale 1924, film muto in cui linee, cerchi, forme e luci sono analizzati oggettivamente secondo un intervallo temporale controllato di effetti visivi, che agiscono allo stesso modo dei principi musicali, come il ritmo, il timbro e l’intensità.
La natura omnidirezionale dei suoni che avvolgono l’ambiente e ci raggiungono passivamente, mixando insieme rumori e strutture organizzate, può condurci verso una metodologia differente di analisi dei mutamenti estetici e fenomenologici. Quando il suono non verrà più riconosciuto per la sua fonte di origine, ma ascoltato per la sua pura ed immediata proprietà sensazionale, soltanto allora sarà svelato il sentiero per comprendere il carattere multiplo delle emozioni, come onda o flusso di milioni di minuscole (micro) particelle percepibili, tutt’ora al lavoro per sorgere come (macro) molecole della conoscenza, effimere come un arcobaleno.
Per l’occasione verrà pubblicato il secondo libro Speculum Celestiale, con i testi di Raffaella Morra, Loredana Troise, Maurizio Elettrico, Domenico Mennillo, degli artisti invitati per Sinfonia Diagonale, nonché le schede botaniche del Giardino delle Visioni e quelle delle farfalle allevate in Ab Anima.

Scanning Robin

19 giugno
ore 19 - Oblomova Robin Rimbaud aka Scanner Work-shop
ore 22:30 - Perditempo Stanza d’ascolto dj-set

20 giugno Museo Nitsch
ore 19:30 - presentazione del progetto Transient Spaces - The Tourist Syndrome
con Marina Sorbello e Antje Weitzel, Uqbar Berlino
ore 20 - Scanner Ghosts of the Present concerto

Speculum Celestiale Sinfonia Diagonale

21 giugno Vigna San Martino
ore 19:30 - passeggiata per i sentieri del Giardino delle Visioni & Ab Anima
ore 21:00 - Andrea Cusumano e Giuseppe Lomeo Cunto, performance
ore 22:30 - Scanner + Roberto Paci Dalò The Napoli Files concerto
Giacomo De Luca, live visual
ore 24:30 alle ore 6:00 - Paul Alexandrow, Stefan Draschan aka Monte Disco & Christian Wandling aka Slick, Resolut Vienna vs recessione globale / lieber orgien als sorgien dj-set

Biglietti

21 giugno Vigna San Martino: €. 15,00 / studenti €. 7,00 (solo PREVENDITA, non sarà possibile acquistare i biglietti all’ingresso)

Prevendite

Museo Nitsch, vico lungo Pontecorvo, 29/d - Tel. 081 5641655
Oblomova, via San Sebastiano, 20 - Tel. 081 4420855
Perditempo, via San Pietro a Maiella, 8 - Tel. 081 444598

www.em-arts.org
www.fondazionemorra.org
www.museonitsch.org
www.giardini.sm
www.perditempo.org
www.myspace.com/oblomova_shop
www.scannerdot.com
www.velvet.it

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BabyR_1

 

Lidia Bachis_Giusy Calia_Franco Casu_Chiara Demelio_Elisabetta Falqui_Gavino Ganau_Gruppo Sinestetico_Nilla Idili__Jara Marzulli_Tonino Mattu_Michele Mereu_Marco Pili_Progetto Askos (Chiara Schirru e Michele Mereu)_Francesca Randi_Pietro Sedda_Gianfranco Setzu

 

Ideazione e cura Askosarte

Direzione artistica e testi in catalogo Ivo Serafino Fenu

La mostra è realizzata grazie al supporto dellAssessorato alla cultura del Comune di Nurachi

Nurachi (Or) Museo ”Peppetto Pau”

27 giugno – 12 luglio 2009

h. 19.00/21.00 (chiuso lunedì)

INGRESSO LIBERO

 

Inaugurazione sabato 27 giugno ore 20.00

 

body painting a cura di

Sonia Floris

 performance musicale della pianista

Cinzia Casu

styling

Carlo Petromilli  

 

 

Baby R_1 è la seconda mostra in programma all’interno della rassegna di arte contemporanea TROPPO PERIFERICI>>fenomenologia dei margini.

il tema è il rapporto tra il corpo e la realtà mediato ogni giorno di più da "appendici" tecnologiche. Processo che affascina gli amanti del mondo virtuale, ma preoccupa chi vede in questo progressivo distacco dalla "natura" il rischio di perdere qualcosa che si chiama "umanità".

    

www.askosarte.it

askosarte@yahoo.it
Info 3476654722

«Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5, 43-48)

 

«Alla luce del dilagare delle nuove tecnologie all’interno della società, Donna Haraway propone i nuovi modelli della “volontà di sapere” dell’ordine contemporaneo. La tecnologia, prodotto umano per eccellenza, ha da sempre moltiplicato ed esteso quelle che sono le facoltà umane. Oggi, però, questo cammino parallelo è divenuto così intimo che il tecnologico e il biologico, come categorie, si stanno intersecando e completando vicendevolmente. “Le macchine pre-cibernetiche potevano essere infestate, ma, in fondo, le macchine non si muovevano, né si progettavano da sole. Non erano autonome, non potevano raggiungere l’ideale umano ma solo  schernirlo. Le macchine di questa fine secolo hanno reso totalmente ambigua la differenza tra naturale e artificiale, mente e corpo, le nostre macchine sono fastidiosamente vivaci e noi spaventosamente inerti”».

(Francesca Alfano Miglietti)

Identificare l’Umano e la sua essenza col corpo, con la sua immagine e/o con la sua cruda fisicità, può apparire, in un’ottica trascendentale, limitato e limitante. Tuttavia, prescindere dal corpo sarebbe non meno riduttivo per l’impraticabilità di una dimensione meramente spirituale rispetto alla complessità della natura umana, con la quale anche il Cristo, in fondo, dovette fare i conti. Del resto, è da tempo che l’arte ha scelto proprio il corpo come luogo privilegiato del conflitto contemporaneo, un corpo usato e abusato, un corpo straziato e offeso, un corpo ostentato nella sua deformità e vilipeso nella sua innocenza, un corpo «carnaio di segni» (Foucault) e, per la ricerca contemporanea, segno per antonomasia. Al contrario, la scienza, in un percorso che dall’umano, troppo umano nietzschiano passa, senza soluzione di continuità, al più umano dell’umano di Blade Runner, manipola e altera il corpo con finalità eugenetiche o lo riproduce e lo moltiplica con processi e scopi a dir poco inquietanti. Uno degli ultimi nati si chiama Repliee R-1, un androide partorito dalle menti dei ricercatori del dipartimento di robotica dell’Università di Osaka. La creatura ha le sembianze di una bambina di cinque anni ed è stata presentata qualche mese fa al Ceatec, la fiera tecnologica di Tokyo. Baby R-1 è l'ultima versione del robot a cui il team di ingegneri giapponesi lavora già dal 2003. È una giovane giapponese ricoperta di pelle flessibile al silicone e il suo volto è liscio e levigato. Secondo gli inventori la sua funzione è quella di dare aiuto ad anziani e disabili che faticano a muoversi, per qualcuno, una volta prodotta su larga scala, sarà un ulteriore passo avanti della nuova cyber-pedofilia.

(Ivo Serafino Fenu)

 

La pelle inganna […] Nella vita si ha solo la propria pelle […] c’è un errore nelle relazioni umane perché uno non è mai ciò che ha […] Ho una pelle d’angelo ma sono una iena, ho una pelle di coccodrillo ma sono un cucciolo, una pelle nera ma sono bianco, una pelle da donna ma sono un uomo; non ho mai la pelle di ciò che sono. Non ci sono eccezioni perché non sono mai ciò che ho »

(Eugénie Lemoine-Luccioni)

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Priska C. Juschka Fine Art
Adam Parker Smith: Untitled, 2009
Adam Parker Smith
Untitled, 2009
Performance still, Lambda print
32 x 48 in. (82 x 122 cm)
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
547 West 27th Street, 2nd Fl.
New York, NY 10001
P: +1 212 244 4320
F: +1 212 594 5452
Currently on view:
Dannielle Tegeder
Arrangements to Ward Off Accidents
Drawings and mixed media installation
May 21 – July 31, 2009
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
P R E S E N T S
Adam Parker Smith
A Greek Play with a Main Character Named Oblivious
June 23 – July 31, 2009
Opening reception: Tuesday, June 23, 6:00 – 9:00 PM

Priska C. Juschka Fine Art is pleased to announce A Greek Play with a Main Character Named Oblivious, Adam Parker Smith’s second exhibition at the gallery. With this exhibition, Smith continues his ongoing exploration in various media of the cognitive ambiguity of our feelings — what lies beneath the surface of our emotional memory.

Upon entering the exhibition space, the word “CELEBRATE,” in capital charred wooden letters, spells out an emotional fragility Smith investigates further with this show. Invoking Harold Pinter’s plays, The Homecoming (1964) and Celebration (1999), Smith’s works assume quasi-characters who play out a psychological ambiguity where celebratory events, a birthday party, an anniversary and their commemorative rites, become not only an occasion of joy, but a testimony to the unspoken emotional turmoil of the characters involved.

Smith sculpturally paraphrases Sigmund Freud’s The Uncanny — a cognitive dissonance or ‘uncanniness’ in our domestic sphere, provoked by an uncomfortable feeling caused by simultaneously holding contradictory ideas or beliefs — and subjects the viewer to a repertoire of psychological references.

The show’s title points to a fictitious character, Oblivious, signifying complete unawareness of one’s surroundings or the absorption in some thought that induces forgetfulness. Recalling the Greek goddess and river of unmindfulness, Lethe, whose water caused the revocation of memory for the ones who unwittingly drank from it, Smith’s implied character leads his audience through an ostensibly loosely connected body of work interwoven by association. An upside down inflatable children’s pool, pinned to the ceiling with Mylar ballons; a tall coffee table holding a miniature plastic amusement ride horse that balances on its nose while a carved wooden face holds the coffee table in its mouth about half-way up the base; and a crooked fireplace made from wood whose surface is scratched obsessively and donned with a gold necklace spelling out Pussyfart — alludes to more than just a discordant home. Smith tackles domestic taboos like abuse and violence while hinting that the characters of this artifice are to a degree unaware of the implications — and partially willing to pretend that the party, and therefore the ploy, must go on...

Adam Parker Smith was born and raised in Northern California. He currently lives and works in Brooklyn, NY. He holds a BA in Fine Art from the University of California at Santa Cruz, CA and an MFA from the Tyler School of Art, Temple University, PA. His work has been the subject of several solo and group exhibitions nationally and internationally, including It Feels Good to Be Faithful to You, Delaware Center for Contemporary Arts, Wilmington, DE (2005-06); The Peekskill Project, Peekskill, NY (2008); State of the Art: New York, Urbis, Manchester, UK (2008) and most recently, Bold as Love, in the Broadway Windows at New York University, New York, NY (2009). Smith has been selected for numerous awards and residency programs such as the Chashama Studio Program, New York, NY (2006-08); the Blue Sky Program, Woodstock, IL (2007); the Bemis Center for Contemporary Art Residency Award, Omaha, NE (2007-08); the Jentel Residency Program, Banner, WY (2008); the Djerassi Resident Artist Program, Woodside, CA (2008); and most recently, the Elizabeth Foundation Studio Award, New York, NY (2009). Smith has also been accepted into the Sculpture Space Residency Program, Utica, NY (2010).

GALLERY HOURS: Tuesday through Saturday 11:00 AM to 6:00 PM or by appointment.

For information on Adam Parker Smith, please click here.

You can find daily updates of the gallery news at www.priskajuschkafineart.com.

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Raffaele Nigro, caporedattore Rai, autore di numerose opere, tra cui

“I fuochi del Basento” (1987 Premio Supercampiello), “Malvarosa” (2005 Premio Mondello e Premio Campiello),  ha dato alle stampe nel 2008 ”Novecento a Colori / Percorsi nell'arte di un secolo infinito”, Editore Progedit, pag.256. Introdotto da un’accurata prefazione di  Ettore Catalano

e da una presentazione autobiografico-esplicativa dell’opera da parte dell’autore, è una vera e propria enciclopedia dell’arte, ” un racconto delle vicende dell’arte e degli artisti da Cantatore a Bruno Caruso e Fausto Pirandello, da Giorgio De Chirico a Giuseppe De Nittis, per citare solo alcuni nomi, le cui opere hanno suscitato in Raffaele Nigro”suggestive immagini”e lo hanno sospinto a un primo abbozzo di storicizzazione dell’arte in Puglia  con  “una rivisitazione di [quegli]autori che hanno colorato il cielo dell’arte nel corso del Novecento” .

Raffaele Nigro, nella sua pubblicazione”, eesploando anche la storia e le vicende d’arte di Nicola Andreace, che con altri artisti deve molto alla Puglia, per esserne figlio, e per essersene ispirato”, così interpreta e testimonia:

 “Come si fa a parlare di Nicola Andreace senza seguire la sua lunga attività di grafico, di pittore, di scultore, che interpreta di volta in volta, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, la cultura meridionale nel suo continuo trasformarsi e nel suo innestarsi alla cultura nazionale? Le sue preoccupazioni socio-politiche lo inseriscono, all’indomani della Riforma fondiaria democristiana, in quel contesto creativo di ribellione all’emarginazione e allo sfruttamento del mondo contadino. Tutti i temi agitati dal comunismo e dal  meridionalismo  sono presenti nella sua pittura accesa da un cromatismo caldo infuocato e materico. Andreace non teme di sfidare il realismo, cammina sul filo della figurazione in un andirivieni tra Guttuso, Cantatore, il classicismo italiano, salvandosi continuamente attraverso il ricorso al simbolo espressionista. Un espressionismo contadino lo dicono, quasi per contrapporlo a quello metropolitano. Centri storici, vicoli, monumenti della sua Massafra o del mondo tarantino, accesi da rossi e ocra sgargianti, illuminati da colori di fuoco e nel contrasto col chiarore del cielo e delle strade. La passione politica di un mondo bracciantile abbandonato dallo Stato è metaforizzata da quei colori, da quelle case. Dentro le mura si vive una vita di povertà, piccole povertà lasciate intuire dal colore. Tuttavia nella pittura degli anni Cinquanta nell’insistnza sui volti e su un panorama antropologico, squisitamente strapaesano, c’è l’espressione di un orgoglio, l’appartenenza a un mondo e a una civiltà antichi, la cultura magnogreca espressa attraverso i colori terrosi, l’ocra, la sanguigna. Un mondo di terracotta, un mondo pietrificato, scavato dagli archeologi, fermo sulla gravina di Massafra, sulla piana di Taranto. Sono i contadini, le donne, i quartieri di calce e di tufo, Un mondo fermo e, tuttavia, lirico. Ma gli anni Sessanta portano a Taranto l’Italsider. La campagna viene sventrata, le tombe di un mondo meridionale e contadino, custodite per secoli nella loro miseria ma nella loro dignità arcaica, vengono devastate, squinternate, violate, scombussolate, frantumate. È tutta una civiltà allo sbando, No, non era questo che si chiedeva al governo. Non era questo sfacelo. Nasce l’espressionismo tecnologico. Nella tela appaiono ordinate e scisse e tagli perpendicolari. I contadini e le donne, sedute un tempo alle sedie sulla porta di casa, perdono la loro serenità antica, s’ingabbiano in riquadri , appaiono prigioniere dietro il reticolo dei tagli violenti, delle grate, delle ciminiere. Un panorama di attrezzature meccaniche e di manufatti del ferro e dell’acciaio accompagna un mondo contadino che si è fatto metalmeccanico, sotto un cielo di piombo, in un labirinto irriconoscibile che non ha più i fichi d’India, gli agrumeti, gli oliveti, le agavi, il mare, le gravine, gli ipogei basiliani, i cavalli, i muli, le galline. Tutto stravolto, tutto ucciso. A partire dal Sessantotto, Andreace scopre la poesia visiva, non a caso il suo rapporto con Michele Perfetti e con Eugenio Miccini e scopre gli ideogrammi e gli innestogrammi  dello sperimentalismo poetico- pittorico. Tutta la grafica del pittore di braccianti metalmeccanizzati, la cartellonistica, il lavoro di pubblicitario non sono che una continua immersione in una cultura tecnologica ormai imperante, un de profundis alla cultura contadina, ormai imprigionata nei ponteggi, nelle gru, nei tubi Dalmine, nei lettering, che racchiudono come in fotoceramiche e in foto ricordo occhi, volti, profili, piani americani, immagini che appartengono all’oleografia e al ricordo di contadini ciondolanti su asini. È l’allucinazione tecnologica la bara di un mondo al quale Andreace resta saldamente ancorato, pur consapevole che non c’è diga capace di frenare il progresso, non c’è argine al fiume straripante della storia e della modernità. Le figure muoiono nella loro inquietudine o in una meccanicistica serenità compositiva e appaiono umbratili, sono diventate apparizioni, fantasmi, lemuri, zombi.  Il presente è un labirinto di tubi e di diagrammi di nevrosi e di pragmatismo e di psicanalisi. Il passato è defunto, irrimediabilmente stravolto, come la piana degli agrumi, come il mare, come il mare  un tempo quieto della nostra coscienza, dello sguardo e della nostra fantasia.  

           

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ROMA, MERCOLEDI' 24 GIUGNO 2009, ORE 18: AL CAFFE' LETTERARIO IL TEATRO DI SERENA MAFFIA

Serena Maffia, giovane autrice e regista, nonchè giornalista e direttore, insieme a Dante Maffia, della nota rivista "Polimnia" pubblicata da Lepisma, è la protagonista del prossimo appuntamento di "Sinergie d'Arte al Caffè Letterario" (Mercoledì 24 giugno, ore 18, via Ostiense 95, Roma, ingresso libero).
La Maffia presenterà l'opera teatrale da lei scritta e diretta "IL TIRCHIO" con Marianna Antonelli, Diego D'Elia, Francesco Pompilio, Carolina Tafuri. Scene e Grafica SMt, Costumi SMt, Produzione I.M.&C.
Interventi: Fabio Pierangeli curatore del volume "Qui e ora", il teatro di Marco Baliani, Serena Maffia, Giuseppe Manfridi, Nina Maroccolo, Edizioni Nuova Cultura.
Conduzione e interviste a cura di Deborah D'Agostino.

Con questo appuntamento termina, per il momento, "Sinergie d'Arte al Caffè Letterario", che riprenderà mercoledì 30 settembre, dopo la pausa estiva, con la presentazione dell'antologia "L'ape poeta", curata da Teresa Amendolagine con il coordinamento editoriale di Tina Emiliani (Edizioni Artescrittura).

"Sinergie d'Arte Estate" continua invece con i seguenti appuntamenti nelle località di Anzio e di Fiuggi:

ANZIO - 8/7/09, ore 21.30: SINERGIE D'ARTE ESTATE
Presentazione del libro Unesco "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Ed. Artescrittura) e letture poetiche con la partecipazione di autori membri di associazioni locali.
Biblioteca di Anzio - VILLA ADELE - P.zza Cesare Battisti
A cura di Autori Online e in collaborazione con altre associazioni, all'interno della rassegna organizzata dalla responsabile della Biblioteca, Anna Rita Federici, e patrocinata dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Anzio.
Seguirà cocktail.  

FIUGGI - 9/7/09, a partire dalle ore 18.00: SINERGIE D'ARTE ESTATE
All'interno del Festival Caraibico, letture poetiche di autori italiani e stranieri. A cura di Autori Online, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Fiuggi.

Vi attendiamo, e vi preghiamo di dare la massima diffusione!

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Autori Online - http://www.autorionline.org
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Nell’ambito della programmazione culturale promossa dal Comune di Bioggio sarà inaugurata

presso la Casa comunale venerdì 26 giugno 2009 alle 18.30

la mostra di HERMANUS Van der Meijden.

L’artista nasce ad Utrecht (NL) nel 1915 e muore ad Iseo (CH) 1990.

 Hermanus dal 1938 al 1940 frequenta la Tekenakademie (Accademia di Belle Arti) ad Amsterdam. Nei primi anni '50 si avvia ad un radicale mutamento della sua pittura che si orienta verso l'astrattismo. Nel 1952 realizza la sua prima mostra personale ad Utrecht. Nel 1953 lascia I Paesi Bassi e si trasferisce in Ticino, prima a Vernate poi ad Iseo; dal 1966 ha uno studio a Neggio, dove lavorerà fino alla sua scomparsa nel novembre del 1990.

Nei boschi Malcantonesi del Ticino, Hermanus trova nella natura una grande ispirazione per tutta la sua opera, che sarà sempre astratta, e riconoscibile nella corrente dell'"arte concreta". Senza mai voler aderire ad una scuola, è comunque attratto dal lavoro di altri artisti, quali Radice, Reggiani, Magnelli, e Poliakoff; nonché da scultori come Moore e Brancusi. Durante tutto il suo percorso creativo partecipa ad innumerevoli mostre collettive e personali, in tutto il mondo; dalla metà degli anni '70 è membro della SPSAS (oggi Visarte). Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private..

 Ivo Zanoni, venerdì 26 giugno 2009 alle 18.30, presenterà le opere dell’artista.

 La mostra resterà aperta: dal 26 giugno al 6 settembre 2009

sarà possibile visitarla

il lunedì dalle 16.00 alle 17.00

giovedì dalle 11:00 alle 14.00 e

 martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.45 alle 11.45.

o su appuntamento

 informazioni: tel. 091 611 10 50 / 079 602 45 00

*******************************************************************************************************************************************************************San Severino Marche (MC) 

“Arte e Natura” Collettiva Movimento “Irrealismoartistico” di Messina 

Interessante mostra collettiva di pittura, organizzata dal Movimento “Irrealismoartistico” di Messina, dal titolo “Arte e Natura”, promossa dall’artista messinese Biagio Cardia. Forte del successo e del consenso del pubblico nelle precedenti manifestazioni, ancora una volta l’organizzazione, passa oltre lo Stretto, per raggiungere San Severino Marche (MC) e mettere in mostra, da Sabato 11 al 25 Luglio 2009, presso l’Associazione “La Tavolozza”, opere di artisti provenienti da diverse città. Su richiesta del presidente, Giovanni Florio, grazie anche all’impegno dall’artista Pasquale Torchia, di San Severino. La città di San Severino Marche trae le sue origini dall’antica Septempeda: colonia e municipio romano, importante per la posizione sulla via che collegava l’Adriatico alla Flaminia. A questo periodo risalgono sia le numerose chiese gotiche visibili in città e nel territorio, sia le opere lasciate dalla locale scuola pittorica. Il monumento più vistoso della città è la grande piazza porticata, dall’insolita forma a fuso. Su un lato si trova il teatro Feronia, opera dell’architetto settempedano Ireneo Aleandri che lo fece costruire nel 1827 sulle rovine di un teatro ligneo settecentesco. Oggi è uno dei più importanti centri turistici del maceratese. Da segnalare la presenza alla vernissage, della pittrice e critico d’Arte Teresa Rizzo di Messina che, oltre ad esporre le sue opere nella mostra, insieme ai numerosi partecipanti, illustrerà il catalogo con una sua presentazione. La collettiva, sarà occasione per molti artisti “giovani e meno giovani” selezionati, per mettere a confronto le diverse culture artistiche e culturali. Oltre agli stessi promotori del Movimento “Irrealismoartistico” che, nel 2005 hanno sottoscritto il Manifesto: Biagio Cardia, la pittrice Maria G. Raffaele (CZ) e il pittore Zuna (ME), è prevista la presenza di numerosi altri pittori: Adriana Antonini, San Severino Marche (MC); Elio Antonini, San Severino Marche; Vittoria Arena, (ME); Livio Bellabarba, San Severino Marche; Franco Cappelli (Pistoia); Maestro Giuseppe Cascella, Nocera Inferiore (Sa); Angela Catolfi, Treia (MC); Antonia Eleonora Cavaleri, Canicattì (AG); Marco Cordaro (PA); Maestro Carmelo Dinaro (ME); Giovanni Florio, San Severino Marche; Marcella Gemelli, (ME); Maria Irene Maccari, Muccia (MC); Annunziata Mariani, Muccia (MC); OKKINO, (ME); Claudia Piccoli di Latina; Tania Triolo, (ME); Maria Ventura, Gela (CL); Gaetano Villeggiante, Reggio Calabria; e Alfredo Zagaglia, San Severino. E’ importante segnalare che gli Artisti selezionati, che partecipano alla mostra, hanno ormai al loro attivo la presenza in diverse collettive e personali di pittura, in mostre nazionali e internazionali. 

www.irrealismoartistico.it; 


Sottopasso
Arte in volo
a cura di Olga Gambari e Massimo Fiuman�
da maggio 2009 a settembre 2010
Inaugurazione 27 giugno 2009 ore 18:00
sede: binario 1, stazione ferroviaria Vigezzina di Domodossola
Nella Stazione Ferroviaria Vigezzina di Domodossola, che collega due culture, due confini, tra la Svizzera e l'Italia, passano ogni anno due milioni di persone.
L'associazione Ingremiomatris ha scelto una postazione nel cuore di questa stazione, per aprire una galleria fuori dal comune. Una storica carrozza degli inizi del '900, dagli elegantissimi e spartani interni in ciliegio, recentemente restaurata e tenuta come un'opera d'arte in s�, ferma sul Binario 1, diventa spazio d'arte dove per 17 mesi sfileranno artisti e opere.
Osserveranno la gente e proveranno a dialogare, a far fermare qualcuno, a raccontare comunque le loro storie. Useranno il linguaggio visivo, quello del colore, delle emozioni, delle forme, del movimento.

Se le gallerie di tutto il mondo lamentano che ormai, dopo la serata dell'inaugurazione, nessuno passa pi�, quale migliore possibilit� di avere un pubblico continuo, ricco, quotidiano, affezionato? La carrozza, ferma sul suo binario, diventer� una galleria a statuto speciale, un esemplare unico. Dai sei grandi finestrini illuminati e orientati verso il marciapiede, le opere saranno visibili dall'esterno, osservabili solo da fuori, da chi passa l� vicino.
Per il resto il corpo del vagone sar� chiuso, un luogo a s� un po' magico. Una galleria come una vetrina, che si protende per cercare il contatto. Un susseguirsi di mostre che dureranno circa un mese e mezzo, con personali e collettive, spaziando dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla videoinstallazione, etc.
Il 27 giugno 2009 si inaugurer� con una collettiva a cura di Olga Gambari, a cui partecipano sei artisti:
 
Elisa Gallenca
Elena Biringhelli
Alessandro Gioiello
Enrico Tealdi
Claudio Zoccola
Francesca Renolfi
Tutta la rassegna � idealmente ispirata alll'idea stessa di volo, di partenza, di nomadismo concettuale. Il volo � una perfetta metafora dell'esperienza artistica. Voli che si compiono in ogni opera, sperimentazioni che partono da terreni conosciuti per esplorare altri mondi e altri cieli. Ogni tensione artistica � cos�, un volo, che porta l'artista stesso ma anche il pubblico, nel momento del contatto. L'arte � un insieme di tentativi, esperienze, approcci a tentare il salto, comunque, verso qualcosa.
Nelle mostre che si susseguiranno la figura di Geo Chavez � un'eco, una texture che tiene insieme e su cui si sviluppa, come un orizzonte, la struttura del progetto. Chavez sar� una sorta di compagno di volo.Geo Ch�vez, aviatore di origini peruviane che per primo trasvol� le Alpi nel 1910 perdendo la vita, a soli 27 anni, mor� in un tragico incidente proprio a Domodossola.Il 27 settembre 2010, la citt� celebrer� infatti il centenario della morte di questo personaggio che incant� e commosse il mondo sacrificandosi per il suo sogno.I sei lavori presentati declinano ai visitatori-viaggiatori un'idea della creativit� multiforme che abiter� la stazione di Domodossola fino a settembre 2010. Al centro l'incontro tra opera e spettatore, lo scambio e il contatto tra arte e pubblico..Nelle opere in mostra il tono evocativo e poetico segna una cmune armonia, in un passaggio da finestrino in finestrino che amplia fino a spezzare il significato della parola "volo". La carrozza sar� insomma un piccolo laboratorio in ebollizione, che a ndr� a cercarsi il suo pubblico sottoterr! a, parte ndo dal sottopasso di una stazione per uscire nel mondo.
Un comitato scientifico composto da Olga Gambari e Max Fiuman� sceglier� artisti e lavori, con un'operazione dal sapore avanguardistico e situazionista che connota da sempre lo spirito dell'Ingremiomatris.
Alla fine tutta l'operazione sar� documentata da un catalogo, una sorta di diario di bordo di un lungo viaggio d'arte compiuto a bordo di un treno.
Titolo: Sottopasso. Arte in volo
a cura di Olga Gambari e Massimo Fiuman�
Sede: Binario 1 Stazione ferroviaria vigezzina, piazza Matteotti, Domodossola
Date: maggio 2009 - settembre 2010
Orari: tutti i giorni dalle 5:00 alle 21:00
tel.:3357357840

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Fondazione La Verde La Malfa

San Giovanni La Punta  

Sabato 4 luglio presso la Fondazione La Verde La Malfa di San Giovanni La Punta (loc. Trappeto) Via Pietro Nicolosi n. 29 verrà inaugurata la mostra:

 Incontro con la scultura

 La mostra a cura di Enzo Papa e coordinata da Giuseppe Sciacca presenta: sculture in bronzo dello stesso Giuseppe Sciacca e opere in terracotta policroma di Anna Barbagallo, Simona Franz, Lucia Mignosa e Giovanna Nicotra.

Si tratta di una mostra che chiude un corso di studi sulla scultura italiana i cui risultati come si è detto verranno presentati il 4 luglio alla galleria Amaracrista all’interno del Parco dell’Arte.

Con questa mostra si chiude il primo anno di attività della Fondazione La Verde La Malfa nel corso del quale: arte contemporanea, concerti di musica classica, jazz  e performance sono state ospitate all’interno del Parco dell’Arte di proprietà della Fondazione.

 Mariella Calvaruso

Ufficio stampa e p.r.

Tel. 338 9978521 – 333 2737182

 Fondazione La Verde La Malfa

Tel. 095 7178155 – 338 5078352

Mail info@elenalaverde.it 

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8 - 9 LUGLIO 2009: AD ANZIO E FIUGGI GLI APPUNTAMENTI DI "SINERGIE D'ARTE ESTATE", A CURA DI DEBORAH D'AGOSTINO

8 LUGLIO
COMUNE DI ANZIO - ASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE - BIBLIOTECA COMUNALE
Autori Online in collaborazione con Circolo Letterario Bel-Ami
8 luglio alle ore 21.30 presso la Biblioteca di Anzio - Villa Adele (P.zza Cesare Battisti)
All'interno della rassegna organizzata dalla Direttrice della Biblioteca, Anna Rita Federici, cocktail, letture poetiche e presentazione del testo per l'UNESCO "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei" (Edizioni Artescrittura).
Interverranno: Massimo Nardi, Mariarosa Santiloni, Massimo Pacetti
Seguiranno: letture poetiche di Riccardo Bertolotti, Silvia Bove, Antonio Contoli, Fiore Leveque, Ugo Magnanti, Donatella Ottolini, Luca Pietrosanti, Marica Recchiutti, Maria Carla Trapani, e letture aperte al pubblico in sala.

9 LUGLIO
COMUNE DI FIUGGI - ASSESSORATO CULTURA E TURISMO    
In collaborazione con diverse Ambasciate e numerosi Comuni
9 luglio dalle ore 18.00 all'interno del Festival Caraibico
Presentazione del testo per l'UNESCO "Da I Parchi Letterari ai poeti contemporanei"
Presentazione dei libri di poesia: "Spezza le catene" di Deborah D'Agostino; "Lo spirito del tempo tra musical e manga" di Massimo Pacetti.
Letture poetiche interculturali.

Segnaliamo inoltre che il 10 LUGLIO sera, ad ANZIO, presso l'Area Archeologica della Villa Reale, Deborah D'Agostino parteciperà ad una lettura di opere leopardiane insieme ad Ugo Magnanti ed altri autori, rileggendo "La Ginestra" attraverso una originale "contaminazione ipertestuale".

Vi aspettiamo per augurarci BUONE VACANZE!

Le attività di SINERGIE D'ARTE riprenderanno il 30 Settembre alle ore 18.00 al CAFFE' LETTERARIO (Via Ostiense 95, Roma) con la presentazione dell'antologia "L'APE POETA", curata da Teresa Amendolagine con il coordinamento editoriale di Tina Emiliani (Edizioni Artescrittura).


Autori Online - http://www.autorionline.org

Questo archivio, finalizzato all'informazione culturale, contiene solo indirizzi di posta elettronica. Per cancellarti, clicca sul link: http://www.poetaonline.org/contatti/index.php
 
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giovedì 9 luglio 2009
ore 19.00

presentazione con slide show del libro

DI LEI
donne globali raccontano

a cura di Simona Filippini
Iacobelli Edizioni

            La mostra ed il catalogo sono stati realizzati grazie alla Commissione delle Elette e

dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma

intervengono

Manuela De Leonardis, Paola Di Nicola, Graciela Ayala, Simona Filippini, Gino Iacobelli


Attraverso la fotografia, un gruppo di donne immigrate raccontano li loro quotidiano
all'interno di alcune famiglie italiane, dove lavorano come collaboratrici domestiche

comunicato-stampa

http://www.stsenzatitolo.it/news

www.camera21.it


s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
Roma 00193
tel/fax + 39 06 64760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it

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Casa della Divina Bellezza

Via Roma . 7 - 98030 Forza D’Agrò (Messina)

Info  347 3359327 e mail Alfredo.lamalfa@tiscali.it

Sabato 11 luglio alle ore 18.00 si aprirà il convegno – concerto  inaugurale della Casa della Divina Bellezza di Forza D’Agrò, via Roma n. 7  dal titolo:

 L’arte come Viaggio Spirituale

Il Convegno sarà introdotto dal Prof. Alfredo La Malfa proprietario della Casa della Divina Bellezza:

 seguiranno gli interventi di:       

Carmelo Raspabiblista  - La parola: l’arte di raccontare la Bellezza.

 Giorgio Agnisola  - Storico e teorico dell’arte – L’arte come Viaggio Spirituale.

 Antonio Presti – Artista e mecenate – Catania, Librino: La Porta della Bellezza.        

Concluderà la serata il concerto: Violino e Arpa  in giro nella Storia.  

Violinista - Emilia Belfiore

Arpista     - Cristina La Bruna

 E’ indispensabile l’Invito

Uff. stampa e p.r.  Mariella Calvaruso 338 9978521 –  333 2737182

Alfredo.lamalfa@tiscali.it

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Tartaglia Arte

presenta

 “Diversità di visioni contemporanee”

collettiva

Ana Alvarez - Isabella Bai - Angelo Canevari - Valme de Toledo - Isabel Fernandez

Nuccio Fontanella - Kumiko Fujimura - Monika Grygier - Luis Guarrero - Ivan Jakhnagiev

Renzo Marinelli - Loreto Masi - Luciano Minguzzi -  Nella Pitzalis - Alfredo Pompilio

 14 - 31 luglio 2009

galleria Tartaglia Arte
via XX Settembre, 98c/d - Roma

 Martedì 14 luglio 2009 la Galleria Tartaglia Arte apre le porte alla mostra collettiva  dal titolo “Diversità di visioni contemporanee”.

La mostra, a cura di Riccardo Tartaglia, è un evento che concretizza ancora una volta la volontà di presentare l’arte senza confini.

Sono presenti artisti provenienti da Italia, Spagna, Giappone, Bulgaria, Ecuador con opere di pittura, scultura, fotografia, pittoscultura, installazioni. Insieme  a Ana Alvarez, Isabella Bai, Isabel Fernandez, Kumiko Fujimura, Monika Grygier, Luis Guarrero,  Loreto Masi, Nella Pitzalis, Alfredo Pompilio, Valme de Toledo, spiccano gli autori di fama più consolidata Angelo Canevari, Nuccio Fontanella, Renzo Marinelli, Luciano Minguzzi e Ivan Jakhnagiev.

 Il tema portante è la “diversità” in vari ambiti: diversità di paesi di provenienza, diversità di comunicazione artistica, diversità di materiali e di tecniche espressive. E’ una mostra che rappresenta la naturale conseguenza del nostro vivere odierno, non più società omogenee, ma eterogenee. Molteplicità di colori e di forme insieme, l’interazione fruitore/opera d’arte non sempre deve essere lineare e certa, lo spettatore instaura un dialogo con l’ambiente in cui si trova alla cui base sottostanno i principi del differente, dissimile, a volte perfino discorde. Lo spettatore in tempi brevissimi è chiamato al differenziato, a tralasciare il già o appena conosciuto per immergersi senza timore nel nuovo e diverso.

“Diversità di visioni contemporanee” alla galleria Tartaglia Arte di Roma, in via XX Settembre, 98c/d, proseguirà fino al 31 luglio dal lunedì al venerdì nei seguenti orari 10 – 13,30 / 15,30 – 19  sabato e domenica chiuso

Info:  ufficio stampa TAAR tel./fax +39 064884234 - gallerie@tartagliaarte.com -www.tartagliaarte.com 

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Priska C. Juschka Fine Art
Adam Parker Smith: Untitled, 2009
Ryan Schneider
Neither Here Nor There, 2009
Oil on canvas
72 x 88 in. (183 x 224 cm)
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
547 West 27th Street, 2nd Fl.
New York, NY 10001
P: +1 212 244 4320
F: +1 212 594 5452
Please join the gallery for our upcoming event:
Poetry Reading, Book Release Party and Reception
Tuesday, July 21, 6:30 – 8:30 PM
A reading in conjunction with the release of Ryan Schneider’s book, Neither Here Nor There (published by Eighth Veil; printed by Paper Chase Printing, Inc.), which accompanied the exhibition Carry On with Ryan Schneider and Wes Lang at Eighth Veil in Los Angeles, CA.
  • Dana Balicki (Activist, artist and writer based in New York, NY; Campaign Director for CODEPINK Women for Peace; member of We Got Issues! Leadership Institute)
  • Ernest Loesser (Writer based in New York, NY; author of Touched by Lightning, a collection of prose poems published by Emergency Press)
  • Chad Scoville (Artist and computer engineer based in New York, NY; operates the image farm ad3pt.tublr.com; member of the internet-based Nettime Media Studies Forum)
  • Jeremy Sigler (Poet living in Brooklyn, NY; Associate Editor of Parkett Publishers; teaches in the sculpture department at Yale University)
  • Justin Sirois (Founder and Co-Director of Narrow House, an experimental writing and publishing collective in Baltimore, MD; author of Secondary Sound by BlazeVOX Books and MLKNG SCKLS by Publishing Genius)
  • Scott Zieher (Co-owner of the contemporary art gallery ZieherSmith in New York, NY; author of IMPATIENCE and VIRGA, for which he won the 2004 Emergency Press Book Contest)
Please R.S.V.P. to gallery@priskajuschkafineart.com or 212-244-4320.

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RENATO MENEGHETTI
Vedere oltre: Al di là del mare

 
VITTORIA DESIGN
ART GALLERY
 
Porto Cervo (OT)
Promenade du Port
Via Porto Vecchio, 1

18 luglio - 15 settembre 2009

Inaugurazione: sabato 18 luglio ore 19,00

Orari: tutti i giorni ore 10,00 / 14,00 - 18,00 / 24,00 - Ingresso libero

 Il 18 luglio 2009, alle ore 19,00, presso Vittoria Design Art Gallery (Porto Cervo, Promenade du Port, Via Porto Vecchio, 1) si inaugura la mostra “Vedere oltre: Al di là del mare” dell'artista vicentino Renato Meneghetti, le cui opere sono note per il singolare utilizzo del mezzo radiografico che si presta ora a nuovi interventi e nuovi significati.

In mostra un ciclo di opere, realizzate negli ultimi anni (oltre ad alcune preziose tele degli anni Ottanta), dedicate alla suggestione del mare. Fedele al marchio stilistico che da oltre un trentennio contraddistingue la propria produzione, in queste opere la radiografia emerge e si configura come mezzo per una rilettura e una trasfigurazione poetica e concettuale del mare e del paesaggio marino: “vedere oltre” la tela e la pittura, “vedere oltre” lo spazio e il tempo, per riscoprire suggestioni antiche e moderne rilette attraverso la “lente radiografica” e fantastica dell'artista, come per svelare la struttura segreta di ciò che vediamo. Scintigrafie, eco-doppler, rielaborati ed ingigantiti sulla tela, nelle velature bluastre della pittura testimoniano l'appropriazione poetica che l'artista fa del mare e dell'impalpabilità del vento; opere recenti che rappresentano un ulteriore omaggio alla Sardegna e al suo orizzonte. Quell'orizzonte in cui si staglieranno quattro alte sculture (dal ciclo “Paralleli vertebrali”), simbolo naturale di forza e veemenza sulle quali Achille Bonito Oliva ha ravvisato “la capacità di Meneghetti di riciclare in termini creativi” l'idea della spina dorsale come architettura del corpo “e come questa acquisti plasticità”, opere già presentate a Palazzo Venezia, in occasione della mostra in quattro sedi “Meneghetti a Roma”, dedicata al poliedrico artista dalla capitale. Ricerche complesse, dunque, antiche e moderne, artistiche e scientifiche, si intrecciano e consolidano, dialogando attraverso stili e tecniche differenti. Risultati visivi dissimili e risvolti emozionali diametralmente opposti si confrontano in un’attenzione, originale e raffinata, alla comprensione e alla sperimentazione delle potenzialità del linguaggio di Renato Meneghetti, la cui qualità dell'opera è testimoniata dalla presenza nelle maggiori rassegne d'arte di carattere nazionale ed internazionale e da una bibliografia che annovera le firme dei più noti critici d'arte, da Gillo Dorfles ad Achille Bonito Oliva, da Marco Goldin a Vittorio Sgarbi, da Luciano Caramel a Tommaso Trini, da Walter Guadagnini a Pierre Restany.

La mostra rimarrà aperta sino al 15 settembre 2009
 

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Gentili amici,
siamo lieti di inviarvi il "numero estivo" del giornale web "Gruppo Cultura Italia" che contiene, tra l'altro, un bilancio della nostra lunga stagione culturale.

Per scaricare il giornale, cliccate sul link sottostante:
http://www.autorionline.org/downloads/giornaleweb_gruppocultura_03_2009.pdf

Nell'augurarvi buone vacanze, vi inviamo i nostri più cordiali saluti, ricordandovi che le attività di SINERGIE D'ARTE riprenderanno il 30 Settembre alle ore 18.00 al CAFFE' LETTERARIO (Via Ostiense 95, Roma) con la presentazione dell'antologia "L'APE POETA", curata da Teresa Amendolagine con il coordinamento editoriale di Tina Emiliani (Edizioni Artescrittura).

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi

http://www.gruppocultura.it
http://www.autorionline.org
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Centro Commerciale Naturale Su Stangu
Comune di Sadali

Provincia di Cagliari

presentano
Between Earth and Sky - Tra Cielo e Terra

Sadali 24/26 luglio 2009

a cura di Roberta Vanali

direzione artistica di Monica Lugas

Ma come possono gli uomini far fronte alle tensioni terrene, se non sanno nulla della tensione tra cielo e terra. (D. Bonhoeffer)

 Nellambito della quinta edizione della Festa dellArte, che si terrà a Sadali dal 24 al 26 luglio, nasce il progetto Between Earth and Sky - Tra Terra e Cielo rassegna darte contemporanea con la direzione artistica di Monica Lugas e la curatela di Roberta Vanali. La rassegna darte contemporanea intende approfondire il rapporto delluomo con la natura, riferito nello specifico ai quattro elementi naturali secondo la cosmologia aristotelica: Aria, Acqua, Terra, Fuoco. Gli interventi, che prevedono pittura, scultura, installazione, grafica, fotografia e video, hanno lobiettivo di interagire con lambiente, la cultura e la popolazione dello splendido centro barbaricino di Sadali - immerso nella vegetazione e che annovera 40 grotte e due cascate naturali - per contribuire alla diffusione dellarte contemporanea aprendo nuovi spazi di riflessione. 

Between Heart and Sky - Tra Terra e Cielo si articola in tre principali interventi: un gruppo di otto artisti (Paola Porcedda, Raimondo Gaviano, Raffaello Ugo, Enrico Piras, Gianfranco Setzu, Giulia Casula, Elisa Desortes, Andrea Portas) che nel corso di tre giorni realizzeranno unopera site specific tra le vie del centro storico; 19 artisti Silvia Argiolas, Giusy Calia, Alessio Onnis, Francesco Podda, Elisabetta Falqui, Veronica Gambula, Marta Fontana, Gavino Ganau, Pastorello, Stefano Cozzolino, Valentina M, Maria Grazia Oppo, Gianni Nieddu, Gabriele Pais, Antonio Bardino, Bruno Petretto, Luigi Bove, Lorenzo Oggiano, Gruppo Sinestetico esporranno unopera allinterno di alcune abitazioni non più utilizzate disseminate nel centro del paese che conservano in parte antiche mobilie e attrezzi da lavoro; i writers (Alberto Marci, Michael Chavalier, Jonathan Solla, Stefano Melis, Alessio Angioni) opereranno, invece tra il 25 e il 26 negli spazi assegnatigli nel centro storico. 

Alla conclusione della rassegna verrà redatto un catalogo con testi a cura di Roberta Vanali.

A seguire il programma completo della tre giorni sadalese:

VENERDI' 24 LUGLIO
ore 11.00 Apertura mostre nelle antiche case e inizio interventi site specific.

ore 20.00 Proiezione video e live set degli artisti Paola Porcedda e Svart1 (Casa Podda). 

ore 21.00 Chiusura mostre.

SABATO 25 LUGLIO

ore 10.30 Apertura mostre nelle antiche case.

ore 11.00 Inizio lavori dei writers.

ore 19.00 Presentazione dell'evento con interventi di: Ubaldo Meloni Sindaco di Sadali, del Presidente dell'associazione Su Stangu, Monica Lugas organizzazione e direzione artistica, Roberta Vanali curatrice. 
ore 21.00 Chiusura mostre.

ore 22.30 Concerto del gruppo Amalgama poesia e musica. 

DOMENICA 26 LUGLIO

ore 10.30 Apertura mostre nelle antiche case.

ore 11.00 Ripresa lavori dei writers.

ore 13.30 Chiusura mostre.

ore 19.00 Presentazione del libro Storia dell'arte contemporanea in Sardegna di Luca Vargiu, edizioni CUEC, (Casa Podda).

ore 20.00 Proiezione video e live set degli artisti Giulia Casula e Svart1 (Casa Podda).

ore 21.00 Chiusura mostre.

Info rassegna:

Casa Podda, via Torino n. 12 - 08030 Sadali (Ca)

Telefono 347 0632095

Email moni.lugas@tiscali.it - roberta.vanali@gmail.com 

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Nome: francesco
From: fondazione la verde la malfa
Email: info@elenalaverde.it
Invia: Invia
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Remote User:
HTTP User Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1)
Date: 22/07/2009
Time: 13.08.58

Testo

Sabato 12 settembre 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Amaracrista all’interno del Parco dell’Arte della Fondazione La Verde La Malfa verrà inaugurata la mostra personale di Turi Sottile dal titolo: TURI SOTTILE E I POETI Nata da un’idea dello stesso artista e di Teresa Ciammaruconi le 22 opere su carta di Turi Sottile sono state oggetto degli interventi di altrettanti poeti che, entrando in simbiosi con Sottile hanno espresso graficamente la propria emozione, il proprio linguaggio, il proprio modo di essere artista della parola. Scrive Vinny Scorsone presentando in catalogo la mostra: “… Le parole sono lo specchio del tempo in cui viviamo, il nostro modo di rapportarci con la società e le persone. Le parole sono ciò che siamo. Allo stesso modo per un pittore ogni tono, ogni timbro è diverso dall’altro anche se appartiene allo stesso colore. Un blu oltremare non è un blu di Prussia. Questa mostra, ideata da Maria Teresa Ciammaruconi e Turi Sottile, è l’incontro tra due mondi quello della poesia e quello della pittura. Nelle opere in mostra, il poeta è divenuto pittore e il pittore poeta. Parole si sono innestate in scie di colore, in campi bianchi; si sono fatte vele, scultura, hanno lacerato la notte del foglio e hanno giocato con esso. Turi Sottile ha creato delle opere aperte ad ogni intervento esterno. Il gesto si è ripetuto sul foglio e ha dato vita a composizioni intense in cui tutto si sovrappone e si integra. La pittura è viva ed universale. Essa suscita emozioni, coinvolge i nostri sensi e stordisce i nostri pensieri. Più difficile e meno immediata è la poesia che necessita la conoscenza della lingua e più tempo da dedicarle. … “ La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 con i seguenti orari dalle 16.30 alle 19.30 tutti i giorni tranne i festini. Ingresso e catalogo gratuiti. Presentazione di Elena La verde, presidente della Fondazione che ospita la mostra e di Teresa Ciammaruconi e Vinny Scorsone.

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Priska C. Juschka Fine Art
Benefit for Nicole Gagne
Upcoming Event
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
547 West 27th Street, 2nd Fl.
New York, NY 10001
P: +1 212 244 4320
F: +1 212 594 5452
Please join the gallery for our upcoming event:
Benefit for Nicole: A Postcard Show
Thursday, July 30, 5:30 – 9:30 PM
A single-evening exhibition and sale of postcard-sized artwork created by emerging and established artists to benefit Nicole Gagne, an artist who was injured in the external staircase collapse on April 10, 2009 at the Crane Street Studios in Long Island City, NY. Each work will be sold for $40 at this cash and carry event. All proceeds will go to Nicole to help with her recovery expenses. The reception is free and open to the public.
Participating artists include:
Samuel Adams, June Ahrens, Jason Andersen, Kristin Anderson, Sequoyah Aono, Elizabeth Baldwin, Jess Benston, Rosetta Bentz, Ben Beshaw, James Bills, Brent Birnbaum, Liliana Bogao, Diane Bowen, Alexandra Brock, Kenneth Burris, Michael J. Cavayero, Karen Chan, Henry Chung, James Clark, Jane Cooper, Cathy Diamond, Maria Dieppa, Dominic Engel, Pamela Enz, Laura Fayer, Fred Feldmesser, Chio Flores, David Franck, Yasuko Fujioka, Lauren Gibbes, Alex Gingrow, James Groeling, Sonya Gropman, Katrin Grotepass, Nathan Gwirtz, Debra Hampton, Aiko Hayakawa, Kengo Hioki, Asano Hiroshi, Asuka Hishiki, Tomoko Igarashi, Mayumi Ishino, Aaron Johnson, Daniel Kelly, Brian Kenny, Anki King, Maho Kino, Dorie Klein, Sonomi Kobayashi, Hein Koh, Jeab Lagnese, Francesco Lagnese, Emily Noelle Lambert, Paul Lambermont, Danny Licul, Karen Mahan, Larry Mantello, Maia Marinelli, Christopher McGill, Puneeta Mittal, Sai Morikawa, Michelle  Murdock, Katrina Neumann, Nikkho, Bill Nogosek, Chie Ogura, Renzo Ortega, Rei Ozaki, Judith Page, John Patterson, Antonia Perez, Jeremy Polk, Mark Power, Peggi Pugh, Carol Radsprecher, Eleanor Rahim, Joan Reutershan, Carla Reyes, Marie Roberts, Alexandra Rutsch, Carolyn Salas, Tom Schreiber, Molly Schulman, Rebecca Schweiger, Bettina Sellmann, Hayley Severns, Lora Sheff, Barry Sigel, Peter Simon, Graham Slick, David B. Smith, Adam Parker Smith, Sean Smuda, Suzanne Stroebe, Lisa Taliano, Yasuyo Tanaka, Akinori Toma, Yona Verwer, Nikita Vishnevskiy, Robert Walden, Jason Weatherspoon, Natsumi Yamaguchi, Michelle Yarnick, Ward Yoshimoto, and Chizico Yw.
Organized by Henry Chung, Sonomi Kobayashi, Jess Benston and Sonya Gropman.
Sponsored by Dogfish Beer

You can find daily updates of the gallery news at www.priskajuschkafineart.com.

SUMMER GALLERY HOURS:

July Monday – Friday, 11:00 AM – 6:00 PM
August Closed (by appointment only)
September Tuesday – Saturday, 11:00 AM – 6:00 PM or by appointment
(reopening Tuesday, September 8th)

Current Exhibitions (through July 31st):

Dannielle Tegeder, Arrangements to Ward Off Accidents, Drawings and Mixed Media Installation

Adam Parker Smith, A Greek Play with a Main Character Named Oblivious, Sculpture

Upcoming Exhibition:

Jade Townsend, Sick, Sick Wind, Installation
September 10 – October 17, 2009
Opening Reception: Thursday, September 10, 6:00 PM – 9:00 PM

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Sabato 1° agosto presso il Centro Sociale di Via V. Impellitteri a Isnello (Pa), verrà aperta al pubblico la mostra dal titolo:

TRIVALENTE

La mostra presenta i libri oggetto di Ignazio Apolloni, i pesci di Giusto Sucato e i disegni di Roberto Zito che hanno illustrato il volume di Apolloni “Favole e bubbole” ed. Arianna 2008.

Nella sua presentazione in catalogo scrive Vinny Scorsone:  “(…) Le opere di Ignazio Apolloni, Roberto Zito e Giusto Sucato, esposte in questa mostra, hanno molto in comune: giocano con la comunicazione, anzi si servono di essa per stimolare riflessioni e pensieri profondi.

La scrittura e il segno grafico si fanno latori di messaggi ora ironici ora malinconici, ora poetici e ora giocosi.

Diversamente da quanto è avvenuto con le precedenti pubblicazioni, i lavori che Zito ha realizzato per accompagnare il libro di Apolloni (Favole e Bubbole – Edizioni Arianna, 2008) sono più inquietanti rispetto alle favole dalle quali sono stati ispirati. L’atmosfera leggera della fiaba è stata caricata di irrequietezze e solitudini offrendo una chiave di lettura delle stesse più intima se non suscitatrice di tormenti.

Di ben altro genere sono le opere di Giusto Sucato. I suoi pesci nuotano nel mare delle coscienze, varcano le soglie di mondi fatti di simboli evocati da formule magiche e scritture fantastiche.

I libri-oggetto di Apolloni invece sono porte verso la conoscenza che si spalancano solo a chi avrà la voglia e la cultura per comprenderli.

La mostra Trivalente sembra sposare appieno un celebre quadro di René Magritte: Ceci n’est pas une pipe. Difatti, essa pare essere tutto e il suo contrario. Un tuffo nell’enigmaticità e nel mare del sapere popolato da libri che tali non sono, pesci che non sono pesci, scritture che non sono scritture e favole che affondano le radici nell’incertezza dell’hic et nunc.

La mostra si concluderà il 15 agosto 2009 ed è visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00

Ufficio Stampa e p.r.:Mariella Calvaruso  Tel. 338 9978521  

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Colori di Puglia: personale pittorica di Katherine L Wright

Nuova personale pittorica per l'architetto americano Katherine L. Wright (inaugurazione Sabato 8 agosto alle ore 20.00 - http://montisi.com/katherine_wright.html) presso l’Atelier Anforah di via Cattedrale 14, nel borgo antico di Giovinazzo (BA), a cura dell'infaticabile artista e critico d'arte Francesco Mignacca. L’esposizione, promossa dalla webgalleria d’arte e poesia Anforah (con patrocinio di Provincia e Comune di Trieste, Città di Bari e Club Unesco di Udine), si protrarrà fino al 16 agosto '09 e sarà visitabile dal pubblico in orario 20-22/30. Riportiamo, per la particolare circostanza, alcune note critiche di Fedele Boffoli, ideatore di Anforah;  sull'artista espositrice:

“””[...] Gli acquerelli di Katherine L. Wright, sempre più stilizzati, ormai divenuti opere emblematiche  appartenenti all'immaginario artistico e culturale della notevole  Giovinazzo (BA), sono il cavallo da battaglia dell'artista americana innamorata dell'Italia e della Puglia. Le sue sono opere vibranti  e solari dai tratti chiari e immediati, quasi sempre realizzate all'aria aperta a diretto contatto con le bellezze e le forti suggestioni della Natura e del luogo. L'impegno artistico della L. Wright non si limita alla realizzazione di opere di pittura; la sua opera si estende - infatti -  anche all'organizzazione di associazioni e gruppi culturali, ormai indispensabili, in grado di promuovere la sua terra di provenienza, la Puglia, l'Italia e l'Arte [....]”””.  

 

 Trieste, 2 agosto 2009

 Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.Artepensiero.it/Fedele_Boffoli.htm

www.Anforah.Artenetwork.net

Bari - Trieste

tel. 338-2246495

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Provincia di Palermo            Galleria d’Arte Studio 71

www.provincia-palermo.it           studio71pa@tin.it  www.studio71.it

Venerdì 4 settembre 2009 alle ore 18.00 il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti inaugurerà presso la galleria d’arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9 a Palermo, la mostra personale di Liana Taurini Barbato dal titolo:

SILENZI

La mostra presenta un compendio di opere dell’artista, palermitana di adozione, realizzate per questa specifica occasione ponendo in evidenza l’autenticità dei contenuti di questo suo nuovo e moderno aspetto di affrontare la pittura e più in generale la figura. Scrive Vinny Scorsone che presenta l’artista in catalogo: “(…) nei lavori realizzati per questa mostra, ha lasciato che il colore la conducesse in luoghi lontani dalla realtà assordante, dalle scene di vita ancorate ad una sicura collocazione temporale. Si è lasciata trasportare in territori più intimi fatti di velature e sensazioni in cui il tempo, così come lo conosciamo noi, fatto di date, di ore e di minuti, non ha più ragione d’essere. La densa materia si è alleggerita e il corpo si è modificato. Incamerata e ripetuta più e più volte la lezione pittorica del secolo appena trascorso la Barbato ha sentito, in questi ultimi anni, la necessità di rinnovare il suo stile, la sua tavolozza.

Nei suoi ultimi lavori le mani perfette si sono ammorbidite e affusolate, i corpi sono divenuti ora malleabili ora rigidi, il colore ha perso la sua “densità” e la sua “pesantezza” e si è fatto nebbia, la luce ha smesso di colpire e tagliare ed ora si adagia lieve su tutto.

Sebbene, difatti, l’impianto classico-novecentista di Ubaldo Oppi, Francesco Trombadori, Achille Funi e tanti altri riecheggi ancora nelle sue tele, da questo l’artista si discosta notevolmente nel momento in cui affronta la definizione dei volumi e lo svilupparsi dei corpi. Proprio, infatti, come Lia Pasqualino Noto, e insieme a lei, negli anni Trenta, tantissimi altri artisti, la Barbato cerca una pittura meno vincolata dal rigore, più fluida e morbida percorsa non dal sole violento del rinnovamento che tutto accende (come accadeva per l’artista siciliana) bensì dal chiarore, dalla fredda e soffusa luce della luna che tutto accarezza. I suoi dipinti sono più indefiniti, meno severi di un tempo. I colori, seppur pastosi, appaiono più leggeri. (…)”

La mostra patrocinata dalla Provincia regionale di Palermo rimarrà esposta fino 19.09.2009 ed è visitabile tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 festivi inclusi. Catalogo e ingresso gratuiti.

Ufficio stampa e p.r.

Mariella Calvaruso

338 9978521 – 333 2737182 – 091 6372862

info. Studio71pa@tin.it

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La Golfin s.r.l. presenta:
NUOVO CIRCUITO ESPOSITIVO PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Direttore artistico Giosuè Marongiu www.giosuemarongiu.it

Con il patrocinio del Comune di Gabicce di Pesaro Urbino.

Venerdì 14 agosto alle ore 19,30, si da il via ad un  programma espositivo  negli spazi della Vallugola Golf Club, situato nella "Strada panoramica" al n° 359 del Comune di Fiorenzuola di Focara (PU), all’interno del Parco Nazionale San Bartolo, che vede coinvolti artisti di livello internazionale operanti in ambito di Arte Contemporanea che si alterneranno in seguito, con cadenza mensile, con una loro mostra personale.
La prima esposizione si terrà con una importante mostra collettiva riguardante la collezione di opere della BauForm, il Portale dell’Arte Contemporanea www.bauform.it , fondato da Giosuè Marongiu nel febbraio del 2002.

La mostra resterà aperta dal 14 agosto al 14 settembre 2009

Questo l’elenco degli artisti della Collezione:
Roberto Antico, Tiziana Baracchi, Alberto Biasi, Beppe Bonetti, Carmine Caputo di Roccanova, Sara Campesan, Elisabetta Cornolò, Mauro Cossu, Franco Costalonga, Renato De Santi, Reale . F. Frangi, Paolo Gubinelli, Giosuè Marongiu, Giuseppe Minoretti, Guido Moretti, Italo Medda, M. Pia Fanna Roncoroni, Rudolph Rainer, Gaetano Pinna, Luciano Rizzardi, Margherita Levo Rosenberg, Sergio Sansevrino, Roberto Sgarbossa, Martin Siegrist, Giovanna Strada, Piergiorgio Zangara, Roberto Vecchione, Milan Zoricic, Gruppo Sinestetico, Paola Zorzi.

la Golfin s.r.l. intende organizzare questo spazio espositivo culturale alternativo alle Gallerie d’Arte, dove poter entrare in contatto diretto con i vari artisti espositori e le loro opere, con possibilità anche didattiche invitando: scuole medie e superiori, Istituti di Grafica e Accademie d’Arte.
Il Direttore Roberto Pompei

Golfin s.r.l. presents:

NEW EXHIBITION CIRCUIT FOR CONTEMPORARY ART

Artistic director Giosuè Marongiu  www.giosuemarongiu.it

 

Under the patronage of the municipality of Gabicce Pesaro Urbino

 

Friday August 14 at 19:30 starts the exhibition program in the “Vallugola Golf Club” located on the “Strada Panoramica” at n° 359 in the municipality of Fiorenzuola di Focara (PU) inside of the National Park “San Bartolo”. At this program will take part international artists operating on contemporary art, who will monthly alternate each other with a personal exhibition. The first exhibition will show the works collection of “Bauform” www.bauform.it , founded by Giosuè Marongiu in February 2002.

 

The exhibition will stay open from  August 14  till  September  14  2009

 

Artists operating in the Collection:

 

Roberto Antico, Tiziana Baracchi, Alberto Biasi, Beppe Bonetti, Carmine Caputo di Roccanova, Sara Campesan, Elisabetta Cornolò, Mauro Cossu, Franco Costalonga, Renato De Santi, Reale . F. Frangi, Paolo Gubinelli, Giosuè Marongiu, Giuseppe Minoretti, Guido Moretti, Italo Medda, M. Pia Fanna Roncoroni, Rudolph Rainer, Gaetano Pinna, Luciano Rizzardi, Margherita Levo Rosenberg, Sergio Sansevrino, Roberto Sgarbossa, Martin Siegrist, Giovanna Strada, Piergiorgio Zangara, Roberto Vecchione, Milan Zoricic, Gruppo Sinestetico, Paola Zorzi.

 

Golfin s.r.l. intends to organize this expositive cultural space in alternative to the Art Galleries, a space where a direct contact with the exposing artists and their works is possible, as well as instructional visits for schools, Graphic., and Art Academies.

 

The Director 

Roberto Pompei

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GIANNI OTTAVIANI
ARCHEOPATIE II

ROMA - Complesso del Vittoriano

10 - 23 settembre 2009

Patrocinio: Regione Lazio e Provincia di Roma

Mostra personale

Inaugurazione: Giovedì 10 settembre ore 18

Orario di visita: 
lunedì - giovedì 9:30 - 18:30
venerdì, sabato e domenica 9:30 - 19:30

l'esposizione è realizzata grazie alla collaborazione di Comunicare Organizzando

Catalogo: Editoriale Giorgo Mondadori

La mostra "Archeopatie II" celebra il 50° anno di attività dell'artista Gianni Ottaviani, di origini picene ma milanese di adozione. L'esposizione museale rappresenta l'evoluzione capitolina della prima personale dell'autore, "Archeopatie", svoltasi presso il Museo Archeologico di Milano dal 5 ottobre 1995 al 2 ottobre 1996 già patrocinata dal Comune di Milano.
In tale occasione il Complesso del Vittoriano ospiterà un nucleo di 66 opere, tra cui diversi polittici, nel quale confluisce la seconda fase della sua ricerca artistica, iniziata negli anni Ottanta, che fonda le sue radici nello "scavare nella memoria, documentare, ricostruire e riappropriarsi", come dichiarato nella prefazione del catalogo ufficiale pubblicato dalla Editoriale Giorgio Mondadori.
Le opere di Ottaviani sono da interpretare come specifiche annotazioni della memoria, preziosi frammenti di un vissuto celati nell'inconscio, reperti di una storia umana che assurge ad un'archeologia dell'io. Freud l'avrebbe definita "Archeologia dell'anima".
L'ipotesi di una ricostruzione è tuttavia da escludersi, considerando che l'artista tende a mettere in evidenza la dispersione degli elementi nonché l'impossibilità di un recupero mnemonico integrale. In tal senso le lacune costituiscono lo specchio della fragilità del contemporaneo e il modus operandi di Ottaviani corrisponde ad un "processo di stratificazione archeologica" tra i "relitti del naufragio del passato", come attesta Ermanno Arslan, Archeologo ed ex Sovrintendente ai Beni Artistici del Comune di Milano.
In mostra figurerà anche una monumentale opera di dimensioni pari a 7x1,50 metri, realizzata nel biennio 2005-2006 e dedicata all'immagine del Cavallo, metafora di continuità e mezzo indispensabile per lo sviluppo dell'umanità. Essa è composta da 17 pannelli e 150 formelle, su cui l'artista ha raffigurato vari cavalli così come sono stati rappresentati dalla preistoria ad oggi nei campi più disparati mediante una ricerca simile a quella archeologica.
Il soggetto del cavallo rappresenta una costante nel percorso creativo di Ottaviani, ispirata da un detto islandese: "Un uomo da solo è un mezzo uomo, un uomo con un cavallo è un uomo e mezzo". Il giorno dell'inaugurazione il Circolo Ippico Il 13 Rosso di Rignano Flaminio, in simbiosi con l'opera dell'artista ha intenzione di effettuare un suo particolare omaggio al Cavallo con un intervento all'esterno del Vittoriano in Costume e a Cavallo qualora le autorità preposte ne concedano il necessario permesso.
Gianni Ottaviani nel 2005 su incarico della Direzione del Ministero della Cultura della Turchia ha sovrinteso all'organizzazione della Biennale Internazionale d'Arte di Ankara della quale è stato anche Presidente della Giuria.

Presso: Complesso del Vittoriano, Sala Zanardelli
Ingresso da Piazza Ara Coeli, Roma 

Info:
Gianni Ottaviani
T 06.40090471 
mail@gianniottaviani.net
www.gianniottaviani.net

Ufficio Stampa:
Sabrina Falzone
Critico e Storico dell'Arte 
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

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 Nell'ambito della rassegna Il gande spettacolo dell'acqua

dal 9  al  26/8/2009

PIANETA SACRO 

 Mostra internazionale d'arte contemporanea

Castello medioevale di Monteverde Irpino (Av) 

 A cura di:  Giovanni Mangiacapra e Vincenzo Montella

Organizzato da: Pro loco di Monteverde Irpino - Il Ramo d'Oro - Centro d'arte e cultura   

Opere di

Cina: Liu Yang, Liu Wei, Wang Tiewei, 
Corea del Sud:
Shin Hye Park,
Indonesia: Setyo Mardiyantoro,

Israele:
Orna Adoram, Tamar Sorkin, 
Italia:
Guido Della Giovanna, Giovanni Mangiacapra, Vincenzo Montella, Fulvio Moscaritolo, 
Malesia:
Yeoh Kean Thai, Jinleng Yeoh, 
Sudafrica:
Jeannette Unite, 
Venezuela:
Alberto Allup, Orlando Campos, Belinda Casanova, Linda Morales, Ana Teresa Pesce, Socorro Peraza, Miguel Rivero, Carlos Triana.

 Orari: dal lunedi al venerdi 17-20: sabato e domenica 10-12/17-20 

Inaugurazione:   Domenica 9/8/2009 ore 18 con presentazione di Angela Rorro. 

Una mostra internazionale che e' una ricerca estetica sui temi dell'ecologia e dell'ambiente.

Immagini di un rapporto con la natura che diviene parte dell'animo umano, che entra nei sogni, che si fa colore.

Una risposta estetica ad un bisogno d'armonia e ad una crisi ambientale che stenta a trovare altrove adeguate soluzioni.

Ulteriori informazioni sulla mostra e gli artisti al sito:

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Il Respiro del Mare: mostra d'arte di Fedele Boffoli e Francesco Mignacca

Nuova significativa esposizione - con il patrocinio del Comune di Trani (BAT) - dedicata al Mare e all'Arte, programmata dal 6  al 13.09.09 (inaugurazione domenica 6 settembre alle ore 19.00), prevista per i pittori  pugliesi Fedele Boffoli (http://www.artepensiero.it:80/Fedele_Boffoli.htm) e Francesco Mignacca (http://www.anforah.artenetwork.net/favolacolore/favolacolore.htm), presso il prestigioso Monastero di S. Maria di Colonna sul lungomare di Trani. Saranno così esposte (con orario visite: 16 - 20, lun chiuso) le opere dei due artisti espositori, già da tempo promotori di importanti iniziative culturali di rilievo nazionale (in parte visibili sulla webgalleria d'arte e poesia Anforah: http://www.anforah.artenetwork.net/lavia/lavia.htm http://www.anforah.artenetwork.net/maremetamare/maremetamare.htm, http://www.anforah.artenetwork.net/festival/festival.htm...)  e di rodati programmi educativi legati al recupero del significato dell'arte e alla promozione dei giovani artisti (Movimento Arte Intuitiva, Gruppo T-Tradizione: Arti e Studi Dottrinali, Art-progetto-web Anforah...). L'esposizione, dotata di un numero considerevole  di opere, spazierà dalle rinomate rappresentazioni di onde, ad acrilico su tela, di Boffoli (integrate da opere a china e fotopitture su marosi e marine) agli ormai apprezzatissimi e coloratissimi dipinti materici, a mosaico, di Mignacca (maxi-tele suggestive e metaforiche di città rivierasche mediterranee, d'Oriente e Occidente, con raffigurazioni di arcaiche architetture e particolari simboli ermetici). Creato per la particolare circostanza e in omaggio alla splendida Trani (già presente su You Tube all'indirizzo:  http://www.youtube.com/watch?v=kHIMJ2GHsCg&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Eanforah%2Eartenetwork%2Enet%2Ffavolacolore%2Ffavolacolore%2Ehtm&feature=player_embedded) è pure il video di Boffoli "Cattedrale di luce", realizzato con le musiche originali dei Blue Phoenix e dedicato ad una tra le più belle e suggestive cattedrali, sul mare, realizzate in Puglia e nel Mondo.       

 

Trieste, 13 agosto 2009

 

Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.Artepensiero.it/Fedele_Boffoli.htm

www.Anforah.Artenetwork.net

Bari - Trieste

tel. 338-2246495

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Priska C. Juschka Fine Art
Sick, Sick Wind
Jade Townsend, Sick, Sick Wind, 2009. Variable dimensions
Process photograph from the Queens Museum Ice Skating Rink
Photo credit: Kitty Joe Sainte-Marie
Jade Townsend
will present his project
Sick, Sick Wind
in
Those About to Die Salute You
a performance piece by artist Duke Riley
taking place at the
Queens Museum of Art
in Flushing Meadows Corona Park
Performance Event:
Thursday, August 13, 2009 6 – 9 PM
Opening of Jade Townsend's solo show at Priska C. Juschka Fine Art:
Thursday, September 10, 2009, 6 – 9 PM
Naval Battle Extravaganza
Thursday, August 13th, 6:00 – 9:00 PM
Jade Townsend’s pig-shaped battleship, Sick, Sick Wind, will set sail as part of Duke Riley’s performance piece, Those About to Die Salute You, at the Queens Museum of Art in Flushing Meadows Corona Park. The performance will comprise of a naval battle modeled after the Roman “Naumachia” in which people would flood the Coliseum and engage in blood sport to divert the masses from impending socio-economic collapse.
After acquiring some battle wounds, Sick, Sick Wind will crash-land into a fully gallery installation for Townsend’s solo show at Priska C. Juschka Fine Art, opening Thursday, September 10, 2009. Duke Riley’s complete installation, Those About to Die Salute You, will also be on view at the Queens Museum of Art in October 2009.
The event takes place at the Queens Museum of Art in Flushing Meadows Corona Park and is free and open to the public. Dress code: Togas are mandatory. Live music by Hell-Bent Hooker. Beverages will be served.

For more information about Jade Townsend, click here.

For more information on Duke Riley's Those About to Die Salute You at the Queens Museum of Art, click here.

To read additional gallery news, please visit www.priskajuschkafineart.com.

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Kototama, sostanza originaria dell'universo, elemento primordiale che si materializza in pietra.
La nuova installazione scultorea avrà collocazione permanente nel portico del Palazzo Annonario della piazza di Arcevia e sarà inaugurata il 28 agosto in concomitanza ad  ART[t]CEVIA International Art Festival la manifestazione di arte contemporanea che in quella data avrà la sua massima espressione con innumerevoli esposizioni ed eventi artistici.

 

Kototama, the original substance of the universe, primordial element that materializes itself in stone.
The new sculptural installation will have permanent location under the arcade of the Annonario Palace in Arcevia’s square and will be opened on 28th of August in conjunction with ART[t]CEVIA International Art Festival the expression of contemporary art which in that time will have its highest expression with innumerable exhibitions and artistic events.
 

Organizzazione: CGROUP in collaborazione con: Comune di Arcevia, Provincia di Ancona, Cohabitat
[info e programma: www.artcevia.org]

Arcevia C.so Mazzini, 64
Centro Culturale San Francesco (San Francesco Cultural Center)
0731.984561 - 0731.9899226 / 0731.984561
  
Ufficio Turistico (Turistic Office)

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CONCERTO: Classico e contemporaneo tra finezza e geometria. Concerto - dialogo

RELATORI:  Alfonso Alberti, pianista e musicologo
                 Paolo Bolpagni, storico dell’arte e musicografo

AL PIANOFORTE: Alfonso Alberti

DATA DELL’EVENTO: mercoledì 16 settembre 2009 ore 21

SEDE: Villa Pisani Bonetti, Via Risaie 1  36045 Bagnolo di Lonigo (Vicenza)

ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art

PROGRAMMA:
Ludwig van Beethoven    "Sonata op. 10 n. 1 in do minore" (1796-1798)
Pierre Boulez                 "Douze notations" (1945)
Franz Liszt                    "Nuages gris" (1881)
                                    "Carrousel" (1879 circa)
                                    "La lugubre gondola II" (1885)
György Ligeti                 Dal secondo libro degli "Studi":
                                    n. 13 "L’escalier du diable" (1993)

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CONCERTO: Classico e contemporaneo tra finezza e geometria. Concerto - dialogo

RELATORI: Alfonso Alberti, pianista e musicologo
Paolo Bolpagni, storico dell’arte e musicografo

AL PIANOFORTE: Alfonso Alberti 

DATA DELL’EVENTO: mercoledì 16 settembre 2009 ore 21

SEDE: Villa Pisani Bonetti, Via Risaie 1 36045 Bagnolo di Lonigo (Vicenza)

ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art


PROGRAMMA:
Ludwig van Beethoven "Sonata op. 10 n. 1 in do minore" (1796-1798)
Pierre Boulez "Douze notations" (1945)
Franz Liszt "Nuages gris" (1881)
"Carrousel" (1879 circa) 
"La lugubre gondola II" (1885)
György Ligeti Dal secondo libro degli "Studi":
n. 13 "L’escalier du diable" (1993) 
Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo 

Nell’ambito del progetto "Arte contemporanea a Villa Pisani", coordinato da Luca Massimo Barbero, il grande e centrale “Salone d’onore” di Villa Pisani Bonetti, straordinaria residenza progettata e costruita dal giovane Andrea Palladio, ospiterà mercoledì 16 settembre 2009 il concerto-dialogo “Classico e contemporaneo tra finezza e geometria”: Alfonso Alberti al pianoforte, Paolo Bolpagni nelle vesti di interlocutore, antagonista e maieuta dell’interprete, alla ricerca dell’intima comprensione dei brani proposti e di un reale coinvolgimento degli ascoltatori-spettatori in un percorso all’interno della musica stessa e delle sue ragioni.
L’iniziativa si presenta quale manifestazione legata a ideale complemento della mostra di Alan Charlton e Riccardo De Marchi, a cura di Francesca Pola, in corso a Villa Pisani dal 19 giugno all’8 novembre 2009. Come i due artisti visivi sono stati chiamati a calare le proprie opere negli spazi vivi dell’architettura palladiana, ponendosi in comunicativa relazione con questi ambienti, così le note di Beethoven, Boulez, Liszt e Ligeti vi risuoneranno, quasi colloquianti presenze, per offrire al pubblico un’ulteriore modalità di percezione - sonora, oltre che visiva - dei luoghi e degli interventi artistici in essi inseriti.
Analogo è il tentativo di mettere in relazione classico e contemporaneo, rileggendo il nuovo attraverso l’antico e l’antico secondo il nuovo. Spunto concettuale di partenza del concerto-dialogo è costituito dall’intento di riflettere, appunto, sulle nozioni di “classico” e “contemporaneo” nella storia della musica, delle arti, del pensiero, decifrando il senso di tali categorie culturali mediante il ricorso alle celebri formulazioni di “spirito di finezza” e di “spirito di geometria”, enunciate da Pascal nei suoi "Pensieri".

Alfonso Alberti svolge un’intensa attività di pianista in Europa e negli Stati Uniti.
Nato nel 1976, ha studiato con Piero Rattalino e Riccardo Risaliti e ha seguito corsi di perfezionamento tenuti da Massimiliano Damerini, Rosalyn Tureck, Franco Scala, Oleg Marshev. 
Ha esordito nella Sala Verdi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano a diciassette anni eseguendo il "Quarto concerto" di Rachmaninov con l’Orchestra della RAI. Fra le sale e i teatri in cui si è esibito in seguito vi sono il Konzerthaus di Vienna, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Bibiena di Mantova, la Tonhalle di Düsseldorf, il Konzerthaus di Dortmund, il Teatro Forteza di Maiorca, il LACMA di Los Angeles e Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo, patrimonio dell’UNESCO.
Ha suonato con compagini come l’Orchestra della RAI, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e l’Orchestra di Stato di Vidin e ha collaborato con direttori come Tito Ceccherini, Gustav Kuhn, Vittorio Parisi, Flavio Emilio Scogna, Yoichi Sugiyama, Arturo Tamayo, Pierre-André Valade. Ha tenuto concerti insieme a noti musicisti, fra i quali il flautista Pierre-Yves Artaud, il percussionista Maurizio Ben Omar e il trombonista Barrie Webb; collabora stabilmente con l’ensemble Risognanze e in maniera occasionale con altre formazioni. 
Ha realizzato numerosi cd solistici e cameristici. Il suo disco per pianoforte solo "Cangianti", dedicato all’opera integrale per pianoforte di Niccolò Castiglioni e pubblicato dall’etichetta Col legno, sta incontrando un unanime consenso da parte della critica. È apparso di recente per la stessa etichetta "Dispositions furtives", dedicato alla musica per pianoforte solo di Gérard Pesson, mentre nel 2010 uscirà un cd Stradivarius con il "Concerto per pianoforte e orchestra" di Goffredo Petrassi (Orchestra della RAI di Torino, direttore Arturo Tamayo).
Degno di nota è il suo impegno per la divulgazione e la promozione della musica del secolo appena trascorso, con un repertorio che spazia dalle avanguardie storiche fino ai compositori più giovani. Alfonso Alberti ha tenuto a battesimo composizioni per pianoforte solo di Jacopo Baboni Schilingi, Alessandro Melchiorre, Gérard Pesson, Robert HP Platz, Fausto Razzi, Gil Shohat, Alessandro Solbiati, Yoichi Sugiyama e diversi altri compositori, specialmente della generazione più giovane (fra di essi, Matteo Franceschini, Federico Gardella, Juste Janulyte, Giovanni Enrico Lo Curto, Corrado Rojac). Diversi sono inoltre gli autori che gli hanno dedicato composizioni per pianoforte solo: fra di essi Luciano Chessa, Stefano Gervasoni, Alessandro Solbiati.
Un rapporto speciale lo lega all’Accademia di Montegral di Gustav Kuhn e ai Tiroler Festspiele Erl, dei quali è ospite regolare; altri rapporti di collaborazione importanti nella sua attività sono quelli con l’Associazione “Sonora” e con il COMI (Consorzio degli Operatori Musicali Italiani).
Fra i suoi più recenti impegni ricordiamo l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra di György Ligeti al Festival MiTo Settembre Musica e quella di Kontakte di Stockhausen per Milano Musica.
Alfonso Alberti affianca all’attività di pianista quella di musicologo, pubblicando libri per gli editori L’Epos e LIM. 
Il suo volume "Niccolò Castiglioni, 1950-1966" (LIM, 2007), oggetto di diversi interventi radiofonici, è stato presentato nella prima edizione del Festival MiTo Settembre Musica, in una tavola rotonda con Enzo Restagno e Paolo Petazzi, e nell’ambito di altri festival. Sono apparse lusinghiere recensioni del lavoro su “Musica/Realtà” e su altre riviste. A questo volume hanno fatto seguito "Vladimir Horowitz" (L’Epos, 2008) e "Le sonate di Claude Debussy" (LIM, 2008), per la collana “Repertori musicali” promossa dal GATM e dalla Società Italiana di Musicologia.
Ha inoltre pubblicato saggi in volumi miscellanei e articoli sulle principali riviste italiane, fra cui la “Rivista italiana di musicologia” e la “Rivista di analisi e teoria musicale”. Ha tenuto conferenze e relazioni in importanti convegni, come i convegni annuali della Società Italiana di Musicologia, quelli del Gruppo di Analisi e Teoria Musicale e il convegno internazionale "Interpretare Mozart" tenutosi a Milano nel 2006 per la Fondazione Arcadia.
I suoi principali ambiti di indagine sono il Novecento musicale e la storia dell’interpretazione pianistica. Dal 2005 è socio della Società Italiana di Musicologia.

Paolo Bolpagni, nato a Brescia nel 1979, si è diplomato al Conservatorio “Luca Marenzio” nella sua città e laureato e specializzato con lode in Storia dell’arte contemporanea sotto la guida di Luciano Caramel all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ora è dottorando di ricerca e tiene esercitazioni e seminari. A partire dall’anno accademico 2008-2009 insegna all’Accademia Santa Giulia di Brescia.
Ha all’attivo pubblicazioni per numerose riviste e case editrici come Mazzotta, Silvana, Skira, Electa, Vita e Pensiero, La Scuola, Fabrizio Fabbri etc.. Di quattro anni fa sono i libri "Il Teatro Sociale di Brescia 1851-2005. Un’esemplare vicenda urbanistica, architettonica e decorativa e Interviste a sei protagonisti della lirica italiana di ieri e di oggi"; tra le ultime pubblicazioni, si segnalano gli studi intorno alla "Partitura musicale come oggetto artistico" e alla "Ricerca verbovisuale negli anni cinquanta-settanta" apparsi sulla rivista “Titolo”, un saggio su Klee e la musica per il catalogo della retrospettiva dedicata nel 2007 a Milano al grande pittore svizzero e due ampie monografie su "L’arte nell’“Avanti della Domenica” 1903-1907" (Mazzotta, Milano 2008) e su "Mario Ballocco" (Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2009).
Nel 2007 ha curato a Brescia a Palazzo Martinengo la mostra “In Polvere”, nel 2008 una personale di Nicola Evangelisti nell’ambito della rassegna “Meccaniche della Meraviglia”, nel 2009 “Gratis” al Grande Miglio del Castello di Brescia.
Nell’ottobre del 2008 è stato nominato direttore artistico dell’Associazione Arte e Spiritualità - Centro studi “Paolo VI” sull’arte moderna e contemporanea di Brescia.
Ha tenuto relazioni e conferenze in sedi di prestigio: a Milano la Triennale, la Fondazione Antonio Mazzotta, il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico, la Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale, l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Accademia di Belle Arti di Brera; a Genova il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce; a Venezia il Salone delle Feste di Ca’ Vendramin Calergi; a Brescia il Ridotto del Teatro Grande, l’Auditorium del Museo di Santa Giulia, Palazzo Martinengo, il Teatro San Carlino.
Collabora con le riviste “Titolo”, “Grafica d’Arte”, “De Musica”, “Scuola Italiana Moderna”, “Brescia Musica” e “L’Autonomia”.
Nel 2007 ha trascorso un periodo di studio in Germania presso la Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg. Al momento è impegnato in un progetto di ricerca volto a indagare le molteplici influenze dell’ideale wagneriano del Gesamtkunstwerk sull’arte italiana a cavallo fra Otto e Novecento, che gli è valso il premio dell’Associazione “Richard Wagner” di Venezia per il 2009.
Ha prestato particolare attenzione al tema dei rapporti tra musica e arti visive dal XVIII secolo ai giorni nostri, collaborando anche all’organizzazione del convegno internazionale "“Visioni musicali”. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento", svoltosi il 12 maggio 2006 nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

A causa del ridotto numero di posti disponibili, si richiede di confermare la propria presenza al numero telefonico 0444 831104 / 333 7870078 oppure all’indirizzo e-mail villapisani.mostre@alice.it

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Esilio a Capri

Paul Renner

venerdì 18 settembre ore 18.00
Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara Piazza Dante, 89 - 80135 Napoli)

Esilio a Capri, l’ultimo ciclo di opere realizzate da Paul Renner, condivide con Alberto Savinio la ricerca di un’originaria coincidentia oppositorum; le opere materiche e pittoriche ritraggono dei personaggi eccentrici ed il loro modo di vivere, come Jacques d’Adelsward Fersen che incentra la sua vita fino alla completa dissoluzione dell’Io e Norman Douglas che lascia Thüringen per Capri, arricchendo l’isola con la sua presenza spirituale. I loro modi di vita sperimentali, utopici e singolari trovano spazio nell’arte di Paul Renner che dalla teoria della Gesamtkunstwerk (Arte-totale) e dalla scuola dell’Azionismo Viennese muove per creare dei suggestivi rituali orgiastici attraverso splendidi convivi teatrali. Paul Renner ha già mostrato a Napoli la sua creatività installativa, le mostre personali “a rebours” nel 2000 e “the hell fire touring club” nel 2002, e per la nuova sede della Fondazione Morra espone numerose opere inedite ed i grandi lavori Casamatta in relazione alla villa Malaparte, Gran Fonte incentrato sulla figura di Norman Douglas e la scultura Macchina della Cuccagna riferita al Marquis de Sade. Per questa occasione verrà realizzato il libro d’artista in 333 esemplari numerati e firmati, con varie illustrazioni e i testi di Wilhelm Meusburger, direttore del Centro Ricerche Norman Douglas, e di Stefan Zweifel, esperto di Marquis de Sade e di Paul Renner.

L’isola di Capri si rivela come una Terra di Mezzo, divisa tra il silenzio e la semplicità degli autoctoni e la frivolezza e l’estetismo dei mitteleuropei. Nepente, come la chiama Norman Douglas, attrae tra Otto e Novecento una folta schiera di diversi che con le loro opere contribuiscono ad identificare il Genius Loci di uno spazio metafisico, in cui confluiscono in perfetta osmosi l’apollineo ed il dionisiaco; Capri è il regno del pittoresco e del mondano e soltanto qui è possibile attuare secondo Norman Douglas la mediterraneizzazione di sé stessi, cioè “vivere almeno una stagione come un antico che conosceva il valore e la preziosa disciplina degli otia”.

Sabato 19 settembre una visita ai luoghi Capresi amati da questi personaggi eccentrici sarà accompagnata dalla lettura di testi poetici che raccontano Capri dell’attrice austriaca Barbara Sotelsek e del poeta italiano Tommaso Ottonieri.

Fondazione Morra
info@fondazionemorra.org

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ELISABETTA FONTANA
Attimi materici
Mostra Personale d'Arte Contemporanea

Patrocinio del Comune di Moniga del Garda

Inaugurazione: Sabato 5 settembre ore 18,30
In mostra fino al 15 settembre 2009         Ingresso libero

Artista: Elisabetta Fontana
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Palazzo Comunale di Moniga del Garda

Elisabetta Fontana è il nome della promettente artista parmense che presenterà un corpus di quindici opere nella rigogliosa località del Garda. Il Comune di Moniga del Garda, infatti, ospiterà la Mostra Personale d'Arte Contemporanea dell'autrice "Attimi materici" a cura del critico d'arte Sabrina Falzone con allestimenti di Gloria Giovanella, nota arredatrice del Bresciano. L'esposizione sarà allestita nel Palazzo Comunale, ubicato nella centralissima piazza San Martino di Moniga del Garda, a poca distanza dal centro turistico di Desenzano del Garda.
Dopo un ventennio di attività artistica, mai mostrata al pubblico, nel 2006 Elisabetta Fontana sente l'esigenza di comunicare più profondamente con se stessa in un eloquente dialogo con la materia e il colore, svelandosi a poco a poco al pubblico. La curatrice Falzone scrive: "Dramma, tormento, passione e silenzio vegliano sulle tele della pittrice Elisabetta Fontana, che con efficace impeto emozionale effonde sull'immagine artistica tutta la sua giara di sensazioni brulicanti, per troppo tempo rimaste soppresse nei forzieri dell'anima.Pulsioni personali e percezioni oggettive s'incontrano nella solerzia del segno su superfici febbrili e ataviche.  Angoscia e infelicità protestano contro memorie madide di pianto, contro cognizioni pregne di sgomento e cariche d'ira: è l'apologia dell'istinto, l'encomio del sentimento. Lo straordinario spettacolo di crettature stratificate, che domina la superficie materica di molti dipinti di Elisabetta Fontana, ci rammenta le complessità del vissuto e demarca le soglie di un probabile aldilà, aleggiando tra enigma e sentenza.
Questa pittura eclittica è investita di nuovi significati che sublimano l'esperienza dell'introspezione, estraendone il liquido vitale e proiettandolo sull'energia cosmica della comunicazione artistica mediante l'impiego puntuale della tecnica mista.
Le superfici opache delle tele di Fontana diventano contesti spettrali e scenari vessatori se si pensa che esse altro non sono che il riflesso eclatante dell'ardito viaggio nell'inconscio dell'artista. Non a caso, è un modus pingendi che si orienta ad un segno essenzialmente autobiografico, reduce dall'esperienza di un ventennio di esecuzioni creative, tenute sottochiave nelle stanze della sua anima."
Elisabetta Fontana è nata nel 1965 a Parma, città dove attualmente vive e lavora. Da autodidatta, trova nella pittura il canale espressivo per comunicare la propria interiorità attraverso opere d'arte dal particolare impatto visivo. La rassegna artistica indaga i percorsi dell'anima di una raffinata interprete dell'universo informale.

Presso: Palazzo Comunale
Piazza San Martino, Moniga del Garda (BS)
Info per visite e appuntamenti: 347.9402685
info@elisabettafontana.it
www.elisabettafontana.it

Curatrice: Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

Allestimenti: Gloria Giovanella
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Il Respiro del Mare: mostra d'arte di Fedele Boffoli e Francesco Mignacca

Interessante esposizione dal titolo "Il Respiro del Mare", presso  il Monastero di S. Maria di Colonna sul lungomare di Trani (BAT), organizzata dai due pittori pugliesi Fedele Boffoli (http://www.artepensiero.it:80/Fedele_Boffoli.htm) e Francesco Mignacca (http://www.anforah.artenetwork.net/favolacolore/favolacolore.htm), già da molti anni promotori di importanti progetti culturali di respiro nazionale, per la riscoperta del valore dell'arte e la promozione dei "giovani" artisti (http://www.anforah.artenetwork.net/lavia/lavia.htm, http://www.anforah.artenetwork.net/maremetamare/maremetamare.htm, http://www.anforah.artenetwork.net/festival/festival.htm...). L'esposizione, patrocinata dal comune di Trani, sarà inaugurata il 6 settembre alle ore 19.00, fino al 13.9, con orario di visite al pubblico: 16 - 20, lun chiuso. Mignacca, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bari (con la tesi: In Risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti), ha realizzato centinaia di quadri di stampo colorista-materico (esponendo innumerevoli volte) nella sua tecnica preferita del mosaico pittorico; si occupa di critica d'arte e gestisce l'atelier, non commerciale, di arti figurative Anforah nel centro storico di Giovinazzo  (BA).

Fedele Boffoli spazia dalla pittura alla poesia, numerose le sue mostre (molte dedicate al Mare e all'Onda, con china, tecniche miste, acrilico su tela...) e le sue pubblicazioni in campo mediatico; notevole il suo impegno nella creazione di progetti culturali per realtà educative e nella conduzione di cenacoli di artisti (Movimento Arte Intuitiva, Gruppo "T"-Tradizione Arti e studi dottrinali, Webgalleria d'arte e poesia Anforah...). Con il suo ultimo video d'arte "Cattedrale di Luce" (con le musiche originali dei Blue Phoenix, pubblicato in occasione della mostra) Boffoli propone, per la particolare circostanza, accorato omaggio alla splendida Città di Trani (http://www.youtube.com/watch?v=kHIMJ2GHsCg&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Eanforah%2Eartenetwork%2Enet%2Ffavolacolore%2Ffavolacolore%2Ehtm&feature=player_embedded), tra le sue preferite.

 

Trieste, 2 settembre 2009

 

Fedele  Boffoli

info@fedeleboffoli.it

www.Artepensiero.it/Fedele_Boffoli.htm

www.Anforah.Artenetwork.net

Bari - Trieste - tel. 338-2246495

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Priska C. Juschka Fine Art
Sick, Sick Wind
Jade Townsend, Sick, Sick Wind, 2009. Variable dimensions
Photo credit: Kitty Joe Sainte-Marie
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
547 West 27th Street, 2nd Fl.
New York, NY 10001
P: +1 212 244 4320
F: +1 212 594 5452
Upcoming Exhibition:
Jade Townsend
Sick, Sick Wind
Installation
September 10 – October 17, 2009
Opening Reception
Thursday, September 10, 6 – 9 PM
PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
P R E S E N T S
Jade Townsend
Sick, Sick Wind
Installation
September 10 – October 17, 2009
Opening reception: Thursday, September 10, 6 – 9 PM

Priska C. Juschka Fine Art is pleased to present Sick, Sick Wind, an installation by Jade Townsend revolving around a constructed pig-shaped, winged battleship, marking his third solo exhibition at the gallery. After having first set sail on August 13, 2009 at the Queens Museum of Art in Flushing Meadows Corona Park as part of Duke Riley’s Those About to Die Salute You – a naval battle performance modeled after the Roman ‘Naumachia’, in which the Emperor would flood the Coliseum and force condemned prisoners to engage in bloodsport as a way of diverting the masses from impending socio-economic collapse – Townsend’s ‘pig’ battleship runs aground, transformed into a full gallery installation. Complete with masts and canons to resemble a beached decaying Spanish galleon, the giant wooden vessel appears marooned and abandoned in an incongruous interior landscape – left to rot in the indeterminate space in which it has disembarked.

Consistent with his past work, this sculptural installation stems from a combination of ingrained sources; Townsend pulls obscure references from history, literature, pop culture and song lyrics, and restructures them, forging a new configuration from the resonating parts. Comparable to stringing excerpts together from different books to transform the narrative, the work re-contextualizes the disparate elements to form a coherent entity – alluding to the increasing difficulties of raising protest against the pervasive greed within the global capitalist system. Its citizens seem to be left alone in the debris of a global shipwreck, fighting for resources and never ceasing to compete within an economic system that creates division and discourages collaboration.

Jade Townsend was born in Iowa and currently lives and works in Brooklyn, NY. He holds a BFA from Iowa State University in Ames, IA and an MFA from Hunter College, New York, NY. His installations have appeared in numerous exhibitions, both nationally and internationally, including Chelsea Visits Havana as part of the 10th Havana Biennial, Museo del Bellas Artes, Havanna, Cuba; Born Between..., Cress Gallery, University of Tennessee, Chattanooga, TN; The Peekskill Project, organized by the Hudson Valley Center for Contemporary Art, Peekskill, NY; Nature Interrupted, Chelsea Art Museum, New York, NY; Waste Not, Want Not, Socrates Sculpture Park, Queens, NY and Born Between Piss and Shit, Art of This Gallery, Minneapolis, MN. Most recently, Townsend participated in Duke Riley’s Those About to Die Salute You at the Queens Museum of Art in Flushing Meadows Corona Park, Queens, NY.

The artist would like to give a special thanks to Priska C. Juschka Fine Art, Kitty Joe Sainte-Marie, Duke Riley, The Queens Museum of Art, Alberto Magnan, Dara Metz, Jamison Brosseau, Sheldon Moyer, William Powhida, Kevin Lips, Jimmy from the Abandoned Ice Rink, Bryan Derballa, Hansraj Maharawal, Tom Robinson, Yumi Nakamaru, Manu Sawkar, Topshelf Dave, Sarah Merenda and Michael Petersen for their support with this exhibition.

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CUI DONO LEPIDUM NOVUM LIBELLUM
"Cataloghi d'artista" con disegni originali e dediche autografe
23 settembre-23 ottobre 2009
Palazzo Angelelli Hercolani Fava Simonetti, Sala di Enea
Strada Maggiore, 51 - Bologna

Mostra a cura di Mauro Carrera e Marzio Dall’Acqua

promossa da
Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna
in collaborazione con
IBC-Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna
e dell'Archivio Uroburo di Parma

Catalogo a cura di Mauro Carrera

Inaugurazione: mercoledì 23 settembre ore 10.30, Palazzo Angelelli Hercolani Fava Simonetti, Sala di Enea

Dal lunedì al venerdì ore 9.00-12.30 
Sabato 26 settembre ore 9.00-12.30 

Ingresso libero

http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/eventi/mostre_1.htm
http://www.artelibro.it/programma/mostre/62/ 

Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna
Tel. 051/225748 - 051/229148 - 051/261107
Fax 051/239400
e-mail sa-ero@beniculturali.it
mbac-sa-ero@mailcert.beniculturali.it 
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Fondazione La Verde La Malfa

Via Pietro Nicolosi n. 29 San Giovanni La Punta (Trappeto) CT

tel. 095 7178155 info ilparcodellarte@elenalaverde.it 

Sabato 12 settembre 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Amaracrista all’interno del Parco dell’Arte della Fondazione La Verde La Malfa verrà inaugurata la mostra personale di Turi Sottile dal titolo:

TURI SOTTILE E I POETI

Nata da un’idea dello stesso artista e di Teresa Ciammaruconi le 22 opere su carta di Turi Sottile sono state oggetto degli interventi di altrettanti poeti  che, entrando in simbiosi con Sottile hanno espresso 
graficamente la propria emozione, il proprio linguaggio, il proprio modo di essere artista della parola. Scrive Vinny Scorsone presentando in catalogo la mostra: “… Le parole sono lo specchio del tempo
 in cui viviamo, il nostro modo di rapportarci con la società e le persone. Le parole sono ciò che siamo. Allo stesso modo per un pittore ogni tono, ogni timbro è diverso dall’altro anche se appartiene allo 
stesso colore. Un blu oltremare non è un blu di Prussia.

Questa mostra, ideata da Maria Teresa Ciammaruconi e Turi Sottile, è l’incontro tra due mondi quello della poesia e quello della pittura. Nelle opere in mostra, il poeta è divenuto pittore e il pittore poeta. 
Parole si sono innestate in scie di colore, in campi bianchi; si sono fatte vele, scultura, hanno lacerato la notte del foglio e hanno giocato con esso.

Turi Sottile ha creato delle opere aperte ad ogni intervento esterno. Il gesto si è ripetuto sul foglio e ha dato vita a composizioni intense in cui tutto si sovrappone e si integra.

La pittura è viva ed universale. Essa suscita emozioni, coinvolge i nostri sensi e stordisce i nostri pensieri. Più difficile e meno immediata è la poesia che necessita la conoscenza della lingua e più tempo da 
dedicarle. … “ La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 con i seguenti orari dalle 16.30 alle 19.30 tutti i giorni tranne i festini. Ingresso e catalogo gratuiti. Presentazione di Elena La verde, presidente 
della Fondazione che ospita la mostra e di Teresa Ciammaruconi e Vinny Scorsone.

Fondazione La Verde La Malfa

Ufficio stampa e p.r.: Mariella Calvaruso

Info 338 9978521 – 095 7178155

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       ERIC GALLMETZER

             a cura di Andrea Bozzi e Silvia Bartolini

 

                    Artemisia Arte Contemporanea - Via Nino Bixio, 39 - Falconara M. (An)

Associazione Artistica Artemisia – Regione Marche Servizio Beni e Attività Culturali

ERIC GALLMETZER

www.artdesign-ericgallmetzer.it

inaugurazione sabato 19 settembre 2009 ore 17,30

      mostra aperta dal 19 settembre al 18 ottobre 2009

L’esposizione dedicata ad Eric Gallmetzer illustra il percorso del giovane artista bolzanino, oggi residente nelle Marche, sua terra di adozione, che si distingue per una poetica attenta ai valori della creazione artistica. L’atto creativo deriva da una meditazione sugli archetipi platonici e si realizza mediante forme scultoree sintetiche, documentate da un ampio ed accurato apparato disegnativo.

Gallmetzer dunque sceglie il paesaggio collinare delle Marche come strumento privilegiato per elaborare una poetica che sviluppa e riconverte le precedenti esperienze in territorio atesino come autore di importanti opere di arte pubblica e di arredo urbano fondendo suggestioni ambientali ad una personale visione critica. 

Questa mostra intende evidenziare il più recente percorso dell’autore mediante un allestimento tematico inedito ed originale che identifica le fasi di questo complesso e stratificato processo partendo dalla citazione di forme primordiali di teste, che ricordano sfere e corpi solidi propri della geometria euclidea e di reminiscenze pitagoriche fino ad una più complessa ed intima definizione dell’uomo, mediante la “forma-specchio” del sarcofago. 

Particolare rilievo sarà attribuito alla documentazione stessa intesa come un viaggio incessante ed ininterrotto verso le ragioni profonde della ricerca che l’artista compie nella definizione della propria opera, frutto non di mera suggestione estetica ma di un  totale investimento nel mestiere dell’arte.

“Eric Gallmetzer (Bolzano, 1967) è un artista che ha investito profondamente sulla meditazione totale della forma, sulla struttura della materia, sulla codificazione dell’idea in forma, sul mestiere ed il ruolo dell’artista, che sin dall’antichità dà voce agli archetipi, e li traduce in immagini scultoree rigorose mediate da un istinto razionalista e un richiamo minimalista che nel suo caso non rispecchiano un fine (Ginesi, Airportart, 2004), un intento dichiarato di adesione ad un determinato filone storico-critico, pure leggibile in alcuni accenti concretisti particolarmente evidenti, e presente nel patrimonio culturale del razionalismo tedesco, ma uno strumento per definire, precisare nella forma il sentimento platonico-pitagorico della creazione, lo strumento primordiale, magico ed atemporale, gioioso e vivo della percezione sensibile della materia.

Gallmetzer definisce così la sua ricerca e, dopo l’enunciazione di forme geometriche plastiche essenziali, procede nella più complessa definizione dell’uomo, mediante la metafora che fra tutte è a lui più congeniale; il sarcofago, simbolo figurale ed universale della morte e della rigenerazione fisica. Il sarcofago è dall’antico Egitto obiectum completum, compiuto e studiato meccanismo, si impone con un preciso punto di osservazione, per l’unicità della condizione umana, è delineato e misurato ma nella forma che l’artista/demiurgo ha preparato funzionale ad accogliere “l’idea formale dell’uomo”, non il suo corpo reale, quanto la sostanza simbolica, il suo ricordo vero e vivo.

Un pannello verticale svettante provvisto di piedi che ricorda in forma del tutto nuova alcune soluzioni architettonico-scultoree dell’arte egizia come le statue-cubo, simile per molti aspetti ad un essere o immagine vivente di cui si ignora tuttavia il capo, funge da copertura ed accentua questa sensazione che ha perfino dell’ironico e del romantico, richiamando alcune istanze cinetiche e new dada che contrastano con un oggetto tradizionalmente percepito come statico ed immutabile.

Il disegno che è la prima registrazione della forma anima con minuziosa e sintetica concisione il processo creativo quasi suggellando un legame magico che legherà per sempre il mondo delle idee ed i destini dell’uomo.”  ERIC GALLMETZER l’idea e l’uomo di Andrea Bozzi)

 orario: 10,30 - 12,30 e 17,30 – 19,30

Domenica pomeriggio e lunedì chiuso

 Artemisia Arte Contemporanea - Via Nino Bixio, 39 - Falconara M. (An)

 Tel. 071.9175795 - e-mail: direzione@artemisiacontemporanea.it

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Associazione Culturale per la promozione dell'arte figurativa contemporanea
Con il patrocinio della Provincia di Milano e della Regione Lombardia

EROS A FIOR DI PELLE

Presenta opere di: 

Cristina Iotti, David Dalla Venezia,
Josh George, Lani Irwin, Marco Manzella, Mathieu Weemaels, Elena Mutinelli

Inaugurazione: 26 settembre 2009 h. 17:30. 

Date Mostra: dal 26 settembre al 8 gennaio 2010 

Titolo mostra: EROS A FIOR DI PELLE

Spazio Espositivo: Via Borgo Pietro Wuhrer, 43 – ed. 13- Brescia 

Orari di visita: dal giovedì al venerdì 15:00-19:00; Sabato 11:00 -19:00

Website: www.entroterra.it

Contacts: info@entroterra.it; press@entroterra.it

Ingresso libero

Dopo 5 anni di attività Entroterra ritorna alle sue radici (a quell’entroterra pieno di energie che l’ha generata) e trasferisce la sua sede espositiva a Brescia, presso i suggestivi spazi di Borgo Wuhrer. Sabato 26 settembre 2009 alle ore 17:30 presso il nuovo spazio si inaugura la collettiva “Eros a fior di pelle”.
La mostra apre la nuova stagione di Entroterra nei locali della vecchia birreria Wuhrer con l’intenzione di proporre all’interno dello spazio del Borgo una presenza artistica qualificata ed una proposta culturale che affianchi i già conosciuti posti di ritrovo della zona. 
Giuliana Mazzola è lo spirito animatore delle attività dell’Associazione: “Come sempre ci piace accostare a nomi più noti del panorama italiano alcuni degli artisti stranieri con cui da anni ormai collaboriamo e presenteremo una piccola selezione di loro opere dedicate al tema dell’erotismo. A fior di pelle sarà il filo conduttore delle opere esposte, dove la sensualità non ha bisogno di essere urlata ma si affida alla sensibilità tecnica dell’artista per essere manifestata, e all’occhio dello spettatore che la interpreta.”
In mostra saranno presenti le opere di alcuni artisti che hanno partecipato al progetto figurativo di Entroterra fin dagli inizi ( Irwin, George e Manzella) mentre alcuni si sono avvicinati negli ultimi tempi (Dalla Venezia, Iotti e Weemaels). 
Anche in questa mostra l’unicità del filo conduttore è “la figura”, che si esprime con coerenza sia nella molteplicità delle tecniche – olio, pastello, tempera, collages, disegno - sia nei temi rappresentati, continuando anche sotto la luce dell’Eros la riflessione sulla nuova figurazione contemporanea.

Note Biografiche

Lani Irwin, nata nel 1947 negli Stati Uniti, ha frequentato l'università sia negli U.S.A. (Washington DC) che in Europa (Grenoble e Monaco di B.). Dal 1974 ha realizzato numerose esposizioni, sia personali che importanti mostre di gruppo. Viene rappresentata dalla Gallery K di Washington DC dal 1981 e da Katharina Rich Perlow di New York dal 1996. I suoi lavori appartengono a vari musei tra cui il National Museum of American Art, la Corcoran Gallery e l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington DC, e l' Huntington Museum in West Virginia, come pure a numerose collezioni private. Nel 1987 si è trasferita in Italia, mantenendosi sempre in contatto con le gallerie e la cultura artistica americana. Nel 1995 ha vinto il Pollock-Krasner Foundation Grant. In mostra presenta dei suoi recenti collages. Dal 2009 insegna in un Univerità in Colorado.

Mathieu Weemaels è nato a Bruxelles nel 1967 dove ha studiato. Dopo aver cominciando con il fumetto è passato ben presto al disegno studiando a La Cambre a Bruxelles. E' un artista interessato a tecniche diverse, specializzato soprattutto nell'uso dei pastelli secchi, che fabbrica lui stesso. Nel 2001 ha vinto il Premio della Reale Accademia del Belgio. Espone in Belgio, Francia, Svizzera, Portogallo ed ora anche in Italia. In mostra saranno visibili alcune nature morte realizzate a pastello.

Josh George, nato nel 1973 a Kansas City, dopo aver frequentato il Kansas City Art Institute e gli studi accademici presso l’università del Missouri ha vissuto per lungo tempo a Brooklyn prima di trasferirsi in Virginia. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici. La sua attenzione si incentra soprattutto su un magistrale gioco di composizione della scena a della prospettiva, che rimanda sia ai grandi maestri del passato (Caravaggio e Rembrandt) sia ai contemporanei (Wayne Thiebaud, Stanley Spencer). Le sue opere sono presenti in importanti gallerie americane, in spazi prestigiosi come la catena degli Hotel Sheraton ed in altre collezioni di importanti compagnie. Lavora con diverse gallerie americane

Elena Mutinelli, è nata a Milano nel 1967.

Dopo aver conseguito il diploma di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel ‘90 con i docenti Cavaliere, Cascella, Lidia Silvestri, si è trasferita a Pietrasanta per apprendere la tecnica della scultura del marmo.

A Milano le sue opere sono state esposte in diversi spazi tra cui la Compagnia del Disegno, la galleria Marieschi, Entroterra (dove ha presentato una serie di potenti disegni sull’erotismo) e a Miart, scelta da Marina Mojana nella sezione Con-Tatto.

David Dalla Venezia è nato nel 1965 ed è cresciuto tra Cannes e Venezia in una famiglia ed in un ambiente ricchi di stimoli ed esempi di artigianato e di arte, acquisendo la manualità del mestiere. 
Diplomato al liceo classico ha poi studiato storia dell’arte e filosofia all’università di Venezia.

Dal 1987 all’89 in collaborazione con l’artista giapponese Hiroshi Daikoku, dipinge grandi composizioni sulle palizzate di legno dei cantieri di restauro per le strade di Venezia. 
Nel 1989 la sua prima mostra personale ha luogo presso la galleria Bac Art studio a Venezia, a cui fanno seguito molti altri eventi espositivi e partecipazioni di prestigio (tra cui la partecipazione in Norvegia alla II Kitsch annuale che fa capo al noto pittore norvegese Odd Nerdrum, le copertine dei primi dischi degli Avion Travel).

Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive e lavora ora tra Brescia e Viareggio. Diplomatosi in restauro, ha lavorato molti anni in questo settore specializzandosi in antiche tecniche pittoriche. Dal 1993 si dedica solo alla pittura. Ha iniziato la sua attività espositiva nel 1985. Lavora con gallerie italiane e straniere. L' interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti. Alcuni suoi quadri sono stati scelti per l’ultimo live televisivo degli attori Ale & Franz.

Cristina Iotti nasce vicino a Modena nel 1965. Si è diplomata allo IED di Milano ed in seguito si è dedicata al design della ceramica. Dal 2002 lavora esclusivamente come pittrice, sia con quadri ad olio che con personalissimi disegni dal taglio fotografico ma dalla tecnica raffinatissima e di sapore antico. Espone in Italia ed all’estero e l’anno scorso è stat vincitrice del premio Arte per la grafica e del premio speciale Faber-Castell.

ASSOCIAZIONE CULTURALE ENTROTERRA

Sede espositiva: Via Biancospini, 2- 20149 Milano tel. +39 02-42297041

Sede legale: Via Perlasca, 13/E- 25086 Rezzato (BS) tel. +39 030-2593763 

cell. 340-7781096 oppure 338-9649806

e-mail: info@entroterra.it 

www.entroterra.it

Ufficio stampa STUDIOMARTE

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NEI LABIRINTI DELLA PSICHE
Esposizione Internazionale d'Arte Contemporanea
Opening: Venerdì 11 settembre ore 18
In mostra fino al 21 settembre 2009
Ingresso libero
Orario di visita:
da mercoledì a venerdì dalle ore 16:00 alle 19:30;
sabato mattina dalle ore 10:30 alle 12:00
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo

Immagini disponibili online su:

http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157622323171630/

Espongono gli artisti:

Daniela Colli, Domino, Nicoletta Gamba, Francesca Chiara Gentile, Genoese, Evert Lattanzi, Louvio, Debora Manotti, Federica C. Midra, Federica Perozzi, Maria Pia Rizzardi, Barbara Romano, Rosaria Stevenazzi, Maria Angela Vecchi, Lorenadia Vidoni, Antonietta Ziveri

La Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "Nei labirinti della Psiche" sarà allestita dall'11 al 21 settembre '09 presso la Galleria Il Borgo, ubicata in uno dei quartieri più esclusivi di Milano in pieno centro cittadino, a due passi dai Navigli e da Porta Ticinese.
Sabrina Falzone ci spiega che "l'esposizione illustra gli inestricabili sentieri del pensiero umano, addentrandosi in una complessa ricerca intellettuale in grado di scoprire nuove mete trascendentali mediante gli strumenti e le metodologie dell'arte contemporanea.
Le pareti della psiche vengono indagate in profondità dall'acuto interprete di memorie umane, Genoese, che impone le sue ideali città della mente.
Memorie figurative si dipanano dal tessuto pittorico di Barbara Romano contraddistinto da un vivace cromatismo che fa da contraltare alla delicatezza tonale dei lavori di Rosaria Stevenazzi e alle sobrie sfumature dei paesaggi spirituali di Federica C. Midra.
L'arte scultorea diventa poetica dell'animo nell'arte di Louvio, artista francese dalla sofisticata padronanza esecutiva e dalla tendenza al fiabesco, la cui dimensione interpretativa si pone in contrasto con la nuda elaborazione contemporanea del cubo in ferro realizzato da Francesca Chiara Gentile dall'emblematico titolo "Follia".
Di articolata lettura artistica figurano le opere d'arte di Domino, autore esordiente che dimostra una particolare predisposizione al concettuale, mentre la semplicità compositiva rappresenta il tratto distintivo di Evert Lattanzi.
Segni impavidi sulla tela schizzano di vitalità interiore sulle superfici eseguite da Daniela Colli e divengono più pacate nella meditazione cromatica delle opere di Lorenadia, perspicace pittrice italo-francese in grado di leggere l'animo umano nei suoi angoli più remoti.
Con Federica Perozzi avvolgenti linee dalla morbida sinuosità si dissolvono in emblemi nei labirinti della psiche".

A cura di Sabrina Falzone, critico e storico dell'arte

Presso: Galleria Il Borgo
Corso San Gottardo 14, 20136 Milano
Info: info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

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Un progetto di Fabio Cavallucci per Astuni Public Studio

 Luciano Fabro, Italia all'asta GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi, 3
40126 Bologna
tel. +39 051 4211132
fax +39 051 4211242
info@galleriaastuni.it
www.galleriaastuni.com

 


Prende il via a Bologna Astuni Public Studio, un progetto che la Galleria Astuni dedica alla ricerca di nuove modalità espositive e di comunicazione dell'arte.

Viva l'Italia è il titolo della prima mostra del ciclo curata da Fabio Cavallucci, che si inaugura il 2 ottobre 2009 alle ore 18, con opere provenienti da collezioni private e importanti gallerie, o in alcuni casi prodotte specificamente per l'occasione. Attraverso l'accostamento di opere di artisti di diversa provenienza culturale e stilistica intende rappresentare un'atmosfera: l'atmosfera incerta e sospesa del nostro paese.
In un display che coinvolge anche il tempo, oltre che lo spazio, con una successione di immagini e suoni, l'Italia viene evocata attraverso le sue simbologie, i suoi miti, le sue paure, tra segni di decadenza, sentimenti di nostalgia, precari elementi di novità.

Una mostra un po' malinconica e un po' cinica con opere di:
Rossella Biscotti, Maurizio Cattelan, Nemanja Cvijanovic! ,
Luciano Fabro, Daniel Knorr, L'Epimeteide,
Marcello Maloberti, Gian Marco Montesano, Gianni Motti,
Cesare Pietroiusti, Leonardo Pivi, Costa Vece, Sislej Xhafa.

 

Per la stampa:
Marta Papini - Articolture
+39 349 6878026
astunipublic@gmail.com


Info visitatori:
Dal 3 ottobre 2009 al 9 gennaio 2010
Mart - Sab, ore 10 - 13 / 15 - 19
Dom e Lun su appuntamento
ingresso libero
info@galleriaastuni.it
www.galleriaastuni.com
Nemanja Cvijanovic

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La Via (In risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti) - Calendario 2010.

Nel 2009 ricorre il decennale per la pubblicazione della “Lettera del Papa Giovanni Paolo II agli Artisti” che, oltre ad aver ispirato il calendario dal titolo La Via, In risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti (scaricabile gratuitamente - in internet -  al sito http://www.anforah.artenetwork.net/lavia/lavia.htm), è il prezioso documento che ha indotto gli autori della webcommunity Anforah a creare, come risposta alla sollecitazione del Santo Padre un programma  comprendente un libro illustrato, una mostra d’arte con commentari, un progetto multilivello per Scuole ed Enti di formazione ecc. Tale proposta, presentata in anteprima - nel 2008 - nell’ambito del Festival Internazionale Trieste Poesia (organizzato dal Club Anthares; direzione artistica Gaetano Longo), viene così confermata per il 2009 e contestualmente rilanciata per l’anno 2010. Il tutto per celebrare la grande intuizione di Papa Wojtyla volta a recuperare l’Arte di ogni tempo quale essenziale, universale e misterioso linguaggio trasversale ad ogni cosa: per l’appunto una Via maestra ed orientata, da non abbandonare. 
Riportiamo, in proposito, alcune brevi note di Mons. Slawomir Oder (postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II)  inviate a Fedele Boffoli (ideatore e curatore dell'iniziativa):
"""[...] Il vostro intento di sensibilizzare le nuove generazioni sul fatto che l'arte non sia sinonimo di trasgressione e di lacerazione ma sia testimonianza dell'amore di Dio verso l'uomo, così come Giovanni Paolo II ci ha trasmesso, è encomiabile. Quest'opera risponde con sensibilità e profondità alla lettera di Giovanni Paolo II agli artisti. In questo credo che la vostra idea iniziale di suscitare una riflessione sul significato più intimo dell'Arte abbia realmente raggiunto il suo scopo.[...]""". 
Il calendario La Via..., per l'anno 2010, verrà presentato nella conferenza stampa di apertura del XII Festival Internazionale Trieste Poesia che si terrà a fine novembre '09 e vedrà come premiata Alda Merini, candidato Nobel.
Ricordiamo per la circostanza i vincitori delle passate edizioni del Premio Internazionale Trieste Poesia: Justo Jorge Padròn, Álvaro Mutis, Mateja Matevski, Oliver Friggieri, Arturo Corcuera, Amadou Lamine Sall, Miguel Barnet, Tahar Ben Jelloun, Omar Lara, Gonçalo M. Tavares.

Bari, 11 settembre 2009

 
Fedele  Boffoli
Bari - Trieste
tel. 338-2246495

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XII Premio Internazionale Trieste Poesia - video.
 
Da poco designata Alda Merini, candidato Nobel, per il ritiro del Premio Internazionale Trieste Poesia anno 2009 (27 novembre la premiazione), organizzato dal Club Anthares e giunto con successo alla XII versione nell’affascinante capoluogo giuliano. A ripercorrere le tappe del Premio, segnate dalle pubblicazioni dei poeti premiati (a cura della Franco Puzzo Editore), è il video di Fedele Boffoli, realizzato con le installazioni di Fabio Savoldi e le musiche originali di Alessandro Simonetto (presente su You Tube all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=9DPc1zLZWi4&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Eanforah%2Eartenetwork%2Enet%2Ffestival%2Ffestival%2Ehtm&feature=player_embedded#t=27), creato per presentare Trieste ed il suo prestigioso Premio Letterario (http://www.anforah.artenetwork.net/festival/festival.htm) attraverso il rapporto che la città mitteleuropea ha - da sempre - con il Mare, in uno svolgimento tematico e poetico di particolari ed avvolgenti immagini e suoni. Riportiamo, per la circostanza, alcuni dati sintetici a riguardo degli artisti Boffoli, Savoldi e Simonetto:
Fedele Boffoli (www.Artepensiero.it/Fedele_Boffoli.htm ) spazia dalla pittura alla poesia, numerose le sue mostre (molte dedicate al Mare e all'Onda, con china, tecniche miste, acrilico su tela...) e le sue pubblicazioni in campo mediatico; notevole il suo impegno nella creazione di progetti culturali per realtà educative e nella conduzione di cenacoli di artisti…
" Fabio Savoldi (www.fabiosavoldi.net ), artista concettuale, è nato a Leno (BS) dove vive e lavora, numerose le sue esposizioni personali e collettive..."
Alessandro Simonetto (http://www.alessandrosimonetto.it/) è musicista polistrumentista, compositore e arrangiatore. Si forma presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Ha inciso e collaborato con artisti italiani e stranieri. Ha composto ed eseguito brani musicali per Alba Parietti, Gianfranco Manfredi, Grazia Di Michele, Irene Fargo, Kaballà, Massimo Bubola, Massimo Priviero, Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Pierangelo Bertoli, Renzo Zenobi, Richi Gianco, Ron, Shell Shapiro, Vinicio Capossela. Tournée: Francesco Guccini, Fiorella Mannoia, Ron, Paolo Rossi, Shell Shapiro. Trasmissioni televisive: Festivalbar '90 (Mango), Festival Sanremo '92 (Bertoli), Maunzio Costanzo Show (Paolo Rossi), Telethon (Teresa De Sio), Festivalbar '93 (Ron), La Corrida , Azzurro (Mannoia), Roxy Bar '96 (Shell Shapiro), La vita in diretta ('04). Video musicali: La domenca delle salme di Fabrizio De Andrè, Fuochi di Angelo Baiguera... 
Si ricordano, nel contesto, i vincitori delle passate edizioni del Premio Internazionale Trieste Poesia: Justo Jorge Padròn, Álvaro Mutis, Mateja Matevski, Oliver Friggieri, Arturo Corcuera, Amadou Lamine Sall, Miguel Barnet, Tahar Ben Jelloun, Omar Lara, Gonçalo M. Tavares.
 
Bari, 11 settembre 2009
 
Fedele  Boffoli
Bari - Trieste
tel. 338-2246495

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Mostra d’Arte Contemporanea

L’Associazione Culturale Art-Art,

con il patrocinio della Provincia di Firenze e del Comune di Impruneta,

-         presso  la Galleria di Via Larga,  Via Cavour, 7r Firenze

-         dal 18 al 27 settembre 2009 
presenta

SCHEGGE CROMATICHE 2

Cinque artisti fra astrazione e simbolismo

Franco Margari                            Fiorella Noci

Sergio Rinaldelli                  Silvaris               Giovanna Sparapani

Mostra a cura di Giampaolo Trotta

-         Inaugurazione: venerdì 18 settembre   ore 18.00

-         Presentazione di Giampaolo Trotta

-         Apertura mostra: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 19.00

Si intitola “Schegge cromatiche 2” la mostra curata da Giampaolo Trotta e promossa dalla Associazione Culturale “Art-Art”.

Gli artisti proposti sono cinque: Franco Margari, Fiorella Noci, Sergio Rinaldelli, Stefania Silvari (Silvaris) e Giovanna Sparapani. 

Cinque artisti profondamente diversi fra di loro, accomunati, però, da un interesse per una pittura non figurativa in senso tradizionale, pur quando mantiene alcune riferimenti alla figurazione (come paesaggi o nature morte), ma che trasforma la realtà in ‘schegge’ oniriche di forme e di colori dai profondi connotati lirici e simbolici, per giungere talora all’astrazione o all’informale.

Passeremo dunque dalle fiammate materiche e gestuali che illuminano ed increspano le schegge di frantumati diedri ed il magma cromatico di Franco Margari, talora ‘solcato’ dal segno alfabetico di misteriose lettere, alle luminose opere rutilanti di colori dell’ultima produzione di Fiorella Noci, nei quadri geometricamente astratti della quale restano solamente memorie interiori e simboli di cromie palpitanti e di delicate ed impalpabili immagini floreali; dalle elaborate e meditate composizioni di Sergio Rinaldelli, nelle quali frammenti di natura silente e di paesaggi emergenti dai ricordi si mescolano ed infrangono in dinamiche spirali e solide strutture luminose dalle complesse implicazioni letterarie, psicologiche e filosofico-teologiche, alle colorate ed iridescenti geometrie astratto-naturalistiche, squassate da una matericità cosmica infranta e attraversate talora da squarci concettuali di lampi turbolenti in spazialità informali tutte interiori, di Stefania Silvari (Silvaris in arte). Infine, la fotografa Giovanna Sparapani ci presenta una composizione minimalista di ‘eloquenti’ pannelli pur “senza parole” e altri ritraenti particolari ingranditi di ‘insignificanti’ assiti tinteggiati e di scritte murali, che, però, disvelano ‘altri’ mondi totemici e dimensioni dello spirito, taluni nella dominante del color arancione, come ‘frammenti’ enucleati dal simbolico panneggio fluente di un monaco buddista, fusione del rosso (ovvero della forza dell’amore) con il giallo, rappresentante la saggezza e la conoscenza.

Info: 3396697617             www.artartimpruneta.it

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La Galleria Marconi e White Project 

presentano

Giuseppe Restano

in Passeggiata Adriatica

cura: Renato Bianchini

testo: Francesca Baboni

L’inaugurazione si terrà domenica 20 Settembre alle ore 18.00 
La mostra termina il 18 Ottobre

Domenica 20 settembre alle 18.00 la Galleria Marconi di Cupra Marittima propone il primo appuntamento della rassegna Non lo so e non lo voglio sapere. Ad inaugurare il ciclo di mostre nella stagione 2009 2010 è Passeggiata Adriatica, personale di Giuseppe Restano organizzata in collaborazione con la galleria White Project di Pescara.. La Mostra è a cura di Renato Bianchini e si avvale del testo critico di Francesca Baboni.

“Giuseppe Restano racconta il suo mare. E lo fa con quella sua tecnica peculiare e raffinatissima che lo avvicina ad una visione pop per l'iconografia quotidiana prescelta ed al contempo ad una figurazione iperrealista di nicchia che si riallaccia ad una tradizione pittorica di altissimo livello. 
Pochi elementi selezionati per delineare il suo personale e rarefatto paesaggio marino, tracce visive e linee geometriche che s'incontrano, si scompongono e ricompongono a formare pezzi di canoe, rilievi dei tetti delle cabine viste di scorcio, gambe al sole. Particolari che assumono, nella rappresentazione di sapore quasi metafisico, che non presenta una chiara focalizzazione, un significato universale ed archetipico”. (Francesca Baboni)

Non lo so e non lo voglio sapere non è solo una risposta, è anche una provocazione, un atteggiamento e in fondo una forma di agnosticismo, che nel caso dell’arte potremmo definire culturale. È un modo per affrontare i grandi quesiti dell’umanità: da dove veniamo? Dove andiamo? Perché il dolore? Perché le patate al forno sono sempre troppo poche?
Una risposta spesso comoda, a volte sconvolgente, che esprime una volontà di ignoranza che è molto lontana dall’affermazione socratica che il vero saggio è colui che sa di non sapere. Non c’è nessuna tensione alla conoscenza, nessuna curiosità, solo distacco e indifferenza.
Spesso davanti a una proposta di tipo artistico questa frase arriva e fa un po’ male. Chi la adotta può sembrare un po’ fuori dal tempo, ma in verità spesso appartiene a una maggioranza, nemmeno troppo silenziosa. 
Sarebbe legittimo adesso rispondere alla domanda: perché intitolare in questa maniera una rassegna di mostre? 
La risposta in fondo è già nel titolo
On Sunday 20th September at 6.00 p.m. Marconi Gallery of Cupra Marittima presents the first appointment of the exhibitions I don't know and I don't want to know.Giuseppe Restano sole exposition is opening the series of exhibitions of 2009-2010 season and it is organized in cooperation with the gallery White Project of Pescara. The exposition is curated by Renato Bianchini with the critical text by Francesca Baboni.

“Giuseppe Restano tells his sea. He does it using his characteristic and very refined technique, which draws him close to a pop vision for the chosen daily iconography but, at the same time, to an hyper realistic figure, typical of a pictorial tradition of a very high level. Few elements are selected in order to sketch his personal and refined sea landscape: visual signs and geometrical lines are matching, they get dismantled and reassembled in order to make parts of canoes, foreshortened roofs of huts, legs sunbathing. They are details that take a universal and archetypal meaning in the representation of a quite metaphysical look, without having a clear highlighting". (Francesca Baboni)

I don't know and I don't want to know isn't just an answer, it's also a provocation, an attitude and, after all, a kind of agnosticism, that about art we could say cultural. It is a way to face the great questions about mankind: where do we come from? Where do we go? Why sorrow? Why baked potatoes are never enough?
An answer which is often convenient, sometimes upsetting. It expresses the will of ignorance, that is very far from the Socratic statement following which, the real wise man is the one who knows he doesn't know. There isn't any will for knowledge, no curiosity, only detachment and indifference.
This sentence is often made in front of an art proposal and it hurts a little. The one who says it may seem a bit out of the time, but he really is often one of the not too much silent majority. 
It would now be legitimate to answer the question: why such a title for a program of expositions?
The answer is already in the title, after all.

scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Renato Bianchini
testo critico/art critic by Francesca Baboni

ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri
traduzione di/translation by Patrizia Isidori

relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci

webmaster 

dal 20 settembre al 18 otobre
from 20th september to 18th october
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m.

Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail gallleriamarconi@vodafone.it
web www.siscom.it/marconi
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Il Centro d'Arte e Cultura Delta di Potenza

invita a visitare la mostra delle opere di  7 ARTISTI PER LA BELLA TERRA

IN GALLERIA VIRTUALE.

Utilizzando una delle possibilità che offre il navigare in web, è stata realizzata una Galleria Virtuale dove si può facilmente entrare e visitare una doppia mostra;

in collaborazione con Pio vergura e Nazzareno Sileno sono stati allestiti due suggestivi ambienti: il primo ospita le più significative immagini relative al complesso progetto (febbraio ottobre 09) LA BELLA TERRA di Teri Volini ; il secondo, le opere di 7 artisti particolarmente sensibili alla salvaguardia dell'ambiente; tra essi, oltre ai 5 lucani Tina De Stefano, Michele Danzi, Vito Palladino, Teri Volini, GiusyVillano, sono presenti un'artista lombarda, Vera Benelli, che opera a Milano e una siciliana, Mariarosa Marcantonio, attiva a Belpasso, Catania. Nei 7 lavori appositamente creati per questa occasione, il filo conduttore è la consonanza con una visione di conoscenza, amore e tutela della Natura: la nuova privilegiata possibilità dell'Arte; una visione indispensabile visto lo stato in cui si trova Gaia, la Terra.
Per visitare la mostra, bisogna attivare il link:
http://www.terivolini.it/gallerie3d/arte_in_difesa/index.html

le img sono anche sul sito: http://www.terivolini.it/html/7artisti.html, ed è in preparazione un catalogo.
grazie per l'attenzione e...buona visita a tutti

Centro d'Arte e Cultura Delta di Potenza e Teri Volini

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 Tito. 1964 – 2005

Pensare la forma

A cura di Giuseppe Appella

Dal 03 ottobre al 03 novembre 2009 

Dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30

Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea

In occasione della Giornata del Contemporaneo 2009 (sabato 03 ottobre) Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea presenta 
una
mirata selezione di opere scultoree di Tito. E’ esposto per la prima volta a Roma Il Grande Nudo del 1964: esordio nella scultura per l’artista.
 Il percorso prosegue con una rielaborazione della Grande Scultura del 1987, con uno dei Semi della Forma del 1995 e si conclude con Spazio-forma del 2005.
 

La mostra è a cura di Giuseppe Appella.

Sala 1 centro internazionale d'arte contemporanea
Piazza di Porta San Giovanni 10
00185 Roma - Italia
T: 0039 06 7008691
F: 0039 06 7008691
e-mail: salauno@salauno.com
web site: www.salauno.com

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CUI DONO LEPIDUM NOVUM LIBELLUM

"Cataloghi d'artista" con disegni originali e dediche autografe

23 settembre-23 ottobre 2009

Palazzo Angelelli Hercolani Fava Simonetti, Sala di Enea

Strada Maggiore, 51  - Bologna

Mostra a cura di Mauro Carrera e Marzio Dall’Acqua

promossa da

Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna

in collaborazione con IBC-Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna

e dell'Archivio Uroburo di Parma

Catalogo a cura di Mauro Carrera

Inaugurazione: mercoledì 23 settembre ore 10.30, Palazzo Angelelli Hercolani Fava Simonetti, Sala di Enea

Dal lunedì al venerdì ore 9.00-12.30 

Sabato 26 settembre ore 9.00-12.30 

Ingresso libero

http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/eventi/mostre_1.htm

http://www.artelibro.it/programma/mostre/62/ 

Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna

Tel. 051/225748 - 051/229148 - 051/261107

Fax 051/239400

e-mail sa-ero@beniculturali.it

mbac-sa-ero@mailcert.beniculturali.it 

Cui dono lepidum novum libellum
arida modo pumice expolitum?

Catullo, Carmina

Il 23 settembre 2009, presso la Sala di Enea del Palazzo Angelelli Hercolani Fava Simonetti di Bologna, sede della Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna si aprirà Cui dono lepidum novum libellum, "Cataloghi d'artista" con disegni originali e dediche autografe, evento che intende presentare al pubblico un’opera d’arte ancora misconosciuta: il catalogo d’artista.

L'esposizione, – fino al 23 ottobre 2009 – curata da Mauro Carrera e Marzio Dall’Acqua, è promossa dalla Sovrintendenza Beni Archivistici per l’Emilia Romagna in collaborazione con IBC-Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna e Archivio Uroburo di Parma. Questa mostra si inserisce tra gli eventi previsti per la manifestazione ArteLibro 2009 ed è inoltre nel programma per le Giornate Europee del Patrimonio (26-27 settembre 2009). 

In questa prestigiosa cornice viene presentata per la prima volta in Italia una importante collezione di cataloghi d’artista con disegni originali e dediche autografe di alcuni tra i principali artisti del XX secolo: 

Enrico Baj, Gianni Bertini, Georges Braque, Remo Brindisi, Alik Cavaliere, Jean Cocteau, Pirro Cuniberti, Giorgio de Chirico, André Dunoyer de Segonzac, Hans Erni, Giosetta Fioroni, Salvatore Fiume, Emilio Isgrò, Man Ray, André Masson, Ennio Morlotti, Ricardo Mosner, Pablo Picasso, Vanni Scheiwiller, Orfeo Tamburi, Ben Vautier, Emilio Vedova e altri ancora.

Accanto a questi cataloghi il pubblico potrà ammirare cataloghi-opera d'arte realizzati per l'occasione da alcuni tra i principali artisti italiani contemporanei con un intervento originale che lo ha reso unico (dedica autografa, disegno, collage, tavola sciolta aggiunta per l’occasione ecc.). Sono presenti opere di: 

Paolo Albani, Arcangelo, Mirella Bentivoglio, Irma Blank, Renata Boero, Anna Boschi, Ennio Calabria, Alberto Casiraghy, Bruno Ceccobelli, Paolo Collini, Lucio Del Pezzo, Fernanda Fedi, Gino Gini, Gruppo Sinestetico, Marco Lodola, Arrigo Lora-Totino, Luigi Mainolfi, Renato Mambor, Maurizio Osti, Luca Maria Patella, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Tino Stefanoni, Franco Vaccari, William Xerra.

Sfuggente eppure onnipresente, il catalogo d’arte resta a tutt’oggi un genere di pubblicazione relativamente poco studiato. Dal celeberrimo catalogo di William Blake a quelli francesi della seconda metà dell’Ottocento e fino ai più recenti, resta una delle pubblicazioni più diffuse e sfogliate della produzione editoriale occidentale. È il XX, dai suoi primissimi anni, il secolo del catalogo, che per tutta la sua durata ha subito cambiamenti in linea con quelli dell’arte e della stampa. La prima decade del secolo presente in qualche modo continua nella medesima direzione e, sia pure con qualche esitazione, possiamo prevederne ancora l’esistenza nei prossimi anni; il catalogo d’arte scomparirà solo se scomparirà il libro.

Il prodotto editoriale che i francofoni chiamano catalogue d’artiste e gli anglofoni artist’s catalog(ue), è originariamente associato alla presentazione di una esposizione. Contrariamente alle definizioni francese e inglese, l’italiano “catalogo d’artista” attualmente non rimanda ad un oggetto ben definito. A dire il vero, l’espressione in questione non è quasi mai presente nella letteratura specialistica. Quella di “catalogo d’artista” è in Italia una definizione ancora in parte da inventare. 

Con l’apposizione di un intervento sul proprio catalogo, l’artista sottrae la paternità intellettuale e creativa della pubblicazione al critico e all’esperto, ne ribalta il valore semantico e lo conduce al valore assoluto di opera in sé, di cui il manufatto tipografico rappresenta il supporto e lo stimolo alla creatività. Con questo atto intenzionale egli si rimpossessa di un simulacro della sua opera, lo restituisce all’universo reale quasi fosse un ready-made, lo rende un unicum, un’opera in sé non assimilabile ad altra copia senza intervento.

Abbiamo invitato alcuni tra i più importanti artisti italiani contemporanei a realizzare un ex dono artistico per un loro catalogo. Nel sollecitarli all’intervento originale sul proprio “catalogo d’artista”, si è lasciata grande libertà nell’interpretazione dell’invito. Ciascun artista ha scelto tra i suoi uno o più cataloghi a rappresentare un exemplum della sua opera. A seguito di tale scelta, ha individuato il luogo (prima o quarta di copertina, risvolto, occhiello, antiporta, frontespizio, doppia pagina o pagina qualsiasi) dove realizzare il proprio intervento. Da ultimo, ha scelto il soggetto dell’intervento e optato per la tecnica di realizzazione (calligrafia, disegno, collage, tecnica mista etc.).

All’inaugurazione della mostra – mercoledì 23 settembre ore 10.30 –  sarà presentato il catalogo della manifestazione pubblicato in edizione limitata di soli trecento esemplari, novantanove dei quali comportano un’opera originale di Anna Boschi e Mauro Carrera.

L’esposizione è ad INGRESSO LIBERO secondo i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9.00-12.30 - Sabato 26 settembre ore 9.00-12.30. 

Per informazioni: 

http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/eventi/mostre_1.htm

http://www.artelibro.it/programma/mostre/62/ 

Soprintendenza Archivistica per L'Emilia Romagna

Tel. 051/225748 - 051/229148 - 051/261107

Fax 051/239400

e-mail sa-ero@beniculturali.it

mbac-sa-ero@mailcert.beniculturali.it 

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Mel Bochner nasce nel 1940 a Pittsburg, in Pennsylvania. Nel 1966 la Visual Arts Gallery di New York presenta la sua prima personale. 
In seguito espone, in personali e collettive, in gallerie e musei di tutto il mondo. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche, 
tra cui il Metropolitan Museum e il Museum of Modern Art di New York, il Centre George Pompidou di Parigi, la Tate Gallery di Londra, 
la National Gallery of Art di Washington, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles. Nel 2006 l’Art Institute di Chicago gli ha 
dedicato un’importante retrospettiva Mel Bochner, Language 1966-2006.

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Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67

Inaugurazione su invito: 29 settembre

apertura al pubblico: 30 settembre

Milano, dal 30 settembre al 20 novembre 2009, il Museo Fondazione Luciana Matalon 
ospita una mostra dedicata ad Amedeo Modigliani, che approfondisce la conoscenza 

di uno degli artisti più importanti e originali del Novecento.

L’iniziativa, dal titolo Modigliani, una storia segreta, curata da Massimo Riposati e organizzata 
in collaborazione con il Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome, presieduto da Christian Parisot, 

ruota attorno a un’opera che viene presentata per la prima volta nel capoluogo lombardo.

Si tratta del dipinto a olio Jeune femme à la guimpe blanche che ritrae Simone Thiroux, giovane donna medico 
che, nell’inverno del 1916, ebbe una fugace relazione con l’artista livornese e da cui nacque un figlio, Gérald, mai riconosciuto dal padre. 

Nella biografia di Modigliani non si ha quasi traccia dell’accaduto e Simone e Gérald furono esclusi dalla sua complicata esistenza. 

In quegli anni l’artista, infatti, incontrò la donna più importante della sua vita, Jeanne Hebuterne, da cui avrà, nel 1918, la figlia Jeanne. 

Simone ebbe un’esistenza sfortunata; morirà giovanissima di tubercolosi nel 1921, l’anno seguente alla scomparsa del pittore, e il suo 
corpo fu donato alla medicina per studi anatomici. La sorte non arrise nemmeno al piccolo Gérald, perché fu adottato 

da una coppia francese che poco dopo si separò. Sconvolto dal nuovo dolore, si ritirò in convento dove prese i voti e di lui non si seppe più nulla.

“Il dipinto –  spiega il curatore Massimo Risposati, vice Presidente del Modigliani Institut – ha una materia pittorica leggera, quasi trasparente, 
quasi un non finito, a differenza di molti quadri di Modigliani che hanno un pigmento pittorico molto marcato. 

Forse una preveggente intuizione di un processo di sparizione che avrebbe toccato tutti i protagonisti della storia”. 

Intorno al dipinto di Simone, la mostra raccoglie disegni, schizzi e alcune sculture d’après di Modigliani 
ed è arricchita da ritratti e opere dei suoi amici italiani e francesi che offrono un quadro dell’ambiente 
umano e artistico in cui il pittore visse e operò. 

Completano il percorso espositivo lettere e fotografie di familiari e amici che documentano l’aspetto più intimo 
della vita di Modigliani. Sullo sfondo, una Parigi di inizio secolo, allora capitale della pittura di avanguardia europea 
e lontana dalle lacerazioni della Grande Guerra, 

dove Modigliani sviluppò un proprio personale linguaggio figurativo, in bilico tra innovazione e classicità e che ha 
saputo aprire nuove strade alle generazioni future di artisti.
 

Catalogo Edizioni Carte Segrete disponibile in Fondazione

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                 STUDIO ARTE FUORI CENTRO

Via Ercole Bombelli 22, 00149 Roma – 06.5578101 – 328.1353083

info@artefuoricentro.it  - www.artefuoricentro.it

Martedì 29 settembre 2009 alle ore 18,00 presso lo Studio Arte Fuori Centro di Roma, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Annamaria Suppa, “Come le parole…raccontano i colori” a cura di Maria Vinella.

L’esposizione rimarrà aperta fino al 16 ottobre 2009, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00

L’evento è il primo appuntamento di Spazio Aperto 2009  ciclo di tre mostre in cui i critici invitati dall’associazione culturale Fuori Centro, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.

Come le parole…raccontano i colori. Colori che raccontano come le parole. Parole da guardare. Immagini da interpretare. Dipinti e installazioni pittoriche di medie e grandi dimensioni accolgono le narrazioni visive realizzate da Annamaria con tecnica raffinata (tecnica mista su legno con stratificazioni di gesso, bitume, pigmenti, essenze impregnanti, foglia oro ecc.), frutto di rigorose ricerche e sperimentazioni pluridecennali.

L’inventario emotivo proposto dall’artista si compone di segni, tracce, textures, figurazioni allusive ad una serie di delicate narrazioni. Fragili cartografie e mappe simboliche appaiono abitate da colori liquidi e forme sintetiche nonché da rarefatte parole, nate dall’intreccio di misteriose associazioni di idee. Parole graffiate, disegnate, incise, incollate che svelano ricordi e desideri, sensazioni e suggestioni, presente e passato, indicandoci i percorsi sentimentali di un diario autobiografico che può diventare racconto collettivo.

Bari, 30 agosto 2009

                                                                                                               Maria Vinella 

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Larry Jordan

giovedì 24 settembre ore 20.00
Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara Piazza Dante, 89)
In collaborazione con Light Cone di Parigi e Nova Cinema di Bruxelles, la E-M ARTS/Fondazione Morra ospita Larry Jordan a Napoli e come unica data italiana il 24 settembre proietta undici tra i suoi films più famosi.
Lawrence Jordan è da annoverare tra i film makers più creativi degli ultimi 50 anni, i fantastici paesaggi mentali costruiti attraverso collages, immagini reali e animazioni descrivono un universo onirico personale e spontaneo. “…L’anima anela l’infinito attraverso i simboli... Ogni cultura stabilisce una relazione simbolica ed ha il proprio modo per raggiungere l’infinito. Apprezzo in particolare la cultura Egiziana, molti dei loro simboli e pratiche sono correlati ad una vita ultraterrena. Ognuno di noi possiede un luogo interiore personale, un desiderio. E la maggior parte degli artisti lo raggiungono attraverso la rappresentazione. Ciò non è inteso in senso religioso. Naturalmente, il termine infinito va preso come un granello di sale. È il modo più vicino per spiegarlo”.
Larry Jordan frequenta a Denver la stessa scuola superiore di Stan Brakhage; tra il 1951-55 segue i corsi alla Harvard University ed è attratto dal Surrealismo, in particolare l’opera di Max Ernst ed i romanzi-collages La Femme aux 100 têtes e Une semaine de bonté. Comincia così a collezionare incisioni, ri-filmarle e creare i suoi primi esperimenti in movimento, spesso montati in presa diretta. Tra il 1955-63 collabora e studia con Joseph Cornell; seguendo le indicazioni di Cornell, Larry fotografa un viaggio verso un luogo sepolcrale ed esegue il montaggio di tre films, in cui Cornell descrive l’area evanescente dove la coscienza e l’inconscio si incontrano. Negli anni ’60 Larry raggiunge il proprio stile formale, la sua visione è sintetizzata nel film Duo Concertantes (1964), attraverso l’originale montaggio di incisioni utilizzate come sfondo ed illustrazioni di antichi libri e riviste soprapposte, Jordan crea mondi e paesaggi mentali sconosciuti ma meticolosamente ed attentamente giustapposti in bizzarre e seducenti pantomine della vita.
Our Lady of the Sphere (1969) si ispira al Libro Tibetano dei Morti e dimostra la tecnica filmica intuitiva utilizzata da Larry, le immagini subiscono una metamorfosi, si compenetrano e cambiano con una frenesia gassosa di sorprese visive.
Moonlight Sonata (1979) apre una nuova fase nella sua tecnica di animazione, nel film la luna ed il chiaro-scuro dei suoi raggi guidano l’interpretazione visiva, Larry lascia gli sfondi in tenui blu e verdi, soltanto l’enigmatico “calice cosmico” irrompe in rosso, la Cinquième Gnossienne di Erik Satie semplifica e raffina l’immaginazione realizzando quel circo celeste che Jordan sognava.
In Masquerade (1981) e Adagio (1983) Larry per la prima volta anima delle incisioni dipinte a mano ritagliate su di uno sfondo uniforme; egli trasforma gli oggetti in spazi così come gli umani dovrebbero mutare sé stessi in vita, ogni viaggio cinematico proviene da un inconscio collettivo, non in termini di archetipi o simboli specifici, ma come frammenti di pratiche rituali, culturali e religiose che attraversano l’intera storia umana.
The Visible Compendium (1992) costruisce un catalogo di esperienze visive possibili, alcune mostrate a velocità normale, altre rallentate o accelerate, continue o frammentarie, relazionate ad un viaggio idilliaco in mongolfiera. Qui Larry Jordan comincia a collezionare i suoni come delle immagini, il film prova a stimolare la mente dello spettatore, in particolare ciò che è sconosciuto più che quello che abbiamo visto e appreso in migliaia di anni.
The Miracle of Don Cristobal (2008) è un “melodramma alchemico” animato di antiche incisioni del 19° secolo che raffigurano dei giovani in storie avventurose; la musica di Puccini si combina con suoni casuali, come le sirene della polizia o i campanelli delle vecchie porte, mentre le immagini reali e quelle terrifiche competono per ottenere tempo in scena.

Fondazione Morra, Palazzo Ruffo di Baganra, piazza Dante 89, Napoli
info@fondazionemorra.org
EM Arts
info@em-arts.org


Notte Europea dei Ricercatori 2009
Il 25 settembre 2009 la Commissione Europea ripropone l’evento Notte dei Ricercatori, promosso contemporaneamente in tutta Europa per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca, in un contesto informale e all’insegna del divertimento. I ricercatori sono persone normali che fanno cose eccezionali… Partecipa anche tu alla loro festa!
Lo scopo principale è di avvicinare i cittadini al mondo della ricerca scientifica, per rilanciarne il fondamentale ruolo nella società; una grande opportunità per mettere in relazione gli scienziati e i ricercatori con i cittadini e il mondo delle istituzioni, attraverso una serie di eventi a carattere prevalentemente scientifico ma anche con attività ludiche.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, su proposta dell’UNESCO, ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia ed in questo ambito si colloca la manifestazione napoletana, anche in relazione al IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell’osservazione del cielo, grazie a Galileo Galilei. A Napoli, l’evento avrà luogo venerdì 25 settembre dalle 16 alle 24, al Museo Nitsch (Vico Lungo Pontecorvo); il lavoro artistico di Hermann Nitsch è, da sempre, improntato alla ricerca di un sentire, di un pensare, di un riflettere sull’arte che è, contemporaneamente, anche un riflettere su noi, come esseri umani, sul nostro fondamento culturale (inteso nell’accezione più archetipica del termine), sulla nostra identità più profonda e, in buona parte, rimossa. “…ciò che possiamo constatare è un eterno fluire, una catena di un eterno trasformarsi. siamo al cospetto di un’infinità. fluire e un continuo muoversi e cambiare è intorno a noi e dentro di noi. è solo questione di atteggiamento, una questione di consapevolezza, una questione di fede, se ci si sente finiti e ci si rassegna al fatto che ci sia l’inizio e la fine o se ci si identifica con l’incessante, con ciò che è senza inizio e origine, con il movimento, con il fluire. si conoscono molte vie che conducono dalla concezione temporale del mondo ad un’infinitezza, al comprendere l’infinitezza e l’eternità”. (Hermann Nitsch)
Organizzato dalla Dicocom, in partnership con INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte, INGV Osservatorio Vesuviano, CIRA Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale, Fondazione Morra, PST Parco Scientifico Tecnologico, MIUR Ufficio Scolastico Regionale, ideato e coordinato da Paolo Cutolo.
I programmi prevedono laboratori aperti con percorsi scientifici guidati, dibattiti, tavole rotonde, osservazioni stellari, eventi musicali, esperimenti ai quali poter prendere parte. Il Museo diventerà, così, il punto di incontro fra la ricerca, l’arte e la gente, dove si avrà la possibilità di sottolineare anche come i risultati della ricerca, applicati al quotidiano, permettono di progredire e migliorare la qualità della vita, e, in alcuni casi, di far trasformare le persone comuni in “scienziati per una notte”. In particolare: Cosa osservare: i vulcani e le loro manifestazioni; Come osservare: gli strumenti utilizzati per studiare e sorvegliare i vulcani; Cosa otteniamo dall’osservazione: i risultati delle ricerche effettuate; Proiezione di filmati, anche 3D, illustrazione di dvd didattici; Visione di segnali sismici in tempo reale relativi alle aree vulcaniche campane e Stromboli; Ideazione e realizzazione di attività ludiche inerenti al tema (simulazione di terremoto); Osservazione della Luna e delle Stelle con telescopi; Osservazione della volta celeste: planetario; L’Ottica per comprendere e prevenire; La Musica; Concorso per la creazione del Poster Europeo 2010.

Dicocom Srl, via Pessina 81, Napoli
cutolo@dicocom.it
Museo Nitsch, Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
info@museonitsch.org
info@fondazionemorra.org

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MOSTRA ARTI VISIVE
ARTBAHNKREUZ
realizzata da:
ITINERARI 80
 
Promossa da


Associazione dei Musei d’Arte
Contemporanea Italiani

Con il sostegno di



Con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Patrocinata da
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Senato della Repubblica
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero degli Affari Esteri
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Unione delle Province Italiane
Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
ICOM Italia
ARTBAHNKREUZ
 
3 ottobre 2009
October 3rd, 2009

 
Mostra - Exhibition
inaugurazione dalle 17
opening  from 5 p.m.
 
dal 3 al 18 ottobre 2009
from October 3rd to 18th, 2009
 
by GIANCARLO  DA LIO - TIZIANA BARACCHI
 
artisti presenti:
ITALIA Tiziana Baracchi - Mariano Bellarosa - Lamberto Caravita - Bruno Cassaglia - Pino Conestabile - Carmela Corsitto - Francesco Cucci - Maurizio Follin - Claudio Grandinetti - Claudio Guasti - Eligio Leschiutta - Giosuè Marongiu -  Vincenzo Montella - Walter Pennacchi - Paola Rivabene - Claudio Romeo - Renato Sclaunich - Salvatore Starace - Giovanni Strada - Maurizio Trentin - Tito Truglia 
AUSTRALIA Pete Spence
AUSTRIA Helmut King
COLOMBIA Tulio Restrepo
FRANCIA Yolaine Carlier - Rèmy Pénard
GERMANIA  Horst Baur - Karl F. Hacker - Henning Mittendorf
INDONESIA Setyo  Mardiyantoro
SPAGNA Cesar Reglero
USA Reid Wood
 
ITINERARI 80 Center
GARAGE N.3 Gallery
via Cavallotti 83B
30171 VENEZIA MESTRE
ITALIA

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Cruzada de reclamo en
Los Amores- Santa Fè

Ellos quieren una escuela
 Rodolfo “El Mono” Saavedra (Pintura)

 Esc. 560- Los Amores, Sta Fè

 Este 25 de Septiembre durante todo el día se llevará a cabo una serie de actividades en la localidad de Los Amores- Santa Fè.

La motivación de estos espectáculos a desarrollarse ese día en esa localidad, parten desde la necesidad que tienen los alumnos del colegio 560, que funciona en la ex casa de guardas del ferrocarril Belgrano.

Ellos quieren una escuela y  estar incluidos en el sistema educativo de la provincia de Santa Fè, contando con los mismos beneficios que las demás de la provincia.

Una vez se firmo un acuerdo y se los incluyo en un programa de construcción de escuelas, acuerdo que nunca se cumplió, y los alumnos siguen estudiando a pesar de los inconvenientes de precariedad del edificio que no esta diseñado para la contención de tantos alumnos.

Se firmara ese día un petitorio para ser elevado a las autoridades competentes en el caso, y los alumnos aran una pintada de murales por el pueblo, junto al plástico de Vera- Sta. Fè, Rodolfo “El Mono” Saavedra, autor del dibujo que representa al Ángel de la Bicicleta.

La cobertura periodística estará a argo de Eliana Ibarra de Reconquista y la parte musical de la mano de Lucas Segovia, compositor Chaqueño, que presentara Melitona, Crímenes en sangre, obra que recorre la historia de una masacre ordenada por el gobernador asesino Fernando Centeno en el año 1924 en Napalpì- Chaco, que dejara un saldo pendiente de mas de 400 aborígenes masacrados.

 La Butaca Producciones

labutacaproducciones@hotmail.com

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A Santa Maria di Leuca
nel Museo .”Vito Mele” di pittura moderna contemporanea, l’opera di Nicola Andreace “Globalizzazione”.

Nel complesso della Basilica - Santuario “De Finibus Terrae” di Santa Maria di Leuca, è stato appena inaugurato il Museo “Vito Mele” di Pittura contemporanea moderna, che si aggiunge a quello di Scultura, già precedentemente aperto al pubblico. Erano presenti   Monsignor Vito De Grisantis, Vescovo di Ugento – S.Maria di Leuca, mons.Giuseppe Stendardo, Rettore della Basilica, Antonio Gabellone,  Presidente provinciale di Lecce, il Sindaco di Castrianiano del Capo, il Prof. Lucio Galante, Direttore del Dipartimento dei Beni delle Arti  e della Storia dell’Università di Lecce, Massimo Guastella, Professore di Storia dell’Arte contemporanea dell’Università di Lecce, lo scultore Vito Mele, critici, artisti, giornalisti, operatori d’arte. Il Museo di opere pittoriche nasce per un’azione generosa del salentino Vito Mele, da tempo trasferito a Milano, il quale, dopo aver donato le Sculture, raccolte già nel Museo di Scultura, ora  ha dato a Santa Maria di Leuca oltre155 opere in suo possesso di 155 artisti nazionali ed internazionali, che, per un’altrettanta lungimiranza e responsabilità culturale e civile, l’Istituzione della Basilica - Santuario ha accolto, riservando ad esse uno spazio prestigioso, di grande valore simbolico. Edita dalla Editrice Salentina di Santa Maria di Leuca, per l’occasione, è stata distribuita ai presenti l’elegante  e ricca Pubblicazione “Verità e Poesia della forma”(Pagine 351), vero strumento di conoscenza, di promozione e valorizzazione delle opere in mostra, dei loro autori  e del luogo espositivo. All’ l’indicazione dei nomi della Commissione del Museo, il cui direttore artistico è lo scultore Vito Mele, segue  il  Comitato tecnico-scientifico, formato da artisti, critici, professori universitari di Storia dell’Arte tra cui Lucio Galante, Presidente, Massimo De Giosa, Massimo Guastella, Luciana Palmieri, Angelo Lippo. Dopo il saluto di S.E. Vito De Grisantis, la presentazione del Rettore della Basilica, Mons. Giuseppe Stendardo, la Premessa del fondatore del Museo che spiega le motivazioni del suo mecenatismo, il prof. Lucio Galante sottolinea l’importanza del notevole patrimonio artistico in esposizione, che ora può essere conservato, tutelato, valorizzato. Seguono i testi dei Professori Massimo Guastella e Luciana Palmieri , le schede con le immagini delle opere esposte e con cenni critici e biografici dei loro autori.  Il prof. Massimo Guastella presenta in sintesi artisti di fine Ottocento e primo Novecento, di cui analizza alcune composizioni emblematiche delle nuove correnti operative; la prof. Luciana Palmieri  annota alcune riflessioni sugli artisti degli anni Trenta. Tra i pochi  italiani e stranieri. che. a suo parere, si sono imposti per le loro sperimentazioni di nuove soluzioni pittoriche, cita Nicola Andreace, il quale è presente nel Museo permanente con l’opera “Globalizzazione”del 1996 (tecnica mista su tela,cm.100x70), composizione  carica di valenze estetiche e simboliche peculiari che attingono all'ambito della cultura dell’autore, delle sue ricerche, delle sue riflessioni, della sua memoria. In essa, un vero feed- bakc, s’incontrano, si sovrappongono figure di personaggi di varia età, simbolo delle fasi dell’esistenza umana; fasce pedonali che indicano lo scorrere del tempo tra fine Novecento e Nuovo Millennio; la lettera G, di “Globalizzazione”; elementi architettonici, un grammofono a tromba , segni di un antico mondo, che vorticosamente  sparisce; un vestito appeso alla gruccia, metafora del nostro  mascheramento nei rapporti con gli altri e del “vuoto” dell’uomo moderno; ed infine un cerchio rosso fratturato, allegoria della terra in pericolo, minacciata nel suo ecosistema e sconvolta e divisa da pregiudizi e da ideologie religiose, politiche, sociali. I vari elementi iconografici della composizione complessa, concettuale, non convenzionale  si attraggono, perché complementari, perché popolano il  mondo dell’autore, ne esprimono la coerente espressione estetica , suggeriscono la suggestione del mistero dell’esistenza e la storia della nostra terra.

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VOYAGE DANS LA COULEUR
Estemporanea Internazionale d'Arte Contemporanea
Dal 26 al 27 settembre 2009
Ingresso libero
Orario di visita:
sabato e domenica dalle ore 17:45 alle 19:00
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Villa Magdalena

Immagini disponibili sul sito:

http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157622431080386/

La nota famiglia Jeanguenin è lieta di presentare l'Estemporanea Internazionale d'Arte Contemporanea "Voyage dans la couleur" in Costa Azzurra che si svolgerà dal 26 al 27 settembre '09 nel giardino della storica Villa Magdalena, la Villa degli Artisti situata a Nizza (Francia), in prossimità del Porto e del Palais des Expositions.
L'esposizione valorizza la funzione del colore nell'arte contemporanea e avrà luogo nel giardino policromo di Villa Magdalena, edificata nel 1853 ai piedi del Monte Boron da un aristocratico inglese e successivamente decorata con affreschi e stucchi sontuosi, divenendo sede prestigiosa di eventi mondani.
Il progetto culturale "Voyage dans la couleur" annovera artisti di formazione eteronegenea che si sono distinti per particolari peculiarità stilistiche ed esecutive. Per l'occasione espongono Lorenadia Vidoni, Antonella Modàffari Bartoli, Bianca Battaia, Flora Brescianini, Vania Camilluzzi, Regina Di Attanasio, Giusy Fossati, Gloria Giovanella, Amanda Nebiolo, Francesca Poddesu e Louvio.

Presso: Villa Magdalena
1, Rue du Capitaine Scott, Nizza - Francia
Info: www.villamagdalena.com
info@sabrinafalzone.info - www.sabrinafalzone.info

www.sabrinafalzone.info
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Con il patrocinio di: Regione Lombardia - Provincia di Milano - Comune di Milano -

In collaborazione con: Il Parlamento Europeo

MAPPE D'ARTISTA 1959-2009: un anniversario 
-D'Ars Navigatore Satellitare sulle strade dell'arte-

ANNA MARIA ANGELINI CHIARVETTO, FILIPPO AVALLE, ENRICO BAJ, PAOLO BARATELLA, AGOSTINO BONALUMI, PAOLO BUGGIANI, PAOLO BUZI, MARCO CANOVA, EUGENIO CARMI, LEONILDE CARABBA, STEFANIA CARROZZINI, RICCARDO DAMETTI, SERGIO DANGELO, ELENA DE BIASIO&FRANCO STORTI, 
LEONIDA DE FILIPPI, LUCIO DEL PEZZO, ISA DI BATTISTA GORINI, MARCELLO DIOTALLEVI, FRANCO DI PEDE, GILLO DORFLES, MARIA PIA FANNA RONCORONI,INES FEDRIZZI, HÉLÈNE FOATA, ANTONIO FOMEZ, LUCIO FONTANA, ANNAMARIA GELMI, SILVANA GATTI, FLAVIA GIRARDI, PIETRO GIROMINI, RICCARDO 
GIULIETTI, GRELO, GIULIANO GRITTINI, EMILIO ISGRÒ, VITTORIO IVALDI, UGO LA PIETRA, GRAZIA LAVIA, GIOVANNI LEOMBIANCHI, PINO LIA, TINA LUPO,ELIO MARCHEGIANI, UMBERTO MARIANI, ANTONIO MASSARI, ANNA MARIA MASTROPASQUA, MASSIMILIANO MIAZZO, NEVIO MONACCHI, LUIGI MUSA, 
UGO NESPOLO, VANNA NICOLOTTI, GIANNI OTTAVIANI, URANO PALMA, MARISA PEZZOLI, CONCETTO POZZATI, CLAUDIA PRESSATO, TIZIANA PRIORI, TOBIA RAVÀ, ANNAMARIA RUSSO, SERGIO SARRI, FABIO SAVOLDI, CLARA SCARAMPELLA, GIANNA SCIANNAMÉ, STEFANO SODDU, GABRIELA SPECTOR, TINO
STEFANONI, VINCENZO TORCELLO, WALTER VALENTINI, GIOVANNA VALLI, ROBERTO VECCHIONE, SILVIA VENUTI, MAYA ZIGNONE, FRANCO ZILIOTTO. 
Sede: Chiostro dei Glicini, Società Umanitaria– INGRESSO Via San Barnaba 48 -MILANO 
Conferenza Stampa e Inaugurazione: mercoledì 30 settembre 2009, ore 18. Seguirà cocktail. 
Date: dal 30 settembre al 7 ottobre 2009 – Orario: tutti i giorni dalle 15 alle 19 
A cura di: Viola Lilith Russi e Valentina Tovaglia – Fondazione D'Ars Oscar Signorini onlus 
Con il Patrocinio di: Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano, Comune di 
Milano -Cultura, mim Museum in Motion -In collaborazione con: Parlamento europeo Ufficio a Milano 

“MAPPE D'ARTISTA 1959-2009”, mostra di arte contemporanea itinerante che celebra il Cinquantesimo Anniversario della nascita dell’attività di D’Ars, dopo essere stata ospitata dal Museo dell’Aeronautica “Gianni Caproni” di Trento, fa tappa dal 30 settembre al 7 ottobre alla Società Umanitaria di Milano. La mostra è stata organizzata con i Patrocini della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano – Cultura. All’inaugurazione interverranno, tra gli altri, Grazia Chiesa, direttore e amministratore delegato della Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, Arturo Colombo, politologo e Lorella Giudici, storico e critico dell’arte. 
La mostra rientra tra gli eventi promossi da AMACI durante la quinta edizione della Giornata del Contemporaneo, fissata il 3 ottobre 2009. 

Il tema della mostra nasce dalla consapevolezza di D'Ars – struttura con base operativa a Milano, che dal 1959 si dedica alla promozione dell'arte contemporanea in tutte le sue forme -di essere una sorta di “navigatore satellitare” nel campo dell'arte, nei confronti non solo degli artisti, ma anche di critici, curatori e operatori culturali. In questo ultimo mezzo 
secolo di storia D'Ars è stata e continua ad essere uno strumento per orientarsi in un mondo artistico spesso chiuso, per affacciarsi su persone e realtà, nonché emozioni e tecniche espressive con qualche appoggio in più, fiducia ed ottimismo. 

Gli artisti invitati -70 -sono gli esponenti della storica generazione ora di fama internazionale, tra i quali segnaliamo la presenza di un’opera del fondatore dello Spazialismo Lucio Fontana, accanto a giovani promettenti, tutti col comune denominatore del legame con quella che, iniziata nel 1959 come D'Ars Agency, dal 2001 è Fondazione D'Ars -Oscar Signorini onlus, animata dall'impegno e la creatività di ormai cinque generazioni di curatori e operatori culturali. Gli artisti hanno realizzato, con la tecnica artistica a loro più congeniale, una MAPPA rappresentante il loro percorso creativo sulle strade dell'arte: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla grafica. 

La sede è la Società Umanitaria, istituzione storica di Milano, nata nel 1893, conosciuta grazie a oltre cento anni di battaglie sociali, coniugando impegno sociale ed istruzione, progresso e formazione, emancipazione e cultura. 
Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus e Società Umanitaria si sono incontrate in virtù dell’affinità dei rispettivi obiettivi: “dare alle nuove generazioni la possibilità e gli strumenti operativi, realizzativi, di sviluppo e di crescita” (Grazia Chiesa). 
Collaborazione che continuerà in futuro, quando la Collezione della Fondazione D’Ars sarà esposta nelle sale dell’ Umanitaria. 

Evento organizzato in occasione della giornata del contemporaneo

promossa da

Con il contributo di:

Sponsor Tecnico:
Info,Cura e coordinamento: 

Fondazione D’Ars - Oscar Signorini onlus  tel. 02 860290 -info@fondazionedars.it
Società Umanitaria tel. 02 5796831 umanitaria@umanitaria.it
Viola Lilith Russi mob. 340 1880912  Valentina Tovaglia mob. 338 1225262 
www.fondazionedars.it

 www.umanitaria.it 

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ALBA SAVOI

S-velare scritture

2005 – 2009

 Martedì 6 ottobre 2009 alle ore 18,00 a Milano presso la Galleria Scoglio di Quarto, 

via Ascanio Sforza 3, diretta da Gabriella Brembati, si inaugura la personale di Alba Savoi 

S-velare scritture 2005-2009, testo critico di Matteo Galbiati.

L’esposizione rimarrà aperta fino al 27 ottobre, secondo il seguente orario:

dal martedì al venerdì, dalle 17,00 alle 19,30 o per appuntamento.

tel. 02.58317556 cell. 348.5630381  www.galleriascogliodiquarto.com 

Alba Savoi prosegue nella freschezza di una giovanile intenzione: continuare a scovare la leggerezza dell’intuizione per sondare la profondità del senso.

Con una curiosità sinceramente spontanea, a tal punto dichiarata da non concedersi neppure – sebbene meritata – il giusto fasto di una mostra storico-celebrativa, mostra l’intenzione di lasciarsi scrutare nelle sue recenti conquiste. Ecco le ultimissime opere con gli Haiku – nelle varianti europea e nell’originale giapponese – poesie, brevi ed essenziali, che si stagliano nel campo increspato delle tele. Una poesia intera, una stesura completa che dà voce e struttura ad un discorso compiuto, riordinando segni, lettere, parole, prima sparse e disseminate nel cosmo delle sue tele.

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GLI ANIMALI NELL’ARTE CONTEMPORANEA

SABATO 3 OTTOBRE 2009, IN OCCASIONE DELLA  V GIORNATA NAZIONALE DELL’ ARTE CONTEMPORANEA, 
LA GALLERIA  TEKNE’ DI POTENZA, INVITA TUTTI A PARTECIPARE ALLA FESTA DELL’ARTE CONTEMPORANEA.

ESPORRANNO:  Marie-Claire Taroni; Nicola Pucci; Gianni Pedullà; Giuliana Ielpo; Zohreh  Eskandari.

LA GALLERIA APRIRA’ LE SUE PORTE DALLE 9,30 ALLE 20,30.

ALLE  ORE 11,00, L’ARTISTA  IRANIANA  ZOHREH ESKANDARI DARA’ IL VIA ALLA SUA  
“ISTALLAZIONE – PERFORMANCE” CHE SARA’ COMPLETATA DURANTE L’ INTERA GIORNATA.

La mostra potrà essere visitata dal 3 ottobre al 20 ottobre 2009.

Vi aspettiamo

 

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PRIMO PIANO LIVINGALLERY

SIMBOLI E SCRITTURA DI UN ALFABETO MAGICO :LE RUNE

personale di GIO SCIELLO

Lecce - Primo Piano LivinGallery
04 – 28 OTTOBRE 2009

INFORMAZIONI UTILI

Evento: Simboli e scrittura di un alfabeto magico:Le Rune

Orario vernissage: preview sabato 03 ottobre ore 20,00

Date al pubblico:  04 – 28 ottobre
Sede: Primo Piano LivinGallery
Indirizzo: Puglia - Lecce  | Viale Guglielmo Marconi 4
Orari: dal lunedì al sabato 17-20; mattina su appuntamento
Telefono Sede: 0832.304014
Sito Web: www.primopianogallery.com
Email: primopianogallery@libero.it
Curatore: Dores Sacquegna
Artisti: GIO SCIELLO                                                

Catalogo: bilingue (italiano-inglese)

Collaborazioni con: Amaci – 5° Giornata del Contemporaneo

Con il sostegno di:

Direzione generale per il paesaggio,

le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte contemporanee

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Senato della Repubblica
Camera dei Deputati
Ministero degli Affari Esteri
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Unione delle Province Italiane
Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
ICOM Italia

Info : http://www.amaci.org/g_d_c_eventi.asp?RegId=13

 In occasione della 5° GIORNATA DEL CONTEMPORANEO promossa da AMACI (Asociazione dei Musei d`Arte Contemporanea) la Primo Piano LivinGallery, presenta la personale dell`artista GIO SCIELLO (Genova,1961), curata da Dores Sacquegna.

Preview 3 ottobre. Inaugurazione al pubblico, alla presenza dell`artista il 04 ottobre ore 20,00. Ingresso gratuito.

 Gio Sciello, appassionato da sempre di musica e di letteratura è approdato all’arte, seguendo un percorso a ritroso nel tempo, stimolato dalle simbologie legate alla scrittura ed ai suoi numerosi alfabeti. Tra tutti ha scelto l’alfabeto Runico o “Futhark”, una delle più affascinanti e misteriose forme di scrittura conosciute, le cui lettere hanno il nome di Rune.

L’alfabeto è composto da 24 lettere,  il significato simbolico è legato alle arti divinatorie dell’astrologia con l’interpretazione dell’oroscopo e la chiromanzia con l’interpretazione dell’oroscopo. Le rune, infatti, sono definite la Sacra Lingua degli Dei e degli Eroi, sono le lettere di un antico alfabeto con cui gli antichi chiedevano aiuto alle Forze della Natura…

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ROMA, MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE, ORE 18: "SINERGIE D'ARTE" AL CAFFÈ LETTERARIO, A CURA DI AUTORI ONLINE. PRESENTAZIONE DELL'ANTOLOGIA "L'APE POETA".

dopo la pausa estiva, riprende la rassegna "Sinergie d'Arte al Caffè Letterario".
Gli appuntamenti culturali, come nella precedente stagione, avranno cadenza settimanale e saranno fissati nella serata di mercoledì, dalle ore 18 alle 20.
Ci vedremo dunque mercoledì 30 settembre, alle ore 18, presso il Caffè Letterario, Via Ostiense n. 95, Roma.

Sarà presentata l'antologia "L'ape poeta", edita dalle Edizioni Artescrittura, alla quale hanno partecipato numerosi poeti, alcuni già celebri (come, ad esempio, Maria Luisa Spaziani ed Elio Pecora), altri meno noti ma che offrono comunque una interessante panoramica del mondo letterario.

Nel corso della serata, che sarà condotta da Deborah D'Agostino e Massimo Nardi, direttori di Collana delle Edizioni Artescrittura, daremo vita ad un Reading poetico, durante il quale tutti i poeti presenti potranno leggere la loro poesia pubblicata sull'antologia.

Interverrano Teresa Amendolagine, curatrice dell'opera, e Tina Emiliani, coordinatrice editoriale.

Per informazioni rivolgersi al Prof. Gianluca Ricciardi, Responsabile redazionale delle Edizioni Artescrittura, al numero di cellulare 393-7190135.

Non mancate! Vi aspettiamo con amicizia e cordialità.

http://www.autorionline.org
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