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Dal 15/02/2007 tutti i testi saranno inseriti
in ordine cronologico crescente

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Name: Valter Boj
Email: valterboj@tin.it
From: Milano
Date: 01/01/2006
Time: 18.06.32
 

Testo

Milano GALLERIA D'ARTE SAN CARLO via Manzoni 46 (20121) +39 02794218 (info) +39 02783578 Questa mostra con con Eduardo Arroyo,Alfonso Borghi,Valter Boj,Tommaso Cascella,Bruno Ceccobelli,Corneille,Enzo Esposito,Asger Jorn,Bengt Lindstrom,Gian Piero Reverberi ,Serge Vandercam e Armanda Verdirame,presenta artisti contemporanei e artisti storici a confronto. Ha il patrocinio dell'AICC(Associazione Italiana Città della Ceramica)della Regione Liguria del Comune di Albisola Marina e del Comune di Albisola Superiore,e la collaborazione di ENEL - Comunicazione Piemonte Valle D'Aosta e Liguria ENEL - Comunicazione Lombardia e Banca Antoveneta. La mostra inaugurata il 24/11/2005 che doveva terminare il 15/01/2006 sarà prolungata fino al 10/2/2006 vista la notevole affluenza di pubblico e l'interesse dimostrato dai media. Inoltre ai visitatori sarà fatto omaggio di un cuoricino di ceramica dell'artista Valter Boj. ORARIO : 10.30 - 12.30 14.30 - 19.30 (da lunedì a sabato - chiuso domenica) BIGLIETTI : ingresso libero CATALOGO : in galleria a cura dell' Ing.Stefano Collina Presidente AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica) AUTORI : Eduardo Arroyo,Alfonso Borghi,Valter Boj,Tommaso Cascella,Bruno Ceccobelli,Corneille,Enzo Esposito,Asger Jorn,Bengt Lindstrom,Gian Piero Reverberi ,Serge Vandercam e Armanda Verdirame GENERE : arte contemporanea,ceramiche e opere pittoriche "NON C'E' FUTURO SENZA PRESENTE": artisti contemporanei e storici a confronto con la lavorazione della ceramica e di opere pittoriche di Eduardo Arroyo,Alfonso Borghi,Valter Boj,Tommaso Cascella,Bruno Ceccobelli,Corneille,Enzo Esposito,Asger Jorn,Bengt Lindstrom,Gian Piero Reverberi ,Serge Vandercam e Armanda Verdirame,artisti contemporanei e storici che hanno lavorato la ceramica in tempi modi e situazioni diverse,questa mostra ha l'intento di dare una valutazione alla ceramica anche perchè il suo colore dato dall'artista rimane invariato testimoniandone la sua "eternità",come per esempio le anfore e il vasellame di Euphronious pittore ateniese del VI secolo A.C. Quindi la ceramica è da considerarsi un materiale versatile e resistente a discapito di chi pensa sia un materiale fragile.La mostra è patrocinata dall' AICC(Associazione Italiana Città della Ceramica)della Regione Liguria del Comune di Albisola Marina e del Comune di Albisola Superiore che intendono pubblicizzare l'evento con striscioni e locandine nelle proprie città,ed è in collaborazione con ENEL - Comunicazione Piemonte Valle D'Aosta e Liguria ENEL - Comunicazione Lombardia e Banca Antoveneta che disporrà le locandine nelle proprie agenzie in Liguria,Piemonte e Val D'Aosta.La mostra è accompagnata dalla presentazione dell'Ing.Stefano Collina Presidente AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica),dalla realizzazione di un milione di inviti e da un catalogo con testo dei Sindaci di Albisola Marina e Marina.Inoltre verrano rilasciati ai visitatori una palla o un pino realizzato in ceramica interamente a mano (marchio D.O.C.) dallo Studio Boj e firmato da Valter Boj con autentica modulare di produzione. I due sindaci delle due Albisole a giugno 2006 porteranno la mostra nei due rispettivi musei. info :tp://www.valterboj.com/ http://www.comune.albisola-superiore.sv.it/ http://www.comune.albissolamarina.sv.it/ http://cat.mag-news.it/nl/a.cfm?Ra.2.0.dA.A.A.A.A 


Name: Galleria Marconi
Email: marconi@siscom.it
From: 63012 Cupra Marittima (AP)
Date: 06/01/2006
Time: 19.25.51
 

Testo

DELL'AMORE CHE LACERA LA PELLE a cura di Andrea Cioschi L'inaugurazione è domenica 15 Gennaio alle ore 18.00 La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica Domenica 15 Gennaio la Galleria Marconi presenta DELL'AMORE CHE LACERA LA PELLE, una collettiva, curata da Andrea Cioschi, che propone i lavori di: Sonia Bruni, Sabrina Muzi, Chiara Pergola, Simona Spaggiari, Cosimo Terlizzi, Andrea Vincenzi, Paola Zampa. "Una sfaccettatura dell’esistenza, un’attitudine, un abbandono, Dell’amore che lacera la pelle è lo sguardo dell’arte sulla fluidità e la mescolanza, la confusione, la fusione con… Dell’amore che lacera la pelle è la condizione di una perdita, la perdita del senso unico, la perdita dei confini, l’apertura di un taglio che presuppone movimenti e spostamenti di liquidi, di umori, di sensazioni, di palpitazioni, è il crocevia tra direzioni opposte di fronte al quale si scatenano il dubbio e l’incertezza e la sicurezza di esistere. La perdita della staticità e la conquista della Luna. La dimensione dei corpi che si accarezzano, si baciano, si leccano, si uniscono, si modellano, si plasmano, si rappresentano… è l’affermazione dell’impossibile, ovvero dell’indefinibile, l’affermazione della diversità. Dell’amore che lacera la pelle è lo spazio infinitesimale in cui la vita incontra la morte, è il lenzuolo sul quale la vita e la morte fanno l’amore, fanno la lacerazione, fanno la pelle. Ed è la visione abbagliata dal calore e contratta dal gelo della termodinamica dei sensi, la contraffazione della regola. Dell’amore che lacera la pelle è una scelta di vita non preordinata, di autonomia partecipata, di pensiero impudico e incosciente… la scelta del margine violato, la scelta dell’attraversamento dell’imponderabile e dell’inaccettabile… ed è sempre la scelta più difficile… Dell’amore che lacera la pelle è una sfida di sette artisti rivolta a un’epoca quanto mai oscurantista che pare alimentarsi unicamente di censure e autocensure, di proibizioni, rimozioni e istruzioni per l’uso. Opere che tracciano le geografie di una non-appartenenza ai canoni, e stordiscono utilizzando i linguaggi visivi come armi affilate, opere letali e ineludibili come i più intensi e passionali messaggi d’amore, opere che espongono i propri autori, opere che fanno l’amore… quell’amore che lacera la pelle". (Andrea Cioschi) On Sunday 15th Genuary Marconi Gallery presents ABOUT LOVE TEARING THE SKIN, a group exihibition, edited by Andrea Cioschi, proposing works by Sonia Bruni, Sabrina Muzi, Chiara Pergola, Simona Spiaggiari, Cosimo Terlizzi, Andrea Vincenzi,Paola Zampa. “An aspect of the existence, an aptitude, an abandon, About love tearing the skin is an art look about fluidity, and mixture, confusion, fusion with... About love tearing the skin is representing a state of loss, the loss of the one way, the loss of boundaries, the opening of a cut that supposes movements and the shiftings of liquids, humours, sensations, throbbings. It’s the crossroad of opposite directions, in front of which doubt uncertainity and certainity to exist break out. It’s the loss of immobility and the conquest of the Moon, Bodies caressing, kissing, licking, one another, get united, moulded, shaped, represented...it’s the assertion of the impossible, that’s of what’s undefinable, the assertion of diversity. About love tearing the skin is the infinitesimal space where life meets death, it’s the sheet on which life and death make love, make the tearing, make the skin. It is also the vision dazzled by the heat and contracted by the chill of the senses thermodynamics, the rule falsification. About love tearing the skin is a spontaneous choice of life, of shared autonomy, of a shameless and unconscious thought... the choice of the broken edge, of the crossing of what’s unexpected and unacceptable... and it’s always the most difficult choice... About love tearing the skin is a challange of seven artists towards a time which is as obscurantist as ever, which seems to feed only on censures and autocensures, prohibitions, repressions and use instructions. Works signing the land of unsharing the rules and stun through the visual languages like sharpened weapons, deadly and unavoidable works like the most passionate and deepest love messages, works exhibiting their artists, works making love...that love tearing the skin” (Andrea Coschi) scheda tecnica/technical card catalogo/catalogue testo critico/art critic by Andrea Cioschi traduzione di/translation by Patrizia Isidori dall'15 Gennaio al 16 Febbraio from 15 january to 16 february orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20 opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi Il viaggio è finito. Non ho trovato nulla. Forse ho sbagliato strada. "The Trip is Over" è il titolo della mostra con cui Louse, galleria minima e parassita, inaugura la sua attività espositiva. Louse sfrutterà ignobilmente le risorse della Galleria Marconi di Cupra Marittima per illustrare i progetti, le aspirazioni e le constatazioni di Sure Creative Lab, suo ideatore e realizzatore. Dal 15 gennaio. The trip is over. I found nothing. Perhaps I took the wrong way. "The trip is over" is the title of the exhibition with which Louse, minimum and parassite gallery, is opening its exposition activity. Louse will ignobly exploit the resources of Marconi Gallery of Cupra Marittima to show projects, aspirations and observations of Sure Creativr Lab, its creator and realizer. from 15th


Name: Simone Lammardo
Email: info@lammardo.it
From: Mestre Venezia
Date: 06/01/2006
Time: 19.27.37
 

Testo

SIMONE LAMMARDO ETICANTROPIA EVENTI LEGRENZI Osteria Legrenzi, Corte Legrenzi, 32 Mestre -Venezia dal 09 gennaio al 09 febbraio 2006 orario. 18 / 02 Chiuso lunedì L’opera di Simone Lammardo somiglia a un ologramma: come un laser attraversa gli oggetti, impressiona una superficie e ricrea dimensioni nell’aria, così la sua pittura cattura un sentimento, ne ripulisce l’essenza dalle polveri terrestri e lo traspone altrove, nell’assenza di un non-luogo e un non-tempo. L’assenza è privazione, artefatta prigione del nulla virtuale, gabbia magnetica di assi cartesiani che illudono lo spazio e intrappolano gli uomini come insetti al loro elettrico traguardo. La luce è d’alluminio, di ferro la spietata logica del sopravvivere. L’essenza è umana passione, carne viva e vibrante, plastico titanismo di anima e corpo. La natura resiste ed esulta, riempie e trabocca, trionfa sugli argini del razionale con tutta la forza dell’incoerenza; a volte vince ed esplode oltre il guscio, altre sopporta stoicamente e si nutre di sé, altre ancora soffre e singhiozza: ma sempre combatte e feconda, celebrando se stessa e il suo canto di vita. È un contrasto che fa male, che strappa qualcosa e lascia una fitta, come il gusto delicato e struggente di un manga giapponese: bellezza e impotenza, speranza e tristezza, dolcezza e violenza coesistono complementari in esaltazione reciproca e accendono coinvolgenti tensioni narrative. Si vive per combattere la percezione stessa di un nemico impossibile, si combatte per vivere fino alle lacrime un amore segretamente sublime, si fuggono con terrore le oniriche anomalie di sistema, con dolore si nasce e si muore. Questo impatto del contingente sullo schermo metafisico di una matrice disumana, questa impronta del fragile moto emotivo sull’irriducibile flusso del progresso è lettura disincantata delle contraddizioni del vivere contemporaneo. Al di là dei giochi, tuttavia, il pensiero si riscalda intorno alla fede in un principio divino che purifica e addolcisce ogni antitetica collisione. È l’occhio pulito di un bimbo a far da sentinella, è il suo piccolo polpastrello incontaminante a cullare le sorti spirituali di un mondo che è geometrica entropia del movimento, codice binario di pieni e vuoti. Il vuoto del nulla e il pieno dell’esistenza. (Giulia Airoldi) Simone Lammardo: nato a Genova, vive e opera in Liguria - www.lammardo.it - info@lammardo.it


Name: Studio 71- Galleria e Biblioteca d'Arte
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 06/01/2006
Time: 19.30.35
 

Testo

“STUDIO 71” GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo E mail studio71pa@tin.it – internet www.studio71.it Venerdì 13 gennaio 2006 alle ore 18.30 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9 Palermo, si inaugurerà la mostra collettiva: Palermo Felicissima La mostra, realizzata all’interno del programma dei festeggiamenti per il ventennale dell’Associazione culturale Sublimismo di Palermo, vede la presenza di otto artisti che, nel corso della loro carriera artistica, hanno dedicato alcune delle loro opere alla città di Palermo. Pippo Bonanno, Aurelio Caruso, Sebastiano Caracozzo, Giuseppe Marchese, Franco Montemaggiore, Franco Nocera, Vittorio Silvestri, Giuseppe Uzzaco, ci offrono uno spaccato del capoluogo siciliano, sempre in bilico tra il sogno e la realtà. Nel corso dei secoli, la città di Palermo ha offerto agli artisti, un’immagine di sé sempre differente. Palermo non è più quella immortalata da Lojacono, Leto, Catti e prima ancora da Houel, Kniep, Denon, Zerilli etc. o quella raccontata da Al-Idrisi nel XII sec., il quale parlandone la descriveva così: “… Balarm (Palermo), la bella e immensa città, il massimo e splendido soggiorno; la più vasta ed eccelsa metropoli del mondo; quella che [a narrarne] i vanti non si finirebbe quasi mai; [la città ornata] di tante eleganze; la sede dei re ne’ moderni e negli antichi tempi”. Oggi la città assomiglia di più alla visione che di essa ebbe Goethe e con lui tanti altri illustri viaggiatori. Palermo felicissima, dunque, ma lo è mai stata veramente? Tra feste religiose, cupole barocche, chiese, edifici arabo-normanni e cronaca, la città va avanti. Passati i tempi di Ruggero II o di Guglielmo il Buono, passati i tempi dei Florio e dei Whitaker, Palermo appare come addormentata, città nella quale sognare un glorioso passato e vivere una realtà caotica e ricca di inquietudini. Trascorsi gli anni bui, la vita, pian piano, sembra essere ritornata tra i vicoli del centro, ma sarà vero? La città si starà risvegliando o è solo apparenza? È cambiato veramente qualcosa in tutti questi anni? C’è speranza per questa bella addormentata? Le opere in mostra sembrano porci tali quesiti alla ricerca di risposte che tardano ad arrivare. Persi tra i rosa evanescenti di Pippo Bonanno o tra i grigi di Aurelio Caruso, frastornati tra i mercati di Giuseppe Marchese, sognanti di fronte ai ricordi di Sebastiano Caracozzo, rapiti dagli edifici di Franco Montemaggiore, barcollanti tra le chiese barocche di Vittorio Silvesrtri o colpiti al cuore da Franco Nocera e Giuseppe Uzzaco, noi siamo qua a vivere quotidianamente la nostra città. Città amata e odiata, ricca di contraddizioni, sperando che possa mutarsi presto in fenice rinascendo dalle proprie ceneri. La mostra, curata da Vinny Scorsone, rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2006 con orario 17.00/20.00, festivi esclusi Galleria e biblioteca d’arte STUDIO 71 L’addetto stampa Mariella Calvaruso Palermo, 04/01/2006


Name: Marta Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 13.37.35
 

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MARCO GRASSI “small” 8 febbraio – 31 marzo 2006 inaugurazione: mercoledì 8 febbraio 2006 ore 18.30 MAGROROCCA Largo Frà Paolo Bellintani, 2 – 20124 Milano Telefono 02 29534903 info@magrorocca.com magrorocca@tiscali.it www.magrorocca.com orari: 10.00/12.30 – 15.30/19.30 (lunedì e festivi chiuso) SMALL (small il soggetto, small la dimensione) S. sondare Trangugiare il supporto, sviscerarlo: oltrepassare. Marco Grassi sonda l’inquadratura, la colpisce. Il ritaglio osservato si proietta sulla piattezza del contenitore, si fissa, ne è inglobato. Lo scatto fotografico trasmuta una sola lettera e diviene scarto. La porzione di immagine raffigurata è minima, un dettaglio. Oltre non è necessario. Basta uno sguardo, magari rubato o illegittimo, per concedere che il gioco abbia inizio. E allora via, la little girl comincia il personalissimo show. Accesso privato, blindato per i più. M. masturbazione Non fisica. Si presenta come tale per uscirne presto scoperta, dichiarata, svelata. Non è un libidinoso atto self-service, quanto la presunta o reale possibilità di poterlo essere. Pensare in cosa potrebbe trasformarsi, immaginare quanto avrebbe il coraggio di progredire, affondare nel desiderio di cosa sarebbe. In questo latente ambire avviene la masturbazione: dello spettatore, non dell’artista, tanto meno della figura ritratta. A. aspirazione Grassi intuisce quali siano le regole. Un giocatore, un osservatore. Apprendere significa tralasciare. Per appropriarsi del dato pittorico non esclude di accoglierne alcune componenti solo con l’obiettivo di tralasciarne altre. In questo modo gli è concesso uscire allo scoperto senza essere scontato, citare senza ricalcare, dipingere senza descrivere. Non intende impossessarsi dell’accadere quanto aspirare che ciò avvenga. L. lotta Uno scontro materico in bilico tra campiture intaccate e sgocciolature che ne contaminano il tessuto. Il disegno raggiunge unità perché diretto da un pensiero inflitto sin dall’inizio. La porzione acquisita diviene, al contempo, oggetto e soggetto dell’opera, dono dell’immaginazione ma a servizio delle manualità adoperata. L. luxy Quel brivido che solo un piacere distaccato dalla tirannica autonomia della mente riesce a offrire. Le lolite si intrecciano incuriosite nell’attivarsi in un gioco che non dovrebbe competere loro. Se ne impossessano comunque, smorzandone i toni, diffondendo arguta ingenuità. Grassi non concede la parola a volgari fanciulle in preda a narcisismi isterici. L’elevazione resta alta poiché malizia non implica esagerazione.


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 13.40.26
 

Testo

PROGRAMMA ESPOSITIVO MARZO 2006 MOSTRA: Mario Nigro. Meditazioni A CURA DI: Giorgio Verzotti INAUGURAZIONE: giovedì 23 marzo 2006 ore 18.00 PERIODO ESPOSITIVO: 23 marzo - 5 maggio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it CATALOGO DISPONIBILE Mario Nigro 'Meditazioni' 1990 A arte Studio Invernizzi 2006 La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà, giovedì 23 marzo 2006 dalle ore 18 alle ore 24, una mostra personale di Mario Nigro (Pistoia 1917 - Livorno 1992) in cui verrà presentato un importante ciclo di opere degli anni 1990-1991 dal titolo 'Meditazioni'. “Le 'Meditazioni' di Mario Nigro segnano una svolta nella produzione tarda dell’artista, un mutare rotta dopo i dipinti della fine degli anni Ottanta. Questi tenevano dietro alla rottura del “terremoto” che introducevano la rottura e il disordine nell’ordinato Nigro, l’istanza destrutturante della pulsione in seno al razionale costruttivista. La linea (...) della 'Metafisica del colore' della fine degli anni Settanta, si piega a zig-zag, poi si fa diagonale orizzontale e si frantuma nella teoria di punti, di macchie, di 'Orme' nella seconda metà degli anni Ottanta. Si arriva così alla fase surriscaldata delle stratificazioni verticali di pennellate intitolate addirittura al demonio, nella serie dei 'Dipinti satanici', apice raggiunto appunto alla fine degli anni Ottanta, a cui l’artista sente poi il bisogno di reagire. Ecco allora il clima del tutto diverso delle 'Meditazioni' (...) teorie di quadrati o rettangoli presentate come tante caselle cromatiche su tela o su carta intelata, definite con brevi pennellate monocrome ad olio su tela o ad acquarello su carta, più dense e compatte le prime, più liquide le seconde. Sempre visibili nel loro essere tracce della manualità, i tocchi di pennello nondimeno definiscono con precisione la forma geometrica che vogliono designare. Forme colorate poste in sequenza con l’allure didattica di un catalogo, con la semplice, disarmante auto-evidenza di un repertorio di toni cromatici, di elementi linguistici basilari, articolati su minime variazioni. Pennellate, tocchi di colore puro, non mescolato, se mai parzialmente sovrapposto, chiazza accostata a chiazza, striatura a striatura, richiamano quasi apertamente l’ultimo Monet, che in modo analogo definiva il tronco dei suoi salici piangenti, l’arco del suo ponte giapponese o dei suoi viali nel roseto. (...) Il richiamo agli Impressionisti allora cade non tanto a dichiarare una affinità stilistica ma piuttosto una comunanza etica, la comune volontà di fare della pittura uno strumento di conoscenza e riflessione relativamente alla realtà, al mondo. Nigro infatti chiama direttamente in causa il ruolo sociale dell’artista incarnato dagli Impressionisti, rivoluzionari in pittura quanto nelle scelte ideologiche ed esistenziali (...)” così scrive Giorgio Verzotti nel catalogo che verrà pubblicato in occasione nella mostra, contenente le riproduzioni delle opere esposte in galleria, uno scritto di Mario Nigro e un apparato bio-bibliografico. La mostra verrà inaugurata in occasione di "In Contemporanea", evento organizzato dalla Provincia di Milano. La galleria dopo aver partecipato ad Art Cologne nel novembre 2005 e ad Arte Fiera Bologna a gennaio 2006, parteciperà a MiArt dal 30 marzo al 2 aprile, ad ArtBrussels dal 21 al 24 aprile e ad Art 37 Basel dal 14 al 18 giugno 2006.


Name: Rosa Anna Musumeci
Email: ram_ac.catania@alice.it
From: Catania - Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 13.42.52
 

Testo

Contemporaneamente alla personale di Catania, nella data dell’11 Marzo , sarà ospitata a Palermo una grande mostra dell’artista dal titolo ”DANIELA PAPADIA/save_my_name” : MUSEO D’Arte Moderna e contemporanea-Civica galleria D’Arte Moderna-Palazzo Ziino a cura di Amnon Barzel e Alain Touraine –catalogo SKIRA. INVITO ______________________________ COMUNICATO STAMPA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AI BENI CULTURALI AMBIENTALI E PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SPECIALE / Interventi di Valorizzazione del Patrimonio Culturale spazio/ galleria ARTECONTEMPORANEA dir.ne artistica rosa anna musumeci associazione culturale _ catania INSIDE ME Daniela Papadia pittura - video inaugurazione Sabato 11 Febbraio 2006 h 19.00 sede espositiva ARTECONTEMPORANEA via firenze, 184 Catania testi del catalogo Alain Touraine Raffaele Gavarro organizzazione ARTECONTEMPORANEA a. c. catania cura catalogo Rosa Anna Musumeci e allestimento apertura mostra: 11 Febbraio ‘06 - 30 Marzo ‘06 info orari: mar. / sab. -17,30 / 20,30 e per appuntamento ARTECONTEMPORANEA T/ F + +39 095.725.3101 e-m ram_ac.catania@aliceposta.it dir. rosa anna musumeci C. + + 39 330.692.388 assistente: demelza perez garcia C. + + 39 334.9110767 BRIEF Daniela Papadia, nata a Palermo ( 1963). Vive e lavora a Roma. Artista esponente della pittura italiana contemporanea, mostra per la prima volta a Catania il proprio lavoro, che si articola su due diversi piani spaziali e tecnici: il video e la pittura. Di inusuale maestria compositiva, i lavori tematizzano la normalità visibile e il delirio, o la visione, del mondo magico immaginato o, forse, percepito dall’artista. Di grande respiro anche nel piccolo formato, le sue opere portano l’impronta inconfondibile della pittura tardo-cinquecentesca, accompagnata da una straniante prospettiva. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni italiane ed estere, in importanti gallerie, fondazioni pubbliche e private,nazionali ed internazionali. _____________________________________________________________________________ <La Papadia ragiona infatti in termini di fissità dell’immagine,che è condizione tipica della pittura. Lavora sulle immagini del video, le pensa e le realizza, avendo come parametro la condizione di costruzione manuale dell’immagine e soprattutto quel dimensionamento temporale che è proprio della pittura. Naturalmente intendo con il termine pittura non solo uno status tecnologico, ma una proposizione concettuale dell’immagine,e non tanto in un senso di continuità e confronto storico, quanto in una modalità d’essere dell’immagine, legata cioè a una condizione di staticità e di infedeltà al reale, che è però in grado di indurre una risposta immaginativa diversa, ma non meno intensa, di quella prodotta dalle nuove tecnologie... Il video ha un doppio dimensionamento strutturale. Si snoda attraverso una dinamica narrativa, che agisce tra suspense e accadimenti, ma è al contempo form-azione e ieratizzazione di icone che sono destinate a scontrarsi con quelle tipiche del nostro immaginario. È’ una guerra sottile e feroce, a cui Daniela Papadia da inizio nelle sequenze di questo film e che trova altro fertile campo di battaglia nella pittura.>. <La relazione tra immagini video, elettroniche, e quelle dei quadri, se non sono confrontabili da un punto di vista proprio della loro tipologia, vista la differenza dei medium che le caratterizzano, sono però assimilabili nell’esercizio di perdita di un continuum temporale agganciato alla realtà o anche solo ad uno sviluppo narrativo che preveda un prima e un dopo>. selected exhibition personali 2004-Galerie de Rue-Losanna2003-“Sospesi 2003”, Ex Chiesa di Santa Marta, Roma-curatore A.Touraine 2002-Sergio Tossi Arte Contemporanea, Firenze-curatore A.Touraine (catal.) 2001-Studio Giarrusso, Palermo 2000-J.F.Weishaupl Gallery, Bregenz, Austria 2000-Zelig, Abbazia di San Vito, Polignano a Mare, Bari 1999-“Lontano da Dove” Sergio Tossi Arte Contemporanea,Prato-curatori C.Perrella,A.Viteritti-(catal.) Musei Comunali Galleria dell’Immagine, Palazzo Gambalunga,Rimini-curatore C.Perrella-(catal.) 1997-“Profughi di Identità” Galleria ES,Torino-curatoreL.Beatrice- (catal.) 1996-“Profughi di Identità” Sergio Tossi ArteContemporanea,Prato-curatore L.Beatrice 2003- “Gravita”, Ex Chiesa Santa Marta-Roma 2002- American Accademy in Rome-FulbrightFellowship, Roma2001; Fundus,con bateaubleu,-Kassel collettive 2005- Creative turbulences 2- Fondazione Batoli-Felterper l’arte-Cagliari 2004-Galerie de Rue-Losanna 2003-“Sospesi 2003”, Ex Chiesa di Santa Marta, Roma- curatore A.Touraine 2002-Sergio Tossi Arte Contemporanea, Firenze 2004-Arte Italiana per il XXI secolo,Ministero degli Esteri,Roma 2003-Futuro Italiano, Parlamento Europeo, Bruxelles Barbara Davis Gallery, Italian six, Houston, Texas-USA 2002-Premio Cairo comunication, palazzo della permanente ,Milano 2001-Premio Cairo Comunication, Fondazione Mazzotta Milano, "Dalla mini al mini", Palazzo delle Esposizioni, Roma La mostra è presentata in catalogo dal filosofo francese Alain Touraine e dal critico d'arte Raffaele Gavarro. Alain Touraine, è tra i maggiori sociologi francesi viventi. Vive a Parigi. Studioso e docente di fama internazionale, ha creato nel 1958 il Laboratorio di Sociologia Industriale, divenuto nel 1970 Socio logico dell’EHESS di Parigi, del quale sarà direttore fino al 1993. Dal 1960, è direttore dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales e, dal 1966 al 1969, è stato docente alla Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi X-Nanterre. La sua produzione, molto vasta, spazia dai classici studi sui movimenti operai europeo e latino- americano, all’analisi della società post-industriale, alla sociologia e alla politica dello sviluppo nei paesi terzi, dalle testimonianze culturali ai reportage di grande spessore intellettuale e di impegno, in politica, nella cultura e nell’arte. Raffaele Gavarro nato a Caserta nel 1963. Vive a Roma. Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso la facoltà di Lettere della Sapienza di Roma nel 1989, si è poi specializzato in Storia dell’Arte nel 1995 presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’ Arte ed Archeologia dell’Uni-versità di Siena. È stato docente di Storia dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino dal 1996 al 1998. Nel 2002 è stato uno degli otto curatori europei chiamati a presentare un progetto come candidato alla direzione arti stica del Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci di Prato. Dal 2004 al 2005 è stato consulente per le acquisizioni della Fiditoscana s.p.a. di Firenze.Dal 2005 è consulente per la fotografia di Veneziafiere s.p.a. a Venezia, per la quale realizza workshop, convegni edeventi espositivi. Dalla fine del 2005 è curatore indipendente presso il Macro di Roma, sotto la direzione di Danilo Eccher. Come critico e curatore ha collaborato alla programmazione espositiva di diverse gallerie e ha realizzato numerose mostre in spazi pubblici e museali. Tra le mostre pubbliche più significative ricordiamo la rassegna sull'arte austriaca realizzata nel 1996 nel Museo di Roma a Palazzo Braschi (con O. Sandner);"Futurama" nel 2000 (con M. Mene-guzzo e B. Corà) al Museo Pecci di Prato;“Retenti va” nel 2004, nel Padiglione Italia dei Giardini della Biennale di Venezia;“Italian Camera” nel 2005, negli spazi espositivi dell’Isola di San Servolo a Venezia. Contemporaneamente alla personale di Catania, nella data dell’11 Marzo , sarà ospitata a Palermo una grande mostra dell’artista dal titolo ”DANIELA PAPADIA/save_my_name” :MUSEO D’Arte Moderna e contemporanea-Civica galleria D’Arte Moderna-Palazzo Ziino a cura di Amnon Barzel e Alain Touraine –catalogo SKIRA.


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Napoli
Date: 20/02/2006
Time: 13.45.41
 

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Mostra “PROIEZIONI IPERSPAZIALISTE” alla Galleria “Il Diapason Arte” di Napoli, 12.02. – 02.03.2006 a cura di Maurizio Vitiello Alla Galleria “Il Diapason Arte”, in via Giotto n. 7/A, ad angolo con Piazza Medaglie d’Oro, Vomero – Napoli, sarà inaugurata domenica 12 febbraio 2006, alle ore 11.30, l’interessante mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “PROIEZIONI IPERSPAZIALISTE”, con opere dei seguenti artisti: Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Maria Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo. Alle ore 12, previsti interventi di Stefano Arcella, Pino Cotarelli, Franco Lista, Luciana Mascia, Antonino Scialdone, coordinati da Maurizio Vitiello. Orario: 10.30 – 13.00: 17.00-20.00; domenica/festivi 11.00 - 13.00; chiuso: lunedì mattina. Sino a giovedì 2 marzo 2006. Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello I consistenti attuali lavori degli Iperspazialisti rimandano, nel segno e nel ricordo, alle tante esperienze romane degli anni Sessanta, ad esempio di Calò, Cannella, Alviani e dell’abruzzese Di Fabio, ma anche dei campani del Gruppo “Geometria e Ricerca”, di cui si ricorda la prima monografia, pubblicata nel 1979, realizzata dall’Istituto Grafico Editoriale Italiano, di Napoli, di Rodolfo Rubino, curata da Luigi Paolo Finizio. Il gruppo napoletano “Geometria e Ricerca” si formò nel 1976 con la partecipazione di Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Riccardo Riccini, Guido Tatafiore, Giuseppe Testa e, successivamente, di Riccardo Trapani. L'intento creativo che li accomunava si muoveva sulla linea di continuità storica del linguaggio geometrico. Per ciascuno, dall'interno del ventaglio delle proprie esperienze, si prospettò un solidale campo di ricerca: il campo dell'immaginario geometrico. Nel complesso, il loro è stato certamente un fenomeno centrale nella cultura visiva partenopea. Ritornando sugli artisti iperspazialisti considerati, vale a dire Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Maria Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo, segnaliamo che intrigano per le soluzioni, suffragate da estremi particolarismi astratti, atte a dettagliare tensioni, abbinamenti, costruzioni e trasversali strutturazioni, che investigano percezioni cromatiche. Sugli artisti hanno espresso attente considerazioni alcuni importanti critici e giornalisti ed il loro lavoro è stato sottolineato anche dal critico abruzzese Leo Strozzieri, che ha scritto in modo esaustivo sugli “Iperspazialisti”, tra l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche”, che fece da corredo alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue radici storiche”, dell’agosto 2005, realizzata a Popoli, in provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino D’Ascanio” (inventore, per chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della vespa). Nel volume, tra l’altro, fu riportata una documentazione fotografica dei vari protagonisti ed un saggio storico del curatore Leo Strozzieri, nonché interventi di altri sei studiosi italiani: Enrico Borgatti, Lino Cavallari, Eraldo Di Vita, Janus, Antonio Picariello e Maurizio Vitiello. Sugli Iperspazialisti si è attivata un’attenzione critica ed i loro lavori, eleganti e ritmici, abbracciano il mondo delle coordinate comunicative. L’Iperspazialismo, che prosegue il discorso iniziato da Lucio Fontana, col celebre “Manifiesto blanco”, è una presa di coscienza di una visione ampliata dello spazio dovuta ai progressi scientifici e telematici, con una particolare attenzione all’individuo concepito quale frammento dell’universo. Maurizio Vitiello


Name: Vinni Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 13.48.43
 

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GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Associazione culturale reg. a Palermo al n. 10687 www.studio71.it – e mail studio71pa@tin.it COMUNICATO STAMPA Sabato 4 marzo alle ore 19, presso la galleria Studio 71 di Palermo, verrà presentato il nuovo libro di Ignazio Apolloni dal titolo L’amuor ne passe pas 52 lettere d’amore edito da Coppola Edizioni. Il volume è composto di 52 lettere d'amore che Ignazio Apolloni ha inviato ad altrettanti personaggi femminili, reali e non, delle varie epoche. Nell'opera è sottesa una forma di vergogna per ciò che molte donne hanno subìto nel corso dei secoli, ma non mancano accenti di ammirazione per la capacità dimostrata nell'affermarsi come dive, scrittrici, fotografe, rivoluzionarie o cantanti. Sono però, già una parte di esse, entrate nell'ombra sicché si impone una rivalutazione della loro funzione, in qualche caso catartica. Parlarne dunque diventa un dovere se si vuole evitare per un verso la loro scomparsa definitiva dalla scena e per l'altro che il loro messaggio finisca con l'essere definitivamente inascoltato. L'introduzione è di Marcella Croce. La presentazione del libro avverrà in concomitanza con l’inaugurazione della mostra personale di Roberto Zito che trae il titolo proprio dal nuovo libro di Ignazio Apolloni e per il quale ha realizzato delle illustrazioni. Nel corso della serata, interverranno Marcella Croce, che ha scritto la presentazione all’interno del libro, e Aldo Gerbino che parlerà di Roberto Zito. Marcella Croce E’ nata a Palermo, dove si è laureata in letteratura inglese. Ha conseguito il Master e il Dottorato di ricerca in letteratura italiana presso la University of Wisconsin-Madison (USA). Per oltre 14 anni ha tenuto corsi organizzati a Palermo dal Trinity College (Hartford, CT, USA). Collabora da sei anni al quotidiano La Repubblica. Ha insegnato lingua italiana presso l’Università di Isfahan (Iran) e attualmente insegna presso la Ritsumeykan University di Kyoto (Giappone) per conto del Ministero Affari Esteri. Ignazio Apolloni Autore versatile, ha pubblicato due libri di favole (Capellino e Favole per adulti); uno di narrativa (Gilberte, editrice Novecento, con protagonista una ragazza ebrea); un romanzo sperimentale (Roma 56); uno di Singlossie (editrice Novecento); quattro di racconti Dalla parte del mare, Racconti patafisici e pantagruelici, New York allucinogeni e merletti, Il golfino celeste a maglie larghe (i primi tre con Manni e il quarto con Coppola); un romanzo autobiografico con spiccata tendenza a bloccare lo scorrere del tempo (Niusia). Ha praticato la neoavanguardia e la sperimentazione. Ha contribuito a creare il movimento Antigruppo e ha teorizzato la singlossia come superamento dei linguaggi verbo-visivi. È nato a Palermo. Ha viaggiato molto e in più continenti. Ha vissuto a Torino, Roma, New York, Los Angeles, Parigi. L’Editrice Besa ha in programma la pubblicazione delle sue Favolette con prefazione di Michele Rak, mentre Piero Manni darà tra breve alle stampe il romanzo Marrakech. Il libro sarà presentato in più città della Sicilia e soprattutto in occasione dell'8 marzo. Si gradisce sapere se le testate, critici o scrittori in indirizzo siano interessati a riceverne copia per eventuale recensione. Il costo, per le 260 pagine è deliberatamente basso e viene fissato in € 10. In quarta di copertina quattro volti di donna di Roberto Zito. Per informazioni rivolgersi ai numeri 091 516318 3358157540 3381499867 Con Preghiera di Pubblicazione Per semplicità e facile comprensione del testo si aggiunge l'indice. PERSONAGGI DELLA LETTERATURA A Saffo di Samotracia A Beatrice A Francesca da Rimini A Silvia Rusticotto A Elena di Troia Alla Sibilla Cumana A Dulcinea Del Toboso A Emma Bovary Ad Anna Karenina A Lolita Haze A Larisa Fédorovna ASheherazade A Molly Bloom A Biancaneve la locandiera Alla balena bianca ESISTENZIALISTE A Juliette Greco SCRITTRICI GENIALI A George Sand A Marguerite Yourcenar A Karen Blixen A Natalia Ginzburg SCRITTRICI IMPEGNATE A Simone De Beauvoir A Virginia Woolf REGINE DELLA CANZONE E DELLA VOCE A Edith Piaf A Jeanne-Marie Bourgeois Ad Aretha Franklin Ad Amalia Rodrigues A Maria Callas PERSONAGGI DELL’ARTE Alla Fornarina A Virginie Amélie Gautreau A Mona Lisa A Tamara Lempicka PERSONAGGI DEL TEATRO E ATTRICI A Giulietta Capuleti A Lady Macbeth A Desdemona Mandraki A Marta Abba RIVOLUZIONARIE A Lady Godiva A Marianna La Marsigliese A Eleonora Pimentel Fonseca A Olympe De Gouges FIGURE ASTRONOMICHE Alla Luna A Cassiopea PERSONAGGI DELLA STORIA Ad Anna Bolena A Edvige di Polonia A Isabella di Castiglia A Jean d’Arc A Rosa Luxembourg PERSONAGGI DEL FUMETTO A Matoaka Pocahontas DIVE DEL CINEMA Ad Anna Magnani DIVE DELLA FOTOGRAFIA A Tina Modotti PERSONAGGI TRAGICI Ad Anneliese Marie Frank COMPRIMARIE A Josephine Beauharnais SEMIOLOGI A Rossana Apicella


Name: Galleria Marconi
Email: galleriamarconidimarconiarconi@virgilio.it
From: Cupra Marittima
Date: 20/02/2006
Time: 13.53.54
 

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presenta MIND GAMES a cura di Karin Andersen L'inaugurazione è domenica 19 Febbraio alle ore 18.00 La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica Domenica 19 Febbraio la Galleria Marconi presenta “Mind Games”, una collettiva curata dall’artista Karin Andersen. Tema della mostra è una reinterpretazione dell’identità all’insegna di mitologie da pop culture, di improbabili sogni giovanili e non, di talenti latenti e di immaginari personalissimi: come saremmo se non fossimo quel che siamo, ma se invece avessimo realizzato il sogno di diventare una star? Karin Andersen ha invitato alcuni artisti a rispondere ai seguenti quesiti: “se fossi un musicista, che tipo o genere di musica faresti? Come ti chiameresti? Quale sarebbe l’estetica delle tue uscite discografiche e il look con cui ti presenteresti al tuo pubblico?”, e a elaborare copertine di CD, flyers, locandine, gadgets e ogni altro tipo di oggetto-feticcio utile a illustrare il gioco della reinvenzione di se stessi sotto forma di alter ego musicale. Tutto il materiale della mostra è rigorosamente falso. Anche gli artisti attivi nel campo della musica hanno dovuto rivedersi in base all’idolo che avrebbero voluto diventare, portando alla luce la propria vena trash, l’inconfessato amore per la musica country, tirando fuori dai cassetti i gadget heavy metal tenuti nascosti, le proprie fantasie sulla musica classica e contemporanea, o anche la voce da mezzosoprano che finora si era sentita soltanto tra le piastrelle della propria doccia. Mind Games è la più recente tappa di un work in progress che ha preso il via a partire da una prima mostra di sole copertine di CD finte, ideata e organizzata da Karin per la galleria bolognese Il Campo delle Fragole nel 1996. Il progetto è stato successivamente riproposto in altri luoghi, grazie al supporto e alla collaborazione di Michele Mariano (artista), Edoardo Bridda (critico musicale), Christian Rainer (artista e musicista), Andreas Flevin (scrittore e critico musicale). Quest’ultima special edition realizzata per la Galleria Marconi presenta lavori inediti di 30 artisti italiani e stranieri, e testi di presentazione di Edoardo Bridda e Andreas Flevin. Gli artisti che hanno aderito all’iniziativa sono: Arianna Carossa, Juan Carlos Ceci, Christian Rainer, Daniel Lee, Sara Colaone, MoniQue Monica Condini, Juha van Ingen, Hanna Yrjönen, Andrea Contin, Katharina Dieckhoff, Maicol & Mirco, Luigi Mastrangelo, Bruno Benuzzi, Marc Giloux, Michele Mariano, Sandro Natalini, Onofrio Catacchio, Elena Rapa, Roxy in the Box, Rachele Salvioli, SQUP, Fedra Boscaro, Vru & Sawa & Totò, Giovanni Bellavia & Beatrice Negri & Francesco Di Credico & Giulio Macaione On Sunday 19th February Marconi Gallery will present “Mind Games”, a group exhibition curated by the artist Karin Andersen. The theme of the show is a reinterpretation of identity according to pop culture mythologies, improbable dreams of our youth (and not only), latent talents and very personal imaginaries: how could we be if we weren’t what we are, if we had, on the contrary, realized the dream to become a star? Karin Andersen has invited the partecipating artists to answer to the following questions: “if you were a musician, what kind of music would you play? What would your name be? What about the look of your records, and the way you would present yourself to the audience?” and to create CD covers, flyers, posters, gadgets and any other fetish-object that might illustrate the mind-game of reinventing oneself as a musical alter ego. All the exhibition material is absolutely fake. Even the artists who are active in the music scene as well had to reinvent themselves according to the idol they would have wanted to become, revealing their own trash inspiration or their unconfessed love for country music, taking their hidden heavy metal gadgets out of their drawers, displaying their own imaginations about classic and contemporary music or even the mezzo soprano voice which up to now could be heard only in the shower. Mind Games is the latest event of a work in progress which started with a first exhibition of fake CD covers, planned and organized by Karin for “Il Campo delle Fragole” Gallery of Bologna in 1996. The project has then been proposed in other places, thanks to the support and collaboration of Michele Mariano (artist), Edoardo Bridda (music critic), Christian Rainer (artist and musician), Andreas Flevin (writer and music critic). This latest special edition realized for Marconi Gallery features new works by 30 italian and foreign artists, and presentation texts by Edoardo Bridda and Andreas Flevin. Artists participating: Arianna Carossa, Juan Carlos Ceci, Christian Rainer, Daniel Lee, Sara Colaone, MoniQue Monica Condini, Juha van Ingen, Hanna Yrjönen, Andrea Contin, Katharina Dieckhoff, Maicol & Mirco, Luigi Mastrangelo, Bruno Benuzzi, Marc Giloux, Michele Mariano, Sandro Natalini, Onofrio Catacchio, Elena Rapa, Roxy in the Box, Rachele Salvioli, SQUP, Fedra Boscaro, Vru & Sawa & Totò, Giovanni Bellavia & Beatrice Negri & Francesco Di Credico & Giulio Macaione scheda tecnica/technical card ufficio stampa/press agent Dario Ciferri catalogo/catalogue curatore/curator Karin Andersen testo critico/art critic by Edoardo Bridda, Andreas Flevin traduzione di/translation by Patrizia Isidori, Giulia Wilkinson, Catia Mignini dal 19 Febbraio al 16 Marzo from 19th February to 16th March orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20 opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi IO ESISTO, IO SUONO. Stefano Segatori A cura di Sure Creative Lab Non sono un fantasma. Non sono un'invenzione. Sono fatto di carne, ossa e sangue. Quando fa freddo cerco una fonte di calore. Quando fa caldo cerco un luogo ventilato. Conosco la fame, conosco la sete e conosco la fatica. Le mie mani utilizzano degli strumenti, il mio intelletto elabora dei pensieri, la mia anima evoca delle atmosfere. Io esisto, io suono. Louse Gallery c/o Galleria Marconi, dal 19 febbraio. I EXIST, I PLAY. Stefano Segatori Curated by Sure Creative Lab I am not a ghost. I am not an invention. I am made of flesh, bones and blood. When it is cold I look for something that gives warmth. When it is hot I look for somewhere fresh and airy. I know hunger, I know thirst and I know exhaustion. My hands are pratical, my intellect elaborates on thoughts, my soul creates ambiences. I exist, I play.


Name: PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
Email: gallery@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/02/2006
Time: 13.56.42
 

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Dana Melamed When Dawn Breaks February 16 - March 18, 2006 Opening reception: Thursday, February 16, 6-9 PM The Second Wave Transparency film, sheetrock mesh, ink, charcoal, acrylic paint on paper 34 x 53 in. 86.36 x 134.62 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S Dana Melamed When Dawn Breaks Priska C. Juschka Fine Art is pleased to present When Dawn Breaks, Dana Melamed's first solo exhibition in New York City. In her work, Melamed amasses numerous layers of urban images and building materials in order to construct cities that exemplify the unremitting destruction and rebuilding of our surroundings. Melamed's works embody narratives of the great cities of the world, yet, at the same time, resist the allusion to a specific time and place. Despite their seemingly open-ended appearance, Melamed defines a clear core around which the work organically develops on the wall. The starting point of her constructions are most often the very events that restructure our environments-fires, earthquakes, floods, hurricanes or acts of human aggression. These calamitous episodes leave a scar on the configuration of the city, in turn creating the need to rewrite its structural pattern. It is this process of reconstruction that Melamed mimics in her work, both uncovering and concealing the impressions that the destructive force left behind. In so doing, her works unearth the intrinsic structure upon which every major city is built. She constructs buildings, paves roads and establishes infrastructures above existing ones, using architectural imagery and techniques such as transparency film, aluminum, ink, sheetrock mesh, and charcoal. By vigorously applying and eradicating layer after layer to and from her fictitious metropolis, Melamed points to the ubiquitous nature of history. In realizing the process and outcome of her works, one is able to distinguish a unique practice of regeneration that is inevitably inherent in the event of destruction. Dana Melamed was born and raised in Israel, and now lives in New Jersey. She holds a B.A. in Architectural Studies from Ort Technikum, Israel. She has had several solo exhibitions in Tel-Aviv, and has also participated in group shows in the United States, including New Found Land at Priska C. Juschka Fine Art (2005). She recently took part in The Cooper Union Residency program (2005). Dana Melamed biography - works online Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on Thursday, February 16, 6-9 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment. To subscribe or unsubscribe at any time please visit priskajuschkafineart.com


Name: Museo Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 20/02/2006
Time: 13.59.22
 

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COMUNICATO STAMPA ART HIGHLIGHTS 4 COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee” raccontate da curatori, storici e teorici dell’arte Ciclo di incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Primo incontro con VIKTOR MISIANO “L’Arte Sovietica oltre il 2000” Sabato, 25 Febbraio 2006, alle ore 18.00 Sala conferenze MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma Via Reggio Emilia, 54 Appuntamento affermato del MACRO, anche quest’anno prende il via “Art Highlights”, il ciclo di incontri a cura di Dobrila Denegri, che giunge alla sua quarta edizione con il titolo “Coordinate dell’arte”. Tema della rassegna, infatti, è quello di proporre un viaggio ideale attraverso le molteplici geografie dell'arte, per indicare punti di orientamento nella mappa della attuale scena artistica. La quarta edizione di “Art Highlights”, realizzata in collaborazione con l’Associazione MACROAmici, porrà particolare attenzione al medio oriente, sull’area del Mediterraneo, verso la Cina, l’Africa centrale e del sud, l’India ma anche l’Europa e gli Stati Uniti, verso tutte quelle diverse aree che oggi vengono considerate epicentri dei movimenti politici, economici, sociali, artistici e culturali. Proponendosi come osservatorio sulle diverse sfaccettature del rapporto esistente tra l’arte e le altre realtà, come quella sociale o politica, il ciclo d’incontri interroga le modalità d’impegno dell’arte e il suo rapportarsi ai contesti in cui opera. I temi affrontati vogliono sottolineare le complesse relazioni tra l’arte e le altre sfere della realtà circostante, e concentrarsi sulla situazione dell’arte in Iraq, in medio oriente, e verso l’espansione del percorso artistico Cinese e quello intrapreso in Sud Africa dai giorni di apartheid sino ad oggi. “Coordinate dell’Arte” cercherà di offrire una visione prismatica, aggiornata ed approfondita, ospitando i contributi di alcune tra le più interessanti figure curatoriali, cominciando con VIKTOR MISIANO, noto curatore e storico dell’arte, attualmente direttore del Centro statale per i Musei e le mostre di Mosca e direttore della rivista “Moscow Art Magazine”. L’intervento di Misiano al MACRO, intitolato "L’arte Sovietica oltre il 2000", costituisce un’occasione unica per vedere e studiare da vicino come si articola l’attuale produzione artistica in Russia e nei territori dell’Asia centrale, in Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan, luoghi dove il curatore ha presentato la recente mostra proposta in ambito della 51° Biennale di Venezia. Misiano è stato uno dei più attivi curatori Russi, dal periodo di Perestroika sino ad oggi e, come autore di numerose mostre, libri e saggi, ha presentato gli artisti e i movimenti sovietici che si sono imposti ed affermati anche oltre i confini della Federazione Russa. Viktor Misiano è nato nel 1957 a Mosca, dove vive e lavora. Dal 1980 al 1990 è stato curatore presso il Museo Nazionale delle Belle Arti Puschin e dal 1992 al 1997 direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Mosca. Oltre alle numerose mostre realizzate presso musei Europei, ha partecipato a diversi progetti curatoriali nel ambito della biennale di Istanbul (1992), Venezia (1995, 1997, 2003) e Valencia (1999), è stato membro del team curatoriale della prima edizione di Manifesta a Rotterdam (1996). CALENDARIO SABATO, 25 FEBBRAIO 2006, ALLE ORE 18.00 VIKTOR MISIANO, Vice direttore di Centro per Musei e Mostre “Rosizo”, Mosca “Arte Sovietica oltre 2000” VENERDI, 10 MARZO 2006, ALLE ORE 18.00 CATHERINE DAVID, attualmente direttrice del progetto itinerante “Contemporary Arab Representations” promosso da Tàpies Foundation di Barcelona. “Rappresentazioni Arabe Contemporanee” VENERDI, 24 MARZO 2006, ALLE ORE 18.00 ALKA PANDE, curatrice di Visual Arts Gallery, India Habitat Center a New Delhi “Esperienza Indiana: Le voci ibride” VENERDI, 7 APRILE 2006, ALLE ORE 18.00 JULIAN ZUGAZAGOITIA, direttore di Museo El Barrio, New York “Collezionare l’arte contemporanea dei paesi Latini” VENERDI, 28 APRILE 2006, ALLE ORE 18.00 ULF VIERKE, curatore e professore al Iwalewa-Haus – Centro per studi africani presso la Università a Bayreuth “Arte contemporanea in Africa centrale” VENERDI, 12 MAGGIO 2006, ALLE ORE 18.00 VASIF KORTUN, direttore del Platform Garanti Contemporary Art Center, Istanbul “Guardando in entrambe direzioni o a proposito di irreconciliabilità: Arte contemporanea in Turchia e area Mediterranea in relazione all’Europa” VENERDI, 25 MAGGIO 2006, ALLE ORE 18.00 CLIVE KELLNER, direttore di Johannesburg Art Gallery “Arte in Sud Africa dopo Apartheid” Art Highligts 4 è realizzato in collaborazione con: l’Associazione MACROAmici Un particolare ringraziamento a: Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo EDIZIONI PRECEDENTI: ART HIGHLIGHTS 1: NUOVE POSIZIONI / NUOVI RUOLI La 1° edizione della serie di conferenze ART HIGHLIGHTS si era proposta di mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra i curatori più significativi, come Harald Szeemann, Achille Bonito Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud. ART HIGHLIGHTS 2: MULTIPLE HORIZONS Nella 2° edizione, ART HIGHLIGHTS ha coinvolto prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - come ha voluto indicare il titolo "Molteplici orizzonti" - questa serie d'incontri ha proposto sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale. Hanno partecipato tra gli altri: Marina Abramovic, Carla Accardi, Christian Boltanski, Alberto Garutti, Jun Nguyen Hatsushiba, Tracey Emin, Alfredo Jaar, Ernesto Neto, Tobias Rehberger, Anri Sala e Heimo Zobernig. ART HIGHLIGHTS 3: SHOW & DISPLAY: LA MOSTRA IDEALE Qual è la mostra ideale? Come possono essere ridefiniti i modelli espositivi oggi? Quali esperienze contemporanee e quali esempi storici possono diventare punti di riferimento propositivi e costruttivi? Sono stati alcuni degli interrogativi cui SHOW & DISPLAY, la 3° edizione di conferenze “Art Highlights” organizzata dal MACRO, ha cercato di dare risposta, attraverso il coinvolgimento di alcuni tra i più interessanti protagonisti nel campo dell’arte, dell’architettura, del design, della moda, della scienza e della teoria dell’arte come: Grazia Quaroni, (curatore della Fondazione Cartier, Parigi), Victoria Vesna (Capo cattedra per Media Arts, UCLA, Los Angeles), Denis Santachiara (designer, Italia), Iwona Blazwick (direttore della Whitechapel, Londra), Naoki Takizawa (direttore artistico di Issey Miyake Inc.,Tokyo), Hans Ulrich Obrist (curatore ARC, Parigi) e Joep van Lieshout (artista, Rotterdam). Scheda Informativa Direttore: Danilo Eccher Art Highlights: programma di approfondimento che coinvolge, in una serie d’incontri, numerosi curatori, storici dell’arte e figure di spicco nella scena internazionale. A cura di Dobrila Denegri Ingresso gratuito Sede: MACRO, Via Reggio Emilia 54 – Sala Conferenze Orario del MACRO: da martedì a domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) Info: 06-6710 70400 – Fax: 06-8554090 / macro@comune.roma.it / www.macro.roma.museum Servizi didattici: dipartimento didattica – tel. 06 6710 70423/25 Servizi al pubblico: bookshop, caffetteria, mediateca, videoteca, postazioni multimediali Referente del Macro per la stampa: Laura Larcan: tel. +39 06 6710 70415 – l.larcan@comune.roma.it


Name: Galleria e Biblioteca d'Arte Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 14.01.10
 

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GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Associazione culturale reg. a Palermo al n. 10687 www.studio71.it – e mail studio71pa@tin.it COMUNICATO STAMPA Sabato 4 marzo alle ore 18, presso la galleria Studio 71 di Palermo, verrà inaugurata la mostra personale di Roberto Zito intitolata L’amour ne passe pas. La mostra prende il titolo dal nuovo libro di Ignazio Apolloni, che verrà presentato nel corso della serata, per il quale le opere sono state realizzate. Le opere, tutte su carta, sono circa 25 e ci presentano una donna che incarna in sé la dea madre, l’origine del tutto che, stanca di essere continuamente messa da parte e sfoggiata soltanto per poche occasioni, si fa presente rivendicando il suo potere. La mostra vuole essere un omaggio all’essere femminile e femmineo. Ridestata dal sonno dell’oblio la donna di Apolloni e di Zito si fa incanto: amante appassionata o silenziosa sfinge, guerriera o madre amorevole, fata dei boschi, musa ispiratrice, luna, sirena, incorreggibile Pandora, incorreggibile Eva. Ella è la modella, la Galatea, il senso di tutte le cose, il motore delle umane passioni che spinge gli uomini a creare, a farsi dei. Scrive Vinny Scorsone nella presentazione in catalogo: ”Quelle di Zito sono storie, favole raccontate con estrema sintesi, ma intrise di profondità mute. Poco chiasso, tutto è avvolto in un’atmosfera sospesa; frammento di tempo bloccato nel divenire dello spirito. Tra fiori, isole, foglie, figure ieratiche sembranti pietra e un pesce come firma, l’universo illustrato ed interpretato da Zito viaggia nel mare delle illusioni, varcando passaggi geografici e mentali posti a confine tra il mondo reale e quello delle emozioni silenziose.” E così descrive Aldo Gerbino, in catalogo, le inquietanti immagini femminili di Zito:”…Ed è figura dove la centralità cefalica si esprime in tutta la sua raccolta somatica, in tutta la sua espressione vitale, e, allo stesso tempo, in quella caratura patologica che trova il suo compimento e la sua germinazione nella fase ‘non finale’ della decapitazione. L’acefalia si offre in tal modo, come fu per Zancanaro e la sua Venere acefala, in una nuova forma di bellezza, di sensuale prestanza, di assorta meditazione su sé stessa, sul corpo, sulle funzioni e sul desiderio di rappresentazione. Al corpo si associa il modello di una natura selenica, ora sfrondata da orpelli, ora resa più tumultuosa dal moltiplicarsi di botaniche presenze, e resa da Zito in una sorta di crudezza metafisica.” Le opere sono quasi tutte legate tra loro dalle tonalità di un azzurro tenue, quasi assente in alcune opere, e solo qualche rara volta sono solcate da rossi violenti. Disegni, collages, dipinti offrono allo spettatore una visione di donna mite e potente, unica bellezza in un mondo in lotta. La mostra, a cura di Vinny Scorsone, si concluderà il 18 marzo. Orario dalle 17.00 alle 20.00 escluso i festivi. Palermo, 14/02/2006 L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Mirta De Simoni Lasta
Email: info@mirtadesimoni.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 14.02.50
 

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“Tra mito e logos” è il titolo della personale che Mirta De Simoni Lasta proporrà al Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano. La mostra, curata da Lorenzo Argentino e con testo critico di Maria Vera Carminati è un corpus di una trentina di opere realizzate dal 2004 fino alle più recenti del 2006. La tecnica usata è quella dell’acrilico e del collage su tela, con qualche effetto di tridimensionalità. Dopo questa tappa italiana la mostra sarà in Olanda, presso la galleria Beldentuin Bon Ton, a partire dal 12 marzo fino al 16 aprile 2006. In contemporanea nel parco della galleria saranno esposte le sculture dell’artista olandese Anton ter Braak. Lo spazio di queste figure non è una relazione astratta, ma una res, che rinuncia alla compiutezza dell’oggettivo per la grandezza allusiva del simbolo, una realtà soggettiva, carica di tonalità emotive e di risonanze interiori. Le figure sono tanto più materiche e incompiute, quanto più densa e ricca è l’anima che hanno attraversato per venire alla luce. Tempo e spazio si raccolgono nel confine della tela e nel gesto dell’artista. Un gesto e uno sguardo che li dilatano o li fanno gravitare attorno a qualche frammento di realtà, trasfigurato e levigato fino a diventare essenziale. La polisemia del segno si spoglia dell’abito comodo dell’ambiguità e diventa simbolo, un centro di attrazione, un nucleo in cui le civiltà sedimentano. La materia partecipa della vita della coscienza e palpita nei rossi degli sfondi, che sono ad un tempo sacri ed espressione – tutta umana – di passione. Una piccola casa in un paesaggio di neve si appoggia ad una montagna, che lungo il suo profilo mette in tensione cielo e senso della terra. E’ forse la stessa che fa ascoltare il suo silenzio ad un uomo-volto, su cui la luce rivela il duplice flusso dei pensieri: apertura e sguardo esteriore, introspezione e sguardo interiore. E’ ancora la luce, nitida o rarefatta dei picchi, il luogo dove umano e divino, impercettibilmente, si toccano. Dove lo spazio si fa più denso e la tensione vibrante, nello ziggurat sospeso, mentre la sua materia scende in gocce a terra, e nella totemica meditazione delle donne-torri. Ogni segno ha in se una traccia di assolutezza, come un destino che marca definitivamente la sua curvatura. Ma la memoria e la predestinazione sono libere dalla malattia e dal rischio di saturazione, perché la forma è incompleta e vibrante, sulla soglia della sua rivelazione. La forma incompiuta è gesto, è divenire. E così la presenza indicibile dell’oggetto è anche la sua assenza. L’arabesco e il ghirigoro, l’oro e il rosso, il definitivo e l’incompiuto, il solido e l’instabile, l’io e il mondo, la grazia della ballerina e la ieraticità della donna archetipo si incontrano, ma le loro tangenze e i loro confini restano vivi, irrisolti, come la dialettica tra mito e logos. Milano, gennaio 2006 Vera Maria Carminati Senza titolo, 2004 Informazioni: Mirta De Simoni Lasta 39060 VOLANO (TN) via Trento 32 tel. 0464 411001 info@mirtadesimoni.it www.mirtadesimoni.it


Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Viterbo
Date: 20/02/2006
Time: 14.11.01
 

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Dal 3 al 5 marzo 2006 si svolgerà a Viterbo la terza edizione di Vitarte, vetrina dell'arte moderna e contemporanea unica nel suo genere per quanto riguarda l'area Centro Sud. Organizzata da TusciaExpò, con il patrocinio di Regione Lazio, Provincia, Camera di Commercio e Comune di Viterbo, la rassegna rappresenta, grazie alla partecipazione di prestigiose Gallerie d'arte nazionali, un fondamentale appuntamento per gli operatori del settore e per gli investitori italiani e internazionali. Evento della terza edizione sarà L’ARTE SEDUTA 100 sedie d’artista a cura di Giuseppe Salerno in collaborazione con Arte&co “L’arte è lenta!” A sostenerlo sono i 100 artisti che esporranno altrettante opere per rendere omaggio alla sedia, l’oggetto che, più d’ogni altro, è luogo deputato alla sosta fisica ed alla riflessione. “La coscienza è lenta, la superficialità è rock!”, questo è ciò che implicitamente affermano i ventiquattro artisti che esporranno altrettante sedie-oggetto nella rassegna L’Arte Seduta curata da Giuseppe Salerno presso la galleria “l’arte è ….” di Calcata. Una rassegna dove sedie-oggetto, testimoni di mille pause del correre quotidiano, sono le depositarie di pensieri e riflessioni lente, si vestono di impalpabilità, di sentimento, di sudore, di poesia, di vissuto, di attese, di speranze, di illusioni, assumono i colori e le forme del sentire e si mostrano come un libro stampato a chi lentamente ad esse si avvicina. “La velocità è la dominante degli ultimi due secoli – scrive nel catalogo della mostra Giuseppe Salerno - Tutto e subito! è l’imperativo che ha mosso intere generazioni, allontanandole sempre più dall’antico rapporto simbiotico con un universo i cui ritmi lenti si confrontano con l’eterno. Quando la televisione proclama che positivo è rock, negativo è lento! si ribadisce che la lentezza è un male, la velocità è un bene!. Concetto vecchio questo, caratterizzante quella cultura materiale che si è adoperata per dominare l’universo attraverso l’accelerazione di ogni intervento umano. Trasferimenti sempre più veloci e presenza telematica hanno annullato le distanze. Tutto si propaga – continua Salerno - in ogni dove senza conoscere barriere. La farfalla che batte le ali ad un capo del mondo adesso sì che, di fronte a milioni di spettatori incollati ai televisori, provoca gravi disastri sull’emisfero opposto. La circolazione delle merci, delle armi, delle droghe, dei virus e degli antivirus non è lenta. Lenta invece è la diffusione della pace perché il pensiero che la genera, come del resto ogni pensiero, è lento. Attività quella del pensare che sopravvive soltanto in quanti rifuggono dal dividere il mondo in due, in coloro che, non riconoscendo valore assoluto al lento ed al rock, continuano a navigare tra le infinite sfumature che sono le sole a rendere ricca l’esistenza”. Ai guru della televisione, che confermano i presupposti ideologici di una società gravemente malata il cui imperativo è “correre”, gli artisti rispondono con L’Arte Seduta che è ora di cambiare perché la coscienza è lenta, la superficialità è rock!. Un modo questo di porre in evidenza il bisogno di fermarsi a riflettere per riconsiderare i presupposti di ciò che sin qui abbiamo chiamato “sviluppo”. (PG Baroldi – “Recupero-Seduta”) (opere di Luigi Ballarin e Gerardo Di Salvatore) Saranno in mostra opere di: Pasquale Altieri, Enrico Abenavoli, Pilar Aguirre, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anellini, Luigi Ballarin, Rikj Bandelj, PG Baroldi, Giorgio Batoli, Pierluigi Bellacci, Laura Bernard, Giovanni Bianchi, Massimo Bormioli, Azzurra Brogiotti, Vincenzo Bruzzese, Marina Buening, Franca Buscaglia, Domenico Campisano, Pino Canali, Anna Maria Capece Minutolo, Antonella Cappuccio, Mario Carbone, Roberto Carbone, Delia Carnioli, Giovanni Carpentieri, Gino Casavecchia, Gianfranco Castelli, Fabiola Cenci, Lucia Cenni, Cinzia Cerbino, Paolo Ciaffaroni, Graziella Cionfoli, Ezio Colosimo, Vitaldo Conte, Anna Del Vecchio, Alessandro D’Ercole, Stefano Di Maulo, Gerardo Di Salvatore, Bianca Dones, Fatma El Kordy, Vittorio Fava, Lucilla Frangini Ballerini, Pancho Garrison, Sonia Giambrone, Anna Giannandrea, Mario Giuliani, Anna Gorrieri, Leila Grani, Marina Joppolo, Maria Korporal, Stefania Lubrani, Lughia, Domenico Malarbì, Venanzio Manciocchi, Giovanni Mangiacapra, Marè, Angela Marrone, Daniela Martinis, Maddalena Mauri, Andrea Mazzara, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica Melani, Bianca Menna, Sofia Minkova, Luigi Moriggi, Francesca Musella, Valentina Pallagrosi, Massimo Palombo, Pasquale Pazzaglia, Massimo Piergrossi, Fabrizio Pinzaglia, Eliana Prosperi, Fernando Rea, Bruno Regni, Rosella Restante, Alessandro Ridolfi, Anna Romanello, Angelo Rossi, Sandro Rossi, Franca Rovigatti, Ilaria Sadun, Alba Savoi, Angela Scappaticci, Piero Sensi, Eugenia Serafini, Elena Sevi, Maurizio Tiberti, Ivano Tomat, Marijcke Van Der Maden, Valter Vari, Riccardo Wilczek, Gemma Wittendale, Maria Woicich, Stefano Zampieri, Giovanna Zinghi, Sara Zorzino -------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Numana (An)
Date: 20/02/2006
Time: 14.12.27
 

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ENDIADI SPAZIALE con opere recenti di Monica Pennazzi a cura di Maurizio Vitiello Allo “Studio Quadrure”, in Via Elia, 13 60026 Numana (AN) sarà inaugurata sabato 18 febbraio 2006, alle ore 18, l’interessante mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “ENDIADI SPAZIALE”, con opere in tecnica mista di Monica Pennazzi, di Ancona. Apertura ed orario: sino a venerdì 30 giugno 2006; 19-21, festivi per appuntamento (348/78.39.114); escluso sabato, domenica, lunedì. Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello Si potranno cogliere gli ultimi fermenti creativi della giovane promettente artista, ora attiva a collegarsi con motivi singolari al “Gruppo Iperspazialista”, con cui ha iniziato a partecipare a collettive in campo nazionale. Il “Movimento Iperspazialista”, fronte di artisti estremamente aperto ad accogliere nuove e fresche istanze, ha fatto largo alla “new entry” contraddistinta da Monica Pennazzi, che sta esponendo a “Il Diapason Arte” di Napoli, diretto da Rosalba Lombardo, e che esporrà a marzo 2006 a “Il Pilastro” di Santa Maria Capua Vetere (CE), diretto da Gennaro Stanislao. La giovane artista utilizza una chiave estremizzata e sembra voler suggerire ritmi e visioni. Spaccati geometrici su plastiche evidenze s'impongono come possibili riepiloghi di emozioni. Maurizio Vitiello


Name: MACRO Museo d'Arte Contemporanea
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 21/02/2006
Time: 17.45.46
 

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Museo d’Arte Contemporanea Roma Via Reggio Emilia, 54 COMUNICATO STAMPA ART HIGHLIGHTS 4 COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee” raccontate da curatori, storici e teorici dell’arte Ciclo di incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Primo incontro con VIKTOR MISIANO “L’Arte Sovietica oltre il 2000” Sabato, 25 Febbraio 2006, alle ore 18.00 Sala conferenze


Name: Theatre en Vol
Email: l.piallini@theatrenvol.org
From: Sassari
Date: 21/02/2006
Time: 18.08.30
 

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HABITAT IMMAGINARi conferenza europea Sassari dal 23 al 25 marzo 2006 clicca qui sotto ed apri la descrizione del programma e dei laboratori Il ruolo dell’arte nella riqualificazione degli spazi urbani e nella creazione di una nuova coesione sociale questo il tema centrale della Conferenza europea “Habitat immaginari, arte, cultura e spazi urbani”. Si terrà a Sassari dal 23 al 25 marzo 2006, organizzata da Theatre en Vol all’interno del progetto europeo Cultura 2000 “Viaggio – alla ricerca di un luogo, un sogno, un’esistenza” con i partner: - Belfast Community Circus (Irlanda) - Kulturhus Aarhus (Danimarca) - Ane Monro Theater ( Slovenia). DUE giorni di dibattiti tra artisti, urbanisti, sociologi, operatori socio-culturali ed amministratori TRE laboratori di musica, teatro e danza rivolti a giovani artisti . TANTE dimostrazioni pratiche-artistiche nel centro storico Il programma venerdi, 24 marzo 2006 9.30 – 13.00 apertura conferenza macchinazione ed altre diavolerie – estrapolazione dallo spettacolo itinerante del theatre en vol spazi urbani artisti, abitanti, amministratori, la cittadinanza e le arti di strada. Progetti ed Esperienze intervengono: alberto merler – michel crespin – soren friis moller – victor cucurull spazi urbani e cittadini vivibilità, patrimonio, memoria intervengono:pietro leoni – vincenzo simone – laura marasso e ilaria testa 15.30 percorsi guidati attraverso il centro storico 16.00 spazi urbani e festival quale approccio, quale impatto, quale cambiamento intervengono:will chamberlain – aleksandra ksiezopolska – goro osojnik  25.03.06 9.30 – 13.00 DALLA CREAZIONE ARTISTICA alla TRASFORMAZIONE CREATIVA DELLO SPAZIO URBANO. Rapporti tra luoghi, artisti e cittadini in un ottica ludica Girovagando. Il cielo dietro l’angolo, incontri internazionali di arte in strada proiezione del documentario di Maurizio Maliore sul festival 2005 Intervengono: Teresa Pintori – Sandro Sarai – Vanni Maciocco – Anton Roca – Arnaldo Cecchini VIVERE GLI SPAZI URBANI – COLTIVARE LA PARTECIPAZIONE Intervengono Myriam Stoffen – Franco Uda – Michèle Kramers – Il Pubblico 15.30 percorsi guidati attraverso il centro storico 16.00 – 18.00 HABITAT IMMAGINARI - ARTE, CULTURA E SPAZI URBANI. Indirizzi e strategie. Gruppi di discussione: A] arte e coesione sociale B] relazioni tra artisti, amministratori e cittadini C] arte come motore nella riqualificazione del territorio. HABITAT IMMAGINARI. Proposte per una strategia Assemblea plenaria e stesura di un documento finale.  Dal 20 al 25 marzo Fred Tousch (Francia), "il piacere, l’audacia e la pertinenza" - laboratorio sulla creazione di incursioni teatrali in spazi urbani non convenzionali Dal 20 al 25 marzo il centro storico verrà invaso pacificamente da percorsi visivi, interventi, performances e esposizioni (consultare la stampa) Dal 22 al 25 marzo Wanda Moretti (Venezia), "dalla terra al cielo" - laboratorio di danza verticale Tutte le sere alle 21.00 verrà proiettato il film “Le Géant tombé du ciel” – spettacolo “monumentale” della compagnia francese Royal de Luxe presso lo spazio S’Entrigu in luogo da definirsi. Ingresso gratuito.


Name: Silvia Venuti
Email: venutisilvia@hotmail.com
From: mILANO
Date: 26/02/2006
Time: 21.10.39
 

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Manifestazione promossa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nell’ambito della Giornata Mondiale della Poesia 2006: “Quando la poesia diventa scrittura”. II° incontro con i poeti contemporanei. TITOLO: “Ferite e rifioriture” LETTURE E INTERVENTI DI Giuseppe Conte LUOGO: Libreria Internazionale Hoepli, via Hoepli 5, Milano, tel.02 86487208 Sala conferenze, piano sotterraneo DATA: 21 Marzo 2006, ore 18 PROMOZIONE E ORGANIZZAZIONE: Fondazione D’Ars-Oscar Signorini onlus Via Sant’Agnese, 3 - Milano tel. 02 86 02 90 E mail: dars@email.it www.dars.it CURATORE: Silvia Venuti Il giorno 21 marzo 2006, la Fondazione D’Ars-Oscar Signorini onlus, ha organizzato, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia, con il Patrocinio del Comune di Milano – Cultura e Musei – Settore Musei e Mostre e in collaborazione con la Libreria Internazionale Hoepli, l’incontro “Ferite e rifioriture” con letture e interventi di Giuseppe Conte che presenterà la sua recentissima raccolta, edita da Mondadori, che porta questo titolo. La manifestazione è promossa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nell’ambito della Giornata Mondiale della Poesia 2006. La poesia di Giuseppe Conte, attraversando valori mitici, si propone come canto al sublime, adempiendo la funzione sociale di sottrarre al deserto dell’anima. Il poeta è nato a Imperia nel 1945. Si è laureato in Lettere presso l'Università Statale di Milano ed è stato collaboratore di riviste letterarie e redattore della rivista il Verri. Esordisce nel 1972 con La metafora barocca, Mursia editore, destinato a diventare un punto di riferimento costante per gli studi secenteschi, e nel 1979 in poesia con L'Ultimo aprile bianco, Guanda, Società di Poesia, cui seguirà, nel 1983, L'Oceano e il Ragazzo, Rizzoli. In seguito, ha pubblicato altre raccolte di poesia, romanzi, saggi, libri di viaggio, libretti d'opera, testi teatrali tra cui Le stagioni, Rizzoli, Milano 1988, Dialogo del poeta e del messaggero, Mondadori Milano 1993, Canti d’Oriente e d’Occidente, Mondadori, 1997, Nuovi Canti, San Marco dei Giustiniani, 2001.Il suo ultimo romanzo, Il Terzo Ufficiale, Longanesi, 2002, ha vinto i premi Hemingway e Basilicata. Ha tradotto Blake, Shelley, Whitman, D. H. Lawrence, e curato l'antologia La lirica d'Occidente, Guanda, 1990. Dal 1986, è consulente, per la poesia, dell'editore Guanda (Gruppo Longanesi), e dal 1984 collaboratore di diversi quotidiani, settimanali e periodici quali Stampa Sera, la Repubblica "Mercurio", il Giornale e il Secolo XIX. Fondazione D'ARS – OSCAR SIGNORINI ONLUS


Name: paolo
Email: pool44@aliceposta.it
From: maiori
Date: 05/03/2006
Time: 21.57.10
 

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scultore in legno : sito web www.labottegadellegno.com Distinti saluti Paolo


Name: Acas Services Mostre
Email: mostre@acaservices.it
From: Spoleto
Date: 14/03/2006
Time: 08.55.03
 

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SPOLETO: OMAGGIO A GIUSEPPE MAZZINI, UNA MOSTRA 11-15 APRILE Giovedì, 2 Marzo 2006 ore 21:00 La citta' del Festival ospita', negli spazi espositivi della Galleria civica d'Arte moderna, in Palazzo Collicola, dall' 11 marzo al 25 aprile, "Arte & Cospirazione - Omaggio a Giuseppe Mazzini", una mostra di artisti italiani e stranieri dedicata all'illustre uomo politico e pensatore, nel duecentesimo anniversario della sua nascita. La mostra, organizzata dal Comune di Spoleto e patrocinata dalla Regione dell'Umbria e dal Comune di Genova, e' curata da Graziano Marini e da Hannes Luterbacher, conservatore del Kunsthaus Grenchen, il museo svizzero che ha ospitato l'iniziativa nel mese di maggio. La scelta antologica a Palazzo Collicola e' rappresentata da opere di Paolo Cotani, Gianni Dessi', Piero Dorazio, Giuseppe Fruscia, Alessandra Giovannoni, Clemens Klopfenstein, Graziano Marini, Fortunato Brizio Petrachi, Carlo Pizzichini, Franco Troiani, Claudio Verna, Antonello Viola, Paul Wiedmer, Antonella Zazzera. Secondo il curatore Graziano Marini "questa mostra nasce dall'esigenza di mettere a confronto alcuni rappresentativi artisti italiani di differenti generazioni, che con le loro opere - ha concluso - possono al meglio, rendere omaggio all'azione dei grande pensatore italiano Giuseppe Mazzini"


Name: Galleria Akka s.r.l.
Email: galleria.akka@tiscalinet.it
From: Roma
Date: 14/03/2006
Time: 08.57.07
 

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Galleria AKKA s.r.l Via Piè di Marmo 13 00186 Roma tel. 06/6792066 galleria.akka@tiscalinet.it L'Arte dei Lobi: Esposizione di sculture antropomorfe. mostra di sculture antropomorfe dal Burkina Faso. I Lamba sono un piccolo gruppo tribale del nord-est del Togo, al confine col Benin. Sono animisti come i Moba e i Tchamba, con cui confinano rispettivamente ad Ovest e a Sud. Nell’animismo il Principio un Dio lontano e, per lo più, neanche destinatario di culti. Questa lontananza lo rende indeterminato. Anche i tanti Dei minori, suoi parenti, con cui si hanno, invece, rapporti frequenti, sono indeterminati, proteiformi. Si incontrano in ogni evento naturale e possono anche essere intrappolati in oggetti artificiali, feticci, maschere, figure, ecc., e controllati col rito. Giustificazione metafisica (espressa nella forma del mito) ed empiria sono unite e generano un sapere pratico-teorico e criteri di valutazione in cui le caratteristiche fisiche degli eventi non sono separate dall’efficacia magica dell’arte africana tradizionale. E, soprattutto, reca il vantaggio di sollecitare un approccio estetico. Il giudizio estetico , propriamente, una forma di conoscenza che non celebra la notorietà. (In generale, ciò che ci è noto, appunto perchè noto, non conosciuto). Non consiste nel riconoscimento delle etichette, ossia nell’attribuzione di un oggetto ad un tipo materiale, formale, culturale già noto. Che è, invece, il primo compito della storia dell’arte o della cultura in genere. Il giudizio estetico è un esercizio di libertà che scopre nelle cose stesse un qualcosa di altrettanto libero, ossia di irriducibile alla funzione e ai tratti formali e materiali, qualcosa di indeterminato. E’ proprio questo qualcosa ci˜ che suscita approvazioni o disapprovazioni immediate, perentorie, viscerali, le cui espressioni verbali si contraggono, spesso, in semplici interiezioni. E che, se approvato, si indica col termine “bello” o altri della stessa famiglia, tra cui “magico” come astratto, in specie “fallico”. Lo scultore interviene sul legno, delineando dei volumi che corrispondono alla testa, al tronco e agli arti inferiori. Le braccia sono solo accennate e non distaccate dal tronco. Gli organi dei sensi sono indicati da fori o da leggeri rilievi. Delicate incisioni disegnano le dita delle mani e un reticolo di scarificazioni sia sul volto che sul tronco. L’arte dei Lamba è ancora poco nota. Vi accenna K. F. Schaedler, Lexicon Africanische Kunstÿ und Kultur, Muenchen, 1994, dove, a pag. 245, riporta il disegno di una figura che, ora, si trova al Voelkerkunde di Berlino, da cui fu acquisita nel 1900, e che è molto somigliante ad una di questa mostra. La scarsa notorietà reca con se’ lo svantaggio di poche informazioni specifiche circa le varietà stilistiche e i contenuti culturali di quest’arte, ma anche il vantaggio dell’assenza di copie e falsi che, di solito, disturbano il mercato degli oggetti che appartengono ai tipi più noti dell’Arte dei Lamba. Le sculture di questa mostra provengono da vecchie collezioni, ossia da antichi culti e da più recenti amori.


Name: Galleria Tartaglia Arte
Email: gallerie@tartagliaarte.com
From: Rimini
Date: 14/03/2006
Time: 08.58.39
 

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Galleria TARTAGLIA ARTE Art Gallery - Original Oil Painting patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Presidenza Comune di Rimini, Assessorato alla Cultura, Musei Comunali Comune di Roma, Commissione Speciale Roma Capitale, Relazioni Internazionali Ambasciata della Repubblica del Mozambico in Italia Ambasciata del Portogallo in Italia "La realtà del colore" BERTINA LOPES Palazzo della Podestà - Rimini Verissage 18 marzo 2006 ore 17 Nella prestigiosa sede espositiva riminese Bertina Lopes, una delle maggiori artiste di origine africana operanti in Europa, celebrerà la ricorrenza dei quarant’anni trascorsi dalla sua prima mostra Indirizzo: Piazza Cavour orario: Dal martedi al venerdi h. 8,30/12,30 – h.17,00/19,00. Domenica h.16,00/19,00 ingresso libero durata: fino al 23 aprile 2006 curatori: Claudio Crescentini, Giuliana Gardelli ufficio stampa: PCCOMUNICATION editore: ERRECIEMME in collaborazione con: Galleria Tartaglia Arte - Roma


Name: Edoardo Di Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 14/03/2006
Time: 09.00.47
 

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Venerdì 17 marzo 2006 dalle 19 alle 23 presso la Fusion Art Gallery in piazza Peyron 9 /g a Torino si inaugura la rassegna "L'immagine reincantata" a cura di Edoardo Di Mauro. Espongono : Gaetano Buttaro, Gianluca Chiodi, Dario Colombo, Cristiano De Gaetano, Stefania Di Marco, Paolo di Montegnacco, Roberta Fanti, Silvia Fubini, Theo Gallino, Francesca Maranetto Gay, Tea Giobbio, Flavio Giordano, Patrizia Nuvolari, Elisa Pavan, Gianluca Rosso, Giancarlo Scagnolari, Roberto Zizzo. La mostra prosegue fino al 18 aprile martedì, giovedì e venerdì 16.30 - 19.30 o su appuntamento. Allestimento : Walter Vallini Ufficio Stampa : Marcella Germano 339/3531054 Patrocinio : Regione Piemonte Info : 335/6398351 fusionartgallery@tiscali.it


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/03/2006
Time: 14.48.55
 

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MOSTRA: Mario Nigro. Meditazioni A CURA DI: Giorgio Verzotti PERIODO ESPOSITIVO: 23 marzo - 5 maggio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 sabato 1 aprile 2006 e domenica 2 aprile 2006 ore 11-19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it CATALOGO DISPONIBILE La galleria A arte Studio Invernizzi, sarà aperta al pubblico sabato 1 aprile 2006 e domenica 2 aprile 2006 dalle ore 11 alle 19 in occasione di START, evento di arte contemporanea ideato e organizzato da 24 gallerie milanesi presentando la mostra "Mario Nigro.Meditazioni" in cui sono esposte opere di un importante ciclo creativo degli anni 1991-1992. “Le 'Meditazioni' di Mario Nigro segnano una svolta nella produzione tarda dell’artista, un mutare rotta dopo i dipinti della fine degli anni Ottanta. Questi tenevano dietro alla rottura del 'Terremoto' che introducevano la rottura e il disordine nell’ordinato Nigro, l’istanza destrutturante della pulsione in seno al razionale costruttivista. La linea (...) della 'Metafisica del colore' della fine degli anni Settanta, si piega a zig-zag, poi si fa diagonale orizzontale e si frantuma nella teoria di punti, di macchie, di 'Orme' nella seconda metà degli anni Ottanta. Si arriva così alla fase surriscaldata delle stratificazioni verticali di pennellate intitolate addirittura al demonio, nella serie dei 'Dipinti satanici', apice raggiunto appunto alla fine degli anni Ottanta, a cui l’artista sente poi il bisogno di reagire. Ecco allora il clima del tutto diverso delle 'Meditazioni' (...) teorie di quadrati o rettangoli presentate come tante caselle cromatiche su tela o su carta intelata, definite con brevi pennellate monocrome ad olio su tela o ad acquarello su carta, più dense e compatte le prime, più liquide le seconde. Sempre visibili nel loro essere tracce della manualità, i tocchi di pennello nondimeno definiscono con precisione la forma geometrica che vogliono designare. Forme colorate poste in sequenza con l’allure didattica di un catalogo, con la semplice, disarmante auto-evidenza di un repertorio di toni cromatici, di elementi linguistici basilari, articolati su minime variazioni. Pennellate, tocchi di colore puro, non mescolato, se mai parzialmente sovrapposto, chiazza accostata a chiazza, striatura a striatura, richiamano quasi apertamente l’ultimo Monet, che in modo analogo definiva il tronco dei suoi salici piangenti, l’arco del suo ponte giapponese o dei suoi viali nel roseto. (...) Il richiamo agli Impressionisti allora cade non tanto a dichiarare una affinità stilistica ma piuttosto una comunanza etica, la comune volontà di fare della pittura uno strumento di conoscenza e riflessione relativamente alla realtà, al mondo. Nigro infatti chiama direttamente in causa il ruolo sociale dell’artista incarnato dagli Impressionisti, rivoluzionari in pittura quanto nelle scelte ideologiche ed esistenziali (...)” così scrive Giorgio Verzotti nel catalogo pubblicato in occasione nella mostra, contenente le riproduzioni delle opere esposte in galleria, uno scritto di Mario Nigro e un apparato bio-bibliografico. MIART 2006 30 marzo - 2 aprile 2006 Padiglione 15 Hall 2 Stand F 07 Le opere che verranno esposte a MiArt 2006 riflettono la linea dell’operare della galleria. In mostra saranno presentate opere di Rodolfo Aricò, Alan Charlton, Carlo Ciussi, François Morellet, Mario Nigro, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Günter Umberg, Rudi Wach. Di François Morellet verrà presentata un'opera al neon bianco dal titolo "Lamentable" del 2005, cm 50x250x250, in cui l'artista procede a una decostruzione progressiva dell’immagine. Verranno inoltre esposte due grandi pitture dell'ultimo ciclo creativo di Carlo Ciussi. Di Mario Nigro verranno presentate opere del ciclo "Dallo Spazio totale" degli anni '50 e del ciclo delle "Strutture" dell’inizio degli anni '90. Alan Charlton realizzerà per l’occasione un'opera di grandi dimensioni mentre Pino Pinelli sarà rappresentato con un lavoro recente. Bruno Querci esporrà un lavoro rappresentativo dell'ultimo periodo e Nelio Sonego sarà rappresentato con uno dei suoi lavori "Orizzontaleverticale" in cui il segno si intreccia e si sovrappone dando vita a un diverso e mutevole pulsare dell’immagine. Saranno inoltre esposte opere di Günter Umberg e Rudi Wach. La galleria dopo aver partecipato ad Art Cologne nel novembre 2005 e ad Arte Fiera Bologna nel gennaio 2006 parteciperà ad ArtBrussels dal 21 al 24 aprile e ad Art 37 Basel dal 14 al 18 giugno 2006.


Name: Priska C. Juschka Fine Art
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/03/2006
Time: 14.55.30
 

Testo

T: 212-244-4320 T: 718-782-4100 F: 212-594-5452 Priska C. Juschka Fine Art 547 West 27th Street 2nd Floor New York, NY 10001 gallery@priskajuschkafineart.com Email This Debra Hampton Monsters and Maidens Works on paper & Constructions March 23 - April 22, 2006 Opening reception: Thursday, March 23, 6 - 9 PM The fire in her belly grew like a supernova, splitting her in two and leaving behind unnecessary parts Magazine cutout and ink on paper 50 x 38 in. 127 x 96.52 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S Debra Hampton Monsters and Maidens Priska C. Juschka Fine Art is pleased to present Monsters and Maidens, Debra Hamptons new body of work. In collages and constructions, Hampton explores societys relentless inner-struggle between the forces of brutality and the desire for transcendental beauty. In her work, Hampton emphasizes the innate aggression prevalent in todays culturemotivated by materialism and dominated by a tradition of escapism. She explores the effects of a dominating consumer culture and technological advances in relation to issues of race, gender and class. The complex forms that Hampton has assembled in her collages and headdress constructions unearth the mischievous and deviant facets of their exquisite aesthetic nature. Upon close examination, one discerns the paradoxical elements of which these forms are composedshreds of iconic beauty and power, embellished weaponry, elaborate motor parts, or diamond-studded jewelry shaped as guns and divine symbols. These striking figures entice and seduce the viewer at first, only to reveal later a more diabolical nature. While being pulled by numerous forcessensuality, malice, passion, dangerthe viewer is engaged in a journey of intricate contradictions captured from their own environment. Debra Hampton is a native of California, and now lives and works in New York City. She holds a BA in Art History from California State University at Fullerton, and an MA in Humanities and Social Thought from New York University. This is her second solo exhibition at Priska C. Juschka Fine Art (previous show: Streamline, December 2003). She has participated in numerous group exhibitions locally and internationally. She is also the recipient of several grants and fellowships. Her work has recently been added to the drawings collection of the Museum of Modern Art, NY. Debra Hampton biography - works online Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on Thursday, March 23, 6 - 9 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.


Name: Galleria Tartaglia Arte
Email: gallerie@tartagliaarte.com
From: Roma
Date: 20/03/2006
Time: 14.57.52
 

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La S. V. è invita alla inaugurazione della mostra "AQUA" a cura di Adelinda Allegretti e Riccardo Tartaglia domenica 26 marzo 2006 ore 19,30 TEATRO ELISEO via Nazionale, 183 seguira Cocktail Artisti partecipanti: Luciana Bertorelli, Emanuele Biagioni, paolo bielli, monica ciabattini, Paola de Santis, Alberto Fontanella, Tiziana Guidi, Nadia Hashish, Marina Iorio, vittorio la spina, Arturo Lini, Silvia Pisani, Elena Secci, Francesco Seccia, sandra sfodera, Giancarlo Stoppa, laura valgiusti. In contemporanea anche presso: Galleria Tartaglia Arte Via XX Settembre, 98c/d Roma Orari: dal lunedì al venerdì 10-14/15,30-19,30 fino all’8 aprile 2006 Organizzazione: Dir. artistico Riccardo Tartaglia +39 06 4884234 e-mail: riccardotartaglia@tartagliaarte.com Uff. stampa D.ssa Adelinda Allegretti mobile +39 328 6735752 e-mail ad.allegretti@inwind.it -------------------------------------------------------------------------------- Galleria TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma Tel./fax 06 4884234 www.tartagliaarte.com www.tartagliaarte.it


Name: Ufficio Stampa Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Venezia
Date: 20/03/2006
Time: 15.04.10
 

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LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM RENDE OMAGGIO A UN GRANDE MAESTRO DELL’ARTE ITALIANA OMAGGIO A MARIO NIGRO Con OMAGGIO A MARIO NIGRO, la Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York, e la Collezione Peggy Guggenheim rinnovano il loro interesse per i grandi maestri dell’arte Italiana del XX secolo. La mostra, dal 22 aprile al 21 maggio alla Collezione Peggy Guggenheim, è realizzata in occasione della donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim da parte di Gianni Nigro, Presidente dell’Archivio Mario Nigro, di due opere che andranno ad impreziosire la collezione. "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello in nero") del 1949 e "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello a scacchi") del 1950, le due opere che costituiscono la donazione, sono anche il fulcro della mostra incentrata sulle problematiche artistiche, concettuali e stilistiche dell’autore. L’opera di Mario Nigro (Pistoia, 1917 – Livorno 1992), uno tra i più impegnati protagonisti della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento, è letta da Luca Massimo Barbero, curatore della mostra, attraverso alcuni spaccati della sua attività, con particolare attenzione per il periodo tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni sessanta. L’OMAGGIO A MARIO NIGRO è realizzato in collaborazione con l’Archivio Mario Nigro di Milano, impegnato in una costante attività di ricerca finalizzata alla realizzazione del catalogo ragionato dell’opera dell’artista, a cura di Germano Celant. Mario Nigro è uno dei maestri dell’arte italiana che ha sempre mantenuto una prospettiva e un riferimento ad una dimensione internazionale del proprio linguaggio: la sua identità espressiva, in continua e costante evoluzione, si può definire una personalissima declinazione di astrattismo dinamico, che combina riferimenti scientifici, matematici, musicali e tonali, secondo una prospettiva razionale tesa alla coniugazione di struttura ed emozione. La mostra illustra un significativo percorso nell’articolata e multiforme opera di Mario Nigro, attraverso alcune opere di fondamentale importanza che dimostrano la sua posizione di assoluto rilievo e la dimensione anticipatrice della sua ricerca nell’ambito del panorama dell’astrattismo italiano e internazionale, come testimoniano anche le sue numerose presenze alla Biennale di Venezia e ad altre importanti rassegne. Il percorso della mostra, essenziale e al contempo ricco di spunti, permette di cogliere la complessità e novità dell’opera di Nigro, il cui linguaggio manifesta la sua tensione espressiva, legata a una dimensione esistenziale tragica, risolvendola non nell’immediatezza di una poetica informale e di una pittura d’azione, ma nel segno di una riduzione e di un’essenzialità che anticipano le correnti minimaliste degli anni sessanta. Nella prima delle due sale in cui si articola l’esposizione, vengono presentate due opere del 1950, appartenenti al ciclo dei pannelli a scacchi, nelle quali le scansioni ortogonali bianche e nere, la cui genesi è direttamente riferita alle griglie neoplastiche di Piet Mondrian, vengono da Nigro attivate in senso dinamico, con un richiamo diretto alla poetica del Futurismo, attraverso la moltiplicazione dei piani di lettura delle superfici e le scelte di variazione cromatica. In questo stesso spazio, è inoltre possibile leggere il processo creativo che porta Nigro a questa originale elaborazione del linguaggio astratto costruttivo. La sua complicazione percettiva, fortemente anticipatrice rispetto ai suoi contemporanei si esprime, infatti, in una sequenza di alcune importanti opere su carta degli stessi anni, due delle quali costituiscono la donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim. Questi lavori si pongono in dialogo con l’opera esposta all’ingresso della mostra, "Scacchi" (1952), che segna il momento di transizione dalla dinamica ortogonale a quella diagonale, passaggio decisivo che porta Nigro alle realizzazioni seguenti, presentate nella seconda sala. Nella seconda sala è documentata l’ulteriore complessità e ricchezza che viene ad assumere l’opera di Nigro tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta: nucleo ideale della sequenza di opere qui esposte è infatti la riflessione sviluppata in questi anni dall’artista nell’elaborazione progressiva del suo ciclo dello spazio totale, dagli studi su carta, alle opere su tela e ai suoi sviluppi tridimensionali e su scala ambientale. Lo spazio totale di Nigro, visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di dimensioni, riferendosi al contempo alla scienza relativistica e alla tragicità del divenire dell’esistenza, rese presenti in immagine nelle fughe prospettiche irriducibili di reticoli ottico-percettivi che l’artista movimenta sia in termini strutturali che cromatici. Tale ambito di espressione viene esplorato da Nigro in un complesso procedimento costruttivo strutturale, come evidenziato nella serie di studi su carta qui presentati, e trova multiforme espressione nelle opere su tela: dalle più composte intersezioni ottiche di piani dimensionali evidenti nelle opere "Spazio totale: strutture", del 1953-56, alla frattura drammatica di "Spazio totale: interruzione" (1954); dalle progressioni ritmiche di "Spazio totale: progressioni ritmiche simultanee in variazione vibratile", del 1955, a quelle lineari di "Spazio totale: divergenze simultanee drammatiche", del 1954-59, e di "Spazio totale: contrasti opposti", del 1954-59-61. Chiudono la sala altre due opere che sviluppano la riflessione di Nigro sullo spazio totale, ma questa volta secondo una logica tridimensionale. Una di queste è l’opera di 7 metri di lunghezza in 12 elementi "Dallo spazio totale 1954: serie di 12 rombi continui a progressioni ritmiche simultanee alternate opposte", del 1965, che venne presentata da Nigro nella sala a lui dedicata alla Biennale di Venezia del 1968, nella quale l’artista realizzò una sequenza percorribile attraverso la combinazione di lavori tridimensionali a parete e a pavimento. L’altra, "Dallo spazio totale: progressioni ritmiche simultanee opposte", del 1966, è una trasposizione delle griglie ottiche virtuali delle opere su tela in due reticoli prospettici opposti in legno dipinto in rosso. In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue, in italiano e in inglese, che presenta il percorso storico-artistico di Mario Nigro, tra la fine degli anni quaranta e gli anni sessanta. # 184, febbraio 2006 Institutional Patrons: Banca del Gottardo, Regione del Veneto I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim e: e-mail: info@guggenheim-venice.it; sito web http://www.guggenheim-venice.it orario d’apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì ingresso: euro 10; euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-12 anni ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405 404 - press@guggenheim-venice.it Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro 30123 Venezia, Italy Telephone 041 2405 411 Telefax 041 5206885


Name: Federico Bellini
Email: fedebellini@virgilio.it
From: Cascina (Pisa)
Date: 20/03/2006
Time: 15.07.02
 

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BELLINI ARTE www.belliniarte.com presenta "EFFETTO POP" Keith Haring, Robert Mapplethorpe, Andy Warhol Antonio Bardelli, Leonardo Maniscalchi, Giorgio Mondolfo http://effettopop.belliniarte.com dal 5 Maggio al 1 Luglio 2006 Venerdì 5 Maggio alle ore 17 si inaugura alla BELLINI ARTE in Corso Matteotti 94 a Cascina (Pisa) la straordinaria mostra retrospettiva “EFFETTO POP”, dedicata a tre grandi dell’Arte del XX° secolo: Keith Haring, Robert Mapplethorpe e Andy Warhol. La mostra curata dallo stesso gallerista Federico Bellini, con il supporto di ricercatori, studiosi e artisti, si snoderà attraverso un percorso di tre sale proponendo una serie di opere provenienti da collezioni private, dalle rispettive fondazioni a nome degli autori, più reportage fotografici e documenti che ci permetteranno di creare un quadro più esauriente sulla complessità di questo movimento artistico e dei loro principali esponenti. “EFFETTO POP” sarà anche un modo per sondare, esplorare più da vicino personalità spesso complesse e controverse, che con la loro opera hanno contribuito a cambiare radicalmente il concetto di Arte o del fare Arte nel secolo scorso, gettando nuove basi per le generazioni future di artisti, proponendo un nuovo modello e concetto di modernità. Pertanto dal 5 Maggio al 1 Luglio, in due mesi di esposizione sarà possibile vedere quasi 100 lavori tra opere di collezioni private, stampe autentiche provenienti dalle rispettive fondazioni, reportage fotografici, documenti, uniti anche da incontri, proiezioni video, presentazioni, seminari dedicati a questi grandi artisti. Particolare riguardo inoltre sarà dedicato a Keith Haring e alla realizzazione nel 1989 del celebre murales “TUTTOMONDO” al convento di Sant’Antonio di Pisa, grazie al reportage fotografico originale del pisano Antonio Bardelli, sarà possibile rivedere Haring all’opera durante la creazione di questo ultimo capolavoro, autentico testamento spirituale dell’artista, aprendo un percorso che partendo dalla Galleria Bellini, porterà il visitatore a Pisa ad ammirare questo lavoro gigantesco dal forte impatto emotivo. Rilevante novità all'interno della mostra, sarà l'effeto sorpresa che riusciranno a creare i ritratti e le opere fotografiche di Leonardo Maniscalchi, fotografo affermato a livello internazionale nel mondo della moda e nella fotografia digitale e d'avanguardia. Di grande impatto emotivo saranno i suoi celebri ritratti di Warhol, Kostabi, personaggi del mondo dello spettacolo e dell'Arte americana del tempo, nonché lavori creati da Maniscalchi prendendo come punto di partenza la concezione della Pop Art, che lo ha spinto a reinterpretare in alcuni casi anche importanti opere di Mapplethorpe o di altri autori. Ad arricchire maggiorermente il corpus delle opere in esposizione durante questa retrospettiva, saranno anche i lavori di ricerca e sperimentazione stilistica di un altro grande fotografo e regista italiano, Giorgio Mondolfo, che per l'occasione fornirà alcune opere da lui create durante la fine degli anni '80 e che realizzò per le maggiori case di moda e beauty in Italia e nel mondo. Questo aiuterà a rendere più compiuta la mostra e a regalare ai visitatori una ampia panoramica della Pop Art, non solo americana ma anche in italiana e contribuirà a presentare ai collezionisti alcuni tra i più grandi artisti italiani e le loro opere di rara e straordinaria bellezza. A conclusione della mostra sarà presentato anche il catalogo “EFFETTO POP”, con saggi critici di Federico Bellini e Chiara Savettieri ricercatrice dell’Università di Pisa, che unirà maggiormente la vita e le opere di Haring, Mapplethorpe e Warhol, analizzando il loro quotidiano, l’amicizia e le collaborazioni che li hanno visti protagonisti più di una volta in importanti realizzazioni, descrivendo più in generale anche il movimento Pop e la sua influenza passata, presente e futura. Nel saggio particolare riguardo sarà riservato anche al lavoro di Leonardo Maniscalchi e Giorgio Mondolfo, con studi e approfondimento della loro produzione artistica passata, presente e futura. La mostra sarà visitabile dal Lunedì al Sabato: 9 - 12 / 16 - 19 chiuso il martedì pomeriggio e la domenica tutto il giorno. L’ingresso è gratuito. Per visite scolastiche o di gruppo si consiglia la prenotazione. Per maggiori informazioni: 050 700181 o scrivere un email a: belliniarte@belliniarte.com Per informazioni sulla galleria e la mostra visitare i siti: www.belliniarte.com e http://effettopop.belliniarte.com Inoltre nel mese di Giugno in contemporanea alla mostra EFFETTO POP si svolgerà la mostra collettiva e la premiazione del IV° PREMIO BELLINI ARTE 2006 concorso finalizzato alla promozione della pittura in Italia "Bellini Arte" di Cascina (Pisa), organizza per l'anno 2006 il IV° PREMIO BELLINI ARTE, finalizzato alla promozione della pittura in Italia. Il Premio di importanza internazionale, vedrà la partecipazione di importanti personalità del mondo dell'Arte, nonchè la promozione degli artisti stessi che presenteranno le loro opere, allestendo una vetrina virtuale in internet, dove l'opera di tutti gli artisti potrà essere promossa per l'intera durata dell'evento. Il Premio aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri di ogni età, prevede inoltre la realizzazione di un evento espositivo che si terrà a Cascina (Pisa), di una pubblicazione sul sito Internet della stessa Galleria e l'assegnazione finale di un premio per un totale di € 3,000. La qualità, la ricerca, l'innovazione e la contemporaneità saranno i criteri fondamentali della selezione. Entro l'Aprile 2006 tutte le opere in fotografia, proposte per il Premio devono pervenire agli uffici della Galleria con il bando firmato, modulo di richiesta firmato, quota di partecipazione, etc. e quant'altro richiesto per la partecipazione. Nel Maggio 2006 la Galleria deciderà quali saranno le 60 opere finaliste che verranno esposte per il Premio il mese di Giugno 2006. In Giugno 2006 si svolgerà l'esposizione dei finalisti e il voto finale. Durante il periodo espositivo delle 60 opere nella Galleria di Cascina, i pittori finalisti decideranno insieme l'unico vincitore tramite voto segreto, tutti avranno diritto al voto e potranno effettuarlo tramite la visione delle opere durante la loro esposizione o sul sito internet della Galleria. Il bando completo con tutte le informazioni relative al Premio e la Galleria d'Arte è scaricabile sul sito internet www.belliniarte.com oppure http://premiobelliniarte.belliniarte.com Il IV° Premio Bellini Arte è conforme ai sensi dell'art.10, comma 4 della legge 27 del dicembre 1997. Bellini Arte - Corso Matteotti 94, 56021 Cascina (Pisa). Tel e Fax 050 700181 www.belliniarte.com belliniarte@belliniarte.com


Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Calcata
Date: 23/03/2006
Time: 16.39.33
 

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Località: Calcata Gallerie: Il Granarone e “l’arte è …” Periodo: 1-17 aprile 2006 (sabato e domenica) Orario: 15.00/19.00 Titolo: L’Uovo d’Artista (V edizione) Artisti: Enrico Abenavoli, Pasquale Altieri, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Anna Maria Ballarati, Luigi Ballarin, Piergiorgio Baroldi, Laura Bernard, Giovanni Battista Bianchi, Antonio Bufalino, Domenico Campisano, Anna Maria Capece Minutolo, Mario Carbone, Giovanni Carpentieri, Giuseppe Canali, Fabiola Cenci, Lucia Cenni, Maria Cristina Crespo, Michele Crocco, Anna Del Vecchio, Gerardo Di Salvatore, Vittorio Fava, Luigi Francini, Lucilla Frangini Ballerini, Angelo Gioia, Mario Giuliani, Hafiza, Barbara Hoehn, Marina Joppolo, Maria Korporal, Stefania Lubrani, Lughia, Sergio Macchiali, Stefania Maciocci, Domenico Malarbì, Venanzio Manciocchi, Egidio Manganelli, Mirna Manni, Fiorenzo Mascagna, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica Melani, Gabriella Meliani, Maria Rosaria Minghigloni, Viola Mirando, Alessandro Monti, Luigi Nucifora, Valentina Pallagrosi, Massimo Palombo, Pasquale Pazzaglia, Massimo Piergrossi, Eliana Prosperi, Elvi Ratti, Fernando Rea, Bruno Regni, Franca Rovigatti, Angela Scappaticci, Piero Sensi, Eugenia Serafini, Elena Sevi, Franco Squadrelli, Marco Staffarono, Maurizio Tiberti, Ivano Tomat, Gemma Uyttendaele, Marijcke Van der Maden, Valter Vari, Riccardo Wilczek. Curatore: Giuseppe Salerno Organizzazione: Associazione Culturale Il Granarone Inaugurazione: sabato 1 aprile ore 17.00 L’Associazione Culturale “Il Granarone” presenta dal 1 al 17 di Aprile la V edizione de “L’Uovo d’Artista”, rassegna che ogni anno si realizza nel borgo di Calcata in occasione della Pasqua. Settanta saranno le opere ospitate presso le Gallerie Il Granarone e “l’arte è …”, con apertura al pubblico il sabato e la domenica dalle ore 15.00 alle 19.00 Dal testo in catalogo di Giuseppe Salerno: “..…L’Uovo d’Artista, giunto alla sua V edizione, torna come ogni anno a sollecitare riflessioni d’ogni sorta sul valore della vita. Una riflessione quella degli artisti che non accetta costrizioni temporali, una riflessione che si manifesta con continuità in un percorso che è la vita vissuta nella ricerca del mantenimento di quella coscienza che rende ciascuno di essi un unicum. Sono trascorsi tre anni da quando, nel commentare la seconda di queste rassegne, sottolineavo, di fronte alla tragedia che si iniziava allora a consumare, il sostegno unanime espresso attraverso le opere degli artisti ai milioni di persone che, pur nella loro diversità, scendevano in piazza tutti insieme, in ogni angolo della terra, per difendere la vita. Sono trascorsi tre anni e ancora le morti continuano a sommarsi mentre la guerra preventiva, entrata nel lessico comune e nella testa di intere popolazioni, è un concetto acquisito, pronto all’uso ad ogni evenienza. La pace e l’arte si confermano lente, come lenta è la maturazione del pensiero che le accompagna.….”

 

 


Name: Periodico 2duerighe
Email: periodico@2duerighe.com
From: Napoli
Date: 18/04/2006
Time: 08.42.15
 

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Un nuovo giornale a disposizione di tutti! www.2duerighe.com Salve amici, eccovi a disposizione un giornale che accoglie ogni Vostro desiderio di comunicazione: attualità, scambi culturali, arte, informazione, pittura, poesia, spazi liberi dove potersi esprimere senza vincoli, insomma il Vostro giornale ! www.2duerighe.com , bastano due righe per esprimere un concetto, un'idea o un suggerimento. Non Vi sarà mai chiesto un centesimo! Per aderire a questo progetto basta registrarsi sul nostro portale internet al link http://www.2duerighe.com/registrazione.php e inserire le vostre preferenze e i vostri interessi. Una volta registrati inviateci una email e vi seguiremo passo passo nella creazione del vostro giornale! Se invece desiderate solo ricevere il nostro giornale e non siete interessati ad usufruire dei servizi di 2duerighe , registrate solamente la vostra email a questo indirizzo http://www.2duerighe.com/newsletter.php Giornale, avvisi e servizi saranno sempre gratuiti! Il Direttore Responsabile Leonardo Echeoni A tutti i lettori, Artisti,Poeti, Scrittori, Attori, Musicisti, Pittori, Scultori, Galleristi,Critici, Modelle, Animalisti. Per Voi c'è spazio e tutto il nostro rispetto www.2duerighe.com è un giornale LIBERO dove tutti possono scrivere senza nessuna censura si potrà parlare di attualità, poesia, cinema, arte, cultura e di voi lettori e autori www.2duerighe.com è la vostra voce!


Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Calcata
Date: 18/04/2006
Time: 08.44.06
 

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L’Associazione Culturale “Il Granarone” presenta: “tornano gli spaventapasseri” a cura di Giuseppe Salerno opere di Pasquale Altieri, Alfredo Anzellini, Luigi Ballarin, Giovanni Carpentieri, Alessandro D’Ercole, Gerardo Di Salvatore, Roberto Joppolo, Lughia, Gabriele Mazzara, Stefania Missio, Massimo Palumbo, Fernando Rea, Carlo Scaparro, Marijcke Van Der Maden, Riccardo Wilczeck, X.o., Stefano Zampieri 19-21 maggio 2006 FIERA DEI FIORI Roma – Auditorium, Parco della Musica Una manifestazione quella degli “spaventapasseri” che si inserisce all’interno della Fiera dei Fiori, la prima mostra mercato che si realizza nel cuore della città di Roma, all’interno del Parco della Musica, luogo prestigioso per la sua architettura e per i contenuti che è deputato ad ospitare. Una manifestazione che per prima infrange quella visione che vuole la città e la campagna luoghi separati e quasi antagonisti. Dimenticato il piacere del verde e della sua cura le città appaiono spesso spoglie ed estranee a quel mondo naturale che ha concesso loro i propri spazi. I fazzoletti di natura scarsamente presenti sono per lo più ridotti a luoghi della memoria, intoccabili ed a fruizione condizionata, mentre l’assenza quasi totale di amore e di cura per le piante rende le facciate dei nostri palazzi grigie, di un grigiore che accompagna monotonamente l’alternarsi delle stagioni. La riconquista di una visione globale e la rinnovata coscienza di appartenenza sono le sole a poter alimentare quella cultura del bello e dell’equilibrio capaci di dare colore e gioia al quotidiano. Dal testo in catalogo: Quando l’uomo mai distoglieva i piedi da terra e gli occhi dal cielo, quando lo sguardo andava oltre l’orizzonte dove tutto si ricongiunge, quando lo scorrere lento delle ore, dei giorni, delle stagioni segnava il tempo, quando i mondi dell’anima erano in sintonia con i ritmi dell’universo, quando la coscienza dell’appartenenza e della dipendenza governava il quotidiano, loro erano lì, piccola cosa, a difendere il lavoro d’ogni giorno per la sopravvivenza. Non certo per scongiurare i nubifragi, i terremoti e le catastrofi, ma per tenere lontani gli uccelli. Quegli stessi uccelli che nell’ambiente naturale, non condizionato dalla presenza umana, propagano il seme dando vita a vegetazioni “spontanee” i cui frutti, a disposizione di tutti, sono la ricchezza della terra. Ma l’uomo poi, sempre più chino a curare il “proprio” orticello, ha smesso, scacciati gli uccelli, di osservare le stelle, ha innalzato steccati ed ha preso, dimentico dall’antica coscienza e carico della presunzione di chi vuol sentirsi vicino al creatore, a edificare il suo mondo artificiale. I crocevia dello scambio e dell’incontro sono divenuti rapidamente, nei secoli, tessuti urbani, megalopoli che, sottraendo la terra ai nostri piedi hanno lasciato che gli orizzonti scomparissero dietro le costruzioni. Lontane dagli ambienti naturali, le città hanno generato luoghi asettici e scandito ritmi incalzanti che, ignorando l’alternarsi del giorno e della notte, del caldo e del freddo, hanno compromesso il rapporto indissolubile tra l’uomo e il suo habitat determinando nel profondo di ogni anima un malessere esistenziale. La cultura fondata sulla massima specializzazione, insieme alla tendenza esasperata a frammentare, costringono tutto in recinti sempre più piccoli e tra loro privi di comunicazione. La città e la campagna, l’asfalto e la terra. Da tempo gli uomini, prigionieri delle proprie case, non coltivano più la terra mentre l’industria, delegata dalla collettività a governare le grandi serre, non si preoccupa più degli uccelli che, non più intimoriti dagli spaventapasseri, sono braccati dai cacciatori. E gli uccelli con i loro semi si inurbano. E mentre tra l’asfalto nascono ciuffi verdi di speranza, gli spaventapasseri tornano a reclamare la propria terra. Via di porta segreta 8, 01030 Calcata ( VT ) tel./fax. 0761-587855 www.ilgranarone.com e-mail info@ilgranarone.com


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 18/04/2006
Time: 08.47.14
 

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MOSTRA: Rudi Wach MONOGRAFIA CON SAGGI DI: Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn INAUGURAZIONE: mercoledì 24 maggio 2006 ore 18.30 PERIODO ESPOSITIVO: 24 maggio - 7 luglio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Rudi Wach La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura mercoledì 24 maggio 2006 la mostra personale dell'artista Rudi Wach il quale ha creato per questa occasione un ciclo inedito di disegni di grandi dimensioni. "Rudi Wach disegna (...) corpi assolutizzati nel vuoto (...) corpi sospesi, colti in un momento instabile che li mette in una situazione di pericoloso disequilibrio. Difficile immaginarli fermi, immobili, verticali; si tratta di corpi attraversati da un movimento che è parte intrinseca del loro essere. Un movimento che è difficile descrivere sia nei suoi sviluppi e nelle sue dinamiche, sia nella sua destinazione finale, che facciamo fatica ad immaginare possa concludersi o tacere. È, dunque, un movimento che mette il corpo in una condizione di trasformazione e di instabilità. È un movimento reale che corrisponde, però, anche ad una metafora, alludendo, evidentemente, in maniera fin troppo chiara, alla condizione di trasformazione che attraversa la stessa biologia di quei corpi. L'instabilità, l'impossibilità a restare, ad assumere una postura certa e chiaramente leggibile, corrisponde direttamente alla condizione di instabilità e di impermanenza che caratterizza la soglia tra umano ed animale. Il tema ricorrente dei disegni di Wach è la danza (...) per parlare del movimento non come atto dei corpi ma come condizione metaforica, simbolica ed ancestrale. Come l'atto della generazione. Il movimento, dunque, come immagine del divenire che procede dalla trasformazione messa in opera dall'atto inaugurale della creazione. Il movimento e il divenire come condizione del corpo che non può più, e non sa, rinchiudersi dentro la sfera chiusa della identità." La mostra sarà accompagnata da una monografia contenente saggi di Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, un ampio apparato iconografico e bio-bibliografico. La mostra è realizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano.

 

 


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 19/04/2006
Time: 17.24.31
 

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INCONTRO DI POESIA TITOLO: ... bolla d'aria nell'aria / parolla solitaria ... LETTURE POETICHE DI: Delio Tessa A CURA DI: Franco Loi INTRODUZIONE DI: Carlo Invernizzi DATA: giovedì 18 maggio 2006 ore 20.45 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Scarlatti 12 (angolo Via Benedetto Marcello) Milano La galleria A arte Studio Invernizzi, proseguendo nel suo ciclo di incontri con la cultura contemporanea, organizza, giovedì 18 maggio 2006 alle ore 20.45, un incontro di poesia in cui verrà presentato il mondo poetico del poeta dialettale milanese Delio Tessa. Nell'incontro, a cura di Franco Loi e introdotto da Carlo Invernizzi, verranno lette poesie di Delio Tessa dando luogo ad un evento culturale che sarà anche momento di incontro e dialogo con il pubblico. "In quanto poeta milanese, Delio Tessa si colloca in una grande tradizione narrativa. Temperamento lirico, cioè discontinuo, e uomo di tempi inquieti (...) deve sperimentare assai presto l'impossibilità di tenere in piedi le salde e ordinate strutture narrative di un Porta (...) L'aria della sua Milano è intrisa dei colori spessi e bitumosi della Berlino di Heckel e di Beckmann e della sofferta violenza del clima dell'Espressionismo storico, al quale si può ascrivere non tanto per reali contatti culturali quanto per la sua posizione esistenziale un'appartenenza interiore allo stesso scrivere versi: la medesima per la quale l'uomo Tessa (...) ebbe assidua consuetudine e tolstojiana simpatia con gli emarginati della società, ladri, prostitute, ragazze di vita fra cui trovò i temi della sua poesia e amicizie durature." Questo appuntamento si preannuncia per la galleria come prosecuzione del cammino avviato con gli incontri di filosofia - svoltisi con Vincenzo Vitiello, Carlo Sini e Félix Duque e curati dal filosofo Massimo Donà durante la scorsa stagione - e con l'incontro di poesia "Il tempo dell'ascolto", a cura di Gabriela Fantato, con letture poetiche di Milo De Angelis, Carlo Invernizzi e Giancarlo Majorino. Delio Tessa (Milano 1886-1939) è considerato il più grande poeta dialettale del '900. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, esercitò l'avvocatura e anche la funzione di giudice conciliatore, e condusse vita schiva e appartata fra Milano e i luoghi di villeggiatura sul lago di Como e nel Canton Ticino. Antifascista, collaboratore assiduo di giornali locali e svizzeri, per i quali si occupò fra le altre cose di critica cinematografica, mandò alle stampe dietro insistenza del piccolo gruppo di amici fedeli il suo primo libro di poesie, "L'è el dí di Mort, alegher!" Mondadori, 1932. Con questo stesso titolo Einaudi ha pubblicato, a cura di Dante Isella, un corpus poetico comprendente anche la produzione uscita postuma, nel 1947, per volere di Franco Antonicelli e Fortunato Rosti: si tratta della seconda raccolta predisposta dal poeta, "Ve là del mur", e di una scelta di inediti. I due titoli sono ora riuniti in un unico volume pubblicato da Einaudi nel 1999. Sempre da Einaudi è uscito anche "Ore di città", piccole cronache cittadine redatte da Tessa per "L'Ambrosiano". Franco Loi nasce a Genova nel 1930, da madre emiliana e padre sardo. Vive a Milano adottandone il dialetto. È stato un importante critico letterario per "Il Sole 24 ore" dalla fine degli anni Ottanta, incoraggiando l'uso poetico dialettale. Il suo linguaggio poetico nasce dalla mescolanza di elementi linguistici di varia natura: gerghi, idioletti, ecc., di area proletaria e contadina, spesso reinventati dalle esigenze espressive dell'autore. Dopo le raccolte "I cart", 1973 e "Poesie d'amore", 1974, si è affermato sopratutto con la raccolta "Stròlegh", 1975. Sono seguite, fra le altre, "Teater", 1978; "L'Angel", 1981; "Liber", 1988; "Memoria",1991; "Umber", 1992; "Verna", 1997; "Amur del temp", 2000 e "Isman", 2002, raccolta che gli è valsa, insieme al volume "Acquabella", ed. Interlinea, il Premio Librex-Montale nel 2005. Le sue poesie sono state tradotte in molti Paesi d'Europa e negli Stati Uniti. Ha curato con Davide Rondoni un'antologia della poesia italiana dal 1970 ad oggi (Garzanti, Milano, 2001). Carlo Invernizzi vive e lavora a Milano e Morterone. Fa parte del Centro 'Poiesis' fondato a Milano da Maria Vailati nel 1957.Ha pubblicato con i più significativi esponenti internazionali dell'arte visiva degli ultimi decenni testi poetici interpretativi dei loro mondi creativi. Nel 1963 pubblica le prime poesie in "Quaderni di 'Poiesis'". È autore di "Nell'esistere del magma", 'Poiesis' Edizioni, Milano, 1970; "Simmetrie. 6 poesie di Carlo Invernizzi, 6 acquetinte di Carlo Ciussi", Scheiwiller, Milano, 1979; "Di là dal muro", Edizioni Ripostes, Salerno-Roma, 1982; "Leggere poesia oggi", Serie "Scandagli", Spazio Editrice, Milano,1988; "Natura Naturans. 7 poesie di Carlo Invernizzi, 6 litografie e un disegno a colori di Dadamaino", Scheiwiller, Milano, 1988; "Tromboloide e disquarciata. Poesie di Carlo Invernizzi, opere di Gianni Asdrubali, Bruno Querci, Nelio Sonego", Edizioni CERP, Provincia di Perugia, 1997; "Rudi Wach. La casa dell'acqua, la fontana dei fontanili. Carlo Invernizzi. La poetica della Natura Naturans", Edizioni Associazione Culturale Nuova Vignate, 1997; "Carlo Invernizzi. Natura Naturans", Libri Scheiwiller, Milano, 2002; "Canto Silente, Massimo Donà Carlo Invernizzi Nelio Sonego", Morterone, 2006. Ingresso libero fino ad esaurimento posti Si prega di riservare al numero telefonico 02 29402855 oppure al seguente indirizzo e-mail info@aarteinvernizzi.it

 


Name: Ufficio stampa Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Venezia
Date: 20/04/2006
Time: 13.07.34
 

Testo

LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM RENDE OMAGGIO A UN GRANDE MAESTRO DELL’ARTE ITALIANA OMAGGIO A MARIO NIGRO Con OMAGGIO A MARIO NIGRO, la Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York, e la Collezione Peggy Guggenheim rinnovano il loro interesse per i grandi maestri dell'arte Italiana del XX secolo. La mostra, dal 22 aprile al 21 maggio alla Collezione Peggy Guggenheim, è realizzata in occasione della donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim da parte di Gianni Nigro, Presidente dell'Archivio Mario Nigro, di due opere che andranno ad impreziosire la collezione. "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello in nero") del 1949 e "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello a scacchi") del 1950, le due opere che costituiscono la donazione, sono anche il fulcro della mostra incentrata sulle problematiche artistiche, concettuali e stilistiche dell’autore. L'opera di Mario Nigro (Pistoia, 1917 – Livorno 1992), uno tra i più impegnati protagonisti della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento, è letta da Luca Massimo Barbero, curatore della mostra, attraverso alcuni spaccati della sua attività, con particolare attenzione per il periodo tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni sessanta. L'OMAGGIO A MARIO NIGRO è realizzato in collaborazione con l'Archivio Mario Nigro di Milano, impegnato in una costante attività di ricerca finalizzata alla realizzazione del catalogo ragionato dell'opera dell’artista, a cura di Germano Celant. Mario Nigro è uno dei maestri dell'arte italiana che ha sempre mantenuto una prospettiva e un riferimento ad una dimensione internazionale del proprio linguaggio: la sua identità espressiva, in continua e costante evoluzione, si può definire una personalissima declinazione di astrattismo dinamico, che combina riferimenti scientifici, matematici, musicali e tonali, secondo una prospettiva razionale tesa alla coniugazione di struttura ed emozione. La mostra illustra un significativo percorso nell’articolata e multiforme opera di Mario Nigro, attraverso alcune opere di fondamentale importanza che dimostrano la sua posizione di assoluto rilievo e la dimensione anticipatrice della sua ricerca nell’ambito del panorama dell'astrattismo italiano e internazionale, come testimoniano anche le sue numerose presenze alla Biennale di Venezia e ad altre importanti rassegne. Il percorso della mostra, essenziale e al contempo ricco di spunti, permette di cogliere la complessità e novità dell'opera di Nigro, il cui linguaggio manifesta la sua tensione espressiva, legata a una dimensione esistenziale tragica, risolvendola non nell'immediatezza di una poetica informale e di una pittura d'azione, ma nel segno di una riduzione e di un'essenzialità che anticipano le correnti minimaliste degli anni sessanta. Nella prima delle due sale in cui si articola l'esposizione, vengono presentate due opere del 1950, appartenenti al ciclo dei pannelli a scacchi, nelle quali le scansioni ortogonali bianche e nere, la cui genesi è direttamente riferita alle griglie neoplastiche di Piet Mondrian, vengono da Nigro attivate in senso dinamico, con un richiamo diretto alla poetica del Futurismo, attraverso la moltiplicazione dei piani di lettura delle superfici e le scelte di variazione cromatica. In questo stesso spazio, è inoltre possibile leggere il processo creativo che porta Nigro a questa originale elaborazione del linguaggio astratto costruttivo. La sua complicazione percettiva, fortemente anticipatrice rispetto ai suoi contemporanei si esprime, infatti, in una sequenza di alcune importanti opere su carta degli stessi anni, due delle quali costituiscono la donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim. Questi lavori si pongono in dialogo con l’opera esposta all'ingresso della mostra, "Scacchi" (1952), che segna il momento di transizione dalla dinamica ortogonale a quella diagonale, passaggio decisivo che porta Nigro alle realizzazioni seguenti, presentate nella seconda sala. Nella seconda sala è documentata l'ulteriore complessità e ricchezza che viene ad assumere l'opera di Nigro tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta: nucleo ideale della sequenza di opere qui esposte è infatti la riflessione sviluppata in questi anni dall'artista nell'elaborazione progressiva del suo ciclo dello spazio totale, dagli studi su carta, alle opere su tela e ai suoi sviluppi tridimensionali e su scala ambientale. Lo spazio totale di Nigro, visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di dimensioni, riferendosi al contempo alla scienza relativistica e alla tragicità del divenire dell'esistenza, rese presenti in immagine nelle fughe prospettiche irriducibili di reticoli ottico-percettivi che l'artista movimenta sia in termini strutturali che cromatici. Tale ambito di espressione viene esplorato da Nigro in un complesso procedimento costruttivo strutturale, come evidenziato nella serie di studi su carta qui presentati, e trova multiforme espressione nelle opere su tela: dalle più composte intersezioni ottiche di piani dimensionali evidenti nelle opere "Spazio totale: strutture", del 1953-56, alla frattura drammatica di "Spazio totale: interruzione" (1954); dalle progressioni ritmiche di "Spazio totale: progressioni ritmiche simultanee in variazione vibratile", del 1955, a quelle lineari di "Spazio totale: divergenze simultanee drammatiche", del 1954-59, e di "Spazio totale: contrasti opposti", del 1954-59-61. Chiudono la sala altre due opere che sviluppano la riflessione di Nigro sullo spazio totale, ma questa volta secondo una logica tridimensionale. Una di queste è l'opera di 7 metri di lunghezza in 12 elementi "Dallo spazio totale 1954: serie di 12 rombi continui a progressioni ritmiche simultanee alternate opposte", del 1965, che venne presentata da Nigro nella sala a lui dedicata alla Biennale di Venezia del 1968, nella quale l'artista realizzò una sequenza percorribile attraverso la combinazione di lavori tridimensionali a parete e a pavimento. L'altra, "Dallo spazio totale: progressioni ritmiche simultanee opposte", del 1966, è una trasposizione delle griglie ottiche virtuali delle opere su tela in due reticoli prospettici opposti in legno dipinto in rosso. In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue, in italiano e in inglese, che presenta il percorso storico-artistico di Mario Nigro, tra la fine degli anni quaranta e gli anni sessanta. # 184, febbraio 2006 Institutional Patrons: Banca del Gottardo, Regione del Veneto I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim e: e-mail: info@guggenheim-venice.it; sito web http://www.guggenheim-venice.it orario d'apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì ingresso: euro 10; euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-12 anni ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405 404 - press@guggenheim-venice.it Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro 30123 Venezia, Italy Telephone 041 2405411 Telefax 041 5206885


Name: Boffoli Fedele
Email: boffoli@tiscali.it
From:
Date: 02/05/2006
Time: 08.44.26
 

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Where are we going? - Dio solo sa - Mentre il mago Copperfield sbeffeggia i suoi rapinatori facendogli credere, in una rapina vera a danno suo e delle amiche, di essere sprovvisto di cellulare e portafoglio non cessano in Italia le manifestazioni di puro illusionismo. Non fa eccezione a tali avvenimenti la mega-inaugurazione, di questi giorni, della mostra di Palazzo Grassi a Venezia con le opere dei più eclatanti "artisti" dell'arte contemporanea tratte dalla collezione del super-magnate francese François Pinault (promotore dell'evento e nuovo proprietario del famoso caseggiato veneziano). Oltre alle opere in esposizione, fanno molto riflettere i curricoli dei quotatissimi "creativi" partecipanti alla mostra quali: l'immancabile Damien Hirst (autore di squali, animali squartati e scheletri in formalina); il nostro casalingo Maurizio Cattelan (manichini impiccati a Milano, Papa colpito dal meteorite, giovane Hitler in preghiera); Jeff Koons e Takashi Murakami (presenti alla rassegna con autentici "tecno-mostri-pupazzi infantili" di acciaio e altri materiali); Paul Mc Carthy (esposto il suo "maiale meccanico"); Piotr Uklanski (immagine iridescente del teschio dello stesso Pinault); Cindy Sherman (aberranti gigantografie di sesso) e David Hammons (con gatti imbalsamati) ecc. ecc. Un bestiario-reliquiario privo di contenuti e speranze per la vita, che rappresenta e ripete, in forma omologante e noiosa, il disagio dei tempi, che non può definirsi arte e che farebbe inorridire molti veri artisti, e non solo, della storia del mondo. Il tutto, puntualmente, riproposto in un ambito di marketing, forte di interessati "accordi" ed "amicizie", che veicola e privilegia ormai scorie e residui culturali dell'Attualità, così ben rappresentati in forme dal tedesco Ha Schult autore delle modaiole sculture di spazzatura. Un'imbarazzante situazione a cui si dovrebbe rimediare - magari - insistendo sulla formazione culturale degli artisti e creando adeguate politiche atte al recupero e all'approfondimento delle logiche e dei canoni universali della vita (comuni ad ogni tempo) che costituiscono l'unica base per le elaborazioni dei variegati e peculiari linguaggi stilistici dell'arte e mai viceversa. Come anche sarebbe da interrogarsi sull'opportunità educativa di continuare ad organizzare tali esposizioni, come l'ultima di Palazzo Grassi, spesso - purtroppo - indebitamente sorrette da enti pubblici. Insomma l'ulteriore opportunità per realizzare "dove siamo" più che il "dove stiamo andando?" (Where are we going?), senza meraviglia alcuna di scoprirci, ancora una volta, in laguna - sì ovviamente - ma sul fondo. Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net Via Flavia 70 - 34 148 Trieste tel. 338-2246495


Name: Campilongo Antonietta
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From:
Date: 02/05/2006
Time: 13.28.53
 

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MOSTRA COLLETTIVA " Caleidoscopio " Dal 5 al 14 maggio 2006 Inaugurazione - sabato 06 maggio ore 18.00 Galleria Crispi Via F. Crispi 32/a ( Piazza di Spagna) - 00187 Roma In mostra i lavori di venti artisti provenienti da tutta Italia, diversi sia per il linguaggio sia per le scelte espressive. Si potranno ammirare circa 80 opere diverse tra pittura, scultura, fotografia, acquarello, basso rilievo di artisti affermati, ma anche emergenti, molti dei quali, espongono per la prima volta nella capitale. Artisti presenti in mostra: Maria Verdiglione, Roberto Fantini, Ilian Raciov, Massimo Trulli, Liliana Scocco Cilla, Rachele Ascanio, Silvana Crespi, Antonietta Campilongo, Armando Sodano, Francesco Baglioni, Antonio Brignoni, Aldo Polastri, Tamia Zatore, Vittorio Tapparini, Gianpaolo Osele, Paolo Lazzarini, Giosi Costan, Maria Grazia Gortan, Giuditta Gaudioso, Fernando Graziano. Organizzazione - Gallia Kroumova Trulli A cura di - Katia Princi Menniti Allestimento - Gallia Kroumova Trulli
 


Name: Antonella Bellan
Email: antonella@actapro.com
From: Acri (Cosenza)
Date: 09/05/2006
Time: 21.39.21
 

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ACTA PRODUZIONE IMMAGINI presenta SILVIO VIGLIATURO: UN VIDEO D’ARTE SECONDO ALBERTO NEGRO COMUNICATO STAMPA Dai primi di maggio il regista torinese Alberto Negro sarà sul set del video dedicato al grande artista internazionale della vetro-fusione Silvio Vigliaturo. La nuova collaborazione tra Negro e Vigliaturo si preannuncia molto interessante per entrambi poiché già dal primo incontro è nata non solo una grande intesa artistica ed umana ma anche una perfetta visione comune sull’utilizzo della narrazione per immagini. Alberto Negro, che ha in programma la produzione di video d’arte di qualificati artisti nei prossimi mesi, realizzerà un inconsueto video ritratto di Vigliaturo mirato a fotografare l’artista in un momento preciso del suo percorso professionale ed aspira ad entrare in sintonia con l’essenza dell’artista stesso attraverso immagini e colori originali ed emozionali, momenti di creazione e di esecuzione delle opere (alcune delle quali verranno realizzate appositamente durante le riprese), un montaggio coinvolgente e moderno, offrendo un “presente continuo” nella memoria elettronica del video. Il video d’arte, prodotto dalla Acta Produzione Immagini, avrà una prestigiosa destinazione nei maestosi spazi del “Museo Civico D’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo” che Acri, sua città natale in provincia di Cosenza, ha dedicato all’artista e che verrà inaugurato il prossimo 24 giugno. Un’accogliente sala di proiezione sarà appositamente dedicata, nei grandi spazi del Museo Vigliaturo, in cui il video d’arte verrà presentato a ciclo continuo con altri preziosi filmati, testimonianza e memoria di una strada artistica in continua evoluzione. Vigliaturo, il suo curatore Adriano Berengo, della Berengo Fine Arts di Murano e Valerio Vigliaturo hanno donato al Museo 237 opere tra disegni, sculture e dipinti che rappresentano un patrimonio importante, ma sono anche un ritorno alla terra natìa. Le opere donate sono l’esito di una selezione della produzione internazionale di Vigliaturo dal 1961 al 2004 e segnano le tappe fondamentali della sua ricerca artistica, dagli esordi sino alla più raffinata elaborazione della tecnica della vetro-fusione. Le riprese del video sono previste in numerose locations a Chieri, tra cui l’atelier di Vigliaturo, poi in esterna a S. Giorgio e sul sagrato del Duomo. Seguiranno poi a Torino presso la nuova Galleria La Traccia di Graziella Ferrari Mollo in via Fratelli Calandra 9/d, che ospita la bellissima personale di Vigliaturo “Visione obliqua”, curata da Luca Beatrice ed allestita dall’architetto Giò Dardano, visitabile sino al 7 luglio dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 e il sabato dalle 11 alle 19. Oltre al regista Alberto Negro partecipano alle riprese del video d’arte i torinesi Luciano Giampaoletti in qualità di operatore, Gaia Franceschini Beghini segretaria di edizione, Mirko Crepaldi assistente operatore, Antonella Bellan producer. La colonna sonora è del musicista Valerio Vigliaturo in arte Manni. N. B. - Consultare le pagine a seguire per eventuali approfondimenti su: Ufficio stampa Antonella Bellan ACTA Produzione Immagini antonella@actapro.com Te. +39/011/9409107 Fax +39/011/9409205 Cell. 338/4454868 Silvio Vigliaturo Alberto Negro ACTA Produzione Immagini Il Museo Civico di Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo di Acri (Cs) Us/lc/st Silvio Vigliaturo Silvio Vigliaturo nasce ad Acri il 3 febbraio 1949, e si trasferisce all’età di 13 anni a Chieri, in provincia di Torino, dove tuttora vive e lavora. Giovanissimo approda in una bottega artigiana di vetreria, e all’età di 16 anni incontra Luigi Bertagna, allievo di Giacomo Grosso, che gli impartisce i fondamenti del disegno. Negli anni ’70 approfondisce l’uso del colore e si avvicina al figurativo paesaggistico, lavorando soprattutto su fondo nero; partecipa a numerosi concorsi ed espone in alcune personali allestite in Italia. Nel 1980 la prima importante svolta artistica, esito di uno studio approfondito sul futurismo e sul post-futurismo, che lo conduce a ridefinire in maniera profonda la propria pittura, in base a schemi meno legati alle regole accademiche. Il riavvicinamento al vetro avviene come conseguenza di una ricerca sulla materia e sul colore, che porta Vigliaturo verso potenti possibilità di sintesi tra disegno e scultura. Vetrate e fusioni primordiali appaiono nelle esposizioni accanto a dipinti che confermano una importante evoluzione sintetica delle figure. Le prime sculture in vetro-fusione vengono esposte nel 1994, raffigurando soggetti di vario tipo, che resteranno poi ricorrenti nell’opera di Vigliaturo. Proprio nel 1994 avviene l’incontro con Adriano Berengo, della Berengo Fine Arts, che diviene il suo curatore e ne incoraggia la sperimentazione. Numerose sono state le esposizioni dedicate a Silvio Vigliaturo sia in Italia, sia all’estero: 1994 – Giocoluci in vetro, Galleria Montmartre, Parma; 1995 – Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria, Pinerolo (To); 1996 – Artissima, Torino; Galleria Zinzen, Bruxelles; 1997 – Chia, Kiki, Vigliaturo, Galerie Meringer, Saint Polten, Vienna; 1998 - Glass - a possibility of Art, Schola dei Tiraoro e Battioro, Berengo Collection, Venezia; 1999 – Palazzo delle Prigioni Nuove, Venezia, Made in Murano - making Art with Glass, Hotel Cipriani, Berengo Collection, Venezia; 2000 – Palazzo delle Prigioni Nuove, Venezia, Il colore del vetro, Chiesa di San Lorenzo, Aosta, Fundación Centro Nacional del Vidrio, Berengo Collection, La Granja de San Ildefonso, Art Resources Gallery, Edina, MN (USA); 2001 – Kwai Fung Hih Gallery, Hong Kong, Silvio Vigliaturo: Glass...and I, Berengo Collection Gallery, Arnhem (Olanda); 2002 – Benzoni-Vigliaturo, due artisti a confronto, Palazzo delle Prigioni Nuove, Venezia, Galeria Arnau, Barcellona, Artists in Glass, The International Glass Art Festival, Berengo Collection, Waterford (Irlanda), Made in Venice, Röhsska Museum, Berengo Collection, Goteborg, La silenziosa anima del vetro, Torre della Filanda, Rivoli (To), L’anima del vetro, Palazzo Sanseverino-Falcone, Acri (Cs), Open 2003, “Arte & Cinema”, Lido di Venezia; 2003 – Galeria Arnau, Barcellona, Heads up, Vespermann Gallery, Atlanta, GE (USA ), Alchemy of Glass: The imaginary bestiary, Hsinchu Int’l Glass Art Festival, Hsinchu Municipal Glass-Museum, Hsinchu, Taiwan; 2004 – Allusioni e Trasparenze, Palazzo Cisterna, Torino; 2005 Museum Of Foreign Art, Riga (Lettonia), Gallery Vespermann, Atlanta, GE (USA), Magiche alchimie trasparenti, M. K. Ciurlionis National Art Museum, Kaunas (Lituania), Galleria Rosenthal Studio Haus, Amburgo, Nuovo Rinascimento del vetro, Palazzo Pretorio-Museo Civico-Museo “Bernardini-Fatti” della Vetrata antica, San Sepolcro (Ar), Lithuanian Art Museum, Klaipeda (Lituania), 5 Jaar V!P's, Gallery VIP’s, Rotterdam (Belgio), Metafore e trasparenze, Berengo Collection, Parco Culturale “Le Serre”, Sala espositiva “La nave”, Grugliasco (To). Dal 1996 partecipa a fiere nazionali ed internazionali in Italia, Francia, Olanda, Austria, Germania, Cina, Stati Uniti, Libano, Svezia, Singapore; ad eventi quali: Italy 2001, Quality and life style, Hong Kong, Italy and Japan, Tokio. Le sue opere sono entrate a far parte di collezioni permanenti: Glass Museum Alterhof Herding, Ernsting, Germany; Biblioteca Nacional, Madrid; Pinacoteca Municipale, Naquera, Spagna; Regione Piemonte, Palazzo Lascaris, Torino; Museo dell’Automobile, Torino; Museo Arte Vetraia, Altare (Sv); Fundacion Centro Nacional del Vidrio, La Granjia, Segovia, Spagna; Haags Gementee Museum, Den Haag (Olanda); Hsinchu Municipal Glass Museum, Hsinchu, (Taiwan); Berengo Collection, Murano, Venezia e Arnhem (Olanda); Museo ebraico dei Lumi, Casale Monferrato (Al); Museo “Bernardini-Fatti” della Vetrata Antica, San Sepolcro (Ar); Provincia di Torino, Palazzo Cisterna, Torino. Un cammino artistico in continua evoluzione ed una inesausta ricerca sul colore e sulla forma fanno dei lavori di Vigliaturo il simbolo di una lotta con il colore e la materia che ha portato l’artista ad affrontare una grande varietà di tematiche con stili e strumenti diversi. A partire dal 2000 è evidente nell’opera di Vigliaturo una forte aspirazione alla plasticità ed al volume: nella pittura questo porta al comparire di forme più piene e vigorose, mentre nella scultura maggiore corporeità e dinamismo sostanziale sono presupposto per opere più complesse, spesso anche di grandi dimensioni. Nel 2006 il lavoro di Vigliaturo riceve un importante riconoscimento: l’artista viene scelto per rappresentare la Provincia di Torino ai XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006, e una sua opera viene donata a ciascun atleta vincitore ed alle autorità ospiti. Il vetro come materiale, ma anche come scelta ideologica, è uno degli aspetti più importanti della vicenda artistica di Vigliaturo: il suo rapporto con la contemporaneità passa oggi soprattutto attraverso il suo ruolo di artigiano, artista ed alchimista, che lo pone in una posizione di totale diversità e unicità. Le opere in vetro di Vigliaturo, esito del lavoro compiuto dall’artista stesso nei forni della sua “bottega” situata a Chieri, rappresentano anche il risultato del conflitto tra la modernità del segno, dell’immagine e dell’idea, e l’essenza di un materiale molto antico. Alberto Negro Personaggio eclettico, sempre alla ricerca di nuovi codici espressivi, pioniere dello spettacolo multimediale, inizia a lavorare giovanissimo come attore con la Human Family in un importante tour europeo, poi come pittore e fotografo continuando come attore cinematografico e teatrale alternando, successivamente, numerose esperienze di lavoro come regista e autore teatrale, multimediale, cinematografico e televisivo. Per molti anni ha una propria compagnia teatrale con la quale mette in scena numerosi spettacoli multimediali inventando un nuovo genere teatrale: il teatro-clip (Anonima Teatro Studio e Panfocus). Ha inoltre una vasta esperienza nella progettazione culturale e degli Special Events. REGISTA VIDEO-CINEMATOGRAFICO “L’ANGELO DEL DIAVOLO” video-poesia per il progetto “Fiori d’estasi” “TOMMASO È ANDATO VIA” film con Marco Columbro e Lucia Vasini “CITTA’ NASCOSTA” reportage sul rapporto carcere e città “L’ORA DELLA FINE” Fiction Tv - serial “ROSAE” cortometraggio 16 mm. “CHANSON DE ROLAND - NOMADI DEL III MILLENNIO” Video reportage “TEMPO VARIABILE” multivision “KRAHO IL MIRADOR” video dello spettacolo teatrale “ALDO DICE: 26 X1” documentario video “I NOVECENTO” video intervista alla band “LA STRANA MACCHINA” video didattico “IL MONDO DEGLI ANIMALI” video didattico “CORSA IN DISCESA” Ispettore di produzione - film 35 mm – Regia di C. Franco “ENZO MAOLUCCI” videoclip musicali “I MONCADA” - Cuba videoclip musicale “AGUARÈ” - Cuba videoclip musicale Ed inoltre realizzazione di numerosi video istituzionali, pubblicitari e promozionali DIRETTORE ARTISTICO E REGISTA MULTIMEDIALE: SALONE DELLA MUSICA 1998 Torino Lingotto - Progettazione, installazione e gestione di una grande AREA MULTIMEDIALE all'interno del Salone. CD-ROM istituzionale per COREP Cons. per la Ricerca e l'Educazione Permanente- POLITECNICO di TORINO in occasione del 7th WCCEE WORLD CONFERENCE ON CONTINUING ENGINEERING EDUCATION - 1998 CD-ROM promo advertising per PROVINCIA DI TORINO Progetto Trasversale Concertazione Territoriale Servizio Mip- 2000 CD-ROM istituzionale per PROVINCIA DI TORINO - Concertazione Territoriale - Sviluppo Locale - 2001 STREAMING VIDEO produz. filmati per i siti www.torinofiere.it, www.torinolimpiade.com - 2000 STREAMING VIDEO video interviste per il sito www.diadi.it - 2001 CD-ROM – Grandi Eventi 2002 – Promozionale B2B per Festival Latino Americano – Festival Fiere & Torino Fiere In produzione: “ Segno Continuo” - CD-ROM artistico sulla vita e l’opera del pittore Sergio Putatti REGISTA TEATRALE: Realizza in totale oltre 30 regie teatrali con: Compagnia "IL CORTILETTO" Torino 1976 - Compagnia "ANONIMA TEATRO STUDIO " Torino 1978/1983 - Compagnia " BURLESQUE " Aosta 1989 - Compagnia "PANFOCUS" Torino 1983/1990 - Acta Produzione Immagini La società ACTA, nata all’inizio del 1990 dalla precedente società Pan Focus Produzione Immagini, è una consolidata realtà propositiva piemontese che opera con aziende e istituzioni nazionali nel campo della comunicazione strategica, dell’immagine, della multimedialità e dell’organizzazione culturale. Lo staff dirigenziale e creativo proviene principalmente da una formazione manageriale, produttiva e di ricerca, sviluppatasi fin dagli anni ’70, nel settore dell'organizzazione e della formazione culturale, con attività teatrali, musicali, cinematografiche, multimediali e di special events, realizzate soprattutto per e con gli Enti Locali. Da molti anni, la Acta Produzione Immagini, proprio in virtù della grande esperienza acquisita nel campo creativo, artistico ed organizzativo con la Pan Focus Produzione Immagini, ha individuato chiavi innovative, e quindi traccianti, rispetto all'utilizzo della comunicazione per immagini, anche in riferimento alle ultime tendenze internazionali espresse in quei Paesi di forte tradizione industriale, dove imprenditoria, manageriato e creatività tendono ad incontrarsi. Una simbiosi tra cultura, manageriato e attività di produzione quindi, perfetta ed attuale per la creazione e lo sviluppo di azioni propositive di impresa, sia pubblica che privata, indirizzate ad un’utenza la più ampia possibile. Nel 2004 ACTA Produzione Immagini e l’Associazione TempoReale TV hanno realizzato il progetto no profit “Tommaso è andato via” che con la realizzazione del film-fiaba omonimo con Marco Columbro e Lucia Vasini, ha permesso di sensibilizzare, media ed un ampio pubblico, sui temi dei bambini malati e che soffrono. Le pubbliche proiezioni del film (con la regia di Alberto Negro e liberamente tratto dal racconto omonimo di Ferdinando Albertazzi) sono diventate così anche occasioni di riflessione e di raccolta di fondi a favore della Federazione fra Associazioni di Volontari dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, del Centro Natascia di Potenza e di numerose altre associazioni impegnate sul territorio italiano. Museo Civico D’arte Contemporanea Silvio Vigliaturo Acri (Cosenza) 24 giugno 2006: nasce in Calabria un nuovo centro per l’arte contemporanea Un maestoso palazzo del ‘700, 30 stanze, 3000 metri quadrati di spazio espositivo: questi i numeri del Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo, che il 24 giugno aprirà i battenti nelle sale del Palazzo Sanseverino Falcone, ad Acri (Cs). Ma sono anche le misure concrete di un coraggioso ed ambizioso progetto: quello di dare alla Calabria un grande spazio dedicato all’arte contemporanea. Un museo con due anime: scrigno prezioso per le opere di Silvio Vigliaturo e spazio da cui volgere lo sguardo al contemporaneo. Il museo ospiterà la collezione di uno dei più importanti e creativi esponenti internazionali della vetro-fusione, e sarà anche centro espositivo e laboratorio per l’arte, oltre che luogo di incontro e scambio per pubblico, artisti e critici. La spinta propulsiva del progetto è la dicotomia tra centro e periferia, ossia la consapevolezza di essere una periferia culturale e il desiderio di non perdere la propria identità. Nasce così ad Acri un punto di osservazione del tutto originale sull’arte contemporanea, con i piedi ben saldi sul margine e sul confine. La grande opportunità politica e sociale che l’inaugurazione del museo rappresenta è quella di un appuntamento atteso ed emozionante, l’incontro senza precedenti tra la Calabria e la grande arte contemporanea, cominciando dalle opere di Silvio Vigliaturo per arrivare alle più moderne avanguardie. Il museo ospiterà in 11 sale la collezione delle opere di Silvio Vigliaturo. Le 237 opere donate al Museo da Vigliaturo, dal suo curatore Adriano Berengo, della Berengo Fine Arts di Murano, e da Valerio Vigliaturo rappresentano un patrimonio importante, ma sono anche un ritorno alla terra natia, cui Vigliaturo simbolicamente restituisce quei colori e quella intensità di cui è forse debitore anche ai paesaggi e alle sensazioni che questa terra regala. La donazione costituirà la collezione permanente del museo, all’interno del quale le 237 opere - disegni, sculture e dipinti - saranno esposte a rotazione, ricreando periodicamente l’allestimento. Le opere donate sono l’esito di una selezione della produzione di Vigliaturo dal 1961 al 2004 e segnano le tappe fondamentali della sua ricerca artistica, dagli esordi sino alla più raffinata elaborazione della tecnica della vetro-fusione. Cuore del percorso espositivo sarà una grande installazione realizzata da Vigliaturo per l’occasione, dal titolo Battaglia fuori dalle mura, nella quale confluiscono alcune delle tematiche a lui più care e in cui l’abilità tecnica ed artigiana del maestro raggiunge il più alto livello. Il Palazzo Sanseverino Falcone sarà quindi uno spazio per conservare e tramandare l’arte del vetro e per narrare una vicenda artistica iniziata proprio in Calabria ed approdata di recente alle Olimpiadi di Torino, dove Vigliaturo è stato l’artista scelto per rappresentare la Provincia di Torino di fronte al mondo. Il coreografico cortile interno, il giardino ed alcune delle restanti 19 sale del Palazzo Sanseverino Falcone, tra cui l’enorme Sala delle Colonne, dominata da un misterioso colonnato romanico di cui si ignora l’origine e la funzione, e le sale del piano nobile, che conservano gli unici affreschi ancora visibili, ospiteranno periodicamente mostre, incontri, workshop ed iniziative didattiche, dedicati all’arte contemporanea e alla lavorazione del vetro. L’apertura del Museo Civico d’Arte Contemporanea Vigliaturo ad Acri rappresenta un momento fondamentale per Silvio Vigliaturo, sancendo da un lato un ritorno simbolico, ma profondamente sentito, alla terra natia, dall’altro il desiderio di Vigliaturo di trasmettere la ricchezza della sua esperienza artistica. Di qui anche il desiderio di destinare parte del museo ad attività didattiche ed esposizioni, trasformando il museo in un centro culturale dedicato al contemporaneo. Dice Vigliaturo: “Il vetro è come l’uomo, vive con un piede nel passato e il resto proiettato nel futuro” Il programma cui la direzione del museo e le istituzioni stanno lavorando prevede appuntamenti importanti e grandi mostre, e verrà presentato nel dettaglio in occasione dell’inaugurazione. Si aprirà comunque nel maggio del 2007 con una mostra internazionale di scultura contemporanea, curata da Luca Beatrice. In tutte le iniziative che verranno intraprese un’attenzione particolare sarà riservata ai giovani: non solo un premio assegnato nell’ambito della mostra di scultura, ma l’intento di riuscire, a partire già dal 2007, a garantire almeno 3 borse di studio per giovani artisti, che riceveranno una somma di denaro e la possibilità di disporre di spazi e materiali di lavoro nella città di Acri. Portare ad Acri, in Calabria e nel sud d’Italia l’arte contemporanea costituisce una sfida importante, accolta dalle istituzioni locali con disincanto, con la consapevolezza delle difficoltà e della fatica di combattere contro pregiudizi e scetticismo, ma anche con un grande entusiasmo, figlio dalla certezza che la Calabria abbia molto da dare e da ricevere. La Calabria si sente già contemporanea. Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo - Palazzo Sanseverino Falcone Piazza Falcone 1, Acri (Cs) Ufficio stampa: Andrea Benesso - Cell. 333 21 35 262 - andreabenesso@virgilio.it


Name: Fondazione Morra
Email: fondazmorra@virgilio.it
From: napoli
Date: 15/05/2006
Time: 17.55.35
 

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25 maggio Convegno di Presentazione all’Accademia di Belle Arti (via Costantinopoli) h. 11.00 26 maggio Shozo Shimamoto opere anni ’50 - ‘90 Fondazione Morra (via Vergini 19) h. 19.00 27 maggio Rombo di suono scintillante per Dante, Beatrice e Virgilio Concerto per pianoforte di Charlemagne Palestine Un’Arma per la Pace Performance di Shozo Shimamoto Piazza Dante h. 19.00 La Fondazione Morra, in collaborazione con la Pari&Dispari Agency di Reggio Emilia - Archivio Storico di Rosanna Chiessi, presenta una grande iniziativa inscritta all’interno del ciclo di manifestazioni previste per il Maggio dei Monumenti 2006 a Napoli. Si tratta di una serie di eventi incentrati sulla figura di Shozo Shimamoto, uno dei maggiori esponenti del Gruppo Gutai, movimento artistico Giapponese fondato nel 1954 dagli artisti Jiro Yoshihara, Akira Kanayama, Saburo Murakami e Kazuo Shiraga che mette al bando il pennello per utilizzare strumenti e tecniche alternativi per stendere il colore sulla tela: corpi nudi, lanci di pittura da gru fino ad armi da fuoco come cannoni o elicotteri, e che malgrado il grande impatto a livello internazionale risulta ancora poco conosciuto in Italia. Gli eventi saranno preceduti da un Convegno di presentazione presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti Giovedì 25 maggio alle ore 11.00, un’occasione per commentare e riflettere sulla rilevanza del Movimento Gutai e dell’evento napoletano alla presenza degli organizzatori e degli studiosi, degli allievi e della stampa. Sulla produzione artistica del Maestro Shozo Shimamoto, che anticipò con la sua attività artistica i grandi cambiamenti dell’arte occidentale dei primi anni sessanta, verrà inaugurata la mostra antologica “Shozo Shimamoto. Opere anni ’50 - ‘90” allestita nelle sale di Palazzo dello Spagnuolo dal 26 maggio e aperta al pubblico per circa un mese. Saranno visibili opere di notevole importanza, fra cui una grossa tela di cashmere di circa 6x6m. con sopra i resti di un lancio di bottiglie ripiene di colore mai esposta prima, una produzione del 2000 realizzata a Londra in occasione del Japan Year, e una preziosissima opera realizzata nel 1967. Sabato 27 maggio la storica Piazza Dante farà da cornice e palcoscenico a un evento irripetibile: il Maestro Shimamoto sollevato di 30 mt. da una gru lancerà sfere con bicchieri pieni di colore su una grossa tela (10x10 mt) posizionata nella suggestiva piazza. La Performance Un’arma per la pace, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, mette in primo piano la funzione educativa ed etica oltre che artistica dell’iniziativa, è aperta a tutti gli interessati e si svolgerà dalle ore 19.00 per un’ora circa. La Performance sarà preceduta dalle sonorità dell’americano, belga d’adozione, Charlemagne Palestine, con una composizione per pianoforte armonico dal titolo Rombo di Suono Scintillante per Dante, Beatrice e Virgilio, un'avventura sonora nella tecnica Strumming (strimpellare) che il compositore ha inventato negli anni sessanta e che ha esplorato durante gli ultimi 40 anni trasformando il pianoforte del XIX secolo in un suono sintetizzato del XX secolo ed in questo nuovo lavoro vaga attraverso una divina commedia dei suoni visitando l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso come contrappunto spontaneo alla performance Un’arma per la Pace di Shimamoto. Per informazioni: Fondazione Morra Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive Palazzo dello Spagnuolo Via Vergini 19 – 80137 Napoli Tel. 081 4420923 - Fax 081 454064 Mail: fondazmorra@virgilio.it Ai sensi dell'art. 13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. Il Suo indirizzo si trova nella mailing list della FONDAZIONE MORRA Le abbiamo inviato fino ad oggi informazioni riguardanti le nostre manifestazioni e attività professionali, con i seguenti indirizzo e-mail fondazmorra@virgilio.it Sperando che le ns. comunicazioni siano per Lei interessanti, Le assicuriamo che i Suoi dati saranno da noi trattati con riservatezza e non verranno divulgati. Le informative hanno carattere periodico e sono comunicate individualmente ai singoli interessati, anche se trattate con l'ausilio di spedizioni collettive. In ogni momento sarà possibile chiedere di essere rimossi dalla ns. mailing list inviando una e-mail con oggetto "CANCELLAMI". Una non risposta, invece, varrà come consenso alla spedizione dei nostri inviti. Fondazione Morra Via Vergini, 19 - 80137 Napoli


Name: Acas Services Mostre
Email: mostre@acaservices.it
From: orvieto
Date: 15/05/2006
Time: 17.58.18
 

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Con il Patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Orvieto Acas Services Mostre presenta Sergio Sorgini Monumenti contro il tempo che scorre A cura di Enrico Mascelloni Il 27 maggio 2006 alle ore 18 s'inaugura, presso il Centro Espositivo di "Palazzo dei Sette" ad Orvieto, la mostra "Monumenti contro il tempo che scorre" di Sergio Sorgini . Nato a Roma, vive e lavora a Verona. Dopo un noviziato come autore di fumetti per “Il Vittorioso”, “Il Giornalino” e ”L’Intrepido”, Sergio Sorgini si dedica all’illustrazione di libri di carattere storico e narrativo (ed. "Paoline", ed. “ La Scuola”). All’inizio degli anni ’60 si impone come uno dei maggiori cartellonisti cinematografici per "Universal Paramount" e "Metro Goldwin Mayer". Contemporaneamente inizia a dipingere, esponendo in numerose gallerie (tra le altre alla “Galleria Cinquetti” di Verona, e alla “Galleria Cortina” di Milano). Collabora anche con la “Galleria Marescalchi” di Bologna vendendo numerose opere a collezionisti italiani e stranieri. E’ prevalente e significativa la produzione grafica, caratterizzata da disegni, spesso acquerellati, caratterizzati da un segno forte e da un realismo estremo che lo avvicinano alle esperienze di realismo esistenziale che hanno un ruolo importante nell’arte italiana degli anni ’60 e ’70. L’attività di Sorgini affronta non episodicamente anche i territori della ceramica, dell’incisione e della scultura tout court. La mostra, a cura di Enrico Mascelloni, prenderà in esame, con 70 opere, tutte le molteplici sfaccettature di una carriera artistica all’insegna delle logiche multiple. Il catalogo conterrà le riproduzioni a colori di tutte le opere in mostra, un testo del curatore ed ampi apparati bio – bibliografici. CENTRO ESPOSITIVO PALAZZO DEI SETTE Corso Cavour, 87 – Orvieto (TR) www.palazzodeisette.it info@palazzodeisette.it Periodo mostra: Dal 27 Maggio al 25 Giugno 2006 Orari: Dalle 10.00 alle 13.00; dalle 16.00 alle 20.00 - Chiuso il Lunedì Ingresso libero Organizzazione e Ufficio Stampa: Acas Services s.r.l. - Tel. 0763/316300 - Fax 0763/316383. Regione Umbria Provincia di Terni Comune di Orvieto www.palazzodeisette.it Gentile destinatario, ai sensi dell'art.13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative e le newsletter possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. La informiamo che il suo indirizzo è nel database di ACAS SERVICES s.r.l e che Le abbiamo già inviato inviti ed informazioni riguardanti mostre e altri eventi culturali con il seguente indirizzo e-mail: mostre@acaservices.it info@acaservices.it Sperando che Lei gradisca le nostre comunicazioni, Le assicuriamo che i suoi dati saranno trattati con la necessaria riservatezza in osservanza del codice vigente, e non verranno divulgati. Le informative hanno carattere periodico e sono comunicate individualmente ai singoli interessati. In ogni momento sarà comunque possibile richiedere la rimozione dall'elenco dei destinatari inviandoci una e-mail con scritto "CANCELLAMI" nella casella dell'oggetto. Una mancata risposta, invece, avrà valore di consenso alla spedizione dei nostri inviti. Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le porgiamo distinti saluti. ACAS SERVICES s.r.l Dott. Giovanna Bernini.


Name: Galleria Tartaglia Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 15/05/2006
Time: 17.59.47
 

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Con il patrocinio del Comune di Roma e in collaborazione con Alitalia PIERO TARTAGLIA “ FU FORMA..” 19 maggio - 19 giugno 2006 Mostra Personale A cura di Riccardo Tartaglia In esclusiva presentazione dei lavori 2005-2006 Galleria Tartaglia Arte da maggio fino a ottobre 2006 le opere dell'artista Piero Tartaglia sono presenti alla sala VIP GIOTTO Alitalia scalo internazionale - aeroporto Leonardo da Vinci, Roma Dal 19 maggio al 19 giugno presso la Galleria Tartaglia Arte via XX Settembre, 98 c/d Roma, e da maggio fino a ottobre presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, nella sala VIP GIOTTO, verranno presentati in esclusiva i nuovi lavori 2005-2006 dell’artista Piero Tartaglia, tutte le opere sono profondamente incentrati sul concetto, a lui molto caro, “fu forma” . Nelle mostre saranno esposte 35 opere di varie dimensioni, realizzate con diverse tecniche miste, spatole, pennelli e collage, che elaborano il colore come in un patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente il problema del rigore. Piero Tartaglia nasce il 5 ottobre 1933, a Civitavecchia. Attratto dalle tendenze astratte e informali, indaga territori verticali dove regna una legge di gravità ignara della staticità delle masse e dei volumi che, fluttuanti, si mescolano, si avvicinano, si respingono come intrappolati in un moto ondulatorio perpetuo. Le forme si addensano e si frantumano nello spazio come in un frangersi e rifrangersi del mare sugli scogli che, come inconsapevoli mezzi, creano una realtà nuova. Nelle sue tele avviene una vera e propria esplosione di colore, che cattura l’attenzione e l’animo dello spettatore, anche il più inesperto, il quale diventa il protagonista di una nuova dimensione senza forma, in cui sono i colori irruenti a dettare le regole. I progetti dell’artista sono infatti finalizzati allo sguardo, che cattura punti di sospensione, trappole delle visioni, che suscitano un’estasi calma ma, altrettanto, tormentosa. Fondatore e caposcuola riconosciuto dalla critica mondiale, che ha esposto per l’esposizione itinerante a New York, S. Pietroburgo e Tokio, si assume la responsabilità della riedificazione dei valori costruiti e da costruire e crea il “disgregazionismo" capace di riproporre l'immagine improvvisa, come svelata in una apparizione. “…la luna illumina solo colui che riesce ad afferrare gli echi con la monca mano sinistra, ed impastarli con la pelle dell’anima.” Piero Tartaglia Ufficio Stampa: Anatrini Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39 06 4884234 in allegato foto opera cm 80x80 olio su tavola di legno "fu forma.." Si autorizza il trattamento dell'immagine al fine di pubblicazione, come previsto da articolo di legge. -------------------------------------------------------------------------------- Galleria TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma Tel./fax 06 4884234 www.tartagliaarte.com www.tartagliaarte.it


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Napoli
Date: 15/05/2006
Time: 18.01.21
 

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MOSTRA “PERISCOPIO” CON IMMAGINI DI LUCIANO BASAGNI, CURATA DAL CRITICO MAURIZIO VITIELLO Sarà inaugurata allo “STUDIO LUBAS” (Via Lattanzio, 20 - is. 66 80126 Napoli; cell. 368/3496230) venerdì 19 maggio 2006, dalle ore 15.30 alle ore 17.3O, e resterà aperta sino a venerdì 27 aprile 2007 la mostra fotografica, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “Periscopio”, con immagini realizzate dal bravo artista e fotografo Luciano Basagni. Si potranno visionare raccolte delle immagini più significative di un pluriennale lavoro, nonché tutte le ricerche fotografiche, opportuna mente “memorizzate” in “cd-rom”, dell’artista-fotografo Luciano Basagni, riguardanti studi, prove e documentazioni su operatori delle arti visive contemporanee e su manifestazioni artistiche e culturali svoltesi in Campania e nel Sud Italia. Fine mostra: venerdì 27 aprile 2007. Orario: solo il venerdì, ore 15.30 - 17.30; previo appuntamento telefonico (cell. 368/3496230). Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello Si potranno visionare raccolte delle immagini più significative di un pluriennale lavoro, nonché tutte le ricerche fotografiche, opportunamente “memorizzate” in “cd-rom”, dell’artista-fotografo Luciano Basagni, riguardanti studi, prove e documentazioni su operatori delle arti visive contemporanee e su manifestazioni artistiche e culturali svoltesi in Campania e nel Sud Italia. Sarà possi bile apprezzare dalle stampe cibachrome il lavoro del fotografo Luciano Basagni che ha sezionato a lungo il Centro Direzionale di Napoli sino agli angoli intimi degli studi di artisti contemporanei, da ricerche per immagini pubblicitarie sino ad originali photo-design. Questa precisa ricognizione panoramica permetterà di scoprire una Napoli altamente creativa. Luciano Basagni è nato a Napoli il 19 novembre 1954, ha frequentato il Liceo Artistico Statale e l’Accademia di Belle Arti, sezione Decorazione, di Napoli. Si abilita all’insegnamento di Educazione Artistica nel maggio 1976 e vince il concorso di ordinario a cattedre nel 1982. Il suo primo esordio in campo artistico risale al 1971. Negli anni Settanta opera nel campo della pittura, della scultura e del teatro. Fino agli anni ’80 espone in mostre collettive e personali di pittura e scultura in campo nazionale. Dirige il gruppo artistico musicale e teatrale del “Centro Giovanile Salesiani” di Napoli. Progetta e realizza ristrutturazioni e arredamenti, sia per esercizi commerciali e sia per abitazioni civili. La passione per la fotografia nasce, inevitabilmente, quando è ancora allievo del liceo. Nel corso degli anni la sua matrice pittorica si trasferisce nei lavori di fotografia e rivolge la sua attenzione sempre ai fenomeni sociali del quotidiano. Professionalmente ama spaziare nei diversi settori della fotografia, ma il suo interesse principale, forse per inconscia attrazione, si realizza nella riproduzione delle opere d’arte, sia per fini editoriali e sia per una rivisitazione personale, attraverso cui tende ad evidenziare sì l’opera, ma anche “l’uomo” artista. Dal 1978 realizza numerose pubblicazioni fotografiche con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli per gli interventi sul territorio, con documentazione e catalogazione dei beni, nonché ristampe di immagini a scopo di studio. Propone la riproduzione fotografica di opere d’arte e cura cataloghi di mostre e monografie per artisti contemporanei. Nel 1980 e negli anni che seguono, è anche impegnato nella documentazione, recupero e catalogazione del patrimonio artistico, nelle zone terremotate di Campania e Basilicata. Pure da questo, oltre l’impegno sociale, nasce l’ispirazione che si tramuta in opere sia pittoriche che fotografiche, che espone in mostre collettive e personali. Dal 1992 coordina l’attività del Laboratorio Fotografico della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli, che sarà, poi, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano. Dal 1999 è invitato a collaborare al “Laboratorio di Grafica & Design” di Napoli, per l’insegnamento della disciplina fotografica, nel “Corso di Architettura di Interni”. Da questa occasione, maturano i rapporti professionali ed artistici con Franco Rotella, con cui inizia a condividere, insieme anche a Tina Esposito, un nuovo modo di espressione, tecnicamente elaborato con l’uso della fotografia e della grafica pittorica computerizzata. Insieme elaborano diversi progetti grafico-pubblicitari per aziende e privati. Dopo alcune esperienze e partecipazioni collettive, il gruppo, così costituito, propone una prima mostra personale presso l’Associazione Culturale ‘Maremossum’ di Pozzuoli, nel novembre-dicembre 2003. Franco Rotella e Luciano Basagni sono chiamati a promuovere mostre ed eventi culturali di vario genere dall’Associazione Culturale ”Maremossum”. Hanno scritto sulla sua attività artistica, critici e giornalisti: Pierino ACCURSO, Angelo CALABRESE, Valeria CHIORE, Vittorio COMO, Angelo DE FALCO, Marco DI MAURO, Mario FORGIONE, GIMAR, Carlo GRASSI, Benedetto GRAVAGNUOLO, Carmen MARTINELLI, Rosario PINTO, Mario RIGUTTI, Nando ROMEO, Emilia TAGLIALATELA, Lydia TARSITANO, Angela TECCE, Maurizio VITIELLO. Dal 2002 Luciano Basagni è docente di Fotografia presso l’Università agli Studi di Napoli “Federico II”, per il “Corso di Fotografia e Disegno Naturalistico” della Facoltà di Scienze della Natura. Maurizio Vitiello


Name: Artgallery di Carta e Matita
Email: udegaspari@cartaematita.it
From: Milano
Date: 15/05/2006
Time: 18.03.05
 

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Artgallery di Carta e Matita propone questo mese le opere di Sasha Talek Nata a Belgrado Sasha Talek è laureata in architettura navale a Belgrado. Inizia l’Accademia a Cracovia e la conclude a Milano dove si trasferisce nel 1999. La sua opera è completa: il lavoro che propone va dalla pittura alle installazioni, passando dalla fotografia, esplorando anche il video e il disegno. Attraverso la sua arte, Sasha Talek vuole “mostrare delle personalità individuali che agiscono secondo dei tratti universali” inserendo di volta in volta dettagli che possano far parte di una cultura o di una esperienza particolare. I titoli dei suoi dipinti sono spesso frasi prese da romanzi, riviste, brani musicali e film, ogni volta interpretati con chiavi di lettura inconsuete. Il lavoro fotografico esposto in Artgallery, intitolato “Aspettando Ulysse”, è stato realizzato nel 2003. Il riferimento a Ulisse nasce dalla convinzione di Sasha dell’importanza di questo eroe tragico, che sfidando il Divino ha permesso all’uomo di superare arditamente i propri limiti alla ricerca del progresso. Un poeta disse: Nel giardino appeso allo spago, Il bucato lavato si asciuga, Come uno spaventapasseri sul suo bastone, Conosce le storie della nostra coscienza. Opera :GONE ON THE WIND, 1,20 x 1,40, anno 2005 Vuoi ricevere la nostra newsletter? SI! ---------------------------------------------------------- Ursula De Gaspari cartaematita > comunicazione visiva ---------------------------------------------------------- via orseolo, 3 - 20144 milano tel 0258102678 - fax 0289427273 ----------------------------------------------------------


Name: Mario Savini
Email: apache@artforjob.hou-002.topnet.it
From: Offida (AP)
Date: 19/05/2006
Time: 08.16.45
 

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Offida (AP) - In teatro per le installazioni sonore di Ennio Bertrand e Limitreazero Il teatro comunale “Serpente Aureo” di Offida (AP) sarà contenitore ideale di due appuntamenti con l’arte contemporanea. L’assessorato alla cultura del comune ha inteso presentare, in due incontri distinti, le installazioni sonore di Ennio Bertrand e Limiteazero, a cura di Mario Savini. Il teatro, vero gioiello di concezione barocca, si compone di 50 palchi in giro di tre ordini con loggione e platea. Dal 26 al 29 maggio 2006, l’artista milanese Ennio Bertrand, in collaborazione con la galleria “Die Schachtel” di Milano, sfrutterà l’architettura per Swimming Sounds, un’installazione sonora costituita da un acquario, da pesci rossi e da 144 altoparlanti che hanno la proprietà di generare una nota fondamentale (che può essere intonata in altezza e volume). L'interattività è stata delegata a dei pesci rossi, del tutto ignari del loro prezioso apporto e insensibili all'evento artistico, la cui ombra è proiettata su altoparlanti sensibili che reagiscono con un insieme di suoni. “Vorrei sottolineare – dice Bertrand – che nonostante i 144 suoni il lavoro non va interpretato come una sorta di pianoforte con 144 tasti, ma un sistema che produce un ambiente sonoro composto di suoni accostati casualmente tra loro: nel tempo del movimento browniano de! i pesci e nello spazio all'interno delle dimensioni fisiche dagli altoparlanti […]. Per me è un successo straordinario considerando che il lavoro è un’opera aperta che non ha uno svolgimento lineare con inizio, svolgimento, fine e ripresa del loop, ma un tessuto sonoro dalla trama irregolare e mai uguale di cui raccogliamo un frammento nel tempo dedicato alla visita.” Dal 30 giugno al 2 luglio 2006, invece, il teatro accoglierà l’opera min_mod [minimum_module] del duo milanese Limiteazero (Paolo Rigamonti e Silvio Mondino). Si tratta di 4 frequenze pure con andamento sinusoidale vengono generate da un software installato su 4 laptop. Ogni laptop trasmette l'informazione digitale del suono ad un amplificatore. L'amplificatore trasmette il suono a 4 subwoofer posizionati a terra. Sopra ad ognuno di essi è posizionata una lastra metallica che amplifica e rende percepibile le vibrazioni del subwofer. 4 microfoni, ritrasmettono il suono al laptop che ne visualizza sul monitor la forma d'onda. Questa sound installation vive dello spazio in cui è immersa, tracciando una linea di congiunzione fra la dimensione digitale in cui si genera il suono e il suo impatto fisico, individuato nel fenomeno della vibrazione. Il computer genera il suono, ma la sua visualizzazione non &egrav! e; diretta (da digitale a digitale), ma rappresenta una visualizzazione “entropica”, ovvero una visualizzazione che porta con se il grado di “disordine” formatosi nelle trasformazioni di stato da digitale a fisico e nuovamente a digitale. Un fenomeno di fisica del suono viene rappresentato attraverso una distribuzione spaziale di elementi minimi, generando un ambiente sensibile influenzato dai suoni provocati nello spazio circostante. Info: Teatro Comunale “Serpente Aureo” Piazza del Popolo 63035 Offida (AP) Assessorato alla cultura Comune di Offida Tel. 0736 888703 – Fax 0736 889648 info@comune.offida.ap.it w ww.comune.offida.ap.it Orario venerdì: ore 19 inaugurazione sabato e domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20


Name: PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/05/2006
Time: 08.34.38
 

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Dannielle Tegeder Smooth Shatter Installation and Paintings April 27 - June 3, 2006 Smooth Shatter Installation view 2006 ARTIST TALK Please join us for an artist talk on Wednesday, May 24th at 6:30 PM Dannielle Tegeder will lead a discussion about her current exhibition, Smooth Shatter, on view at Priska C. Juschka Fine Art through June 3rd. Working with painting, drawing, and sculpture, Tegeder moves away from her previous constructions of underground urban systems in order to build new, yet fictional territories in her visual vocabulary. As part of this significant change in focus, the artist centers on the inherent properties of materials, seeking to develop new spatial and conceptual relationships. In this exhibition of works, Tegeder employs an analytical approach towards color and material with components such as raw linen, color pencils, ink stains, and three-dimensional glass structures, as well as new techniques including transferring paint from plastic to the canvas. These various elements in turn create a disjointed and sparse environment. Together, this body of work conjures up various associations such as desolate post-apocalyptic visions, the awkward quality intrinsic to videogame backgrounds, or the artificial reality that is fabricated for a movie or theater set. By creating these disorienting spaces of floating architectural fragments and a precarious balance of objects, Tegeder references and reconsiders early 20th century painting and design, while at the same time instilling a very personal aesthetic that is ironically evocative of post-modern visions of the future. Having emptied out her meticulous cities, Tegeder begins the process of replenishment, guided by suggestive hues, translucent materials, and elusive elements. Through her focus on materiality, a new arena develops in which an arduous and emotive exploration of both environment and self takes place. Dannielle Tegeder received her MFA from The School of the Art Institute of Chicago, and presently lives and works in Brooklyn, NY. She has had solo exhibitions in the US (Los Angeles, Chicago, San Francisco, and New York), and internationally (including Paris and Berlin). She has also participated in numerous group exhibitions at prestigious venues, such as such as PS1/MoMA, The New Museum, The Brooklyn Museum of Art and Artists Space. She has been the recipient of many residencies and grants, including Smack Mellon, The Pollock-Krasner Foundation, The Fulbright Scholar Grant and the Marie Walsh Sharpe Studio Fellowship. Her works have recently been acquired for the Museum of Modern Arts, NY Drawings Collection. Dannielle Tegeder biography - works online Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment. Copyright © PRISKA C. JUSCHKA FINE ART 2006


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/05/2006
Time: 08.35.29
 

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RUDI WACH CADUTA DEL NIENTE Intervento musicale di Massimo Donà Monografia con saggi di Massimo Donà Carlo Invernizzi Lorenzo Mango Francesca Pola Elmar Zorn INVITO Mercoledì 24 maggio 2006 ore 18.30 24 maggio - 7 luglio 2006 A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Da lunedì a venerdì 10-13 15-19 La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura mercoledì 24 maggio 2006 la mostra personale dell'artista Rudi Wach il quale ha creato per questa occasione un ciclo inedito di disegni di grandi dimensioni. "Rudi Wach disegna (...) corpi assolutizzati nel vuoto (...) corpi sospesi, colti in un momento instabile che li mette in una situazione di pericoloso disequilibrio. Difficile immaginarli fermi, immobili, verticali; si tratta di corpi attraversati da un movimento che è parte intrinseca del loro essere. Un movimento che è difficile descrivere sia nei suoi sviluppi e nelle sue dinamiche, sia nella sua destinazione finale, che facciamo fatica ad immaginare possa concludersi o tacere. È, dunque, un movimento che mette il corpo in una condizione di trasformazione e di instabilità. È un movimento reale che corrisponde, però, anche ad una metafora, alludendo, evidentemente, in maniera fin troppo chiara, alla condizione di trasformazione che attraversa la stessa biologia di quei corpi. L'instabilità, l'impossibilità a restare, ad assumere una postura certa e chiaramente leggibile, corrisponde direttamente alla condizione di instabilità e di impermanenza che caratterizza la soglia tra umano ed animale. Il tema ricorrente dei disegni di Wach è la danza (...) per parlare del movimento non come atto dei corpi ma come condizione metaforica, simbolica ed ancestrale. Come l'atto della generazione. Il movimento, dunque, come immagine del divenire che procede dalla trasformazione messa in opera dall'atto inaugurale della creazione. Il movimento e il divenire come condizione del corpo che non può più, e non sa, rinchiudersi dentro la sfera chiusa della identità." La mostra sarà accompagnata da una monografia contenente saggi di Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, un ampio apparato iconografico e bio-bibliografico. La mostra è realizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano. -------------------------------------------------------------------------------- A arte Studio Invernizzi gallery presents on Wednesday 24 May 2006 a solo exhibition of the artist Rudi Wach who created for this occasion a cycle of large size drawings. "Rudi Wach draws (...) bodies carried to extremes in the space (...) hanging bodies, seized during an unstable movement, that gets them into a position of dangerous inbalance. It's hard to imagine them steady, stil, vertical; it's a question of bodies that are being crossed by a movement which is actual part of their being. A movement hard to describe both in its developments and dynamics, and in its final destination, that we hard imagine whether it could end or be silent. Therefore it's a movement that puts the body into a condition of transformation and instability. But it's a real movement that also corresponds to a metaphor, hinting obviously at the condition of transformation that goes through the same biology of those bodies. The instability, the impossibility of staying, of assuming a certain clearly legible position, corresponds directely to the condition of instability and of not permanency that characterizes the threshold between what is human and what is beast. The recurrent theme in Wach's drawings is dancing (...) in order to speak about movement, not as act of bodies, but as metaphorical symbolic and ancestral condition. As the act of procreation. The movement, as imagine of becoming that proceeds from the transformation which has been made ready for use by the inaugural act of creation. The movement and the becoming as body condition, that isn't allowed to - and can't - close itself into the closed sphere of identity any longer." On the occasion of the exhibition a monograph edited by Epicarmo Invernizzi will be published including essays by Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn, the images of the works displayed in the gallery and bio-bibliographical notes. The exhibition is realized in collaboration with the Forum Austriaco di Cultura in Milan. --------------------------------------------------------------------------------

 


Name: Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 08.05.54
 

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Presentazione del nuovo video di Rä di Martino “La Camera” Nell’ambito di Setting the Scene Una mostra in quattro atti A cura di Cecilia Canziani, Adrienne Drake, Athéna Panni Interverranno L’ artista e i curatori Presentazione video giovedì, 25 maggio 2006 dalle ore 17:00 venerdì 26, sabato 27, domenica 28 maggio 2006 dalle ore 09:00 alle 17.00 proiezione video MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma Sala Conferenze Via Reggio Emilia, 54 00198 Roma Calendario: Slater Bradley: Intermission (2005) 5 maggio - 25 maggio Discoteca di Stato Museo dell’Audiovisivo Lun - Ven 9 - 13 Auditorium Via Michelangelo Caetani, 32 Cindy Smith: Homage A (2006) 12 maggio – 1 giugno Accademia Filarmonica Romana Lun - Ven 10 - 14/15 - 18 Stanza degli Affreschi Via Flaminia, 118 Johanna Billing: Project for a Revolution(2001) 19 maggio – 8 giugno Accademia di Belle Arti Lun - Ven 10 - 14/15 - 18 Aula Magna Preview: 18 maggio h 18 Via Ripetta, 222 Rä di Martino: La Camera (2006) 26 maggio – 28 maggio MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma orario d’apertura: da martedì a domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) Via Reggio Emilia, 54 Discoteca di Stato Museo dell’Audiovisivo 29 maggio - 16 giugno Auditorium Lun - Ven 9 - 13 Via Michelangelo Caetani, 32 Per informazioni: www.settingthescene.info - 335 66 93417 MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma Ufficio Comunicazione Giulia Ferracci 06 67 10 70 415 macro@comune.roma.it


Name: Vinny Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Cefalù
Date: 25/05/2006
Time: 08.09.13
 

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sabato 27 maggio alle ore 18,30 si inaugurerà, presso il caffè letterario " La Galleria " di via Mandralisca 23 a Cefalù, la mostra personale di Antonella Affronti dal titolo " PULSIONI " Antonella Affronti, artista palermitana che da più di vent’anni opera nel campo della pittura, offre, con questa sua nuova produzione, un’immagine differente da quella proposta in precedenza. E' questa di " Pulsioni " una mostra in cui il percorso dell' artista abbraccia un ritorno al metamorfismo per affrontare temi come l' emarginazione ( CONFINI ), la dualità ( GOLGOTA ), la dipendenza ( IL CAPPIO ), la passione ( IL BACIO ), la terza età ( CREPUSCOLO ) e così via. Un impatto, per l' appunto, " pulsivo " con la società di quest' ultimo biennio. In questa nuova mostra, il tratto di Antonella Affronti è, appunto, pulsante ora come magma fluido ora come il battito cardiaco che ripercuote, in superficie, ogni flusso del sangue pompato. Il tratto è rinchiuso in corpi stagliatisi su superfici vibranti di colore e le passioni più intime (violente o sofferenti, amorose o nostalgiche) vengono svelate da “onde” mnemoniche e sentimentali. Esposte vi sono 28 opere (di cui 20 grandi) su tela realizzate dall’artista in questi ultimi due anni. Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici e di seguito riportiamo alcuni stralci da precedenti presentazioni: ...la forma , pur nella unidirezionalità della sua primitiva estetica , s’avvolge e si stravolge , ora prendendo abito d’albero, ora di tronco lacerato , di corteccia o d’orizzonte o d’impervie dune scolorate dal vento impetuoso… (Aldo Gerbino dal catalogo “vibranti policromie”) Un ruolo fondamentale assume in tale operazione il colore , incanalato in larghe pennellate che strutturano una sorta di " matasse " policrome. Si Genera così un processo nel quale si trascende la forma verso abissi d'energia. (M. Antonietta Spadaro dal catalogo " abissi d'energia " 1999) ... La pittura di questa artista è dinamica , sempre pronta a trasformarsi, a creare figure che vivono solo nell'istante del quadro. Corpi non corpi si muovono in una dimensione solcata dal tempo. E' una esplosione di colore , una dimensione ludica in cui destreggiarsi per accedere ad uno stadio allucinato dei sensi (Vinny Scorsone da " oggi Sicilia " 28 novembre 1999) La mostra rimarrà aperta fino al 09/06/2006 La vostra presenza è particolarmente gradita Per qualsiasi informazione riguardante le opere rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici 091 521865 - 340 4125033 Mentre se si vogliono informazioni sugli orari e sui giorni di chiusura rivolgersi al numero telefonico 0921 420211 L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Galleria degli Artisti
Email: leonildecarabba@hotmail.com>
From: Milano
Date: 25/05/2006
Time: 08.10.56
 

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GALLERIA DEGLI ARTISTI ARTE DELLA LUCE CARABBA DE PALOS PRESTA “… siamo tutti popolo di Dio …” Dal Manifesto dell’Arte della Luce. Inaugurazione giovedì 8 giugno 2006 - Ore 18.00 Con la presentazione critica di: ALBERTO VECA La mostra resterà allestita sino al 20 giugno. Orari: 10-12.30 / 16-19 – chiuso la domenica. Galleria degli Artisti – Via Nirone, 1 (angolo C.so Magenta) – Milano – Tel: 02-867841 -


Name: Macro - Museo d'Arte Contemporanea
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 08.12.53
 

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ART HIGHLIGHTS 4 COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee” raccontate da curatori, storici e teorici dell’arte Incontro con CLIVE KELLNER “L’arte in Sud Africa dopo l’Apartheid: rotture e continuità” Ciclo di incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Venerdì, 26 Maggio 2006, alle ore 18.00 Sala conferenze MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma Via Reggio Emilia, 54

 


Name: Fedele Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 25/05/2006
Time: 23.32.40
 

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Il tempo è galantuomo: anche in arte Mentre il genio pittorico di Raffaello (dopo oltre 500 anni) continua a tener banco sui temi universali e ideali del mondo (la mostra della romana Galleria Borghese, fino al prossimo settembre, ne dà atto), ci interroghiamo su quanto ancora dovremo meravigliarci delle opere di certi noti "artisti" dell'Attualità (sezioni di animali in formalina, tecno-mostri, manichini ed altre diavolerie) esposte a Venezia in questi giorni (Where are we going? - palazzo Grassi), come in altri luoghi dell'arte contemporanea. Ci verrebbe in più da aggiungere che anche se - logicamente - i tempi mutano, e con essi i relativi linguaggi, i valori e i significati della vita no; motivo per cui chiediamo di tener presente per le creazioni artistiche tutti quegli aspetti simbolici e metaforici, ormai latitanti, che fanno dell'Arte il linguaggio significativo per eccellenza, ieri come oggi e domani. Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm Via Flavia 70 - 34 148 Trieste tel. 338-2246495


Name: Anatrini Simona
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 23.34.09
 

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Da maggio fino a ottobre 2006 presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, nella sala VIP CLUB ULISSE, verranno presentate 8 opere dell’artista Paola Fiori, inerenti al tema dell’immaginario surreale da lei trattato con profonda passione ed estro inventivo. Paola Fiori Nasce a San Severino Marche (MC) il 12/12/1973 Nel 1997 il Comitato Artistico di San Severino Marche organizza la prima personale presso le sale del Comune. Nel 1999 le viene affidata la realizzazione del "Palio dei castelli" di San Severino Marche riscuotendo molti attestati di stima in primis alcune testate giornalistiche (il Resto del Carlino, il Settempedano) definendolo il più interessante nei suoi ventiquattro anni di realizzazione. Nel 2003 partecipa ad una mostra organizzata dal Comune di Roma "I colori di Roma" presso la Torretta Valadier. Il surrealismo di Salvador Dalì è stato il suo fuoco ispiratore, rivisitato attraverso il personale sentire interiore. La cruda realtà oggettiva è trasformata in soggetti fantastici, creati dalla sua potenza visionaria con l’intento di costruire un mondo alternativo, parallelo al nostro dove vivono mistero ,incantesimo ed enigma. Le figure si modificano, l’immagine si dilata e vaga leggera nell’aria rarefatta del suo subconscio, dove passioni represse e imperativi categorici vengono esaltate dall’inquieta coscienza. L’artista ha fatto suo un linguaggio nuovo, diverso dal trito disegno ornato. Amante delle sfide e delle novità, ha assecondato le inclinazioni del suo carattere e le predisposizioni della sua indole. I suoi dipinti, carichi di astratte suggestioni e di esoterici influssi, scuotono l’animo del fruitore e lo portano sulle cime dell’arte pura, facendolo immergere nell’abisso dell’animo umano. Ciò che turba e affascina, respinge e attira, suggestiona e seduce è il gioco di colori inusitati, il rilievo onirico e il contrasto luminoso. Il suo fervido estro creativo, guidato da un innato talento artistico, le permette di esprimere strani incantesimi, attraverso l’invenzione di nuovi simboli e idoli di cui la società contemporanea, soffocata da un’apatia dominante, è carente. Oggi le opere dell'artista fanno parte di collezioni private e sono disponibili in esclusiva alla galleria Tartaglia Arte di Roma. Ufficio Stampa: Anatrini Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39 064884234


Name: CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM
Email: casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com
From: Casoria (Na)
Date: 25/05/2006
Time: 23.35.56
 

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Si è inaugurata, sabato 20 maggio, la mostra: MFD2006_MUSEUM FASHION DAY. the fashion art performance. Sarà visitabile fino al 20 luglio nei seguenti giorni ed orari: Martedì, Giovedì, Sabato dalle 17.30 alle 20.30 Domenica dalle 10.30 alle 13.00 Invio in allegato un breve comunicato stampa e resto a Vostra disposizione per qualsiasi ulteriore informazione. Cordialmente. Dr.ssa Laura Vingiani Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM via Duca D’Aosta, 63/A 80026 Casoria (NA) Tel/Fax +39 081 834 56 56 Mobile +39 334 93 99 870 www.casoriacontemporaryartmuseum.com casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com ORARI MUSEO Mart. Giov. Sab. ore 17.30 – 20.30 Dom. ore 10.30 – 13.00


Name: Vinni Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Palermo
Date: 01/06/2006
Time: 09.35.34
 

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COPPOLA EDITORE GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE ATELIER SUL MARE – MUSEO ALBERGO “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n. 9 Via Cesare Battisti, 4 Castel di Tusa (ME) 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Tel 0921 334295 – fax 0921 334283 www.studio71.it – e mail studio71pa@tin.it www.ateliersulmare.com COMUNICATO STAMPA Sabato 24 giugno alle ore 19, presso il Museo Albergo Atelier sul Mare di Castel di Tusa, verrà presentato il nuovo libro di Ignazio Apolloni dal titolo L’amuor ne passe pas 52 lettere d’amore edito da Coppola Edizioni. Il volume è composto di 52 lettere d'amore che Ignazio Apolloni ha inviato ad altrettanti personaggi femminili, reali e non, delle varie epoche. Nell'opera è sottesa una forma di vergogna per ciò che molte donne hanno subìto nel corso dei secoli, ma non mancano accenti di ammirazione per la capacità dimostrata nell'affermarsi come dive, scrittrici, fotografe, rivoluzionarie o cantanti. Sono però, già una parte di esse, entrate nell'ombra sicché si impone una rivalutazione della loro funzione, in qualche caso catartica. Parlarne dunque diventa un dovere se si vuole evitare per un verso la loro scomparsa definitiva dalla scena e per l'altro che il loro messaggio finisca con l'essere definitivamente inascoltato. L'introduzione è di Marcella Croce. La presentazione del libro avverrà in concomitanza con l’inaugurazione della mostra Pelagus di Roberto Zito e Giusto Sucato. Nel corso della serata, interverranno Maria Lombardo, Deborah Pirrera, Vinny Scorsone e lo stesso autore. Si gradisce sapere se le testate, critici o scrittori in indirizzo siano interessati a riceverne copia per eventuale recensione. Il costo, per le 260 pagine è deliberatamente basso e viene fissato in € 10. Per informazioni rivolgersi ai numeri 091 516318 3358157540 3381499867


Name: Associazione Culturale Satura
Email: satura@aliceposta.it
From: Genova
Date: 01/06/2006
Time: 09.46.03
 

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Giovedi 8 giugno 2006 ore 18,00 "SIGMUND FREUD e i dilemmi della psicoanalisi: quale psicoterapia, oggi?" un incontro conG. Giacomo Giacobini presenta Laura Supino Ghiron Genova, Associazione Culturale Satura, www.saturarte.it. Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (piazza Stella 5/1, Genova), giovedì 8 giugno alle ore 18.00, nel 150° anniversario della nascita di Sigmund Freud, G, Giacomo Giacobini interverrà sul tema "Sigmund Freud e i dilemmi della psicoanalisi: quale psicoterapia, oggi ?". Presenta Laura Supino Ghiron. La psicoanalisi di Sigmund Freud rappresenta senza dubbio uno degli eventi più significativi e rivoluzionari nella storia culturale del nostro ultimo secolo, sia sotto il profilo medico - scientifico (studio e trattamento degli stati di disagio psichico), sia per il potente influsso da essa esercitato su tutte le discipline umane ( filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, storiografia, mitologia, etnologia, linguistica, letteratura, teatro, ecc.), sia per le profonde trasformazioni che ha determinato nella coscienza collettiva delle problematiche interiori. In ragione delle sue caratteristiche culturali, essa, sin dagli inizi, è sempre stata al centro delle valutazioni più contrastanti, alimentate dai più convinti e appassionati sostenitori, da un lato, e dai più scettici o accesi detrattori, dall'altro. Ancora ai nostri giorni, al di là delle passioni di parte, non sembra facile pervenire ad un giudizio razionalmente condiviso su un evento culturale così ampio e complesso, sia sotto il profilo della conoscenza scientifica, sia nelle sue implicazioni pratiche. Da più parti, anche nell'ambito dello stesso mondo psicoanalitico, non mancano oggi coloro che, in vario modo, ritengono ormai "morto" il pensiero freudiano, non solo nella sua formulazione teorica ( che viene considerata "superata" dai fautori ad oltranza delle "neuroscienze"), ma anche come metodo di trattamento della sofferenza mentale (cui si pretenderebbe di contrapporre una presunta superiore "efficacia " degli psicofarmaci o di altre psicoterapie, più "brevi" e pragmatiche). Malgrado ciò (o appunto per questo), su Freud e la "sua" psicoanalisi il dibattito è sempre aperto, a testimonianza della tuttora attuale vitalità del suo pensiero. Nell'incontro con G.Giacomo Giacomini, organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con l'Istituto per le Scienze Psicologiche e la Psicoterapia Sistematica - CESAD - Centro Studi per l'Analisi Dialettica, verranno esaminati, anche attraverso un pubblico dibattito, gli aspetti più attuali e controversi dell'eredità scientifico-culturale freudiana, nei suoi più recenti sviluppi. *G. Giacomo Giacomini vive ed opera a Genova. E' Direttore Didattico dell'Istituto per le Scienze Psicologiche e la Psicoterapia Sistematica di Genova, Direttore Scientifico del Centro Studi per l'Analisi Dialettica (CESAD), Direttore della Rassegna scientifica "Psicoterapia Professionale" e Presidente dell'Associazione Psicopedagogica "PAIDEIA".


Name: Anatrini Simona - Tartaglia Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Fiumicino
Date: 01/06/2006
Time: 09.47.49
 

Testo

Da maggio fino a ottobre 2006 presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, nella sala VIP CLUB ULISSE, verranno presentate 8 opere dell’artista Paola Fiori, inerenti al tema dell’immaginario surreale da lei trattato con profonda passione ed estro inventivo. Paola Fiori Nasce a San Severino Marche (MC) il 12/12/1973 Nel 1997 il Comitato Artistico di San Severino Marche organizza la prima personale presso le sale del Comune. Nel 1999 le viene affidata la realizzazione del "Palio dei castelli" di San Severino Marche riscuotendo molti attestati di stima in primis alcune testate giornalistiche (il Resto del Carlino, il Settempedano) definendolo il più interessante nei suoi ventiquattro anni di realizzazione. Nel 2003 partecipa ad una mostra organizzata dal Comune di Roma "I colori di Roma" presso la Torretta Valadier. Il surrealismo di Salvador Dalì è stato il suo fuoco ispiratore, rivisitato attraverso il personale sentire interiore. La cruda realtà oggettiva è trasformata in soggetti fantastici, creati dalla sua potenza visionaria con l’intento di costruire un mondo alternativo, parallelo al nostro dove vivono mistero ,incantesimo ed enigma. Le figure si modificano, l’immagine si dilata e vaga leggera nell’aria rarefatta del suo subconscio, dove passioni represse e imperativi categorici vengono esaltate dall’inquieta coscienza. L’artista ha fatto suo un linguaggio nuovo, diverso dal trito disegno ornato. Amante delle sfide e delle novità, ha assecondato le inclinazioni del suo carattere e le predisposizioni della sua indole. I suoi dipinti, carichi di astratte suggestioni e di esoterici influssi, scuotono l’animo del fruitore e lo portano sulle cime dell’arte pura, facendolo immergere nell’abisso dell’animo umano. Ciò che turba e affascina, respinge e attira, suggestiona e seduce è il gioco di colori inusitati, il rilievo onirico e il contrasto luminoso. Il suo fervido estro creativo, guidato da un innato talento artistico, le permette di esprimere strani incantesimi, attraverso l’invenzione di nuovi simboli e idoli di cui la società contemporanea, soffocata da un’apatia dominante, è carente. Oggi le opere dell'artista fanno parte di collezioni private e sono disponibili in esclusiva alla galleria Tartaglia Arte di Roma. Ufficio Stampa: Anatrini Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39 064884234

 

 


Name: PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 03/06/2006
Time: 08.55.56
 

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Chad Marshall Morning in America Paintings and drawings June 8 - July 8, 2006 Opening reception: Thursday, June 8, 6 - 9 PM Chad Marshall Painting #20b Diptych (detail) Oil and flashe on linen, mounted on board 48 x 36 in. 121.92 x 91.44 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S Chad Marshall Morning in America Priska C. Juschka Fine Art presents Morning in America, Chad Marshall's first solo exhibition in New York City. In his paintings and drawings, Marshall conjures a medley of contemporary and historical symbols, ideas, and cultural references. By way of this imagery he constructs visual fables and allegories, which impart a biting critique on present-day society. Marshall's work presents complex relationships between several figures or objects that exemplify the vibrant dynamics of exploitation inherent in our daily life. Inspired by personal experiences and global events, he employs the iconography of our times by layering multiple emblems and ideas within the structure of classical and Renaissance compositions. Using these varying cultural references, Marshall exposes our societys tendency for self-exploitation. Thus, by using concepts of gender, race, and class, we reduce ourselves to romantic stereotypes and employ them to our best advantage. In his depictions, Marshall paints a comical, yet disturbing reality. Devoid of intellect and soul, his grotesque figures merely mimic human behavior. Fleshy, eyeless, desensitized, and placed within a severe and emptied background - their deeds are accentuated. By portraying these derisive relationships, Marshall displays the absurdity and tensions intrinsic to the compromises one makes made to survive in todays culture. Thus, he confronts the viewer with a fundamental and introspective dilemma regarding perceptions of our habits and need for power - in current society, who do we deem the exploiter and who the exploited? Marshall was born and raised in Washington DC, and now lives and works in New York City. He holds a BA from Morehouse College, Atlanta, GA and an MA from New York University. He has participated in numerous group exhibitions, and is the recipient of several grants and residency program awards, including the Chashama AREA award in New York. Chad Marshall biography - works online Join Priska Juschka and the artist at the gallery for an opening reception on Thursday, June 8, 6 - 9 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.


Name: Fondazione SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: Matera
Date: 03/06/2006
Time: 08.58.38
 

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La Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea dopo il prestigioso riconoscimento del Premio Impresa & Cultura/Banca Intesa, rinnova il suo appuntamento con le ultime produzioni della giovane arte contemporanea nazionale e internazionale attraverso la Project Room Next Heritage. Un progetto concepito come programma per la promozione della giovane ricerca artistica contemporanea. L’appuntamento di giugno è con i progetti estetici di Robert Pettena. Tema ricorrente nei suoi lavori artistici è la relazione tra il corpo e l'ambiente inteso in senso fisico e della memoria, declinato attraverso gli strumenti espressivi più diversi come video, fotografia e performance, che spesso mettono in scena situazioni alquanto paradossali che stravolgono e spostano il senso delle cose. Un progetto site specific in progress ideato e realizzato dall’artista è il protagonista della mostra UNDER OBSERVATION (dal 10 giugno al 26 luglio 2006), curata dal direttore artistico della Fondazione SoutHeritage - Angelo Bianco. Il progetto inaugura la serie d’idee-concept che la Fondazione SoutHeritage in collaborazione con i giovani artisti, dedica ad un importante programma della città di Matera: il costituendo Museo del Contemporaneo. L’artista partendo dal concetto d’indagine sul rapporto pubblico-opera d'arte contemporanea, attraverso un percorso fotografico, apre una riflessione sul ruolo di un museo del presente avanzato e guarda alla città come depositaria di un nuovo immaginario fatto di arte, cultura, idee da promuovere e serbatoio di energie e creatività. Robert Pettena (Penbury - UK 1970). Tra le principali presenze in istituzioni museali nazionali e internazionali si segnalano: Prague Biennale 2 – Praga / CLIP.IT , Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Torino, FUORI USO - Pescara / Present continuos, Palazzo delle Papesse - Siena / An Empty Spot to Stay, Villa Manin di Passariano - Udine / Cronaca, Palazzo Strozzi - Firenze / Pentagon play, Main Art Gallery di Fullerton, Los Angeles (USA) / Once again in your bones, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato / Casa dolce casa, MAN - Nuoro / Video Festival, Museum of New Art - Detroit (USA) / An Empty Spot to Stay, Watou (B). Suoi progetti saranno presentati in autunno presso il Chelsea Art Museum - New York. Robert Pettena – UNDER OBSERVATION Curatore: Angelo Bianco Sedi: Fondazione SoutHeritage - Via F.sco Paolo Volpe 6 Matera Periodo: 13 giugno 2006 > 26 luglio 2006 Vernice: sabato 10 giugno ore 18.00 Orari: dal martedì al sabato 17.00 > 20.00 – ingresso libero Info: T. +39 0835 240348 F. +39 0835 336425 southeritagepress@southeritage.org www.southeritage.org

 

 


Name: prof. Giuseppe De Bartolo
Email: giuseppe@artedebartolo.it
From: Taormina
Date: 07/06/2006
Time: 10.04.36
 

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"FINCHE' NON SI SPENGA LA LUNA" Rassegna Artistica promossa dalla Fondazione Mazzullo e patrocinata dal Comune di Taormina con un appuntamento di Arte Contemporanea presso la prestigiosa sede quattrocentesca del Museo Mazzullo nel Palazzo Duchi di S.Stefano via De Sspuches 1, Taormina. Saranno esposte opere di GIUSEPPE DE BARTOLO in una sua personale. Arte contemplativa, rifugio silenzioso in una quotidianità assordante: materia e colore plasmati per dare forma a pensieri e concetti. la mostra resterà aperta dal 17 al 27 giugno 2006 tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16,00 alle 20,00.. L’inaugurazione avrà luogo sabato 17 giugno 2006 alle ore 19,00.

 

 


Name: Galerie WM
Email: chantal-roux@tele2.fr
From: LYON
Date: 07/06/2006
Time: 20.28.18
 

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La Galerie WM vous convie le Mardi 13 Juin 2006 partir de 17 heures l’exposition GRAND FORMAT , peintures de Elisabeth BRAINOS Francis-Olivier BRUNET Chantal ROUX et sculptures de Philippe CARDILLO en precence des artistes. Exposition jusqu’au samedi 8 juillet 29, rue Vaubecour 69002 LYON Tel. & Fax: 04 78 38 16 10 Ouvert du mardi au samedi de 14h30 au 9h00


Name: Associazione Culturale Amici di Monterone
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Monterone
Date: 07/06/2006
Time: 20.30.45
 

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MOSTRA: Morterone. Natura e Arte. Interventi all'aperto OPERE DI: Gianni Asdrubali, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, Pino Pinelli Bruno Querci, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Grazia Varisco, Rudi Wach PROGETTO A CURA DI: Epicarmo Invernizzi CATALOGO CON SAGGI DI: Claudio Cerritelli, Massimo Donà, Francesca Pola POESIE DI: Carlo Invernizzi INAUGURAZIONE: Domenica 25 giugno 2006 ore 11.00 PERIODO ESPOSITIVO: 25 giugno - 25 ottobre 2006 ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale Amici di Morterone Onlus Località Centro 9 23811 Morterone Tel. Fax 0341 530461 338 1226110 acammorteroneonlus@virgilio.it SEDI: Morterone, Località Pradello, Località Centro e Località Medalunga L'Associazione Culturale Amici di Morterone Onlus inaugurerà domenica 25 giugno 2006, alle ore 11, la mostra "Morterone. Natura e Arte. Interventi all'aperto" in cui verranno presentate opere di grandi dimensioni di Gianni Asdrubali, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Grazia Varisco, Rudi Wach. La mostra intende collegare idealmente e concretamente le opere già esistenti a Morterone con altre realizzate per l'occasione che vanno ad integrarsi con l'ambiente e prevede l'installazione sia di sculture all'aperto che l'esposizione di opere sui muri delle case. L'idea del Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Morterone nasce a metà degli anni '80 con l'intento di fare concretamente rivivere Morterone sulle proprie radici abbellendone il territorio anche con opere d'arte della più pura creatività per renderlo, nel rispetto della sua incontaminatezza, all'insegna delle visioni scientifico-filosofiche della poetica della "Natura Naturans", un autentico segnale poetico per poter così essere un concreto punto di riferimento culturale propugnante una moralità conoscitiva e comportamentale in apertura di una più ampia comune coscienza non insensibile anche alla necessità di salvaguardare l'ambiente nella sua vivibilità in un'epoca in cui il medesimo viene profondamente trasformato dall'operare dell'uomo stesso. Per l'occasione verrà pubblicato un volume che documenterà il ventennale rapporto con Morterone degli artisti partecipanti alla mostra anche in relazione al mondo poetico e alle poesie di Carlo Invernizzi. Con il patrocinio di: Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Associazione Culturale Amici di Morterone Onlus Tel. 0039 0341 530461 0039 338 1226110 acammorteroneonlus@virgilio.it


Name: Museo Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 07/06/2006
Time: 20.33.06
 

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Marc Quinn e Christian Boltanski Il MACRO inaugura la stagione espositiva estiva con due mostre, la personale dell’inglese Marc Quinn nella sede centrale di via Reggio Emilia, e la monumentale installazione del francese Christian Boltanski nella sede di MACRO al Mattatoio. Marc Quinn, uno dei più straordinari artisti del panorama internazionale degli ultimi anni, protagonista tra i più rappresentativi e controversi della Giovane Arte Britannica degli anni '90, viene celebrato con la prima mostra dedicatagli in Italia da un museo pubblico sotto la cura di Danilo Eccher e Achille Bonito Oliva. La rassegna riunisce più di 30 opere incentrate sul tema del corpo umano nelle sue varianti di trasformazione e conservazione, sopravvivenza e fragile bellezza. Marc Quinn, infatti, ha conquistato l’attenzione di pubblico e critica attraverso opere di potente espressività, realizzate con materiali organici. Christian Boltanski, promotore di un’estetica della memoria che orbita intorno ai temi della vita e della morte, ha realizzato appositamente per i mille metri quadrati di uno dei due padiglioni del Macro al Mattatoio un sorprendente apparato scenografico multisensoriale a cura di Danilo Eccher. Trecento abiti sospesi scenderanno dal soffitto, voci registrate risuoneranno attraverso altoparlanti, eventi storici saranno proiettati su pareti trasparenti e teche di vetro verranno illuminate da una luce pulsante. Tutto questo è “EXIT”. Scheda informativa: Mostra: “Marc Quinn” curatore: Danilo Eccher, Achille Bonito Oliva Sede: Via Reggio Emilia 54 (inaugurazione 22 giugno, ore 18.30) orario del MACRO: da martedì a domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) ingresso: 1 Euro (iniziativa valida fino al 30 settembre 2006); gratuito sotto i 18 e oltre i 65 anni Mostra: Christian Boltanski - EXIT Curatore: Danilo Eccher Sede: MACRO Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani 4 - 00153 Roma (inaugurazione 21 giugno, ore 18.30) Orario: da martedì a domenica 16.00 - 24.00; lunedì chiuso. Macro per la stampa: Laura Larcan, Giulia Ferracci tel. 06 6710 70415 macro@comune.roma.it sito web: www.macro.roma.museum

 


Name: Antonietta Campilongo
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From: Capranica (VT)
Date: 08/06/2006
Time: 08.46.16
 

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Genere: Collettiva d'Arte Contemporanea Titolo: La donna animale – Il mistero terreno della femminilità, dote dell’anima che è “natura ed istinto” di ogni donna. periodo: dal 24 Giugno al 2 Luglio 2006 a cura : Antonietta Campilongo presentazione: Francesco Giulio Farachi inaugurazione: Sabato 24 giugno 2006 ore 18.00 Sede :Chiesa Romanica di S. Francesco Città : Capranica (Vt) orari: tutti i giorni ore 16.00 - 19.00 Tel : 339 4394399 email: anto.camp@fastwebnet.it Artisti: Marco Barucco Maria Cecilia Camozzi Adriana Cappelli Antonietta Campilongo Antonella Catini Lorella Cecchini Antonio Dal Muto Massimo Franchi Paola Giacon Claudio Giulianelli Pier Maurizio Greco Marco Mezzacappa Consuelo Mura Riccardo Paolucci Epifanio Spina Andrea Sterpa Sandro Taliani Vania Elettra Tam Stella Tasca Enrico Zingaretti


Name: renato fancellu
Email: renatofancellu@yahoo.it
From: sorso
Date: 11/06/2006
Time: 19.45.11
 

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Complimenti

 


Name: Francesco Masnada
Email: francesco.masnata@inwind.it
From: Genova
Date: 12/06/2006
Time: 14.42.25
 

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La Bertesca-Masnata Via Assarotti 46/8 - 16122 Genova- Italy www.labertesca.com francesco.masnata@inwind.it mob. +39 347 1560129 Under Sponsorship of the Chair of the Architecture Faculty of Genova Outsider Art Artworks from bild.Balance Atelier Objekt Fuchsenfeld of Vienna exhibited at Faculty of Architecture, University of Genova. Sala della Cisterna, Stradone S. Agostino 37 - 16123 Genova, Italy Gerhard Kobrc - Rebecca Souradjou - Ewald Wikidal - Herbert Ziegler Ewald Wikidal Opening day: 20th June 2006 h.17.00 20th – 30th June 2006 Visiting time: from 17.00 to 19.30 22 nd, 23 rd and 24th June access to the exibition from 10.30 a.m. to 19.30 p.m. closed on Sunday 25th June The exhibition is organized by La Bertesca-Masnata Genova. For information contact Marina Forese +39 3280210034 francesco.masnata@inwind.it www.labertesca.it Under sponsorship of Italian-Austrian Cultural Centre

 


Name: Luigi Ballarin
Email: baldisa@libero.it
From: Roma
Date: 13/06/2006
Time: 13.51.57
 

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“CINECITTA’ sotto le STELLE” Reality Event Five Mercoledì 14 Giugno 2006 ore 21.00 È arrivata l’ora di mettersi in gioco e di dimostrare che le lezioni ricevute nei tre mesi del corso “Come organizzare un evento di successo”, ideato e condotto da Tiziana Rocca, sono state apprese alla perfezione. L’occasione sarà quella di “Cinecittà sotto le Stelle – Reality Event V”, uno spettacolo interamente organizzato dai ragazzi che nelle aule di Cinecittà Campus hanno acquisito le regole e le tecniche dell’organizzatore tout-cour. L’appuntamento è per mercoledì 14 giugno alle ore 20.30 nel Teatro di Cinecittà Campus. Il Reality Event V sarà ancora più ricco dei precedenti, perché organizzato in partnership con i ragazzi del corso di imitazione di Gigi Sabani (che si esibirà nella serata) e con la Federazione Italiana Ginnastica. I Conduttori dello show saranno il comico Antonio Giuliani e la conduttrice di Marco Polo, Francesca Rasi. A patrocinare l’evento sono il Comune, la Provincia di Roma e la Regione Lazio. Oltre a organizzare tutto, dalla scenografia della location alla scelta del buffet, dalla lista degli ospiti agli inviti, gli studenti saranno anche invitati ad esibirsi. Il “clou” dello spettacolo sarà una sfilata “moda mare”. Al termine, una giuria composta da personaggi del mondo dello spettacolo fra cui Sandra Milo, Fanny Cadeo, Serena Grandi, Gegia Antonaci e tanti altri, eleggerà la “stella di Cinecittà”. Ma il Reality Event V avrà anche uno scopo benefico. Gli spettatori e gli ospiti potranno infatti acquistare i biglietti della lotteria il cui ricavato sarà interamente devoluto a favore dell’iniziativa “Un cuore che sorride per Robertina”, promossa da Antonio Giuliani nell’ambito del progetto “Il pronto soccorso della risata”.

 


Name: Daniela Donati
Email: artdesigner@email.it
From: Porto Santo Stefano (Gr)
Date: 15/06/2006
Time: 14.31.57
 

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Con il Patrocinio del Comune di Monte Argentario -------------------------------------------------------------------------------- Legami Naturali Acrilici e sculture di Daniela Donati a cura di Francesca De Nicolò Inaugurazione 1 Luglio ore 19.00 Fortezza Spagnola Porto Santo Stefano (Gr) Donati presenta nella Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano, il suo indagare nella natura attraverso una serie di acrilici e di micro sculture che dialogano con il museo delle memorie sommerse di fronte al mare. Natura che è la protagonista unica del suo procedere che, selezionata in una serie di scatti pittorici, è trasformata da un colore elettrificato. Trattasi di un processo di decomposizione del naturale dove Donati fotografa, prende appunti, interagisce con il pc sull'immagine e infine stende sulla tela la pittura industriale nell'intenzione di fissare “lo spirito del luogo”. Una natura quella dipinta tra la quale immette personificazioni di un simbolico abbraccio disseminate in mostra quasi quali oggetti votivi . Donati così presenta il suo reale naturale trasformato, e scompone lo stereotipo del tipico paesaggio maremmano sganciandosi da un overdose visiva che attraverso l'artefatto, ristabilisce il contatto reale con il suo luogo. Esposti per la prima volta una serie di acrilici, parte di un “work in progress” dedicati ad alberi; sequenze dove scandaglia e trascrive, stavolta in primo piano, il suo quotidiano ed intimo contatto con la natura. Daniela Donati è nata a Milano nel 1973, diplomata all'Accademia di Belle Arti di Firenze ha esposto in Toscana, Piemo nte, Lazio, Giappone. E' stata selezionata con Tuscany - New York 2001 al Premio Giovane Arte Europea, due volte premiata alla Mostra Naz. Pittura Contemporanea di Santhià, selezionata al Premio Autore Donna, 1°class. al Premio G. Pescetti. Vive e lavora tra Porto Santo Stefano e Firenze. Dal 1 – 19 luglio 2006 Tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00 Info – 0564 810681


Name: Volume
Email: info@volumefnucci.it
From: Roma
Date: 15/06/2006
Time: 14.34.15
 

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DENNIS OPPENHEIM a cura di lòrànd hegyi inaugurazione Martedì 20 Giugno ore 19:00 VOLUME! VIA SAN FRANCESCO DI SALES 86-88 ROMA La ricerca artistica di Dennis Oppenheim si sviluppa già dagli anni sessanta in un contesto di interdisciplinarità, spaziando tra Land Art, Body Art e Performance Art. L'attività nel campo della Land Art inizia nel 1967 con la realizzazione del suo primo Earthwork "Il Buco nel Terreno", spazio negativo e testimonianza dell'indirizzo assunto dalla sua ricerca artistica: la dematerializzazione dell'oggetto e l'intervento sulla natura. Verso i primi anni settanta la ricerca si orienta verso la Body Art : "Reading Position for Second Degree Burn" 1970 ; l'intervento passa alla superficie del corpo umano. La ricerca degli anni ottanta rimane nell'analisi dello spazio pubblico, ma con interventi molto diversi. Invece di alterare i grandi paesaggi americani, costruendo un dialogo diretto con la natura, inizia a produrre grandi oggetti che occupano piazze e altri spazi pubblici. Per la mostra a Volume! Oppenheim è presente con un intervento in cui compare l'installazione Whirlpool : una rivisitazione di tematiche già intraprese alla fine degli anni '60, in cui il rapporto con la natura e il contesto ambientale sono sempre in primo piano. Con materiali da costruzione ed elementi architettonici, sempre più frequenti nelle opere dell'ultimo decennio, Oppenheim si confronta in modo diretto con lo spazio espositivo. Nato a Electric City, Washington, nel 1938, Dennis Oppenheim ha vissuto a Honolulu e in California prima di trasferirsi a New York nel 1966, dove continua a vivere e lavorare. Nel 1967 realizza il primo earthwork e la sua prima personale a New York, seguita da altre mostre a Parigi, Berna e nei Paesi Bassi. Da allora sono numerosissime le sue partecipazioni a mostre collettive e personali . Negli ultimi anni molti dei suoi progetti sono rivolti allo spazio pubblico per informazioni : Volume!, Ginevra Pucci tel/fax 06/6892431 347/5878634 The Dennis Oppenheim artistic research has developed since the Sixties in an interdisciplinary context, moving between Land Art, Body Art and Performance Art. His interest in Land Art begins in 1967 with his first Earthwork “The Hole in the Ground". Negative space and proof of his artistic research’s direction: the object dematerialization and the intervention upon nature. In the early Sixties he orients his research toward the Body Art: “Reading Position for Second Degree Burn" 1970; the intervention moves to human body surface. Also the Eighties research concerns the public space, but the interventions are very different. Instead of modifying great American landscapes building a direct dialogue with nature; he begins to produce great objects occupying squares and other public places. Oppenheim is present at Volume! with the installation Whirlpool: it’s a revalidation of the basic themes experienced by the artist at the end of the Sixties in which the relationship with nature and the environmental context always are to the fore. Oppenheim directly confronts himself with Volume!’s space through the use of building materials and architectural elements such as he has done in the last ten years works. Dennis Oppenheim is born in Electric City, Washington, in1938, he has lived in Honolulu and in California ; he has moved to New York in 1966, where he still lives and works . In 1967 he has done his first Earthwork and his first show in New York. Since that moment his solo and group exhibition are a great number . In the last year his projects mostly turn to the public space.


Name: Carlo Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Brasile
Date: 15/06/2006
Time: 14.35.56
 

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Carlo IACOMUCCI: “Dolce Ricordo” in filigrana per il Brasile! Un importante traguardo nella carriera dell’artista incisore Carlo Iacomucci che vive ed opera tra Macerata ed Urbino. L’Agenzia Centrale delle Poste (Agencia Central de Correios) di Brasilia (Brasile) ha messo in produzione una serie di francobolli “personalizzata” inserendo opere di importanti artisti. La professoressa d’Arte Teresinha Kuhn, incaricata della selezione delle opere, ha ritenuto meritevole l’opera “Dolce Ricordo” di Carlo Iacomucci. L’opera è abbinata alla serie “Mata Atlàntica, Fauna y Flora”. La stampa di un francobollo è tra i traguardi più ambiti di un incisore e questo risultato viene ad aggiungersi ai tanti che il nostro artista ha conosciuto nella sua più che trentennale carriera. In questo momento che vede l’artista impegnato in diverse esposizioni all’estero, ci sono Club filatelici brasiliani e di ogni altra parte del mondo che possono adesso aggiungere alle loro preziose raccolte anche quest’opera come contributo alla diffusione e alla conoscenza della produzione di Carlo Iacomucci a riconoscimento della sua professionalità e del suo talento artistico. Complimenti e felicitazioni a Iacomucci e l’augurio di numerosi altri riconoscimenti. Falerone -giugno ’06 Prof. Silvio Catalini ------------------------------ Carlo Iacomucci nasce nel 1949 a Urbino. Per info: email- carloiacomucci@libero.it website: www.carloiacomucci.it Tel.0733-233984

 


Name: NORMA NAVA
Email: abstrakt_art@ciudad.com.ar
From: LA REJA BUENOS AIRES ARGENTINA
Date: 17/06/2006
Time: 02.13.44
 

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HERMOSA PAGINA. RECOMIENDO A LOS ARTISTAS JOVENES ACERCARSE Y COLOCAR SUS OBRAS PARA HACER MAS HERMOSO ESTE SITIO.UN GRAN ABRAZO.

 

 


Name: Fondazione Morra
Email: fondazmorra@virgilio.it
From: Certosa di S.Lorenzo a Padula (Sa)
Date: 19/06/2006
Time: 10.57.35
 

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hermann nitsch string quintet Alessandro Zambito I violino Benedetto Zambito II violino Roberto Stefano Salvati Viola Fulvio Di Genova Violoncello Marco Lo Cicero Contrabbasso giovedì 23 giugno dalle ore 20.00 una notte di arte totale "inaugura" Fresco Bosco Certosa di San Lorenzo a Padula (Salerno) Dal tramonto all’alba, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, nel grande parco della Certosa di San Lorenzo a Padula, si assiste alla straordinaria manifestazione Una Notte di Arte Totale "inaugura" Fresco Bosco a cura di Achille Bonito Oliva. E' un percorso multisensoriale ricco di suggestioni con eventi teatrali, poetici, musicali, artistici, performances, sculture e installazioni che animano lo spazio verde circostante e danno luogo a sorprese estetiche e a inedite sequenze visive. La Fondazione Morra promuove l’azione concerto STRING QUINTET di Hermann Nitsch estratta dalla partitura 6 tage spiel des o.m. theater del 1998. I partecipanti siedono nel giardino e bevono vino nella quiete della notte, una conoscenza profonda dell’essere si espande, contemplazione del cielo stellato; una processione di fiaccole si muove nella notte lungo i viali e i sentieri del Parco. La musica gioca nel lavoro e nella vita di Hermann Nitsch un ruolo di fondamentale importanza; la sua formazione artistica è costituita tanto da artisti come Tiziano, Leonardo, Kokoschka o Gerstl, come da Bach, Beethoven, Bruckner o Schönberg. L’idea che sta alla base del suo teatro, quella della realizzazione di un Gesamtkunstwerk (opera-di-arte-totale) trova le sue radici proprio in due grandi compositori del passato: Richard Wagner ed Aleksander Skrjabin. Per tale motivo nell’opera di Nitsch la musica è sempre stata uno degli elementi fondanti l’Orgien Misterien Theater, una complessa forma di opera d’arte totale nella quale convergono sinesteticamente sulla base di un progetto onnicomprensivo consapevolmente elaborato il teatro, la pittura, la musica e ogni altra disciplina artistica fino a comprendere tutti gli ambiti delle esperienze vivibili. Per informazioni: Fondazione Morra Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive Palazzo dello Spagnuolo Via Vergini 19 – 80137 Napoli Tel. 081 4420923 - Fax 081 454064 / email: fondazmorra@virgilio.it


Name: Franco Santamaria
Email: frasmari_fs@libero.it
From: Messina
Date: 19/06/2006
Time: 10.59.32
 

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Concorso Web di Pittura “Il Convivio” e “Filippo Iuvara” : Cerimonia di premiazione Messina - Domenica 25 giugno 2006, con inizio alle ore 10.00, nel prestigioso Palazzo dei Leoni, sede della Provincia Regionale di Messina dell'Accademia Internazionale "Il Convivio", si svolgerà la manifestazione di consegna dei premi di pittura “Concorso Web Il Convivio” e della seconda edizione del “Premio Filippo Iuvara”. Il 1° premio assoluto del Concorso di Pittura è andato al lucano FRANCO SANTAMARIA (nato a Tursi -MT-, residente ad Afragola -NA-), il 2° premio a Dmitri Dmitriev (Praga), il 3° ad Adriana Assini (Roma). Saranno presenti alla cerimonia, oltre ai premiati, i pittori Vladislav Dmitrijev (Praga), Eva Rauhut e Helmut Rauhut (Germania) e una nutrita schiera di autori italiani. Interverranno, tra gli altri, Angelo Manitta (presidente dell'Accademia Internazionale "Il Convivio"), Giuseppe Manitta (critico d'arte) e Flavia Vizzari (pittrice, delegata de "Il Convivio"). La manifestazione chiuderà anche la collettiva di pittura delle opere che hanno partecipato al concorso "Filippo Iuvara". Info: Enza Conti <enzaconti@ilconvivio.org>

 


Name: Boffoli Fedele
Email: boffoli@tiscali.it
From: Giovinazzo - Bari
Date: 30/07/2006
Time: 16.46.53
 

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Domenica 13 agosto '06 alle ore 20.00, per l'apertura della nuova sede dell'Associazione Culturale Comunicaria in via Fossato 54 - Giovinazzo (BA), si terranno la presentazione del libro di poesie e immagini "Il Tango dell'Onda" degli artisti Fedele Boffoli, Paride Alessandro Cabas e Francesco Mignacca (postfazione di Ubaldo Sincovich - Ed. Il Murice Trieste) e l'inaugurazione della mostra d'arte omonima (presente anche internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net in più con opere di Francesco Boffoli) realizzata dagli stessi autori sui temi del Tango e dell'Onda. L'iniziativa attiva fino al 27 agosto '06 (l'esposizione sarà visitabile tutti i giorni in orario 20-22) è promossa dal Comune di Giovinazzo assieme alla webgalleria d'arte Anforah patrocinata da Comune e Provincia di Trieste, Unesco di Udine e Città di Bari. Riportiamo in proposito, tratte dalla presentazione all'evento, alcune note esplicative del critico di arti visive e musicali Eraldo Di Vita: """[...] Perchè il tango? perchè nel tango c'è il mistero, la poesia, il sentimento, la malìa e l'erotismo, il contatto della pelle, la vibrazione dei sensi. Perchè il mare? Perchè con questo suo lento andirivieni il mare assomiglia alla tristezza ("saudate") del tango e alla sensualità che lo pervade; perchè il movimento del mare è simile alla seriosità drammatica del tango, del bandoneon, dell'eleganza nel vestire del cameriere dell'Hotel di prima categoria, ricercato e a volte kitsch; perchè la bonaccia del mare può improvvisamente trasformarsi in un uragano [...]""". Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm Via Flavia 70 - 34 148 Trieste tel. 338-2246495 


Name: Vinny Scorsone
Email: vinniscorsone@alice.it
From: Palermo
Date: 05/10/2006
Time: 11.09.59
 

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Venerdì 6 ottobre 2006 alle ore 18.30 verrà inaugurata presso la galleria d’arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9 Palermo la mostra dedicata a: Albano Rossi critico e collezionista d’arte Scomparso da circa quindici anni Albano Rossi, milanese di nascita ma siciliano di adozione, fu architetto, insegnante, perito ed esperto di BB.AA., consulente del tribunale di Milano per l’arte contemporanea, giornalista. Arrivò a Palermo nel 1953 dopo avere vinto il concorso quale annunciatore per la rubrica delle arti al Gazzettino di Sicilia. Successivamente divenne inviato per il telegiornale regionale per gli avvenimenti artistici siciliani. Di animo eclettico, Rossi si dedico in gioventù alla pittura e al teatro, conobbe Filippo Tommaso Marinetti, per il quale organizzò, nel 1933, la Quindicina Futurista a Milano e fece la conoscenza di artisti quali Aldo Carpi, Gaetano Previati, Carlo Carrà, Remo Brindisi, Bruno Cassinari, Turi Simeti, Mario Sironi solo per citarne alcuni.La sua casa palermitana di Via Riccardo Wagner fu frequentata dai più importanti artisti degli anni Sessanta e del Secondo Novecento. Paolo Schiavocampo, Santo Marino, Giuseppe Spagnulo, Pupino Samonà, Giuseppe Migneco, Nicolò D’Alessandro, Lino Tardia, Vincenzo Sciamè, Carmelo Cappello e tantissimi altri. Ma fu nella critica d’arte che riuscì ad esprimere appieno la sua grande conoscenza e competenza sull’arte contemporanea. Arrivato a Paleremo agli inizi degli anni Cinquanta in una città sonnolenta e attardata su una realtà ottocentesca a tratti svegliata dalle spinte futuriste di Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Giulio D’Anna e successivamente Trombadori, Guttuso, Amorelli ed altri, portò una ventata di innovazioni, frutto della propria esperienza milanese che produsse in Sicilia quello svecchiamento tanto desiderato dalle avanguardie siciliane presenti nel territorio che scalpitavano per il cambiamento. Totò Bonanno, Tino Signorini, Alfredo Marsala Di Vita, Gaetano Denaro, Totò Vitrano, Nino Parlagreco, Gigi Martorelli, Disma Tumminello, Andrea Carisi e i giovanissimi Gaetano Lo Manto, Franco Lo Cascio, Giuseppe Uzzaco, Manlio Giannici, Saverio Rao, Nino Perricone e moltissimi altri furono i protagonisti di quel tempo. La Ricasoliana, la Biennale di Palermo, il Premio Ente Zolfi Siciliani, il Premio Alcide De Gasperi, la mostra Nazionale Artisti Siciliani, furono le prime esposizioni organizzate con lo spirito innovatore tanto caro a Rossi. Promotore nel 1964 della mostra “L’Arte contro la mafia” e di tantissimi altri momenti artistici che esportarono all’estero i pittori siciliani come nel caso della mostra sull’Olocausto di Padre Kolbe del 1983. Tra le più importanti pubblicazioni si ricordano: Corso di disegno e pittura ed. il Carroccio, 1944 - Artisti di Sicilia, ed. Il Punto - Artisti Italiani Contemporanei (3 volumi), ed. La Ginestra - Presenze d’Arte in Sicilia (volume firmato assieme ad Aldo Gerbino) ed. La Giada – Anatomia statica e dinamica per gli artisti, ed. Hoepli – Fenomenologia della Percezione Visiva, ed. La Ginestra ed altre. La mostra che accompagna il ricordo di Albano Rossi è costituita da un piccolissimo gruppo di opere circa 30 della collezione Rossi e della sua inseparabile compagna Donatella Moncada. Gli artisti presenti sono: Giuseppe Spagnulo, Paolo Schiavocampo, Gaetano Previati, Antonio Nacci, Matteo Barretta, Jean Mario Berti, Nato Frasca, Pupino Samonà Giò Pomodoro, Vincenzo Sciamè, Andrea Carisi, Antonio Carena, Mitzi Roncetti, Lino Tardia, Tino Signorini, Santo Marino, Gaetano Denaro, Donatella Moncada, Totò Vitrano, Disma Tumminello, Gloriano Rossi, Valentino Vago, Aurora Varvaro, Franco Moretti e lo stesso Albano Rossi. La mostra, realizzata con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, resterà aperta fino al 22 ottobre 2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00 tutti i giorni festivi inclusi. Catalogo con testo di Vinny Scorsone. Ingresso gratuito. Abbiamo provveduto a mettere on line la mostra: www.studio71.it Palermo li, 07/09/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it Mariella Calvaruso


Name: Carlo Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 07/10/2006
Time: 09.30.02
 

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L’IMPRONTA DELL’ARTISTA INCISORE E PITTORE CARLO IACOMUCCI SUL PREMIO DI POESIA “SPIAGGIA DI VELLUTO” --------------------------------- C’è l’impronta inconfondibile di un artista profondamente marchigiano – nato a Urbino, da molti anni vive e lavora a Macerata – su uno dei più importanti premi internazionali di poesia, che ha sede nella nostra regione. Sabato sera (7 c.m. ore 21,15) all’Auditorium San Rocco si celebra il “Premio Senigallia di Poesia - Spiaggia di Velluto 2006”. Ci saranno gli autori che si sono aggiudicati i riconoscimenti, ci sarà l’attore e regista Michele Placido a leggere i loro testi. E ci sarà anche Carlo Iacomucci, autore della splendida, evocatrice incisione (realizzata in cento esemplari e corredata da una cartella d'arte con un testo critico del poeta Francesco Scarabicchi) che accompagnerà cento copie in tiratura speciale del volume “Ethanol” del poeta Tiberio Crivellaro. Gli organizzatori del premio hanno infatti scelto, per “illustrare” l’edizione di quest’anno del premio di poesia, proprio un’opera di Iacomucci. L’artista così si aggiunge a una lunga lista di grandi nomi dell’arte che hanno regalato un’immagine alle parole. L’incisione, un’acquaforte, si intitola “La scena ideale” e richiama, soprattutto nelle sue diversità, il celebre quadro “La città ideale”, che in qualche modo nei secoli per Urbino è diventato una sorta di biglietto da visita. Un omaggio alle origini per Iacomucci, ma non solo. Anche un grido civile di geometrica precisione. Una piazza, giocattoli e libri in primo piano, in una nicchia un Pinocchio. E nell’aria, a punteggiare la fuga prospettica delle architetture, delle foglie che sembrano gocce, tipiche strutture dell’autore, quasi un marchio di fabbrica. “Pinocchio – spiega Iacomucci – rappresenta la bugia dell’uomo. Le foglie sono i miei “movimenti ventosi”, pieni di luce e speranza. L’opera si chiama “La scena ideale “ proprio perché tutti vorremmo vivere in un ambiente così preciso, sereno, senza problemi sociali, ambientali, di convivenza”. L’incisione, realizzata alcuni anni, ma stampata solo ora, è parte di una serie. “Mi riporta alla mia città ai ricordi di Urbino. Anche se io, cittadino del mondo, sto bene anche altrove”. Ott.2006 Pierfrancesco Giannangeli Con preghiera di cortese pubblicazione ------------------------------------------------------------ Carlo Iacomucci nasce a Urbino nel 1949 opera a Macerata Per info: carloiacomucci@libero.it www.carloiacomucci.it Tel.0733-233984


Name: Fondazione SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: matera
Date: 07/10/2006
Time: 20.31.41
 

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In occasione della Seconda Edizione della Giornata del Contemporaneo (14 ottobre 2006), promossa dalla AMACI -Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e DARC – Direzione per l’Architettura e l’Arte Contemporanea – del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea di Matera, selezionata fra le istituzioni italiane che operano nel settore dell’arte contemporanea, presenta al pubblico la seconda sessione del progetto UNDER OBSERVATION dell’artista Robert Pettena. Il progetto ha inaugurato nello scorso giugno la serie d’idee-concept che Fondazione SoutHeritage, in collaborazione con i giovani artisti nazionali e internazionali, dedica ad un importante programma della città di Matera: il costituendo Museo del Contemporaneo, 2000 mq. del complesso settecentesco di S. Lucia Nova che accoglieranno produzioni artistiche del presente avanzato, proponendosi come spazio e laboratorio per la diffusione dei più rilevanti aspetti della cultura visiva contemporanea. La mostra prodotta da Fondazione SoutHeritage nasce dunque come fase del processo di progettazione del Museo del Contemporaneo di Matera e serve a lanciare e definire una possibile formalizzazione del primo spazio pubblico per l’arte contemporanea in Basilicata, attraverso un processo democratico d’ideazione partecipata. Durante l’intera giornata sarà possibile visitare gratuitamente gli spazi della Fondazione che rimarrà aperta al pubblico dalle 10.30 alle 19.30.


Name: Lord Eastleigh Foundation Art Centre
Email: fondationeastleigh@skynet.be
From: Anvers
Date: 07/10/2006
Time: 20.37.59
 

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Peintre et graphiste, Olga Gouskova est née à Moscou mais a grandi en Biélorussie. Elle a suivi les cours du lycée artistique et de l’Ecole des Beaux-Arts de Minsk. Elle habite en Belgique depuis 1996. Outre ses activités de peintre, elle travaille également en tant que graphiste. Olga Gouskova peint la femme en beauté et avec style. Même si chacune de ses toiles représente une femme, il ne s’agit pas de portraits d’individus. Loin d’être le reflet d’une personnalité individuelle, chacune de ses peintures est la quête d’une seule et même personnalité, d’un soi intérieur. Sensuelles, mélancoliques et mystérieuses, toutes ses femmes ont une intensité physique, des formes subtiles, une silhouette et des volumes qui invitent à la caresse. En fait, ces figures féminines se caressent elles-mêmes, comme si elles voulaient mettre en évidence la valeur du corps féminin, source éternelle de vie et d’amour. Elles expriment la liberté, l’émotion et la passion. Grâce à l’absence de tout contexte temporel, elles se suivent, brisant les frontières de l’espace et se multipliant à l’infini. Riches et éclatantes, les couleurs illuminent les traits des visages et soulignent la signification de l’être intérieur exprimé en ce moment précis. Les ondulations que l’on retrouve dans les toiles d’Olga sont source de vibrations, de souvenirs, de sentiments contradictoires et d’émotions profondes suscités par les attitudes et l’expression des visages. Son approche ontemporaine de la pose, la composition et les couleurs dynamiques se traduisent par des portraits modernes, fiers, vivants et uniques. www.olga-gouskova.be


Name: PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: London
Date: 08/10/2006
Time: 10.12.48
 

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We are pleased to announce the participation of PRISKA C. JUSCHKA FINE ART at 91-95 Old Brick Lane London, UK E16QL Booth 29 Fair dates & hours: Tuesday, 10 October (Sneak peek) Thursday, 12 October Friday, 13 October Saturday, 14 October Sunday, 15 October 5pm - 8pm 11am - 8pm 11am - 9pm 11am - 8pm 11am - 8pm Presenting works by the following gallery artists: DEBRA HAMPTON, AARON JOHNSON, EMILY NOELLE LAMBERT, CHAD MARSHALL, DANA MELAMED, RYAN SCHNEIDER, RACHEL SELEKMAN, DANNIELLE TEGEDER and JADE TOWNSEND Upcoming Gallery Exhibition: RACHEL SELEKMAN Spray New Sculpture Opening October 19, 2006 Upcoming Art Fairs: SHOW OFF PARIS October 25 - October 29, 2006 Stand C9 We look forward to seeing you at our stand DEBRA HAMPTON Contemplating the next move she cleverly assimilated her resources Magazine cutout and ink on paper 50 x 38 in. 127 x 96.52 cm. 2006 EMILY NOELLE LAMBERT Better off Acrylic on canvas 40 x 35 inches 101.6 x 88.9 cm. 2006 JADE TOWNSEND Untitled Plastic flowers, ultralite ply, Krylon ultra-flat black, and vinyl Variable dimensions 2006 547 West 27th Street 2nd Floor New York, NY 10001 T: 1 212 244 4320 F: 1 212 594 5452 M: 1 917 456 5657, number at the fair gallery@priskajuschkafineart.com www.priskajuschkafineart.com To unsubscribe from future emails, click here Delivered by Swiftmail.


Name: Fedele Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Cesena
Date: 08/10/2006
Time: 19.17.59
 

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La Nave Argo Mito, metafora e simbolo Sabato 14 ottobre '06 - alle ore 17.30 - si inaugurerà, presso la galleria comunale d'arte dell'ex pescheria di Cesena, la prima esposizione della mostra itinerante di pittura, fotografia e didascalia La nave Argo (Mito, metafora e simbolo), presente anche in internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net, degli artisti Fedele Boffoli e Massimo Rovereti (previste per l'iniziativa anche le sedi espositive di Udine - novembre '06 - e Giovinazzo/Bari - agosto '07). La particolare rassegna, organizzata per promuovere gli aspetti universali e significativi - di immagini e narrazioni allegoriche - attivi in ogni tempo e forma d'arte, è patrocinata da: Associazione Culturale Comunicaria; Club Unesco di Udine; Comuni di Cesena, Giovinazzo (BA), Trieste, Udine; Provincia di Udine; Telefriuli (Il segno e il colore). La mostra, aperta fino al 29 ottobre '06, sarà visitabile tutti i giorni in orario 9.30 - 12.30 e 17.00 - 19.30. Riportiamo in proposito, tratte dalla presentazione in catalogo, alcune note esplicative del critico d'arte Attilio Bazzani: """[...] Il Boffoli si distingue per quel segno particolare che è essenziale nell'attività artistica, l'inventività. Il mito, il simbolo, la metafora sono, per lui, soltanto degli archetipi, che devono essere decodificati e tradotti in immagini per diventare parlanti e rivelare i misteri della vita e della natura. L'archetipo è la prima forma dell'universo, il modello ideale, l'uno, che comprende il tutto, il contingente e l'eterno, l'intellegibile e l'enigmatico, il razionale e il passionale. E' l'archetipo il problema di fondo, il tema primario che il Boffoli affronta col suo lavoro d'indagine conoscitiva e rappresentazione immaginifica. Addentrarsi in questo mondo così complesso e variegato, coglierne i significati reconditi, è un'impresa difficile, perché richiede duttilità di pensiero e solida preparazione culturale, ma forse è ancor più arduo renderlo comprensibile ai fruitori mediante il discorso figurale. Per riuscirci bisogna avere due capacità congiunte: la mente del filosofo e l'estro del poeta [...] [...] Il Rovereti nel suo lavoro, ripercorre il cammino della storia. Inizia raffigurando simboli della classicità greco-romana. Sono immagini suggestive quelle che produce sui "reperti mutilati", terrecotte archeologiche di personaggi antichi fatti rivivere sulla tela o disegnati sulla carta. Non meno importanti sono le opere che egli ha dedicato a temi e problemi del Medioevo e del Rinascimento. Figure di Papi e Cardinali, di angeli e divinità pagane e cristiane, ritratte in quadri di grandi dimensioni, in atteggiamenti estatici e misterici, come si può vedere nei dipinti "L'angelo parallelo", "Terra e cieli nuovi", "Crocifissione", "Il giardino misterioso" e in altri ancora [...]""". Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm www.anforah.artenetwork.net via Flavia, 70 - 34 138 Trieste tel. 338-2246495


Name: Tartaglia Arte
Email: mutti@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 09/10/2006
Time: 17.00.16
 

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Sabato 14 ottobre 2006 alle ore 18,00, presso la galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre 98 c/d Roma, verrà inaugurata la mostra personale del pittore livornese Massimo Lomi. Verranno presentate circa 40 opere della più recente produzione dell’Artista, il quale, attraverso una personalissima interpretazione del supporto ligneo, riesce, con pochi tratti di colore, a riprodurre gli scorci che lo hanno colpito durante le sue “passeggiate” in giro per il mondo (Roma, Londra, Praga, etc). La mostra, curata dal direttore artistico Riccardo Tartaglia, durerà fino al 3 novembre secondo gli orari della Galleria (10/14-16/19.30). Massimo Lomi nato nel 1953, inizia a formarsi giovanissimo sulle orme del nonno Giovanni, noto pittore post-macchiaiolo, assimilando il sapore della pittura dal vero e imparando ad osservare grazie alle periodiche visite ai musei e collezioni private. Nel 1968 frequenta il liceo artistico a Carrara, dove inizia ad affinare il suo istinto pittorico che lo porta alla scelta annunciata di fare di questa passione una vera attività artistica. Durante l’ultimo anno di liceo (1972) tiene la sua prima personale a Milano dove venne particolarmente apprezzato per la sua originalità; seguirono altre esposizioni in diverse città, con l’acquisizione di una precisa posizione nel panorama figurativo. Nei suoi frequenti viaggi, in Italia ed all’estero, si arricchisce di nuovi stimoli ed esperienze, che lo portano a sviluppare temi lontani dalla concezione nostrana: nuove cromie, nuove architetture e nuove realtà di vita filtrate attraverso la sua personalità. E’ in America che Lomi ha la sua svolta: è lì infatti che nasce intuitiva la motivazione poetica e culturale dell’artista di riportare quello che si vede con innovazioni personali, con tagli d’immagine, lasciando però un minimo di leggibilità, resa ancor più chiara dalla presenza del “titolo” attraverso cui l’artista ci svela il perché abbia dipinto il soggetto in quel modo. I suoi soggetti difficilmente sono paesaggi, poiché l’artista ama la scelta del particolare reso con semplicità, linearità e sintesi. La vera e propria innovazione di Lomi è la scelta del legno come supporto delle sue opere: ante, fondi di cassetto, sportelli di comodino, vecchie porte e finestre munite ancora dei loro serramenti su cui dipinge a tempera esclusivamente le luci e le superfici illuminate dal sole, lasciando l’ombra alla volontà del legno. L’opera è dipinta solo per pochi ed essenziali tratti, senza per questo perdere la sua leggibilità ma al contrario accentuando contrasti cromatici resi mediante la prevalenza di tempere gialle e terra. Nella pittura di Lomi affiorano note poetiche evocanti serenità, ma anche fugaci malinconie e solitudini taciute che rendono suggestiva la sua pittura. Lomi esprime un concetto innovativo nel panorama artistico contemporaneo, senza però perdere di vista il figurativo e la sua tradizione. E’ un artista che vive il suo tempo, dimostrando però che è possibile e necessario convivere con le esperienze del passato. Ufficio Stampa: Anatrini Simona Tel./Fax +39 06 4884234 E-Mail simona@tartagliaarte.it www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it


Name: Galleria 61
Email: info@galleria61.com
From: Palermo
Date: 09/10/2006
Time: 17.01.53
 

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Sabato 14 ottobre 2006 alle ore 18.00 s’inaugurerà presso la Galleria Sessantuno (via XX Settembre, 61 - Palermo) la mostra personale di FRANCO POLIZZI “Luci”. Artista della luce calda e meridionale, Franco Polizzi continua ad indagare con il suo tratto delicato il paesaggio Ibleo. Lo sguardo di Polizzi però va oltre i brani, pur poetici, delle campagne ragusane, non si ferma alle porzioni di cielo e di mare che raffigura, scavalca i muri gialli di sole, i muretti a secco dei dintorni di Scicli. L’artista usa i contorni della realtà raffigurata come ponte, ne sfuma i limiti, ne trapassa i significati per gettarsi, anima e corpo, nelle profondità del sentire. Una pittura che attraverso le cose “normali” sprigiona la fascinazione del qualcos’altro, si immerge nella dimensione del sentimento, sprofonda nella percezione vera del reale e - proprio attraverso la raffigurazione della quotidianità e per mezzo di essa - arriva a tessere brani di poesia, ricuce geometrie di luci e ombre per portare lo spettatore ad un livello di lettura più profondo, più autentico. Le linee e gli spazi ombrosi del paesaggio attraverso le tapparelle di persiane immobili, il buio sfumato dei profili degli alberi sul terreno attraverso l’uso magistrale del pastello di Polizzi diventano sogni e invece, sono solo i brani più profondi - il Sud - del nostro essere. La mostra che comprende circa trenta opere, oli e pastelli, resterà aperta dal 14 ottobre all’11 novembre 2006 e sarà visitabile dal martedì al venerdì ore 17.00 - 20.00 il sabato ore 10.00 - 13.00 e 17.00 - 20.00 in via XX Settembre, 61 - Palermo tel/fax 091/329229 www.galleria61.com info@galleria61.com galleria61@gmail.com


Name: Associazione Culturale Darth
Email: info@darth.it
From: Bologna
Date: 10/10/2006
Time: 08.19.55
 

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Performance di strada nel Comune di Molinella Il Comune di Molinella ha indetto un nuovo premio con lo scopo di allargare il concetto di performance di strada nell’ambito della ricerca artistica contemporanea. Organizzato in collaborazione con la galleria L’Arte di Molinella e L’Associazione Culturale Darth di Bologna, la manifestazione ravvivera' le strade del comune del bolognese durante tutto il mese di dicembre. Aperto a chiunque si voglia cimentare nell'arte della performance di strada, il premio si svolgera' in due fasi: ai performer viene chiesta una documentazione video delle loro gesta, ed una giuria preselezionera' 24 artisti o gruppi che saranno poi invitati ad esibirsi per le strade di Molinella durante le domeniche di dicembre. Sara' una giuria composta da addetti ai lavori e pubblico a decretare il vincitore dei mille euro messi in palio dal comune. Al secondo e al terzo classificato, andranno rispettivamente premi per 500 e 200 euro. Si invitano professionisti e non a prendere visione del bando sui siti Internet sotto indicati e ad inviare le proprie adesioni entro e non oltre il 15 di novembre 2006. www.comune.molinella.bo.it www.gallerylady.it www.darth.it


Name: Fedele Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 11/11/2006
Time: 20.34.08
 

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La Nave Argo Mito, metafora e simbolo Sabato 18 novembre '06 - alle ore 10.00 - si inaugurerà, presso la galleria espositiva dell'Istituto Tecnico per Geometri G.G. Marinoni di Udine (viale Monsignor Nogara n. 2) la seconda esposizione della mostra itinerante di pittura, fotografia e didascalia - con catalogo - La nave Argo (Mito, metafora e simbolo), presente anche in internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net, degli artisti Fedele Boffoli e Massimo Rovereti (conclusa - con successo - da pochi giorni presso la galleria comunale ex Pescheria di Cesena, e prevista - per l'agosto 2007 - presso la sala d'arte S. Felice del Comune di Giovinazzo/Bari). La particolare rassegna, organizzata per promuovere gli aspetti universali e significativi - di immagini e narrazioni allegoriche - attivi in ogni tempo e forma d'arte, è patrocinata da: Associazione Culturale Comunicaria; Biennale D'Arte Contemporanea (Lecce), Club Unesco di Udine; Comuni di Cesena, Giovinazzo (BA), Trieste, Udine; Istituto Tecnico Statale per Geometri "G.G. Marinoni" di Udine; Provincia di Udine; Telefriuli (Il segno e il colore). La mostra, aperta fino al 7 dicembre '06, sarà visitabile tutti i giorni in orario 8-21 (dal lunedì al giovedì) e 8-13 (il sabato). Riportiamo, in proposito, alcune note esplicative dei critici d'arte Attilio Bazzani ed Eraldo Di Vita: """[...] Il Boffoli si distingue per quel segno particolare che è essenziale nell'attività artistica, l'inventività. Il mito, il simbolo, la metafora sono, per lui, soltanto degli archetipi, che devono essere decodificati e tradotti in immagini per diventare parlanti e rivelare i misteri della vita e della natura. L'archetipo è la prima forma dell'universo, il modello ideale, l'uno, che comprende il tutto, il contingente e l'eterno, l'intellegibile e l'enigmatico, il razionale e il passionale. E' l'archetipo il problema di fondo, il tema primario che il Boffoli affronta col suo lavoro d'indagine conoscitiva e rappresentazione immaginifica. Addentrarsi in questo mondo così complesso e variegato, coglierne i significati reconditi, è un'impresa difficile, perché richiede duttilità di pensiero e solida preparazione culturale, ma forse è ancor più arduo renderlo comprensibile ai fruitori mediante il discorso figurale. Per riuscirci bisogna avere due capacità congiunte: la mente del filosofo e l'estro del poeta [...] - A. Bazzani. ""[...] Massimo Rovereti ama la penombra, la nebbia fumosa degli incensi e degli interni. Nei suoi dipinti, tra sogno e realtà, si scoprono le verità che pochi di noi hanno il coraggio di ammettere: il mistero dell’amore per l’uomo, la fede che spesso lo sostiene e la speranza. Le tele di Rovereti sono ricche di suggestioni, di intelligenza poetica e di ironia; le atmosfere sono ottenute opacizzando i colori, che appaiono come diluiti nel tempo e nello spazio (L’uva di Zeusi, Il giardino misterioso, La famiglia? Sta bene grazie). Quella che l’artista dipinge è la società di oggi e il suo mondo parallelo, fatto di emozioni, di dolore e di gioia, di sentimenti nascosti e svelati, di ferite scoperte e rimarginate, il tutto presentato con grande poesia e sentimento [...]""". Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm www.anforah.artenetwork.net via Flavia, 70 - 34 138 Trieste tel. 338-2246495 Trieste, 2 novembre 2006


Name: Galleria La Vetrata
Email: info@germanopaolini.it
From: Roma
Date: 14/11/2006
Time: 09.39.31
 

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Galleria La Vetrata – Via Gesù e Maria, 23 (ang. Via del Babuino) - 00187 Roma Tel/Fax 0636006854 E-Mail: Lavetrata@libero.it www.gallerialavetrata.com TITOLO: GERMANO PAOLINI “La mia Toscana” INAUGURAZIONE: sabato 25 novembre, ore 18,30 CHIUSURA: 9 dicembre 2006 In questa personale, Germano Paolini torna a confrontarsi con i temi delle campagne toscane, ed ancora una volta ci coinvolge in un mondo pittorico denso di luci e contrasti materici Davanti ad una sua tela riscopriamo i silenzi della terra maremmana, gli odori di quella terra; dei campi, degli alberi secolari e dei loro muschi, delle braci immaginate accese nei borghi, della brezza delle spiagge deserte in autunno, odori che chiunque abbia visitato quei luoghi non potrebbe scordare. Ecco allora, come, in un contesto storico che predilige tecnologie ed arti contaminate, questa mostra personale viene a testimoniare il valore pittorico e l’efficacia intramontabile ed indiscutibile della pittura ad olio. ORARIO: domenica 26 novembre dalle ore 10,30 alle 13,00 dal martedì al sabato 11,00-13,00 / 16,00-19,30 lunedì chiuso LINK CORRELATI: www.gallerialavetrata.com www.germanopaolini.it


Name: Fedele Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 14/11/2006
Time: 09.42.41
 

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Lunedì 20 novembre '06 riapre i battenti aggiornata - all'indirizzo internet www.anforah.artenetwork.net - la mostra di liriche e immagini “Premio Internazionale Trieste Poesia” realizzata con le opere degli artisti della webgalleria Anforah (Fedele Boffoli, Rosalba Facecchia, Donatella Ferrante, Francesco Mignacca, Massimo Rovereti, Fabio Savoldi e Grazia Semeraro) e le poesie (pubblicate dal 1999 al 2006, nella collana Castalia, da Franco Puzzo Editore) dei vincitori delle numerose edizioni del Premio (da cui l'esposizione prende il nome) messo in palio dall'Associazione Culturale Club Anthares di Trieste (Miguel Barnet, Arturo Corcuera, Oliver Friggieri, Mateja Matevski, Álvaro Mutis, Justo Jorge Padròn, Amadou Lamine Sall). Sarà anche rappresentato sul web, da alcune sue poesie, lo scrittore-poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, premiato per l'anno 2006, abbinato ai quadri di Alfredo Davoli autore della mostra Maghreb (a cura di F. Boffoli e visibile anche in rete al citato sito) che sarà inaugurata, venerdì 1° dicembre '06 alle 16.30, presso la libreria In Der Tat di Trieste (via Diaz 10), alla presenza, ed in omaggio, dello stesso Ben Jelloun. La rassegna, inserita nel programma Webartmagazine-Anforah (progetto nazionale per la riscoperta del valore dell’Arte e il sostegno dei nuovi talenti artistici, patrocinato da Provincia e Comune di Trieste, Club Unesco di Udine e Città di Bari), resterà a disposizione dei navigatori delle rete per almeno un mese. (Informazioni IX Festival Internazionale di Poesia: 348-2812286) Trieste 13 novembre 2006 Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm Via Flavia 70 - 34 148 Trieste tel. 338-2246495


Name: Galleria Marconi
Email: galleriamarconidimarconiarconi@virgilio.it
From: 63030 Monteprandone (AP)
Date: 14/11/2006
Time: 20.23.14
 

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ASSOCIAZIONE CULTURALE OFFICINA S. GIACOMO HOTEL S. GIACOMO MONTEPRANDONE SFIORANDO L’ORIZZONTE. Tra le suggestioni dell’arte e gli incanti del paesaggio a cura di Nazzareno Luciani Ampio e profondo il paesaggio che si ammira dalle colline di Monteprandone (AP). E in questo scenario la rassegna “SFIORANDO L’ORIZZONTE. Tra le suggestioni dell’arte e gli incanti del paesaggio” si pone come un invito alla sosta e all’osservazione. Una serie di appuntamenti all’insegna dell’arte che proseguirà fino a dicembre 2007. In un contesto insolito 12 giovani emergenti si alterneranno, uno ogni mese, intervenendo con le loro opere all’interno dell’Hotel San Giacomo. Incontri che si avvarranno, di volta in volta, di curatori differenti e ai quali farà da contorno un ricco buffet offerto da Ermetina Mira e Franco Bovara e i vini messi a disposizione dall’azienda agricola offidana S. Giovanni di Di Lorenzo . FRANCESCA GENTILI testo di Dario Ciferri INAUGURAZIONE DOMENICA 19 NOVEMBRE 2006 ORE 18:00 la mostra terminerà il 14 Dicembre 2006 Il nostro corpo, lo osserviamo ogni giorno, quando ci alziamo, ci laviamo, trucchiamo, facciamo la barba. Si muove intorno a noi attraverso la pubblicità, la stampa, il cinema e non ultima la pornografia. Lo vediamo grasso, magro, vecchio, nudo, fresco o cadente. Il corpo umano è una costante di ogni nostro giorno. Il lavoro di Francesca Gentili da sempre viaggia sul corpo, lo rappresenta, lo scompone, zooma sui particolari, mette in evidenza segni e caratteristiche, dando vita a una pittura raffinata e attuale, riflessiva e minuziosa, che si muove tra figurativo e astratto. Il suo sguardo lo osserva come attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, lo scompone, e lo raffigura senza privarlo dei difetti, che spesso sono il vero punto distintivo di ogni persona. Nell’ultimo anno l’interesse della Gentili si è focalizzato sui volti, estrapolati e decontestualizzati da qualsiasi riferimento reale, sono i soggetti di una serie di lavori che osservano con ironia le espressioni e gli sguardi. I volti, non vengono mai dipinti dal vero, ma sono mediati attraverso la fotografia e trasformati dall’artista, sono teste, ma prive di corpo e di capelli. Alieni? Esseri geneticamente evoluti? Certamente sembrano personaggi di un film di fantascienza. È difficile distinguere tra l’espressione del viso e lo sfondo su cui questo si muove, ormai sono tutt’uno, si percepiscono gli occhi, il naso e la bocca, ma la fusione è in atto e non sembra reversibile. Come detto all’inizio la pittura della Gentili si muove intorno al corpo umano, e in queste opere, nella sua totale assenza è più presente che mai, gli sguardi che ci osservano sono spauriti, orgogliosi, indifferenti, ma la sensazione di assenza si avverte e non sembrano esserci più soluzioni. (Dario Ciferri) scheda tecnica curatore Nazzareno Luciani testo critico Dario Ciferri dal 19Novembre al 14 Dicembre Info: Hotel San Giacomo, via Giacomo Leopardi, 10 63030 Monteprandone (AP), tel. 0735.62545 fax 0735.62555 Associazione Culturale “Officina S. Giacomo”, tel. 3287180203rl]


Name: A ARTE STUDIO INVERNIZZI
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 21/11/2006
Time: 09.38.52
 

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La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 28 novembre 2006 la mostra personale dell'artista Ulrich Rückriem nella quale sono presentate opere realizzate appositamente per lo spazio espositivo. Ulrich Rückriem infatti ha realizzato per questa mostra 6 nuove sculture che, poste in relazione alle colonne presenti nello spazio espositivo, si integrano divenendo corpo unico con l'ambiente. Inoltre, partendo dal numero di 8 colonne l'artista ha creato 92 disegni su acetato ovvero le possibilità di disposizione delle 8 colonne su una scacchiera composta da 8 quadrati per lato che spostate in orizzontale, in verticale e diagonalmente, non s'incontrano mai, ma restano isolate nello spazio. L'artista presenta inoltre un "wall drawing" a grafite, realizzato per l'occasione, ripreso da una delle possibili variazioni dei disegni. Infine crea una ulteriore scultura sintesi di tutta la mostra, realizzando una seconda serie di disegni su acetato con le 92 possibilità di disposizione delle 8 colonne e racchiudendole in un box di vetro creando un "unicum" tra progettazione, disegno e scultura. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che documenta la mostra in galleria, contenente una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico. Ulrich Rückriem nasce a Düsseldorf nel 1938. Nel 1964 tiene la sua prima mostra personale alla Domgalerie di Colonia e nel 1969 espone alla Konrad Fischer Galerie a Düsseldorf. Negli anni Settanta gli vengono dedicate mostre in diversi musei quali il Museum Haus Lange a Krefeld, la Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, la Kunsthalle Tübingen, lo Städtische Museum Abteiberg a Mönchengladbach, la Frankfurter Kunstverein, il Museum of Modern Art di Oxford e il Kunstmuseum Bonn. Negli anni Ottanta e Novanta realizza grandi mostre in importanti spazi pubblici, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Westfalisches Landesmuseum a Münster, il Kröller-Müller Museum a Otterlo, il Palacio de Cristal al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2004 la New National Gallery di Berlino e lo Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum di Duisburg gli dedicano una mostra personale.


Name: Fondazione SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: Matera
Date: 21/11/2006
Time: 09.40.54
 

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L'appuntamento che Fondazione SoutHeritage dedica ai maestri del contemporaneo presenta il progetto sull'opera di Gianfranco Baruchello. La realizzazione della mostra consente l'apertura di un dibattito e la conoscenza di un'artista punto di riferimento della contemporaneità e della ricerca artistica della seconda avanguardia internazionale. La sua profonda consapevolezza del presente e il bisogno di calarsi nell'attualità hanno profondamente caratterizzato la ricerca estetica dell'artista costellata dall'uso di media diversi tra i quali: la pittura, l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l'azione e infine l'interesse per il cinema inaugurato nel 1964 con la produzione del celebre video Verifica Incerta. Baruchello è autore di operazioni e activities senza precedenti quali la formazione di società per la firma di opere (Artiflex S.r.l. 1968), la pratica dell'agricoltura e della zootecnia come indagine artistica in rapporto agli aspetti economico-politici del mercato delle arti (Agricola Cornelia S.p.A. 1973/81), la ricerca di significato dello spazio interno degli edifici (L'altra casa, 1978-79), la realizzazione di vasti spazi aperti (il "giardino" e il "bosco", dalla metà degli anni '80) pensati come spazi mentali e dell'immaginario. Nel clima sperimentale italiano degli anni Sessanta, vicino allo spirito degli scrittori e poeti del Gruppo '63 (Balestrini, Sanguineti, Giuliani), delle ricerche dello strutturalismo e dell' “opera aperta” (U. Eco), accanto a quanto avveniva nella musica d'avanguardia e del cinema sperimentale, Baruchello ha posto la sua ricerca in un ambito internazionale con mostre (dalla storica The New Realists alla Galleria Sidney-Janis di New York del 1962) e amicizie (Duchamp, Jouffroy, Lyotard, Lascault, Cooper, ecc.), contatti che sono rimasti all'origine o all'interno di molte sue operazioni artistiche. In quest'ottica se l'arte del XX secolo è storia dello sconfinamento dallo spazio della rappresentazione a quello della la vita, Baruchello è, di questa storia, il primo testimone. Gianfranco Baruchello (Livorno 1924), ha realizzato oltre centodieci mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come: Lousiana Museum - North Zealand, Musée d'Art Moderne - Parigi, SFMOMA - S.Francisco, MoMA - New York, Solomon Guggenheim Museum - New York, MoCA - Chicago, ICA - Londra, Museum of Philadelphia Civic Center, Hishhorn Museum - Washington, Institute d'Art Contemporain - Montreal, National Gallery - Melbourn, Padiglione d'Arte Contemporanea Milano, Palais de Beuax Art - Bruxelles, Palazzo delle Esposizioni - Roma, Carnegie Institute- Pittsburg, Centre Pompidou- Parigi, III Biennale di Sidney, Museum Ludwig - Colonia. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la 37°a, 43°a, 45°a Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta VI - Kassel e la Quadriennale d'Arte di Roma. Gianfranco Baruchello Titolo: Interno Sensibile Curatore: Carla Subrizi / Angelo Bianco Sedi: Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea - Via F.sco Paolo Volpe 6 - Matera Periodo: 25 novembre 2006 > 27 gennaio 2007 Orari: dal martedì al sabato 16.00 – 19.30 – ingresso libero Opening: sabato 25 novembre ore 18.00 Info: T. +39 0835 240348 / F. +39 0835 336425 / southeritagepress@southeritage.org La mostra è organizzata con il supporto di: Fondazione Baruchello - Roma Agenzia Lucana Sviluppo e Innovazione in Agricoltura Comune di Matera / Dip. Cultura Regione Basilicata Comunità Europea


Name: Galleria 61
Email: info@galleria61.com
From: Palermo
Date: 21/11/2006
Time: 09.41.50
 

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PIERO GUCCIONE “INTORNO ALL’ORIZZONTE” Presentazione di un video di Salvo Cuccia e inaugurazione della mostra personale Sabato 25 novembre 2006 alle ore 11.00 presso la Sala delle Capriate di Palazzo Steri (piazza Marina - Palermo) sarà presentato il video di Salvo Cuccia Piero Guccione - Intorno all’orizzonte. Sabato 25 novembre 2006 alle ore 18.00 presso la Galleria 61 (via XX Settembre, 61 - Palermo) si inaugurerà la mostra personale di Piero Guccione - Intorno all’orizzonte Giuseppe Alaimo, presidente dell’Associazione Culturale ARIES ha ideato e realizzato il video che, grazie anche alla regia di Salvo Cuccia, diventa una narrazione capace di attrarre lo spettatore nella poesia del maestro ragusano: attraverso interviste (a Maurizio Calvesi, Sergio Troisi, Paolo Nifosì, Piero Guccione); visioni delle opere del maestro (esposte in occasione della mostra antologica Piero Guccione. Opere 1962-2000 Comune di Palermo, Palazzo Ziino) e passaggi più a Sud nei luoghi di Guccione con il “suo” mare di Punta Corvo e le campagne di Scicli. La Galleria Sessantuno, che ha contribuito alla realizzazione del lavoro del regista palermitano (insieme all’associazione culturale ARIES), vuole festeggiare il suo decimo anno di attività anche con una mostra personale di Piero Guccione Intorno all’orizzonte, che si inaugurerà alle ore 18.00 dello stesso 25 novembre presso la Galleria 61 (via XX Settembre, 61 - Palermo). Video e mostra saranno in tal modo l’uno il controcanto dell’altra, nell’intento di raccontare una storia di arte e poesia, di amicizia e pittura. Nell’ottobre 1996 si inaugurava l’attività della Galleria Sessantuno con la mostra collettiva Figurazione negli Iblei, dieci anni di mostre e iniziative culturali che vengono sottolineati dall’omaggio che la Galleria intende fare con le due iniziative a uno degli esponenti più importanti della figurazione italiana contemporanea. Maestro ormai consacrato a livello internazionale Piero Guccione ha toccato l’essenza della pittura, la sua storia e la sua biografia pittorica lo hanno condotto all’essenziale, alla linea, al colore quasi puro, accecante. La figurazione sembra essere diventata quasi un pretesto per l’artista siciliano, il parlare del mare, seppur con la maestria che lo contraddistingue, ha raggiunto livelli altissimi e un’impalpabilità che sta nel superamento dei concetti fisici. In bilico fra costruzioni mentali che hanno il manto dell’olio e del pastello e movimenti profondi del sentimento della natura e della visione, Guccione tocca l’essenza delle cose. Le nuvole e il cielo, i grandi quadri in cui l’alto e aereo orizzonte si scontra con la materia di risulta, con i neri delle plastiche, con i legni e la pesantezza del reale, rimangono a galla negli occhi di chi li osserva come rivelazioni della verità del circostante. Eppure ancora un altro sentimento vive nell’arte di Guccione, le sue opere infatti si mostrano spogliate, scarnificate da intendimenti e prese di posizione, si stagliano nude, armate solo del lavoro di riflessione profonda e di intuizione artistica rara. Testi in catalogo di Cristina Alaimo e Davide Lacagnina. La mostra resterà aperta dal 25 novembre al 23 dicembre 2006 e sarà visitabile dal martedì alla domenica ore 17.00 - 20.00 il sabato anche ore 10.00 - 13.00 in via XX Settembre, 61 - Palermo - tel/fax 091/329229 www.galleria61.com - info@galleria61.comooit.com]female cum[/url]


Name: Linda Kaiser
Email: lindakaiser@kaiserart.net
From: Roma
Date: 22/11/2006
Time: 18.05.01
 

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LA BERTESCA-MASNATA in collaborazione con KAISER ART partecipa a RIPARTE ROMA INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART FAIR che si terrà presso l’HOTEL RIPA in via Orti di Trastevere 1 a ROMA v. 24 / s. 25 / d. 26 NOVEMBRE 2006 OPENING 24 nov., ore 18.00-22.00 – 25 e 26 nov., ore 15.00-22.00 VERNISSAGE 24 nov., ore 18-22 INGRESSO LIBERO la galleria presenta nella camera 218: OPERE del BILD. BALANCE ATELIER WIEN (Gerhard KOBRC, Rebecca SOURADJOU, Ewald WIKIDAL, Herbert ZIEGLER) COLLAGE di BIBESCO OLI SU TAVOLA di ADRIA SARTORE TELE di Alexandra GREDLER VIDEOPOESIE di Elena CHIESA MANIFESTI SOVIETICI degli anni Settanta Informazioni: www.riparte.it - www.ripartehotelartfair.com La Bertesca-Masnata - cell. +39-347-1560129 Via Assarotti 46/8 - 16122 Genova e-mail: francesco.masnata@inwind.it – www.labertesca.com Kaiser Art - cell. +39-347-2684946 Via del Molo 5 r. – 16128 Genova (indirizzo postale: C.P. 1823 - 16121 Genova) e-mail: info@kaiserart.net - www.kaiserart.


Name: PRISKA C. JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 22/11/2006
Time: 18.06.57
 

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PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S By Hand The Use of Craft in Contemporary Art In a response to the sleek forms and perfect angles of most late twentieth century design objects, many of today's artists and designers are returning to handmade work such as hand lettering, hand drawing, and hand sewing. By Hand features an international collection of the most noteworthy artists and shows their work in detailed photography and insightful texts. The pieces in this volume define an alternative view of contemporary art and design. Personal craft is emphasized over perfection and the personality of the artist is put forth as a key element of the finished product. From Kiki Smith's lovingly etched birds to Barb Hunt's knitted land mines to dynamo-ville's oneof- a-kind puppets to Evil Twin's hand-stitched publications, today's art revels in the care and consideration of craft... Princeton Architectural Press, New York, 2007 Complete list of artists in the book: Satoru Aoyama, Kelly Breslin, Margarita Cabrera, Rachel Cattle, Dave Cole, Robert Conger, Daphne & Vera Correll, Frederique Daubal, Rowena Dring, dynamo-ville, electricwig, Evil Twin Publications, Tess Giberson, Kirsten Hassenfeld, Kent Henricksen, Barb Hunt, Aya Kakeda, Andrew Kuo, Robyn Love, Victoria May, Brendan Monroe, Project Alabama, Karen Reimer, Carolyn Salas, Tucker Schwarz, Slow and Steady Wins the Race, Kiki Smith, Aaron Spangler, Anna Von Mertens, Shane Waltener, Rob Wynne Join Priska Juschka, the artists and the editors at the gallery on Friday November 24, 6:30-8:30 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by appointment.


Name: studio71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 22/11/2006
Time: 19.57.17
 

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Domenica 3 dicembre 2006 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la galleria d’arte Studio 71 di Palermo Via Fuxa n. 9 la mostra personale di: PIPPO GIAMBANCO “LA GALASSIA DELLA GIOIA” Pippo Giambanco artista particolarmente eclettico e versatile dopo le esperienze newyorkesi e milanesi si ferma nella sua città natale di Carini. In questa mostra dal particolare titolo “la galassia della gioia”, egli riversa, nelle sue opere, tutta la gioia e la spiritualità tipica di questo sensibilissimo artista. Non a caso molte sue opere sono dedicate: al cielo, al cosmo e in particolare alle galassie. Scrive Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: “(…)Lasciatosi alle spalle la rappresentazione classica, in cui tutto era ben delineato, col passare degli anni Pippo Giambanco ha modificato sia i suoi personaggi che lo sfondo entro cui essi si muovono dando vita ad un ambiente fatto essenzialmente di spirito. Così come accadeva nei mosaici bizantini o nelle pitture del duecento, egli estrae i suoi personaggi da un ambiente naturalistico per trasferirli in una dimensione mistica in cui vige la luce divina. Ma anche in questo nuovo “mondo” Giambanco non si discosta troppo da un certo sentimento panteistico che ha caratterizzato l’arte italiana rinascimentale e la sua precedente produzione pittorica. La natura, difatti, seppur ridotta a semplici curve e macchie di colore, è un elemento molto importante in quanto presenza ineluttabile di Dio. Dio e non divinità, perché in Giambanco la scissione è netta. Per lui non esiste la concezione pagana deistica fatta di mere ritualità e rappresentazioni vacue. La pittura di questo artista carinese scava più nel profondo, alla ricerca del mondo spirituale, un mondo non raggiungibile fisicamente, non visibile ma fortemente presente in quella parte del cosmo non ancora esplorata perché inesplorabile. Non stupisca, quindi, se molti suoi dipinti fanno riferimento a galassie divine. Le galassie di Pippo Giambanco, infatti, non sono quelle reali formate da ammassi gassosi, stelle e polvere stellare bensì anch’esse simboli dell’immenso amore di Dio, luoghi in cui si sviluppa una vita ultraterrena fatta di amore e fratellanza. (…)”Sullo spazio della tela, della carta, gli esseri di Giambanco sono “angeli” gentili e vezzosi a volte trafitti dalla vita quotidiana: cyborg metallici riecheggianti la figura dell’uomo di Latta de Il Mago di Oz creato da Frank Baum. Guardiani di virtù, teneri amanti, i fragili (solo apparentemente) abitanti del mondo di questo artista parlano, giocano e incantano lo spettatore facendosi latori di un messaggio di pace. Giovani donne intessono, con luminosi ed intensi sguardi, intime relazioni, svelando, ad ogni strato di corazza tolto, la certezza di un abbraccio celeste pronto ad accoglierci alla fine della nostra vita. La mostra, realizzata con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, resterà aperta fino al 17 dicembre 2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00 tutti i giorni festivi esclusi. Catalogo e ingresso gratuiti. Palermo li, 22/11/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it – www.studio71.it Mariella Calvaruso


Name: Federica Murgia
Email: lmfedeg@libero.it
From: Roma
Date: 25/11/2006
Time: 15.58.49
 

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COMUNICATO STAMPA Mostra PERSONALE DI PITTURA Titolo Petali di gioia Artista Luigi De Giovanni Inaugurazione Sabato 25 novembre – h. 19.00 cocktail Periodo 25 novembre – 7 dicembre 2006 da mar. a sab. h. 17.00-20.00 Indirizzo Studio Logos – Galleria d’Arte e Design - Via dei Fienaroli, 10 - 00153 Roma - Tel 06/5806118 Nota critica L’estasi languida di un’effusione panica nell’abbraccio serenante di un paesaggio interiore proteso sull’orlo di una struggente estenuazione crepuscolare, esplode a tratti in timbri squillanti nella “Joie de vivre” di corolle campestri vestite di cromatismi matissiani. Nella straordinaria levità del chiarismo mistico di De Giovanni, l’empito del flusso ondulatorio di emovenze segniche vince il limite percettivo della mimesi naturalistica e attinge alla vivida verità della visione, la segreta meraviglia del fiore dell’esistenza. Maria Claudia Simotti Studio LogoS -Via dei Fienaroli, 10 - 00153 Roma - Tel.06/5806118 e.mail: studiologos@email.it Luigi De Giovanni http://www.degiovanniluigi.comE.mail: lmfedeg@libero.it Biografia Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce). Si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo nel 1969. Nel 1974 si diploma, in Scenografia, all’Accademia delle Belle Arti di Roma. In questo periodo esegue le prime “Scalate sociali” opere che denunciano la rincorsa al potere. Dal 1970 al 1978 segue il Corso Libero del Nudo Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre. Nel 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva. Nel 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle tele e delle terre. Nel 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio. Nell’ 1980 sperimenta la tempera all’uovo; continua a realizzare opere con un unico filo conduttore: le “Scalate sociali”. Nel 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma inservibili, carta e tessuti. Inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo presenta alla Fiera Arco di Madrid. Nel 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad usare i jeans vecchi come tele per le sue opere di denuncia del consumismo e della violenza. MOSTRE PERSONALI Recenti 2002 - “Club Internazionale Lyceum” Firenze “Luce e Colori” dal 1 al 14/02 2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........” dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria “ Il Raggio Verde” Lecce 2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia 2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore nella luce” 2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore” 2003 - Galleria “III Millennio” Venezia 2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce 2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO Bruxelles 2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce 2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma 2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre 2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce 2005 Galleria “Della Tartaruga” Settembre 05 Roma 2005 Genesi del Colore settembre Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Piombino 2005 Genesi del Colore ottobre 2005 Culturale Sardi in Toscana, Piazza Santa Croce, 19, collaborazione con la galleria d’arte Mentana, Firenze 2005 PROFILI DELL'ESSERE Galleria d'Arte III Millennio – Venezia - dal 12 al 30 Novembre 2006 PANTAREI Galleria “Il Raggio Verde” di Lecce. 2006 Jeans SPAZIO CULTURALE MENTANA FIRENZE 2006 “Elios” Sala degli ulivi - Borgo Cardigliano Specchia (LE) presentato da Toti Carpentieri 2006 Profiles of his soul - SUTTA LE CAPANNE DU RIPA” Specchia (Lecce) MOSTRE COLLETTIVE recenti 2002 - Galleria “ Mentana” Firenze “ Insieme Presenze In Galleria” 2002 - “Convento dei Teatini” Lecce Panorami dello Spirito e della Cultura” “Kontemporanea VII edizione” Organizzata dalla Galleria “Il Raggio Verde” Lecce 2002 - “Artisti Per Un Anno” Galleria “Mentana” Firenze 2002 - “Aritmie” “ Immagini” Galleria “Il Raggio Verde” Lecce 2003- “ Panorama di Arte Contemporanea: la Scuola Romana” Raggio Verde Lecce - collaborazione con la galleria Helios di Frascati 2003 - “Rassegna D’Arte Kontemporanea” “Palazzo Marchesale”Arnesano. Organizzata dalle Gallerie: “Il Raggio Verde” di Lecce ed Helios” di Frascati. Patrocinio del Comune di Arnesano 2003/04 - “Arte 2004” galleria d’Arte “Mentana” Firenze 2004 - “Arte 2005” Teatro Everest 4 dicembre 16 gennaio Firenze 2005 - “Incontro con l’Arte” Spazio Espositivo Galluzzo 6 dic. 15 gen. Firenze 2005 - “ ART in LOVE” galleria d’arte “Mentana” 14/24 Febbraio Firenze 2005 - Spazio Culturale Mentana 12 maggio 12 giugno Firenze 2005 - “Marine D’Autore” galleria “Mentana” 29 giugno 15 luglio Firenze 2005 Uccellacci e Uccellini Galleria d'Arte "La Bacheca" Cagliari 2005 KONTEMPORANEA 2005 LECCE - CASTELLO CARLO V – BASTIONE SUD EST 2005 “Art in deep endence” GALLERIA 18 Bologna 2005 MALPENSA ARTE novembre "GALLERIA D'ARTE 18"- Bologna 2005 “DA LEUCASIA ALL'APPIA” dicembre2005 ROMA - Palazzo Pignatelli 2006 I GIOCHI DELLE METAFORE LA GALLERIA D'ARTE 18 A PARIGI DAL 28/01 AL 25/02 CHEZ LA GALERIE MARIE CLAUDE GOINARD 11, RUE VISCONTI PARIS 2006 "Un Pieno... d'arte" Giovedì 1 giugno ‘06, dalle 15.30 nuovo viaggio artistico- letterario Il Raggio Verde –Lecce 2006 “Nudo d’Autore” Galleria d’arte Mentana Firenze 2006 ?Arte Firenze dal 29 settembre al 2 ottobre Fortezza Da Basso – presentato dalla Galleria d’arte Mentana Firenze 2006 Sardegna Arte Fiera 2006 al Lido di Cagliari (cab. 15) presentato dalla galleria d’arte La Bacheca


Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Roma
Date: 26/11/2006
Time: 08.58.27
 

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COMUNICATO STAMPA A NATALE 100 ALBERI D’AUTORE PER LA RICERCA DI TELETHON SULLA DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE Torna il tradizionale appuntamento con “Il Natale dei Cento Alberi d’Autore” di Sergio Valente: le stelle dello spettacolo, del cinema, della moda, della cultura, dello sport e della musica si mobilitano in massa per una nuova causa di beneficenza. Roma, 6 - 12 dicembre 2006, Pio Sodalizio dei Piceni, Piazza San Salvatore in Lauro Dal 6 dicembre a Roma, creatività italiana e internazionale si incontrano in occasione dell’ormai celebre appuntamento con la solidarietà “Il Natale dei Cento Alberi d’Autore” ideato dal noto hairstylist Sergio Valente. Per il tredicesimo anno, le stelle dello spettacolo, del cinema, della moda, della cultura, dello sport, e della musica danno libero sfogo alla fantasia e alla creatività realizzando straordinari esemplari di “Alberi di Natale” unici e particolarissimi che vengono esposti in mostra e venduti con l’obiettivo di raccogliere fondi per un’Associazione che dedica le sue attività alla ricerca o al sostegno di realtà bisognose. Cento grandi personaggi per cento Alberi d’autore per sostenere, nell’edizione di questo anno, un progetto di ricerca del Comitato Telethon Fondazione Onlus per la distrofia muscolare di Duchenne condotta presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La manifestazione gode del Patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Roma, del Comune di Roma, della Camera Nazionale della Moda e di Alta Roma. Il Natale dei Cento Alberi d’Autore è la prima manifestazione nel suo genere che ha avuto in Italia ed in altri paesi vari tentativi di imitazione, nessuno dei quali paragonabile alla serietà e alla importanza della manifestazione autentica. L’evento nasce, infatti, nel 1994 da un’idea di Sergio Valente che da sempre coniuga la sua fervente attività lavorativa con l’impegno sociale a favore delle persone bisognose. Da allora oltre 1000 tra personaggi, stilisti e prestigiose aziende insieme a tanti altri sensibili amici hanno collaborato a far crescere di anno in anno questo progetto contribuendo fattivamente alla realizzazione di importanti progetti umanitari. La mostra presenterà quindi alberi di ogni forma e materiale, di cristallo o di cioccolato, di seta o di vetro, di plastica o di materie preziose, grandi e piccoli, che rispecchiano lo stile e la personalità di chi li ha realizzati dando origine anche ad una curiosa e insolita vetrina dello stile unico e inimitabile che è il Made in Italy. Tra i sostenitori di questa edizione (in ordine alfabetico): ACCADEMIA COSTUME E MODA- ACQUA DI PARMA-AGATHA RUIZ DE LA PRADA-ALBERTA FERRETTI – ALESSANDRO DELL’ACQUA – ALESSIA MARCUZZI – ALTA ROMA – ALVIERO MARTINI-ANDREA PATRIZI- ANNA FALCHI – ANNA FENDI- ANTICA MURRINA- ANTONELLA CLERICI –ANTONIA DEL LATTE – ANTONIA LISKOVA – ARIANNA MARCHETTI – BALDININI – BOSCOLO – BRACCIALINI BORSE – BRUNO VESPA- CARLO PIGNATELLI- CASA DAMIANI- CELINE- CESARE PACIOTTI- CHIARA BONI- CLAUDIA CARDINALE- CLAN BANLIEUE- CRISTIANA CAPOTONDI- CUSTO BARCELONA-COSTUME NATIONAL-DIESEL- DINO TRAPPETTI per SARTORIA TIRELLI- DOTTI- Domenico Lotti per DO–MI-MI- ELENA RUSSO- ELIE SAAB –ETHIC-ENRICO MIGLIO- ENRICO LOVERSO- ERMANNO SCERVINO- ERNESTO ESPOSITO- FABIO CANINO- FABIO GRASSI- FAUSTO SARLI- FIORELLO BALDINI (VIVA RADIO 2) – FIORUCCI- FLORINDA BOLKAN- FRANCESC NERI e CLAUDIO AMENDOLA – FRANCESCO BRUSCIA–FRANCO CIAMBELLA-FRANKIE MORELLO-FRETTE-GABRIELLA MARIOTTI- GATTINONI- GERARDO DI SALVATORE- GERARDO SACCO- GIANFRANCO FERRE’ – GIANNA NANNINI- GIANNI CALIGNANO- GIANPAOLO GIANNOTTI- GIGI D’ALESSIO-GIORGIO PANARIELLO- GIUSEPPE ZANOTTI per VICINI- GRIMALDI E GIARDINA- ILARIA e SAMANTHA DE GRENET CON THE HEART OF THE CHILDREN- ISABELLA FERRARI-- JAMAL TASLAQ- JANET DE NARDIS- JEAN PAUL TROILI- JINNY STEFAN- ICEBERG- I PINCO PALLINO- KOEFIA – LENNY E CINTHIA KRAVITZ- LINDA BATTISTI- LORENZO RIVA – L’OREAL-LORETTA GOGGI-LUCA CARBONI- LUCA GIURATO E ELEONORA DANIELE-LUCIO DALLA- LUGHIA- LUIGI SCIALANGA- LUIGI BALLARIN- LUISA CORNA – MALO -MARELLA FERRERA- MARGHERITA BUY- MARIAGRAZIA CUCINOTTA- MARIO CEROLI- MARISA PADOVAN- MARUSKA ALBERTAZZI- MATILDE BRANDI- MERCEDES BENZ ROMA – META CINEMA GIOVANNI TAMBERI- MICHELE CUCUZZA-MITA MEDICI - NICKY NICOLAI E STEFANO DI BATTISTA - NINO LETTIERI COUTURE- ORNELLA MUTI- PAOLA PEREGO- PATRIZIA PELLEGRINO- PHILOSOPHY- PIERO FIGURA- PINO STRABIOLI-RAUL E CHIARA BOVA- RENATO BALESTRA- RINASCENTE- ROBERTA CAPUA-ROSANNA LAMBERTUCCI- ROSY GARBO- ROXANNE LOWIT – SABRINA FERILLI- SAMUELE BERSANI- RITA MOSCA per ALL AND MORE- SERGIO CIUCCI- SERGIO FABIO ROTELLA- SOPHIA LOREN- SONIA FORTUNA- STEFANO ACCORSI E LETIZIA CASTA’ – THES & THES- TOD’S – TOSCA D’ACQUINO- VALENTINO- VALERIA FABRIZI – VALERIA MARINI- VIC MATIE’ O.X.S-VINCENZO MERLI - VINCENZO ONORATO “MASCALZONE LATINO” WOLFORD - YVONNE SCIO’. Sergio Valente Via dei Condotti,11 – Roma Tel. +39.06.6794515; Fax +39.06.69940696; e -mail: sergiovalenteic@virgilio.it Ufficio Stampa: Federica Facchinato: tel. 338.4239781 - facfe@libero.it – 100alberi@gmail.com Eduardo Tasca : tel. 335.5289325 – etasca@genie.it www.ilnataledei100alberidautore.net


Name: Boffoli
Email: fedeleboffoli@alice.it
From: Trieste
Date: 26/11/2006
Time: 08.59.50
 

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Il Tango dell'Onda (Presentazione libro, performance di teatro-danza e mostra d'arte) Lunedì 27 novembre '06 - alle ore 18.00 - presso il Circolo Ufficiali del Presidio Militare di Trieste in via Università 8, nell'ambito delle manifestazioni previste per il IX° Festival Internazionale di Poesia organizzato dall'Associazione Culturale Club Anthares e da Franco Puzzo Editore, si terranno la presentazione del libro di liriche e immagini "Il Tango dell'Onda" (a cura di Fabio Russo) degli artisti Fedele Boffoli, Paride Alessandro Cabas e Francesco Mignacca (postfazione di Ubaldo Sincovich - Ed. Il Murice Trieste), presente anche internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net anche con opere di Francesco Boffoli), e lo spettacolo teatrale di tango argentino e poesia (coreografie: U. Sincovich e Silvia Galetti; scenografie e testi: F. Boffoli) sui temi del Tango e dell'Onda messo in scena dai tangueri Avon Christelle, Iginia Cairo, Francesco Cerisola, Mauro Damiani, Maura Felluga, Loredana Groppazzi, Dino Mancarella, Giuseppe Militare, Ester Orlando, Thierry Periquet, Bruno Qualizza, Francesco Simonelli, Viviana Zinetti. L'iniziativa, ideata dalla webgalleria d'arte e poesia Anforah con patrocinio di Comune e Provincia di Trieste, Club Unesco di Udine e Città di Bari, mira a rilanciare - mediante eloquenti e poetiche immagini create da testi, dipinti e animazioni di ballo - l'eleganza e la delicatezza di un ballo, ormai intramontabile, troppo spesso maldestramente indicato come triste ed equivoco da perniciosi e consumistici stereotipi cinematografici. Così scrive, del Tango dell'Onda, la celebre cantante Milva la rossa, che ha condiviso alcune indimenticabili performance del geniale musicista argentino, di origini italiane, Astor Piazzolla a cui è - in parte - dedicato l'evento: "Magnifica e validissima iniziativa. Per una cantante come me, che ha lavorato con il più grande musicista di tanghi Astor Piazzolla, è un'iniziativa, come già detto straordinaria, e per me personalmente commovente.". (IX Festival Internazionale di Poesia info: 348-2812286) Trieste 24 novembre 2006


Name: Lucas Matias Segovia
Email: uki_segovia@hotmail.com
From: Buenos Aires
Date: 26/11/2006
Time: 09.02.18
 

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Lucas Segovia Proximas fechas MES DE DICIEMBRE: 3 Estadio Central Norte- Rcia.Chaco/ 6 Fiesta del pueblo- Pampa del Infierno/ 8 Dionis-castelli Chaco/ 9 Cafe del Sol- Corrientes 10 Fiesta del Girasol Tres Isletas- Chaco/ 14 Casa del Chaco Bs As/ 15 Peña Arg. Juan Lavalle- Delviso Bs As/ Lucas Segovia-2006 www.lucassegovia.miarroba.com Movimiento Litoral Durante el mes de Enero del próximo año se llevara a cabo unos de los movimientos que hacia rato no se concretaban en esta parte del país,( Zona Litoral). El Movimiento Litoral es una propuesta musical que recorrerá todas las provincias dejando la a criterio del publico el idioma creador de músicos como Jorge Fiorio(Misiones) ; Lucas Segovia ( Chaco) ; Patricia Gómez ( Santa Fe) ; La Simiente ( Formosa). A esta delegación de artistas que ya tienen un espacio ganado entre la gente del Nordeste Argentino, los respaldarà un trabajo discográfico que estará a la venta en todo el litoral y Buenos Aires, provincias donde se estarían presentando el próximo mes. El CD estará compuesto por canciones interpretadas y de autoria de y por los grupos involucrados en el proyecto. Tambien vale destacar que Lucas Segovia estaria presentando su 4to trabajo discogràfico el 14 de diciembre en Buenos Aires titulado "Piel De Margarita". Asi tambien Jorge Fiorio estaria haciendo el lanzamiento de su disco "Un Hombre De Mi Edad" el 8 de dicienbe en Misiones En tanto la Simente y Patricia Gómez estarian lanzando sus disco en año entrante, por ello se decide hacer un disco de promociòn compuesto por estos cuatros intéprete de la música del Litoral Argentino, para poder difundir las costumbres de esta zona que tanto nos dio. Organiza: La Butaca Producciones labutacaproducciones@hotmail.com www.lucassegovia.miarroba.com INFORMES Y CONTRATACIONES: 03722-15302473


Name: Vinni Scorsone
Email: vinniscorsone@alice.it
From: Palermo
Date: 26/11/2006
Time: 09.05.28
 

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Domenica 3 dicembre 2006 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la galleria d’arte Studio 71 di Palermo Via Fuxa n. 9 la mostra personale di: PIPPO GIAMBANCO “LA GALASSIA DELLA GIOIA” Pippo Giambanco artista particolarmente eclettico e versatile dopo le esperienze newyorkesi e milanesi si ferma nella sua città natale di Carini. In questa mostra dal particolare titolo “la galassia della gioia”, egli riversa, nelle sue opere, tutta la gioia e la spiritualità tipica di questo sensibilissimo artista. Non a caso molte sue opere sono dedicate: al cielo, al cosmo e in particolare alle galassie. Scrive Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: “(…)Lasciatosi alle spalle la rappresentazione classica, in cui tutto era ben delineato, col passare degli anni Pippo Giambanco ha modificato sia i suoi personaggi che lo sfondo entro cui essi si muovono dando vita ad un ambiente fatto essenzialmente di spirito. Così come accadeva nei mosaici bizantini o nelle pitture del duecento, egli estrae i suoi personaggi da un ambiente naturalistico per trasferirli in una dimensione mistica in cui vige la luce divina. Ma anche in questo nuovo “mondo” Giambanco non si discosta troppo da un certo sentimento panteistico che ha caratterizzato l’arte italiana rinascimentale e la sua precedente produzione pittorica. La natura, difatti, seppur ridotta a semplici curve e macchie di colore, è un elemento molto importante in quanto presenza ineluttabile di Dio. Dio e non divinità, perché in Giambanco la scissione è netta. Per lui non esiste la concezione pagana deistica fatta di mere ritualità e rappresentazioni vacue. La pittura di questo artista carinese scava più nel profondo, alla ricerca del mondo spirituale, un mondo non raggiungibile fisicamente, non visibile ma fortemente presente in quella parte del cosmo non ancora esplorata perché inesplorabile. Non stupisca, quindi, se molti suoi dipinti fanno riferimento a galassie divine. Le galassie di Pippo Giambanco, infatti, non sono quelle reali formate da ammassi gassosi, stelle e polvere stellare bensì anch’esse simboli dell’immenso amore di Dio, luoghi in cui si sviluppa una vita ultraterrena fatta di amore e fratellanza. (…)”Sullo spazio della tela, della carta, gli esseri di Giambanco sono “angeli” gentili e vezzosi a volte trafitti dalla vita quotidiana: cyborg metallici riecheggianti la figura dell’uomo di Latta de Il Mago di Oz creato da Frank Baum. Guardiani di virtù, teneri amanti, i fragili (solo apparentemente) abitanti del mondo di questo artista parlano, giocano e incantano lo spettatore facendosi latori di un messaggio di pace. Giovani donne intessono, con luminosi ed intensi sguardi, intime relazioni, svelando, ad ogni strato di corazza tolto, la certezza di un abbraccio celeste pronto ad accoglierci alla fine della nostra vita. La mostra, realizzata con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, resterà aperta fino al 17 dicembre 2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00 tutti i giorni festivi esclusi. Catalogo e ingresso gratuiti. Palermo li, 22/11/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it – www.studio71.it Mariella Calvaruso


Name: Kaiser Art
Email: info@kaiserart.net
From: Genova
Date: 26/11/2006
Time: 09.06.46
 

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VENERDI’ 1° DICEMBRE 2006 alle ore 18,30 a Genova presso la Libreria L’Albero delle Lettere di Stefania Usai in Via di Canneto il Lungo 38 r. ANNA presenta ai lettori il suo ultimo libro “QUADERNO DI JACOPO” uno dei titoli di AutoCircuito, società di distribuzione di autoprodotti approvati dai Librai. L’incontro sarà condotto da Linda Kaiser. Il diario di un ragazzo che diventa uomo, che sceglie di vivere la propria vita, “negli errori e nelle soluzioni semplici”. Il racconto dei rapporti che rendono tale una persona. I pensieri e le frasi lapidarie, gli affetti e le passioni, le riflessioni sui ruoli, i diritti e i doveri, la raggiunta consapevolezza di sé maturata attraverso la scrittura epistolare. Il Quaderno di Jacopo è dedicato a tutti i figli che sentono l’esigenza del proprio padre. L’entrata è libera e ai presenti sarà offerto un aperitivo a base di Bellini, sponsor tecnico delle iniziative di AutoCircuito. L’autrice firmerà le copie del libro. Per informazioni: L’Albero delle Lettere di Stefania Usai Tel./fax 010-8696944 – Cell. 347-9490360 E-mail: lalberodellelettere@tiscali.it AutoCircuito: www.autocircuito.it Cell. 335-6098232


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 27/11/2006
Time: 18.14.19
 

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La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 28 novembre 2006 la mostra personale dell'artista Ulrich Rückriem nella quale sono presentate opere realizzate appositamente per lo spazio espositivo. Ulrich Rückriem infatti ha realizzato per questa mostra 5 nuove sculture che, poste in relazione alle colonne presenti nello spazio espositivo, si integrano divenendo corpo unico con l'ambiente. Inoltre, partendo dal numero di 8 colonne l'artista ha creato 92 disegni su acetato ovvero le possibilità di disposizione delle 8 colonne su una scacchiera composta da 8 quadrati per lato che spostate in orizzontale, in verticale e diagonalmente, non s'incontrano mai, ma restano isolate nello spazio. L'artista presenta inoltre un "wall drawing" a grafite, realizzato per l'occasione, ripreso da una delle possibili variazioni dei disegni. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che documenta la mostra in galleria, contenente una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico. Ulrich Rückriem nasce a Düsseldorf nel 1938. Nel 1964 tiene la sua prima mostra personale alla Domgalerie di Colonia e nel 1969 espone alla Galerie Konrad Fischer a Düsseldorf. Negli anni Settanta gli vengono dedicate mostre in diversi musei quali il Museum Haus Lange a Krefeld, la Kunsthalle Tübingen, lo Städtische Museum Abteiberg a Mönchengladbach, la Frankfurter Kunstverein, il Museum of Modern Art di Oxford, lo Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven e il Kunstmuseum Bonn. Negli anni Ottanta e Novanta realizza grandi mostre in importanti spazi pubblici, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Westfalisches Landesmuseum a Münster, il Kröller-Müller Museum a Otterlo, il Palacio de Cristal al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2004 la Neue National Galerie di Berlino e lo Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum di Duisburg gli dedicano una mostra personale. -------------------------------------------------------------------------------- A arte Studio Invernizzi gallery presents on Tuesday 28 November 2006, a solo exhibition of Ulrich Rückriem, in which works realized in specific connection with the space of the gallery are presented. For this exhibition Ulrich Rückriem realized 5 new sculptures that, interacting with the columns of the exhibition space, complement each other and become one thing with the environment. From the 8 columns, the artist was able to create 92 drawings on acetate paper that show the possibilities of displacing the 8 columns on a chessboard composed of 8 squares on each side. No matter how the columns are moved - horizontally, vertically, or sideways - they won't ever meet, but will remain isolated in the space. Moreover, the artist presents a graphite wall drawing, specially realized for the occasion, which is taken from one of the possible drawing variations. On the occasion of the exhibition a catalogue displaying the exhibition, containing a poem by Carlo Invernizzi and bio-bibliographical notes, will be published. Ulrich Rückriem is born in Düsseldorf in 1938. In 1964 his first solo exhibition takes place at the Domgalerie in Cologne and in 1969 he will expose at the Konrad Fischer Galerie in Düsseldorf. During the 70’s several Museums, like the Museum Haus Lange in Krefeld, the Kunsthalle Tübingen, the Städtische Museum Abteiberg in Mönchengladbach, the Frankfurter Kunstverein, the Museum of Modern Art in Oxford, the Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven and the Kunstmuseum Bonn, dedicate exhibitions to him. During the 80’s and the 90’s Ulrich Rückriem realizes big exhibitions in important Public Spaces, among them the Centre Georges Pompidou in Paris, the Westfalisches Landesmuseum in Münster, the Kröller-Müller Museum in Otterlo, the Palacio de Cristal, at the Palacio de Cristal al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in Madrid, the Städtische Galerie im Lenbachhaus of Munchen and the Stedelijk Museum of Amsterdam. In 2004 the New National Gallery of Berlin and the Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum of Duisburg dedicate a solo exhibition to him.


Name: EDE ART e Tartaglia Arte
Email: organizzazione.artistica@tartagliaarte.com
From: Milano
Date: 30/11/2006
Time: 18.23.11
 

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PIERO TARTAGLIA a cura di Adelinda Allegretti Ede Art Via del Crocefisso, 40 – Corbetta (MI) Tel. 02-97487205 Orari: da lunedì a venerdì 9,30-12,30/14,30-18; sabato e domenica su appuntamento Inaugurazione martedì 5 dicembre dalle ore 18 alle 22 Fino al 7 gennaio 2007 Martedì 5 dicembre 2006 dalle ore 18 alle 22, la galleria EDE ART, in collaborazione con la galleria Tartaglia Arte, a cura di Adelinda Allegretti, inaugurerà la mostra personale dell'artista Piero Tartaglia, "Fondatore del Disgregazionismo" Verranno esposti 20 dipinti, olii e tecniche miste di medie e grandi dimensioni dalle tendenze astratte e informali che elaborano il colore come in un patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente il problema del rigore. Il Disgregazionismo è una creatura architettonica di Piero Tartaglia, egli usa questa architettura non come denuncia moralistica, ma come capacità lucida dell'utilizzo dell'impossibilità stessa nello stravolgimento possibile di un linguaggio, dove nulla è impossibile ma tutto diventa oggetto di una messa in immagine. Nelle sue tele avviene una vera e propria esplosione di colore, che cattura l’attenzione e l’animo dello spettatore, anche il più inesperto, il quale diventa il protagonista di una nuova dimensione senza forma, in cui sono i colori irruenti a dettare le regole. E' lui il caposcuola riconosciuto dalla critica mondiale che si assume la responsabilità della riedificazione dei valori costruiti e da costruire. La mostra durerà fino al 7 gennaio 2007 nei seguenti orari: da lunedi a venerdi 9,30 - 12,30/14,30 - 18,00 sabato e domenica su appuntamento tel 0297487205 edeart@edeart.it Testo critico Sublimazione. Se c’è un termine che possa cercare di fornire una chiave di lettura per le opere di Piero Tartaglia è proprio questo. Sublimazione dell’oggetto, del quotidiano, della realtà che ci circonda, delle emozioni che ci offuscano la mente o che attanagliano il cuore, dei ricordi che balzano alla memoria, della paura. Sublimazione di ogni aspetto della vita. Dietro ogni opera d’arte prima dell’artista c’è l’uomo - che vive, sente, a volte gioisce ma molto più spesso soffre - , ma quando ciò che gli antichi chiamavano dionisiaco prende il sopravvento, quando la divinità si impossessa dell’anima umana, travolgendola ed annientando ogni rigor di logica, allora è l’Artista ad emergere ed a divenire egli stesso un demiurgo. E nelle opere di Tartaglia questo scarto tra quotidianità e sublime è talmente evidente che quasi si rende tangibile. L’azione della pennellata, la ricchezza cromatica, le forze centrifughe e centripete che si ostacolano a vicenda creando un’esplosione di energia che la bidimensionalità del supporto a stento riesce a trattenere, contribuiscono a rendere viva, palpitante ogni sua creazione. Difficile non rimanere emotivamente coinvolti dai lavori di Tartaglia, come pure immaginare che, almeno in origine, il bianco ha regnato, candido ed incontrastato, su quelle stesse tele che ora sono dominate da una ricchezza cromatica e materica ottenuta grazie all’utilizzo di oli e vernici. Pochi i titoli che accompagnano il corpus delle sue opere, a voler guidare la visione e la percezione del fruitore, che invece altrove è volutamente lasciata libera di cercare un senso personale: I cedri del Libano in cui addirittura si leggono con evidente nitidezza le foglioline verdi degli alberi, Naufragio dove, proprio partendo dal titolo siamo spinti a ricercare la forma della nave ed i volti della disperazione – e quanti se ne trovano! – , Presenze, in cui lettere dalla silhouette scura dominano lo spazio con la loro ingombrante presenza fisica – è l’uomo, essere comunicante per antonomasia? –. Un’ultima considerazione sulle opere più recenti qui esposte, datate 2006 e caratterizzate da un formato ridotto (di 60x60 cm appena), che contribuisce a renderli dei piccoli e preziosi gioielli. In Fu forma una sorta di scuro triangolo si incunea in una massa magmatica dagli effetti quasi metallici, e ne viene fagocitato. È la sublimazione, per ritornare a noi, della paura. L’Arte vince su tutto. Ed il circolo si chiude. Adelinda Allegretti in collaborazione con la Galleria Tartaglia Arteap-phentermine.htm>cheap phentermine</a> Don't delete. Help homeless children, thanks


Name: damianoferrara art
Email: info@damianoferrara.it
From: Sondrio - Palazzo Martinengo
Date: 01/12/2006
Time: 12.33.03
 

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damianoferrara art via diaz, 15 91011 alcamo tel-fax 092428278 3356585893 www.damianoferrara.it email: info@damianoferrara.it Gentile Galleria Ho il piacere di invitarvi alla mostra “terra per uomini liberi” che si terrà a Sondrio dal 4 al 13 dicembre 2006 Cordiali saluti Damiano Ferrara "Terra per Uomini Liberi" Prenderà il via ufficialmente il 4 dicembre 2006 e continuerà fino al giorno 13 dello stesso mese la mostra collettiva di carattere internazionale dal titolo: Terra per Uomini Liberi. La rassegna culturale vanta il patrocinio del Comune di Sondrio e sarà ospitata nelle sale espositive di Palazzo Martinengo. Il titolo della rassegna prende ispirazione dall'antico nome longobardo della città di Sondrio che stava a indicare le terre coltivate direttamente dai proprietari, quindi da uomini liberi. Un'altra connessione con il titolo della mostra lo si ritrova nella sede stessa della rassegna: Palazzo Martinengo. Il palazzo deve il suo nome a Ulisse Martinengo conte di Barco, facente parte di quella schiera di seguaci della Riforma protestante che per sfuggire alle persecuzioni dei cattolici si rifugiarono in queste terre. Uomini liberi, lavoratori e pensatori indipendenti che hanno cercato di sfidare le convenzioni sociali e i dogmi. La mostra vuole prendere spunto da questo concetto per presentare artisti contemporanei, innovativi che, con le loro opere, cercano di trasmettere il loro messaggio al mondo. Nuove tecniche nuove sperimentazioni artistiche, idee e punti di vista differenti e comunque sempre sorprendenti. Sondrio e Palazzo Martinengo diventeranno così un luogo di rifugio per liberi pensatori e per artisti, le cui le idee e proposte troveranno terreno fertile per crescere e svilupparsi diventando motivo di confronto di arricchimento reciproco e di scambio. Nessun percorso prestabilito ma solo differenti suggestioni che richiamano all'uomo, alla natura, alla materia, alla spiritualità e alla quotidianità e che si susseguiranno in maniera ariosa e svincolata da costrizioni, permettendo così allo spettatore di lasciarsi emozionare e di far vagare la propria mente in modo libero e soggettivo, proprio come deve essere di fronte a una esposizione artistica. Lista artisti presenti in esposizione: Fabrizio Bellanca Andrei Dobos Charlotte Engelhaart Anja Etwal - Nielsen Damiano Ferrara Sergio Giannattasio Giò Guerzoni Mia Laenen Marco Minotti Franco Napoli Lucy O' Donovan Andrea Oliva Walter Passarella Antonia Pozzoli Hanna Rees Han Sinke Heli Tuhkanen Tonie Van Marle La mostra sarà inoltre un susseguirsi di eventi culturali e di aggregazione che si svolgeranno durante tutto il periodo di apertura: Lunedì 4 dicembre ore 18.00 inaugurazione della Mostra Discorso di apertura tenuto dai vertici di Camaver Kunsthaus International e Camaver Kunsthaus di Simona Cao. Intervento Mario Cotelli , Presidente del consorzio turistico di Bormio presentato dal Circolo Culturale Sondrio Liberale, sul tema "Sondrio Hub culturale e turistico della Provincia" Visita guidata della mostra Rinfresco a base di prodotti tipici della Valtellina L'evento sarà ripreso dalla emittente televisiva Teleunica. Venerdì 08 dicembre ore 18.00 Presentazione del libro Acino della Notte di Giuliana Rigamonti. L'autrice leggerà alcune poesie tratte dalla sua ultima raccolta. Presenta Laura Novati Intrattenimento Musicale. Rinfresco a base di prodotti tipici della Valtellina Sabato 09 dicembre Visite guidate alla mostra


Name: Sabrina Raffaghello
Email: info@sabrinaraffaghello.it
From: Ovada (Al)
Date: 01/12/2006
Time: 15.30.42
 

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Città di Ovada via cairoli 42 15076 ovada (al) tel/fax0143 468046 mobile 3341290405 e-mail info@sabrinaraffaghello.it web. www.sabrinaraffaghello.it Serie grandi eventi arte contemporanea Città di Ovada Questa mostra di fine anno,dell’artista parmense Marilena Sassi, chiude un ciclo di eventi legati all’arte contemporanea organizzati in collaborazione con SABRINA RAFFAGHELLO ARTE CONTEMORANEA. L’evento che l’artista ha concepito in fase embrionale nel 2000 e che nel corso degli anni ha concretizzato in tutte le sue fasi composite porta alla luce una tematica estremamente attuale che apre il campo ad un dibattito culturale sociale, la crocifissione, il suo valore escatologico, il rapporto uomo-donna e la valenza del gesto come percorso taumaturgico di rinascita e purificazione. La mostra abbraccia diverse possibilità espressive illustrando questo cammino intimo attraverso un repertorio fotografico visibile negli spazi della Loggia di San Sebastiano e della Galleria Sabrina Raffaghello di via Cairoli 42, e una parte performativa che alterna musica danza e teatro; coinvolgendo la compagnia di danza “WELTANSCAHUNG” diretta da Annarita Ronconi, l’attore Matteo Gazzolo che reciterà un testo tratto dalla decima stazione della Via Crucis di Paul Claudel , alcuni intermezzi musicali tratti da Bach Mozart e Verdi, e una parte propriamente legata all’opera dell’artista che esegue in contemporanea un’ azione gesto–pittura legata al simbolo della croce. Tutto l’evento sarà filmato da Red Ronnie che al termine della performance introdurrà una discussione su come la croce è un simbolo del tutto contemporaneo spaziando dall’arte alla musica alla cultura. Una miscellanea, dove immagine, corpo, musica e teatro si fondono per dar luogo a quel particolare istinto creativo che mette l’uomo al centro dei percorsi dell’arte contemporanea. Marilena Sassi PASSIONE Vernissage domenica 3 dicembre ore 16.30 Antica Loggia di San Sebastiano e Galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea Dal 3 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007. Loggia di San Sebastiano Spazio galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea sabrina raffaghello arte contemporanea via cairoli 42 , 15076 ovada.tel/fax 0143 821190-0143468046 mob. 3341290405 – www.sabrinaraffaghello.it e-mail info@sabrinaraffaghello.it Testi ed interventi critici cura di GIANNI OLIVIERI Assessore alla Cultura Città di Ovada ,ELENA FORIN , RED RONNIE . Presentazione e intervento di Red Ronnie per Roxi Bar mensile multimediale di musica arte cinema e cultura. Performance dell’artista Marilena Sassi ore 17.00 loggia di San Sebastiano in collaborazione con la compagnia di Danza Teatro WELTANSHAUNG ed intervento drammaturgico di Matteo Gazzolo liberamente tratto da un testo di Paul Claudel ( x stazione de Via Crucis) Luci :Stefano Gorreri Con il patrocinio della Provincia di Alessandria e della Città di Ovada. Oraganizzazione e allestimenti Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea Ideazione Città di Ovada Direzione artistica Elena Forin Sabrina Raffaghello Catalogo a cura di SR edizioni PASSIONE di Elena Forin Michelangelo, con il Giudizio Universale, aveva stravolto tanto il mondo dell’arte quanto quello dei fedeli, eppure la carica innovativa di quel grandioso affresco ha risvolti fondamentali non solo a livello iconografico e biblico in senso stretto, ma ha la portata rivoluzionaria di tutte quelle opere che hanno sancito un inizio, che hanno aperto ad una nuova consapevolezza e ad un diverso modo di considerare le cose. Da allora infatti, l’arte religiosa e a tematica sacra non poté più essere la stessa, perché Michelangelo mostrò a tutti un tipo di fede e di risposta al divino che mai nessuno prima di lui aveva saputo vedere in maniera così totale . Ciò che emerge, dalla sua visione, è una forma di dolore metafisico che lacera tanto i dannati quanto i beati, questa era stata la rivoluzione, rendere evidente un nuovo concetto di sacralità, una sacralità non più fatta solo di dogmi, ma piuttosto di un senso panico assoluto, penetrante, sconvolgente e totale. Da quel momento in poi molti sono stati gli approcci alla questione, e vari gli esempi di straordinaria interpretazione del senso profondo del sacro, eppure da un certo momento in poi qualcosa dovette nuovamente cambiare, perché il mondo stava diventando un altro e con lui anche l’uomo. Un po’ alla volta insomma, andavano trovate altre definizioni e contenuti più adatti ad una società civile, politica, culturale e scientifica in radicale e irreversibile trasformazione. Così, nel turbinio della rivoluzione novecentesca, anche la categoria del sacro ha subito una profonda revisione, il cui risvolto forse più estremo è stato la possibilità di allargarne i confini sino a raggiungere anche territori laici . Il sacro, insomma, oggi non può più essere solo un discorso legato alla religione, eppure un nesso continua ad esserci, ed è lo scuotimento intimo e profondo che genera qualcosa di immensamente grande e assoluto, qualcosa che appartiene all’intimo più delicato, ma che anche si riconosce come proprio fin dagli esordi della vita, e che quindi è universale. Ma non solo, perché il sacro è anche una categoria difficile da definire, in parte sfuggente, in parte così forte e netta da rendere inevitabile la ricerca di una qualche possibilità definitoria. Così Lucio Fontana, con la sua Via Crucis, ha espresso la tragicità e il tormento della Passione di Cristo tramite una materia, la ceramica riflessata, manipolata e plasmata quasi dal dolore stesso, un dolore generatore di masse impegnate in una partecipazione fisica ed emotiva ad una vicenda umana ed universale straziante, ecco come si presentano queste 14 stazioni, come materia sconvolta, lacerata fisicamente ed emotivamente. Herman Nitsch ha invece imbrattato i paramenti sacri col sangue per far emergere tutta la carica violenta e drammatica dell’Eucarestia, della rivoluzione fallita di un Cristo che diviene eroe, un eroe di cui i fedeli vivono non solo la spiritualità tramite l’ufficio della messa, ma anche la fisicità, la carne e il sangue che si mangiano proprio durante la funzione e che diventano come vita infusa nell’uomo. Oppure, ancora, una forma di nuovo diversa è la luce, quella calda luce magnetica e purificatrice che per Claudio Parmiggiani è come una presenza, e che si unisce alchemicamente ad elementi che esistono anche quando non sembra, come nel caso di Luce, Luce, Luce del 1968. E poi c’è il lavoro di Marilena Sassi, un lavoro che da anni è impegnato nella ricerca di uno spirito e di una verità umana intima e toccante, che si rivela in ogni suo aspetto in ciascuno dei cicli della sua ricerca, e che qui e ora con questa performance trova un altro modo di dichiararsi. Eppure, se anche le origini della vita e delle sue ritualità si ritrovano spesso nelle sue opere, quello che va a fare Sassi con questa esperienza, non è solo cercare una nuova visione della storia sacra, ma è andare alla ricerca dei punti di fusione, di aree di drammaticità estese e trasversali, che accomunano la Passione di Cristo ad altri percorsi altrettanto importanti. Lo scopo, insomma, è di trovare altre chiavi semantiche così come altre possibili incarnazioni della sacralità, la cui manifestazione ed espressione totale è affidata ad una serie di processi dalla carica drammatica e simbolica travolgente. Tutto comincia con la lettura di una poesia di Paul Claudel, la Decima stazione della Via Crucis, un testo vibrante, estremamente teatrale, fatto di parole semplici che però stordiscono, tanto parlano per immagini e tanto danno una visione reale e cruda di una sofferenza terribile ed estrema. “…La mano s’avventa su Dio e la carne trasale./ L’universo, toccato alla radice,/ freme fin nella profondità delle viscere”. É una come vertigine, un senso di stordimento che fa entrare a pié pari dentro l’azione, un’azione che di questo stesso stordimento vive e si nutre. Eppure la performance non deriva da questo testo, non è una sua rappresentazione teatralizzata, ma un legame resta comunque, un legame profondo e viscerale perché nasce dalla comune volontà di guardare un’esperienza solitamente letta in chiave metafisica attraverso gli occhi e l’anima dell’uomo. Si tratta insomma, di cercare in questa storia una diversa verità, un messaggio comprensibile se espresso col linguaggio semplice e diretto di immagini e sensazioni tanto drammatiche quanto riconoscibili. Il contenuto, allora, non deve più rispondere alla storia narrata nelle Sacre Scritture, perché quello che impariamo, con Sassi, è che certe storie appartengono all’uomo più di quanto egli stesso creda, questa è la Passione, è il crescere di quel “terribile amore” di cui parla Claudel, un amore che nella performance diviene danza, musica, ambiente e atmosfera, ma che specialmente nell’apice catartico finale si manifesta come essenza della pittura, atto primordiale non solo del dipingere, ma della creazione stessa. Siamo di fronte alla drammaticità esibita dell’arte, una drammaticità che prende corpo in ogni declinazione, dalla poesia alla musica e al teatro, fino al vero e proprio climax della pittura, non solo presente sin dall’inizio, ma specialmente impegnata in un continuo e raffinato svelamento di se stessa. Ma andiamo con ordine, perché la lettura della poesia di Claudel dà inizio a tutto, non solo ad una danza dal grande crescendo gestuale e performativo, ma anche all’ingresso in scena di una donna, la Vergine, che scostando lentamente il velarium che copre la grande Crocefissione tutta femminile della Sassi, non solo sembra nascere dalla pittura stessa, ma ricorda un momento straordinario della storia del Rinascimento, e cioè la Madonna del parto di Piero Della Francesca . Intanto, le musiche di Peter Gabriel continuano in un acuirsi di drammaticità che coinvolge anche la danza intorno al giovane uomo, rannicchiato e parzialmente coperto da un cumulo di terra. La Vergine si avvicina, e in un vortice insieme di dignità e forsennata disperazione, libera l’uomo dalla terra, madre generatrice anch’essa, origine, insieme alla Madonna, di un destino sconvolgente, un destino atroce che subito si manifesta, perché alla genesi dell’uomo segue immediata la crudeltà della sua fine: la Vergine si blocca nel dolore paralizzante e nella stessa spaventosa paura che già era in Michelangelo, mentre Cristo, nudo, guardando la tela da cui tutto era cominciato, apre le braccia e assume anch’egli la posa della Crocifissione. Uno di fronte all’altra, uomo e donna sono così legati da quel comune destino di dolore che in maniera diversa strazia entrambi, che recide tanto la vita del figlio quanto l’emotività di una madre cui viene finalmente riconosciuta la dignità della sofferenza. Ma diceva Claudel in riferimento a Cristo: “Tutto si son preso: ma lui resta sangue scarlatto!”. Ed ecco allora che Sassi entra in scena come sacerdotessa della pittura, una pittura fatta di terre rosse con cui imbratta il corpo dell’uomo, un corpo di cui il gesto dell’artista non solo rende manifeste le profonde ferite, ma che con l’atto stesso del dipingere trova una nuova nascita, quella di un’arte pulsante di vita, che nel sentimento e nell’azione ha fondato tutto il suo percorso. E infatti, l’atto ultimo della performance è la sindone, impronta e memoria di una Passione, questa, che è nel gesto, nel movimento, nell’atmosfera di buio e di nebbia in cui è avvolta l’azione, così come nei singoli lavori che troviamo esposti, che ci guidano in percorso che ricostruisce tramite un apparato simbolico dalla forza emotiva fortissima ogni fase della Via Crucis. E poi ci sono quei corpi dipinti di terra che esibiscono apertamente le loro ferite, mostrano un’emotività assoluta che permea tanto le carni quanto gli sguardi, così come i movimenti, le pose, le mani, tutto è come avviluppato da una crosta sensibile e delicata, che dimostra una certa fragilità, ma che pure copre e protegge, e che dà nuovo senso e significato ad ogni minimo gesto. La croce, interpretata in chiave femminile, è l’emblema di ciascuno di questi passaggi, in cui le arti si fondono, e la pittura fino alla fine celebra la sua capacità di far parlare la vita, del resto, lo abbiamo detto, quando tutto finisce a rimanere è la sindone, e per Marilena Sassi non è un caso, in fondo, non è stata proprio la sindone il primo documento pittorico del primo esempio di una “performance” legata al corpo?


Name: Edoardo Di Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 01/12/2006
Time: 15.32.31
 

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Martedì 5 dicembre 2006 alle 18.30 presso la nuova sede espositiva dell'Associazione Culturale Azimut in Piazza Palazzo di Città 8 a Torino, di fronte al Municipio, si inaugura la personale della videoartista Francesca Maranetto Gay, vincitrice del Premio Giuria di Qualità IoEspongo ottava edizione, a cura di Edoardo Di Mauro. La mostra prosegue fino al 23 dicembre, dal lunedì al sabato orario 12-18, catalogo in galleria. Info : 011/5692009 contatti@associazioneazimut.net http://www.associazioneazimut net www.fmgayvideoarte.org


Name: Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 01/12/2006
Time: 15.34.48
 

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Mercoledì 20 dicembre alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra di Aurelio Caruso che presenta i disegni illustrativi del mese di marzo dell’agenda Sartori 2007 DI – SEGNO IN - SEGNO Saranno esposti 31 disegni, di straordinaria fattura, che interpretano in maniera inequivocabile la bellezza, ora pura e candida, ora maliziosa e provocante, di una giovane e bella ragazza. L’artista, in questo suo ciclo di disegni, nel mettere in risalto le sinuosità tipiche della gioventù, si compiace in maniera quasi narcisistica di come le sue figure prendono forma attraverso il gesto della sua mano. L’agenda verrà presentata presso la galleria d’arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9 Palermo. La mostra sarà presentata dal critico d’arte Vinny Scorsone e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2007 orario dalle 17.00 alle 20.00, costo dell’agenda € 15.00. Palermo, 30/11/2006 Studio 71 L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Stefano Pasquini - Associazione Darth
Email: info@darth.it
From: Molinella (Bologna)
Date: 02/12/2006
Time: 09.08.49
 

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NATALE AL QUADRATO Questo dicembre, il Comune di Molinella apre le porte all’arte contemporanea con una serie di eventi domenicali in giro per la città organizzati con la collaborazione della galleria L'Arte di Molinella e l'Associazione Culturale Darth di Bologna. Ogni domenica dalle 14 alle 18 la città si illuminerà di azioni, mostre, performance, laboratori didattici, installazioni e musica. PRIMO PREMIO DELLA PERFORMANCE DI STRADA NATALE AL QUADRATO vede per la prima volta a Molinella il Premio della Performance di Strada. Durante le quattro domeniche di dicembre le strade si affolleranno di saltimbanchi, teatranti, buskers e performance d’arte e di musica. Il pubblico sarà travolto da una corrida di happening che accompagneranno gli altri eventi della manifestazione. Le performance si terranno dalle ore 14.00 alle ore 18.00; una commissione giudicatrice deciderà quali sono le migliori con l’aiuto del pubblico cittadino, e alla fine delle quattro giornate decreterà il vincitore dei mille euro in palio. BAZAR DELL’ARTE Ogni domenica dalle 14 alle 18 nei piani superiori di Torre Santo Stefano il Bazar dell’Arte vi avvicinerà all’arte contemporanea in maniera vivace e divertente. gli artisti Gulia Casula, Rosaria Dara, Fabio Di Camillo, Dragoni-Russo, Marco Ficarra, Indaco Design, Marco Maggi, Cesare Marretti, Sabrina Muzi, Stefano Pasquini, Simone Rondelet, Sandra Sisofo, Irena Tieri, Adriana Torregrossa ed altri vi proporranno opere d’arte per tutte le tasche. Un must per vincere la paura di non capire l’arte contemporanea! LA GROTTA (UQ0603) Installazione interattiva nel piano terra di Torre Santo Stefano dell’artista Stefano Pasquini. La mostra, che prevede l’interazione del pubblico per il suo funzionamento, sarà visitabile tutte le domeniche dalle 14.00 alle 18.00. LABORATORI ARTISTICI Domenica 3 Dicembre, ore 15.00 Laura Marta Serri presenta “Viaggi intorno al cuore”, un laboratorio didattico per bambini dai 7 agli 11 anni per scoprire quali sono i sentimenti che fanno scaturire la nascita di un’opera d’arte. I bambini saranno invitati a creare un diario tattile e artistico personale da conservare. Domenica 10 Dicembre, ore 15.00 L’artista e docente di educazione artistica Paolo Beretti invita grandi e bambini a partecipare al suo laboratorio sull’arte dei Madonnari. Gessetti colorati saranno a disposizione di tutti per imparare le tecniche basilari di questa antica tecnica di decorazione di strada. Domenica 17 Dicembre, ore 15.00 Gli artisti Mauro e Andrea Hafsi vi faranno scoprire le tecniche e la magia del mosaico. Il pubblico avrà a disposizione tessere, tasselli e vetro colorato per poter creare esempi di mosaico personalizzato. Il mosaico è una delle tecniche artistiche più antiche, di cui Mauro e Andrea si fanno ambasciatori contemporanei. Domenica 24 Dicembre, ore 15.00 Il fotografo Stefano Stagni, del leggendario Studio Serrap, presenta “Segreti della Fotografia Digitale”, un laboratorio teorico e pratico per scoprire tutte le potenzialità nascoste della tua macchina fotografica digitale ed ottenere così il meglio dalle tue fotografie. Si invitano grandi e bambini ad assistere al laboratorio muniti della propria macchina fotografica e di essere pronti a alla sperimentazione. Tutti i laboratori si tengono nella tenda riscaldata in Piazza Anselmo Martoni. Le immagini dei risultati artistici dei laboratori saranno scaricabili online sul sito www.darth.it/natalealquadrato. COME RAGGIUNGERE MOLINELLA: Molinella è a 35 km da Bologna e a 30 km da Ferrara. L’uscita autostradale più vicina è Bologna-Interporto sull’A13 Bologna-Padova. All’uscita svoltare a sinistra e seguire le indicazioni per Molinella. Da Bologna è raggiungibile in treno dalla Stazione Centrale. Di domenica ci sono treni dalle 12.30 alle 20.24 ogni 30 minuti circa. In auto è raggiungibile da Via San Donato, proseguendo per Granarolo e seguendo le indicazioni per Molinella. Da Ferrara il collegamento ferroviario è con Portomaggiore, con treni domenicali ogni due ore cira. In automobile, uscire dalla città per Via Ravenna, prendere la SS16 per Gabanella, San Nicolò, seguendo le indicazioni per Molinella. I servizi autobus ATC e ACFT di domenica sono sospesi. Ulteriori informazioni sugli orari e gli artisti delle performance saranno aggiornate in tempo reale alla pagina www.darth.it/natalealquadrato. -------------------------------------------------------------------------------- www.darth.it - www.gallerylady.it - www.comune.molinella.bo.it


Name: Valter Boj
Email: valterboj@gmail.com
From: Torino - Palazzo San Giorgio
Date: 06/12/2006
Time: 13.20.34
 

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SPAZIO ESPOSITIVO: Direzione Generale Area Nord-Ovest Banca Antonveneta – ABN AMRO Palazzo San Giorgio – via Bogino 31 – Torino tel. 0115598798 TITOLO EVENTO: VALTER BOJ “Di che colore è il tuo cielo?” DATA VERNISSAGE: 12 dicembre 2006 ABSTRACT DI PRESENTAZIONE: Valter Boj, in collaborazione con Banca Antonveneta – ABN AMRO, Enel, I.B.R. s.r.l. e Galleria San Carlo Milano, inaugura virtualmente il 12 Dicembre 2006 nei locali della direzione dell'area nord-ovest della Banca Antonveneta – ABN AMRO, la mostra: “Valter Boj: di che colore è il tuo cielo?”. La mostra ha il patrocinio della Città della Ceramica AiCC. Seguirà nel mese di febbraio 2007 una nuova inaugurazione ufficiale con la presentazione di una monografia relativa alle opere degli ultimi 5 anni del Maestro Valter Boj. La monografia sarà accompagnata da un cd che presenta il maestro al lavoro col sottofondo delle musiche di Giampiero Reverberi, legato al Maestro Boj da una amicizia di vecchia data. In occasione del vernissage, il 12 dicembre, e successivamente a tutti i visitatori, verrà omaggiata una stella in ceramica realizzata dall'artista, accompagnata da un testo augurale dell'Ing Stefano Collina, presidente della Città della Ceramica. Questo evento rappresenta il consolidamento delle varie attività socio-culturali tra Valter Boj e la banca Antonveneta – ABN AMRO. Citiamo tra le altre: monumento “L'eco del mare” per la città di Albissola; “Progetto Arte Natura” a favore del WWF dove sono stati coinvolti tutti gli enti della Liguria; “Gli artisti e la ceramica oggi” presso la Galleria Exalibur di Novara; “Non c'è futuro senza presente” alla Galleria San Carlo di Milano; “Le mani di D'io” installazione organica a Euroflora 2006- Genova; “Centrali aperte” per Enel – Bardonecchia, La Spezia, Entraque. ORARI APERTURA quelli della banca: 8,30-13,35 13,45-16,30 BIGLIETTO ingresso gratuito. PATROCINI Patrocinio della Città della Ceramica AiCC, in collaborazione con Enel, galleria San Carlo Milano, I.B.R. s.r.l. CURATORE Rino Tacchella ARTISTA Valter Boj ALTRE MOSTRE: 24-27 Novembre 2006 Strasburgo – St-Art (11 edizione) 1-5 Dicembre 2006 Flanders Expo Gent – Belgium: Lineart 25 – the Art Fair SITO WEB: http://www.valterboj.com In allegato: Locandina Mostra Torino Nota del Curatore Rino Tacchella


Name: Montella
Email: fyesbm@tin.it
From: Taranto
Date: 06/12/2006
Time: 13.22.40
 

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Spazioarte “IL SOPPALCO” di Nuccia Pulpo C.so Umberto 136 – 74100 Taranto Tel: 0997770037 Cell:3394586585 e-mail: ilsoppalco@libero.it Da domenica 10 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007, nell’accogliente Spazioarte “IL SOPPALCO” sito in .so Umberto 136 – Taranto sarà possibile visitare la mostra collettiva “Interpretazioni natalizie. L’Albero nell’immaginario dell’artista”. La mostra rientra nelle manifestazioni organizzate per il Telethon BNL. La mostra resterà aperta dal 10 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007, compresa la domenica Mattina: dalle ore 10. alle 12.30 Pomeriggio: dalle ore 17.00 alle 20.00 Chiuso il lunedì e giovedì mattina SCHEDA DELLA MOSTRA La mostra collettiva “Interpretazioni natalizie. L’Albero nell’immaginario dell’artista” nasce da una idea della pittrice e curatrice Nuccia Pulpo la quale, avendo già da anni avviato una rete di scambi con artisti internazionali, ha coinvolto gli stessi a realizzare un “Albero d’autore”, albero che rappresenti in qualche modo un simbolo natalizio ma che esca fuori dagli schemi che siamo abituati a vedere normalmente. L’idea è piaciuta molto agli artisti e vede la partecipazione di: Daria Musso, Claudio Pagone, Alessandro Ponticelli, Elio Rizzo, Nuccia Pulpo, Marianna ed Emilio Cattolico, Antonella Zinno, Vincenzo Montella, Setyo Mardiyantoro, Mario D’Imperio, Enza Fasano. I materiali scelti dagli artisti sono svariati, si va dal legno alla fotografia, dalla ceramica alla carta, si potranno visionare inoltre opere inedite che al meglio li rappresentano. La mostra avrà anche una valenza umanitaria dal momento che rientra nelle manifestazioni organizzate per il Telethon. All’interno dello Spazioarte “IL SOPPALCO” ci sarà un salvadanaio e quanti visiteranno la mostra potranno, volendo, fare anche una piccola offerta destinata alla ricerca, sarà un modo per visitare una mostra originale e compiere anche un gesto di generosità. La grande maratona Telethon sarà inaugurata a Taranto presso le sedi della Banca Nazionale del Lavoro giorno 15 dicembre 2006 dal Presidente della Provincia Dott. Gianni Florido. Spazioarte “IL SOPPALCO” di Nuccia Pulpo C.so Umberto 136 – 74100 Taranto Tel: 0997770037 Cell:3394586585 e-mail: ilsoppalco@liber


Name: Zerynthia
Email: zerynthia@zerynthia.it
From: Roma
Date: 06/12/2006
Time: 13.26.30
 

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December 11th 2006 - 7 pm (until January 31st 2007) “DEPOSIZIONE” Jimmie Durham and Jannis Kounellis’ collective exhibition at RAM presents installations created especially for this event. Both artists are open to confrontation realizing a new idea of collective exhibition that joins two different kinds of narration. As Kounellis said it is “ more interesting than the exhibitions we did in the past” pointing out the subject of diversity as the starting point of their line of argument. However, they share some ideas in their interpretation of the concept of Deposition. Deposition is for Kounellis “an emotional hypothesis at first, then a critical one and finally something different . It is not a description. It is like a ghost that wanders about and gives the work its title”. As far back as 1975, at the Galleria Pieroni (Pescara), Jannis Kounellis had approached the issue of deposition with reference to Marat’s death in the painting by David. The work Kounellis has created for the present exhibition is made up of different canvasses “deposed” on surfaces belonging to everyday life: some tables and a cot. The union of the historical and poetical drama of reality comes back, the presence of the world-as-life comes into the installation to give voice and weight to collective history. Kounellis states the importance of language in asserting diversity. He maintains that the message of the artist needs a very exact linguistic definition in order to be incisive. Language becomes the instrument that opens to dialectics and helps to acquire a new kind of freedom. To Durham, the idea of “Deposition”, stripped of its religious meaning, presumes the choice of a steady, safe and secret place. The artist shows us a carpet of broken wine glasses and on top of a ladder the spirit of the work: an obsidian stone. The artist recalls a very recurrent topic in his poetic: transformation of materials. The obsidian, breaking the glasses, transforms rather than destroys, it changes the shapes and the use of an object, it translates one object into another. Deposition in Durham’s work equals destruction. The stone, the “movie star” of the work, as the artist loves to call it, finds its established and fixed place in the act of transformation of the material. The artist states “…Destruction is the stable place for the stone. But you can’t destroy material, you can destroy its use, a shape. If I came to your house and I brake your wine glasses that is just criminality but if I buy them and break them it’s not criminality, it’s not destruction, it’s transformation that looks like destruction. So when I speak about destruction of wine glasses I don’t really mean that they are destroyed, they change so that they can help that beautiful black stone”. Jimmie Durham and Jannis Kounellis give voice to “localities”, they are dialectic poles of modernity. The two artists are representatives of two diversities that reflect diametrically opposed contexts. Their references rely on bases that belong to History and to collective memory. RAM_Via Conte Verde, 15 - 00185 Rome - +39/ 06 44704249 www.radioartemobile.it - info@radioartemobile.it - www.soundartmuseum.net


Name: Marta Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Noto - Teatro Comunale
Date: 06/12/2006
Time: 13.28.49
 

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Inaugurazione: Domenica 17 Dicembre ore 18.30 A cura di: Marta Casati e Michele Romano Luogo: Teatro Comunale Vittorio Emanuele - Sala Dante Permanenza: Dal 17 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007 Domenica 17 Dicembre alle ore 18.30 avrà luogo l’inaugurazione della personale d’arte contemporanea di Enzo Bauso dal titolo Officine Liquide. L’ambientazione è delle più imponenti: la Sala Dante del Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Noto. Il contenuto è dei più essenziali e puristi: i ferri, i plex, i vetri, i chiodi, le resine di Enzo Bauso. La mostra, a cura di Marta Casati e Michele Romano, nasce in collaborazione e con il Patrocinio della Regione Sicilia - Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali e alle Autonomie Locali e del Comune di Noto. Scrive Marta Casati in catalogo: La crudezza di certi substrati mette di fronte ad una scelta: o imporsi (e illudersi) di poter dominare la potenza che tale sostanza possiede ed emana o accettare che tale forza si promulghi in totale autonomia, mettendo l'ego accentratore di colui che la manipola in un piano - solo in un primo momento - secondario. La seconda opzione, che a prima vista arrendevole e volta a una sorta di mentale sconfitta, è la vincente. Solo offrendo alla materia la concreta possibilità di gestirsi, le si offre la via della libertà. I componenti che la compongono, tecnici e strutturali, non sono così corrotti da strategiche forzature o violenti imposizioni. Enzo Bauso ha capito l'importanza di questo processo. Tutela la materia che ha dinanzi, non solo. Concede che questa faccia il proprio trionfale ingresso, magistralmente e tirannicamente. Il pensiero di una mente creatrice non è così violato, né il suo valore è diminuito o represso. Anzi. Così Michele Romano in catalogo: Chiodi, specchi, ferri e resine, sono gli oggetti testimoni di un delitto della pura mescolanza cromatica, un alchemico intervento che trasmuta l’essere in laboratorio corporale. Immagini e fessure scrutano una intima narrazione che sublima l’artista nella sua estrema e ricercata coscienza di sé e del suo essere estremo, un Bauso di apparente trasgressione, ma che invece in questo nuovo millennio rigenera la nuova contemporaneità visiva di frammenti storici con interventi poveri ed estremi. [...] Un vetro segnato,forato e lineato involontariamente da un casuale evento si narra come una new emotion etica e sensoriale, la narrazione a retablo o seriali rettangoli di immagini sovrapposti conducono il curioso e frastornato visitatore ad un odeporico viaggio dell’anima, una trasmigrazione di segni che concettualizzano un’ipotetica arte povera in contesti di puro visibilismo dell’esistenza. Enzo Bauso è nato nel 1967 a Siracusa dove vive e lavora nella sua officina/studio. Tra i principali eventi espositivi: 2000 – Spazi Aperti - Siracusa Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini. G. A. I. – Giovani Artisti Italiani 2003 – Umbrella, Installazione – Catania - Mercati Generali 2004 – Necessary Kids, Work Shop – Siracusa - Galleria Civica D’arte Contemporanea Di Montevergini 2005 – Nice To Meet You – Siracusa – Piazza Duomo 2005 – Cunei In Ferro – Siracusa – Palazzo Greco, Fondazione Inda. 2005 – Nice To Meet You – Catania - Mercati Generali 2006 – Migrazioni – Siracusa – Palazzo Del Governo 2006 – Metropolis, Installazione – Siracusa – Piazza San Rocco. 2006 – Bonelli Lab – Canneto Sull’Oglio – Mantova 2006 – Artisti Per Alcamo – Alcamo Inaugurazione: 17 Dicembre 2006 ore 18.30 Permanenza: Dal 17 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007 Ingresso libero. Catalogo in galleria. Visitabile tutti i giorni. Orari: dalle 9.00 alle 13.00; dalle 16.00 alle 20.00 Informazioni: tel. 338.3971459 website: www.officineliquide.com mail: enzobauso@officineliquide.comml>christmas shoes</a>


Name: Edoardo Di Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 12/12/2006
Time: 17.31.19
 

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Venerdì 15 dicembre dalle 19 alle 23 presso la Fusion Art Gallery, piazza Peyron 9 g Torino, si inaugura "Intersezioni : 6 + 6" progetto espositivo di Natasha Bordiglia. Allestimento della rassegna a cura di Natasha Bordiglia e Edoardo Di Mauro. Espongono : Emmanuel Babled, Joao Camisola, Joao Felino, Andrea Frank, Michele Gervasutti, Ale Guzzetti, Ritsue Mishima, Luca Nichetto, Elisa Pavan, Gianluca Rosso, Giancarlo Scagnolari, Walter Vallini. Fino al 23 gennaio 2007 martedì, giovedì e venerdì 16.30-19.30 o su appuntamento. Patrocinio : Regione Piemonte Ufficio stampa : Marcella Germano 339/3531054 Info : 335/6398351


Name: Antonietta Campilongo
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From: Roma
Date: 12/12/2006
Time: 17.33.05
 

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Prima Edizione 2006 www.fuoriraccordo.it PROGRAMMA DAL 14 AL 17 DICEMBRE GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2006 APERTURA Aula consiliare Municipio XV Ore 15,00 Presentazione della prima edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival. Presentazione della mostra La città, lo sguardo, a cura di Ida Mitrano. DINTORNI Il Mitreo Ore 15,30 Inaugurazione della mostra di pittura, scultura e fotografia: La città, lo sguardo. Espongono gli artisti: Antonietta Campilongo, Fabio Massimo Caruso, Antonella Catini, Pier Maurizio Greco, Leandro Lottici, Andrea Marcoccia, Silvia Mattioli, Monica Melani, Adamo Modesto, Mauro Molle, Sergio Natale, Sabrina Ortolani, Giuliano Pastori, Giampiero Pecorini, Teresa Pollidori, Maria Rosaria Stigliano. La mostra sarà visitabile compatibilmente con le proiezioni, come da programma del Festival, nonché nei seguenti giorni ed orari dedicati: Sabato 16 e Domenica 17 dalle 10.00 alle 13.00; Lunedì 18 e Martedì 19 dalle 17.00 alle 20.00. Ore 16,00 Presentazione del progetto RELAB-rendering lab a cura di LAit. ARCHIVIO Il Mitreo Ore 16,30 Edili (24’) di Mario Curti e Ennio Lorenzini, 1963, conservato presso AAMOD. CONCORSO Il Mitreo SEZIONE SCUOLA Ore 17,00 La via degli angeli (10') dei ragazzi del Liceo “Kant” SEZIONE FICTION Ore 17,15 Anatra del Tevere in salsa di pinoli (17') di Claudio K SEZIONE DOCUMENTARIO Ore 17,40 Mi chiamo Iole (17') di José Carlos Alexandre SEZIONE FICTION Ore 18,00 Limbo (23') di Roberto Di Vito SEZIONE DOCUMENTARIO Ore 18,30 Le solite storie (60') di Arianna Felicetti Ore 19,30 Le mille e una notte di via Malagodi (23') di M. Canofari, E. De Blasio, N. Papapietro e C. Romano Ore 20,00 Il giardino di Ararat (36') di Manfredi Marchetti SEZIONE FICTION Ore 20,45 Aria (26') di Claudio Noce FUORI CONCORSO Il Mitreo Ore 21,15 “APPUNTI ROMANI” (56') di Marco Bertozzi. Incontro con l’autore.


Name: Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 17/12/2006
Time: 14.52.09
 

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MACRO la collezione, opere scelte 2 dicembre 2006 . aprile 2007 La collezione capitolina d’arte contemporanea, conservata negli spazi di MACRO, raccoglie un’importante serie di opere acquisite dal Comune di Roma a partire dagli anni Sessanta. Dal 2 dicembre 2006 fino ad aprile 2007 è esposta una selezione di opere presso le Sale MACRO. Tra gli artisti: Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Tommaso Cascella, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Pablo Echaurren, Titina Maselli, Alfredo Pirri, Luca Patella, Luca Pignatelli, Cristiano Pintaldi, Oliviero Rainaldi, Giuseppe Uncini. mostra: MACRO . La Collezione (opere scelte) a cura di: Danilo Eccher sede: MACRO. Via Reggio Emilia 54 . Roma durata: 2 dicembre 2006 – aprile 2007 orari: martedì-domenica: 9.00-19.00 chiusura biglietteria: 18. 30 festivi: 9.00 - 14.00 chiuso il lunedì biglietto: 1 euro info: t. 06 671070400 f. 06 8554090 macro@comune.roma.it www.macro.roma.museum servizi didattici: dipartimento t. 06 671070426 servizi al pubblico: bookshop, mediateca, videoteca, postazioni multimediali ufficio stampa: macro@comune.roma.it t. 06 671070415 adicorbetta comunicazione comunicazione@corbetta.org


Name: CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM
Email: casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com
From: Napoli
Date: 17/12/2006
Time: 14.54.29
 

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CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM http://www.casoriacontemporaryartmuseum.com/ita/porgram.htm selfportrait_a show for Bethlehem_show for Peace MEDIA ART EXHIBITION Una grande mostra di arte multimediale organizzata a Napoli 361 artisti da 50 nazioni 51 fotografi digitali, 42 video artisti, 18 artisti multimediali, 150 artisti di sound art, 100 artisti di scrittura creativa multimediale 16 dicembre 2006 – 16 gennaio 2007 INAUGURAZIONE: 16 dicembre 2006 ore 18.30 CURATORI: Agricola de Cologne Antonio Manfredi UN PROGETTO IDEATO DA: Media/Art/Cologne powered by NewMediaArtProjectNetwork]:||Cologne ORGANIZZATO DA: International Contemporary Art Center|Naples RASSEGNA ITINERANTE DI ARTE MULTIMEDIALE IN COLLABORAZIONE CON: Al Kahf Gallery Bethlehem | Palestine MAC - Museo Arte Contemporaneo Santa Fe | Argentina Officyna Art Space Szczecin | Poland MACRO - Museum of Contemporary Art Rosario | Argentina CONCEPT Italiano Selfportrait – a show for Bethlehem – show for Peace è una rassegna itinerante di arte multimediale curata da Agricola de Cologne e da Antonio Manfredi con la collaborazione del New Media Art Project Network di Colonia in Germania, della Kahf Gallery Bethlehem_International Center/Palestina, del MAC_Museo Arte Contemporaneo Santa Fe/Argentina, del MACRO_Museo Arte Contemporaneo Rosario/Argentina, dell’Officyna Art Space Szczecin/Polonia e del Casoria Contemporary Art Museum/Napoli, Italia. 361 artisti, con 260 opere multimediali, audio, video e fotografiche e con 100 testi di scrittura creativa e poesia visiva, espongono nei musei citati con la volontà di rappresentare una finalità univoca: usare uno stesso linguaggio di pace. L’ operazione troverà la propria conclusione il 16 dicembre 2006 al Casoria Contemporary art Museum che acquisirà tutte le opere in mostra, arricchendo così la sua già vasta collezione internazionale permanente. I lavori presentati sono la metafora di un codice universale espresso attraverso gli attuali mezzi di comunicazione come la fotografia, il video ed il computer. Gli autoritratti esposti sono i volti degli artisti, sono la presenza e l’affermazione di un’esistenza volta alla cancellazione di ogni separazione culturale. Immagini forti e pose classiche per parlare di un argomento avulso da ogni generalizzazione e banalizzazione. L’osservazione quotidiana della situazione in Medio Oriente (o in qualunque altro luogo dove la guerra è la normalità) attraverso i mass media ha portato ad una desensibilizzazione dell’argomento, ad una abitudine visiva, che viene finalmente interrotta grazie alle immagini della mostra, trasformandosi in un messaggio dal forte impatto emotivo. La citazione delle torture perpetrate durante le guerre, la simbologia di espressioni di una cultura diversa, le parole e i suoni di un popolo sono i soggetti delle opere esposte. Il modus espressivo è spesso di rottura, la rappresentazione di una denuncia verso l’ingiustizia di una “guerra” voluta da pochi grandi e potenti o più semplicemente la visione di una routine diversa, legata a nuove percezioni del vivere\sopravvivere. La voce che vuole essere ascoltata, quella che chiede la pace attraverso l’arte, è la voce degli artisti a cui è negato il quotidiano e l’espressione del proprio mondo artistico. In un “non luogo”, dove c’è solo la guerra, l’arte continua ad esistere e ad affermare la propria verità. English Selfportrait – a show for Bethlehem – show for Peace is a travelling exhibition cured by Agricola de Cologne and Antonio Manfredi in collaboration with the New Media Art Project Network in Cologne - Germany, of the Kahf Gallery Bethlehem_International Center/Palestina, of the MAC_Museo Arte Contemporaneo Santa Fe/Argentina, of the MACRO_Museo Arte Contemporaneo Rosario/Argentina, of the Officyna Art Space Szczecin/Poland and of the Casoria Contemporary Art Museum/Naples, Italy. 361 artists, 260 multimedia, audio and video works, 100 texts of creative writing and visual poetry with one aim: using a common language of peace. The first day of the exhibition is December 16th, 2006 at the Casoria Contemporary Art Museum, the museum that will receive all the works of the exhibition, thus enriching its already large permanent international collection. All of the works are a metaphor of an universal code which expresses itself by means of contemporary media, such as photography, video and computers. The pictures exhibited here are the self-portraits of the artists, are the affirmation of a life aimed to the abolition of any cultural differences. Strong images and classic poses and a topic where no generalisation is allowed. The daily observation of the current situation in Middle East (or of any other country where war is part of the everyday life) through mass media has led people to be less sensitive to the topic, to be used to it also visually speaking. The images of the exhibition want to put a break to this situation and offer strong emotions. The tortures perpetuated during wars, the symbolic expression of a different culture, the words and sounds of a different language are the subjects of the works of this exhibition. The attitude of these artists is often to refuse or protest against the injustice of a war "sponsored" by a few powerful men. Sometimes it is just the vision of a different routine, related to a new perception of living/surviving. The voice that wants to be listened to, that wants to claim peace through art, is the voice of the artists whose everyday life and expression of their own artistic way is denied. In a "non-place" where there is just war, art still exists and affirms its own identity.


Name: Gabriella Fossali
Email: fossali@tiscali.it
From: Milano
Date: 21/12/2006
Time: 13.04.03
 

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MITO, SENSO E PASSIONE Il carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali, OPERE 1979-2002. Mostra antologica sull’opera del pittore Gino Fossali (1940 – 2002) promossa da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei a cura di Giorgio Seveso Milano, Spazio Guicciardini, Via Guicciardini 6 Dall’11 gennaio al 9 febbraio 2007 dal lunedì al venerdì, 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30; sabato e festivi chiuso Ingresso libero Inaugurazione: mercoledì 10 gennaio, ore 18:00 La retrospettiva “MITO, SENSO E PASSIONE – Il carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali” a cura di Giorgio Seveso, già proposta nel novembre del 2005 ad Atene, riunisce dipinti, pastelli a olio, disegni (circa 50 opere) del periodo più interessante della produzione pittorica dell’artista: il periodo cosiddetto “mitologico” (1979 – 2002). Viene anche documentata la vita dell’artista (fotografie, documenti, manifesti) tra Italia, Grecia e Francia. La mostra è un omaggio al pittore, prematuramente scomparso, la cui opera costituisce una rivisitazione, peraltro assai personale e affascinante, del Mito greco. Le opere di Fossali (popolate da dei e semidei, fauni e ninfe, satiri e baccanti), i suoi temi, le sue trasfigurazioni fanno di lui un artista di crepitante spessore lirico, di complessa ricchezza interiore. Gino Fossali, nato a Pieve di Cadore (Bl) nel 1940 e morto a St.Etienne (F) nel 2002, formatosi nell’ambiente milanese delle avanguardie, si diploma al Liceo Artistico e frequenta il Corso triennale del Nudo all’Accademia di Brera. La sua ricerca, muovendo da un linguaggio espressionista, si concentra su alcune tematiche sociali e sul disagio esistenziale, come in “Vajont: 9 ottobre 1963”, Venezia (1965). E’ del 1975 il Trittico della violenza, esposto nella mostra “Aspetti della ricerca figurativa 1970-1983”, alla Rotonda della Besana, Milano (1984) a cura dell’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università Statale. L’interesse per il Mito e il recupero letterario e simbolico del mondo greco apre una nuova fase di ricerca, come in “Mito e realtà”, Nauplia - Grecia (1979), e in “Omaggio a Theodorakis”, Roma, Palazzo dell’Artigianato (1988). Nel 1980 riceve l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano e dal 1981 è socio della del Museo della Permanente di Milano. Oltre a numerose mostre personali, partecipa a più di 120 mostre collettive in Italia e all’estero. Espone il ciclo della “Pythia” alla Galleria Ciovasso, Milano (1998) e all’Hôtel de Ville di Le Lavandou (Var, Costa Azzurra, Francia), nel 1999. Affascinato dalla luce del Midi, come tanti pittori del ‘900, abita a Le Lavandou per molti mesi all’anno, vivendo lì la sua ultima feconda stagione creativa. Informazioni al pubblico: Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei, tel. 02.7740.6315 www.provincia.milano.it/cultura www.ginofossali.it Ufficio Stampa: Provincia di Milano/Cultura, tel. 02.7740.6368/6388/6359


Name: Tartaglia Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 21/12/2006
Time: 13.05.23
 

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NADIA HASHISH “Un viaggio in luoghi senza tempo” mostra personale 22 Dicembre – 22 Gennaio 2007 A cura di Riccardo Tartaglia inaugurazione venerdì 22 dicembre 2006 dalle ore 20,00 presso IL TAJUT Ristorante vineria Via S.Giovanni in Laterano n.246, Roma l’esposizione rimarrà aperta sino al 22 gennaio 2007 dalle ore 20 all’ 1,30 info: organizzazione artistica galleria Tartaglia Arte tel.06 4884234 - gallerie@tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.com Venerdì 22 Dicembre 2006 alle ore 20,00, presso il ristorante vineria IL TAJUT, via S.Giovanni in Laterano n. 246 Roma, sarà inaugurata la mostra personale di Nadia Hashish in cui verranno esposte 15 opere della sua ultima produzione. In occasione della serata inaugurale ci sarà una piccola degustazione di prodotti tipici friulani e per chi volesse IL TAJUT propone 3 menu creati apposta per l’evento (per prenotazioni tel.3496418088). L’esposizione, curata da Riccardo Tartaglia, rimarrà aperta sino al 22 gennaio 2007 dalle ore 20,00 all’1,30. Nadia Hashish nasce al Cairo (Egitto) nel 1953 ma vive a Montecelio, vicino Roma. Pittrice autodidatta, sperimenta diverse tecniche: carboncino, tempera, china, acquerello, fino ad approdare alla tecnica ad olio a cui si avvicina frequentando la scuola del maestro Elverio Veroli. Nadia scopre però, ben presto, di non amare le costrizioni dettate dalle regole accademiche; si distacca così dalla scuola per iniziare un suo percorso di ricerca artistica. Spunti e motivazioni vengono ricercati dalla Hashish nel suo passato, nel suo oriente da cui i ricordi plasmano vita, sembianze sfumate fatte di colori tenui e delicati, stesi da pennellate fluide che creano ombre e luci, protagoniste dei suoi quadri ma anche della sua anima. Artista dal temperamento calmo e silenzioso si avvicina sempre più ad un genere surreale dove la solitudine beata viene finalizzata alla creatività. La sua pittura evoca volti in penombra, paesaggi sabbiosi, forme pure che si contrappongono alle dissolvenze dello sfondo. Ispirazione costante, maestro e guida nel suo cammino artistico è l’oriente con i suoi paesaggi, isole, scogli, tuareg immersi nel deserto che racchiude l’immensità del silenzio. Visioni solitarie che invitano all’introspezione, luoghi dove il tempo scorre piano quasi per aiutarci a cogliere tutto ciò che di bello c’è attorno a noi. Atmosfere esotiche dai contorni rarefatti, misteriose, affascinanti invitano al sogno e al profondo fluire dei pensieri. La natura, muta, sembra celare segreti e misteri tramandati nei secoli, la sabbia come fosse un tesoro, ne custodisce l’essenza. … Silenzio e solitudine… diventano, nei quadri di Nadia Hashish, l’occasione di scoprire i tesori celati nei meandri dell’animo umano, stupore nei confronti dello spettacolo della natura, piacere di sostare nell’angolo di un antico paese e respirarne il fascino..(G.P.) Ufficio Stampa: Anatrini Simona Tel./Fax +39 06 4884234 E-Mail simona@tartagliaarte.it www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it NADIA HASHISH “A trip in places without time” Personal shows 22nd December- 22nd January 2007 Edited by Riccardo Tartaglia Inauguration Friday 22nd December 2006 from 20 o’clock near IL TAJUT Restaurant vineria Via S.Giovanni in Laterano n.246, Rome the exposure will remain open up to 22nd January 2007 from 20 till 1,30 info: Artistic organization Galleria Tartaglia Arte tel.06 4884234 - gallerie@tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.com Friday 22nd December 2006, at 8pm, near the restaurant vineria “Il TAJUT”, via S.Giovanni in Laterano n. 246 Rome, will be inaugurated the personal show of Nadia Hashish, in which will be exposed 15 art-works of her most recent production. “Il TAJUT”, on the occasion of the inaugural evening, is going to propose a tasting of wines and typical products of Friuli. The exhibition, edited by Riccardo Tartaglia , will remain open up to 22nd Jenuary 2007 from 20 till 1,30. Nadia Hashish was born to Cairo (Egypt), and her origin have always influenced her arts. Press release: Anatrini Simona Tel. / Fax +39 06 4884234 E-mail simona@tartagliaarte.it www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it


Name: Marta Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Lecco
Date: 21/12/2006
Time: 13.11.30
 

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FEDERICO BIANCHI CONTEMPORARY ART LECCO comunicato stampa Pierre Poggi – raccolta differenziata a cura di Marta Casati inaugurazione 20 gennaio 2007 ore 18.00 21 gennaio - 5 aprile 2007 Raccolta differenziata rinvia all’atto di accumulo, di raccolta, di riciclo. E’ la pittura la protagonista della più recente ricerca condotta da Piere Poggi. Tuttavia, l’artista non ha realizzato le opere dipingendo. Tele e cartoni dipinti da anonimi dilettanti sono stati acquistati in centri di recupero o semidismessi e assemblati fino a riconoscersi in forme inaspettate, perché dotate di tutt’altro respiro nonché (e soprattutto) di un linguaggio visivo contemporaneo. Unendo la pittura ufficializzata dei grandi maestri della storia dell’arte a quella dimenticata di esordienti dalle dubbiose velleità, ogni possibile criterio valutativo o di giudizio viene annullato: il paesaggio, comune denominatore tra le opere, ha così possibilità di emergere senza filtri di carattere valutativo o tecnico. Negli abbozzi di pittura manierista, barocca o rococò, tra nature morte o soggetti improbabili, si intromettono le tele vergini o ancora con il cellophane di protezione quali citazioni e metafore di un consumismo impacchettato - non molto differente da quello offerto da un enorme centro commerciale - di cui ormai l’arte contemporanea si è impossessata. Il senso di denuncia – rivolto a un sistema ormai saturo di meccaniche convenzionate che teme di osare e di percorrere strade ancore inesplorate nell’arte - è pungente quanto raffinato, mai scontato, invasivo o teso a offrire vuote provocazioni. Pierre Poggi offre all’assemblaggio-opera un linguaggio universale destinato, non solo agli addetti ai lavori ma a un pubblico ben più ampio e forse più attento. Pierre Poggi è nato a Mont de Marsan (France) nel 1954. Lavora a Milano. Ha esposto lavori in più occasioni all’Artoteca di Milano e al Castello Borromeo di Cornegliano. In passato ha collaborato con la Galleria Toselli di Milano. Nel 2006 ha esposto da Federico Bianchi Contemporary Art un ciclo di lavori sulla tematica del calcio. Lecco Piazza Manzoni 2 (23900) +39 0341289202 www.federicobianchigallery.com info.lecco@federicobianchigallery.com orari: mar. - gio. 15.00 – 19.30 sat. 10.30 - 19.30


Name: Damiano Ferrara
Email: info@damianoferrara.it
From: Alcamo
Date: 21/12/2006
Time: 13.13.23
 

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damianoferrara art via diaz, 15 91011 alcamo tel-fax 092428278 3356585893 www.damianoferrara.it email: info@damianoferrara.it Dopo il successo dello scorso anno, si ripete anche quest’anno, presso le Cantine Minardi a Pantelleria, la mostra personale dell’Artista Damiano Ferrara. Saranno presentate 15 opere inedite dedicate a Pantelleria. La mostra sarà aperta dal 22 dicembre 2006 al 6 gennaio 2007 tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00 e per i visitatori ci sarà la possibilità di degustare tutti i vini prodotti dalle Cantine Minardi. Con la presente auguro a tutti voi un sereno e felice Natale Damiano Ferrara

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