Name: Valter Boj
Email: valterboj@tin.it
From: Milano
Date: 01/01/2006
Time: 18.06.32
Testo
Milano GALLERIA D'ARTE
SAN CARLO via Manzoni 46 (20121) +39 02794218 (info) +39 02783578
Questa mostra con con Eduardo Arroyo,Alfonso Borghi,Valter Boj,Tommaso
Cascella,Bruno Ceccobelli,Corneille,Enzo Esposito,Asger Jorn,Bengt
Lindstrom,Gian Piero Reverberi ,Serge Vandercam e Armanda Verdirame,presenta
artisti contemporanei e artisti storici a confronto. Ha il
patrocinio dell'AICC(Associazione Italiana Città della
Ceramica)della Regione Liguria del Comune di Albisola Marina e del
Comune di Albisola Superiore,e la collaborazione di ENEL -
Comunicazione Piemonte Valle D'Aosta e Liguria ENEL - Comunicazione
Lombardia e Banca Antoveneta. La mostra inaugurata il 24/11/2005 che
doveva terminare il 15/01/2006 sarà prolungata fino al 10/2/2006
vista la notevole affluenza di pubblico e l'interesse dimostrato dai
media. Inoltre ai visitatori sarà fatto omaggio di un cuoricino di
ceramica dell'artista Valter Boj. ORARIO : 10.30 - 12.30 14.30 -
19.30 (da lunedì a sabato - chiuso domenica) BIGLIETTI : ingresso
libero CATALOGO : in galleria a cura dell' Ing.Stefano Collina
Presidente AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica) AUTORI
: Eduardo Arroyo,Alfonso Borghi,Valter Boj,Tommaso Cascella,Bruno
Ceccobelli,Corneille,Enzo Esposito,Asger Jorn,Bengt Lindstrom,Gian
Piero Reverberi ,Serge Vandercam e Armanda Verdirame GENERE : arte
contemporanea,ceramiche e opere pittoriche "NON C'E' FUTURO SENZA
PRESENTE": artisti contemporanei e storici a confronto con la
lavorazione della ceramica e di opere pittoriche di Eduardo Arroyo,Alfonso
Borghi,Valter Boj,Tommaso Cascella,Bruno Ceccobelli,Corneille,Enzo
Esposito,Asger Jorn,Bengt Lindstrom,Gian Piero Reverberi ,Serge
Vandercam e Armanda Verdirame,artisti contemporanei e storici che
hanno lavorato la ceramica in tempi modi e situazioni diverse,questa
mostra ha l'intento di dare una valutazione alla ceramica anche
perchè il suo colore dato dall'artista rimane invariato
testimoniandone la sua "eternità",come per esempio le anfore e il
vasellame di Euphronious pittore ateniese del VI secolo A.C. Quindi
la ceramica è da considerarsi un materiale versatile e resistente a
discapito di chi pensa sia un materiale fragile.La mostra è
patrocinata dall' AICC(Associazione Italiana Città della
Ceramica)della Regione Liguria del Comune di Albisola Marina e del
Comune di Albisola Superiore che intendono pubblicizzare l'evento
con striscioni e locandine nelle proprie città,ed è in
collaborazione con ENEL - Comunicazione Piemonte Valle D'Aosta e
Liguria ENEL - Comunicazione Lombardia e Banca Antoveneta che
disporrà le locandine nelle proprie agenzie in Liguria,Piemonte e
Val D'Aosta.La mostra è accompagnata dalla presentazione dell'Ing.Stefano
Collina Presidente AICC (Associazione Italiana Città della
Ceramica),dalla realizzazione di un milione di inviti e da un
catalogo con testo dei Sindaci di Albisola Marina e Marina.Inoltre
verrano rilasciati ai visitatori una palla o un pino realizzato in
ceramica interamente a mano (marchio D.O.C.) dallo Studio Boj e
firmato da Valter Boj con autentica modulare di produzione. I due
sindaci delle due Albisole a giugno 2006 porteranno la mostra nei
due rispettivi musei. info :tp://www.valterboj.com/
http://www.comune.albisola-superiore.sv.it/
http://www.comune.albissolamarina.sv.it/
http://cat.mag-news.it/nl/a.cfm?Ra.2.0.dA.A.A.A.A
Name: Galleria
Marconi
Email: marconi@siscom.it
From: 63012 Cupra Marittima (AP)
Date: 06/01/2006
Time: 19.25.51
Testo
DELL'AMORE CHE LACERA
LA PELLE a cura di Andrea Cioschi L'inaugurazione è domenica 15
Gennaio alle ore 18.00 La Galleria Marconi è aperta tutti giorni
dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica Domenica 15 Gennaio la
Galleria Marconi presenta DELL'AMORE CHE LACERA LA PELLE, una
collettiva, curata da Andrea Cioschi, che propone i lavori di: Sonia
Bruni, Sabrina Muzi, Chiara Pergola, Simona Spaggiari, Cosimo
Terlizzi, Andrea Vincenzi, Paola Zampa. "Una sfaccettatura
dell’esistenza, un’attitudine, un abbandono, Dell’amore che lacera
la pelle è lo sguardo dell’arte sulla fluidità e la mescolanza, la
confusione, la fusione con… Dell’amore che lacera la pelle è la
condizione di una perdita, la perdita del senso unico, la perdita
dei confini, l’apertura di un taglio che presuppone movimenti e
spostamenti di liquidi, di umori, di sensazioni, di palpitazioni, è
il crocevia tra direzioni opposte di fronte al quale si scatenano il
dubbio e l’incertezza e la sicurezza di esistere. La perdita della
staticità e la conquista della Luna. La dimensione dei corpi che si
accarezzano, si baciano, si leccano, si uniscono, si modellano, si
plasmano, si rappresentano… è l’affermazione dell’impossibile,
ovvero dell’indefinibile, l’affermazione della diversità. Dell’amore
che lacera la pelle è lo spazio infinitesimale in cui la vita
incontra la morte, è il lenzuolo sul quale la vita e la morte fanno
l’amore, fanno la lacerazione, fanno la pelle. Ed è la visione
abbagliata dal calore e contratta dal gelo della termodinamica dei
sensi, la contraffazione della regola. Dell’amore che lacera la
pelle è una scelta di vita non preordinata, di autonomia
partecipata, di pensiero impudico e incosciente… la scelta del
margine violato, la scelta dell’attraversamento dell’imponderabile e
dell’inaccettabile… ed è sempre la scelta più difficile… Dell’amore
che lacera la pelle è una sfida di sette artisti rivolta a un’epoca
quanto mai oscurantista che pare alimentarsi unicamente di censure e
autocensure, di proibizioni, rimozioni e istruzioni per l’uso. Opere
che tracciano le geografie di una non-appartenenza ai canoni, e
stordiscono utilizzando i linguaggi visivi come armi affilate, opere
letali e ineludibili come i più intensi e passionali messaggi
d’amore, opere che espongono i propri autori, opere che fanno
l’amore… quell’amore che lacera la pelle". (Andrea Cioschi) On
Sunday 15th Genuary Marconi Gallery presents ABOUT LOVE TEARING THE
SKIN, a group exihibition, edited by Andrea Cioschi, proposing works
by Sonia Bruni, Sabrina Muzi, Chiara Pergola, Simona Spiaggiari,
Cosimo Terlizzi, Andrea Vincenzi,Paola Zampa. “An aspect of the
existence, an aptitude, an abandon, About love tearing the skin is
an art look about fluidity, and mixture, confusion, fusion with...
About love tearing the skin is representing a state of loss, the
loss of the one way, the loss of boundaries, the opening of a cut
that supposes movements and the shiftings of liquids, humours,
sensations, throbbings. It’s the crossroad of opposite directions,
in front of which doubt uncertainity and certainity to exist break
out. It’s the loss of immobility and the conquest of the Moon,
Bodies caressing, kissing, licking, one another, get united,
moulded, shaped, represented...it’s the assertion of the impossible,
that’s of what’s undefinable, the assertion of diversity. About love
tearing the skin is the infinitesimal space where life meets death,
it’s the sheet on which life and death make love, make the tearing,
make the skin. It is also the vision dazzled by the heat and
contracted by the chill of the senses thermodynamics, the rule
falsification. About love tearing the skin is a spontaneous choice
of life, of shared autonomy, of a shameless and unconscious
thought... the choice of the broken edge, of the crossing of what’s
unexpected and unacceptable... and it’s always the most difficult
choice... About love tearing the skin is a challange of seven
artists towards a time which is as obscurantist as ever, which seems
to feed only on censures and autocensures, prohibitions, repressions
and use instructions. Works signing the land of unsharing the rules
and stun through the visual languages like sharpened weapons, deadly
and unavoidable works like the most passionate and deepest love
messages, works exhibiting their artists, works making love...that
love tearing the skin” (Andrea Coschi) scheda tecnica/technical card
catalogo/catalogue testo critico/art critic by Andrea Cioschi
traduzione di/translation by Patrizia Isidori dall'15 Gennaio al 16
Febbraio from 15 january to 16 february orario: lunedì-sabato dalle
16 alle 20 opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di
Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703 e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi
Il viaggio è finito. Non ho trovato nulla. Forse ho sbagliato
strada. "The Trip is Over" è il titolo della mostra con cui Louse,
galleria minima e parassita, inaugura la sua attività espositiva.
Louse sfrutterà ignobilmente le risorse della Galleria Marconi di
Cupra Marittima per illustrare i progetti, le aspirazioni e le
constatazioni di Sure Creative Lab, suo ideatore e realizzatore. Dal
15 gennaio. The trip is over. I found nothing. Perhaps I took the
wrong way. "The trip is over" is the title of the exhibition with
which Louse, minimum and parassite gallery, is opening its
exposition activity. Louse will ignobly exploit the resources of
Marconi Gallery of Cupra Marittima to show projects, aspirations and
observations of Sure Creativr Lab, its creator and realizer. from
15th
Name: Simone
Lammardo
Email: info@lammardo.it
From: Mestre Venezia
Date: 06/01/2006
Time: 19.27.37
Testo
SIMONE LAMMARDO
ETICANTROPIA EVENTI LEGRENZI Osteria Legrenzi, Corte Legrenzi, 32
Mestre -Venezia dal 09 gennaio al 09 febbraio 2006 orario. 18 / 02
Chiuso lunedì L’opera di Simone Lammardo somiglia a un ologramma:
come un laser attraversa gli oggetti, impressiona una superficie e
ricrea dimensioni nell’aria, così la sua pittura cattura un
sentimento, ne ripulisce l’essenza dalle polveri terrestri e lo
traspone altrove, nell’assenza di un non-luogo e un non-tempo.
L’assenza è privazione, artefatta prigione del nulla virtuale,
gabbia magnetica di assi cartesiani che illudono lo spazio e
intrappolano gli uomini come insetti al loro elettrico traguardo. La
luce è d’alluminio, di ferro la spietata logica del sopravvivere.
L’essenza è umana passione, carne viva e vibrante, plastico
titanismo di anima e corpo. La natura resiste ed esulta, riempie e
trabocca, trionfa sugli argini del razionale con tutta la forza
dell’incoerenza; a volte vince ed esplode oltre il guscio, altre
sopporta stoicamente e si nutre di sé, altre ancora soffre e
singhiozza: ma sempre combatte e feconda, celebrando se stessa e il
suo canto di vita. È un contrasto che fa male, che strappa qualcosa
e lascia una fitta, come il gusto delicato e struggente di un manga
giapponese: bellezza e impotenza, speranza e tristezza, dolcezza e
violenza coesistono complementari in esaltazione reciproca e
accendono coinvolgenti tensioni narrative. Si vive per combattere la
percezione stessa di un nemico impossibile, si combatte per vivere
fino alle lacrime un amore segretamente sublime, si fuggono con
terrore le oniriche anomalie di sistema, con dolore si nasce e si
muore. Questo impatto del contingente sullo schermo metafisico di
una matrice disumana, questa impronta del fragile moto emotivo
sull’irriducibile flusso del progresso è lettura disincantata delle
contraddizioni del vivere contemporaneo. Al di là dei giochi,
tuttavia, il pensiero si riscalda intorno alla fede in un principio
divino che purifica e addolcisce ogni antitetica collisione. È
l’occhio pulito di un bimbo a far da sentinella, è il suo piccolo
polpastrello incontaminante a cullare le sorti spirituali di un
mondo che è geometrica entropia del movimento, codice binario di
pieni e vuoti. Il vuoto del nulla e il pieno dell’esistenza. (Giulia
Airoldi) Simone Lammardo: nato a Genova, vive e opera in Liguria -
www.lammardo.it - info@lammardo.it
Name: Studio 71-
Galleria e Biblioteca d'Arte
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 06/01/2006
Time: 19.30.35
Testo
“STUDIO 71” GALLERIA E
BIBLIOTECA D’ARTE Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo E mail
studio71pa@tin.it – internet www.studio71.it Venerdì 13 gennaio 2006
alle ore 18.30 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9
Palermo, si inaugurerà la mostra collettiva: Palermo Felicissima La
mostra, realizzata all’interno del programma dei festeggiamenti per
il ventennale dell’Associazione culturale Sublimismo di Palermo,
vede la presenza di otto artisti che, nel corso della loro carriera
artistica, hanno dedicato alcune delle loro opere alla città di
Palermo. Pippo Bonanno, Aurelio Caruso, Sebastiano Caracozzo,
Giuseppe Marchese, Franco Montemaggiore, Franco Nocera, Vittorio
Silvestri, Giuseppe Uzzaco, ci offrono uno spaccato del capoluogo
siciliano, sempre in bilico tra il sogno e la realtà. Nel corso dei
secoli, la città di Palermo ha offerto agli artisti, un’immagine di
sé sempre differente. Palermo non è più quella immortalata da
Lojacono, Leto, Catti e prima ancora da Houel, Kniep, Denon, Zerilli
etc. o quella raccontata da Al-Idrisi nel XII sec., il quale
parlandone la descriveva così: “… Balarm (Palermo), la bella e
immensa città, il massimo e splendido soggiorno; la più vasta ed
eccelsa metropoli del mondo; quella che [a narrarne] i vanti non si
finirebbe quasi mai; [la città ornata] di tante eleganze; la sede
dei re ne’ moderni e negli antichi tempi”. Oggi la città assomiglia
di più alla visione che di essa ebbe Goethe e con lui tanti altri
illustri viaggiatori. Palermo felicissima, dunque, ma lo è mai stata
veramente? Tra feste religiose, cupole barocche, chiese, edifici
arabo-normanni e cronaca, la città va avanti. Passati i tempi di
Ruggero II o di Guglielmo il Buono, passati i tempi dei Florio e dei
Whitaker, Palermo appare come addormentata, città nella quale
sognare un glorioso passato e vivere una realtà caotica e ricca di
inquietudini. Trascorsi gli anni bui, la vita, pian piano, sembra
essere ritornata tra i vicoli del centro, ma sarà vero? La città si
starà risvegliando o è solo apparenza? È cambiato veramente qualcosa
in tutti questi anni? C’è speranza per questa bella addormentata? Le
opere in mostra sembrano porci tali quesiti alla ricerca di risposte
che tardano ad arrivare. Persi tra i rosa evanescenti di Pippo
Bonanno o tra i grigi di Aurelio Caruso, frastornati tra i mercati
di Giuseppe Marchese, sognanti di fronte ai ricordi di Sebastiano
Caracozzo, rapiti dagli edifici di Franco Montemaggiore, barcollanti
tra le chiese barocche di Vittorio Silvesrtri o colpiti al cuore da
Franco Nocera e Giuseppe Uzzaco, noi siamo qua a vivere
quotidianamente la nostra città. Città amata e odiata, ricca di
contraddizioni, sperando che possa mutarsi presto in fenice
rinascendo dalle proprie ceneri. La mostra, curata da Vinny
Scorsone, rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2006 con orario
17.00/20.00, festivi esclusi Galleria e biblioteca d’arte STUDIO 71
L’addetto stampa Mariella Calvaruso Palermo, 04/01/2006
Name: Marta
Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 13.37.35
Testo
MARCO GRASSI “small” 8
febbraio – 31 marzo 2006 inaugurazione: mercoledì 8 febbraio 2006
ore 18.30 MAGROROCCA Largo Frà Paolo Bellintani, 2 – 20124 Milano
Telefono 02 29534903 info@magrorocca.com magrorocca@tiscali.it
www.magrorocca.com orari: 10.00/12.30 – 15.30/19.30 (lunedì e
festivi chiuso) SMALL (small il soggetto, small la dimensione) S.
sondare Trangugiare il supporto, sviscerarlo: oltrepassare. Marco
Grassi sonda l’inquadratura, la colpisce. Il ritaglio osservato si
proietta sulla piattezza del contenitore, si fissa, ne è inglobato.
Lo scatto fotografico trasmuta una sola lettera e diviene scarto. La
porzione di immagine raffigurata è minima, un dettaglio. Oltre non è
necessario. Basta uno sguardo, magari rubato o illegittimo, per
concedere che il gioco abbia inizio. E allora via, la little girl
comincia il personalissimo show. Accesso privato, blindato per i
più. M. masturbazione Non fisica. Si presenta come tale per uscirne
presto scoperta, dichiarata, svelata. Non è un libidinoso atto
self-service, quanto la presunta o reale possibilità di poterlo
essere. Pensare in cosa potrebbe trasformarsi, immaginare quanto
avrebbe il coraggio di progredire, affondare nel desiderio di cosa
sarebbe. In questo latente ambire avviene la masturbazione: dello
spettatore, non dell’artista, tanto meno della figura ritratta. A.
aspirazione Grassi intuisce quali siano le regole. Un giocatore, un
osservatore. Apprendere significa tralasciare. Per appropriarsi del
dato pittorico non esclude di accoglierne alcune componenti solo con
l’obiettivo di tralasciarne altre. In questo modo gli è concesso
uscire allo scoperto senza essere scontato, citare senza ricalcare,
dipingere senza descrivere. Non intende impossessarsi dell’accadere
quanto aspirare che ciò avvenga. L. lotta Uno scontro materico in
bilico tra campiture intaccate e sgocciolature che ne contaminano il
tessuto. Il disegno raggiunge unità perché diretto da un pensiero
inflitto sin dall’inizio. La porzione acquisita diviene, al
contempo, oggetto e soggetto dell’opera, dono dell’immaginazione ma
a servizio delle manualità adoperata. L. luxy Quel brivido che solo
un piacere distaccato dalla tirannica autonomia della mente riesce a
offrire. Le lolite si intrecciano incuriosite nell’attivarsi in un
gioco che non dovrebbe competere loro. Se ne impossessano comunque,
smorzandone i toni, diffondendo arguta ingenuità. Grassi non concede
la parola a volgari fanciulle in preda a narcisismi isterici.
L’elevazione resta alta poiché malizia non implica esagerazione.
Name: A Arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 13.40.26
Testo
PROGRAMMA ESPOSITIVO
MARZO 2006 MOSTRA: Mario Nigro. Meditazioni A CURA DI: Giorgio
Verzotti INAUGURAZIONE: giovedì 23 marzo 2006 ore 18.00 PERIODO
ESPOSITIVO: 23 marzo - 5 maggio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 -
13 15 - 19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12
20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it CATALOGO DISPONIBILE Mario Nigro
'Meditazioni' 1990 A arte Studio Invernizzi 2006 La galleria A arte
Studio Invernizzi inaugurerà, giovedì 23 marzo 2006 dalle ore 18
alle ore 24, una mostra personale di Mario Nigro (Pistoia 1917 -
Livorno 1992) in cui verrà presentato un importante ciclo di opere
degli anni 1990-1991 dal titolo 'Meditazioni'. “Le 'Meditazioni' di
Mario Nigro segnano una svolta nella produzione tarda dell’artista,
un mutare rotta dopo i dipinti della fine degli anni Ottanta. Questi
tenevano dietro alla rottura del “terremoto” che introducevano la
rottura e il disordine nell’ordinato Nigro, l’istanza destrutturante
della pulsione in seno al razionale costruttivista. La linea (...)
della 'Metafisica del colore' della fine degli anni Settanta, si
piega a zig-zag, poi si fa diagonale orizzontale e si frantuma nella
teoria di punti, di macchie, di 'Orme' nella seconda metà degli anni
Ottanta. Si arriva così alla fase surriscaldata delle
stratificazioni verticali di pennellate intitolate addirittura al
demonio, nella serie dei 'Dipinti satanici', apice raggiunto appunto
alla fine degli anni Ottanta, a cui l’artista sente poi il bisogno
di reagire. Ecco allora il clima del tutto diverso delle
'Meditazioni' (...) teorie di quadrati o rettangoli presentate come
tante caselle cromatiche su tela o su carta intelata, definite con
brevi pennellate monocrome ad olio su tela o ad acquarello su carta,
più dense e compatte le prime, più liquide le seconde. Sempre
visibili nel loro essere tracce della manualità, i tocchi di
pennello nondimeno definiscono con precisione la forma geometrica
che vogliono designare. Forme colorate poste in sequenza con
l’allure didattica di un catalogo, con la semplice, disarmante
auto-evidenza di un repertorio di toni cromatici, di elementi
linguistici basilari, articolati su minime variazioni. Pennellate,
tocchi di colore puro, non mescolato, se mai parzialmente
sovrapposto, chiazza accostata a chiazza, striatura a striatura,
richiamano quasi apertamente l’ultimo Monet, che in modo analogo
definiva il tronco dei suoi salici piangenti, l’arco del suo ponte
giapponese o dei suoi viali nel roseto. (...) Il richiamo agli
Impressionisti allora cade non tanto a dichiarare una affinità
stilistica ma piuttosto una comunanza etica, la comune volontà di
fare della pittura uno strumento di conoscenza e riflessione
relativamente alla realtà, al mondo. Nigro infatti chiama
direttamente in causa il ruolo sociale dell’artista incarnato dagli
Impressionisti, rivoluzionari in pittura quanto nelle scelte
ideologiche ed esistenziali (...)” così scrive Giorgio Verzotti nel
catalogo che verrà pubblicato in occasione nella mostra, contenente
le riproduzioni delle opere esposte in galleria, uno scritto di
Mario Nigro e un apparato bio-bibliografico. La mostra verrà
inaugurata in occasione di "In Contemporanea", evento organizzato
dalla Provincia di Milano. La galleria dopo aver partecipato ad Art
Cologne nel novembre 2005 e ad Arte Fiera Bologna a gennaio 2006,
parteciperà a MiArt dal 30 marzo al 2 aprile, ad ArtBrussels dal 21
al 24 aprile e ad Art 37 Basel dal 14 al 18 giugno 2006.
Name: Rosa Anna
Musumeci
Email: ram_ac.catania@alice.it
From: Catania - Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 13.42.52
Testo
Contemporaneamente alla
personale di Catania, nella data dell’11 Marzo , sarà ospitata a
Palermo una grande mostra dell’artista dal titolo ”DANIELA PAPADIA/save_my_name”
: MUSEO D’Arte Moderna e contemporanea-Civica galleria D’Arte
Moderna-Palazzo Ziino a cura di Amnon Barzel e Alain Touraine
–catalogo SKIRA. INVITO ______________________________ COMUNICATO
STAMPA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AI BENI CULTURALI AMBIENTALI E
PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SPECIALE / Interventi di Valorizzazione
del Patrimonio Culturale spazio/ galleria ARTECONTEMPORANEA dir.ne
artistica rosa anna musumeci associazione culturale _ catania INSIDE
ME Daniela Papadia pittura - video inaugurazione Sabato 11 Febbraio
2006 h 19.00 sede espositiva ARTECONTEMPORANEA via firenze, 184
Catania testi del catalogo Alain Touraine Raffaele Gavarro
organizzazione ARTECONTEMPORANEA a. c. catania cura catalogo Rosa
Anna Musumeci e allestimento apertura mostra: 11 Febbraio ‘06 - 30
Marzo ‘06 info orari: mar. / sab. -17,30 / 20,30 e per appuntamento
ARTECONTEMPORANEA T/ F + +39 095.725.3101 e-m ram_ac.catania@aliceposta.it
dir. rosa anna musumeci C. + + 39 330.692.388 assistente: demelza
perez garcia C. + + 39 334.9110767 BRIEF Daniela Papadia, nata a
Palermo ( 1963). Vive e lavora a Roma. Artista esponente della
pittura italiana contemporanea, mostra per la prima volta a Catania
il proprio lavoro, che si articola su due diversi piani spaziali e
tecnici: il video e la pittura. Di inusuale maestria compositiva, i
lavori tematizzano la normalità visibile e il delirio, o la visione,
del mondo magico immaginato o, forse, percepito dall’artista. Di
grande respiro anche nel piccolo formato, le sue opere portano
l’impronta inconfondibile della pittura tardo-cinquecentesca,
accompagnata da una straniante prospettiva. Le sue opere sono state
esposte in importanti istituzioni italiane ed estere, in importanti
gallerie, fondazioni pubbliche e private,nazionali ed
internazionali.
_____________________________________________________________________________
<La Papadia ragiona infatti in termini di fissità dell’immagine,che
è condizione tipica della pittura. Lavora sulle immagini del video,
le pensa e le realizza, avendo come parametro la condizione di
costruzione manuale dell’immagine e soprattutto quel dimensionamento
temporale che è proprio della pittura. Naturalmente intendo con il
termine pittura non solo uno status tecnologico, ma una proposizione
concettuale dell’immagine,e non tanto in un senso di continuità e
confronto storico, quanto in una modalità d’essere dell’immagine,
legata cioè a una condizione di staticità e di infedeltà al reale,
che è però in grado di indurre una risposta immaginativa diversa, ma
non meno intensa, di quella prodotta dalle nuove tecnologie... Il
video ha un doppio dimensionamento strutturale. Si snoda attraverso
una dinamica narrativa, che agisce tra suspense e accadimenti, ma è
al contempo form-azione e ieratizzazione di icone che sono destinate
a scontrarsi con quelle tipiche del nostro immaginario. È’ una
guerra sottile e feroce, a cui Daniela Papadia da inizio nelle
sequenze di questo film e che trova altro fertile campo di battaglia
nella pittura.>. <La relazione tra immagini video, elettroniche, e
quelle dei quadri, se non sono confrontabili da un punto di vista
proprio della loro tipologia, vista la differenza dei medium che le
caratterizzano, sono però assimilabili nell’esercizio di perdita di
un continuum temporale agganciato alla realtà o anche solo ad uno
sviluppo narrativo che preveda un prima e un dopo>. selected
exhibition personali 2004-Galerie de Rue-Losanna2003-“Sospesi 2003”,
Ex Chiesa di Santa Marta, Roma-curatore A.Touraine 2002-Sergio Tossi
Arte Contemporanea, Firenze-curatore A.Touraine (catal.) 2001-Studio
Giarrusso, Palermo 2000-J.F.Weishaupl Gallery, Bregenz, Austria
2000-Zelig, Abbazia di San Vito, Polignano a Mare, Bari
1999-“Lontano da Dove” Sergio Tossi Arte Contemporanea,Prato-curatori
C.Perrella,A.Viteritti-(catal.) Musei Comunali Galleria
dell’Immagine, Palazzo Gambalunga,Rimini-curatore C.Perrella-(catal.)
1997-“Profughi di Identità” Galleria ES,Torino-curatoreL.Beatrice- (catal.)
1996-“Profughi di Identità” Sergio Tossi ArteContemporanea,Prato-curatore
L.Beatrice 2003- “Gravita”, Ex Chiesa Santa Marta-Roma 2002-
American Accademy in Rome-FulbrightFellowship, Roma2001; Fundus,con
bateaubleu,-Kassel collettive 2005- Creative turbulences 2-
Fondazione Batoli-Felterper l’arte-Cagliari 2004-Galerie de
Rue-Losanna 2003-“Sospesi 2003”, Ex Chiesa di Santa Marta, Roma-
curatore A.Touraine 2002-Sergio Tossi Arte Contemporanea, Firenze
2004-Arte Italiana per il XXI secolo,Ministero degli Esteri,Roma
2003-Futuro Italiano, Parlamento Europeo, Bruxelles Barbara Davis
Gallery, Italian six, Houston, Texas-USA 2002-Premio Cairo
comunication, palazzo della permanente ,Milano 2001-Premio Cairo
Comunication, Fondazione Mazzotta Milano, "Dalla mini al mini",
Palazzo delle Esposizioni, Roma La mostra è presentata in catalogo
dal filosofo francese Alain Touraine e dal critico d'arte Raffaele
Gavarro. Alain Touraine, è tra i maggiori sociologi francesi
viventi. Vive a Parigi. Studioso e docente di fama internazionale,
ha creato nel 1958 il Laboratorio di Sociologia Industriale,
divenuto nel 1970 Socio logico dell’EHESS di Parigi, del quale sarà
direttore fino al 1993. Dal 1960, è direttore dell’Ecole des Hautes
Etudes en Sciences Sociales e, dal 1966 al 1969, è stato docente
alla Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi X-Nanterre. La sua
produzione, molto vasta, spazia dai classici studi sui movimenti
operai europeo e latino- americano, all’analisi della società
post-industriale, alla sociologia e alla politica dello sviluppo nei
paesi terzi, dalle testimonianze culturali ai reportage di grande
spessore intellettuale e di impegno, in politica, nella cultura e
nell’arte. Raffaele Gavarro nato a Caserta nel 1963. Vive a Roma.
Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso la facoltà di
Lettere della Sapienza di Roma nel 1989, si è poi specializzato in
Storia dell’Arte nel 1995 presso la Scuola di Specializzazione in
Storia dell’ Arte ed Archeologia dell’Uni-versità di Siena. È stato
docente di Storia dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino dal
1996 al 1998. Nel 2002 è stato uno degli otto curatori europei
chiamati a presentare un progetto come candidato alla direzione arti
stica del Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci di Prato. Dal
2004 al 2005 è stato consulente per le acquisizioni della
Fiditoscana s.p.a. di Firenze.Dal 2005 è consulente per la
fotografia di Veneziafiere s.p.a. a Venezia, per la quale realizza
workshop, convegni edeventi espositivi. Dalla fine del 2005 è
curatore indipendente presso il Macro di Roma, sotto la direzione di
Danilo Eccher. Come critico e curatore ha collaborato alla
programmazione espositiva di diverse gallerie e ha realizzato
numerose mostre in spazi pubblici e museali. Tra le mostre pubbliche
più significative ricordiamo la rassegna sull'arte austriaca
realizzata nel 1996 nel Museo di Roma a Palazzo Braschi (con O.
Sandner);"Futurama" nel 2000 (con M. Mene-guzzo e B. Corà) al Museo
Pecci di Prato;“Retenti va” nel 2004, nel Padiglione Italia dei
Giardini della Biennale di Venezia;“Italian Camera” nel 2005, negli
spazi espositivi dell’Isola di San Servolo a Venezia.
Contemporaneamente alla personale di Catania, nella data dell’11
Marzo , sarà ospitata a Palermo una grande mostra dell’artista dal
titolo ”DANIELA PAPADIA/save_my_name” :MUSEO D’Arte Moderna e
contemporanea-Civica galleria D’Arte Moderna-Palazzo Ziino a cura di
Amnon Barzel e Alain Touraine –catalogo SKIRA.
Name: Maurizio
Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Napoli
Date: 20/02/2006
Time: 13.45.41
Testo
Mostra “PROIEZIONI
IPERSPAZIALISTE” alla Galleria “Il Diapason Arte” di Napoli, 12.02.
– 02.03.2006 a cura di Maurizio Vitiello Alla Galleria “Il Diapason
Arte”, in via Giotto n. 7/A, ad angolo con Piazza Medaglie d’Oro,
Vomero – Napoli, sarà inaugurata domenica 12 febbraio 2006, alle ore
11.30, l’interessante mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio
Vitiello, intitolata “PROIEZIONI IPERSPAZIALISTE”, con opere dei
seguenti artisti: Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio
Campanella, Alessandro Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani,
Anna Donati, Maria Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi,
Ettore Le Donne, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica
Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo. Alle ore 12,
previsti interventi di Stefano Arcella, Pino Cotarelli, Franco
Lista, Luciana Mascia, Antonino Scialdone, coordinati da Maurizio
Vitiello. Orario: 10.30 – 13.00: 17.00-20.00; domenica/festivi 11.00
- 13.00; chiuso: lunedì mattina. Sino a giovedì 2 marzo 2006. Scheda
della mostra a cura di Maurizio Vitiello I consistenti attuali
lavori degli Iperspazialisti rimandano, nel segno e nel ricordo,
alle tante esperienze romane degli anni Sessanta, ad esempio di
Calò, Cannella, Alviani e dell’abruzzese Di Fabio, ma anche dei
campani del Gruppo “Geometria e Ricerca”, di cui si ricorda la prima
monografia, pubblicata nel 1979, realizzata dall’Istituto Grafico
Editoriale Italiano, di Napoli, di Rodolfo Rubino, curata da Luigi
Paolo Finizio. Il gruppo napoletano “Geometria e Ricerca” si formò
nel 1976 con la partecipazione di Renato Barisani, Gianni De Tora,
Carmine Di Ruggiero, Riccardo Riccini, Guido Tatafiore, Giuseppe
Testa e, successivamente, di Riccardo Trapani. L'intento creativo
che li accomunava si muoveva sulla linea di continuità storica del
linguaggio geometrico. Per ciascuno, dall'interno del ventaglio
delle proprie esperienze, si prospettò un solidale campo di ricerca:
il campo dell'immaginario geometrico. Nel complesso, il loro è stato
certamente un fenomeno centrale nella cultura visiva partenopea.
Ritornando sugli artisti iperspazialisti considerati, vale a dire
Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro
Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Maria
Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne,
Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro
Perinelli, Massimo Pompeo, segnaliamo che intrigano per le
soluzioni, suffragate da estremi particolarismi astratti, atte a
dettagliare tensioni, abbinamenti, costruzioni e trasversali
strutturazioni, che investigano percezioni cromatiche. Sugli artisti
hanno espresso attente considerazioni alcuni importanti critici e
giornalisti ed il loro lavoro è stato sottolineato anche dal critico
abruzzese Leo Strozzieri, che ha scritto in modo esaustivo sugli “Iperspazialisti”,
tra l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche”,
che fece da corredo alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue
radici storiche”, dell’agosto 2005, realizzata a Popoli, in
provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino D’Ascanio”
(inventore, per chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della
vespa). Nel volume, tra l’altro, fu riportata una documentazione
fotografica dei vari protagonisti ed un saggio storico del curatore
Leo Strozzieri, nonché interventi di altri sei studiosi italiani:
Enrico Borgatti, Lino Cavallari, Eraldo Di Vita, Janus, Antonio
Picariello e Maurizio Vitiello. Sugli Iperspazialisti si è attivata
un’attenzione critica ed i loro lavori, eleganti e ritmici,
abbracciano il mondo delle coordinate comunicative. L’Iperspazialismo,
che prosegue il discorso iniziato da Lucio Fontana, col celebre
“Manifiesto blanco”, è una presa di coscienza di una visione
ampliata dello spazio dovuta ai progressi scientifici e telematici,
con una particolare attenzione all’individuo concepito quale
frammento dell’universo. Maurizio Vitiello
Name: Vinni
Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 13.48.43
Testo
GALLERIA E BIBLIOTECA
D’ARTE “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n.
9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Associazione
culturale reg. a Palermo al n. 10687 www.studio71.it – e mail
studio71pa@tin.it COMUNICATO STAMPA Sabato 4 marzo alle ore 19,
presso la galleria Studio 71 di Palermo, verrà presentato il nuovo
libro di Ignazio Apolloni dal titolo L’amuor ne passe pas 52 lettere
d’amore edito da Coppola Edizioni. Il volume è composto di 52
lettere d'amore che Ignazio Apolloni ha inviato ad altrettanti
personaggi femminili, reali e non, delle varie epoche. Nell'opera è
sottesa una forma di vergogna per ciò che molte donne hanno subìto
nel corso dei secoli, ma non mancano accenti di ammirazione per la
capacità dimostrata nell'affermarsi come dive, scrittrici,
fotografe, rivoluzionarie o cantanti. Sono però, già una parte di
esse, entrate nell'ombra sicché si impone una rivalutazione della
loro funzione, in qualche caso catartica. Parlarne dunque diventa un
dovere se si vuole evitare per un verso la loro scomparsa definitiva
dalla scena e per l'altro che il loro messaggio finisca con l'essere
definitivamente inascoltato. L'introduzione è di Marcella Croce. La
presentazione del libro avverrà in concomitanza con l’inaugurazione
della mostra personale di Roberto Zito che trae il titolo proprio
dal nuovo libro di Ignazio Apolloni e per il quale ha realizzato
delle illustrazioni. Nel corso della serata, interverranno Marcella
Croce, che ha scritto la presentazione all’interno del libro, e Aldo
Gerbino che parlerà di Roberto Zito. Marcella Croce E’ nata a
Palermo, dove si è laureata in letteratura inglese. Ha conseguito il
Master e il Dottorato di ricerca in letteratura italiana presso la
University of Wisconsin-Madison (USA). Per oltre 14 anni ha tenuto
corsi organizzati a Palermo dal Trinity College (Hartford, CT, USA).
Collabora da sei anni al quotidiano La Repubblica. Ha insegnato
lingua italiana presso l’Università di Isfahan (Iran) e attualmente
insegna presso la Ritsumeykan University di Kyoto (Giappone) per
conto del Ministero Affari Esteri. Ignazio Apolloni Autore
versatile, ha pubblicato due libri di favole (Capellino e Favole per
adulti); uno di narrativa (Gilberte, editrice Novecento, con
protagonista una ragazza ebrea); un romanzo sperimentale (Roma 56);
uno di Singlossie (editrice Novecento); quattro di racconti Dalla
parte del mare, Racconti patafisici e pantagruelici, New York
allucinogeni e merletti, Il golfino celeste a maglie larghe (i primi
tre con Manni e il quarto con Coppola); un romanzo autobiografico
con spiccata tendenza a bloccare lo scorrere del tempo (Niusia). Ha
praticato la neoavanguardia e la sperimentazione. Ha contribuito a
creare il movimento Antigruppo e ha teorizzato la singlossia come
superamento dei linguaggi verbo-visivi. È nato a Palermo. Ha
viaggiato molto e in più continenti. Ha vissuto a Torino, Roma, New
York, Los Angeles, Parigi. L’Editrice Besa ha in programma la
pubblicazione delle sue Favolette con prefazione di Michele Rak,
mentre Piero Manni darà tra breve alle stampe il romanzo Marrakech.
Il libro sarà presentato in più città della Sicilia e soprattutto in
occasione dell'8 marzo. Si gradisce sapere se le testate, critici o
scrittori in indirizzo siano interessati a riceverne copia per
eventuale recensione. Il costo, per le 260 pagine è deliberatamente
basso e viene fissato in € 10. In quarta di copertina quattro volti
di donna di Roberto Zito. Per informazioni rivolgersi ai numeri 091
516318 3358157540 3381499867 Con Preghiera di Pubblicazione Per
semplicità e facile comprensione del testo si aggiunge l'indice.
PERSONAGGI DELLA LETTERATURA A Saffo di Samotracia A Beatrice A
Francesca da Rimini A Silvia Rusticotto A Elena di Troia Alla
Sibilla Cumana A Dulcinea Del Toboso A Emma Bovary Ad Anna Karenina
A Lolita Haze A Larisa Fédorovna ASheherazade A Molly Bloom A
Biancaneve la locandiera Alla balena bianca ESISTENZIALISTE A
Juliette Greco SCRITTRICI GENIALI A George Sand A Marguerite
Yourcenar A Karen Blixen A Natalia Ginzburg SCRITTRICI IMPEGNATE A
Simone De Beauvoir A Virginia Woolf REGINE DELLA CANZONE E DELLA
VOCE A Edith Piaf A Jeanne-Marie Bourgeois Ad Aretha Franklin Ad
Amalia Rodrigues A Maria Callas PERSONAGGI DELL’ARTE Alla Fornarina
A Virginie Amélie Gautreau A Mona Lisa A Tamara Lempicka PERSONAGGI
DEL TEATRO E ATTRICI A Giulietta Capuleti A Lady Macbeth A Desdemona
Mandraki A Marta Abba RIVOLUZIONARIE A Lady Godiva A Marianna La
Marsigliese A Eleonora Pimentel Fonseca A Olympe De Gouges FIGURE
ASTRONOMICHE Alla Luna A Cassiopea PERSONAGGI DELLA STORIA Ad Anna
Bolena A Edvige di Polonia A Isabella di Castiglia A Jean d’Arc A
Rosa Luxembourg PERSONAGGI DEL FUMETTO A Matoaka Pocahontas DIVE DEL
CINEMA Ad Anna Magnani DIVE DELLA FOTOGRAFIA A Tina Modotti
PERSONAGGI TRAGICI Ad Anneliese Marie Frank COMPRIMARIE A Josephine
Beauharnais SEMIOLOGI A Rossana Apicella
Name: Galleria
Marconi
Email: galleriamarconidimarconiarconi@virgilio.it
From: Cupra Marittima
Date: 20/02/2006
Time: 13.53.54
Testo
presenta MIND GAMES a
cura di Karin Andersen L'inaugurazione è domenica 19 Febbraio alle
ore 18.00 La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle
20.00, esclusa la domenica Domenica 19 Febbraio la Galleria Marconi
presenta “Mind Games”, una collettiva curata dall’artista Karin
Andersen. Tema della mostra è una reinterpretazione dell’identità
all’insegna di mitologie da pop culture, di improbabili sogni
giovanili e non, di talenti latenti e di immaginari personalissimi:
come saremmo se non fossimo quel che siamo, ma se invece avessimo
realizzato il sogno di diventare una star? Karin Andersen ha
invitato alcuni artisti a rispondere ai seguenti quesiti: “se fossi
un musicista, che tipo o genere di musica faresti? Come ti
chiameresti? Quale sarebbe l’estetica delle tue uscite discografiche
e il look con cui ti presenteresti al tuo pubblico?”, e a elaborare
copertine di CD, flyers, locandine, gadgets e ogni altro tipo di
oggetto-feticcio utile a illustrare il gioco della reinvenzione di
se stessi sotto forma di alter ego musicale. Tutto il materiale
della mostra è rigorosamente falso. Anche gli artisti attivi nel
campo della musica hanno dovuto rivedersi in base all’idolo che
avrebbero voluto diventare, portando alla luce la propria vena
trash, l’inconfessato amore per la musica country, tirando fuori dai
cassetti i gadget heavy metal tenuti nascosti, le proprie fantasie
sulla musica classica e contemporanea, o anche la voce da
mezzosoprano che finora si era sentita soltanto tra le piastrelle
della propria doccia. Mind Games è la più recente tappa di un work
in progress che ha preso il via a partire da una prima mostra di
sole copertine di CD finte, ideata e organizzata da Karin per la
galleria bolognese Il Campo delle Fragole nel 1996. Il progetto è
stato successivamente riproposto in altri luoghi, grazie al supporto
e alla collaborazione di Michele Mariano (artista), Edoardo Bridda
(critico musicale), Christian Rainer (artista e musicista), Andreas
Flevin (scrittore e critico musicale). Quest’ultima special edition
realizzata per la Galleria Marconi presenta lavori inediti di 30
artisti italiani e stranieri, e testi di presentazione di Edoardo
Bridda e Andreas Flevin. Gli artisti che hanno aderito
all’iniziativa sono: Arianna Carossa, Juan Carlos Ceci, Christian
Rainer, Daniel Lee, Sara Colaone, MoniQue Monica Condini, Juha van
Ingen, Hanna Yrjönen, Andrea Contin, Katharina Dieckhoff, Maicol &
Mirco, Luigi Mastrangelo, Bruno Benuzzi, Marc Giloux, Michele
Mariano, Sandro Natalini, Onofrio Catacchio, Elena Rapa, Roxy in the
Box, Rachele Salvioli, SQUP, Fedra Boscaro, Vru & Sawa & Totò,
Giovanni Bellavia & Beatrice Negri & Francesco Di Credico & Giulio
Macaione On Sunday 19th February Marconi Gallery will present “Mind
Games”, a group exhibition curated by the artist Karin Andersen. The
theme of the show is a reinterpretation of identity according to pop
culture mythologies, improbable dreams of our youth (and not only),
latent talents and very personal imaginaries: how could we be if we
weren’t what we are, if we had, on the contrary, realized the dream
to become a star? Karin Andersen has invited the partecipating
artists to answer to the following questions: “if you were a
musician, what kind of music would you play? What would your name be?
What about the look of your records, and the way you would present
yourself to the audience?” and to create CD covers, flyers, posters,
gadgets and any other fetish-object that might illustrate the
mind-game of reinventing oneself as a musical alter ego. All the
exhibition material is absolutely fake. Even the artists who are
active in the music scene as well had to reinvent themselves
according to the idol they would have wanted to become, revealing
their own trash inspiration or their unconfessed love for country
music, taking their hidden heavy metal gadgets out of their drawers,
displaying their own imaginations about classic and contemporary
music or even the mezzo soprano voice which up to now could be heard
only in the shower. Mind Games is the latest event of a work in
progress which started with a first exhibition of fake CD covers,
planned and organized by Karin for “Il Campo delle Fragole” Gallery
of Bologna in 1996. The project has then been proposed in other
places, thanks to the support and collaboration of Michele Mariano (artist),
Edoardo Bridda (music critic), Christian Rainer (artist and musician),
Andreas Flevin (writer and music critic). This latest special
edition realized for Marconi Gallery features new works by 30
italian and foreign artists, and presentation texts by Edoardo
Bridda and Andreas Flevin. Artists participating: Arianna Carossa,
Juan Carlos Ceci, Christian Rainer, Daniel Lee, Sara Colaone,
MoniQue Monica Condini, Juha van Ingen, Hanna Yrjönen, Andrea Contin,
Katharina Dieckhoff, Maicol & Mirco, Luigi Mastrangelo, Bruno
Benuzzi, Marc Giloux, Michele Mariano, Sandro Natalini, Onofrio
Catacchio, Elena Rapa, Roxy in the Box, Rachele Salvioli, SQUP,
Fedra Boscaro, Vru & Sawa & Totò, Giovanni Bellavia & Beatrice Negri
& Francesco Di Credico & Giulio Macaione scheda tecnica/technical
card ufficio stampa/press agent Dario Ciferri catalogo/catalogue
curatore/curator Karin Andersen testo critico/art critic by Edoardo
Bridda, Andreas Flevin traduzione di/translation by Patrizia Isidori,
Giulia Wilkinson, Catia Mignini dal 19 Febbraio al 16 Marzo from
19th February to 16th March orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703
e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi IO ESISTO, IO
SUONO. Stefano Segatori A cura di Sure Creative Lab Non sono un
fantasma. Non sono un'invenzione. Sono fatto di carne, ossa e
sangue. Quando fa freddo cerco una fonte di calore. Quando fa caldo
cerco un luogo ventilato. Conosco la fame, conosco la sete e conosco
la fatica. Le mie mani utilizzano degli strumenti, il mio intelletto
elabora dei pensieri, la mia anima evoca delle atmosfere. Io esisto,
io suono. Louse Gallery c/o Galleria Marconi, dal 19 febbraio. I
EXIST, I PLAY. Stefano Segatori Curated by Sure Creative Lab I am
not a ghost. I am not an invention. I am made of flesh, bones and
blood. When it is cold I look for something that gives warmth. When
it is hot I look for somewhere fresh and airy. I know hunger, I know
thirst and I know exhaustion. My hands are pratical, my intellect
elaborates on thoughts, my soul creates ambiences. I exist, I play.
Name: PRISKA C.
JUSCHKA FINE ART
Email: gallery@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/02/2006
Time: 13.56.42
Testo
Dana Melamed When Dawn
Breaks February 16 - March 18, 2006 Opening reception: Thursday,
February 16, 6-9 PM The Second Wave Transparency film, sheetrock
mesh, ink, charcoal, acrylic paint on paper 34 x 53 in. 86.36 x
134.62 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S Dana
Melamed When Dawn Breaks Priska C. Juschka Fine Art is pleased to
present When Dawn Breaks, Dana Melamed's first solo exhibition in
New York City. In her work, Melamed amasses numerous layers of urban
images and building materials in order to construct cities that
exemplify the unremitting destruction and rebuilding of our
surroundings. Melamed's works embody narratives of the great cities
of the world, yet, at the same time, resist the allusion to a
specific time and place. Despite their seemingly open-ended
appearance, Melamed defines a clear core around which the work
organically develops on the wall. The starting point of her
constructions are most often the very events that restructure our
environments-fires, earthquakes, floods, hurricanes or acts of human
aggression. These calamitous episodes leave a scar on the
configuration of the city, in turn creating the need to rewrite its
structural pattern. It is this process of reconstruction that
Melamed mimics in her work, both uncovering and concealing the
impressions that the destructive force left behind. In so doing, her
works unearth the intrinsic structure upon which every major city is
built. She constructs buildings, paves roads and establishes
infrastructures above existing ones, using architectural imagery and
techniques such as transparency film, aluminum, ink, sheetrock mesh,
and charcoal. By vigorously applying and eradicating layer after
layer to and from her fictitious metropolis, Melamed points to the
ubiquitous nature of history. In realizing the process and outcome
of her works, one is able to distinguish a unique practice of
regeneration that is inevitably inherent in the event of
destruction. Dana Melamed was born and raised in Israel, and now
lives in New Jersey. She holds a B.A. in Architectural Studies from
Ort Technikum, Israel. She has had several solo exhibitions in
Tel-Aviv, and has also participated in group shows in the United
States, including New Found Land at Priska C. Juschka Fine Art
(2005). She recently took part in The Cooper Union Residency program
(2005). Dana Melamed biography - works online Join Priska Juschka
and the artist at the gallery for an opening reception on Thursday,
February 16, 6-9 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to
6:00 PM or by appointment. To subscribe or unsubscribe at any time
please visit priskajuschkafineart.com
Name: Museo
Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 20/02/2006
Time: 13.59.22
Testo
COMUNICATO STAMPA ART
HIGHLIGHTS 4 COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee”
raccontate da curatori, storici e teorici dell’arte Ciclo di
incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Primo incontro con VIKTOR MISIANO
“L’Arte Sovietica oltre il 2000” Sabato, 25 Febbraio 2006, alle ore
18.00 Sala conferenze MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma Via
Reggio Emilia, 54 Appuntamento affermato del MACRO, anche quest’anno
prende il via “Art Highlights”, il ciclo di incontri a cura di
Dobrila Denegri, che giunge alla sua quarta edizione con il titolo
“Coordinate dell’arte”. Tema della rassegna, infatti, è quello di
proporre un viaggio ideale attraverso le molteplici geografie
dell'arte, per indicare punti di orientamento nella mappa della
attuale scena artistica. La quarta edizione di “Art Highlights”,
realizzata in collaborazione con l’Associazione MACROAmici, porrà
particolare attenzione al medio oriente, sull’area del Mediterraneo,
verso la Cina, l’Africa centrale e del sud, l’India ma anche
l’Europa e gli Stati Uniti, verso tutte quelle diverse aree che oggi
vengono considerate epicentri dei movimenti politici, economici,
sociali, artistici e culturali. Proponendosi come osservatorio sulle
diverse sfaccettature del rapporto esistente tra l’arte e le altre
realtà, come quella sociale o politica, il ciclo d’incontri
interroga le modalità d’impegno dell’arte e il suo rapportarsi ai
contesti in cui opera. I temi affrontati vogliono sottolineare le
complesse relazioni tra l’arte e le altre sfere della realtà
circostante, e concentrarsi sulla situazione dell’arte in Iraq, in
medio oriente, e verso l’espansione del percorso artistico Cinese e
quello intrapreso in Sud Africa dai giorni di apartheid sino ad
oggi. “Coordinate dell’Arte” cercherà di offrire una visione
prismatica, aggiornata ed approfondita, ospitando i contributi di
alcune tra le più interessanti figure curatoriali, cominciando con
VIKTOR MISIANO, noto curatore e storico dell’arte, attualmente
direttore del Centro statale per i Musei e le mostre di Mosca e
direttore della rivista “Moscow Art Magazine”. L’intervento di
Misiano al MACRO, intitolato "L’arte Sovietica oltre il 2000",
costituisce un’occasione unica per vedere e studiare da vicino come
si articola l’attuale produzione artistica in Russia e nei territori
dell’Asia centrale, in Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan, luoghi
dove il curatore ha presentato la recente mostra proposta in ambito
della 51° Biennale di Venezia. Misiano è stato uno dei più attivi
curatori Russi, dal periodo di Perestroika sino ad oggi e, come
autore di numerose mostre, libri e saggi, ha presentato gli artisti
e i movimenti sovietici che si sono imposti ed affermati anche oltre
i confini della Federazione Russa. Viktor Misiano è nato nel 1957 a
Mosca, dove vive e lavora. Dal 1980 al 1990 è stato curatore presso
il Museo Nazionale delle Belle Arti Puschin e dal 1992 al 1997
direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Mosca. Oltre alle
numerose mostre realizzate presso musei Europei, ha partecipato a
diversi progetti curatoriali nel ambito della biennale di Istanbul
(1992), Venezia (1995, 1997, 2003) e Valencia (1999), è stato membro
del team curatoriale della prima edizione di Manifesta a Rotterdam
(1996). CALENDARIO SABATO, 25 FEBBRAIO 2006, ALLE ORE 18.00 VIKTOR
MISIANO, Vice direttore di Centro per Musei e Mostre “Rosizo”, Mosca
“Arte Sovietica oltre 2000” VENERDI, 10 MARZO 2006, ALLE ORE 18.00
CATHERINE DAVID, attualmente direttrice del progetto itinerante
“Contemporary Arab Representations” promosso da Tàpies Foundation di
Barcelona. “Rappresentazioni Arabe Contemporanee” VENERDI, 24 MARZO
2006, ALLE ORE 18.00 ALKA PANDE, curatrice di Visual Arts Gallery,
India Habitat Center a New Delhi “Esperienza Indiana: Le voci
ibride” VENERDI, 7 APRILE 2006, ALLE ORE 18.00 JULIAN ZUGAZAGOITIA,
direttore di Museo El Barrio, New York “Collezionare l’arte
contemporanea dei paesi Latini” VENERDI, 28 APRILE 2006, ALLE ORE
18.00 ULF VIERKE, curatore e professore al Iwalewa-Haus – Centro per
studi africani presso la Università a Bayreuth “Arte contemporanea
in Africa centrale” VENERDI, 12 MAGGIO 2006, ALLE ORE 18.00 VASIF
KORTUN, direttore del Platform Garanti Contemporary Art Center,
Istanbul “Guardando in entrambe direzioni o a proposito di
irreconciliabilità: Arte contemporanea in Turchia e area
Mediterranea in relazione all’Europa” VENERDI, 25 MAGGIO 2006, ALLE
ORE 18.00 CLIVE KELLNER, direttore di Johannesburg Art Gallery “Arte
in Sud Africa dopo Apartheid” Art Highligts 4 è realizzato in
collaborazione con: l’Associazione MACROAmici Un particolare
ringraziamento a: Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo EDIZIONI
PRECEDENTI: ART HIGHLIGHTS 1: NUOVE POSIZIONI / NUOVI RUOLI La 1°
edizione della serie di conferenze ART HIGHLIGHTS si era proposta di
mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul
sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo
hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra
i curatori più significativi, come Harald Szeemann, Achille Bonito
Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla
generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud.
ART HIGHLIGHTS 2: MULTIPLE HORIZONS Nella 2° edizione, ART
HIGHLIGHTS ha coinvolto prevalentemente artisti internazionali, con
l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una
conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più
inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - come ha voluto indicare
il titolo "Molteplici orizzonti" - questa serie d'incontri ha
proposto sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo
contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e
d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione
globale. Hanno partecipato tra gli altri: Marina Abramovic, Carla
Accardi, Christian Boltanski, Alberto Garutti, Jun Nguyen
Hatsushiba, Tracey Emin, Alfredo Jaar, Ernesto Neto, Tobias
Rehberger, Anri Sala e Heimo Zobernig. ART HIGHLIGHTS 3: SHOW &
DISPLAY: LA MOSTRA IDEALE Qual è la mostra ideale? Come possono
essere ridefiniti i modelli espositivi oggi? Quali esperienze
contemporanee e quali esempi storici possono diventare punti di
riferimento propositivi e costruttivi? Sono stati alcuni degli
interrogativi cui SHOW & DISPLAY, la 3° edizione di conferenze “Art
Highlights” organizzata dal MACRO, ha cercato di dare risposta,
attraverso il coinvolgimento di alcuni tra i più interessanti
protagonisti nel campo dell’arte, dell’architettura, del design,
della moda, della scienza e della teoria dell’arte come: Grazia
Quaroni, (curatore della Fondazione Cartier, Parigi), Victoria Vesna
(Capo cattedra per Media Arts, UCLA, Los Angeles), Denis Santachiara
(designer, Italia), Iwona Blazwick (direttore della Whitechapel,
Londra), Naoki Takizawa (direttore artistico di Issey Miyake
Inc.,Tokyo), Hans Ulrich Obrist (curatore ARC, Parigi) e Joep van
Lieshout (artista, Rotterdam). Scheda Informativa Direttore: Danilo
Eccher Art Highlights: programma di approfondimento che coinvolge,
in una serie d’incontri, numerosi curatori, storici dell’arte e
figure di spicco nella scena internazionale. A cura di Dobrila
Denegri Ingresso gratuito Sede: MACRO, Via Reggio Emilia 54 – Sala
Conferenze Orario del MACRO: da martedì a domenica 9.00 – 19.00;
festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) Info: 06-6710 70400 – Fax:
06-8554090 / macro@comune.roma.it / www.macro.roma.museum Servizi
didattici: dipartimento didattica – tel. 06 6710 70423/25 Servizi al
pubblico: bookshop, caffetteria, mediateca, videoteca, postazioni
multimediali Referente del Macro per la stampa: Laura Larcan: tel.
+39 06 6710 70415 – l.larcan@comune.roma.it
Name: Galleria e
Biblioteca d'Arte Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 20/02/2006
Time: 14.01.10
Testo
GALLERIA E BIBLIOTECA
D’ARTE “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n.
9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Associazione
culturale reg. a Palermo al n. 10687 www.studio71.it – e mail
studio71pa@tin.it COMUNICATO STAMPA Sabato 4 marzo alle ore 18,
presso la galleria Studio 71 di Palermo, verrà inaugurata la mostra
personale di Roberto Zito intitolata L’amour ne passe pas. La mostra
prende il titolo dal nuovo libro di Ignazio Apolloni, che verrà
presentato nel corso della serata, per il quale le opere sono state
realizzate. Le opere, tutte su carta, sono circa 25 e ci presentano
una donna che incarna in sé la dea madre, l’origine del tutto che,
stanca di essere continuamente messa da parte e sfoggiata soltanto
per poche occasioni, si fa presente rivendicando il suo potere. La
mostra vuole essere un omaggio all’essere femminile e femmineo.
Ridestata dal sonno dell’oblio la donna di Apolloni e di Zito si fa
incanto: amante appassionata o silenziosa sfinge, guerriera o madre
amorevole, fata dei boschi, musa ispiratrice, luna, sirena,
incorreggibile Pandora, incorreggibile Eva. Ella è la modella, la
Galatea, il senso di tutte le cose, il motore delle umane passioni
che spinge gli uomini a creare, a farsi dei. Scrive Vinny Scorsone
nella presentazione in catalogo: ”Quelle di Zito sono storie, favole
raccontate con estrema sintesi, ma intrise di profondità mute. Poco
chiasso, tutto è avvolto in un’atmosfera sospesa; frammento di tempo
bloccato nel divenire dello spirito. Tra fiori, isole, foglie,
figure ieratiche sembranti pietra e un pesce come firma, l’universo
illustrato ed interpretato da Zito viaggia nel mare delle illusioni,
varcando passaggi geografici e mentali posti a confine tra il mondo
reale e quello delle emozioni silenziose.” E così descrive Aldo
Gerbino, in catalogo, le inquietanti immagini femminili di Zito:”…Ed
è figura dove la centralità cefalica si esprime in tutta la sua
raccolta somatica, in tutta la sua espressione vitale, e, allo
stesso tempo, in quella caratura patologica che trova il suo
compimento e la sua germinazione nella fase ‘non finale’ della
decapitazione. L’acefalia si offre in tal modo, come fu per
Zancanaro e la sua Venere acefala, in una nuova forma di bellezza,
di sensuale prestanza, di assorta meditazione su sé stessa, sul
corpo, sulle funzioni e sul desiderio di rappresentazione. Al corpo
si associa il modello di una natura selenica, ora sfrondata da
orpelli, ora resa più tumultuosa dal moltiplicarsi di botaniche
presenze, e resa da Zito in una sorta di crudezza metafisica.” Le
opere sono quasi tutte legate tra loro dalle tonalità di un azzurro
tenue, quasi assente in alcune opere, e solo qualche rara volta sono
solcate da rossi violenti. Disegni, collages, dipinti offrono allo
spettatore una visione di donna mite e potente, unica bellezza in un
mondo in lotta. La mostra, a cura di Vinny Scorsone, si concluderà
il 18 marzo. Orario dalle 17.00 alle 20.00 escluso i festivi.
Palermo, 14/02/2006 L’addetto stampa Mariella Calvaruso
Name: Mirta De
Simoni Lasta
Email: info@mirtadesimoni.it
From: Milano
Date: 20/02/2006
Time: 14.02.50
Testo
“Tra mito e logos” è il
titolo della personale che Mirta De Simoni Lasta proporrà al Circolo
Culturale Bertolt Brecht di Milano. La mostra, curata da Lorenzo
Argentino e con testo critico di Maria Vera Carminati è un corpus di
una trentina di opere realizzate dal 2004 fino alle più recenti del
2006. La tecnica usata è quella dell’acrilico e del collage su tela,
con qualche effetto di tridimensionalità. Dopo questa tappa italiana
la mostra sarà in Olanda, presso la galleria Beldentuin Bon Ton, a
partire dal 12 marzo fino al 16 aprile 2006. In contemporanea nel
parco della galleria saranno esposte le sculture dell’artista
olandese Anton ter Braak. Lo spazio di queste figure non è una
relazione astratta, ma una res, che rinuncia alla compiutezza
dell’oggettivo per la grandezza allusiva del simbolo, una realtà
soggettiva, carica di tonalità emotive e di risonanze interiori. Le
figure sono tanto più materiche e incompiute, quanto più densa e
ricca è l’anima che hanno attraversato per venire alla luce. Tempo e
spazio si raccolgono nel confine della tela e nel gesto
dell’artista. Un gesto e uno sguardo che li dilatano o li fanno
gravitare attorno a qualche frammento di realtà, trasfigurato e
levigato fino a diventare essenziale. La polisemia del segno si
spoglia dell’abito comodo dell’ambiguità e diventa simbolo, un
centro di attrazione, un nucleo in cui le civiltà sedimentano. La
materia partecipa della vita della coscienza e palpita nei rossi
degli sfondi, che sono ad un tempo sacri ed espressione – tutta
umana – di passione. Una piccola casa in un paesaggio di neve si
appoggia ad una montagna, che lungo il suo profilo mette in tensione
cielo e senso della terra. E’ forse la stessa che fa ascoltare il
suo silenzio ad un uomo-volto, su cui la luce rivela il duplice
flusso dei pensieri: apertura e sguardo esteriore, introspezione e
sguardo interiore. E’ ancora la luce, nitida o rarefatta dei picchi,
il luogo dove umano e divino, impercettibilmente, si toccano. Dove
lo spazio si fa più denso e la tensione vibrante, nello ziggurat
sospeso, mentre la sua materia scende in gocce a terra, e nella
totemica meditazione delle donne-torri. Ogni segno ha in se una
traccia di assolutezza, come un destino che marca definitivamente la
sua curvatura. Ma la memoria e la predestinazione sono libere dalla
malattia e dal rischio di saturazione, perché la forma è incompleta
e vibrante, sulla soglia della sua rivelazione. La forma incompiuta
è gesto, è divenire. E così la presenza indicibile dell’oggetto è
anche la sua assenza. L’arabesco e il ghirigoro, l’oro e il rosso,
il definitivo e l’incompiuto, il solido e l’instabile, l’io e il
mondo, la grazia della ballerina e la ieraticità della donna
archetipo si incontrano, ma le loro tangenze e i loro confini
restano vivi, irrisolti, come la dialettica tra mito e logos.
Milano, gennaio 2006 Vera Maria Carminati Senza titolo, 2004
Informazioni: Mirta De Simoni Lasta 39060 VOLANO (TN) via Trento 32
tel. 0464 411001 info@mirtadesimoni.it www.mirtadesimoni.it
Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Viterbo
Date: 20/02/2006
Time: 14.11.01
Testo
Dal 3 al 5 marzo 2006
si svolgerà a Viterbo la terza edizione di Vitarte, vetrina
dell'arte moderna e contemporanea unica nel suo genere per quanto
riguarda l'area Centro Sud. Organizzata da TusciaExpò, con il
patrocinio di Regione Lazio, Provincia, Camera di Commercio e Comune
di Viterbo, la rassegna rappresenta, grazie alla partecipazione di
prestigiose Gallerie d'arte nazionali, un fondamentale appuntamento
per gli operatori del settore e per gli investitori italiani e
internazionali. Evento della terza edizione sarà L’ARTE SEDUTA 100
sedie d’artista a cura di Giuseppe Salerno in collaborazione con
Arte&co “L’arte è lenta!” A sostenerlo sono i 100 artisti che
esporranno altrettante opere per rendere omaggio alla sedia,
l’oggetto che, più d’ogni altro, è luogo deputato alla sosta fisica
ed alla riflessione. “La coscienza è lenta, la superficialità è
rock!”, questo è ciò che implicitamente affermano i ventiquattro
artisti che esporranno altrettante sedie-oggetto nella rassegna
L’Arte Seduta curata da Giuseppe Salerno presso la galleria “l’arte
è ….” di Calcata. Una rassegna dove sedie-oggetto, testimoni di
mille pause del correre quotidiano, sono le depositarie di pensieri
e riflessioni lente, si vestono di impalpabilità, di sentimento, di
sudore, di poesia, di vissuto, di attese, di speranze, di illusioni,
assumono i colori e le forme del sentire e si mostrano come un libro
stampato a chi lentamente ad esse si avvicina. “La velocità è la
dominante degli ultimi due secoli – scrive nel catalogo della mostra
Giuseppe Salerno - Tutto e subito! è l’imperativo che ha mosso
intere generazioni, allontanandole sempre più dall’antico rapporto
simbiotico con un universo i cui ritmi lenti si confrontano con
l’eterno. Quando la televisione proclama che positivo è rock,
negativo è lento! si ribadisce che la lentezza è un male, la
velocità è un bene!. Concetto vecchio questo, caratterizzante quella
cultura materiale che si è adoperata per dominare l’universo
attraverso l’accelerazione di ogni intervento umano. Trasferimenti
sempre più veloci e presenza telematica hanno annullato le distanze.
Tutto si propaga – continua Salerno - in ogni dove senza conoscere
barriere. La farfalla che batte le ali ad un capo del mondo adesso
sì che, di fronte a milioni di spettatori incollati ai televisori,
provoca gravi disastri sull’emisfero opposto. La circolazione delle
merci, delle armi, delle droghe, dei virus e degli antivirus non è
lenta. Lenta invece è la diffusione della pace perché il pensiero
che la genera, come del resto ogni pensiero, è lento. Attività
quella del pensare che sopravvive soltanto in quanti rifuggono dal
dividere il mondo in due, in coloro che, non riconoscendo valore
assoluto al lento ed al rock, continuano a navigare tra le infinite
sfumature che sono le sole a rendere ricca l’esistenza”. Ai guru
della televisione, che confermano i presupposti ideologici di una
società gravemente malata il cui imperativo è “correre”, gli artisti
rispondono con L’Arte Seduta che è ora di cambiare perché la
coscienza è lenta, la superficialità è rock!. Un modo questo di
porre in evidenza il bisogno di fermarsi a riflettere per
riconsiderare i presupposti di ciò che sin qui abbiamo chiamato
“sviluppo”. (PG Baroldi – “Recupero-Seduta”) (opere di Luigi
Ballarin e Gerardo Di Salvatore) Saranno in mostra opere di:
Pasquale Altieri, Enrico Abenavoli, Pilar Aguirre, Minou
Amirsoleimani, Alfredo Anellini, Luigi Ballarin, Rikj Bandelj, PG
Baroldi, Giorgio Batoli, Pierluigi Bellacci, Laura Bernard, Giovanni
Bianchi, Massimo Bormioli, Azzurra Brogiotti, Vincenzo Bruzzese,
Marina Buening, Franca Buscaglia, Domenico Campisano, Pino Canali,
Anna Maria Capece Minutolo, Antonella Cappuccio, Mario Carbone,
Roberto Carbone, Delia Carnioli, Giovanni Carpentieri, Gino
Casavecchia, Gianfranco Castelli, Fabiola Cenci, Lucia Cenni, Cinzia
Cerbino, Paolo Ciaffaroni, Graziella Cionfoli, Ezio Colosimo,
Vitaldo Conte, Anna Del Vecchio, Alessandro D’Ercole, Stefano Di
Maulo, Gerardo Di Salvatore, Bianca Dones, Fatma El Kordy, Vittorio
Fava, Lucilla Frangini Ballerini, Pancho Garrison, Sonia Giambrone,
Anna Giannandrea, Mario Giuliani, Anna Gorrieri, Leila Grani, Marina
Joppolo, Maria Korporal, Stefania Lubrani, Lughia, Domenico Malarbì,
Venanzio Manciocchi, Giovanni Mangiacapra, Marè, Angela Marrone,
Daniela Martinis, Maddalena Mauri, Andrea Mazzara, Francesca
Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica Melani, Bianca Menna, Sofia
Minkova, Luigi Moriggi, Francesca Musella, Valentina Pallagrosi,
Massimo Palombo, Pasquale Pazzaglia, Massimo Piergrossi, Fabrizio
Pinzaglia, Eliana Prosperi, Fernando Rea, Bruno Regni, Rosella
Restante, Alessandro Ridolfi, Anna Romanello, Angelo Rossi, Sandro
Rossi, Franca Rovigatti, Ilaria Sadun, Alba Savoi, Angela
Scappaticci, Piero Sensi, Eugenia Serafini, Elena Sevi, Maurizio
Tiberti, Ivano Tomat, Marijcke Van Der Maden, Valter Vari, Riccardo
Wilczek, Gemma Wittendale, Maria Woicich, Stefano Zampieri, Giovanna
Zinghi, Sara Zorzino
--------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------------------
Name: Maurizio
Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Numana (An)
Date: 20/02/2006
Time: 14.12.27
Testo
ENDIADI SPAZIALE con
opere recenti di Monica Pennazzi a cura di Maurizio Vitiello Allo
“Studio Quadrure”, in Via Elia, 13 60026 Numana (AN) sarà inaugurata
sabato 18 febbraio 2006, alle ore 18, l’interessante mostra, curata
dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “ENDIADI
SPAZIALE”, con opere in tecnica mista di Monica Pennazzi, di Ancona.
Apertura ed orario: sino a venerdì 30 giugno 2006; 19-21, festivi
per appuntamento (348/78.39.114); escluso sabato, domenica, lunedì.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello Si potranno cogliere
gli ultimi fermenti creativi della giovane promettente artista, ora
attiva a collegarsi con motivi singolari al “Gruppo
Iperspazialista”, con cui ha iniziato a partecipare a collettive in
campo nazionale. Il “Movimento Iperspazialista”, fronte di artisti
estremamente aperto ad accogliere nuove e fresche istanze, ha fatto
largo alla “new entry” contraddistinta da Monica Pennazzi, che sta
esponendo a “Il Diapason Arte” di Napoli, diretto da Rosalba
Lombardo, e che esporrà a marzo 2006 a “Il Pilastro” di Santa Maria
Capua Vetere (CE), diretto da Gennaro Stanislao. La giovane artista
utilizza una chiave estremizzata e sembra voler suggerire ritmi e
visioni. Spaccati geometrici su plastiche evidenze s'impongono come
possibili riepiloghi di emozioni. Maurizio Vitiello
Name: MACRO
Museo d'Arte Contemporanea
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 21/02/2006
Time: 17.45.46
Testo
Museo d’Arte
Contemporanea Roma Via Reggio Emilia, 54 COMUNICATO STAMPA ART
HIGHLIGHTS 4 COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee”
raccontate da curatori, storici e teorici dell’arte Ciclo di
incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Primo incontro con VIKTOR MISIANO
“L’Arte Sovietica oltre il 2000” Sabato, 25 Febbraio 2006, alle ore
18.00 Sala conferenze
Name: Theatre en
Vol
Email: l.piallini@theatrenvol.org
From: Sassari
Date: 21/02/2006
Time: 18.08.30
Testo
HABITAT IMMAGINARi
conferenza europea Sassari dal 23 al 25 marzo 2006 clicca qui sotto
ed apri la descrizione del programma e dei laboratori Il ruolo
dell’arte nella riqualificazione degli spazi urbani e nella
creazione di una nuova coesione sociale questo il tema centrale
della Conferenza europea “Habitat immaginari, arte, cultura e spazi
urbani”. Si terrà a Sassari dal 23 al 25 marzo 2006, organizzata da
Theatre en Vol all’interno del progetto europeo Cultura 2000
“Viaggio – alla ricerca di un luogo, un sogno, un’esistenza” con i
partner: - Belfast Community Circus (Irlanda) - Kulturhus Aarhus
(Danimarca) - Ane Monro Theater ( Slovenia). DUE giorni di dibattiti
tra artisti, urbanisti, sociologi, operatori socio-culturali ed
amministratori TRE laboratori di musica, teatro e danza rivolti a
giovani artisti . TANTE dimostrazioni pratiche-artistiche nel centro
storico Il programma venerdi, 24 marzo 2006 9.30 – 13.00 apertura
conferenza macchinazione ed altre diavolerie – estrapolazione dallo
spettacolo itinerante del theatre en vol spazi urbani artisti,
abitanti, amministratori, la cittadinanza e le arti di strada.
Progetti ed Esperienze intervengono: alberto merler – michel crespin
– soren friis moller – victor cucurull spazi urbani e cittadini
vivibilità, patrimonio, memoria intervengono:pietro leoni – vincenzo
simone – laura marasso e ilaria testa 15.30 percorsi guidati
attraverso il centro storico 16.00 spazi urbani e festival quale
approccio, quale impatto, quale cambiamento intervengono:will
chamberlain – aleksandra ksiezopolska – goro osojnik 25.03.06 9.30
– 13.00 DALLA CREAZIONE ARTISTICA alla TRASFORMAZIONE CREATIVA DELLO
SPAZIO URBANO. Rapporti tra luoghi, artisti e cittadini in un ottica
ludica Girovagando. Il cielo dietro l’angolo, incontri
internazionali di arte in strada proiezione del documentario di
Maurizio Maliore sul festival 2005 Intervengono: Teresa Pintori –
Sandro Sarai – Vanni Maciocco – Anton Roca – Arnaldo Cecchini VIVERE
GLI SPAZI URBANI – COLTIVARE LA PARTECIPAZIONE Intervengono Myriam
Stoffen – Franco Uda – Michèle Kramers – Il Pubblico 15.30 percorsi
guidati attraverso il centro storico 16.00 – 18.00 HABITAT
IMMAGINARI - ARTE, CULTURA E SPAZI URBANI. Indirizzi e strategie.
Gruppi di discussione: A] arte e coesione sociale B] relazioni tra
artisti, amministratori e cittadini C] arte come motore nella
riqualificazione del territorio. HABITAT IMMAGINARI. Proposte per
una strategia Assemblea plenaria e stesura di un documento finale.
Dal 20 al 25 marzo Fred Tousch (Francia), "il piacere, l’audacia e
la pertinenza" - laboratorio sulla creazione di incursioni teatrali
in spazi urbani non convenzionali Dal 20 al 25 marzo il centro
storico verrà invaso pacificamente da percorsi visivi, interventi,
performances e esposizioni (consultare la stampa) Dal 22 al 25 marzo
Wanda Moretti (Venezia), "dalla terra al cielo" - laboratorio di
danza verticale Tutte le sere alle 21.00 verrà proiettato il film
“Le Géant tombé du ciel” – spettacolo “monumentale” della compagnia
francese Royal de Luxe presso lo spazio S’Entrigu in luogo da
definirsi. Ingresso gratuito.
Name: Silvia
Venuti
Email: venutisilvia@hotmail.com
From: mILANO
Date: 26/02/2006
Time: 21.10.39
Testo
Manifestazione promossa
dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nell’ambito della
Giornata Mondiale della Poesia 2006: “Quando la poesia diventa
scrittura”. II° incontro con i poeti contemporanei. TITOLO: “Ferite
e rifioriture” LETTURE E INTERVENTI DI Giuseppe Conte LUOGO:
Libreria Internazionale Hoepli, via Hoepli 5, Milano, tel.02
86487208 Sala conferenze, piano sotterraneo DATA: 21 Marzo 2006, ore
18 PROMOZIONE E ORGANIZZAZIONE: Fondazione D’Ars-Oscar Signorini
onlus Via Sant’Agnese, 3 - Milano tel. 02 86 02 90 E mail:
dars@email.it www.dars.it CURATORE: Silvia Venuti Il giorno 21 marzo
2006, la Fondazione D’Ars-Oscar Signorini onlus, ha organizzato, in
occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia,
con il Patrocinio del Comune di Milano – Cultura e Musei – Settore
Musei e Mostre e in collaborazione con la Libreria Internazionale
Hoepli, l’incontro “Ferite e rifioriture” con letture e interventi
di Giuseppe Conte che presenterà la sua recentissima raccolta, edita
da Mondadori, che porta questo titolo. La manifestazione è promossa
dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nell’ambito della
Giornata Mondiale della Poesia 2006. La poesia di Giuseppe Conte,
attraversando valori mitici, si propone come canto al sublime,
adempiendo la funzione sociale di sottrarre al deserto dell’anima.
Il poeta è nato a Imperia nel 1945. Si è laureato in Lettere presso
l'Università Statale di Milano ed è stato collaboratore di riviste
letterarie e redattore della rivista il Verri. Esordisce nel 1972
con La metafora barocca, Mursia editore, destinato a diventare un
punto di riferimento costante per gli studi secenteschi, e nel 1979
in poesia con L'Ultimo aprile bianco, Guanda, Società di Poesia, cui
seguirà, nel 1983, L'Oceano e il Ragazzo, Rizzoli. In seguito, ha
pubblicato altre raccolte di poesia, romanzi, saggi, libri di
viaggio, libretti d'opera, testi teatrali tra cui Le stagioni,
Rizzoli, Milano 1988, Dialogo del poeta e del messaggero, Mondadori
Milano 1993, Canti d’Oriente e d’Occidente, Mondadori, 1997, Nuovi
Canti, San Marco dei Giustiniani, 2001.Il suo ultimo romanzo, Il
Terzo Ufficiale, Longanesi, 2002, ha vinto i premi Hemingway e
Basilicata. Ha tradotto Blake, Shelley, Whitman, D. H. Lawrence, e
curato l'antologia La lirica d'Occidente, Guanda, 1990. Dal 1986, è
consulente, per la poesia, dell'editore Guanda (Gruppo Longanesi), e
dal 1984 collaboratore di diversi quotidiani, settimanali e
periodici quali Stampa Sera, la Repubblica "Mercurio", il Giornale e
il Secolo XIX. Fondazione D'ARS – OSCAR SIGNORINI ONLUS
Name: paolo
Email: pool44@aliceposta.it
From: maiori
Date: 05/03/2006
Time: 21.57.10
Testo
scultore in legno :
sito web www.labottegadellegno.com Distinti saluti Paolo
Name: Acas
Services Mostre
Email: mostre@acaservices.it
From: Spoleto
Date: 14/03/2006
Time: 08.55.03
Testo
SPOLETO: OMAGGIO A
GIUSEPPE MAZZINI, UNA MOSTRA 11-15 APRILE Giovedì, 2 Marzo 2006 ore
21:00 La citta' del Festival ospita', negli spazi espositivi della
Galleria civica d'Arte moderna, in Palazzo Collicola, dall' 11 marzo
al 25 aprile, "Arte & Cospirazione - Omaggio a Giuseppe Mazzini",
una mostra di artisti italiani e stranieri dedicata all'illustre
uomo politico e pensatore, nel duecentesimo anniversario della sua
nascita. La mostra, organizzata dal Comune di Spoleto e patrocinata
dalla Regione dell'Umbria e dal Comune di Genova, e' curata da
Graziano Marini e da Hannes Luterbacher, conservatore del Kunsthaus
Grenchen, il museo svizzero che ha ospitato l'iniziativa nel mese di
maggio. La scelta antologica a Palazzo Collicola e' rappresentata da
opere di Paolo Cotani, Gianni Dessi', Piero Dorazio, Giuseppe
Fruscia, Alessandra Giovannoni, Clemens Klopfenstein, Graziano
Marini, Fortunato Brizio Petrachi, Carlo Pizzichini, Franco Troiani,
Claudio Verna, Antonello Viola, Paul Wiedmer, Antonella Zazzera.
Secondo il curatore Graziano Marini "questa mostra nasce
dall'esigenza di mettere a confronto alcuni rappresentativi artisti
italiani di differenti generazioni, che con le loro opere - ha
concluso - possono al meglio, rendere omaggio all'azione dei grande
pensatore italiano Giuseppe Mazzini"
Name: Galleria
Akka s.r.l.
Email: galleria.akka@tiscalinet.it
From: Roma
Date: 14/03/2006
Time: 08.57.07
Testo
Galleria AKKA s.r.l Via
Piè di Marmo 13 00186 Roma tel. 06/6792066
galleria.akka@tiscalinet.it L'Arte dei Lobi: Esposizione di sculture
antropomorfe. mostra di sculture antropomorfe dal Burkina Faso. I
Lamba sono un piccolo gruppo tribale del nord-est del Togo, al
confine col Benin. Sono animisti come i Moba e i Tchamba, con cui
confinano rispettivamente ad Ovest e a Sud. Nell’animismo il
Principio un Dio lontano e, per lo più, neanche destinatario di
culti. Questa lontananza lo rende indeterminato. Anche i tanti Dei
minori, suoi parenti, con cui si hanno, invece, rapporti frequenti,
sono indeterminati, proteiformi. Si incontrano in ogni evento
naturale e possono anche essere intrappolati in oggetti artificiali,
feticci, maschere, figure, ecc., e controllati col rito.
Giustificazione metafisica (espressa nella forma del mito) ed
empiria sono unite e generano un sapere pratico-teorico e criteri di
valutazione in cui le caratteristiche fisiche degli eventi non sono
separate dall’efficacia magica dell’arte africana tradizionale. E,
soprattutto, reca il vantaggio di sollecitare un approccio estetico.
Il giudizio estetico , propriamente, una forma di conoscenza che non
celebra la notorietà. (In generale, ciò che ci è noto, appunto
perchè noto, non conosciuto). Non consiste nel riconoscimento delle
etichette, ossia nell’attribuzione di un oggetto ad un tipo
materiale, formale, culturale già noto. Che è, invece, il primo
compito della storia dell’arte o della cultura in genere. Il
giudizio estetico è un esercizio di libertà che scopre nelle cose
stesse un qualcosa di altrettanto libero, ossia di irriducibile alla
funzione e ai tratti formali e materiali, qualcosa di indeterminato.
E’ proprio questo qualcosa ci˜ che suscita approvazioni o
disapprovazioni immediate, perentorie, viscerali, le cui espressioni
verbali si contraggono, spesso, in semplici interiezioni. E che, se
approvato, si indica col termine “bello” o altri della stessa
famiglia, tra cui “magico” come astratto, in specie “fallico”. Lo
scultore interviene sul legno, delineando dei volumi che
corrispondono alla testa, al tronco e agli arti inferiori. Le
braccia sono solo accennate e non distaccate dal tronco. Gli organi
dei sensi sono indicati da fori o da leggeri rilievi. Delicate
incisioni disegnano le dita delle mani e un reticolo di
scarificazioni sia sul volto che sul tronco. L’arte dei Lamba è
ancora poco nota. Vi accenna K. F. Schaedler, Lexicon Africanische
Kunstÿ und Kultur, Muenchen, 1994, dove, a pag. 245, riporta il
disegno di una figura che, ora, si trova al Voelkerkunde di Berlino,
da cui fu acquisita nel 1900, e che è molto somigliante ad una di
questa mostra. La scarsa notorietà reca con se’ lo svantaggio di
poche informazioni specifiche circa le varietà stilistiche e i
contenuti culturali di quest’arte, ma anche il vantaggio
dell’assenza di copie e falsi che, di solito, disturbano il mercato
degli oggetti che appartengono ai tipi più noti dell’Arte dei Lamba.
Le sculture di questa mostra provengono da vecchie collezioni, ossia
da antichi culti e da più recenti amori.
Name: Galleria
Tartaglia Arte
Email: gallerie@tartagliaarte.com
From: Rimini
Date: 14/03/2006
Time: 08.58.39
Testo
Galleria TARTAGLIA ARTE
Art Gallery - Original Oil Painting patrocinato da: Regione Emilia
Romagna, Presidenza Comune di Rimini, Assessorato alla Cultura,
Musei Comunali Comune di Roma, Commissione Speciale Roma Capitale,
Relazioni Internazionali Ambasciata della Repubblica del Mozambico
in Italia Ambasciata del Portogallo in Italia "La realtà del colore"
BERTINA LOPES Palazzo della Podestà - Rimini Verissage 18 marzo 2006
ore 17 Nella prestigiosa sede espositiva riminese Bertina Lopes, una
delle maggiori artiste di origine africana operanti in Europa,
celebrerà la ricorrenza dei quarant’anni trascorsi dalla sua prima
mostra Indirizzo: Piazza Cavour orario: Dal martedi al venerdi h.
8,30/12,30 – h.17,00/19,00. Domenica h.16,00/19,00 ingresso libero
durata: fino al 23 aprile 2006 curatori: Claudio Crescentini,
Giuliana Gardelli ufficio stampa: PCCOMUNICATION editore: ERRECIEMME
in collaborazione con: Galleria Tartaglia Arte - Roma
Name: Edoardo Di
Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 14/03/2006
Time: 09.00.47
Testo
Venerdì 17 marzo 2006
dalle 19 alle 23 presso la Fusion Art Gallery in piazza Peyron 9 /g
a Torino si inaugura la rassegna "L'immagine reincantata" a cura di
Edoardo Di Mauro. Espongono : Gaetano Buttaro, Gianluca Chiodi,
Dario Colombo, Cristiano De Gaetano, Stefania Di Marco, Paolo di
Montegnacco, Roberta Fanti, Silvia Fubini, Theo Gallino, Francesca
Maranetto Gay, Tea Giobbio, Flavio Giordano, Patrizia Nuvolari,
Elisa Pavan, Gianluca Rosso, Giancarlo Scagnolari, Roberto Zizzo. La
mostra prosegue fino al 18 aprile martedì, giovedì e venerdì 16.30 -
19.30 o su appuntamento. Allestimento : Walter Vallini Ufficio
Stampa : Marcella Germano 339/3531054 Patrocinio : Regione Piemonte
Info : 335/6398351 fusionartgallery@tiscali.it
Name: A Arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/03/2006
Time: 14.48.55
Testo
MOSTRA: Mario Nigro.
Meditazioni A CURA DI: Giorgio Verzotti PERIODO ESPOSITIVO: 23 marzo
- 5 maggio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 sabato 1
aprile 2006 e domenica 2 aprile 2006 ore 11-19 SEDE: A arte Studio
Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02
29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it CATALOGO
DISPONIBILE La galleria A arte Studio Invernizzi, sarà aperta al
pubblico sabato 1 aprile 2006 e domenica 2 aprile 2006 dalle ore 11
alle 19 in occasione di START, evento di arte contemporanea ideato e
organizzato da 24 gallerie milanesi presentando la mostra "Mario
Nigro.Meditazioni" in cui sono esposte opere di un importante ciclo
creativo degli anni 1991-1992. “Le 'Meditazioni' di Mario Nigro
segnano una svolta nella produzione tarda dell’artista, un mutare
rotta dopo i dipinti della fine degli anni Ottanta. Questi tenevano
dietro alla rottura del 'Terremoto' che introducevano la rottura e
il disordine nell’ordinato Nigro, l’istanza destrutturante della
pulsione in seno al razionale costruttivista. La linea (...) della
'Metafisica del colore' della fine degli anni Settanta, si piega a
zig-zag, poi si fa diagonale orizzontale e si frantuma nella teoria
di punti, di macchie, di 'Orme' nella seconda metà degli anni
Ottanta. Si arriva così alla fase surriscaldata delle
stratificazioni verticali di pennellate intitolate addirittura al
demonio, nella serie dei 'Dipinti satanici', apice raggiunto appunto
alla fine degli anni Ottanta, a cui l’artista sente poi il bisogno
di reagire. Ecco allora il clima del tutto diverso delle
'Meditazioni' (...) teorie di quadrati o rettangoli presentate come
tante caselle cromatiche su tela o su carta intelata, definite con
brevi pennellate monocrome ad olio su tela o ad acquarello su carta,
più dense e compatte le prime, più liquide le seconde. Sempre
visibili nel loro essere tracce della manualità, i tocchi di
pennello nondimeno definiscono con precisione la forma geometrica
che vogliono designare. Forme colorate poste in sequenza con
l’allure didattica di un catalogo, con la semplice, disarmante
auto-evidenza di un repertorio di toni cromatici, di elementi
linguistici basilari, articolati su minime variazioni. Pennellate,
tocchi di colore puro, non mescolato, se mai parzialmente
sovrapposto, chiazza accostata a chiazza, striatura a striatura,
richiamano quasi apertamente l’ultimo Monet, che in modo analogo
definiva il tronco dei suoi salici piangenti, l’arco del suo ponte
giapponese o dei suoi viali nel roseto. (...) Il richiamo agli
Impressionisti allora cade non tanto a dichiarare una affinità
stilistica ma piuttosto una comunanza etica, la comune volontà di
fare della pittura uno strumento di conoscenza e riflessione
relativamente alla realtà, al mondo. Nigro infatti chiama
direttamente in causa il ruolo sociale dell’artista incarnato dagli
Impressionisti, rivoluzionari in pittura quanto nelle scelte
ideologiche ed esistenziali (...)” così scrive Giorgio Verzotti nel
catalogo pubblicato in occasione nella mostra, contenente le
riproduzioni delle opere esposte in galleria, uno scritto di Mario
Nigro e un apparato bio-bibliografico. MIART 2006 30 marzo - 2
aprile 2006 Padiglione 15 Hall 2 Stand F 07 Le opere che verranno
esposte a MiArt 2006 riflettono la linea dell’operare della
galleria. In mostra saranno presentate opere di Rodolfo Aricò, Alan
Charlton, Carlo Ciussi, François Morellet, Mario Nigro, Pino
Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Günter Umberg, Rudi Wach. Di
François Morellet verrà presentata un'opera al neon bianco dal
titolo "Lamentable" del 2005, cm 50x250x250, in cui l'artista
procede a una decostruzione progressiva dell’immagine. Verranno
inoltre esposte due grandi pitture dell'ultimo ciclo creativo di
Carlo Ciussi. Di Mario Nigro verranno presentate opere del ciclo
"Dallo Spazio totale" degli anni '50 e del ciclo delle "Strutture"
dell’inizio degli anni '90. Alan Charlton realizzerà per l’occasione
un'opera di grandi dimensioni mentre Pino Pinelli sarà rappresentato
con un lavoro recente. Bruno Querci esporrà un lavoro
rappresentativo dell'ultimo periodo e Nelio Sonego sarà
rappresentato con uno dei suoi lavori "Orizzontaleverticale" in cui
il segno si intreccia e si sovrappone dando vita a un diverso e
mutevole pulsare dell’immagine. Saranno inoltre esposte opere di
Günter Umberg e Rudi Wach. La galleria dopo aver partecipato ad Art
Cologne nel novembre 2005 e ad Arte Fiera Bologna nel gennaio 2006
parteciperà ad ArtBrussels dal 21 al 24 aprile e ad Art 37 Basel dal
14 al 18 giugno 2006.
Name: Priska C.
Juschka Fine Art
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/03/2006
Time: 14.55.30
Testo
T: 212-244-4320 T:
718-782-4100 F: 212-594-5452 Priska C. Juschka Fine Art 547 West
27th Street 2nd Floor New York, NY 10001
gallery@priskajuschkafineart.com Email This Debra Hampton Monsters
and Maidens Works on paper & Constructions March 23 - April 22, 2006
Opening reception: Thursday, March 23, 6 - 9 PM The fire in her
belly grew like a supernova, splitting her in two and leaving behind
unnecessary parts Magazine cutout and ink on paper 50 x 38 in. 127 x
96.52 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T S Debra
Hampton Monsters and Maidens Priska C. Juschka Fine Art is pleased
to present Monsters and Maidens, Debra Hamptons new body of work. In
collages and constructions, Hampton explores societys relentless
inner-struggle between the forces of brutality and the desire for
transcendental beauty. In her work, Hampton emphasizes the innate
aggression prevalent in todays culturemotivated by materialism and
dominated by a tradition of escapism. She explores the effects of a
dominating consumer culture and technological advances in relation
to issues of race, gender and class. The complex forms that Hampton
has assembled in her collages and headdress constructions unearth
the mischievous and deviant facets of their exquisite aesthetic
nature. Upon close examination, one discerns the paradoxical
elements of which these forms are composedshreds of iconic beauty
and power, embellished weaponry, elaborate motor parts, or
diamond-studded jewelry shaped as guns and divine symbols. These
striking figures entice and seduce the viewer at first, only to
reveal later a more diabolical nature. While being pulled by
numerous forcessensuality, malice, passion, dangerthe viewer is
engaged in a journey of intricate contradictions captured from their
own environment. Debra Hampton is a native of California, and now
lives and works in New York City. She holds a BA in Art History from
California State University at Fullerton, and an MA in Humanities
and Social Thought from New York University. This is her second solo
exhibition at Priska C. Juschka Fine Art (previous show: Streamline,
December 2003). She has participated in numerous group exhibitions
locally and internationally. She is also the recipient of several
grants and fellowships. Her work has recently been added to the
drawings collection of the Museum of Modern Art, NY. Debra Hampton
biography - works online Join Priska Juschka and the artist at the
gallery for an opening reception on Thursday, March 23, 6 - 9 PM
Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by
appointment.
Name: Galleria
Tartaglia Arte
Email: gallerie@tartagliaarte.com
From: Roma
Date: 20/03/2006
Time: 14.57.52
Testo
La S. V. è invita alla
inaugurazione della mostra "AQUA" a cura di Adelinda Allegretti e
Riccardo Tartaglia domenica 26 marzo 2006 ore 19,30 TEATRO ELISEO
via Nazionale, 183 seguira Cocktail Artisti partecipanti: Luciana
Bertorelli, Emanuele Biagioni, paolo bielli, monica ciabattini,
Paola de Santis, Alberto Fontanella, Tiziana Guidi, Nadia Hashish,
Marina Iorio, vittorio la spina, Arturo Lini, Silvia Pisani, Elena
Secci, Francesco Seccia, sandra sfodera, Giancarlo Stoppa, laura
valgiusti. In contemporanea anche presso: Galleria Tartaglia Arte
Via XX Settembre, 98c/d Roma Orari: dal lunedì al venerdì
10-14/15,30-19,30 fino all’8 aprile 2006 Organizzazione: Dir.
artistico Riccardo Tartaglia +39 06 4884234 e-mail:
riccardotartaglia@tartagliaarte.com Uff. stampa D.ssa Adelinda
Allegretti mobile +39 328 6735752 e-mail ad.allegretti@inwind.it
--------------------------------------------------------------------------------
Galleria TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma Tel./fax
06 4884234 www.tartagliaarte.com www.tartagliaarte.it
Name: Ufficio
Stampa Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Venezia
Date: 20/03/2006
Time: 15.04.10
Testo
LA COLLEZIONE PEGGY
GUGGENHEIM RENDE OMAGGIO A UN GRANDE MAESTRO DELL’ARTE ITALIANA
OMAGGIO A MARIO NIGRO Con OMAGGIO A MARIO NIGRO, la Fondazione
Solomon R. Guggenheim, New York, e la Collezione Peggy Guggenheim
rinnovano il loro interesse per i grandi maestri dell’arte Italiana
del XX secolo. La mostra, dal 22 aprile al 21 maggio alla Collezione
Peggy Guggenheim, è realizzata in occasione della donazione alla
Fondazione Solomon R. Guggenheim da parte di Gianni Nigro,
Presidente dell’Archivio Mario Nigro, di due opere che andranno ad
impreziosire la collezione. "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello in
nero") del 1949 e "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello a scacchi")
del 1950, le due opere che costituiscono la donazione, sono anche il
fulcro della mostra incentrata sulle problematiche artistiche,
concettuali e stilistiche dell’autore. L’opera di Mario Nigro
(Pistoia, 1917 – Livorno 1992), uno tra i più impegnati protagonisti
della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento, è
letta da Luca Massimo Barbero, curatore della mostra, attraverso
alcuni spaccati della sua attività, con particolare attenzione per
il periodo tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni
sessanta. L’OMAGGIO A MARIO NIGRO è realizzato in collaborazione con
l’Archivio Mario Nigro di Milano, impegnato in una costante attività
di ricerca finalizzata alla realizzazione del catalogo ragionato
dell’opera dell’artista, a cura di Germano Celant. Mario Nigro è uno
dei maestri dell’arte italiana che ha sempre mantenuto una
prospettiva e un riferimento ad una dimensione internazionale del
proprio linguaggio: la sua identità espressiva, in continua e
costante evoluzione, si può definire una personalissima declinazione
di astrattismo dinamico, che combina riferimenti scientifici,
matematici, musicali e tonali, secondo una prospettiva razionale
tesa alla coniugazione di struttura ed emozione. La mostra illustra
un significativo percorso nell’articolata e multiforme opera di
Mario Nigro, attraverso alcune opere di fondamentale importanza che
dimostrano la sua posizione di assoluto rilievo e la dimensione
anticipatrice della sua ricerca nell’ambito del panorama
dell’astrattismo italiano e internazionale, come testimoniano anche
le sue numerose presenze alla Biennale di Venezia e ad altre
importanti rassegne. Il percorso della mostra, essenziale e al
contempo ricco di spunti, permette di cogliere la complessità e
novità dell’opera di Nigro, il cui linguaggio manifesta la sua
tensione espressiva, legata a una dimensione esistenziale tragica,
risolvendola non nell’immediatezza di una poetica informale e di una
pittura d’azione, ma nel segno di una riduzione e di un’essenzialità
che anticipano le correnti minimaliste degli anni sessanta. Nella
prima delle due sale in cui si articola l’esposizione, vengono
presentate due opere del 1950, appartenenti al ciclo dei pannelli a
scacchi, nelle quali le scansioni ortogonali bianche e nere, la cui
genesi è direttamente riferita alle griglie neoplastiche di Piet
Mondrian, vengono da Nigro attivate in senso dinamico, con un
richiamo diretto alla poetica del Futurismo, attraverso la
moltiplicazione dei piani di lettura delle superfici e le scelte di
variazione cromatica. In questo stesso spazio, è inoltre possibile
leggere il processo creativo che porta Nigro a questa originale
elaborazione del linguaggio astratto costruttivo. La sua
complicazione percettiva, fortemente anticipatrice rispetto ai suoi
contemporanei si esprime, infatti, in una sequenza di alcune
importanti opere su carta degli stessi anni, due delle quali
costituiscono la donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Questi lavori si pongono in dialogo con l’opera esposta all’ingresso
della mostra, "Scacchi" (1952), che segna il momento di transizione
dalla dinamica ortogonale a quella diagonale, passaggio decisivo che
porta Nigro alle realizzazioni seguenti, presentate nella seconda
sala. Nella seconda sala è documentata l’ulteriore complessità e
ricchezza che viene ad assumere l’opera di Nigro tra gli anni
cinquanta e gli anni sessanta: nucleo ideale della sequenza di opere
qui esposte è infatti la riflessione sviluppata in questi anni
dall’artista nell’elaborazione progressiva del suo ciclo dello
spazio totale, dagli studi su carta, alle opere su tela e ai suoi
sviluppi tridimensionali e su scala ambientale. Lo spazio totale di
Nigro, visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di
dimensioni, riferendosi al contempo alla scienza relativistica e
alla tragicità del divenire dell’esistenza, rese presenti in
immagine nelle fughe prospettiche irriducibili di reticoli
ottico-percettivi che l’artista movimenta sia in termini strutturali
che cromatici. Tale ambito di espressione viene esplorato da Nigro
in un complesso procedimento costruttivo strutturale, come
evidenziato nella serie di studi su carta qui presentati, e trova
multiforme espressione nelle opere su tela: dalle più composte
intersezioni ottiche di piani dimensionali evidenti nelle opere
"Spazio totale: strutture", del 1953-56, alla frattura drammatica di
"Spazio totale: interruzione" (1954); dalle progressioni ritmiche di
"Spazio totale: progressioni ritmiche simultanee in variazione
vibratile", del 1955, a quelle lineari di "Spazio totale: divergenze
simultanee drammatiche", del 1954-59, e di "Spazio totale: contrasti
opposti", del 1954-59-61. Chiudono la sala altre due opere che
sviluppano la riflessione di Nigro sullo spazio totale, ma questa
volta secondo una logica tridimensionale. Una di queste è l’opera di
7 metri di lunghezza in 12 elementi "Dallo spazio totale 1954: serie
di 12 rombi continui a progressioni ritmiche simultanee alternate
opposte", del 1965, che venne presentata da Nigro nella sala a lui
dedicata alla Biennale di Venezia del 1968, nella quale l’artista
realizzò una sequenza percorribile attraverso la combinazione di
lavori tridimensionali a parete e a pavimento. L’altra, "Dallo
spazio totale: progressioni ritmiche simultanee opposte", del 1966,
è una trasposizione delle griglie ottiche virtuali delle opere su
tela in due reticoli prospettici opposti in legno dipinto in rosso.
In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue,
in italiano e in inglese, che presenta il percorso storico-artistico
di Mario Nigro, tra la fine degli anni quaranta e gli anni sessanta.
# 184, febbraio 2006 Institutional Patrons: Banca del Gottardo,
Regione del Veneto I programmi della Collezione Peggy Guggenheim
sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della
Collezione Peggy Guggenheim e: e-mail: info@guggenheim-venice.it;
sito web
http://www.guggenheim-venice.it
orario d’apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì ingresso: euro 10;
euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-12 anni
ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405 404 -
press@guggenheim-venice.it Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro
30123 Venezia, Italy Telephone 041 2405 411 Telefax 041 5206885
Name: Federico
Bellini
Email: fedebellini@virgilio.it
From: Cascina (Pisa)
Date: 20/03/2006
Time: 15.07.02
Testo
BELLINI ARTE
www.belliniarte.com presenta "EFFETTO POP" Keith Haring, Robert
Mapplethorpe, Andy Warhol Antonio Bardelli, Leonardo Maniscalchi,
Giorgio Mondolfo
http://effettopop.belliniarte.com
dal 5 Maggio al 1 Luglio 2006 Venerdì 5 Maggio alle ore 17 si
inaugura alla BELLINI ARTE in Corso Matteotti 94 a Cascina (Pisa) la
straordinaria mostra retrospettiva “EFFETTO POP”, dedicata a tre
grandi dell’Arte del XX° secolo: Keith Haring, Robert Mapplethorpe e
Andy Warhol. La mostra curata dallo stesso gallerista Federico
Bellini, con il supporto di ricercatori, studiosi e artisti, si
snoderà attraverso un percorso di tre sale proponendo una serie di
opere provenienti da collezioni private, dalle rispettive fondazioni
a nome degli autori, più reportage fotografici e documenti che ci
permetteranno di creare un quadro più esauriente sulla complessità
di questo movimento artistico e dei loro principali esponenti.
“EFFETTO POP” sarà anche un modo per sondare, esplorare più da
vicino personalità spesso complesse e controverse, che con la loro
opera hanno contribuito a cambiare radicalmente il concetto di Arte
o del fare Arte nel secolo scorso, gettando nuove basi per le
generazioni future di artisti, proponendo un nuovo modello e
concetto di modernità. Pertanto dal 5 Maggio al 1 Luglio, in due
mesi di esposizione sarà possibile vedere quasi 100 lavori tra opere
di collezioni private, stampe autentiche provenienti dalle
rispettive fondazioni, reportage fotografici, documenti, uniti anche
da incontri, proiezioni video, presentazioni, seminari dedicati a
questi grandi artisti. Particolare riguardo inoltre sarà dedicato a
Keith Haring e alla realizzazione nel 1989 del celebre murales
“TUTTOMONDO” al convento di Sant’Antonio di Pisa, grazie al
reportage fotografico originale del pisano Antonio Bardelli, sarà
possibile rivedere Haring all’opera durante la creazione di questo
ultimo capolavoro, autentico testamento spirituale dell’artista,
aprendo un percorso che partendo dalla Galleria Bellini, porterà il
visitatore a Pisa ad ammirare questo lavoro gigantesco dal forte
impatto emotivo. Rilevante novità all'interno della mostra, sarà
l'effeto sorpresa che riusciranno a creare i ritratti e le opere
fotografiche di Leonardo Maniscalchi, fotografo affermato a livello
internazionale nel mondo della moda e nella fotografia digitale e
d'avanguardia. Di grande impatto emotivo saranno i suoi celebri
ritratti di Warhol, Kostabi, personaggi del mondo dello spettacolo e
dell'Arte americana del tempo, nonché lavori creati da Maniscalchi
prendendo come punto di partenza la concezione della Pop Art, che lo
ha spinto a reinterpretare in alcuni casi anche importanti opere di
Mapplethorpe o di altri autori. Ad arricchire maggiorermente il
corpus delle opere in esposizione durante questa retrospettiva,
saranno anche i lavori di ricerca e sperimentazione stilistica di un
altro grande fotografo e regista italiano, Giorgio Mondolfo, che per
l'occasione fornirà alcune opere da lui create durante la fine degli
anni '80 e che realizzò per le maggiori case di moda e beauty in
Italia e nel mondo. Questo aiuterà a rendere più compiuta la mostra
e a regalare ai visitatori una ampia panoramica della Pop Art, non
solo americana ma anche in italiana e contribuirà a presentare ai
collezionisti alcuni tra i più grandi artisti italiani e le loro
opere di rara e straordinaria bellezza. A conclusione della mostra
sarà presentato anche il catalogo “EFFETTO POP”, con saggi critici
di Federico Bellini e Chiara Savettieri ricercatrice dell’Università
di Pisa, che unirà maggiormente la vita e le opere di Haring,
Mapplethorpe e Warhol, analizzando il loro quotidiano, l’amicizia e
le collaborazioni che li hanno visti protagonisti più di una volta
in importanti realizzazioni, descrivendo più in generale anche il
movimento Pop e la sua influenza passata, presente e futura. Nel
saggio particolare riguardo sarà riservato anche al lavoro di
Leonardo Maniscalchi e Giorgio Mondolfo, con studi e approfondimento
della loro produzione artistica passata, presente e futura. La
mostra sarà visitabile dal Lunedì al Sabato: 9 - 12 / 16 - 19 chiuso
il martedì pomeriggio e la domenica tutto il giorno. L’ingresso è
gratuito. Per visite scolastiche o di gruppo si consiglia la
prenotazione. Per maggiori informazioni: 050 700181 o scrivere un
email a: belliniarte@belliniarte.com Per informazioni sulla galleria
e la mostra visitare i siti: www.belliniarte.com e
http://effettopop.belliniarte.com
Inoltre nel mese di Giugno in contemporanea alla mostra EFFETTO POP
si svolgerà la mostra collettiva e la premiazione del IV° PREMIO
BELLINI ARTE 2006 concorso finalizzato alla promozione della pittura
in Italia "Bellini Arte" di Cascina (Pisa), organizza per l'anno
2006 il IV° PREMIO BELLINI ARTE, finalizzato alla promozione della
pittura in Italia. Il Premio di importanza internazionale, vedrà la
partecipazione di importanti personalità del mondo dell'Arte, nonchè
la promozione degli artisti stessi che presenteranno le loro opere,
allestendo una vetrina virtuale in internet, dove l'opera di tutti
gli artisti potrà essere promossa per l'intera durata dell'evento.
Il Premio aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri di ogni
età, prevede inoltre la realizzazione di un evento espositivo che si
terrà a Cascina (Pisa), di una pubblicazione sul sito Internet della
stessa Galleria e l'assegnazione finale di un premio per un totale
di € 3,000. La qualità, la ricerca, l'innovazione e la
contemporaneità saranno i criteri fondamentali della selezione.
Entro l'Aprile 2006 tutte le opere in fotografia, proposte per il
Premio devono pervenire agli uffici della Galleria con il bando
firmato, modulo di richiesta firmato, quota di partecipazione, etc.
e quant'altro richiesto per la partecipazione. Nel Maggio 2006 la
Galleria deciderà quali saranno le 60 opere finaliste che verranno
esposte per il Premio il mese di Giugno 2006. In Giugno 2006 si
svolgerà l'esposizione dei finalisti e il voto finale. Durante il
periodo espositivo delle 60 opere nella Galleria di Cascina, i
pittori finalisti decideranno insieme l'unico vincitore tramite voto
segreto, tutti avranno diritto al voto e potranno effettuarlo
tramite la visione delle opere durante la loro esposizione o sul
sito internet della Galleria. Il bando completo con tutte le
informazioni relative al Premio e la Galleria d'Arte è scaricabile
sul sito internet www.belliniarte.com oppure
http://premiobelliniarte.belliniarte.com
Il IV° Premio Bellini Arte è conforme ai sensi dell'art.10, comma 4
della legge 27 del dicembre 1997. Bellini Arte - Corso Matteotti 94,
56021 Cascina (Pisa). Tel e Fax 050 700181 www.belliniarte.com
belliniarte@belliniarte.com
Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Calcata
Date: 23/03/2006
Time: 16.39.33
Testo
Località: Calcata
Gallerie: Il Granarone e “l’arte è …” Periodo: 1-17 aprile 2006
(sabato e domenica) Orario: 15.00/19.00 Titolo: L’Uovo d’Artista (V
edizione) Artisti: Enrico Abenavoli, Pasquale Altieri, Minou
Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Anna Maria Ballarati, Luigi
Ballarin, Piergiorgio Baroldi, Laura Bernard, Giovanni Battista
Bianchi, Antonio Bufalino, Domenico Campisano, Anna Maria Capece
Minutolo, Mario Carbone, Giovanni Carpentieri, Giuseppe Canali,
Fabiola Cenci, Lucia Cenni, Maria Cristina Crespo, Michele Crocco,
Anna Del Vecchio, Gerardo Di Salvatore, Vittorio Fava, Luigi
Francini, Lucilla Frangini Ballerini, Angelo Gioia, Mario Giuliani,
Hafiza, Barbara Hoehn, Marina Joppolo, Maria Korporal, Stefania
Lubrani, Lughia, Sergio Macchiali, Stefania Maciocci, Domenico
Malarbì, Venanzio Manciocchi, Egidio Manganelli, Mirna Manni,
Fiorenzo Mascagna, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica
Melani, Gabriella Meliani, Maria Rosaria Minghigloni, Viola Mirando,
Alessandro Monti, Luigi Nucifora, Valentina Pallagrosi, Massimo
Palombo, Pasquale Pazzaglia, Massimo Piergrossi, Eliana Prosperi,
Elvi Ratti, Fernando Rea, Bruno Regni, Franca Rovigatti, Angela
Scappaticci, Piero Sensi, Eugenia Serafini, Elena Sevi, Franco
Squadrelli, Marco Staffarono, Maurizio Tiberti, Ivano Tomat, Gemma
Uyttendaele, Marijcke Van der Maden, Valter Vari, Riccardo Wilczek.
Curatore: Giuseppe Salerno Organizzazione: Associazione Culturale Il
Granarone Inaugurazione: sabato 1 aprile ore 17.00 L’Associazione
Culturale “Il Granarone” presenta dal 1 al 17 di Aprile la V
edizione de “L’Uovo d’Artista”, rassegna che ogni anno si realizza
nel borgo di Calcata in occasione della Pasqua. Settanta saranno le
opere ospitate presso le Gallerie Il Granarone e “l’arte è …”, con
apertura al pubblico il sabato e la domenica dalle ore 15.00 alle
19.00 Dal testo in catalogo di Giuseppe Salerno: “..…L’Uovo
d’Artista, giunto alla sua V edizione, torna come ogni anno a
sollecitare riflessioni d’ogni sorta sul valore della vita. Una
riflessione quella degli artisti che non accetta costrizioni
temporali, una riflessione che si manifesta con continuità in un
percorso che è la vita vissuta nella ricerca del mantenimento di
quella coscienza che rende ciascuno di essi un unicum. Sono
trascorsi tre anni da quando, nel commentare la seconda di queste
rassegne, sottolineavo, di fronte alla tragedia che si iniziava
allora a consumare, il sostegno unanime espresso attraverso le opere
degli artisti ai milioni di persone che, pur nella loro diversità,
scendevano in piazza tutti insieme, in ogni angolo della terra, per
difendere la vita. Sono trascorsi tre anni e ancora le morti
continuano a sommarsi mentre la guerra preventiva, entrata nel
lessico comune e nella testa di intere popolazioni, è un concetto
acquisito, pronto all’uso ad ogni evenienza. La pace e l’arte si
confermano lente, come lenta è la maturazione del pensiero che le
accompagna.….”
Name: Periodico
2duerighe
Email: periodico@2duerighe.com
From: Napoli
Date: 18/04/2006
Time: 08.42.15
Testo
Un nuovo giornale a
disposizione di tutti! www.2duerighe.com Salve amici, eccovi a
disposizione un giornale che accoglie ogni Vostro desiderio di
comunicazione: attualità, scambi culturali, arte, informazione,
pittura, poesia, spazi liberi dove potersi esprimere senza vincoli,
insomma il Vostro giornale ! www.2duerighe.com , bastano due righe
per esprimere un concetto, un'idea o un suggerimento. Non Vi sarà
mai chiesto un centesimo! Per aderire a questo progetto basta
registrarsi sul nostro portale internet al link
http://www.2duerighe.com/registrazione.php
e inserire le vostre preferenze e i vostri interessi. Una volta
registrati inviateci una email e vi seguiremo passo passo nella
creazione del vostro giornale! Se invece desiderate solo ricevere il
nostro giornale e non siete interessati ad usufruire dei servizi di
2duerighe , registrate solamente la vostra email a questo indirizzo
http://www.2duerighe.com/newsletter.php
Giornale, avvisi e servizi saranno sempre gratuiti! Il Direttore
Responsabile Leonardo Echeoni A tutti i lettori, Artisti,Poeti,
Scrittori, Attori, Musicisti, Pittori, Scultori, Galleristi,Critici,
Modelle, Animalisti. Per Voi c'è spazio e tutto il nostro rispetto
www.2duerighe.com è un giornale LIBERO dove tutti possono scrivere
senza nessuna censura si potrà parlare di attualità, poesia, cinema,
arte, cultura e di voi lettori e autori www.2duerighe.com è la
vostra voce!
Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Calcata
Date: 18/04/2006
Time: 08.44.06
Testo
L’Associazione
Culturale “Il Granarone” presenta: “tornano gli spaventapasseri” a
cura di Giuseppe Salerno opere di Pasquale Altieri, Alfredo
Anzellini, Luigi Ballarin, Giovanni Carpentieri, Alessandro
D’Ercole, Gerardo Di Salvatore, Roberto Joppolo, Lughia, Gabriele
Mazzara, Stefania Missio, Massimo Palumbo, Fernando Rea, Carlo
Scaparro, Marijcke Van Der Maden, Riccardo Wilczeck, X.o., Stefano
Zampieri 19-21 maggio 2006 FIERA DEI FIORI Roma – Auditorium, Parco
della Musica Una manifestazione quella degli “spaventapasseri” che
si inserisce all’interno della Fiera dei Fiori, la prima mostra
mercato che si realizza nel cuore della città di Roma, all’interno
del Parco della Musica, luogo prestigioso per la sua architettura e
per i contenuti che è deputato ad ospitare. Una manifestazione che
per prima infrange quella visione che vuole la città e la campagna
luoghi separati e quasi antagonisti. Dimenticato il piacere del
verde e della sua cura le città appaiono spesso spoglie ed estranee
a quel mondo naturale che ha concesso loro i propri spazi. I
fazzoletti di natura scarsamente presenti sono per lo più ridotti a
luoghi della memoria, intoccabili ed a fruizione condizionata,
mentre l’assenza quasi totale di amore e di cura per le piante rende
le facciate dei nostri palazzi grigie, di un grigiore che accompagna
monotonamente l’alternarsi delle stagioni. La riconquista di una
visione globale e la rinnovata coscienza di appartenenza sono le
sole a poter alimentare quella cultura del bello e dell’equilibrio
capaci di dare colore e gioia al quotidiano. Dal testo in catalogo:
Quando l’uomo mai distoglieva i piedi da terra e gli occhi dal
cielo, quando lo sguardo andava oltre l’orizzonte dove tutto si
ricongiunge, quando lo scorrere lento delle ore, dei giorni, delle
stagioni segnava il tempo, quando i mondi dell’anima erano in
sintonia con i ritmi dell’universo, quando la coscienza
dell’appartenenza e della dipendenza governava il quotidiano, loro
erano lì, piccola cosa, a difendere il lavoro d’ogni giorno per la
sopravvivenza. Non certo per scongiurare i nubifragi, i terremoti e
le catastrofi, ma per tenere lontani gli uccelli. Quegli stessi
uccelli che nell’ambiente naturale, non condizionato dalla presenza
umana, propagano il seme dando vita a vegetazioni “spontanee” i cui
frutti, a disposizione di tutti, sono la ricchezza della terra. Ma
l’uomo poi, sempre più chino a curare il “proprio” orticello, ha
smesso, scacciati gli uccelli, di osservare le stelle, ha innalzato
steccati ed ha preso, dimentico dall’antica coscienza e carico della
presunzione di chi vuol sentirsi vicino al creatore, a edificare il
suo mondo artificiale. I crocevia dello scambio e dell’incontro sono
divenuti rapidamente, nei secoli, tessuti urbani, megalopoli che,
sottraendo la terra ai nostri piedi hanno lasciato che gli orizzonti
scomparissero dietro le costruzioni. Lontane dagli ambienti
naturali, le città hanno generato luoghi asettici e scandito ritmi
incalzanti che, ignorando l’alternarsi del giorno e della notte, del
caldo e del freddo, hanno compromesso il rapporto indissolubile tra
l’uomo e il suo habitat determinando nel profondo di ogni anima un
malessere esistenziale. La cultura fondata sulla massima
specializzazione, insieme alla tendenza esasperata a frammentare,
costringono tutto in recinti sempre più piccoli e tra loro privi di
comunicazione. La città e la campagna, l’asfalto e la terra. Da
tempo gli uomini, prigionieri delle proprie case, non coltivano più
la terra mentre l’industria, delegata dalla collettività a governare
le grandi serre, non si preoccupa più degli uccelli che, non più
intimoriti dagli spaventapasseri, sono braccati dai cacciatori. E
gli uccelli con i loro semi si inurbano. E mentre tra l’asfalto
nascono ciuffi verdi di speranza, gli spaventapasseri tornano a
reclamare la propria terra. Via di porta segreta 8, 01030 Calcata (
VT ) tel./fax. 0761-587855 www.ilgranarone.com e-mail
info@ilgranarone.com
Name: A Arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 18/04/2006
Time: 08.47.14
Testo
MOSTRA: Rudi Wach
MONOGRAFIA CON SAGGI DI: Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo
Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn INAUGURAZIONE: mercoledì 24 maggio
2006 ore 18.30 PERIODO ESPOSITIVO: 24 maggio - 7 luglio 2006 ORARI:
da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 SEDE: A arte Studio Invernizzi
Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855
info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Rudi Wach La galleria
A arte Studio Invernizzi inaugura mercoledì 24 maggio 2006 la mostra
personale dell'artista Rudi Wach il quale ha creato per questa
occasione un ciclo inedito di disegni di grandi dimensioni. "Rudi
Wach disegna (...) corpi assolutizzati nel vuoto (...) corpi
sospesi, colti in un momento instabile che li mette in una
situazione di pericoloso disequilibrio. Difficile immaginarli fermi,
immobili, verticali; si tratta di corpi attraversati da un movimento
che è parte intrinseca del loro essere. Un movimento che è difficile
descrivere sia nei suoi sviluppi e nelle sue dinamiche, sia nella
sua destinazione finale, che facciamo fatica ad immaginare possa
concludersi o tacere. È, dunque, un movimento che mette il corpo in
una condizione di trasformazione e di instabilità. È un movimento
reale che corrisponde, però, anche ad una metafora, alludendo,
evidentemente, in maniera fin troppo chiara, alla condizione di
trasformazione che attraversa la stessa biologia di quei corpi.
L'instabilità, l'impossibilità a restare, ad assumere una postura
certa e chiaramente leggibile, corrisponde direttamente alla
condizione di instabilità e di impermanenza che caratterizza la
soglia tra umano ed animale. Il tema ricorrente dei disegni di Wach
è la danza (...) per parlare del movimento non come atto dei corpi
ma come condizione metaforica, simbolica ed ancestrale. Come l'atto
della generazione. Il movimento, dunque, come immagine del divenire
che procede dalla trasformazione messa in opera dall'atto inaugurale
della creazione. Il movimento e il divenire come condizione del
corpo che non può più, e non sa, rinchiudersi dentro la sfera chiusa
della identità." La mostra sarà accompagnata da una monografia
contenente saggi di Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango,
Francesca Pola, Elmar Zorn, le riproduzioni delle opere esposte in
galleria, un ampio apparato iconografico e bio-bibliografico. La
mostra è realizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di
Cultura a Milano.
Name: A Arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 19/04/2006
Time: 17.24.31
Testo
INCONTRO DI POESIA
TITOLO: ... bolla d'aria nell'aria / parolla solitaria ... LETTURE
POETICHE DI: Delio Tessa A CURA DI: Franco Loi INTRODUZIONE DI:
Carlo Invernizzi DATA: giovedì 18 maggio 2006 ore 20.45 SEDE: A arte
Studio Invernizzi Via Scarlatti 12 (angolo Via Benedetto Marcello)
Milano La galleria A arte Studio Invernizzi, proseguendo nel suo
ciclo di incontri con la cultura contemporanea, organizza, giovedì
18 maggio 2006 alle ore 20.45, un incontro di poesia in cui verrà
presentato il mondo poetico del poeta dialettale milanese Delio
Tessa. Nell'incontro, a cura di Franco Loi e introdotto da Carlo
Invernizzi, verranno lette poesie di Delio Tessa dando luogo ad un
evento culturale che sarà anche momento di incontro e dialogo con il
pubblico. "In quanto poeta milanese, Delio Tessa si colloca in una
grande tradizione narrativa. Temperamento lirico, cioè discontinuo,
e uomo di tempi inquieti (...) deve sperimentare assai presto
l'impossibilità di tenere in piedi le salde e ordinate strutture
narrative di un Porta (...) L'aria della sua Milano è intrisa dei
colori spessi e bitumosi della Berlino di Heckel e di Beckmann e
della sofferta violenza del clima dell'Espressionismo storico, al
quale si può ascrivere non tanto per reali contatti culturali quanto
per la sua posizione esistenziale un'appartenenza interiore allo
stesso scrivere versi: la medesima per la quale l'uomo Tessa (...)
ebbe assidua consuetudine e tolstojiana simpatia con gli emarginati
della società, ladri, prostitute, ragazze di vita fra cui trovò i
temi della sua poesia e amicizie durature." Questo appuntamento si
preannuncia per la galleria come prosecuzione del cammino avviato
con gli incontri di filosofia - svoltisi con Vincenzo Vitiello,
Carlo Sini e Félix Duque e curati dal filosofo Massimo Donà durante
la scorsa stagione - e con l'incontro di poesia "Il tempo
dell'ascolto", a cura di Gabriela Fantato, con letture poetiche di
Milo De Angelis, Carlo Invernizzi e Giancarlo Majorino. Delio Tessa
(Milano 1886-1939) è considerato il più grande poeta dialettale del
'900. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, esercitò l'avvocatura e
anche la funzione di giudice conciliatore, e condusse vita schiva e
appartata fra Milano e i luoghi di villeggiatura sul lago di Como e
nel Canton Ticino. Antifascista, collaboratore assiduo di giornali
locali e svizzeri, per i quali si occupò fra le altre cose di
critica cinematografica, mandò alle stampe dietro insistenza del
piccolo gruppo di amici fedeli il suo primo libro di poesie, "L'è el
dí di Mort, alegher!" Mondadori, 1932. Con questo stesso titolo
Einaudi ha pubblicato, a cura di Dante Isella, un corpus poetico
comprendente anche la produzione uscita postuma, nel 1947, per
volere di Franco Antonicelli e Fortunato Rosti: si tratta della
seconda raccolta predisposta dal poeta, "Ve là del mur", e di una
scelta di inediti. I due titoli sono ora riuniti in un unico volume
pubblicato da Einaudi nel 1999. Sempre da Einaudi è uscito anche
"Ore di città", piccole cronache cittadine redatte da Tessa per
"L'Ambrosiano". Franco Loi nasce a Genova nel 1930, da madre
emiliana e padre sardo. Vive a Milano adottandone il dialetto. È
stato un importante critico letterario per "Il Sole 24 ore" dalla
fine degli anni Ottanta, incoraggiando l'uso poetico dialettale. Il
suo linguaggio poetico nasce dalla mescolanza di elementi
linguistici di varia natura: gerghi, idioletti, ecc., di area
proletaria e contadina, spesso reinventati dalle esigenze espressive
dell'autore. Dopo le raccolte "I cart", 1973 e "Poesie d'amore",
1974, si è affermato sopratutto con la raccolta "Stròlegh", 1975.
Sono seguite, fra le altre, "Teater", 1978; "L'Angel", 1981;
"Liber", 1988; "Memoria",1991; "Umber", 1992; "Verna", 1997; "Amur
del temp", 2000 e "Isman", 2002, raccolta che gli è valsa, insieme
al volume "Acquabella", ed. Interlinea, il Premio Librex-Montale nel
2005. Le sue poesie sono state tradotte in molti Paesi d'Europa e
negli Stati Uniti. Ha curato con Davide Rondoni un'antologia della
poesia italiana dal 1970 ad oggi (Garzanti, Milano, 2001). Carlo
Invernizzi vive e lavora a Milano e Morterone. Fa parte del Centro
'Poiesis' fondato a Milano da Maria Vailati nel 1957.Ha pubblicato
con i più significativi esponenti internazionali dell'arte visiva
degli ultimi decenni testi poetici interpretativi dei loro mondi
creativi. Nel 1963 pubblica le prime poesie in "Quaderni di
'Poiesis'". È autore di "Nell'esistere del magma", 'Poiesis'
Edizioni, Milano, 1970; "Simmetrie. 6 poesie di Carlo Invernizzi, 6
acquetinte di Carlo Ciussi", Scheiwiller, Milano, 1979; "Di là dal
muro", Edizioni Ripostes, Salerno-Roma, 1982; "Leggere poesia oggi",
Serie "Scandagli", Spazio Editrice, Milano,1988; "Natura Naturans. 7
poesie di Carlo Invernizzi, 6 litografie e un disegno a colori di
Dadamaino", Scheiwiller, Milano, 1988; "Tromboloide e disquarciata.
Poesie di Carlo Invernizzi, opere di Gianni Asdrubali, Bruno Querci,
Nelio Sonego", Edizioni CERP, Provincia di Perugia, 1997; "Rudi
Wach. La casa dell'acqua, la fontana dei fontanili. Carlo
Invernizzi. La poetica della Natura Naturans", Edizioni Associazione
Culturale Nuova Vignate, 1997; "Carlo Invernizzi. Natura Naturans",
Libri Scheiwiller, Milano, 2002; "Canto Silente, Massimo Donà Carlo
Invernizzi Nelio Sonego", Morterone, 2006. Ingresso libero fino ad
esaurimento posti Si prega di riservare al numero telefonico 02
29402855 oppure al seguente indirizzo e-mail
info@aarteinvernizzi.it
Name: Ufficio
stampa Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Venezia
Date: 20/04/2006
Time: 13.07.34
Testo
LA COLLEZIONE PEGGY
GUGGENHEIM RENDE OMAGGIO A UN GRANDE MAESTRO DELL’ARTE ITALIANA
OMAGGIO A MARIO NIGRO Con OMAGGIO A MARIO NIGRO, la Fondazione
Solomon R. Guggenheim, New York, e la Collezione Peggy Guggenheim
rinnovano il loro interesse per i grandi maestri dell'arte Italiana
del XX secolo. La mostra, dal 22 aprile al 21 maggio alla Collezione
Peggy Guggenheim, è realizzata in occasione della donazione alla
Fondazione Solomon R. Guggenheim da parte di Gianni Nigro,
Presidente dell'Archivio Mario Nigro, di due opere che andranno ad
impreziosire la collezione. "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello in
nero") del 1949 e "Senza titolo" (dal ciclo "Pannello a scacchi")
del 1950, le due opere che costituiscono la donazione, sono anche il
fulcro della mostra incentrata sulle problematiche artistiche,
concettuali e stilistiche dell’autore. L'opera di Mario Nigro
(Pistoia, 1917 – Livorno 1992), uno tra i più impegnati protagonisti
della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento, è
letta da Luca Massimo Barbero, curatore della mostra, attraverso
alcuni spaccati della sua attività, con particolare attenzione per
il periodo tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni
sessanta. L'OMAGGIO A MARIO NIGRO è realizzato in collaborazione con
l'Archivio Mario Nigro di Milano, impegnato in una costante attività
di ricerca finalizzata alla realizzazione del catalogo ragionato
dell'opera dell’artista, a cura di Germano Celant. Mario Nigro è uno
dei maestri dell'arte italiana che ha sempre mantenuto una
prospettiva e un riferimento ad una dimensione internazionale del
proprio linguaggio: la sua identità espressiva, in continua e
costante evoluzione, si può definire una personalissima declinazione
di astrattismo dinamico, che combina riferimenti scientifici,
matematici, musicali e tonali, secondo una prospettiva razionale
tesa alla coniugazione di struttura ed emozione. La mostra illustra
un significativo percorso nell’articolata e multiforme opera di
Mario Nigro, attraverso alcune opere di fondamentale importanza che
dimostrano la sua posizione di assoluto rilievo e la dimensione
anticipatrice della sua ricerca nell’ambito del panorama
dell'astrattismo italiano e internazionale, come testimoniano anche
le sue numerose presenze alla Biennale di Venezia e ad altre
importanti rassegne. Il percorso della mostra, essenziale e al
contempo ricco di spunti, permette di cogliere la complessità e
novità dell'opera di Nigro, il cui linguaggio manifesta la sua
tensione espressiva, legata a una dimensione esistenziale tragica,
risolvendola non nell'immediatezza di una poetica informale e di una
pittura d'azione, ma nel segno di una riduzione e di un'essenzialità
che anticipano le correnti minimaliste degli anni sessanta. Nella
prima delle due sale in cui si articola l'esposizione, vengono
presentate due opere del 1950, appartenenti al ciclo dei pannelli a
scacchi, nelle quali le scansioni ortogonali bianche e nere, la cui
genesi è direttamente riferita alle griglie neoplastiche di Piet
Mondrian, vengono da Nigro attivate in senso dinamico, con un
richiamo diretto alla poetica del Futurismo, attraverso la
moltiplicazione dei piani di lettura delle superfici e le scelte di
variazione cromatica. In questo stesso spazio, è inoltre possibile
leggere il processo creativo che porta Nigro a questa originale
elaborazione del linguaggio astratto costruttivo. La sua
complicazione percettiva, fortemente anticipatrice rispetto ai suoi
contemporanei si esprime, infatti, in una sequenza di alcune
importanti opere su carta degli stessi anni, due delle quali
costituiscono la donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Questi lavori si pongono in dialogo con l’opera esposta all'ingresso
della mostra, "Scacchi" (1952), che segna il momento di transizione
dalla dinamica ortogonale a quella diagonale, passaggio decisivo che
porta Nigro alle realizzazioni seguenti, presentate nella seconda
sala. Nella seconda sala è documentata l'ulteriore complessità e
ricchezza che viene ad assumere l'opera di Nigro tra gli anni
cinquanta e gli anni sessanta: nucleo ideale della sequenza di opere
qui esposte è infatti la riflessione sviluppata in questi anni
dall'artista nell'elaborazione progressiva del suo ciclo dello
spazio totale, dagli studi su carta, alle opere su tela e ai suoi
sviluppi tridimensionali e su scala ambientale. Lo spazio totale di
Nigro, visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di
dimensioni, riferendosi al contempo alla scienza relativistica e
alla tragicità del divenire dell'esistenza, rese presenti in
immagine nelle fughe prospettiche irriducibili di reticoli
ottico-percettivi che l'artista movimenta sia in termini strutturali
che cromatici. Tale ambito di espressione viene esplorato da Nigro
in un complesso procedimento costruttivo strutturale, come
evidenziato nella serie di studi su carta qui presentati, e trova
multiforme espressione nelle opere su tela: dalle più composte
intersezioni ottiche di piani dimensionali evidenti nelle opere
"Spazio totale: strutture", del 1953-56, alla frattura drammatica di
"Spazio totale: interruzione" (1954); dalle progressioni ritmiche di
"Spazio totale: progressioni ritmiche simultanee in variazione
vibratile", del 1955, a quelle lineari di "Spazio totale: divergenze
simultanee drammatiche", del 1954-59, e di "Spazio totale: contrasti
opposti", del 1954-59-61. Chiudono la sala altre due opere che
sviluppano la riflessione di Nigro sullo spazio totale, ma questa
volta secondo una logica tridimensionale. Una di queste è l'opera di
7 metri di lunghezza in 12 elementi "Dallo spazio totale 1954: serie
di 12 rombi continui a progressioni ritmiche simultanee alternate
opposte", del 1965, che venne presentata da Nigro nella sala a lui
dedicata alla Biennale di Venezia del 1968, nella quale l'artista
realizzò una sequenza percorribile attraverso la combinazione di
lavori tridimensionali a parete e a pavimento. L'altra, "Dallo
spazio totale: progressioni ritmiche simultanee opposte", del 1966,
è una trasposizione delle griglie ottiche virtuali delle opere su
tela in due reticoli prospettici opposti in legno dipinto in rosso.
In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia bilingue,
in italiano e in inglese, che presenta il percorso storico-artistico
di Mario Nigro, tra la fine degli anni quaranta e gli anni sessanta.
# 184, febbraio 2006 Institutional Patrons: Banca del Gottardo,
Regione del Veneto I programmi della Collezione Peggy Guggenheim
sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della
Collezione Peggy Guggenheim e: e-mail: info@guggenheim-venice.it;
sito web
http://www.guggenheim-venice.it
orario d'apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì ingresso: euro 10;
euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-12 anni
ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405 404 -
press@guggenheim-venice.it Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro
30123 Venezia, Italy Telephone 041 2405411 Telefax 041 5206885
Name: Boffoli
Fedele
Email: boffoli@tiscali.it
From:
Date: 02/05/2006
Time: 08.44.26
Testo
Where are we going? -
Dio solo sa - Mentre il mago Copperfield sbeffeggia i suoi
rapinatori facendogli credere, in una rapina vera a danno suo e
delle amiche, di essere sprovvisto di cellulare e portafoglio non
cessano in Italia le manifestazioni di puro illusionismo. Non fa
eccezione a tali avvenimenti la mega-inaugurazione, di questi
giorni, della mostra di Palazzo Grassi a Venezia con le opere dei
più eclatanti "artisti" dell'arte contemporanea tratte dalla
collezione del super-magnate francese François Pinault (promotore
dell'evento e nuovo proprietario del famoso caseggiato veneziano).
Oltre alle opere in esposizione, fanno molto riflettere i curricoli
dei quotatissimi "creativi" partecipanti alla mostra quali:
l'immancabile Damien Hirst (autore di squali, animali squartati e
scheletri in formalina); il nostro casalingo Maurizio Cattelan
(manichini impiccati a Milano, Papa colpito dal meteorite, giovane
Hitler in preghiera); Jeff Koons e Takashi Murakami (presenti alla
rassegna con autentici "tecno-mostri-pupazzi infantili" di acciaio e
altri materiali); Paul Mc Carthy (esposto il suo "maiale
meccanico"); Piotr Uklanski (immagine iridescente del teschio dello
stesso Pinault); Cindy Sherman (aberranti gigantografie di sesso) e
David Hammons (con gatti imbalsamati) ecc. ecc. Un
bestiario-reliquiario privo di contenuti e speranze per la vita, che
rappresenta e ripete, in forma omologante e noiosa, il disagio dei
tempi, che non può definirsi arte e che farebbe inorridire molti
veri artisti, e non solo, della storia del mondo. Il tutto,
puntualmente, riproposto in un ambito di marketing, forte di
interessati "accordi" ed "amicizie", che veicola e privilegia ormai
scorie e residui culturali dell'Attualità, così ben rappresentati in
forme dal tedesco Ha Schult autore delle modaiole sculture di
spazzatura. Un'imbarazzante situazione a cui si dovrebbe rimediare -
magari - insistendo sulla formazione culturale degli artisti e
creando adeguate politiche atte al recupero e all'approfondimento
delle logiche e dei canoni universali della vita (comuni ad ogni
tempo) che costituiscono l'unica base per le elaborazioni dei
variegati e peculiari linguaggi stilistici dell'arte e mai
viceversa. Come anche sarebbe da interrogarsi sull'opportunità
educativa di continuare ad organizzare tali esposizioni, come
l'ultima di Palazzo Grassi, spesso - purtroppo - indebitamente
sorrette da enti pubblici. Insomma l'ulteriore opportunità per
realizzare "dove siamo" più che il "dove stiamo andando?" (Where are
we going?), senza meraviglia alcuna di scoprirci, ancora una volta,
in laguna - sì ovviamente - ma sul fondo. Fedele Boffoli
boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net Via Flavia 70 - 34
148 Trieste tel. 338-2246495
Name: Campilongo
Antonietta
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From:
Date: 02/05/2006
Time: 13.28.53
Testo
MOSTRA COLLETTIVA "
Caleidoscopio " Dal 5 al 14 maggio 2006 Inaugurazione - sabato 06
maggio ore 18.00 Galleria Crispi Via F. Crispi 32/a ( Piazza di
Spagna) - 00187 Roma In mostra i lavori di venti artisti provenienti
da tutta Italia, diversi sia per il linguaggio sia per le scelte
espressive. Si potranno ammirare circa 80 opere diverse tra pittura,
scultura, fotografia, acquarello, basso rilievo di artisti
affermati, ma anche emergenti, molti dei quali, espongono per la
prima volta nella capitale. Artisti presenti in mostra: Maria
Verdiglione, Roberto Fantini, Ilian Raciov, Massimo Trulli, Liliana
Scocco Cilla, Rachele Ascanio, Silvana Crespi, Antonietta
Campilongo, Armando Sodano, Francesco Baglioni, Antonio Brignoni,
Aldo Polastri, Tamia Zatore, Vittorio Tapparini, Gianpaolo Osele,
Paolo Lazzarini, Giosi Costan, Maria Grazia Gortan, Giuditta
Gaudioso, Fernando Graziano. Organizzazione - Gallia Kroumova Trulli
A cura di - Katia Princi Menniti Allestimento - Gallia Kroumova
Trulli
Name: Antonella
Bellan
Email: antonella@actapro.com
From: Acri (Cosenza)
Date: 09/05/2006
Time: 21.39.21
Testo
ACTA PRODUZIONE
IMMAGINI presenta SILVIO VIGLIATURO: UN VIDEO D’ARTE SECONDO ALBERTO
NEGRO COMUNICATO STAMPA Dai primi di maggio il regista torinese
Alberto Negro sarà sul set del video dedicato al grande artista
internazionale della vetro-fusione Silvio Vigliaturo. La nuova
collaborazione tra Negro e Vigliaturo si preannuncia molto
interessante per entrambi poiché già dal primo incontro è nata non
solo una grande intesa artistica ed umana ma anche una perfetta
visione comune sull’utilizzo della narrazione per immagini. Alberto
Negro, che ha in programma la produzione di video d’arte di
qualificati artisti nei prossimi mesi, realizzerà un inconsueto
video ritratto di Vigliaturo mirato a fotografare l’artista in un
momento preciso del suo percorso professionale ed aspira ad entrare
in sintonia con l’essenza dell’artista stesso attraverso immagini e
colori originali ed emozionali, momenti di creazione e di esecuzione
delle opere (alcune delle quali verranno realizzate appositamente
durante le riprese), un montaggio coinvolgente e moderno, offrendo
un “presente continuo” nella memoria elettronica del video. Il video
d’arte, prodotto dalla Acta Produzione Immagini, avrà una
prestigiosa destinazione nei maestosi spazi del “Museo Civico D’Arte
Contemporanea Silvio Vigliaturo” che Acri, sua città natale in
provincia di Cosenza, ha dedicato all’artista e che verrà inaugurato
il prossimo 24 giugno. Un’accogliente sala di proiezione sarà
appositamente dedicata, nei grandi spazi del Museo Vigliaturo, in
cui il video d’arte verrà presentato a ciclo continuo con altri
preziosi filmati, testimonianza e memoria di una strada artistica in
continua evoluzione. Vigliaturo, il suo curatore Adriano Berengo,
della Berengo Fine Arts di Murano e Valerio Vigliaturo hanno donato
al Museo 237 opere tra disegni, sculture e dipinti che rappresentano
un patrimonio importante, ma sono anche un ritorno alla terra natìa.
Le opere donate sono l’esito di una selezione della produzione
internazionale di Vigliaturo dal 1961 al 2004 e segnano le tappe
fondamentali della sua ricerca artistica, dagli esordi sino alla più
raffinata elaborazione della tecnica della vetro-fusione. Le riprese
del video sono previste in numerose locations a Chieri, tra cui
l’atelier di Vigliaturo, poi in esterna a S. Giorgio e sul sagrato
del Duomo. Seguiranno poi a Torino presso la nuova Galleria La
Traccia di Graziella Ferrari Mollo in via Fratelli Calandra 9/d, che
ospita la bellissima personale di Vigliaturo “Visione obliqua”,
curata da Luca Beatrice ed allestita dall’architetto Giò Dardano,
visitabile sino al 7 luglio dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle
19.30 e il sabato dalle 11 alle 19. Oltre al regista Alberto Negro
partecipano alle riprese del video d’arte i torinesi Luciano
Giampaoletti in qualità di operatore, Gaia Franceschini Beghini
segretaria di edizione, Mirko Crepaldi assistente operatore,
Antonella Bellan producer. La colonna sonora è del musicista Valerio
Vigliaturo in arte Manni. N. B. - Consultare le pagine a seguire per
eventuali approfondimenti su: Ufficio stampa Antonella Bellan ACTA
Produzione Immagini antonella@actapro.com Te. +39/011/9409107 Fax
+39/011/9409205 Cell. 338/4454868 Silvio Vigliaturo Alberto Negro
ACTA Produzione Immagini Il Museo Civico di Arte Contemporanea
Silvio Vigliaturo di Acri (Cs) Us/lc/st Silvio Vigliaturo Silvio
Vigliaturo nasce ad Acri il 3 febbraio 1949, e si trasferisce
all’età di 13 anni a Chieri, in provincia di Torino, dove tuttora
vive e lavora. Giovanissimo approda in una bottega artigiana di
vetreria, e all’età di 16 anni incontra Luigi Bertagna, allievo di
Giacomo Grosso, che gli impartisce i fondamenti del disegno. Negli
anni ’70 approfondisce l’uso del colore e si avvicina al figurativo
paesaggistico, lavorando soprattutto su fondo nero; partecipa a
numerosi concorsi ed espone in alcune personali allestite in Italia.
Nel 1980 la prima importante svolta artistica, esito di uno studio
approfondito sul futurismo e sul post-futurismo, che lo conduce a
ridefinire in maniera profonda la propria pittura, in base a schemi
meno legati alle regole accademiche. Il riavvicinamento al vetro
avviene come conseguenza di una ricerca sulla materia e sul colore,
che porta Vigliaturo verso potenti possibilità di sintesi tra
disegno e scultura. Vetrate e fusioni primordiali appaiono nelle
esposizioni accanto a dipinti che confermano una importante
evoluzione sintetica delle figure. Le prime sculture in
vetro-fusione vengono esposte nel 1994, raffigurando soggetti di
vario tipo, che resteranno poi ricorrenti nell’opera di Vigliaturo.
Proprio nel 1994 avviene l’incontro con Adriano Berengo, della
Berengo Fine Arts, che diviene il suo curatore e ne incoraggia la
sperimentazione. Numerose sono state le esposizioni dedicate a
Silvio Vigliaturo sia in Italia, sia all’estero: 1994 – Giocoluci in
vetro, Galleria Montmartre, Parma; 1995 – Museo Nazionale dell’Arma
di Cavalleria, Pinerolo (To); 1996 – Artissima, Torino; Galleria
Zinzen, Bruxelles; 1997 – Chia, Kiki, Vigliaturo, Galerie Meringer,
Saint Polten, Vienna; 1998 - Glass - a possibility of Art, Schola
dei Tiraoro e Battioro, Berengo Collection, Venezia; 1999 – Palazzo
delle Prigioni Nuove, Venezia, Made in Murano - making Art with
Glass, Hotel Cipriani, Berengo Collection, Venezia; 2000 – Palazzo
delle Prigioni Nuove, Venezia, Il colore del vetro, Chiesa di San
Lorenzo, Aosta, Fundación Centro Nacional del Vidrio, Berengo
Collection, La Granja de San Ildefonso, Art Resources Gallery,
Edina, MN (USA); 2001 – Kwai Fung Hih Gallery, Hong Kong, Silvio
Vigliaturo: Glass...and I, Berengo Collection Gallery, Arnhem
(Olanda); 2002 – Benzoni-Vigliaturo, due artisti a confronto,
Palazzo delle Prigioni Nuove, Venezia, Galeria Arnau, Barcellona,
Artists in Glass, The International Glass Art Festival, Berengo
Collection, Waterford (Irlanda), Made in Venice, Röhsska Museum,
Berengo Collection, Goteborg, La silenziosa anima del vetro, Torre
della Filanda, Rivoli (To), L’anima del vetro, Palazzo
Sanseverino-Falcone, Acri (Cs), Open 2003, “Arte & Cinema”, Lido di
Venezia; 2003 – Galeria Arnau, Barcellona, Heads up, Vespermann
Gallery, Atlanta, GE (USA ), Alchemy of Glass: The imaginary
bestiary, Hsinchu Int’l Glass Art Festival, Hsinchu Municipal
Glass-Museum, Hsinchu, Taiwan; 2004 – Allusioni e Trasparenze,
Palazzo Cisterna, Torino; 2005 Museum Of Foreign Art, Riga
(Lettonia), Gallery Vespermann, Atlanta, GE (USA), Magiche alchimie
trasparenti, M. K. Ciurlionis National Art Museum, Kaunas
(Lituania), Galleria Rosenthal Studio Haus, Amburgo, Nuovo
Rinascimento del vetro, Palazzo Pretorio-Museo Civico-Museo
“Bernardini-Fatti” della Vetrata antica, San Sepolcro (Ar),
Lithuanian Art Museum, Klaipeda (Lituania), 5 Jaar V!P's, Gallery
VIP’s, Rotterdam (Belgio), Metafore e trasparenze, Berengo
Collection, Parco Culturale “Le Serre”, Sala espositiva “La nave”,
Grugliasco (To). Dal 1996 partecipa a fiere nazionali ed
internazionali in Italia, Francia, Olanda, Austria, Germania, Cina,
Stati Uniti, Libano, Svezia, Singapore; ad eventi quali: Italy 2001,
Quality and life style, Hong Kong, Italy and Japan, Tokio. Le sue
opere sono entrate a far parte di collezioni permanenti: Glass
Museum Alterhof Herding, Ernsting, Germany; Biblioteca Nacional,
Madrid; Pinacoteca Municipale, Naquera, Spagna; Regione Piemonte,
Palazzo Lascaris, Torino; Museo dell’Automobile, Torino; Museo Arte
Vetraia, Altare (Sv); Fundacion Centro Nacional del Vidrio, La
Granjia, Segovia, Spagna; Haags Gementee Museum, Den Haag (Olanda);
Hsinchu Municipal Glass Museum, Hsinchu, (Taiwan); Berengo
Collection, Murano, Venezia e Arnhem (Olanda); Museo ebraico dei
Lumi, Casale Monferrato (Al); Museo “Bernardini-Fatti” della Vetrata
Antica, San Sepolcro (Ar); Provincia di Torino, Palazzo Cisterna,
Torino. Un cammino artistico in continua evoluzione ed una inesausta
ricerca sul colore e sulla forma fanno dei lavori di Vigliaturo il
simbolo di una lotta con il colore e la materia che ha portato
l’artista ad affrontare una grande varietà di tematiche con stili e
strumenti diversi. A partire dal 2000 è evidente nell’opera di
Vigliaturo una forte aspirazione alla plasticità ed al volume: nella
pittura questo porta al comparire di forme più piene e vigorose,
mentre nella scultura maggiore corporeità e dinamismo sostanziale
sono presupposto per opere più complesse, spesso anche di grandi
dimensioni. Nel 2006 il lavoro di Vigliaturo riceve un importante
riconoscimento: l’artista viene scelto per rappresentare la
Provincia di Torino ai XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006, e
una sua opera viene donata a ciascun atleta vincitore ed alle
autorità ospiti. Il vetro come materiale, ma anche come scelta
ideologica, è uno degli aspetti più importanti della vicenda
artistica di Vigliaturo: il suo rapporto con la contemporaneità
passa oggi soprattutto attraverso il suo ruolo di artigiano, artista
ed alchimista, che lo pone in una posizione di totale diversità e
unicità. Le opere in vetro di Vigliaturo, esito del lavoro compiuto
dall’artista stesso nei forni della sua “bottega” situata a Chieri,
rappresentano anche il risultato del conflitto tra la modernità del
segno, dell’immagine e dell’idea, e l’essenza di un materiale molto
antico. Alberto Negro Personaggio eclettico, sempre alla ricerca di
nuovi codici espressivi, pioniere dello spettacolo multimediale,
inizia a lavorare giovanissimo come attore con la Human Family in un
importante tour europeo, poi come pittore e fotografo continuando
come attore cinematografico e teatrale alternando, successivamente,
numerose esperienze di lavoro come regista e autore teatrale,
multimediale, cinematografico e televisivo. Per molti anni ha una
propria compagnia teatrale con la quale mette in scena numerosi
spettacoli multimediali inventando un nuovo genere teatrale: il
teatro-clip (Anonima Teatro Studio e Panfocus). Ha inoltre una vasta
esperienza nella progettazione culturale e degli Special Events.
REGISTA VIDEO-CINEMATOGRAFICO “L’ANGELO DEL DIAVOLO” video-poesia
per il progetto “Fiori d’estasi” “TOMMASO È ANDATO VIA” film con
Marco Columbro e Lucia Vasini “CITTA’ NASCOSTA” reportage sul
rapporto carcere e città “L’ORA DELLA FINE” Fiction Tv - serial
“ROSAE” cortometraggio 16 mm. “CHANSON DE ROLAND - NOMADI DEL III
MILLENNIO” Video reportage “TEMPO VARIABILE” multivision “KRAHO IL
MIRADOR” video dello spettacolo teatrale “ALDO DICE: 26 X1”
documentario video “I NOVECENTO” video intervista alla band “LA
STRANA MACCHINA” video didattico “IL MONDO DEGLI ANIMALI” video
didattico “CORSA IN DISCESA” Ispettore di produzione - film 35 mm –
Regia di C. Franco “ENZO MAOLUCCI” videoclip musicali “I MONCADA” -
Cuba videoclip musicale “AGUARÈ” - Cuba videoclip musicale Ed
inoltre realizzazione di numerosi video istituzionali, pubblicitari
e promozionali DIRETTORE ARTISTICO E REGISTA MULTIMEDIALE: SALONE
DELLA MUSICA 1998 Torino Lingotto - Progettazione, installazione e
gestione di una grande AREA MULTIMEDIALE all'interno del Salone.
CD-ROM istituzionale per COREP Cons. per la Ricerca e l'Educazione
Permanente- POLITECNICO di TORINO in occasione del 7th WCCEE WORLD
CONFERENCE ON CONTINUING ENGINEERING EDUCATION - 1998 CD-ROM promo
advertising per PROVINCIA DI TORINO Progetto Trasversale
Concertazione Territoriale Servizio Mip- 2000 CD-ROM istituzionale
per PROVINCIA DI TORINO - Concertazione Territoriale - Sviluppo
Locale - 2001 STREAMING VIDEO produz. filmati per i siti
www.torinofiere.it, www.torinolimpiade.com - 2000 STREAMING VIDEO
video interviste per il sito www.diadi.it - 2001 CD-ROM – Grandi
Eventi 2002 – Promozionale B2B per Festival Latino Americano –
Festival Fiere & Torino Fiere In produzione: “ Segno Continuo” -
CD-ROM artistico sulla vita e l’opera del pittore Sergio Putatti
REGISTA TEATRALE: Realizza in totale oltre 30 regie teatrali con:
Compagnia "IL CORTILETTO" Torino 1976 - Compagnia "ANONIMA TEATRO
STUDIO " Torino 1978/1983 - Compagnia " BURLESQUE " Aosta 1989 -
Compagnia "PANFOCUS" Torino 1983/1990 - Acta Produzione Immagini La
società ACTA, nata all’inizio del 1990 dalla precedente società Pan
Focus Produzione Immagini, è una consolidata realtà propositiva
piemontese che opera con aziende e istituzioni nazionali nel campo
della comunicazione strategica, dell’immagine, della multimedialità
e dell’organizzazione culturale. Lo staff dirigenziale e creativo
proviene principalmente da una formazione manageriale, produttiva e
di ricerca, sviluppatasi fin dagli anni ’70, nel settore
dell'organizzazione e della formazione culturale, con attività
teatrali, musicali, cinematografiche, multimediali e di special
events, realizzate soprattutto per e con gli Enti Locali. Da molti
anni, la Acta Produzione Immagini, proprio in virtù della grande
esperienza acquisita nel campo creativo, artistico ed organizzativo
con la Pan Focus Produzione Immagini, ha individuato chiavi
innovative, e quindi traccianti, rispetto all'utilizzo della
comunicazione per immagini, anche in riferimento alle ultime
tendenze internazionali espresse in quei Paesi di forte tradizione
industriale, dove imprenditoria, manageriato e creatività tendono ad
incontrarsi. Una simbiosi tra cultura, manageriato e attività di
produzione quindi, perfetta ed attuale per la creazione e lo
sviluppo di azioni propositive di impresa, sia pubblica che privata,
indirizzate ad un’utenza la più ampia possibile. Nel 2004 ACTA
Produzione Immagini e l’Associazione TempoReale TV hanno realizzato
il progetto no profit “Tommaso è andato via” che con la
realizzazione del film-fiaba omonimo con Marco Columbro e Lucia
Vasini, ha permesso di sensibilizzare, media ed un ampio pubblico,
sui temi dei bambini malati e che soffrono. Le pubbliche proiezioni
del film (con la regia di Alberto Negro e liberamente tratto dal
racconto omonimo di Ferdinando Albertazzi) sono diventate così anche
occasioni di riflessione e di raccolta di fondi a favore della
Federazione fra Associazioni di Volontari dell’Ospedale Infantile
Regina Margherita di Torino, del Centro Natascia di Potenza e di
numerose altre associazioni impegnate sul territorio italiano. Museo
Civico D’arte Contemporanea Silvio Vigliaturo Acri (Cosenza) 24
giugno 2006: nasce in Calabria un nuovo centro per l’arte
contemporanea Un maestoso palazzo del ‘700, 30 stanze, 3000 metri
quadrati di spazio espositivo: questi i numeri del Museo Civico
d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo, che il 24 giugno aprirà i
battenti nelle sale del Palazzo Sanseverino Falcone, ad Acri (Cs).
Ma sono anche le misure concrete di un coraggioso ed ambizioso
progetto: quello di dare alla Calabria un grande spazio dedicato
all’arte contemporanea. Un museo con due anime: scrigno prezioso per
le opere di Silvio Vigliaturo e spazio da cui volgere lo sguardo al
contemporaneo. Il museo ospiterà la collezione di uno dei più
importanti e creativi esponenti internazionali della vetro-fusione,
e sarà anche centro espositivo e laboratorio per l’arte, oltre che
luogo di incontro e scambio per pubblico, artisti e critici. La
spinta propulsiva del progetto è la dicotomia tra centro e
periferia, ossia la consapevolezza di essere una periferia culturale
e il desiderio di non perdere la propria identità. Nasce così ad
Acri un punto di osservazione del tutto originale sull’arte
contemporanea, con i piedi ben saldi sul margine e sul confine. La
grande opportunità politica e sociale che l’inaugurazione del museo
rappresenta è quella di un appuntamento atteso ed emozionante,
l’incontro senza precedenti tra la Calabria e la grande arte
contemporanea, cominciando dalle opere di Silvio Vigliaturo per
arrivare alle più moderne avanguardie. Il museo ospiterà in 11 sale
la collezione delle opere di Silvio Vigliaturo. Le 237 opere donate
al Museo da Vigliaturo, dal suo curatore Adriano Berengo, della
Berengo Fine Arts di Murano, e da Valerio Vigliaturo rappresentano
un patrimonio importante, ma sono anche un ritorno alla terra natia,
cui Vigliaturo simbolicamente restituisce quei colori e quella
intensità di cui è forse debitore anche ai paesaggi e alle
sensazioni che questa terra regala. La donazione costituirà la
collezione permanente del museo, all’interno del quale le 237 opere
- disegni, sculture e dipinti - saranno esposte a rotazione,
ricreando periodicamente l’allestimento. Le opere donate sono
l’esito di una selezione della produzione di Vigliaturo dal 1961 al
2004 e segnano le tappe fondamentali della sua ricerca artistica,
dagli esordi sino alla più raffinata elaborazione della tecnica
della vetro-fusione. Cuore del percorso espositivo sarà una grande
installazione realizzata da Vigliaturo per l’occasione, dal titolo
Battaglia fuori dalle mura, nella quale confluiscono alcune delle
tematiche a lui più care e in cui l’abilità tecnica ed artigiana del
maestro raggiunge il più alto livello. Il Palazzo Sanseverino
Falcone sarà quindi uno spazio per conservare e tramandare l’arte
del vetro e per narrare una vicenda artistica iniziata proprio in
Calabria ed approdata di recente alle Olimpiadi di Torino, dove
Vigliaturo è stato l’artista scelto per rappresentare la Provincia
di Torino di fronte al mondo. Il coreografico cortile interno, il
giardino ed alcune delle restanti 19 sale del Palazzo Sanseverino
Falcone, tra cui l’enorme Sala delle Colonne, dominata da un
misterioso colonnato romanico di cui si ignora l’origine e la
funzione, e le sale del piano nobile, che conservano gli unici
affreschi ancora visibili, ospiteranno periodicamente mostre,
incontri, workshop ed iniziative didattiche, dedicati all’arte
contemporanea e alla lavorazione del vetro. L’apertura del Museo
Civico d’Arte Contemporanea Vigliaturo ad Acri rappresenta un
momento fondamentale per Silvio Vigliaturo, sancendo da un lato un
ritorno simbolico, ma profondamente sentito, alla terra natia,
dall’altro il desiderio di Vigliaturo di trasmettere la ricchezza
della sua esperienza artistica. Di qui anche il desiderio di
destinare parte del museo ad attività didattiche ed esposizioni,
trasformando il museo in un centro culturale dedicato al
contemporaneo. Dice Vigliaturo: “Il vetro è come l’uomo, vive con un
piede nel passato e il resto proiettato nel futuro” Il programma cui
la direzione del museo e le istituzioni stanno lavorando prevede
appuntamenti importanti e grandi mostre, e verrà presentato nel
dettaglio in occasione dell’inaugurazione. Si aprirà comunque nel
maggio del 2007 con una mostra internazionale di scultura
contemporanea, curata da Luca Beatrice. In tutte le iniziative che
verranno intraprese un’attenzione particolare sarà riservata ai
giovani: non solo un premio assegnato nell’ambito della mostra di
scultura, ma l’intento di riuscire, a partire già dal 2007, a
garantire almeno 3 borse di studio per giovani artisti, che
riceveranno una somma di denaro e la possibilità di disporre di
spazi e materiali di lavoro nella città di Acri. Portare ad Acri, in
Calabria e nel sud d’Italia l’arte contemporanea costituisce una
sfida importante, accolta dalle istituzioni locali con disincanto,
con la consapevolezza delle difficoltà e della fatica di combattere
contro pregiudizi e scetticismo, ma anche con un grande entusiasmo,
figlio dalla certezza che la Calabria abbia molto da dare e da
ricevere. La Calabria si sente già contemporanea. Museo Civico
d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo - Palazzo Sanseverino Falcone
Piazza Falcone 1, Acri (Cs) Ufficio stampa: Andrea Benesso - Cell.
333 21 35 262 -
andreabenesso@virgilio.it
Name: Fondazione
Morra
Email: fondazmorra@virgilio.it
From: napoli
Date: 15/05/2006
Time: 17.55.35
Testo
25 maggio Convegno di
Presentazione all’Accademia di Belle Arti (via Costantinopoli) h.
11.00 26 maggio Shozo Shimamoto opere anni ’50 - ‘90 Fondazione
Morra (via Vergini 19) h. 19.00 27 maggio Rombo di suono
scintillante per Dante, Beatrice e Virgilio Concerto per pianoforte
di Charlemagne Palestine Un’Arma per la Pace Performance di Shozo
Shimamoto Piazza Dante h. 19.00 La Fondazione Morra, in
collaborazione con la Pari&Dispari Agency di Reggio Emilia -
Archivio Storico di Rosanna Chiessi, presenta una grande iniziativa
inscritta all’interno del ciclo di manifestazioni previste per il
Maggio dei Monumenti 2006 a Napoli. Si tratta di una serie di eventi
incentrati sulla figura di Shozo Shimamoto, uno dei maggiori
esponenti del Gruppo Gutai, movimento artistico Giapponese fondato
nel 1954 dagli artisti Jiro Yoshihara, Akira Kanayama, Saburo
Murakami e Kazuo Shiraga che mette al bando il pennello per
utilizzare strumenti e tecniche alternativi per stendere il colore
sulla tela: corpi nudi, lanci di pittura da gru fino ad armi da
fuoco come cannoni o elicotteri, e che malgrado il grande impatto a
livello internazionale risulta ancora poco conosciuto in Italia. Gli
eventi saranno preceduti da un Convegno di presentazione presso il
Teatro dell’Accademia di Belle Arti Giovedì 25 maggio alle ore
11.00, un’occasione per commentare e riflettere sulla rilevanza del
Movimento Gutai e dell’evento napoletano alla presenza degli
organizzatori e degli studiosi, degli allievi e della stampa. Sulla
produzione artistica del Maestro Shozo Shimamoto, che anticipò con
la sua attività artistica i grandi cambiamenti dell’arte occidentale
dei primi anni sessanta, verrà inaugurata la mostra antologica
“Shozo Shimamoto. Opere anni ’50 - ‘90” allestita nelle sale di
Palazzo dello Spagnuolo dal 26 maggio e aperta al pubblico per circa
un mese. Saranno visibili opere di notevole importanza, fra cui una
grossa tela di cashmere di circa 6x6m. con sopra i resti di un
lancio di bottiglie ripiene di colore mai esposta prima, una
produzione del 2000 realizzata a Londra in occasione del Japan Year,
e una preziosissima opera realizzata nel 1967. Sabato 27 maggio la
storica Piazza Dante farà da cornice e palcoscenico a un evento
irripetibile: il Maestro Shimamoto sollevato di 30 mt. da una gru
lancerà sfere con bicchieri pieni di colore su una grossa tela
(10x10 mt) posizionata nella suggestiva piazza. La Performance
Un’arma per la pace, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e
dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, mette in primo
piano la funzione educativa ed etica oltre che artistica
dell’iniziativa, è aperta a tutti gli interessati e si svolgerà
dalle ore 19.00 per un’ora circa. La Performance sarà preceduta
dalle sonorità dell’americano, belga d’adozione, Charlemagne
Palestine, con una composizione per pianoforte armonico dal titolo
Rombo di Suono Scintillante per Dante, Beatrice e Virgilio,
un'avventura sonora nella tecnica Strumming (strimpellare) che il
compositore ha inventato negli anni sessanta e che ha esplorato
durante gli ultimi 40 anni trasformando il pianoforte del XIX secolo
in un suono sintetizzato del XX secolo ed in questo nuovo lavoro
vaga attraverso una divina commedia dei suoni visitando l’Inferno,
il Purgatorio ed il Paradiso come contrappunto spontaneo alla
performance Un’arma per la Pace di Shimamoto. Per informazioni:
Fondazione Morra Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive
Palazzo dello Spagnuolo Via Vergini 19 – 80137 Napoli Tel. 081
4420923 - Fax 081 454064 Mail: fondazmorra@virgilio.it Ai sensi
dell'art. 13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno
2003), le e-mail informative possono essere inviate solo con il
consenso del destinatario. Il Suo indirizzo si trova nella mailing
list della FONDAZIONE MORRA Le abbiamo inviato fino ad oggi
informazioni riguardanti le nostre manifestazioni e attività
professionali, con i seguenti indirizzo e-mail
fondazmorra@virgilio.it Sperando che le ns. comunicazioni siano per
Lei interessanti, Le assicuriamo che i Suoi dati saranno da noi
trattati con riservatezza e non verranno divulgati. Le informative
hanno carattere periodico e sono comunicate individualmente ai
singoli interessati, anche se trattate con l'ausilio di spedizioni
collettive. In ogni momento sarà possibile chiedere di essere
rimossi dalla ns. mailing list inviando una e-mail con oggetto
"CANCELLAMI". Una non risposta, invece, varrà come consenso alla
spedizione dei nostri inviti. Fondazione Morra Via Vergini, 19 -
80137 Napoli
Name: Acas
Services Mostre
Email: mostre@acaservices.it
From: orvieto
Date: 15/05/2006
Time: 17.58.18
Testo
Con il Patrocinio di
Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Orvieto Acas Services
Mostre presenta Sergio Sorgini Monumenti contro il tempo che scorre
A cura di Enrico Mascelloni Il 27 maggio 2006 alle ore 18
s'inaugura, presso il Centro Espositivo di "Palazzo dei Sette" ad
Orvieto, la mostra "Monumenti contro il tempo che scorre" di Sergio
Sorgini . Nato a Roma, vive e lavora a Verona. Dopo un noviziato
come autore di fumetti per “Il Vittorioso”, “Il Giornalino” e
”L’Intrepido”, Sergio Sorgini si dedica all’illustrazione di libri
di carattere storico e narrativo (ed. "Paoline", ed. “ La Scuola”).
All’inizio degli anni ’60 si impone come uno dei maggiori
cartellonisti cinematografici per "Universal Paramount" e "Metro
Goldwin Mayer". Contemporaneamente inizia a dipingere, esponendo in
numerose gallerie (tra le altre alla “Galleria Cinquetti” di Verona,
e alla “Galleria Cortina” di Milano). Collabora anche con la
“Galleria Marescalchi” di Bologna vendendo numerose opere a
collezionisti italiani e stranieri. E’ prevalente e significativa la
produzione grafica, caratterizzata da disegni, spesso acquerellati,
caratterizzati da un segno forte e da un realismo estremo che lo
avvicinano alle esperienze di realismo esistenziale che hanno un
ruolo importante nell’arte italiana degli anni ’60 e ’70. L’attività
di Sorgini affronta non episodicamente anche i territori della
ceramica, dell’incisione e della scultura tout court. La mostra, a
cura di Enrico Mascelloni, prenderà in esame, con 70 opere, tutte le
molteplici sfaccettature di una carriera artistica all’insegna delle
logiche multiple. Il catalogo conterrà le riproduzioni a colori di
tutte le opere in mostra, un testo del curatore ed ampi apparati bio
– bibliografici. CENTRO ESPOSITIVO PALAZZO DEI SETTE Corso Cavour,
87 – Orvieto (TR) www.palazzodeisette.it info@palazzodeisette.it
Periodo mostra: Dal 27 Maggio al 25 Giugno 2006 Orari: Dalle 10.00
alle 13.00; dalle 16.00 alle 20.00 - Chiuso il Lunedì Ingresso
libero Organizzazione e Ufficio Stampa: Acas Services s.r.l. - Tel.
0763/316300 - Fax 0763/316383. Regione Umbria Provincia di Terni
Comune di Orvieto www.palazzodeisette.it Gentile destinatario, ai
sensi dell'art.13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30
giugno 2003), le e-mail informative e le newsletter possono essere
inviate solo con il consenso del destinatario. La informiamo che il
suo indirizzo è nel database di ACAS SERVICES s.r.l e che Le abbiamo
già inviato inviti ed informazioni riguardanti mostre e altri eventi
culturali con il seguente indirizzo e-mail: mostre@acaservices.it
info@acaservices.it Sperando che Lei gradisca le nostre
comunicazioni, Le assicuriamo che i suoi dati saranno trattati con
la necessaria riservatezza in osservanza del codice vigente, e non
verranno divulgati. Le informative hanno carattere periodico e sono
comunicate individualmente ai singoli interessati. In ogni momento
sarà comunque possibile richiedere la rimozione dall'elenco dei
destinatari inviandoci una e-mail con scritto "CANCELLAMI" nella
casella dell'oggetto. Una mancata risposta, invece, avrà valore di
consenso alla spedizione dei nostri inviti. Nel ringraziarLa per
l'attenzione, Le porgiamo distinti saluti. ACAS SERVICES s.r.l Dott.
Giovanna Bernini.
Name: Galleria
Tartaglia Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 15/05/2006
Time: 17.59.47
Testo
Con il patrocinio del
Comune di Roma e in collaborazione con Alitalia PIERO TARTAGLIA “ FU
FORMA..” 19 maggio - 19 giugno 2006 Mostra Personale A cura di
Riccardo Tartaglia In esclusiva presentazione dei lavori 2005-2006
Galleria Tartaglia Arte da maggio fino a ottobre 2006 le opere
dell'artista Piero Tartaglia sono presenti alla sala VIP GIOTTO
Alitalia scalo internazionale - aeroporto Leonardo da Vinci, Roma
Dal 19 maggio al 19 giugno presso la Galleria Tartaglia Arte via XX
Settembre, 98 c/d Roma, e da maggio fino a ottobre presso l'Alitalia
all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, nella sala VIP GIOTTO,
verranno presentati in esclusiva i nuovi lavori 2005-2006
dell’artista Piero Tartaglia, tutte le opere sono profondamente
incentrati sul concetto, a lui molto caro, “fu forma” . Nelle mostre
saranno esposte 35 opere di varie dimensioni, realizzate con diverse
tecniche miste, spatole, pennelli e collage, che elaborano il colore
come in un patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente
il problema del rigore. Piero Tartaglia nasce il 5 ottobre 1933, a
Civitavecchia. Attratto dalle tendenze astratte e informali, indaga
territori verticali dove regna una legge di gravità ignara della
staticità delle masse e dei volumi che, fluttuanti, si mescolano, si
avvicinano, si respingono come intrappolati in un moto ondulatorio
perpetuo. Le forme si addensano e si frantumano nello spazio come in
un frangersi e rifrangersi del mare sugli scogli che, come
inconsapevoli mezzi, creano una realtà nuova. Nelle sue tele avviene
una vera e propria esplosione di colore, che cattura l’attenzione e
l’animo dello spettatore, anche il più inesperto, il quale diventa
il protagonista di una nuova dimensione senza forma, in cui sono i
colori irruenti a dettare le regole. I progetti dell’artista sono
infatti finalizzati allo sguardo, che cattura punti di sospensione,
trappole delle visioni, che suscitano un’estasi calma ma,
altrettanto, tormentosa. Fondatore e caposcuola riconosciuto dalla
critica mondiale, che ha esposto per l’esposizione itinerante a New
York, S. Pietroburgo e Tokio, si assume la responsabilità della
riedificazione dei valori costruiti e da costruire e crea il
“disgregazionismo" capace di riproporre l'immagine improvvisa, come
svelata in una apparizione. “…la luna illumina solo colui che riesce
ad afferrare gli echi con la monca mano sinistra, ed impastarli con
la pelle dell’anima.” Piero Tartaglia Ufficio Stampa: Anatrini
Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39 06 4884234 in allegato
foto opera cm 80x80 olio su tavola di legno "fu forma.." Si
autorizza il trattamento dell'immagine al fine di pubblicazione,
come previsto da articolo di legge.
--------------------------------------------------------------------------------
Galleria TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre,98 c/d 00187 Roma Tel./fax
06 4884234 www.tartagliaarte.com www.tartagliaarte.it
Name: Maurizio
Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Napoli
Date: 15/05/2006
Time: 18.01.21
Testo
MOSTRA “PERISCOPIO” CON
IMMAGINI DI LUCIANO BASAGNI, CURATA DAL CRITICO MAURIZIO VITIELLO
Sarà inaugurata allo “STUDIO LUBAS” (Via Lattanzio, 20 - is. 66
80126 Napoli; cell. 368/3496230) venerdì 19 maggio 2006, dalle ore
15.30 alle ore 17.3O, e resterà aperta sino a venerdì 27 aprile 2007
la mostra fotografica, curata dal critico partenopeo Maurizio
Vitiello, intitolata “Periscopio”, con immagini realizzate dal bravo
artista e fotografo Luciano Basagni. Si potranno visionare raccolte
delle immagini più significative di un pluriennale lavoro, nonché
tutte le ricerche fotografiche, opportuna mente “memorizzate” in
“cd-rom”, dell’artista-fotografo Luciano Basagni, riguardanti studi,
prove e documentazioni su operatori delle arti visive contemporanee
e su manifestazioni artistiche e culturali svoltesi in Campania e
nel Sud Italia. Fine mostra: venerdì 27 aprile 2007. Orario: solo il
venerdì, ore 15.30 - 17.30; previo appuntamento telefonico (cell.
368/3496230). Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello Si
potranno visionare raccolte delle immagini più significative di un
pluriennale lavoro, nonché tutte le ricerche fotografiche,
opportunamente “memorizzate” in “cd-rom”, dell’artista-fotografo
Luciano Basagni, riguardanti studi, prove e documentazioni su
operatori delle arti visive contemporanee e su manifestazioni
artistiche e culturali svoltesi in Campania e nel Sud Italia. Sarà
possi bile apprezzare dalle stampe cibachrome il lavoro del
fotografo Luciano Basagni che ha sezionato a lungo il Centro
Direzionale di Napoli sino agli angoli intimi degli studi di artisti
contemporanei, da ricerche per immagini pubblicitarie sino ad
originali photo-design. Questa precisa ricognizione panoramica
permetterà di scoprire una Napoli altamente creativa. Luciano
Basagni è nato a Napoli il 19 novembre 1954, ha frequentato il Liceo
Artistico Statale e l’Accademia di Belle Arti, sezione Decorazione,
di Napoli. Si abilita all’insegnamento di Educazione Artistica nel
maggio 1976 e vince il concorso di ordinario a cattedre nel 1982. Il
suo primo esordio in campo artistico risale al 1971. Negli anni
Settanta opera nel campo della pittura, della scultura e del teatro.
Fino agli anni ’80 espone in mostre collettive e personali di
pittura e scultura in campo nazionale. Dirige il gruppo artistico
musicale e teatrale del “Centro Giovanile Salesiani” di Napoli.
Progetta e realizza ristrutturazioni e arredamenti, sia per esercizi
commerciali e sia per abitazioni civili. La passione per la
fotografia nasce, inevitabilmente, quando è ancora allievo del
liceo. Nel corso degli anni la sua matrice pittorica si trasferisce
nei lavori di fotografia e rivolge la sua attenzione sempre ai
fenomeni sociali del quotidiano. Professionalmente ama spaziare nei
diversi settori della fotografia, ma il suo interesse principale,
forse per inconscia attrazione, si realizza nella riproduzione delle
opere d’arte, sia per fini editoriali e sia per una rivisitazione
personale, attraverso cui tende ad evidenziare sì l’opera, ma anche
“l’uomo” artista. Dal 1978 realizza numerose pubblicazioni
fotografiche con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di
Napoli per gli interventi sul territorio, con documentazione e
catalogazione dei beni, nonché ristampe di immagini a scopo di
studio. Propone la riproduzione fotografica di opere d’arte e cura
cataloghi di mostre e monografie per artisti contemporanei. Nel 1980
e negli anni che seguono, è anche impegnato nella documentazione,
recupero e catalogazione del patrimonio artistico, nelle zone
terremotate di Campania e Basilicata. Pure da questo, oltre
l’impegno sociale, nasce l’ispirazione che si tramuta in opere sia
pittoriche che fotografiche, che espone in mostre collettive e
personali. Dal 1992 coordina l’attività del Laboratorio Fotografico
della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli, che
sarà, poi, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale
Napoletano. Dal 1999 è invitato a collaborare al “Laboratorio di
Grafica & Design” di Napoli, per l’insegnamento della disciplina
fotografica, nel “Corso di Architettura di Interni”. Da questa
occasione, maturano i rapporti professionali ed artistici con Franco
Rotella, con cui inizia a condividere, insieme anche a Tina
Esposito, un nuovo modo di espressione, tecnicamente elaborato con
l’uso della fotografia e della grafica pittorica computerizzata.
Insieme elaborano diversi progetti grafico-pubblicitari per aziende
e privati. Dopo alcune esperienze e partecipazioni collettive, il
gruppo, così costituito, propone una prima mostra personale presso
l’Associazione Culturale ‘Maremossum’ di Pozzuoli, nel
novembre-dicembre 2003. Franco Rotella e Luciano Basagni sono
chiamati a promuovere mostre ed eventi culturali di vario genere
dall’Associazione Culturale ”Maremossum”. Hanno scritto sulla sua
attività artistica, critici e giornalisti: Pierino ACCURSO, Angelo
CALABRESE, Valeria CHIORE, Vittorio COMO, Angelo DE FALCO, Marco DI
MAURO, Mario FORGIONE, GIMAR, Carlo GRASSI, Benedetto GRAVAGNUOLO,
Carmen MARTINELLI, Rosario PINTO, Mario RIGUTTI, Nando ROMEO, Emilia
TAGLIALATELA, Lydia TARSITANO, Angela TECCE, Maurizio VITIELLO. Dal
2002 Luciano Basagni è docente di Fotografia presso l’Università
agli Studi di Napoli “Federico II”, per il “Corso di Fotografia e
Disegno Naturalistico” della Facoltà di Scienze della Natura.
Maurizio Vitiello
Name: Artgallery
di Carta e Matita
Email: udegaspari@cartaematita.it
From: Milano
Date: 15/05/2006
Time: 18.03.05
Testo
Artgallery di Carta e
Matita propone questo mese le opere di Sasha Talek Nata a Belgrado
Sasha Talek è laureata in architettura navale a Belgrado. Inizia
l’Accademia a Cracovia e la conclude a Milano dove si trasferisce
nel 1999. La sua opera è completa: il lavoro che propone va dalla
pittura alle installazioni, passando dalla fotografia, esplorando
anche il video e il disegno. Attraverso la sua arte, Sasha Talek
vuole “mostrare delle personalità individuali che agiscono secondo
dei tratti universali” inserendo di volta in volta dettagli che
possano far parte di una cultura o di una esperienza particolare. I
titoli dei suoi dipinti sono spesso frasi prese da romanzi, riviste,
brani musicali e film, ogni volta interpretati con chiavi di lettura
inconsuete. Il lavoro fotografico esposto in Artgallery, intitolato
“Aspettando Ulysse”, è stato realizzato nel 2003. Il riferimento a
Ulisse nasce dalla convinzione di Sasha dell’importanza di questo
eroe tragico, che sfidando il Divino ha permesso all’uomo di
superare arditamente i propri limiti alla ricerca del progresso. Un
poeta disse: Nel giardino appeso allo spago, Il bucato lavato si
asciuga, Come uno spaventapasseri sul suo bastone, Conosce le storie
della nostra coscienza. Opera :GONE ON THE WIND, 1,20 x 1,40, anno
2005 Vuoi ricevere la nostra newsletter? SI!
---------------------------------------------------------- Ursula De
Gaspari cartaematita > comunicazione visiva
---------------------------------------------------------- via
orseolo, 3 - 20144 milano tel 0258102678 - fax 0289427273
----------------------------------------------------------
Name: Mario
Savini
Email: apache@artforjob.hou-002.topnet.it
From: Offida (AP)
Date: 19/05/2006
Time: 08.16.45
Testo
Offida (AP) - In teatro
per le installazioni sonore di Ennio Bertrand e Limitreazero Il
teatro comunale “Serpente Aureo” di Offida (AP) sarà contenitore
ideale di due appuntamenti con l’arte contemporanea. L’assessorato
alla cultura del comune ha inteso presentare, in due incontri
distinti, le installazioni sonore di Ennio Bertrand e Limiteazero, a
cura di Mario Savini. Il teatro, vero gioiello di concezione
barocca, si compone di 50 palchi in giro di tre ordini con loggione
e platea. Dal 26 al 29 maggio 2006, l’artista milanese Ennio
Bertrand, in collaborazione con la galleria “Die Schachtel” di
Milano, sfrutterà l’architettura per Swimming Sounds,
un’installazione sonora costituita da un acquario, da pesci rossi e
da 144 altoparlanti che hanno la proprietà di generare una nota
fondamentale (che può essere intonata in altezza e volume).
L'interattività è stata delegata a dei pesci rossi, del tutto ignari
del loro prezioso apporto e insensibili all'evento artistico, la cui
ombra è proiettata su altoparlanti sensibili che reagiscono con un
insieme di suoni. “Vorrei sottolineare – dice Bertrand – che
nonostante i 144 suoni il lavoro non va interpretato come una sorta
di pianoforte con 144 tasti, ma un sistema che produce un ambiente
sonoro composto di suoni accostati casualmente tra loro: nel tempo
del movimento browniano de! i pesci e nello spazio all'interno delle
dimensioni fisiche dagli altoparlanti […]. Per me è un successo
straordinario considerando che il lavoro è un’opera aperta che non
ha uno svolgimento lineare con inizio, svolgimento, fine e ripresa
del loop, ma un tessuto sonoro dalla trama irregolare e mai uguale
di cui raccogliamo un frammento nel tempo dedicato alla visita.” Dal
30 giugno al 2 luglio 2006, invece, il teatro accoglierà l’opera
min_mod [minimum_module] del duo milanese Limiteazero (Paolo
Rigamonti e Silvio Mondino). Si tratta di 4 frequenze pure con
andamento sinusoidale vengono generate da un software installato su
4 laptop. Ogni laptop trasmette l'informazione digitale del suono ad
un amplificatore. L'amplificatore trasmette il suono a 4 subwoofer
posizionati a terra. Sopra ad ognuno di essi è posizionata una
lastra metallica che amplifica e rende percepibile le vibrazioni del
subwofer. 4 microfoni, ritrasmettono il suono al laptop che ne
visualizza sul monitor la forma d'onda. Questa sound installation
vive dello spazio in cui è immersa, tracciando una linea di
congiunzione fra la dimensione digitale in cui si genera il suono e
il suo impatto fisico, individuato nel fenomeno della vibrazione. Il
computer genera il suono, ma la sua visualizzazione non &egrav! e;
diretta (da digitale a digitale), ma rappresenta una visualizzazione
“entropica”, ovvero una visualizzazione che porta con se il grado di
“disordine” formatosi nelle trasformazioni di stato da digitale a
fisico e nuovamente a digitale. Un fenomeno di fisica del suono
viene rappresentato attraverso una distribuzione spaziale di
elementi minimi, generando un ambiente sensibile influenzato dai
suoni provocati nello spazio circostante. Info: Teatro Comunale
“Serpente Aureo” Piazza del Popolo 63035 Offida (AP) Assessorato
alla cultura Comune di Offida Tel. 0736 888703 – Fax 0736 889648
info@comune.offida.ap.it w ww.comune.offida.ap.it Orario venerdì:
ore 19 inaugurazione sabato e domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 16
alle 20
Name: PRISKA C.
JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 20/05/2006
Time: 08.34.38
Testo
Dannielle Tegeder
Smooth Shatter Installation and Paintings April 27 - June 3, 2006
Smooth Shatter Installation view 2006 ARTIST TALK Please join us for
an artist talk on Wednesday, May 24th at 6:30 PM Dannielle Tegeder
will lead a discussion about her current exhibition, Smooth Shatter,
on view at Priska C. Juschka Fine Art through June 3rd. Working with
painting, drawing, and sculpture, Tegeder moves away from her
previous constructions of underground urban systems in order to
build new, yet fictional territories in her visual vocabulary. As
part of this significant change in focus, the artist centers on the
inherent properties of materials, seeking to develop new spatial and
conceptual relationships. In this exhibition of works, Tegeder
employs an analytical approach towards color and material with
components such as raw linen, color pencils, ink stains, and
three-dimensional glass structures, as well as new techniques
including transferring paint from plastic to the canvas. These
various elements in turn create a disjointed and sparse environment.
Together, this body of work conjures up various associations such as
desolate post-apocalyptic visions, the awkward quality intrinsic to
videogame backgrounds, or the artificial reality that is fabricated
for a movie or theater set. By creating these disorienting spaces of
floating architectural fragments and a precarious balance of
objects, Tegeder references and reconsiders early 20th century
painting and design, while at the same time instilling a very
personal aesthetic that is ironically evocative of post-modern
visions of the future. Having emptied out her meticulous cities,
Tegeder begins the process of replenishment, guided by suggestive
hues, translucent materials, and elusive elements. Through her focus
on materiality, a new arena develops in which an arduous and emotive
exploration of both environment and self takes place. Dannielle
Tegeder received her MFA from The School of the Art Institute of
Chicago, and presently lives and works in Brooklyn, NY. She has had
solo exhibitions in the US (Los Angeles, Chicago, San Francisco, and
New York), and internationally (including Paris and Berlin). She has
also participated in numerous group exhibitions at prestigious
venues, such as such as PS1/MoMA, The New Museum, The Brooklyn
Museum of Art and Artists Space. She has been the recipient of many
residencies and grants, including Smack Mellon, The Pollock-Krasner
Foundation, The Fulbright Scholar Grant and the Marie Walsh Sharpe
Studio Fellowship. Her works have recently been acquired for the
Museum of Modern Arts, NY Drawings Collection. Dannielle Tegeder
biography - works online Gallery hours: Tuesday through Saturday
11:00 to 6:00 PM or by appointment. Copyright © PRISKA C. JUSCHKA
FINE ART 2006
Name: A arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 20/05/2006
Time: 08.35.29
Testo
RUDI WACH CADUTA DEL
NIENTE Intervento musicale di Massimo Donà Monografia con saggi di
Massimo Donà Carlo Invernizzi Lorenzo Mango Francesca Pola Elmar
Zorn INVITO Mercoledì 24 maggio 2006 ore 18.30 24 maggio - 7 luglio
2006 A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano
Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it
Da lunedì a venerdì 10-13 15-19 La galleria A arte Studio Invernizzi
inaugura mercoledì 24 maggio 2006 la mostra personale dell'artista
Rudi Wach il quale ha creato per questa occasione un ciclo inedito
di disegni di grandi dimensioni. "Rudi Wach disegna (...) corpi
assolutizzati nel vuoto (...) corpi sospesi, colti in un momento
instabile che li mette in una situazione di pericoloso
disequilibrio. Difficile immaginarli fermi, immobili, verticali; si
tratta di corpi attraversati da un movimento che è parte intrinseca
del loro essere. Un movimento che è difficile descrivere sia nei
suoi sviluppi e nelle sue dinamiche, sia nella sua destinazione
finale, che facciamo fatica ad immaginare possa concludersi o
tacere. È, dunque, un movimento che mette il corpo in una condizione
di trasformazione e di instabilità. È un movimento reale che
corrisponde, però, anche ad una metafora, alludendo, evidentemente,
in maniera fin troppo chiara, alla condizione di trasformazione che
attraversa la stessa biologia di quei corpi. L'instabilità,
l'impossibilità a restare, ad assumere una postura certa e
chiaramente leggibile, corrisponde direttamente alla condizione di
instabilità e di impermanenza che caratterizza la soglia tra umano
ed animale. Il tema ricorrente dei disegni di Wach è la danza (...)
per parlare del movimento non come atto dei corpi ma come condizione
metaforica, simbolica ed ancestrale. Come l'atto della generazione.
Il movimento, dunque, come immagine del divenire che procede dalla
trasformazione messa in opera dall'atto inaugurale della creazione.
Il movimento e il divenire come condizione del corpo che non può
più, e non sa, rinchiudersi dentro la sfera chiusa della identità."
La mostra sarà accompagnata da una monografia contenente saggi di
Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar
Zorn, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, un ampio
apparato iconografico e bio-bibliografico. La mostra è realizzata in
collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano.
--------------------------------------------------------------------------------
A arte Studio Invernizzi gallery presents on Wednesday 24 May 2006 a
solo exhibition of the artist Rudi Wach who created for this
occasion a cycle of large size drawings. "Rudi Wach draws (...)
bodies carried to extremes in the space (...) hanging bodies, seized
during an unstable movement, that gets them into a position of
dangerous inbalance. It's hard to imagine them steady, stil,
vertical; it's a question of bodies that are being crossed by a
movement which is actual part of their being. A movement hard to
describe both in its developments and dynamics, and in its final
destination, that we hard imagine whether it could end or be silent.
Therefore it's a movement that puts the body into a condition of
transformation and instability. But it's a real movement that also
corresponds to a metaphor, hinting obviously at the condition of
transformation that goes through the same biology of those bodies.
The instability, the impossibility of staying, of assuming a certain
clearly legible position, corresponds directely to the condition of
instability and of not permanency that characterizes the threshold
between what is human and what is beast. The recurrent theme in
Wach's drawings is dancing (...) in order to speak about movement,
not as act of bodies, but as metaphorical symbolic and ancestral
condition. As the act of procreation. The movement, as imagine of
becoming that proceeds from the transformation which has been made
ready for use by the inaugural act of creation. The movement and the
becoming as body condition, that isn't allowed to - and can't -
close itself into the closed sphere of identity any longer." On the
occasion of the exhibition a monograph edited by Epicarmo Invernizzi
will be published including essays by Massimo Donà, Carlo
Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn, the images of
the works displayed in the gallery and bio-bibliographical notes.
The exhibition is realized in collaboration with the Forum Austriaco
di Cultura in Milan.
--------------------------------------------------------------------------------
Name: Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 08.05.54
Testo
Presentazione del nuovo
video di Rä di Martino “La Camera” Nell’ambito di Setting the Scene
Una mostra in quattro atti A cura di Cecilia Canziani, Adrienne
Drake, Athéna Panni Interverranno L’ artista e i curatori
Presentazione video giovedì, 25 maggio 2006 dalle ore 17:00 venerdì
26, sabato 27, domenica 28 maggio 2006 dalle ore 09:00 alle 17.00
proiezione video MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma Sala
Conferenze Via Reggio Emilia, 54 00198 Roma Calendario: Slater
Bradley: Intermission (2005) 5 maggio - 25 maggio Discoteca di Stato
Museo dell’Audiovisivo Lun - Ven 9 - 13 Auditorium Via Michelangelo
Caetani, 32 Cindy Smith: Homage A (2006) 12 maggio – 1 giugno
Accademia Filarmonica Romana Lun - Ven 10 - 14/15 - 18 Stanza degli
Affreschi Via Flaminia, 118 Johanna Billing: Project for a
Revolution(2001) 19 maggio – 8 giugno Accademia di Belle Arti Lun -
Ven 10 - 14/15 - 18 Aula Magna Preview: 18 maggio h 18 Via Ripetta,
222 Rä di Martino: La Camera (2006) 26 maggio – 28 maggio MACRO
Museo d’Arte Contemporanea Roma orario d’apertura: da martedì a
domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) Via
Reggio Emilia, 54 Discoteca di Stato Museo dell’Audiovisivo 29
maggio - 16 giugno Auditorium Lun - Ven 9 - 13 Via Michelangelo
Caetani, 32 Per informazioni: www.settingthescene.info - 335 66
93417 MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma Ufficio
Comunicazione Giulia Ferracci 06 67 10 70 415 macro@comune.roma.it
Name: Vinny
Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Cefalù
Date: 25/05/2006
Time: 08.09.13
Testo
sabato 27 maggio alle
ore 18,30 si inaugurerà, presso il caffè letterario " La Galleria "
di via Mandralisca 23 a Cefalù, la mostra personale di Antonella
Affronti dal titolo " PULSIONI " Antonella Affronti, artista
palermitana che da più di vent’anni opera nel campo della pittura,
offre, con questa sua nuova produzione, un’immagine differente da
quella proposta in precedenza. E' questa di " Pulsioni " una mostra
in cui il percorso dell' artista abbraccia un ritorno al
metamorfismo per affrontare temi come l' emarginazione ( CONFINI ),
la dualità ( GOLGOTA ), la dipendenza ( IL CAPPIO ), la passione (
IL BACIO ), la terza età ( CREPUSCOLO ) e così via. Un impatto, per
l' appunto, " pulsivo " con la società di quest' ultimo biennio. In
questa nuova mostra, il tratto di Antonella Affronti è, appunto,
pulsante ora come magma fluido ora come il battito cardiaco che
ripercuote, in superficie, ogni flusso del sangue pompato. Il tratto
è rinchiuso in corpi stagliatisi su superfici vibranti di colore e
le passioni più intime (violente o sofferenti, amorose o
nostalgiche) vengono svelate da “onde” mnemoniche e sentimentali.
Esposte vi sono 28 opere (di cui 20 grandi) su tela realizzate
dall’artista in questi ultimi due anni. Del suo lavoro si sono
occupati numerosi critici e di seguito riportiamo alcuni stralci da
precedenti presentazioni: ...la forma , pur nella unidirezionalità
della sua primitiva estetica , s’avvolge e si stravolge , ora
prendendo abito d’albero, ora di tronco lacerato , di corteccia o
d’orizzonte o d’impervie dune scolorate dal vento impetuoso… (Aldo
Gerbino dal catalogo “vibranti policromie”) Un ruolo fondamentale
assume in tale operazione il colore , incanalato in larghe
pennellate che strutturano una sorta di " matasse " policrome. Si
Genera così un processo nel quale si trascende la forma verso abissi
d'energia. (M. Antonietta Spadaro dal catalogo " abissi d'energia "
1999) ... La pittura di questa artista è dinamica , sempre pronta a
trasformarsi, a creare figure che vivono solo nell'istante del
quadro. Corpi non corpi si muovono in una dimensione solcata dal
tempo. E' una esplosione di colore , una dimensione ludica in cui
destreggiarsi per accedere ad uno stadio allucinato dei sensi (Vinny
Scorsone da " oggi Sicilia " 28 novembre 1999) La mostra rimarrà
aperta fino al 09/06/2006 La vostra presenza è particolarmente
gradita Per qualsiasi informazione riguardante le opere rivolgersi
ai seguenti recapiti telefonici 091 521865 - 340 4125033 Mentre se
si vogliono informazioni sugli orari e sui giorni di chiusura
rivolgersi al numero telefonico 0921 420211 L’addetto stampa
Mariella Calvaruso
Name: Galleria
degli Artisti
Email: leonildecarabba@hotmail.com>
From: Milano
Date: 25/05/2006
Time: 08.10.56
Testo
GALLERIA DEGLI ARTISTI
ARTE DELLA LUCE CARABBA DE PALOS PRESTA “… siamo tutti popolo di Dio
…” Dal Manifesto dell’Arte della Luce. Inaugurazione giovedì 8
giugno 2006 - Ore 18.00 Con la presentazione critica di: ALBERTO
VECA La mostra resterà allestita sino al 20 giugno. Orari: 10-12.30
/ 16-19 – chiuso la domenica. Galleria degli Artisti – Via Nirone, 1
(angolo C.so Magenta) – Milano – Tel: 02-867841 -
Name: Macro -
Museo d'Arte Contemporanea
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 08.12.53
Testo
ART HIGHLIGHTS 4
COORDINATE DELL’ARTE “Geografie contemporanee” raccontate da
curatori, storici e teorici dell’arte Incontro con CLIVE KELLNER
“L’arte in Sud Africa dopo l’Apartheid: rotture e continuità” Ciclo
di incontri a cura di DOBRILA DENEGRI Venerdì, 26 Maggio 2006, alle
ore 18.00 Sala conferenze MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Via Reggio Emilia, 54
Name: Fedele
Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 25/05/2006
Time: 23.32.40
Testo
Il tempo è galantuomo:
anche in arte Mentre il genio pittorico di Raffaello (dopo oltre 500
anni) continua a tener banco sui temi universali e ideali del mondo
(la mostra della romana Galleria Borghese, fino al prossimo
settembre, ne dà atto), ci interroghiamo su quanto ancora dovremo
meravigliarci delle opere di certi noti "artisti" dell'Attualità
(sezioni di animali in formalina, tecno-mostri, manichini ed altre
diavolerie) esposte a Venezia in questi giorni (Where are we going?
- palazzo Grassi), come in altri luoghi dell'arte contemporanea. Ci
verrebbe in più da aggiungere che anche se - logicamente - i tempi
mutano, e con essi i relativi linguaggi, i valori e i significati
della vita no; motivo per cui chiediamo di tener presente per le
creazioni artistiche tutti quegli aspetti simbolici e metaforici,
ormai latitanti, che fanno dell'Arte il linguaggio significativo per
eccellenza, ieri come oggi e domani. Fedele Boffoli
boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net
www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm Via Flavia 70 - 34 148
Trieste tel. 338-2246495
Name: Anatrini
Simona
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 25/05/2006
Time: 23.34.09
Testo
Da maggio fino a
ottobre 2006 presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di
Roma, nella sala VIP CLUB ULISSE, verranno presentate 8 opere
dell’artista Paola Fiori, inerenti al tema dell’immaginario surreale
da lei trattato con profonda passione ed estro inventivo. Paola
Fiori Nasce a San Severino Marche (MC) il 12/12/1973 Nel 1997 il
Comitato Artistico di San Severino Marche organizza la prima
personale presso le sale del Comune. Nel 1999 le viene affidata la
realizzazione del "Palio dei castelli" di San Severino Marche
riscuotendo molti attestati di stima in primis alcune testate
giornalistiche (il Resto del Carlino, il Settempedano) definendolo
il più interessante nei suoi ventiquattro anni di realizzazione. Nel
2003 partecipa ad una mostra organizzata dal Comune di Roma "I
colori di Roma" presso la Torretta Valadier. Il surrealismo di
Salvador Dalì è stato il suo fuoco ispiratore, rivisitato attraverso
il personale sentire interiore. La cruda realtà oggettiva è
trasformata in soggetti fantastici, creati dalla sua potenza
visionaria con l’intento di costruire un mondo alternativo,
parallelo al nostro dove vivono mistero ,incantesimo ed enigma. Le
figure si modificano, l’immagine si dilata e vaga leggera nell’aria
rarefatta del suo subconscio, dove passioni represse e imperativi
categorici vengono esaltate dall’inquieta coscienza. L’artista ha
fatto suo un linguaggio nuovo, diverso dal trito disegno ornato.
Amante delle sfide e delle novità, ha assecondato le inclinazioni
del suo carattere e le predisposizioni della sua indole. I suoi
dipinti, carichi di astratte suggestioni e di esoterici influssi,
scuotono l’animo del fruitore e lo portano sulle cime dell’arte
pura, facendolo immergere nell’abisso dell’animo umano. Ciò che
turba e affascina, respinge e attira, suggestiona e seduce è il
gioco di colori inusitati, il rilievo onirico e il contrasto
luminoso. Il suo fervido estro creativo, guidato da un innato
talento artistico, le permette di esprimere strani incantesimi,
attraverso l’invenzione di nuovi simboli e idoli di cui la società
contemporanea, soffocata da un’apatia dominante, è carente. Oggi le
opere dell'artista fanno parte di collezioni private e sono
disponibili in esclusiva alla galleria Tartaglia Arte di Roma.
Ufficio Stampa: Anatrini Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39
064884234
Name: CASORIA
CONTEMPORARY ART MUSEUM
Email: casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com
From: Casoria (Na)
Date: 25/05/2006
Time: 23.35.56
Testo
Si è inaugurata, sabato
20 maggio, la mostra: MFD2006_MUSEUM FASHION DAY. the fashion art
performance. Sarà visitabile fino al 20 luglio nei seguenti giorni
ed orari: Martedì, Giovedì, Sabato dalle 17.30 alle 20.30 Domenica
dalle 10.30 alle 13.00 Invio in allegato un breve comunicato stampa
e resto a Vostra disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.
Cordialmente. Dr.ssa Laura Vingiani Ufficio Stampa e Pubbliche
Relazioni CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM via Duca D’Aosta, 63/A
80026 Casoria (NA) Tel/Fax +39 081 834 56 56 Mobile +39 334 93 99
870 www.casoriacontemporaryartmuseum.com
casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com ORARI MUSEO Mart. Giov.
Sab. ore 17.30 – 20.30 Dom. ore 10.30 – 13.00
Name: Vinni
Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Palermo
Date: 01/06/2006
Time: 09.35.34
Testo
COPPOLA EDITORE
GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE ATELIER SUL MARE – MUSEO ALBERGO
“STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n. 9 Via
Cesare Battisti, 4 Castel di Tusa (ME) 90143 Palermo Tel. 091
6372862 – cell. 333 2737182 Tel 0921 334295 – fax 0921 334283
www.studio71.it – e mail studio71pa@tin.it www.ateliersulmare.com
COMUNICATO STAMPA Sabato 24 giugno alle ore 19, presso il Museo
Albergo Atelier sul Mare di Castel di Tusa, verrà presentato il
nuovo libro di Ignazio Apolloni dal titolo L’amuor ne passe pas 52
lettere d’amore edito da Coppola Edizioni. Il volume è composto di
52 lettere d'amore che Ignazio Apolloni ha inviato ad altrettanti
personaggi femminili, reali e non, delle varie epoche. Nell'opera è
sottesa una forma di vergogna per ciò che molte donne hanno subìto
nel corso dei secoli, ma non mancano accenti di ammirazione per la
capacità dimostrata nell'affermarsi come dive, scrittrici,
fotografe, rivoluzionarie o cantanti. Sono però, già una parte di
esse, entrate nell'ombra sicché si impone una rivalutazione della
loro funzione, in qualche caso catartica. Parlarne dunque diventa un
dovere se si vuole evitare per un verso la loro scomparsa definitiva
dalla scena e per l'altro che il loro messaggio finisca con l'essere
definitivamente inascoltato. L'introduzione è di Marcella Croce. La
presentazione del libro avverrà in concomitanza con l’inaugurazione
della mostra Pelagus di Roberto Zito e Giusto Sucato. Nel corso
della serata, interverranno Maria Lombardo, Deborah Pirrera, Vinny
Scorsone e lo stesso autore. Si gradisce sapere se le testate,
critici o scrittori in indirizzo siano interessati a riceverne copia
per eventuale recensione. Il costo, per le 260 pagine è
deliberatamente basso e viene fissato in € 10. Per informazioni
rivolgersi ai numeri 091 516318 3358157540 3381499867
Name:
Associazione Culturale Satura
Email: satura@aliceposta.it
From: Genova
Date: 01/06/2006
Time: 09.46.03
Testo
Giovedi 8 giugno 2006
ore 18,00 "SIGMUND FREUD e i dilemmi della psicoanalisi: quale
psicoterapia, oggi?" un incontro conG. Giacomo Giacobini presenta
Laura Supino Ghiron Genova, Associazione Culturale Satura,
www.saturarte.it. Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova,
nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (piazza Stella 5/1,
Genova), giovedì 8 giugno alle ore 18.00, nel 150° anniversario
della nascita di Sigmund Freud, G, Giacomo Giacobini interverrà sul
tema "Sigmund Freud e i dilemmi della psicoanalisi: quale
psicoterapia, oggi ?". Presenta Laura Supino Ghiron. La psicoanalisi
di Sigmund Freud rappresenta senza dubbio uno degli eventi più
significativi e rivoluzionari nella storia culturale del nostro
ultimo secolo, sia sotto il profilo medico - scientifico (studio e
trattamento degli stati di disagio psichico), sia per il potente
influsso da essa esercitato su tutte le discipline umane (
filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, storiografia,
mitologia, etnologia, linguistica, letteratura, teatro, ecc.), sia
per le profonde trasformazioni che ha determinato nella coscienza
collettiva delle problematiche interiori. In ragione delle sue
caratteristiche culturali, essa, sin dagli inizi, è sempre stata al
centro delle valutazioni più contrastanti, alimentate dai più
convinti e appassionati sostenitori, da un lato, e dai più scettici
o accesi detrattori, dall'altro. Ancora ai nostri giorni, al di là
delle passioni di parte, non sembra facile pervenire ad un giudizio
razionalmente condiviso su un evento culturale così ampio e
complesso, sia sotto il profilo della conoscenza scientifica, sia
nelle sue implicazioni pratiche. Da più parti, anche nell'ambito
dello stesso mondo psicoanalitico, non mancano oggi coloro che, in
vario modo, ritengono ormai "morto" il pensiero freudiano, non solo
nella sua formulazione teorica ( che viene considerata "superata"
dai fautori ad oltranza delle "neuroscienze"), ma anche come metodo
di trattamento della sofferenza mentale (cui si pretenderebbe di
contrapporre una presunta superiore "efficacia " degli psicofarmaci
o di altre psicoterapie, più "brevi" e pragmatiche). Malgrado ciò (o
appunto per questo), su Freud e la "sua" psicoanalisi il dibattito è
sempre aperto, a testimonianza della tuttora attuale vitalità del
suo pensiero. Nell'incontro con G.Giacomo Giacomini, organizzato
dalla nostra Associazione in collaborazione con l'Istituto per le
Scienze Psicologiche e la Psicoterapia Sistematica - CESAD - Centro
Studi per l'Analisi Dialettica, verranno esaminati, anche attraverso
un pubblico dibattito, gli aspetti più attuali e controversi
dell'eredità scientifico-culturale freudiana, nei suoi più recenti
sviluppi. *G. Giacomo Giacomini vive ed opera a Genova. E' Direttore
Didattico dell'Istituto per le Scienze Psicologiche e la
Psicoterapia Sistematica di Genova, Direttore Scientifico del Centro
Studi per l'Analisi Dialettica (CESAD), Direttore della Rassegna
scientifica "Psicoterapia Professionale" e Presidente
dell'Associazione Psicopedagogica "PAIDEIA".
Name: Anatrini
Simona - Tartaglia Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Fiumicino
Date: 01/06/2006
Time: 09.47.49
Testo
Da maggio fino a
ottobre 2006 presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di
Roma, nella sala VIP CLUB ULISSE, verranno presentate 8 opere
dell’artista Paola Fiori, inerenti al tema dell’immaginario surreale
da lei trattato con profonda passione ed estro inventivo. Paola
Fiori Nasce a San Severino Marche (MC) il 12/12/1973 Nel 1997 il
Comitato Artistico di San Severino Marche organizza la prima
personale presso le sale del Comune. Nel 1999 le viene affidata la
realizzazione del "Palio dei castelli" di San Severino Marche
riscuotendo molti attestati di stima in primis alcune testate
giornalistiche (il Resto del Carlino, il Settempedano) definendolo
il più interessante nei suoi ventiquattro anni di realizzazione. Nel
2003 partecipa ad una mostra organizzata dal Comune di Roma "I
colori di Roma" presso la Torretta Valadier. Il surrealismo di
Salvador Dalì è stato il suo fuoco ispiratore, rivisitato attraverso
il personale sentire interiore. La cruda realtà oggettiva è
trasformata in soggetti fantastici, creati dalla sua potenza
visionaria con l’intento di costruire un mondo alternativo,
parallelo al nostro dove vivono mistero ,incantesimo ed enigma. Le
figure si modificano, l’immagine si dilata e vaga leggera nell’aria
rarefatta del suo subconscio, dove passioni represse e imperativi
categorici vengono esaltate dall’inquieta coscienza. L’artista ha
fatto suo un linguaggio nuovo, diverso dal trito disegno ornato.
Amante delle sfide e delle novità, ha assecondato le inclinazioni
del suo carattere e le predisposizioni della sua indole. I suoi
dipinti, carichi di astratte suggestioni e di esoterici influssi,
scuotono l’animo del fruitore e lo portano sulle cime dell’arte
pura, facendolo immergere nell’abisso dell’animo umano. Ciò che
turba e affascina, respinge e attira, suggestiona e seduce è il
gioco di colori inusitati, il rilievo onirico e il contrasto
luminoso. Il suo fervido estro creativo, guidato da un innato
talento artistico, le permette di esprimere strani incantesimi,
attraverso l’invenzione di nuovi simboli e idoli di cui la società
contemporanea, soffocata da un’apatia dominante, è carente. Oggi le
opere dell'artista fanno parte di collezioni private e sono
disponibili in esclusiva alla galleria Tartaglia Arte di Roma.
Ufficio Stampa: Anatrini Simona simona@tartagliaarte.it Tel./Fax +39
064884234
Name: PRISKA C.
JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 03/06/2006
Time: 08.55.56
Testo
Chad Marshall Morning
in America Paintings and drawings June 8 - July 8, 2006 Opening
reception: Thursday, June 8, 6 - 9 PM Chad Marshall Painting #20b
Diptych (detail) Oil and flashe on linen, mounted on board 48 x 36
in. 121.92 x 91.44 cm. 2006 PRISKA C. JUSCHKA FINE ART P R E S E N T
S Chad Marshall Morning in America Priska C. Juschka Fine Art
presents Morning in America, Chad Marshall's first solo exhibition
in New York City. In his paintings and drawings, Marshall conjures a
medley of contemporary and historical symbols, ideas, and cultural
references. By way of this imagery he constructs visual fables and
allegories, which impart a biting critique on present-day society.
Marshall's work presents complex relationships between several
figures or objects that exemplify the vibrant dynamics of
exploitation inherent in our daily life. Inspired by personal
experiences and global events, he employs the iconography of our
times by layering multiple emblems and ideas within the structure of
classical and Renaissance compositions. Using these varying cultural
references, Marshall exposes our societys tendency for
self-exploitation. Thus, by using concepts of gender, race, and
class, we reduce ourselves to romantic stereotypes and employ them
to our best advantage. In his depictions, Marshall paints a comical,
yet disturbing reality. Devoid of intellect and soul, his grotesque
figures merely mimic human behavior. Fleshy, eyeless, desensitized,
and placed within a severe and emptied background - their deeds are
accentuated. By portraying these derisive relationships, Marshall
displays the absurdity and tensions intrinsic to the compromises one
makes made to survive in todays culture. Thus, he confronts the
viewer with a fundamental and introspective dilemma regarding
perceptions of our habits and need for power - in current society,
who do we deem the exploiter and who the exploited? Marshall was
born and raised in Washington DC, and now lives and works in New
York City. He holds a BA from Morehouse College, Atlanta, GA and an
MA from New York University. He has participated in numerous group
exhibitions, and is the recipient of several grants and residency
program awards, including the Chashama AREA award in New York. Chad
Marshall biography - works online Join Priska Juschka and the artist
at the gallery for an opening reception on Thursday, June 8, 6 - 9
PM Gallery hours: Tuesday through Saturday 11:00 to 6:00 PM or by
appointment.
Name: Fondazione
SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: Matera
Date: 03/06/2006
Time: 08.58.38
Testo
La Fondazione
SoutHeritage per l’arte contemporanea dopo il prestigioso
riconoscimento del Premio Impresa & Cultura/Banca Intesa, rinnova il
suo appuntamento con le ultime produzioni della giovane arte
contemporanea nazionale e internazionale attraverso la Project Room
Next Heritage. Un progetto concepito come programma per la
promozione della giovane ricerca artistica contemporanea.
L’appuntamento di giugno è con i progetti estetici di Robert
Pettena. Tema ricorrente nei suoi lavori artistici è la relazione
tra il corpo e l'ambiente inteso in senso fisico e della memoria,
declinato attraverso gli strumenti espressivi più diversi come
video, fotografia e performance, che spesso mettono in scena
situazioni alquanto paradossali che stravolgono e spostano il senso
delle cose. Un progetto site specific in progress ideato e
realizzato dall’artista è il protagonista della mostra UNDER
OBSERVATION (dal 10 giugno al 26 luglio 2006), curata dal direttore
artistico della Fondazione SoutHeritage - Angelo Bianco. Il progetto
inaugura la serie d’idee-concept che la Fondazione SoutHeritage in
collaborazione con i giovani artisti, dedica ad un importante
programma della città di Matera: il costituendo Museo del
Contemporaneo. L’artista partendo dal concetto d’indagine sul
rapporto pubblico-opera d'arte contemporanea, attraverso un percorso
fotografico, apre una riflessione sul ruolo di un museo del presente
avanzato e guarda alla città come depositaria di un nuovo
immaginario fatto di arte, cultura, idee da promuovere e serbatoio
di energie e creatività. Robert Pettena (Penbury - UK 1970). Tra le
principali presenze in istituzioni museali nazionali e
internazionali si segnalano: Prague Biennale 2 – Praga / CLIP.IT ,
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Torino, FUORI USO - Pescara /
Present continuos, Palazzo delle Papesse - Siena / An Empty Spot to
Stay, Villa Manin di Passariano - Udine / Cronaca, Palazzo Strozzi -
Firenze / Pentagon play, Main Art Gallery di Fullerton, Los Angeles
(USA) / Once again in your bones, Centro per l’Arte Contemporanea
Luigi Pecci – Prato / Casa dolce casa, MAN - Nuoro / Video Festival,
Museum of New Art - Detroit (USA) / An Empty Spot to Stay, Watou
(B). Suoi progetti saranno presentati in autunno presso il Chelsea
Art Museum - New York. Robert Pettena – UNDER OBSERVATION Curatore:
Angelo Bianco Sedi: Fondazione SoutHeritage - Via F.sco Paolo Volpe
6 Matera Periodo: 13 giugno 2006 > 26 luglio 2006 Vernice: sabato 10
giugno ore 18.00 Orari: dal martedì al sabato 17.00 > 20.00 –
ingresso libero Info: T. +39 0835 240348 F. +39 0835 336425
southeritagepress@southeritage.org www.southeritage.org
Name: prof.
Giuseppe De Bartolo
Email: giuseppe@artedebartolo.it
From: Taormina
Date: 07/06/2006
Time: 10.04.36
Testo
"FINCHE' NON SI SPENGA
LA LUNA" Rassegna Artistica promossa dalla Fondazione Mazzullo e
patrocinata dal Comune di Taormina con un appuntamento di Arte
Contemporanea presso la prestigiosa sede quattrocentesca del Museo
Mazzullo nel Palazzo Duchi di S.Stefano via De Sspuches 1, Taormina.
Saranno esposte opere di GIUSEPPE DE BARTOLO in una sua personale.
Arte contemplativa, rifugio silenzioso in una quotidianità
assordante: materia e colore plasmati per dare forma a pensieri e
concetti. la mostra resterà aperta dal 17 al 27 giugno 2006 tutti i
giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16,00 alle 20,00..
L’inaugurazione avrà luogo sabato 17 giugno 2006 alle ore 19,00.
Name: Galerie WM
Email: chantal-roux@tele2.fr
From: LYON
Date: 07/06/2006
Time: 20.28.18
Testo
La Galerie WM vous
convie le Mardi 13 Juin 2006 partir de 17 heures l’exposition GRAND
FORMAT , peintures de Elisabeth BRAINOS Francis-Olivier BRUNET
Chantal ROUX et sculptures de Philippe CARDILLO en precence des
artistes. Exposition jusqu’au samedi 8 juillet 29, rue Vaubecour
69002 LYON Tel. & Fax: 04 78 38 16 10 Ouvert du mardi au samedi de
14h30 au 9h00
Name:
Associazione Culturale Amici di Monterone
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Monterone
Date: 07/06/2006
Time: 20.30.45
Testo
MOSTRA: Morterone.
Natura e Arte. Interventi all'aperto OPERE DI: Gianni Asdrubali,
Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, Pino Pinelli Bruno
Querci, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Grazia Varisco, Rudi Wach
PROGETTO A CURA DI: Epicarmo Invernizzi CATALOGO CON SAGGI DI:
Claudio Cerritelli, Massimo Donà, Francesca Pola POESIE DI: Carlo
Invernizzi INAUGURAZIONE: Domenica 25 giugno 2006 ore 11.00 PERIODO
ESPOSITIVO: 25 giugno - 25 ottobre 2006 ORGANIZZAZIONE: Associazione
Culturale Amici di Morterone Onlus Località Centro 9 23811 Morterone
Tel. Fax 0341 530461 338 1226110 acammorteroneonlus@virgilio.it
SEDI: Morterone, Località Pradello, Località Centro e Località
Medalunga L'Associazione Culturale Amici di Morterone Onlus
inaugurerà domenica 25 giugno 2006, alle ore 11, la mostra
"Morterone. Natura e Arte. Interventi all'aperto" in cui verranno
presentate opere di grandi dimensioni di Gianni Asdrubali, Carlo
Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, Pino Pinelli, Bruno Querci,
Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Grazia Varisco, Rudi Wach. La mostra
intende collegare idealmente e concretamente le opere già esistenti
a Morterone con altre realizzate per l'occasione che vanno ad
integrarsi con l'ambiente e prevede l'installazione sia di sculture
all'aperto che l'esposizione di opere sui muri delle case. L'idea
del Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Morterone nasce a metà
degli anni '80 con l'intento di fare concretamente rivivere
Morterone sulle proprie radici abbellendone il territorio anche con
opere d'arte della più pura creatività per renderlo, nel rispetto
della sua incontaminatezza, all'insegna delle visioni
scientifico-filosofiche della poetica della "Natura Naturans", un
autentico segnale poetico per poter così essere un concreto punto di
riferimento culturale propugnante una moralità conoscitiva e
comportamentale in apertura di una più ampia comune coscienza non
insensibile anche alla necessità di salvaguardare l'ambiente nella
sua vivibilità in un'epoca in cui il medesimo viene profondamente
trasformato dall'operare dell'uomo stesso. Per l'occasione verrà
pubblicato un volume che documenterà il ventennale rapporto con
Morterone degli artisti partecipanti alla mostra anche in relazione
al mondo poetico e alle poesie di Carlo Invernizzi. Con il
patrocinio di: Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Associazione
Culturale Amici di Morterone Onlus Tel. 0039 0341 530461 0039 338
1226110 acammorteroneonlus@virgilio.it
Name: Museo
Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 07/06/2006
Time: 20.33.06
Testo
Marc Quinn e Christian
Boltanski Il MACRO inaugura la stagione espositiva estiva con due
mostre, la personale dell’inglese Marc Quinn nella sede centrale di
via Reggio Emilia, e la monumentale installazione del francese
Christian Boltanski nella sede di MACRO al Mattatoio. Marc Quinn,
uno dei più straordinari artisti del panorama internazionale degli
ultimi anni, protagonista tra i più rappresentativi e controversi
della Giovane Arte Britannica degli anni '90, viene celebrato con la
prima mostra dedicatagli in Italia da un museo pubblico sotto la
cura di Danilo Eccher e Achille Bonito Oliva. La rassegna riunisce
più di 30 opere incentrate sul tema del corpo umano nelle sue
varianti di trasformazione e conservazione, sopravvivenza e fragile
bellezza. Marc Quinn, infatti, ha conquistato l’attenzione di
pubblico e critica attraverso opere di potente espressività,
realizzate con materiali organici. Christian Boltanski, promotore di
un’estetica della memoria che orbita intorno ai temi della vita e
della morte, ha realizzato appositamente per i mille metri quadrati
di uno dei due padiglioni del Macro al Mattatoio un sorprendente
apparato scenografico multisensoriale a cura di Danilo Eccher.
Trecento abiti sospesi scenderanno dal soffitto, voci registrate
risuoneranno attraverso altoparlanti, eventi storici saranno
proiettati su pareti trasparenti e teche di vetro verranno
illuminate da una luce pulsante. Tutto questo è “EXIT”. Scheda
informativa: Mostra: “Marc Quinn” curatore: Danilo Eccher, Achille
Bonito Oliva Sede: Via Reggio Emilia 54 (inaugurazione 22 giugno,
ore 18.30) orario del MACRO: da martedì a domenica 9.00 – 19.00;
festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) ingresso: 1 Euro (iniziativa
valida fino al 30 settembre 2006); gratuito sotto i 18 e oltre i 65
anni Mostra: Christian Boltanski - EXIT Curatore: Danilo Eccher
Sede: MACRO Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani 4 - 00153 Roma
(inaugurazione 21 giugno, ore 18.30) Orario: da martedì a domenica
16.00 - 24.00; lunedì chiuso. Macro per la stampa: Laura Larcan,
Giulia Ferracci tel. 06 6710 70415 macro@comune.roma.it sito web:
www.macro.roma.museum
Name: Antonietta
Campilongo
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From: Capranica (VT)
Date: 08/06/2006
Time: 08.46.16
Testo
Genere: Collettiva
d'Arte Contemporanea Titolo: La donna animale – Il mistero terreno
della femminilità, dote dell’anima che è “natura ed istinto” di ogni
donna. periodo: dal 24 Giugno al 2 Luglio 2006 a cura : Antonietta
Campilongo presentazione: Francesco Giulio Farachi inaugurazione:
Sabato 24 giugno 2006 ore 18.00 Sede :Chiesa Romanica di S.
Francesco Città : Capranica (Vt) orari: tutti i giorni ore 16.00 -
19.00 Tel : 339 4394399 email: anto.camp@fastwebnet.it Artisti:
Marco Barucco Maria Cecilia Camozzi Adriana Cappelli Antonietta
Campilongo Antonella Catini Lorella Cecchini Antonio Dal Muto
Massimo Franchi Paola Giacon Claudio Giulianelli Pier Maurizio Greco
Marco Mezzacappa Consuelo Mura Riccardo Paolucci Epifanio Spina
Andrea Sterpa Sandro Taliani Vania Elettra Tam Stella Tasca Enrico
Zingaretti
Name: renato
fancellu
Email: renatofancellu@yahoo.it
From: sorso
Date: 11/06/2006
Time: 19.45.11
Testo
Complimenti
Name: Francesco
Masnada
Email: francesco.masnata@inwind.it
From: Genova
Date: 12/06/2006
Time: 14.42.25
Testo
La Bertesca-Masnata Via
Assarotti 46/8 - 16122 Genova- Italy www.labertesca.com
francesco.masnata@inwind.it mob. +39 347 1560129 Under Sponsorship
of the Chair of the Architecture Faculty of Genova Outsider Art
Artworks from bild.Balance Atelier Objekt Fuchsenfeld of Vienna
exhibited at Faculty of Architecture, University of Genova. Sala
della Cisterna, Stradone S. Agostino 37 - 16123 Genova, Italy
Gerhard Kobrc - Rebecca Souradjou - Ewald Wikidal - Herbert Ziegler
Ewald Wikidal Opening day: 20th June 2006 h.17.00 20th – 30th June
2006 Visiting time: from 17.00 to 19.30 22 nd, 23 rd and 24th June
access to the exibition from 10.30 a.m. to 19.30 p.m. closed on
Sunday 25th June The exhibition is organized by La Bertesca-Masnata
Genova. For information contact Marina Forese +39 3280210034
francesco.masnata@inwind.it www.labertesca.it Under sponsorship of
Italian-Austrian Cultural Centre
Name: Luigi
Ballarin
Email: baldisa@libero.it
From: Roma
Date: 13/06/2006
Time: 13.51.57
Testo
“CINECITTA’ sotto le
STELLE” Reality Event Five Mercoledì 14 Giugno 2006 ore 21.00 È
arrivata l’ora di mettersi in gioco e di dimostrare che le lezioni
ricevute nei tre mesi del corso “Come organizzare un evento di
successo”, ideato e condotto da Tiziana Rocca, sono state apprese
alla perfezione. L’occasione sarà quella di “Cinecittà sotto le
Stelle – Reality Event V”, uno spettacolo interamente organizzato
dai ragazzi che nelle aule di Cinecittà Campus hanno acquisito le
regole e le tecniche dell’organizzatore tout-cour. L’appuntamento è
per mercoledì 14 giugno alle ore 20.30 nel Teatro di Cinecittà
Campus. Il Reality Event V sarà ancora più ricco dei precedenti,
perché organizzato in partnership con i ragazzi del corso di
imitazione di Gigi Sabani (che si esibirà nella serata) e con la
Federazione Italiana Ginnastica. I Conduttori dello show saranno il
comico Antonio Giuliani e la conduttrice di Marco Polo, Francesca
Rasi. A patrocinare l’evento sono il Comune, la Provincia di Roma e
la Regione Lazio. Oltre a organizzare tutto, dalla scenografia della
location alla scelta del buffet, dalla lista degli ospiti agli
inviti, gli studenti saranno anche invitati ad esibirsi. Il “clou”
dello spettacolo sarà una sfilata “moda mare”. Al termine, una
giuria composta da personaggi del mondo dello spettacolo fra cui
Sandra Milo, Fanny Cadeo, Serena Grandi, Gegia Antonaci e tanti
altri, eleggerà la “stella di Cinecittà”. Ma il Reality Event V avrà
anche uno scopo benefico. Gli spettatori e gli ospiti potranno
infatti acquistare i biglietti della lotteria il cui ricavato sarà
interamente devoluto a favore dell’iniziativa “Un cuore che sorride
per Robertina”, promossa da Antonio Giuliani nell’ambito del
progetto “Il pronto soccorso della risata”.
Name: Daniela
Donati
Email: artdesigner@email.it
From: Porto Santo Stefano (Gr)
Date: 15/06/2006
Time: 14.31.57
Testo
Con il Patrocinio del
Comune di Monte Argentario
--------------------------------------------------------------------------------
Legami Naturali Acrilici e sculture di Daniela Donati a cura di
Francesca De Nicolò Inaugurazione 1 Luglio ore 19.00 Fortezza
Spagnola Porto Santo Stefano (Gr) Donati presenta nella Fortezza
Spagnola di Porto Santo Stefano, il suo indagare nella natura
attraverso una serie di acrilici e di micro sculture che dialogano
con il museo delle memorie sommerse di fronte al mare. Natura che è
la protagonista unica del suo procedere che, selezionata in una
serie di scatti pittorici, è trasformata da un colore elettrificato.
Trattasi di un processo di decomposizione del naturale dove Donati
fotografa, prende appunti, interagisce con il pc sull'immagine e
infine stende sulla tela la pittura industriale nell'intenzione di
fissare “lo spirito del luogo”. Una natura quella dipinta tra la
quale immette personificazioni di un simbolico abbraccio disseminate
in mostra quasi quali oggetti votivi . Donati così presenta il suo
reale naturale trasformato, e scompone lo stereotipo del tipico
paesaggio maremmano sganciandosi da un overdose visiva che
attraverso l'artefatto, ristabilisce il contatto reale con il suo
luogo. Esposti per la prima volta una serie di acrilici, parte di un
“work in progress” dedicati ad alberi; sequenze dove scandaglia e
trascrive, stavolta in primo piano, il suo quotidiano ed intimo
contatto con la natura. Daniela Donati è nata a Milano nel 1973,
diplomata all'Accademia di Belle Arti di Firenze ha esposto in
Toscana, Piemo nte, Lazio, Giappone. E' stata selezionata con
Tuscany - New York 2001 al Premio Giovane Arte Europea, due volte
premiata alla Mostra Naz. Pittura Contemporanea di Santhià,
selezionata al Premio Autore Donna, 1°class. al Premio G. Pescetti.
Vive e lavora tra Porto Santo Stefano e Firenze. Dal 1 – 19 luglio
2006 Tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00 Info – 0564 810681
Name: Volume
Email: info@volumefnucci.it
From: Roma
Date: 15/06/2006
Time: 14.34.15
Testo
DENNIS OPPENHEIM a cura
di lòrànd hegyi inaugurazione Martedì 20 Giugno ore 19:00 VOLUME!
VIA SAN FRANCESCO DI SALES 86-88 ROMA La ricerca artistica di Dennis
Oppenheim si sviluppa già dagli anni sessanta in un contesto di
interdisciplinarità, spaziando tra Land Art, Body Art e Performance
Art. L'attività nel campo della Land Art inizia nel 1967 con la
realizzazione del suo primo Earthwork "Il Buco nel Terreno", spazio
negativo e testimonianza dell'indirizzo assunto dalla sua ricerca
artistica: la dematerializzazione dell'oggetto e l'intervento sulla
natura. Verso i primi anni settanta la ricerca si orienta verso la
Body Art : "Reading Position for Second Degree Burn" 1970 ;
l'intervento passa alla superficie del corpo umano. La ricerca degli
anni ottanta rimane nell'analisi dello spazio pubblico, ma con
interventi molto diversi. Invece di alterare i grandi paesaggi
americani, costruendo un dialogo diretto con la natura, inizia a
produrre grandi oggetti che occupano piazze e altri spazi pubblici.
Per la mostra a Volume! Oppenheim è presente con un intervento in
cui compare l'installazione Whirlpool : una rivisitazione di
tematiche già intraprese alla fine degli anni '60, in cui il
rapporto con la natura e il contesto ambientale sono sempre in primo
piano. Con materiali da costruzione ed elementi architettonici,
sempre più frequenti nelle opere dell'ultimo decennio, Oppenheim si
confronta in modo diretto con lo spazio espositivo. Nato a Electric
City, Washington, nel 1938, Dennis Oppenheim ha vissuto a Honolulu e
in California prima di trasferirsi a New York nel 1966, dove
continua a vivere e lavorare. Nel 1967 realizza il primo earthwork e
la sua prima personale a New York, seguita da altre mostre a Parigi,
Berna e nei Paesi Bassi. Da allora sono numerosissime le sue
partecipazioni a mostre collettive e personali . Negli ultimi anni
molti dei suoi progetti sono rivolti allo spazio pubblico per
informazioni : Volume!, Ginevra Pucci tel/fax 06/6892431 347/5878634
The Dennis Oppenheim artistic research has developed since the
Sixties in an interdisciplinary context, moving between Land Art,
Body Art and Performance Art. His interest in Land Art begins in
1967 with his first Earthwork “The Hole in the Ground". Negative
space and proof of his artistic research’s direction: the object
dematerialization and the intervention upon nature. In the early
Sixties he orients his research toward the Body Art: “Reading
Position for Second Degree Burn" 1970; the intervention moves to
human body surface. Also the Eighties research concerns the public
space, but the interventions are very different. Instead of
modifying great American landscapes building a direct dialogue with
nature; he begins to produce great objects occupying squares and
other public places. Oppenheim is present at Volume! with the
installation Whirlpool: it’s a revalidation of the basic themes
experienced by the artist at the end of the Sixties in which the
relationship with nature and the environmental context always are to
the fore. Oppenheim directly confronts himself with Volume!’s space
through the use of building materials and architectural elements
such as he has done in the last ten years works. Dennis Oppenheim is
born in Electric City, Washington, in1938, he has lived in Honolulu
and in California ; he has moved to New York in 1966, where he still
lives and works . In 1967 he has done his first Earthwork and his
first show in New York. Since that moment his solo and group
exhibition are a great number . In the last year his projects mostly
turn to the public space.
Name: Carlo
Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Brasile
Date: 15/06/2006
Time: 14.35.56
Testo
Carlo IACOMUCCI: “Dolce
Ricordo” in filigrana per il Brasile! Un importante traguardo nella
carriera dell’artista incisore Carlo Iacomucci che vive ed opera tra
Macerata ed Urbino. L’Agenzia Centrale delle Poste (Agencia Central
de Correios) di Brasilia (Brasile) ha messo in produzione una serie
di francobolli “personalizzata” inserendo opere di importanti
artisti. La professoressa d’Arte Teresinha Kuhn, incaricata della
selezione delle opere, ha ritenuto meritevole l’opera “Dolce
Ricordo” di Carlo Iacomucci. L’opera è abbinata alla serie “Mata
Atlàntica, Fauna y Flora”. La stampa di un francobollo è tra i
traguardi più ambiti di un incisore e questo risultato viene ad
aggiungersi ai tanti che il nostro artista ha conosciuto nella sua
più che trentennale carriera. In questo momento che vede l’artista
impegnato in diverse esposizioni all’estero, ci sono Club filatelici
brasiliani e di ogni altra parte del mondo che possono adesso
aggiungere alle loro preziose raccolte anche quest’opera come
contributo alla diffusione e alla conoscenza della produzione di
Carlo Iacomucci a riconoscimento della sua professionalità e del suo
talento artistico. Complimenti e felicitazioni a Iacomucci e
l’augurio di numerosi altri riconoscimenti. Falerone -giugno ’06
Prof. Silvio Catalini ------------------------------ Carlo Iacomucci
nasce nel 1949 a Urbino. Per info: email- carloiacomucci@libero.it
website: www.carloiacomucci.it Tel.0733-233984
Name: NORMA NAVA
Email: abstrakt_art@ciudad.com.ar
From: LA REJA BUENOS AIRES ARGENTINA
Date: 17/06/2006
Time: 02.13.44
Testo
HERMOSA PAGINA.
RECOMIENDO A LOS ARTISTAS JOVENES ACERCARSE Y COLOCAR SUS OBRAS PARA
HACER MAS HERMOSO ESTE SITIO.UN GRAN ABRAZO.
Name: Fondazione
Morra
Email: fondazmorra@virgilio.it
From: Certosa di S.Lorenzo a Padula (Sa)
Date: 19/06/2006
Time: 10.57.35
Testo
hermann nitsch string
quintet Alessandro Zambito I violino Benedetto Zambito II violino
Roberto Stefano Salvati Viola Fulvio Di Genova Violoncello Marco Lo
Cicero Contrabbasso giovedì 23 giugno dalle ore 20.00 una notte di
arte totale "inaugura" Fresco Bosco Certosa di San Lorenzo a Padula
(Salerno) Dal tramonto all’alba, nella notte tra il 23 e il 24
giugno, nel grande parco della Certosa di San Lorenzo a Padula, si
assiste alla straordinaria manifestazione Una Notte di Arte Totale
"inaugura" Fresco Bosco a cura di Achille Bonito Oliva. E' un
percorso multisensoriale ricco di suggestioni con eventi teatrali,
poetici, musicali, artistici, performances, sculture e installazioni
che animano lo spazio verde circostante e danno luogo a sorprese
estetiche e a inedite sequenze visive. La Fondazione Morra promuove
l’azione concerto STRING QUINTET di Hermann Nitsch estratta dalla
partitura 6 tage spiel des o.m. theater del 1998. I partecipanti
siedono nel giardino e bevono vino nella quiete della notte, una
conoscenza profonda dell’essere si espande, contemplazione del cielo
stellato; una processione di fiaccole si muove nella notte lungo i
viali e i sentieri del Parco. La musica gioca nel lavoro e nella
vita di Hermann Nitsch un ruolo di fondamentale importanza; la sua
formazione artistica è costituita tanto da artisti come Tiziano,
Leonardo, Kokoschka o Gerstl, come da Bach, Beethoven, Bruckner o
Schönberg. L’idea che sta alla base del suo teatro, quella della
realizzazione di un Gesamtkunstwerk (opera-di-arte-totale) trova le
sue radici proprio in due grandi compositori del passato: Richard
Wagner ed Aleksander Skrjabin. Per tale motivo nell’opera di Nitsch
la musica è sempre stata uno degli elementi fondanti l’Orgien
Misterien Theater, una complessa forma di opera d’arte totale nella
quale convergono sinesteticamente sulla base di un progetto
onnicomprensivo consapevolmente elaborato il teatro, la pittura, la
musica e ogni altra disciplina artistica fino a comprendere tutti
gli ambiti delle esperienze vivibili. Per informazioni: Fondazione
Morra Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive Palazzo dello
Spagnuolo Via Vergini 19 – 80137 Napoli Tel. 081 4420923 - Fax 081
454064 / email: fondazmorra@virgilio.it
Name: Franco
Santamaria
Email: frasmari_fs@libero.it
From: Messina
Date: 19/06/2006
Time: 10.59.32
Testo
Concorso Web di Pittura
“Il Convivio” e “Filippo Iuvara” : Cerimonia di premiazione Messina
- Domenica 25 giugno 2006, con inizio alle ore 10.00, nel
prestigioso Palazzo dei Leoni, sede della Provincia Regionale di
Messina dell'Accademia Internazionale "Il Convivio", si svolgerà la
manifestazione di consegna dei premi di pittura “Concorso Web Il
Convivio” e della seconda edizione del “Premio Filippo Iuvara”. Il
1° premio assoluto del Concorso di Pittura è andato al lucano FRANCO
SANTAMARIA (nato a Tursi -MT-, residente ad Afragola -NA-), il 2°
premio a Dmitri Dmitriev (Praga), il 3° ad Adriana Assini (Roma).
Saranno presenti alla cerimonia, oltre ai premiati, i pittori
Vladislav Dmitrijev (Praga), Eva Rauhut e Helmut Rauhut (Germania) e
una nutrita schiera di autori italiani. Interverranno, tra gli
altri, Angelo Manitta (presidente dell'Accademia Internazionale "Il
Convivio"), Giuseppe Manitta (critico d'arte) e Flavia Vizzari
(pittrice, delegata de "Il Convivio"). La manifestazione chiuderà
anche la collettiva di pittura delle opere che hanno partecipato al
concorso "Filippo Iuvara". Info: Enza Conti
<enzaconti@ilconvivio.org>
Name: Boffoli
Fedele
Email: boffoli@tiscali.it
From: Giovinazzo - Bari
Date: 30/07/2006
Time: 16.46.53
Testo
Domenica 13 agosto '06
alle ore 20.00, per l'apertura della nuova sede dell'Associazione
Culturale Comunicaria in via Fossato 54 - Giovinazzo (BA), si
terranno la presentazione del libro di poesie e immagini "Il Tango
dell'Onda" degli artisti Fedele Boffoli, Paride Alessandro Cabas e
Francesco Mignacca (postfazione di Ubaldo Sincovich - Ed. Il Murice
Trieste) e l'inaugurazione della mostra d'arte omonima (presente
anche internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net in più con
opere di Francesco Boffoli) realizzata dagli stessi autori sui temi
del Tango e dell'Onda. L'iniziativa attiva fino al 27 agosto '06
(l'esposizione sarà visitabile tutti i giorni in orario 20-22) è
promossa dal Comune di Giovinazzo assieme alla webgalleria d'arte
Anforah patrocinata da Comune e Provincia di Trieste, Unesco di
Udine e Città di Bari. Riportiamo in proposito, tratte dalla
presentazione all'evento, alcune note esplicative del critico di
arti visive e musicali Eraldo Di Vita: """[...] Perchè il tango?
perchè nel tango c'è il mistero, la poesia, il sentimento, la malìa
e l'erotismo, il contatto della pelle, la vibrazione dei sensi.
Perchè il mare? Perchè con questo suo lento andirivieni il mare
assomiglia alla tristezza ("saudate") del tango e alla sensualità
che lo pervade; perchè il movimento del mare è simile alla seriosità
drammatica del tango, del bandoneon, dell'eleganza nel vestire del
cameriere dell'Hotel di prima categoria, ricercato e a volte kitsch;
perchè la bonaccia del mare può improvvisamente trasformarsi in un
uragano [...]""". Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it
www.anforah.artenetwork.net www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm
Via Flavia 70 - 34 148 Trieste tel. 338-2246495
Name: Vinny
Scorsone
Email: vinniscorsone@alice.it
From: Palermo
Date: 05/10/2006
Time: 11.09.59
Testo
Venerdì 6 ottobre 2006
alle ore 18.30 verrà inaugurata presso la galleria d’arte Studio 71
di Via Fuxa n. 9 Palermo la mostra dedicata a: Albano Rossi critico
e collezionista d’arte Scomparso da circa quindici anni Albano
Rossi, milanese di nascita ma siciliano di adozione, fu architetto,
insegnante, perito ed esperto di BB.AA., consulente del tribunale di
Milano per l’arte contemporanea, giornalista. Arrivò a Palermo nel
1953 dopo avere vinto il concorso quale annunciatore per la rubrica
delle arti al Gazzettino di Sicilia. Successivamente divenne inviato
per il telegiornale regionale per gli avvenimenti artistici
siciliani. Di animo eclettico, Rossi si dedico in gioventù alla
pittura e al teatro, conobbe Filippo Tommaso Marinetti, per il quale
organizzò, nel 1933, la Quindicina Futurista a Milano e fece la
conoscenza di artisti quali Aldo Carpi, Gaetano Previati, Carlo
Carrà, Remo Brindisi, Bruno Cassinari, Turi Simeti, Mario Sironi
solo per citarne alcuni.La sua casa palermitana di Via Riccardo
Wagner fu frequentata dai più importanti artisti degli anni Sessanta
e del Secondo Novecento. Paolo Schiavocampo, Santo Marino, Giuseppe
Spagnulo, Pupino Samonà, Giuseppe Migneco, Nicolò D’Alessandro, Lino
Tardia, Vincenzo Sciamè, Carmelo Cappello e tantissimi altri. Ma fu
nella critica d’arte che riuscì ad esprimere appieno la sua grande
conoscenza e competenza sull’arte contemporanea. Arrivato a Paleremo
agli inizi degli anni Cinquanta in una città sonnolenta e attardata
su una realtà ottocentesca a tratti svegliata dalle spinte futuriste
di Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Giulio D’Anna e successivamente
Trombadori, Guttuso, Amorelli ed altri, portò una ventata di
innovazioni, frutto della propria esperienza milanese che produsse
in Sicilia quello svecchiamento tanto desiderato dalle avanguardie
siciliane presenti nel territorio che scalpitavano per il
cambiamento. Totò Bonanno, Tino Signorini, Alfredo Marsala Di Vita,
Gaetano Denaro, Totò Vitrano, Nino Parlagreco, Gigi Martorelli,
Disma Tumminello, Andrea Carisi e i giovanissimi Gaetano Lo Manto,
Franco Lo Cascio, Giuseppe Uzzaco, Manlio Giannici, Saverio Rao,
Nino Perricone e moltissimi altri furono i protagonisti di quel
tempo. La Ricasoliana, la Biennale di Palermo, il Premio Ente Zolfi
Siciliani, il Premio Alcide De Gasperi, la mostra Nazionale Artisti
Siciliani, furono le prime esposizioni organizzate con lo spirito
innovatore tanto caro a Rossi. Promotore nel 1964 della mostra
“L’Arte contro la mafia” e di tantissimi altri momenti artistici che
esportarono all’estero i pittori siciliani come nel caso della
mostra sull’Olocausto di Padre Kolbe del 1983. Tra le più importanti
pubblicazioni si ricordano: Corso di disegno e pittura ed. il
Carroccio, 1944 - Artisti di Sicilia, ed. Il Punto - Artisti
Italiani Contemporanei (3 volumi), ed. La Ginestra - Presenze d’Arte
in Sicilia (volume firmato assieme ad Aldo Gerbino) ed. La Giada –
Anatomia statica e dinamica per gli artisti, ed. Hoepli –
Fenomenologia della Percezione Visiva, ed. La Ginestra ed altre. La
mostra che accompagna il ricordo di Albano Rossi è costituita da un
piccolissimo gruppo di opere circa 30 della collezione Rossi e della
sua inseparabile compagna Donatella Moncada. Gli artisti presenti
sono: Giuseppe Spagnulo, Paolo Schiavocampo, Gaetano Previati,
Antonio Nacci, Matteo Barretta, Jean Mario Berti, Nato Frasca,
Pupino Samonà Giò Pomodoro, Vincenzo Sciamè, Andrea Carisi, Antonio
Carena, Mitzi Roncetti, Lino Tardia, Tino Signorini, Santo Marino,
Gaetano Denaro, Donatella Moncada, Totò Vitrano, Disma Tumminello,
Gloriano Rossi, Valentino Vago, Aurora Varvaro, Franco Moretti e lo
stesso Albano Rossi. La mostra, realizzata con il contributo della
Provincia Regionale di Palermo, resterà aperta fino al 22 ottobre
2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00 tutti i giorni festivi inclusi.
Catalogo con testo di Vinny Scorsone. Ingresso gratuito. Abbiamo
provveduto a mettere on line la mostra: www.studio71.it Palermo li,
07/09/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it Mariella
Calvaruso
Name: Carlo
Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 07/10/2006
Time: 09.30.02
Testo
L’IMPRONTA DELL’ARTISTA
INCISORE E PITTORE CARLO IACOMUCCI SUL PREMIO DI POESIA “SPIAGGIA DI
VELLUTO” --------------------------------- C’è l’impronta
inconfondibile di un artista profondamente marchigiano – nato a
Urbino, da molti anni vive e lavora a Macerata – su uno dei più
importanti premi internazionali di poesia, che ha sede nella nostra
regione. Sabato sera (7 c.m. ore 21,15) all’Auditorium San Rocco si
celebra il “Premio Senigallia di Poesia - Spiaggia di Velluto 2006”.
Ci saranno gli autori che si sono aggiudicati i riconoscimenti, ci
sarà l’attore e regista Michele Placido a leggere i loro testi. E ci
sarà anche Carlo Iacomucci, autore della splendida, evocatrice
incisione (realizzata in cento esemplari e corredata da una cartella
d'arte con un testo critico del poeta Francesco Scarabicchi) che
accompagnerà cento copie in tiratura speciale del volume “Ethanol”
del poeta Tiberio Crivellaro. Gli organizzatori del premio hanno
infatti scelto, per “illustrare” l’edizione di quest’anno del premio
di poesia, proprio un’opera di Iacomucci. L’artista così si aggiunge
a una lunga lista di grandi nomi dell’arte che hanno regalato
un’immagine alle parole. L’incisione, un’acquaforte, si intitola “La
scena ideale” e richiama, soprattutto nelle sue diversità, il
celebre quadro “La città ideale”, che in qualche modo nei secoli per
Urbino è diventato una sorta di biglietto da visita. Un omaggio alle
origini per Iacomucci, ma non solo. Anche un grido civile di
geometrica precisione. Una piazza, giocattoli e libri in primo
piano, in una nicchia un Pinocchio. E nell’aria, a punteggiare la
fuga prospettica delle architetture, delle foglie che sembrano
gocce, tipiche strutture dell’autore, quasi un marchio di fabbrica.
“Pinocchio – spiega Iacomucci – rappresenta la bugia dell’uomo. Le
foglie sono i miei “movimenti ventosi”, pieni di luce e speranza.
L’opera si chiama “La scena ideale “ proprio perché tutti vorremmo
vivere in un ambiente così preciso, sereno, senza problemi sociali,
ambientali, di convivenza”. L’incisione, realizzata alcuni anni, ma
stampata solo ora, è parte di una serie. “Mi riporta alla mia città
ai ricordi di Urbino. Anche se io, cittadino del mondo, sto bene
anche altrove”. Ott.2006 Pierfrancesco Giannangeli Con preghiera di
cortese pubblicazione
------------------------------------------------------------ Carlo
Iacomucci nasce a Urbino nel 1949 opera a Macerata Per info:
carloiacomucci@libero.it www.carloiacomucci.it Tel.0733-233984
Name: Fondazione
SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: matera
Date: 07/10/2006
Time: 20.31.41
Testo
In occasione della
Seconda Edizione della Giornata del Contemporaneo (14 ottobre 2006),
promossa dalla AMACI -Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea
Italiani e DARC – Direzione per l’Architettura e l’Arte
Contemporanea – del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la
Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea di Matera,
selezionata fra le istituzioni italiane che operano nel settore
dell’arte contemporanea, presenta al pubblico la seconda sessione
del progetto UNDER OBSERVATION dell’artista Robert Pettena. Il
progetto ha inaugurato nello scorso giugno la serie d’idee-concept
che Fondazione SoutHeritage, in collaborazione con i giovani artisti
nazionali e internazionali, dedica ad un importante programma della
città di Matera: il costituendo Museo del Contemporaneo, 2000 mq.
del complesso settecentesco di S. Lucia Nova che accoglieranno
produzioni artistiche del presente avanzato, proponendosi come
spazio e laboratorio per la diffusione dei più rilevanti aspetti
della cultura visiva contemporanea. La mostra prodotta da Fondazione
SoutHeritage nasce dunque come fase del processo di progettazione
del Museo del Contemporaneo di Matera e serve a lanciare e definire
una possibile formalizzazione del primo spazio pubblico per l’arte
contemporanea in Basilicata, attraverso un processo democratico
d’ideazione partecipata. Durante l’intera giornata sarà possibile
visitare gratuitamente gli spazi della Fondazione che rimarrà aperta
al pubblico dalle 10.30 alle 19.30.
Name: Lord
Eastleigh Foundation Art Centre
Email: fondationeastleigh@skynet.be
From: Anvers
Date: 07/10/2006
Time: 20.37.59
Testo
Peintre et graphiste,
Olga Gouskova est née à Moscou mais a grandi en Biélorussie. Elle a
suivi les cours du lycée artistique et de l’Ecole des Beaux-Arts de
Minsk. Elle habite en Belgique depuis 1996. Outre ses activités de
peintre, elle travaille également en tant que graphiste. Olga
Gouskova peint la femme en beauté et avec style. Même si chacune de
ses toiles représente une femme, il ne s’agit pas de portraits
d’individus. Loin d’être le reflet d’une personnalité individuelle,
chacune de ses peintures est la quête d’une seule et même
personnalité, d’un soi intérieur. Sensuelles, mélancoliques et
mystérieuses, toutes ses femmes ont une intensité physique, des
formes subtiles, une silhouette et des volumes qui invitent à la
caresse. En fait, ces figures féminines se caressent elles-mêmes,
comme si elles voulaient mettre en évidence la valeur du corps
féminin, source éternelle de vie et d’amour. Elles expriment la
liberté, l’émotion et la passion. Grâce à l’absence de tout contexte
temporel, elles se suivent, brisant les frontières de l’espace et se
multipliant à l’infini. Riches et éclatantes, les couleurs
illuminent les traits des visages et soulignent la signification de
l’être intérieur exprimé en ce moment précis. Les ondulations que
l’on retrouve dans les toiles d’Olga sont source de vibrations, de
souvenirs, de sentiments contradictoires et d’émotions profondes
suscités par les attitudes et l’expression des visages. Son approche
ontemporaine de la pose, la composition et les couleurs dynamiques
se traduisent par des portraits modernes, fiers, vivants et uniques.
www.olga-gouskova.be
Name: PRISKA C.
JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: London
Date: 08/10/2006
Time: 10.12.48
Testo
We are pleased to
announce the participation of PRISKA C. JUSCHKA FINE ART at 91-95
Old Brick Lane London, UK E16QL Booth 29 Fair dates & hours:
Tuesday, 10 October (Sneak peek) Thursday, 12 October Friday, 13
October Saturday, 14 October Sunday, 15 October 5pm - 8pm 11am - 8pm
11am - 9pm 11am - 8pm 11am - 8pm Presenting works by the following
gallery artists: DEBRA HAMPTON, AARON JOHNSON, EMILY NOELLE LAMBERT,
CHAD MARSHALL, DANA MELAMED, RYAN SCHNEIDER, RACHEL SELEKMAN,
DANNIELLE TEGEDER and JADE TOWNSEND Upcoming Gallery Exhibition:
RACHEL SELEKMAN Spray New Sculpture Opening October 19, 2006
Upcoming Art Fairs: SHOW OFF PARIS October 25 - October 29, 2006
Stand C9 We look forward to seeing you at our stand DEBRA HAMPTON
Contemplating the next move she cleverly assimilated her resources
Magazine cutout and ink on paper 50 x 38 in. 127 x 96.52 cm. 2006
EMILY NOELLE LAMBERT Better off Acrylic on canvas 40 x 35 inches
101.6 x 88.9 cm. 2006 JADE TOWNSEND Untitled Plastic flowers,
ultralite ply, Krylon ultra-flat black, and vinyl Variable
dimensions 2006 547 West 27th Street 2nd Floor New York, NY 10001 T:
1 212 244 4320 F: 1 212 594 5452 M: 1 917 456 5657, number at the
fair gallery@priskajuschkafineart.com www.priskajuschkafineart.com
To unsubscribe from future emails, click here Delivered by
Swiftmail.
Name: Fedele
Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Cesena
Date: 08/10/2006
Time: 19.17.59
Testo
La Nave Argo Mito,
metafora e simbolo Sabato 14 ottobre '06 - alle ore 17.30 - si
inaugurerà, presso la galleria comunale d'arte dell'ex pescheria di
Cesena, la prima esposizione della mostra itinerante di pittura,
fotografia e didascalia La nave Argo (Mito, metafora e simbolo),
presente anche in internet all'indirizzo
www.anforah.artenetwork.net, degli artisti Fedele Boffoli e Massimo
Rovereti (previste per l'iniziativa anche le sedi espositive di
Udine - novembre '06 - e Giovinazzo/Bari - agosto '07). La
particolare rassegna, organizzata per promuovere gli aspetti
universali e significativi - di immagini e narrazioni allegoriche -
attivi in ogni tempo e forma d'arte, è patrocinata da: Associazione
Culturale Comunicaria; Club Unesco di Udine; Comuni di Cesena,
Giovinazzo (BA), Trieste, Udine; Provincia di Udine; Telefriuli (Il
segno e il colore). La mostra, aperta fino al 29 ottobre '06, sarà
visitabile tutti i giorni in orario 9.30 - 12.30 e 17.00 - 19.30.
Riportiamo in proposito, tratte dalla presentazione in catalogo,
alcune note esplicative del critico d'arte Attilio Bazzani: """[...]
Il Boffoli si distingue per quel segno particolare che è essenziale
nell'attività artistica, l'inventività. Il mito, il simbolo, la
metafora sono, per lui, soltanto degli archetipi, che devono essere
decodificati e tradotti in immagini per diventare parlanti e
rivelare i misteri della vita e della natura. L'archetipo è la prima
forma dell'universo, il modello ideale, l'uno, che comprende il
tutto, il contingente e l'eterno, l'intellegibile e l'enigmatico, il
razionale e il passionale. E' l'archetipo il problema di fondo, il
tema primario che il Boffoli affronta col suo lavoro d'indagine
conoscitiva e rappresentazione immaginifica. Addentrarsi in questo
mondo così complesso e variegato, coglierne i significati reconditi,
è un'impresa difficile, perché richiede duttilità di pensiero e
solida preparazione culturale, ma forse è ancor più arduo renderlo
comprensibile ai fruitori mediante il discorso figurale. Per
riuscirci bisogna avere due capacità congiunte: la mente del
filosofo e l'estro del poeta [...] [...] Il Rovereti nel suo lavoro,
ripercorre il cammino della storia. Inizia raffigurando simboli
della classicità greco-romana. Sono immagini suggestive quelle che
produce sui "reperti mutilati", terrecotte archeologiche di
personaggi antichi fatti rivivere sulla tela o disegnati sulla
carta. Non meno importanti sono le opere che egli ha dedicato a temi
e problemi del Medioevo e del Rinascimento. Figure di Papi e
Cardinali, di angeli e divinità pagane e cristiane, ritratte in
quadri di grandi dimensioni, in atteggiamenti estatici e misterici,
come si può vedere nei dipinti "L'angelo parallelo", "Terra e cieli
nuovi", "Crocifissione", "Il giardino misterioso" e in altri ancora
[...]""". Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it
www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm www.anforah.artenetwork.net
via Flavia, 70 - 34 138 Trieste tel. 338-2246495
Name: Tartaglia
Arte
Email: mutti@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 09/10/2006
Time: 17.00.16
Testo
Sabato 14 ottobre 2006
alle ore 18,00, presso la galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre
98 c/d Roma, verrà inaugurata la mostra personale del pittore
livornese Massimo Lomi. Verranno presentate circa 40 opere della più
recente produzione dell’Artista, il quale, attraverso una
personalissima interpretazione del supporto ligneo, riesce, con
pochi tratti di colore, a riprodurre gli scorci che lo hanno colpito
durante le sue “passeggiate” in giro per il mondo (Roma, Londra,
Praga, etc). La mostra, curata dal direttore artistico Riccardo
Tartaglia, durerà fino al 3 novembre secondo gli orari della
Galleria (10/14-16/19.30). Massimo Lomi nato nel 1953, inizia a
formarsi giovanissimo sulle orme del nonno Giovanni, noto pittore
post-macchiaiolo, assimilando il sapore della pittura dal vero e
imparando ad osservare grazie alle periodiche visite ai musei e
collezioni private. Nel 1968 frequenta il liceo artistico a Carrara,
dove inizia ad affinare il suo istinto pittorico che lo porta alla
scelta annunciata di fare di questa passione una vera attività
artistica. Durante l’ultimo anno di liceo (1972) tiene la sua prima
personale a Milano dove venne particolarmente apprezzato per la sua
originalità; seguirono altre esposizioni in diverse città, con
l’acquisizione di una precisa posizione nel panorama figurativo. Nei
suoi frequenti viaggi, in Italia ed all’estero, si arricchisce di
nuovi stimoli ed esperienze, che lo portano a sviluppare temi
lontani dalla concezione nostrana: nuove cromie, nuove architetture
e nuove realtà di vita filtrate attraverso la sua personalità. E’ in
America che Lomi ha la sua svolta: è lì infatti che nasce intuitiva
la motivazione poetica e culturale dell’artista di riportare quello
che si vede con innovazioni personali, con tagli d’immagine,
lasciando però un minimo di leggibilità, resa ancor più chiara dalla
presenza del “titolo” attraverso cui l’artista ci svela il perché
abbia dipinto il soggetto in quel modo. I suoi soggetti
difficilmente sono paesaggi, poiché l’artista ama la scelta del
particolare reso con semplicità, linearità e sintesi. La vera e
propria innovazione di Lomi è la scelta del legno come supporto
delle sue opere: ante, fondi di cassetto, sportelli di comodino,
vecchie porte e finestre munite ancora dei loro serramenti su cui
dipinge a tempera esclusivamente le luci e le superfici illuminate
dal sole, lasciando l’ombra alla volontà del legno. L’opera è
dipinta solo per pochi ed essenziali tratti, senza per questo
perdere la sua leggibilità ma al contrario accentuando contrasti
cromatici resi mediante la prevalenza di tempere gialle e terra.
Nella pittura di Lomi affiorano note poetiche evocanti serenità, ma
anche fugaci malinconie e solitudini taciute che rendono suggestiva
la sua pittura. Lomi esprime un concetto innovativo nel panorama
artistico contemporaneo, senza però perdere di vista il figurativo e
la sua tradizione. E’ un artista che vive il suo tempo, dimostrando
però che è possibile e necessario convivere con le esperienze del
passato. Ufficio Stampa: Anatrini Simona Tel./Fax +39 06 4884234
E-Mail simona@tartagliaarte.it www.tartagliaarte.com -
www.tartagliaarte.it
Name: Galleria
61
Email: info@galleria61.com
From: Palermo
Date: 09/10/2006
Time: 17.01.53
Testo
Sabato 14 ottobre 2006
alle ore 18.00 s’inaugurerà presso la Galleria Sessantuno (via XX
Settembre, 61 - Palermo) la mostra personale di FRANCO POLIZZI
“Luci”. Artista della luce calda e meridionale, Franco Polizzi
continua ad indagare con il suo tratto delicato il paesaggio Ibleo.
Lo sguardo di Polizzi però va oltre i brani, pur poetici, delle
campagne ragusane, non si ferma alle porzioni di cielo e di mare che
raffigura, scavalca i muri gialli di sole, i muretti a secco dei
dintorni di Scicli. L’artista usa i contorni della realtà
raffigurata come ponte, ne sfuma i limiti, ne trapassa i significati
per gettarsi, anima e corpo, nelle profondità del sentire. Una
pittura che attraverso le cose “normali” sprigiona la fascinazione
del qualcos’altro, si immerge nella dimensione del sentimento,
sprofonda nella percezione vera del reale e - proprio attraverso la
raffigurazione della quotidianità e per mezzo di essa - arriva a
tessere brani di poesia, ricuce geometrie di luci e ombre per
portare lo spettatore ad un livello di lettura più profondo, più
autentico. Le linee e gli spazi ombrosi del paesaggio attraverso le
tapparelle di persiane immobili, il buio sfumato dei profili degli
alberi sul terreno attraverso l’uso magistrale del pastello di
Polizzi diventano sogni e invece, sono solo i brani più profondi -
il Sud - del nostro essere. La mostra che comprende circa trenta
opere, oli e pastelli, resterà aperta dal 14 ottobre all’11 novembre
2006 e sarà visitabile dal martedì al venerdì ore 17.00 - 20.00 il
sabato ore 10.00 - 13.00 e 17.00 - 20.00 in via XX Settembre, 61 -
Palermo tel/fax 091/329229 www.galleria61.com info@galleria61.com
galleria61@gmail.com
Name:
Associazione Culturale Darth
Email: info@darth.it
From: Bologna
Date: 10/10/2006
Time: 08.19.55
Testo
Performance di strada
nel Comune di Molinella Il Comune di Molinella ha indetto un nuovo
premio con lo scopo di allargare il concetto di performance di
strada nell’ambito della ricerca artistica contemporanea.
Organizzato in collaborazione con la galleria L’Arte di Molinella e
L’Associazione Culturale Darth di Bologna, la manifestazione
ravvivera' le strade del comune del bolognese durante tutto il mese
di dicembre. Aperto a chiunque si voglia cimentare nell'arte della
performance di strada, il premio si svolgera' in due fasi: ai
performer viene chiesta una documentazione video delle loro gesta,
ed una giuria preselezionera' 24 artisti o gruppi che saranno poi
invitati ad esibirsi per le strade di Molinella durante le domeniche
di dicembre. Sara' una giuria composta da addetti ai lavori e
pubblico a decretare il vincitore dei mille euro messi in palio dal
comune. Al secondo e al terzo classificato, andranno rispettivamente
premi per 500 e 200 euro. Si invitano professionisti e non a
prendere visione del bando sui siti Internet sotto indicati e ad
inviare le proprie adesioni entro e non oltre il 15 di novembre
2006. www.comune.molinella.bo.it www.gallerylady.it www.darth.it
Name: Fedele
Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 11/11/2006
Time: 20.34.08
Testo
La Nave Argo Mito,
metafora e simbolo Sabato 18 novembre '06 - alle ore 10.00 - si
inaugurerà, presso la galleria espositiva dell'Istituto Tecnico per
Geometri G.G. Marinoni di Udine (viale Monsignor Nogara n. 2) la
seconda esposizione della mostra itinerante di pittura, fotografia e
didascalia - con catalogo - La nave Argo (Mito, metafora e simbolo),
presente anche in internet all'indirizzo
www.anforah.artenetwork.net, degli artisti Fedele Boffoli e Massimo
Rovereti (conclusa - con successo - da pochi giorni presso la
galleria comunale ex Pescheria di Cesena, e prevista - per l'agosto
2007 - presso la sala d'arte S. Felice del Comune di
Giovinazzo/Bari). La particolare rassegna, organizzata per
promuovere gli aspetti universali e significativi - di immagini e
narrazioni allegoriche - attivi in ogni tempo e forma d'arte, è
patrocinata da: Associazione Culturale Comunicaria; Biennale D'Arte
Contemporanea (Lecce), Club Unesco di Udine; Comuni di Cesena,
Giovinazzo (BA), Trieste, Udine; Istituto Tecnico Statale per
Geometri "G.G. Marinoni" di Udine; Provincia di Udine; Telefriuli
(Il segno e il colore). La mostra, aperta fino al 7 dicembre '06,
sarà visitabile tutti i giorni in orario 8-21 (dal lunedì al
giovedì) e 8-13 (il sabato). Riportiamo, in proposito, alcune note
esplicative dei critici d'arte Attilio Bazzani ed Eraldo Di Vita:
"""[...] Il Boffoli si distingue per quel segno particolare che è
essenziale nell'attività artistica, l'inventività. Il mito, il
simbolo, la metafora sono, per lui, soltanto degli archetipi, che
devono essere decodificati e tradotti in immagini per diventare
parlanti e rivelare i misteri della vita e della natura. L'archetipo
è la prima forma dell'universo, il modello ideale, l'uno, che
comprende il tutto, il contingente e l'eterno, l'intellegibile e
l'enigmatico, il razionale e il passionale. E' l'archetipo il
problema di fondo, il tema primario che il Boffoli affronta col suo
lavoro d'indagine conoscitiva e rappresentazione immaginifica.
Addentrarsi in questo mondo così complesso e variegato, coglierne i
significati reconditi, è un'impresa difficile, perché richiede
duttilità di pensiero e solida preparazione culturale, ma forse è
ancor più arduo renderlo comprensibile ai fruitori mediante il
discorso figurale. Per riuscirci bisogna avere due capacità
congiunte: la mente del filosofo e l'estro del poeta [...] - A.
Bazzani. ""[...] Massimo Rovereti ama la penombra, la nebbia fumosa
degli incensi e degli interni. Nei suoi dipinti, tra sogno e realtà,
si scoprono le verità che pochi di noi hanno il coraggio di
ammettere: il mistero dell’amore per l’uomo, la fede che spesso lo
sostiene e la speranza. Le tele di Rovereti sono ricche di
suggestioni, di intelligenza poetica e di ironia; le atmosfere sono
ottenute opacizzando i colori, che appaiono come diluiti nel tempo e
nello spazio (L’uva di Zeusi, Il giardino misterioso, La famiglia?
Sta bene grazie). Quella che l’artista dipinge è la società di oggi
e il suo mondo parallelo, fatto di emozioni, di dolore e di gioia,
di sentimenti nascosti e svelati, di ferite scoperte e rimarginate,
il tutto presentato con grande poesia e sentimento [...]""". Fedele
Boffoli boffoli@tiscali.it www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm
www.anforah.artenetwork.net via Flavia, 70 - 34 138 Trieste tel.
338-2246495 Trieste, 2 novembre 2006
Name: Galleria
La Vetrata
Email: info@germanopaolini.it
From: Roma
Date: 14/11/2006
Time: 09.39.31
Testo
Galleria La Vetrata –
Via Gesù e Maria, 23 (ang. Via del Babuino) - 00187 Roma Tel/Fax
0636006854 E-Mail: Lavetrata@libero.it www.gallerialavetrata.com
TITOLO: GERMANO PAOLINI “La mia Toscana” INAUGURAZIONE: sabato 25
novembre, ore 18,30 CHIUSURA: 9 dicembre 2006 In questa personale,
Germano Paolini torna a confrontarsi con i temi delle campagne
toscane, ed ancora una volta ci coinvolge in un mondo pittorico
denso di luci e contrasti materici Davanti ad una sua tela
riscopriamo i silenzi della terra maremmana, gli odori di quella
terra; dei campi, degli alberi secolari e dei loro muschi, delle
braci immaginate accese nei borghi, della brezza delle spiagge
deserte in autunno, odori che chiunque abbia visitato quei luoghi
non potrebbe scordare. Ecco allora, come, in un contesto storico che
predilige tecnologie ed arti contaminate, questa mostra personale
viene a testimoniare il valore pittorico e l’efficacia
intramontabile ed indiscutibile della pittura ad olio. ORARIO:
domenica 26 novembre dalle ore 10,30 alle 13,00 dal martedì al
sabato 11,00-13,00 / 16,00-19,30 lunedì chiuso LINK CORRELATI:
www.gallerialavetrata.com www.germanopaolini.it
Name: Fedele
Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 14/11/2006
Time: 09.42.41
Testo
Lunedì 20 novembre '06
riapre i battenti aggiornata - all'indirizzo internet
www.anforah.artenetwork.net - la mostra di liriche e immagini
“Premio Internazionale Trieste Poesia” realizzata con le opere degli
artisti della webgalleria Anforah (Fedele Boffoli, Rosalba
Facecchia, Donatella Ferrante, Francesco Mignacca, Massimo Rovereti,
Fabio Savoldi e Grazia Semeraro) e le poesie (pubblicate dal 1999 al
2006, nella collana Castalia, da Franco Puzzo Editore) dei vincitori
delle numerose edizioni del Premio (da cui l'esposizione prende il
nome) messo in palio dall'Associazione Culturale Club Anthares di
Trieste (Miguel Barnet, Arturo Corcuera, Oliver Friggieri, Mateja
Matevski, Álvaro Mutis, Justo Jorge Padròn, Amadou Lamine Sall).
Sarà anche rappresentato sul web, da alcune sue poesie, lo
scrittore-poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, premiato per l'anno
2006, abbinato ai quadri di Alfredo Davoli autore della mostra
Maghreb (a cura di F. Boffoli e visibile anche in rete al citato
sito) che sarà inaugurata, venerdì 1° dicembre '06 alle 16.30,
presso la libreria In Der Tat di Trieste (via Diaz 10), alla
presenza, ed in omaggio, dello stesso Ben Jelloun. La rassegna,
inserita nel programma Webartmagazine-Anforah (progetto nazionale
per la riscoperta del valore dell’Arte e il sostegno dei nuovi
talenti artistici, patrocinato da Provincia e Comune di Trieste,
Club Unesco di Udine e Città di Bari), resterà a disposizione dei
navigatori delle rete per almeno un mese. (Informazioni IX Festival
Internazionale di Poesia: 348-2812286) Trieste 13 novembre 2006
Fedele Boffoli boffoli@tiscali.it www.anforah.artenetwork.net
www.ArtePensiero.it/fedele_boffoli.htm Via Flavia 70 - 34 148
Trieste tel. 338-2246495
Name: Galleria
Marconi
Email: galleriamarconidimarconiarconi@virgilio.it
From: 63030 Monteprandone (AP)
Date: 14/11/2006
Time: 20.23.14
Testo
ASSOCIAZIONE CULTURALE
OFFICINA S. GIACOMO HOTEL S. GIACOMO MONTEPRANDONE SFIORANDO
L’ORIZZONTE. Tra le suggestioni dell’arte e gli incanti del
paesaggio a cura di Nazzareno Luciani Ampio e profondo il paesaggio
che si ammira dalle colline di Monteprandone (AP). E in questo
scenario la rassegna “SFIORANDO L’ORIZZONTE. Tra le suggestioni
dell’arte e gli incanti del paesaggio” si pone come un invito alla
sosta e all’osservazione. Una serie di appuntamenti all’insegna
dell’arte che proseguirà fino a dicembre 2007. In un contesto
insolito 12 giovani emergenti si alterneranno, uno ogni mese,
intervenendo con le loro opere all’interno dell’Hotel San Giacomo.
Incontri che si avvarranno, di volta in volta, di curatori
differenti e ai quali farà da contorno un ricco buffet offerto da
Ermetina Mira e Franco Bovara e i vini messi a disposizione
dall’azienda agricola offidana S. Giovanni di Di Lorenzo . FRANCESCA
GENTILI testo di Dario Ciferri INAUGURAZIONE DOMENICA 19 NOVEMBRE
2006 ORE 18:00 la mostra terminerà il 14 Dicembre 2006 Il nostro
corpo, lo osserviamo ogni giorno, quando ci alziamo, ci laviamo,
trucchiamo, facciamo la barba. Si muove intorno a noi attraverso la
pubblicità, la stampa, il cinema e non ultima la pornografia. Lo
vediamo grasso, magro, vecchio, nudo, fresco o cadente. Il corpo
umano è una costante di ogni nostro giorno. Il lavoro di Francesca
Gentili da sempre viaggia sul corpo, lo rappresenta, lo scompone,
zooma sui particolari, mette in evidenza segni e caratteristiche,
dando vita a una pittura raffinata e attuale, riflessiva e
minuziosa, che si muove tra figurativo e astratto. Il suo sguardo lo
osserva come attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, lo
scompone, e lo raffigura senza privarlo dei difetti, che spesso sono
il vero punto distintivo di ogni persona. Nell’ultimo anno
l’interesse della Gentili si è focalizzato sui volti, estrapolati e
decontestualizzati da qualsiasi riferimento reale, sono i soggetti
di una serie di lavori che osservano con ironia le espressioni e gli
sguardi. I volti, non vengono mai dipinti dal vero, ma sono mediati
attraverso la fotografia e trasformati dall’artista, sono teste, ma
prive di corpo e di capelli. Alieni? Esseri geneticamente evoluti?
Certamente sembrano personaggi di un film di fantascienza. È
difficile distinguere tra l’espressione del viso e lo sfondo su cui
questo si muove, ormai sono tutt’uno, si percepiscono gli occhi, il
naso e la bocca, ma la fusione è in atto e non sembra reversibile.
Come detto all’inizio la pittura della Gentili si muove intorno al
corpo umano, e in queste opere, nella sua totale assenza è più
presente che mai, gli sguardi che ci osservano sono spauriti,
orgogliosi, indifferenti, ma la sensazione di assenza si avverte e
non sembrano esserci più soluzioni. (Dario Ciferri) scheda tecnica
curatore Nazzareno Luciani testo critico Dario Ciferri dal
19Novembre al 14 Dicembre Info: Hotel San Giacomo, via Giacomo
Leopardi, 10 63030 Monteprandone (AP), tel. 0735.62545 fax
0735.62555 Associazione Culturale “Officina S. Giacomo”, tel.
3287180203rl]
Name: A ARTE
STUDIO INVERNIZZI
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 21/11/2006
Time: 09.38.52
Testo
La galleria A arte
Studio Invernizzi inaugura martedì 28 novembre 2006 la mostra
personale dell'artista Ulrich Rückriem nella quale sono presentate
opere realizzate appositamente per lo spazio espositivo. Ulrich
Rückriem infatti ha realizzato per questa mostra 6 nuove sculture
che, poste in relazione alle colonne presenti nello spazio
espositivo, si integrano divenendo corpo unico con l'ambiente.
Inoltre, partendo dal numero di 8 colonne l'artista ha creato 92
disegni su acetato ovvero le possibilità di disposizione delle 8
colonne su una scacchiera composta da 8 quadrati per lato che
spostate in orizzontale, in verticale e diagonalmente, non
s'incontrano mai, ma restano isolate nello spazio. L'artista
presenta inoltre un "wall drawing" a grafite, realizzato per
l'occasione, ripreso da una delle possibili variazioni dei disegni.
Infine crea una ulteriore scultura sintesi di tutta la mostra,
realizzando una seconda serie di disegni su acetato con le 92
possibilità di disposizione delle 8 colonne e racchiudendole in un
box di vetro creando un "unicum" tra progettazione, disegno e
scultura. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che
documenta la mostra in galleria, contenente una poesia di Carlo
Invernizzi e un apparato bio-bibliografico. Ulrich Rückriem nasce a
Düsseldorf nel 1938. Nel 1964 tiene la sua prima mostra personale
alla Domgalerie di Colonia e nel 1969 espone alla Konrad Fischer
Galerie a Düsseldorf. Negli anni Settanta gli vengono dedicate
mostre in diversi musei quali il Museum Haus Lange a Krefeld, la
Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, la Kunsthalle Tübingen, lo
Städtische Museum Abteiberg a Mönchengladbach, la Frankfurter
Kunstverein, il Museum of Modern Art di Oxford e il Kunstmuseum
Bonn. Negli anni Ottanta e Novanta realizza grandi mostre in
importanti spazi pubblici, tra cui il Centre Georges Pompidou di
Parigi, il Westfalisches Landesmuseum a Münster, il Kröller-Müller
Museum a Otterlo, il Palacio de Cristal al Museo Nacional Centro de
Arte Reina Sofia a Madrid, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di
Monaco di Baviera e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2004 la
New National Gallery di Berlino e lo Stiftung Wilhelm Lehmbruck
Museum di Duisburg gli dedicano una mostra personale.
Name: Fondazione
SoutHeritage
Email: southeritagepress@southeritage.org
From: Matera
Date: 21/11/2006
Time: 09.40.54
Testo
L'appuntamento che
Fondazione SoutHeritage dedica ai maestri del contemporaneo presenta
il progetto sull'opera di Gianfranco Baruchello. La realizzazione
della mostra consente l'apertura di un dibattito e la conoscenza di
un'artista punto di riferimento della contemporaneità e della
ricerca artistica della seconda avanguardia internazionale. La sua
profonda consapevolezza del presente e il bisogno di calarsi
nell'attualità hanno profondamente caratterizzato la ricerca
estetica dell'artista costellata dall'uso di media diversi tra i
quali: la pittura, l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia,
l'azione e infine l'interesse per il cinema inaugurato nel 1964 con
la produzione del celebre video Verifica Incerta. Baruchello è
autore di operazioni e activities senza precedenti quali la
formazione di società per la firma di opere (Artiflex S.r.l. 1968),
la pratica dell'agricoltura e della zootecnia come indagine
artistica in rapporto agli aspetti economico-politici del mercato
delle arti (Agricola Cornelia S.p.A. 1973/81), la ricerca di
significato dello spazio interno degli edifici (L'altra casa,
1978-79), la realizzazione di vasti spazi aperti (il "giardino" e il
"bosco", dalla metà degli anni '80) pensati come spazi mentali e
dell'immaginario. Nel clima sperimentale italiano degli anni
Sessanta, vicino allo spirito degli scrittori e poeti del Gruppo '63
(Balestrini, Sanguineti, Giuliani), delle ricerche dello
strutturalismo e dell' “opera aperta” (U. Eco), accanto a quanto
avveniva nella musica d'avanguardia e del cinema sperimentale,
Baruchello ha posto la sua ricerca in un ambito internazionale con
mostre (dalla storica The New Realists alla Galleria Sidney-Janis di
New York del 1962) e amicizie (Duchamp, Jouffroy, Lyotard, Lascault,
Cooper, ecc.), contatti che sono rimasti all'origine o all'interno
di molte sue operazioni artistiche. In quest'ottica se l'arte del XX
secolo è storia dello sconfinamento dallo spazio della
rappresentazione a quello della la vita, Baruchello è, di questa
storia, il primo testimone. Gianfranco Baruchello (Livorno 1924), ha
realizzato oltre centodieci mostre personali e ha preso parte a
mostre collettive nei più importanti spazi espositivi italiani e
stranieri come: Lousiana Museum - North Zealand, Musée d'Art Moderne
- Parigi, SFMOMA - S.Francisco, MoMA - New York, Solomon Guggenheim
Museum - New York, MoCA - Chicago, ICA - Londra, Museum of
Philadelphia Civic Center, Hishhorn Museum - Washington, Institute
d'Art Contemporain - Montreal, National Gallery - Melbourn,
Padiglione d'Arte Contemporanea Milano, Palais de Beuax Art -
Bruxelles, Palazzo delle Esposizioni - Roma, Carnegie Institute-
Pittsburg, Centre Pompidou- Parigi, III Biennale di Sidney, Museum
Ludwig - Colonia. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte
contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la
37°a, 43°a, 45°a Biennale Internazionale d'arte di Venezia,
Documenta VI - Kassel e la Quadriennale d'Arte di Roma. Gianfranco
Baruchello Titolo: Interno Sensibile Curatore: Carla Subrizi /
Angelo Bianco Sedi: Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea
- Via F.sco Paolo Volpe 6 - Matera Periodo: 25 novembre 2006 > 27
gennaio 2007 Orari: dal martedì al sabato 16.00 – 19.30 – ingresso
libero Opening: sabato 25 novembre ore 18.00 Info: T. +39 0835
240348 / F. +39 0835 336425 / southeritagepress@southeritage.org La
mostra è organizzata con il supporto di: Fondazione Baruchello -
Roma Agenzia Lucana Sviluppo e Innovazione in Agricoltura Comune di
Matera / Dip. Cultura Regione Basilicata Comunità Europea
Name: Galleria
61
Email: info@galleria61.com
From: Palermo
Date: 21/11/2006
Time: 09.41.50
Testo
PIERO GUCCIONE “INTORNO
ALL’ORIZZONTE” Presentazione di un video di Salvo Cuccia e
inaugurazione della mostra personale Sabato 25 novembre 2006 alle
ore 11.00 presso la Sala delle Capriate di Palazzo Steri (piazza
Marina - Palermo) sarà presentato il video di Salvo Cuccia Piero
Guccione - Intorno all’orizzonte. Sabato 25 novembre 2006 alle ore
18.00 presso la Galleria 61 (via XX Settembre, 61 - Palermo) si
inaugurerà la mostra personale di Piero Guccione - Intorno
all’orizzonte Giuseppe Alaimo, presidente dell’Associazione
Culturale ARIES ha ideato e realizzato il video che, grazie anche
alla regia di Salvo Cuccia, diventa una narrazione capace di
attrarre lo spettatore nella poesia del maestro ragusano: attraverso
interviste (a Maurizio Calvesi, Sergio Troisi, Paolo Nifosì, Piero
Guccione); visioni delle opere del maestro (esposte in occasione
della mostra antologica Piero Guccione. Opere 1962-2000 Comune di
Palermo, Palazzo Ziino) e passaggi più a Sud nei luoghi di Guccione
con il “suo” mare di Punta Corvo e le campagne di Scicli. La
Galleria Sessantuno, che ha contribuito alla realizzazione del
lavoro del regista palermitano (insieme all’associazione culturale
ARIES), vuole festeggiare il suo decimo anno di attività anche con
una mostra personale di Piero Guccione Intorno all’orizzonte, che si
inaugurerà alle ore 18.00 dello stesso 25 novembre presso la
Galleria 61 (via XX Settembre, 61 - Palermo). Video e mostra saranno
in tal modo l’uno il controcanto dell’altra, nell’intento di
raccontare una storia di arte e poesia, di amicizia e pittura.
Nell’ottobre 1996 si inaugurava l’attività della Galleria Sessantuno
con la mostra collettiva Figurazione negli Iblei, dieci anni di
mostre e iniziative culturali che vengono sottolineati dall’omaggio
che la Galleria intende fare con le due iniziative a uno degli
esponenti più importanti della figurazione italiana contemporanea.
Maestro ormai consacrato a livello internazionale Piero Guccione ha
toccato l’essenza della pittura, la sua storia e la sua biografia
pittorica lo hanno condotto all’essenziale, alla linea, al colore
quasi puro, accecante. La figurazione sembra essere diventata quasi
un pretesto per l’artista siciliano, il parlare del mare, seppur con
la maestria che lo contraddistingue, ha raggiunto livelli altissimi
e un’impalpabilità che sta nel superamento dei concetti fisici. In
bilico fra costruzioni mentali che hanno il manto dell’olio e del
pastello e movimenti profondi del sentimento della natura e della
visione, Guccione tocca l’essenza delle cose. Le nuvole e il cielo,
i grandi quadri in cui l’alto e aereo orizzonte si scontra con la
materia di risulta, con i neri delle plastiche, con i legni e la
pesantezza del reale, rimangono a galla negli occhi di chi li
osserva come rivelazioni della verità del circostante. Eppure ancora
un altro sentimento vive nell’arte di Guccione, le sue opere infatti
si mostrano spogliate, scarnificate da intendimenti e prese di
posizione, si stagliano nude, armate solo del lavoro di riflessione
profonda e di intuizione artistica rara. Testi in catalogo di
Cristina Alaimo e Davide Lacagnina. La mostra resterà aperta dal 25
novembre al 23 dicembre 2006 e sarà visitabile dal martedì alla
domenica ore 17.00 - 20.00 il sabato anche ore 10.00 - 13.00 in via
XX Settembre, 61 - Palermo - tel/fax 091/329229 www.galleria61.com -
info@galleria61.comooit.com]female
cum[/url]
Name: Linda
Kaiser
Email: lindakaiser@kaiserart.net
From: Roma
Date: 22/11/2006
Time: 18.05.01
Testo
LA BERTESCA-MASNATA in
collaborazione con KAISER ART partecipa a RIPARTE ROMA INTERNATIONAL
CONTEMPORARY ART FAIR che si terrà presso l’HOTEL RIPA in via Orti
di Trastevere 1 a ROMA v. 24 / s. 25 / d. 26 NOVEMBRE 2006 OPENING
24 nov., ore 18.00-22.00 – 25 e 26 nov., ore 15.00-22.00 VERNISSAGE
24 nov., ore 18-22 INGRESSO LIBERO la galleria presenta nella camera
218: OPERE del BILD. BALANCE ATELIER WIEN (Gerhard KOBRC, Rebecca
SOURADJOU, Ewald WIKIDAL, Herbert ZIEGLER) COLLAGE di BIBESCO OLI SU
TAVOLA di ADRIA SARTORE TELE di Alexandra GREDLER VIDEOPOESIE di
Elena CHIESA MANIFESTI SOVIETICI degli anni Settanta Informazioni:
www.riparte.it - www.ripartehotelartfair.com La Bertesca-Masnata -
cell. +39-347-1560129 Via Assarotti 46/8 - 16122 Genova e-mail:
francesco.masnata@inwind.it – www.labertesca.com Kaiser Art - cell.
+39-347-2684946 Via del Molo 5 r. – 16128 Genova (indirizzo postale:
C.P. 1823 - 16121 Genova) e-mail: info@kaiserart.net -
www.kaiserart.
Name: PRISKA C.
JUSCHKA FINE ART
Email: info@priskajuschkafineart.com
From: New York
Date: 22/11/2006
Time: 18.06.57
Testo
PRISKA C. JUSCHKA FINE
ART P R E S E N T S By Hand The Use of Craft in Contemporary Art In
a response to the sleek forms and perfect angles of most late
twentieth century design objects, many of today's artists and
designers are returning to handmade work such as hand lettering,
hand drawing, and hand sewing. By Hand features an international
collection of the most noteworthy artists and shows their work in
detailed photography and insightful texts. The pieces in this volume
define an alternative view of contemporary art and design. Personal
craft is emphasized over perfection and the personality of the
artist is put forth as a key element of the finished product. From
Kiki Smith's lovingly etched birds to Barb Hunt's knitted land mines
to dynamo-ville's oneof- a-kind puppets to Evil Twin's hand-stitched
publications, today's art revels in the care and consideration of
craft... Princeton Architectural Press, New York, 2007 Complete list
of artists in the book: Satoru Aoyama, Kelly Breslin, Margarita
Cabrera, Rachel Cattle, Dave Cole, Robert Conger, Daphne & Vera
Correll, Frederique Daubal, Rowena Dring, dynamo-ville, electricwig,
Evil Twin Publications, Tess Giberson, Kirsten Hassenfeld, Kent
Henricksen, Barb Hunt, Aya Kakeda, Andrew Kuo, Robyn Love, Victoria
May, Brendan Monroe, Project Alabama, Karen Reimer, Carolyn Salas,
Tucker Schwarz, Slow and Steady Wins the Race, Kiki Smith, Aaron
Spangler, Anna Von Mertens, Shane Waltener, Rob Wynne Join Priska
Juschka, the artists and the editors at the gallery on Friday
November 24, 6:30-8:30 PM Gallery hours: Tuesday through Saturday
11:00 to 6:00 PM or by appointment.
Name: studio71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 22/11/2006
Time: 19.57.17
Testo
Domenica 3 dicembre
2006 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la galleria d’arte
Studio 71 di Palermo Via Fuxa n. 9 la mostra personale di: PIPPO
GIAMBANCO “LA GALASSIA DELLA GIOIA” Pippo Giambanco artista
particolarmente eclettico e versatile dopo le esperienze newyorkesi
e milanesi si ferma nella sua città natale di Carini. In questa
mostra dal particolare titolo “la galassia della gioia”, egli
riversa, nelle sue opere, tutta la gioia e la spiritualità tipica di
questo sensibilissimo artista. Non a caso molte sue opere sono
dedicate: al cielo, al cosmo e in particolare alle galassie. Scrive
Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: “(…)Lasciatosi alle spalle
la rappresentazione classica, in cui tutto era ben delineato, col
passare degli anni Pippo Giambanco ha modificato sia i suoi
personaggi che lo sfondo entro cui essi si muovono dando vita ad un
ambiente fatto essenzialmente di spirito. Così come accadeva nei
mosaici bizantini o nelle pitture del duecento, egli estrae i suoi
personaggi da un ambiente naturalistico per trasferirli in una
dimensione mistica in cui vige la luce divina. Ma anche in questo
nuovo “mondo” Giambanco non si discosta troppo da un certo
sentimento panteistico che ha caratterizzato l’arte italiana
rinascimentale e la sua precedente produzione pittorica. La natura,
difatti, seppur ridotta a semplici curve e macchie di colore, è un
elemento molto importante in quanto presenza ineluttabile di Dio.
Dio e non divinità, perché in Giambanco la scissione è netta. Per
lui non esiste la concezione pagana deistica fatta di mere ritualità
e rappresentazioni vacue. La pittura di questo artista carinese
scava più nel profondo, alla ricerca del mondo spirituale, un mondo
non raggiungibile fisicamente, non visibile ma fortemente presente
in quella parte del cosmo non ancora esplorata perché inesplorabile.
Non stupisca, quindi, se molti suoi dipinti fanno riferimento a
galassie divine. Le galassie di Pippo Giambanco, infatti, non sono
quelle reali formate da ammassi gassosi, stelle e polvere stellare
bensì anch’esse simboli dell’immenso amore di Dio, luoghi in cui si
sviluppa una vita ultraterrena fatta di amore e fratellanza.
(…)”Sullo spazio della tela, della carta, gli esseri di Giambanco
sono “angeli” gentili e vezzosi a volte trafitti dalla vita
quotidiana: cyborg metallici riecheggianti la figura dell’uomo di
Latta de Il Mago di Oz creato da Frank Baum. Guardiani di virtù,
teneri amanti, i fragili (solo apparentemente) abitanti del mondo di
questo artista parlano, giocano e incantano lo spettatore facendosi
latori di un messaggio di pace. Giovani donne intessono, con
luminosi ed intensi sguardi, intime relazioni, svelando, ad ogni
strato di corazza tolto, la certezza di un abbraccio celeste pronto
ad accoglierci alla fine della nostra vita. La mostra, realizzata
con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, resterà
aperta fino al 17 dicembre 2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00
tutti i giorni festivi esclusi. Catalogo e ingresso gratuiti.
Palermo li, 22/11/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it
– www.studio71.it Mariella Calvaruso
Name: Federica
Murgia
Email: lmfedeg@libero.it
From: Roma
Date: 25/11/2006
Time: 15.58.49
Testo
COMUNICATO STAMPA
Mostra PERSONALE DI PITTURA Titolo Petali di gioia Artista Luigi De
Giovanni Inaugurazione Sabato 25 novembre – h. 19.00 cocktail
Periodo 25 novembre – 7 dicembre 2006 da mar. a sab. h. 17.00-20.00
Indirizzo Studio Logos – Galleria d’Arte e Design - Via dei
Fienaroli, 10 - 00153 Roma - Tel 06/5806118 Nota critica L’estasi
languida di un’effusione panica nell’abbraccio serenante di un
paesaggio interiore proteso sull’orlo di una struggente estenuazione
crepuscolare, esplode a tratti in timbri squillanti nella “Joie de
vivre” di corolle campestri vestite di cromatismi matissiani. Nella
straordinaria levità del chiarismo mistico di De Giovanni, l’empito
del flusso ondulatorio di emovenze segniche vince il limite
percettivo della mimesi naturalistica e attinge alla vivida verità
della visione, la segreta meraviglia del fiore dell’esistenza. Maria
Claudia Simotti Studio LogoS -Via dei Fienaroli, 10 - 00153 Roma -
Tel.06/5806118 e.mail: studiologos@email.it Luigi De Giovanni
http://www.degiovanniluigi.comE.mail:
lmfedeg@libero.it Biografia Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio
del 1950 a Specchia (Lecce). Si diploma all’Istituto d’Arte di
Poggiardo nel 1969. Nel 1974 si diploma, in Scenografia,
all’Accademia delle Belle Arti di Roma. In questo periodo esegue le
prime “Scalate sociali” opere che denunciano la rincorsa al potere.
Dal 1970 al 1978 segue il Corso Libero del Nudo Sin dalla più tenera
età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre. Nel 1967
dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva. Nel 1973
con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e delle terre. Nel 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
Nell’ 1980 sperimenta la tempera all’uovo; continua a realizzare
opere con un unico filo conduttore: le “Scalate sociali”. Nel 1988
sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto simbolo
di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma
inservibili, carta e tessuti. Inizia il rapporto con la Galleria
“Mentana” di Firenze che lo presenta alla Fiera Arco di Madrid. Nel
1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad usare i
jeans vecchi come tele per le sue opere di denuncia del consumismo e
della violenza. MOSTRE PERSONALI Recenti 2002 - “Club Internazionale
Lyceum” Firenze “Luce e Colori” dal 1 al 14/02 2002 - “Castello
Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........” dal 09 al 18/02
presentato dalla galleria “ Il Raggio Verde” Lecce 2002 - “ Castello
Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto presentato dal Comune e
dalla Pro Loco di Specchia 2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le
vibrazioni del colore nella luce” 2003 - Galleria “La Bacheca “
Cagliari “ La Danza del Colore” 2003 - Galleria “III Millennio”
Venezia 2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce 2004 -
“SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio Espace Couloir
r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO Bruxelles 2004 - “Urlo Nel Buio”
Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce 2004 - Galleria “ Della
Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma 2004 - “Urlo Nel Buio”
Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre 2004-05 - “Urlo Nel Buio”
Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce 2005 Galleria “Della
Tartaruga” Settembre 05 Roma 2005 Genesi del Colore settembre
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Piombino 2005
Genesi del Colore ottobre 2005 Culturale Sardi in Toscana, Piazza
Santa Croce, 19, collaborazione con la galleria d’arte Mentana,
Firenze 2005 PROFILI DELL'ESSERE Galleria d'Arte III Millennio –
Venezia - dal 12 al 30 Novembre 2006 PANTAREI Galleria “Il Raggio
Verde” di Lecce. 2006 Jeans SPAZIO CULTURALE MENTANA FIRENZE 2006
“Elios” Sala degli ulivi - Borgo Cardigliano Specchia (LE)
presentato da Toti Carpentieri 2006 Profiles of his soul - SUTTA LE
CAPANNE DU RIPA” Specchia (Lecce) MOSTRE COLLETTIVE recenti 2002 -
Galleria “ Mentana” Firenze “ Insieme Presenze In Galleria” 2002 -
“Convento dei Teatini” Lecce Panorami dello Spirito e della Cultura”
“Kontemporanea VII edizione” Organizzata dalla Galleria “Il Raggio
Verde” Lecce 2002 - “Artisti Per Un Anno” Galleria “Mentana” Firenze
2002 - “Aritmie” “ Immagini” Galleria “Il Raggio Verde” Lecce 2003-
“ Panorama di Arte Contemporanea: la Scuola Romana” Raggio Verde
Lecce - collaborazione con la galleria Helios di Frascati 2003 -
“Rassegna D’Arte Kontemporanea” “Palazzo Marchesale”Arnesano.
Organizzata dalle Gallerie: “Il Raggio Verde” di Lecce ed Helios” di
Frascati. Patrocinio del Comune di Arnesano 2003/04 - “Arte 2004”
galleria d’Arte “Mentana” Firenze 2004 - “Arte 2005” Teatro Everest
4 dicembre 16 gennaio Firenze 2005 - “Incontro con l’Arte” Spazio
Espositivo Galluzzo 6 dic. 15 gen. Firenze 2005 - “ ART in LOVE”
galleria d’arte “Mentana” 14/24 Febbraio Firenze 2005 - Spazio
Culturale Mentana 12 maggio 12 giugno Firenze 2005 - “Marine
D’Autore” galleria “Mentana” 29 giugno 15 luglio Firenze 2005
Uccellacci e Uccellini Galleria d'Arte "La Bacheca" Cagliari 2005
KONTEMPORANEA 2005 LECCE - CASTELLO CARLO V – BASTIONE SUD EST 2005
“Art in deep endence” GALLERIA 18 Bologna 2005 MALPENSA ARTE
novembre "GALLERIA D'ARTE 18"- Bologna 2005 “DA LEUCASIA ALL'APPIA”
dicembre2005 ROMA - Palazzo Pignatelli 2006 I GIOCHI DELLE METAFORE
LA GALLERIA D'ARTE 18 A PARIGI DAL 28/01 AL 25/02 CHEZ LA GALERIE
MARIE CLAUDE GOINARD 11, RUE VISCONTI PARIS 2006 "Un Pieno...
d'arte" Giovedì 1 giugno ‘06, dalle 15.30 nuovo viaggio artistico-
letterario Il Raggio Verde –Lecce 2006 “Nudo d’Autore” Galleria
d’arte Mentana Firenze 2006 ?Arte Firenze dal 29 settembre al 2
ottobre Fortezza Da Basso – presentato dalla Galleria d’arte Mentana
Firenze 2006 Sardegna Arte Fiera 2006 al Lido di Cagliari (cab. 15)
presentato dalla galleria d’arte La Bacheca
Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Roma
Date: 26/11/2006
Time: 08.58.27
Testo
COMUNICATO STAMPA A
NATALE 100 ALBERI D’AUTORE PER LA RICERCA DI TELETHON SULLA
DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE Torna il tradizionale appuntamento
con “Il Natale dei Cento Alberi d’Autore” di Sergio Valente: le
stelle dello spettacolo, del cinema, della moda, della cultura,
dello sport e della musica si mobilitano in massa per una nuova
causa di beneficenza. Roma, 6 - 12 dicembre 2006, Pio Sodalizio dei
Piceni, Piazza San Salvatore in Lauro Dal 6 dicembre a Roma,
creatività italiana e internazionale si incontrano in occasione
dell’ormai celebre appuntamento con la solidarietà “Il Natale dei
Cento Alberi d’Autore” ideato dal noto hairstylist Sergio Valente.
Per il tredicesimo anno, le stelle dello spettacolo, del cinema,
della moda, della cultura, dello sport, e della musica danno libero
sfogo alla fantasia e alla creatività realizzando straordinari
esemplari di “Alberi di Natale” unici e particolarissimi che vengono
esposti in mostra e venduti con l’obiettivo di raccogliere fondi per
un’Associazione che dedica le sue attività alla ricerca o al
sostegno di realtà bisognose. Cento grandi personaggi per cento
Alberi d’autore per sostenere, nell’edizione di questo anno, un
progetto di ricerca del Comitato Telethon Fondazione Onlus per la
distrofia muscolare di Duchenne condotta presso l’Ospedale Bambino
Gesù di Roma. La manifestazione gode del Patrocinio della Regione
Lazio, della Provincia di Roma, del Comune di Roma, della Camera
Nazionale della Moda e di Alta Roma. Il Natale dei Cento Alberi
d’Autore è la prima manifestazione nel suo genere che ha avuto in
Italia ed in altri paesi vari tentativi di imitazione, nessuno dei
quali paragonabile alla serietà e alla importanza della
manifestazione autentica. L’evento nasce, infatti, nel 1994 da
un’idea di Sergio Valente che da sempre coniuga la sua fervente
attività lavorativa con l’impegno sociale a favore delle persone
bisognose. Da allora oltre 1000 tra personaggi, stilisti e
prestigiose aziende insieme a tanti altri sensibili amici hanno
collaborato a far crescere di anno in anno questo progetto
contribuendo fattivamente alla realizzazione di importanti progetti
umanitari. La mostra presenterà quindi alberi di ogni forma e
materiale, di cristallo o di cioccolato, di seta o di vetro, di
plastica o di materie preziose, grandi e piccoli, che rispecchiano
lo stile e la personalità di chi li ha realizzati dando origine
anche ad una curiosa e insolita vetrina dello stile unico e
inimitabile che è il Made in Italy. Tra i sostenitori di questa
edizione (in ordine alfabetico): ACCADEMIA COSTUME E MODA- ACQUA DI
PARMA-AGATHA RUIZ DE LA PRADA-ALBERTA FERRETTI – ALESSANDRO
DELL’ACQUA – ALESSIA MARCUZZI – ALTA ROMA – ALVIERO MARTINI-ANDREA
PATRIZI- ANNA FALCHI – ANNA FENDI- ANTICA MURRINA- ANTONELLA CLERICI
–ANTONIA DEL LATTE – ANTONIA LISKOVA – ARIANNA MARCHETTI – BALDININI
– BOSCOLO – BRACCIALINI BORSE – BRUNO VESPA- CARLO PIGNATELLI- CASA
DAMIANI- CELINE- CESARE PACIOTTI- CHIARA BONI- CLAUDIA CARDINALE-
CLAN BANLIEUE- CRISTIANA CAPOTONDI- CUSTO BARCELONA-COSTUME
NATIONAL-DIESEL- DINO TRAPPETTI per SARTORIA TIRELLI- DOTTI-
Domenico Lotti per DO–MI-MI- ELENA RUSSO- ELIE SAAB –ETHIC-ENRICO
MIGLIO- ENRICO LOVERSO- ERMANNO SCERVINO- ERNESTO ESPOSITO- FABIO
CANINO- FABIO GRASSI- FAUSTO SARLI- FIORELLO BALDINI (VIVA RADIO 2)
– FIORUCCI- FLORINDA BOLKAN- FRANCESC NERI e CLAUDIO AMENDOLA –
FRANCESCO BRUSCIA–FRANCO CIAMBELLA-FRANKIE MORELLO-FRETTE-GABRIELLA
MARIOTTI- GATTINONI- GERARDO DI SALVATORE- GERARDO SACCO- GIANFRANCO
FERRE’ – GIANNA NANNINI- GIANNI CALIGNANO- GIANPAOLO GIANNOTTI- GIGI
D’ALESSIO-GIORGIO PANARIELLO- GIUSEPPE ZANOTTI per VICINI- GRIMALDI
E GIARDINA- ILARIA e SAMANTHA DE GRENET CON THE HEART OF THE
CHILDREN- ISABELLA FERRARI-- JAMAL TASLAQ- JANET DE NARDIS- JEAN
PAUL TROILI- JINNY STEFAN- ICEBERG- I PINCO PALLINO- KOEFIA – LENNY
E CINTHIA KRAVITZ- LINDA BATTISTI- LORENZO RIVA – L’OREAL-LORETTA
GOGGI-LUCA CARBONI- LUCA GIURATO E ELEONORA DANIELE-LUCIO DALLA-
LUGHIA- LUIGI SCIALANGA- LUIGI BALLARIN- LUISA CORNA – MALO -MARELLA
FERRERA- MARGHERITA BUY- MARIAGRAZIA CUCINOTTA- MARIO CEROLI- MARISA
PADOVAN- MARUSKA ALBERTAZZI- MATILDE BRANDI- MERCEDES BENZ ROMA –
META CINEMA GIOVANNI TAMBERI- MICHELE CUCUZZA-MITA MEDICI - NICKY
NICOLAI E STEFANO DI BATTISTA - NINO LETTIERI COUTURE- ORNELLA MUTI-
PAOLA PEREGO- PATRIZIA PELLEGRINO- PHILOSOPHY- PIERO FIGURA- PINO
STRABIOLI-RAUL E CHIARA BOVA- RENATO BALESTRA- RINASCENTE- ROBERTA
CAPUA-ROSANNA LAMBERTUCCI- ROSY GARBO- ROXANNE LOWIT – SABRINA
FERILLI- SAMUELE BERSANI- RITA MOSCA per ALL AND MORE- SERGIO
CIUCCI- SERGIO FABIO ROTELLA- SOPHIA LOREN- SONIA FORTUNA- STEFANO
ACCORSI E LETIZIA CASTA’ – THES & THES- TOD’S – TOSCA D’ACQUINO-
VALENTINO- VALERIA FABRIZI – VALERIA MARINI- VIC MATIE’
O.X.S-VINCENZO MERLI - VINCENZO ONORATO “MASCALZONE LATINO” WOLFORD
- YVONNE SCIO’. Sergio Valente Via dei Condotti,11 – Roma Tel.
+39.06.6794515; Fax +39.06.69940696; e -mail:
sergiovalenteic@virgilio.it Ufficio Stampa: Federica Facchinato:
tel. 338.4239781 - facfe@libero.it – 100alberi@gmail.com Eduardo
Tasca : tel. 335.5289325 – etasca@genie.it
www.ilnataledei100alberidautore.net
Name: Boffoli
Email: fedeleboffoli@alice.it
From: Trieste
Date: 26/11/2006
Time: 08.59.50
Testo
Il Tango dell'Onda
(Presentazione libro, performance di teatro-danza e mostra d'arte)
Lunedì 27 novembre '06 - alle ore 18.00 - presso il Circolo
Ufficiali del Presidio Militare di Trieste in via Università 8,
nell'ambito delle manifestazioni previste per il IX° Festival
Internazionale di Poesia organizzato dall'Associazione Culturale
Club Anthares e da Franco Puzzo Editore, si terranno la
presentazione del libro di liriche e immagini "Il Tango dell'Onda"
(a cura di Fabio Russo) degli artisti Fedele Boffoli, Paride
Alessandro Cabas e Francesco Mignacca (postfazione di Ubaldo
Sincovich - Ed. Il Murice Trieste), presente anche internet
all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net anche con opere di
Francesco Boffoli), e lo spettacolo teatrale di tango argentino e
poesia (coreografie: U. Sincovich e Silvia Galetti; scenografie e
testi: F. Boffoli) sui temi del Tango e dell'Onda messo in scena dai
tangueri Avon Christelle, Iginia Cairo, Francesco Cerisola, Mauro
Damiani, Maura Felluga, Loredana Groppazzi, Dino Mancarella,
Giuseppe Militare, Ester Orlando, Thierry Periquet, Bruno Qualizza,
Francesco Simonelli, Viviana Zinetti. L'iniziativa, ideata dalla
webgalleria d'arte e poesia Anforah con patrocinio di Comune e
Provincia di Trieste, Club Unesco di Udine e Città di Bari, mira a
rilanciare - mediante eloquenti e poetiche immagini create da testi,
dipinti e animazioni di ballo - l'eleganza e la delicatezza di un
ballo, ormai intramontabile, troppo spesso maldestramente indicato
come triste ed equivoco da perniciosi e consumistici stereotipi
cinematografici. Così scrive, del Tango dell'Onda, la celebre
cantante Milva la rossa, che ha condiviso alcune indimenticabili
performance del geniale musicista argentino, di origini italiane,
Astor Piazzolla a cui è - in parte - dedicato l'evento: "Magnifica e
validissima iniziativa. Per una cantante come me, che ha lavorato
con il più grande musicista di tanghi Astor Piazzolla, è
un'iniziativa, come già detto straordinaria, e per me personalmente
commovente.". (IX Festival Internazionale di Poesia info:
348-2812286) Trieste 24 novembre 2006
Name: Lucas
Matias Segovia
Email: uki_segovia@hotmail.com
From: Buenos Aires
Date: 26/11/2006
Time: 09.02.18
Testo
Lucas Segovia Proximas
fechas MES DE DICIEMBRE: 3 Estadio Central Norte- Rcia.Chaco/ 6
Fiesta del pueblo- Pampa del Infierno/ 8 Dionis-castelli Chaco/ 9
Cafe del Sol- Corrientes 10 Fiesta del Girasol Tres Isletas- Chaco/
14 Casa del Chaco Bs As/ 15 Peña Arg. Juan Lavalle- Delviso Bs As/
Lucas Segovia-2006 www.lucassegovia.miarroba.com Movimiento Litoral
Durante el mes de Enero del próximo año se llevara a cabo unos de
los movimientos que hacia rato no se concretaban en esta parte del
país,( Zona Litoral). El Movimiento Litoral es una propuesta musical
que recorrerá todas las provincias dejando la a criterio del publico
el idioma creador de músicos como Jorge Fiorio(Misiones) ; Lucas
Segovia ( Chaco) ; Patricia Gómez ( Santa Fe) ; La Simiente (
Formosa). A esta delegación de artistas que ya tienen un espacio
ganado entre la gente del Nordeste Argentino, los respaldarà un
trabajo discográfico que estará a la venta en todo el litoral y
Buenos Aires, provincias donde se estarían presentando el próximo
mes. El CD estará compuesto por canciones interpretadas y de autoria
de y por los grupos involucrados en el proyecto. Tambien vale
destacar que Lucas Segovia estaria presentando su 4to trabajo
discogràfico el 14 de diciembre en Buenos Aires titulado "Piel De
Margarita". Asi tambien Jorge Fiorio estaria haciendo el lanzamiento
de su disco "Un Hombre De Mi Edad" el 8 de dicienbe en Misiones En
tanto la Simente y Patricia Gómez estarian lanzando sus disco en año
entrante, por ello se decide hacer un disco de promociòn compuesto
por estos cuatros intéprete de la música del Litoral Argentino, para
poder difundir las costumbres de esta zona que tanto nos dio.
Organiza: La Butaca Producciones labutacaproducciones@hotmail.com
www.lucassegovia.miarroba.com INFORMES Y CONTRATACIONES:
03722-15302473
Name: Vinni
Scorsone
Email: vinniscorsone@alice.it
From: Palermo
Date: 26/11/2006
Time: 09.05.28
Testo
Domenica 3 dicembre
2006 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la galleria d’arte
Studio 71 di Palermo Via Fuxa n. 9 la mostra personale di: PIPPO
GIAMBANCO “LA GALASSIA DELLA GIOIA” Pippo Giambanco artista
particolarmente eclettico e versatile dopo le esperienze newyorkesi
e milanesi si ferma nella sua città natale di Carini. In questa
mostra dal particolare titolo “la galassia della gioia”, egli
riversa, nelle sue opere, tutta la gioia e la spiritualità tipica di
questo sensibilissimo artista. Non a caso molte sue opere sono
dedicate: al cielo, al cosmo e in particolare alle galassie. Scrive
Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: “(…)Lasciatosi alle spalle
la rappresentazione classica, in cui tutto era ben delineato, col
passare degli anni Pippo Giambanco ha modificato sia i suoi
personaggi che lo sfondo entro cui essi si muovono dando vita ad un
ambiente fatto essenzialmente di spirito. Così come accadeva nei
mosaici bizantini o nelle pitture del duecento, egli estrae i suoi
personaggi da un ambiente naturalistico per trasferirli in una
dimensione mistica in cui vige la luce divina. Ma anche in questo
nuovo “mondo” Giambanco non si discosta troppo da un certo
sentimento panteistico che ha caratterizzato l’arte italiana
rinascimentale e la sua precedente produzione pittorica. La natura,
difatti, seppur ridotta a semplici curve e macchie di colore, è un
elemento molto importante in quanto presenza ineluttabile di Dio.
Dio e non divinità, perché in Giambanco la scissione è netta. Per
lui non esiste la concezione pagana deistica fatta di mere ritualità
e rappresentazioni vacue. La pittura di questo artista carinese
scava più nel profondo, alla ricerca del mondo spirituale, un mondo
non raggiungibile fisicamente, non visibile ma fortemente presente
in quella parte del cosmo non ancora esplorata perché inesplorabile.
Non stupisca, quindi, se molti suoi dipinti fanno riferimento a
galassie divine. Le galassie di Pippo Giambanco, infatti, non sono
quelle reali formate da ammassi gassosi, stelle e polvere stellare
bensì anch’esse simboli dell’immenso amore di Dio, luoghi in cui si
sviluppa una vita ultraterrena fatta di amore e fratellanza.
(…)”Sullo spazio della tela, della carta, gli esseri di Giambanco
sono “angeli” gentili e vezzosi a volte trafitti dalla vita
quotidiana: cyborg metallici riecheggianti la figura dell’uomo di
Latta de Il Mago di Oz creato da Frank Baum. Guardiani di virtù,
teneri amanti, i fragili (solo apparentemente) abitanti del mondo di
questo artista parlano, giocano e incantano lo spettatore facendosi
latori di un messaggio di pace. Giovani donne intessono, con
luminosi ed intensi sguardi, intime relazioni, svelando, ad ogni
strato di corazza tolto, la certezza di un abbraccio celeste pronto
ad accoglierci alla fine della nostra vita. La mostra, realizzata
con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, resterà
aperta fino al 17 dicembre 2006. orario: dalle 17.00 alle 20.00
tutti i giorni festivi esclusi. Catalogo e ingresso gratuiti.
Palermo li, 22/11/2006 Studio 71 L’addetto stampa studio71pa@tin.it
– www.studio71.it Mariella Calvaruso
Name: Kaiser Art
Email: info@kaiserart.net
From: Genova
Date: 26/11/2006
Time: 09.06.46
Testo
VENERDI’ 1° DICEMBRE
2006 alle ore 18,30 a Genova presso la Libreria L’Albero delle
Lettere di Stefania Usai in Via di Canneto il Lungo 38 r. ANNA
presenta ai lettori il suo ultimo libro “QUADERNO DI JACOPO” uno dei
titoli di AutoCircuito, società di distribuzione di autoprodotti
approvati dai Librai. L’incontro sarà condotto da Linda Kaiser. Il
diario di un ragazzo che diventa uomo, che sceglie di vivere la
propria vita, “negli errori e nelle soluzioni semplici”. Il racconto
dei rapporti che rendono tale una persona. I pensieri e le frasi
lapidarie, gli affetti e le passioni, le riflessioni sui ruoli, i
diritti e i doveri, la raggiunta consapevolezza di sé maturata
attraverso la scrittura epistolare. Il Quaderno di Jacopo è dedicato
a tutti i figli che sentono l’esigenza del proprio padre. L’entrata
è libera e ai presenti sarà offerto un aperitivo a base di Bellini,
sponsor tecnico delle iniziative di AutoCircuito. L’autrice firmerà
le copie del libro. Per informazioni: L’Albero delle Lettere di
Stefania Usai Tel./fax 010-8696944 – Cell. 347-9490360 E-mail:
lalberodellelettere@tiscali.it AutoCircuito: www.autocircuito.it
Cell. 335-6098232
Name: A Arte
Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 27/11/2006
Time: 18.14.19
Testo
La galleria A arte
Studio Invernizzi inaugura martedì 28 novembre 2006 la mostra
personale dell'artista Ulrich Rückriem nella quale sono presentate
opere realizzate appositamente per lo spazio espositivo. Ulrich
Rückriem infatti ha realizzato per questa mostra 5 nuove sculture
che, poste in relazione alle colonne presenti nello spazio
espositivo, si integrano divenendo corpo unico con l'ambiente.
Inoltre, partendo dal numero di 8 colonne l'artista ha creato 92
disegni su acetato ovvero le possibilità di disposizione delle 8
colonne su una scacchiera composta da 8 quadrati per lato che
spostate in orizzontale, in verticale e diagonalmente, non
s'incontrano mai, ma restano isolate nello spazio. L'artista
presenta inoltre un "wall drawing" a grafite, realizzato per
l'occasione, ripreso da una delle possibili variazioni dei disegni.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che documenta
la mostra in galleria, contenente una poesia di Carlo Invernizzi e
un apparato bio-bibliografico. Ulrich Rückriem nasce a Düsseldorf
nel 1938. Nel 1964 tiene la sua prima mostra personale alla
Domgalerie di Colonia e nel 1969 espone alla Galerie Konrad Fischer
a Düsseldorf. Negli anni Settanta gli vengono dedicate mostre in
diversi musei quali il Museum Haus Lange a Krefeld, la Kunsthalle
Tübingen, lo Städtische Museum Abteiberg a Mönchengladbach, la
Frankfurter Kunstverein, il Museum of Modern Art di Oxford, lo
Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven e il Kunstmuseum Bonn. Negli
anni Ottanta e Novanta realizza grandi mostre in importanti spazi
pubblici, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, il
Westfalisches Landesmuseum a Münster, il Kröller-Müller Museum a
Otterlo, il Palacio de Cristal al Museo Nacional Centro de Arte
Reina Sofia a Madrid, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco
di Baviera e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2004 la Neue
National Galerie di Berlino e lo Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum
di Duisburg gli dedicano una mostra personale.
--------------------------------------------------------------------------------
A arte Studio Invernizzi gallery presents on Tuesday 28 November
2006, a solo exhibition of Ulrich Rückriem, in which works realized
in specific connection with the space of the gallery are presented.
For this exhibition Ulrich Rückriem realized 5 new sculptures that,
interacting with the columns of the exhibition space, complement
each other and become one thing with the environment. From the 8
columns, the artist was able to create 92 drawings on acetate paper
that show the possibilities of displacing the 8 columns on a
chessboard composed of 8 squares on each side. No matter how the
columns are moved - horizontally, vertically, or sideways - they
won't ever meet, but will remain isolated in the space. Moreover,
the artist presents a graphite wall drawing, specially realized for
the occasion, which is taken from one of the possible drawing
variations. On the occasion of the exhibition a catalogue displaying
the exhibition, containing a poem by Carlo Invernizzi and
bio-bibliographical notes, will be published. Ulrich Rückriem is
born in Düsseldorf in 1938. In 1964 his first solo exhibition takes
place at the Domgalerie in Cologne and in 1969 he will expose at the
Konrad Fischer Galerie in Düsseldorf. During the 70’s several
Museums, like the Museum Haus Lange in Krefeld, the Kunsthalle
Tübingen, the Städtische Museum Abteiberg in Mönchengladbach, the
Frankfurter Kunstverein, the Museum of Modern Art in Oxford, the
Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven and the Kunstmuseum Bonn,
dedicate exhibitions to him. During the 80’s and the 90’s Ulrich
Rückriem realizes big exhibitions in important Public Spaces, among
them the Centre Georges Pompidou in Paris, the Westfalisches
Landesmuseum in Münster, the Kröller-Müller Museum in Otterlo, the
Palacio de Cristal, at the Palacio de Cristal al Museo Nacional
Centro de Arte Reina Sofia in Madrid, the Städtische Galerie im
Lenbachhaus of Munchen and the Stedelijk Museum of Amsterdam. In
2004 the New National Gallery of Berlin and the Stiftung Wilhelm
Lehmbruck Museum of Duisburg dedicate a solo exhibition to him.
Name: EDE ART e
Tartaglia Arte
Email: organizzazione.artistica@tartagliaarte.com
From: Milano
Date: 30/11/2006
Time: 18.23.11
Testo
PIERO TARTAGLIA a cura
di Adelinda Allegretti Ede Art Via del Crocefisso, 40 – Corbetta
(MI) Tel. 02-97487205 Orari: da lunedì a venerdì
9,30-12,30/14,30-18; sabato e domenica su appuntamento Inaugurazione
martedì 5 dicembre dalle ore 18 alle 22 Fino al 7 gennaio 2007
Martedì 5 dicembre 2006 dalle ore 18 alle 22, la galleria EDE ART,
in collaborazione con la galleria Tartaglia Arte, a cura di Adelinda
Allegretti, inaugurerà la mostra personale dell'artista Piero
Tartaglia, "Fondatore del Disgregazionismo" Verranno esposti 20
dipinti, olii e tecniche miste di medie e grandi dimensioni dalle
tendenze astratte e informali che elaborano il colore come in un
patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente il problema
del rigore. Il Disgregazionismo è una creatura architettonica di
Piero Tartaglia, egli usa questa architettura non come denuncia
moralistica, ma come capacità lucida dell'utilizzo
dell'impossibilità stessa nello stravolgimento possibile di un
linguaggio, dove nulla è impossibile ma tutto diventa oggetto di una
messa in immagine. Nelle sue tele avviene una vera e propria
esplosione di colore, che cattura l’attenzione e l’animo dello
spettatore, anche il più inesperto, il quale diventa il protagonista
di una nuova dimensione senza forma, in cui sono i colori irruenti a
dettare le regole. E' lui il caposcuola riconosciuto dalla critica
mondiale che si assume la responsabilità della riedificazione dei
valori costruiti e da costruire. La mostra durerà fino al 7 gennaio
2007 nei seguenti orari: da lunedi a venerdi 9,30 - 12,30/14,30 -
18,00 sabato e domenica su appuntamento tel 0297487205
edeart@edeart.it Testo critico Sublimazione. Se c’è un termine che
possa cercare di fornire una chiave di lettura per le opere di Piero
Tartaglia è proprio questo. Sublimazione dell’oggetto, del
quotidiano, della realtà che ci circonda, delle emozioni che ci
offuscano la mente o che attanagliano il cuore, dei ricordi che
balzano alla memoria, della paura. Sublimazione di ogni aspetto
della vita. Dietro ogni opera d’arte prima dell’artista c’è l’uomo -
che vive, sente, a volte gioisce ma molto più spesso soffre - , ma
quando ciò che gli antichi chiamavano dionisiaco prende il
sopravvento, quando la divinità si impossessa dell’anima umana,
travolgendola ed annientando ogni rigor di logica, allora è
l’Artista ad emergere ed a divenire egli stesso un demiurgo. E nelle
opere di Tartaglia questo scarto tra quotidianità e sublime è
talmente evidente che quasi si rende tangibile. L’azione della
pennellata, la ricchezza cromatica, le forze centrifughe e
centripete che si ostacolano a vicenda creando un’esplosione di
energia che la bidimensionalità del supporto a stento riesce a
trattenere, contribuiscono a rendere viva, palpitante ogni sua
creazione. Difficile non rimanere emotivamente coinvolti dai lavori
di Tartaglia, come pure immaginare che, almeno in origine, il bianco
ha regnato, candido ed incontrastato, su quelle stesse tele che ora
sono dominate da una ricchezza cromatica e materica ottenuta grazie
all’utilizzo di oli e vernici. Pochi i titoli che accompagnano il
corpus delle sue opere, a voler guidare la visione e la percezione
del fruitore, che invece altrove è volutamente lasciata libera di
cercare un senso personale: I cedri del Libano in cui addirittura si
leggono con evidente nitidezza le foglioline verdi degli alberi,
Naufragio dove, proprio partendo dal titolo siamo spinti a ricercare
la forma della nave ed i volti della disperazione – e quanti se ne
trovano! – , Presenze, in cui lettere dalla silhouette scura
dominano lo spazio con la loro ingombrante presenza fisica – è
l’uomo, essere comunicante per antonomasia? –. Un’ultima
considerazione sulle opere più recenti qui esposte, datate 2006 e
caratterizzate da un formato ridotto (di 60x60 cm appena), che
contribuisce a renderli dei piccoli e preziosi gioielli. In Fu forma
una sorta di scuro triangolo si incunea in una massa magmatica dagli
effetti quasi metallici, e ne viene fagocitato. È la sublimazione,
per ritornare a noi, della paura. L’Arte vince su tutto. Ed il
circolo si chiude. Adelinda Allegretti in collaborazione con la
Galleria Tartaglia Arteap-phentermine.htm>cheap phentermine</a>
Don't delete. Help homeless children, thanks
Name:
damianoferrara art
Email: info@damianoferrara.it
From: Sondrio - Palazzo Martinengo
Date: 01/12/2006
Time: 12.33.03
Testo
damianoferrara art via
diaz, 15 91011 alcamo tel-fax 092428278 3356585893
www.damianoferrara.it email: info@damianoferrara.it Gentile Galleria
Ho il piacere di invitarvi alla mostra “terra per uomini liberi” che
si terrà a Sondrio dal 4 al 13 dicembre 2006 Cordiali saluti Damiano
Ferrara "Terra per Uomini Liberi" Prenderà il via ufficialmente il 4
dicembre 2006 e continuerà fino al giorno 13 dello stesso mese la
mostra collettiva di carattere internazionale dal titolo: Terra per
Uomini Liberi. La rassegna culturale vanta il patrocinio del Comune
di Sondrio e sarà ospitata nelle sale espositive di Palazzo
Martinengo. Il titolo della rassegna prende ispirazione dall'antico
nome longobardo della città di Sondrio che stava a indicare le terre
coltivate direttamente dai proprietari, quindi da uomini liberi.
Un'altra connessione con il titolo della mostra lo si ritrova nella
sede stessa della rassegna: Palazzo Martinengo. Il palazzo deve il
suo nome a Ulisse Martinengo conte di Barco, facente parte di quella
schiera di seguaci della Riforma protestante che per sfuggire alle
persecuzioni dei cattolici si rifugiarono in queste terre. Uomini
liberi, lavoratori e pensatori indipendenti che hanno cercato di
sfidare le convenzioni sociali e i dogmi. La mostra vuole prendere
spunto da questo concetto per presentare artisti contemporanei,
innovativi che, con le loro opere, cercano di trasmettere il loro
messaggio al mondo. Nuove tecniche nuove sperimentazioni artistiche,
idee e punti di vista differenti e comunque sempre sorprendenti.
Sondrio e Palazzo Martinengo diventeranno così un luogo di rifugio
per liberi pensatori e per artisti, le cui le idee e proposte
troveranno terreno fertile per crescere e svilupparsi diventando
motivo di confronto di arricchimento reciproco e di scambio. Nessun
percorso prestabilito ma solo differenti suggestioni che richiamano
all'uomo, alla natura, alla materia, alla spiritualità e alla
quotidianità e che si susseguiranno in maniera ariosa e svincolata
da costrizioni, permettendo così allo spettatore di lasciarsi
emozionare e di far vagare la propria mente in modo libero e
soggettivo, proprio come deve essere di fronte a una esposizione
artistica. Lista artisti presenti in esposizione: Fabrizio Bellanca
Andrei Dobos Charlotte Engelhaart Anja Etwal - Nielsen Damiano
Ferrara Sergio Giannattasio Giò Guerzoni Mia Laenen Marco Minotti
Franco Napoli Lucy O' Donovan Andrea Oliva Walter Passarella Antonia
Pozzoli Hanna Rees Han Sinke Heli Tuhkanen Tonie Van Marle La mostra
sarà inoltre un susseguirsi di eventi culturali e di aggregazione
che si svolgeranno durante tutto il periodo di apertura: Lunedì 4
dicembre ore 18.00 inaugurazione della Mostra Discorso di apertura
tenuto dai vertici di Camaver Kunsthaus International e Camaver
Kunsthaus di Simona Cao. Intervento Mario Cotelli , Presidente del
consorzio turistico di Bormio presentato dal Circolo Culturale
Sondrio Liberale, sul tema "Sondrio Hub culturale e turistico della
Provincia" Visita guidata della mostra Rinfresco a base di prodotti
tipici della Valtellina L'evento sarà ripreso dalla emittente
televisiva Teleunica. Venerdì 08 dicembre ore 18.00 Presentazione
del libro Acino della Notte di Giuliana Rigamonti. L'autrice leggerà
alcune poesie tratte dalla sua ultima raccolta. Presenta Laura
Novati Intrattenimento Musicale. Rinfresco a base di prodotti tipici
della Valtellina Sabato 09 dicembre Visite guidate alla mostra
Name: Sabrina
Raffaghello
Email: info@sabrinaraffaghello.it
From: Ovada (Al)
Date: 01/12/2006
Time: 15.30.42
Testo
Città di Ovada via
cairoli 42 15076 ovada (al) tel/fax0143 468046 mobile 3341290405
e-mail info@sabrinaraffaghello.it web. www.sabrinaraffaghello.it
Serie grandi eventi arte contemporanea Città di Ovada Questa mostra
di fine anno,dell’artista parmense Marilena Sassi, chiude un ciclo
di eventi legati all’arte contemporanea organizzati in
collaborazione con SABRINA RAFFAGHELLO ARTE CONTEMORANEA. L’evento
che l’artista ha concepito in fase embrionale nel 2000 e che nel
corso degli anni ha concretizzato in tutte le sue fasi composite
porta alla luce una tematica estremamente attuale che apre il campo
ad un dibattito culturale sociale, la crocifissione, il suo valore
escatologico, il rapporto uomo-donna e la valenza del gesto come
percorso taumaturgico di rinascita e purificazione. La mostra
abbraccia diverse possibilità espressive illustrando questo cammino
intimo attraverso un repertorio fotografico visibile negli spazi
della Loggia di San Sebastiano e della Galleria Sabrina Raffaghello
di via Cairoli 42, e una parte performativa che alterna musica danza
e teatro; coinvolgendo la compagnia di danza “WELTANSCAHUNG” diretta
da Annarita Ronconi, l’attore Matteo Gazzolo che reciterà un testo
tratto dalla decima stazione della Via Crucis di Paul Claudel ,
alcuni intermezzi musicali tratti da Bach Mozart e Verdi, e una
parte propriamente legata all’opera dell’artista che esegue in
contemporanea un’ azione gesto–pittura legata al simbolo della
croce. Tutto l’evento sarà filmato da Red Ronnie che al termine
della performance introdurrà una discussione su come la croce è un
simbolo del tutto contemporaneo spaziando dall’arte alla musica alla
cultura. Una miscellanea, dove immagine, corpo, musica e teatro si
fondono per dar luogo a quel particolare istinto creativo che mette
l’uomo al centro dei percorsi dell’arte contemporanea. Marilena
Sassi PASSIONE Vernissage domenica 3 dicembre ore 16.30 Antica
Loggia di San Sebastiano e Galleria Sabrina Raffaghello Arte
Contemporanea Dal 3 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007. Loggia di San
Sebastiano Spazio galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
sabrina raffaghello arte contemporanea via cairoli 42 , 15076
ovada.tel/fax 0143 821190-0143468046 mob. 3341290405 –
www.sabrinaraffaghello.it e-mail info@sabrinaraffaghello.it Testi ed
interventi critici cura di GIANNI OLIVIERI Assessore alla Cultura
Città di Ovada ,ELENA FORIN , RED RONNIE . Presentazione e
intervento di Red Ronnie per Roxi Bar mensile multimediale di musica
arte cinema e cultura. Performance dell’artista Marilena Sassi ore
17.00 loggia di San Sebastiano in collaborazione con la compagnia di
Danza Teatro WELTANSHAUNG ed intervento drammaturgico di Matteo
Gazzolo liberamente tratto da un testo di Paul Claudel ( x stazione
de Via Crucis) Luci :Stefano Gorreri Con il patrocinio della
Provincia di Alessandria e della Città di Ovada. Oraganizzazione e
allestimenti Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea Ideazione Città
di Ovada Direzione artistica Elena Forin Sabrina Raffaghello
Catalogo a cura di SR edizioni PASSIONE di Elena Forin Michelangelo,
con il Giudizio Universale, aveva stravolto tanto il mondo dell’arte
quanto quello dei fedeli, eppure la carica innovativa di quel
grandioso affresco ha risvolti fondamentali non solo a livello
iconografico e biblico in senso stretto, ma ha la portata
rivoluzionaria di tutte quelle opere che hanno sancito un inizio,
che hanno aperto ad una nuova consapevolezza e ad un diverso modo di
considerare le cose. Da allora infatti, l’arte religiosa e a
tematica sacra non poté più essere la stessa, perché Michelangelo
mostrò a tutti un tipo di fede e di risposta al divino che mai
nessuno prima di lui aveva saputo vedere in maniera così totale .
Ciò che emerge, dalla sua visione, è una forma di dolore metafisico
che lacera tanto i dannati quanto i beati, questa era stata la
rivoluzione, rendere evidente un nuovo concetto di sacralità, una
sacralità non più fatta solo di dogmi, ma piuttosto di un senso
panico assoluto, penetrante, sconvolgente e totale. Da quel momento
in poi molti sono stati gli approcci alla questione, e vari gli
esempi di straordinaria interpretazione del senso profondo del
sacro, eppure da un certo momento in poi qualcosa dovette nuovamente
cambiare, perché il mondo stava diventando un altro e con lui anche
l’uomo. Un po’ alla volta insomma, andavano trovate altre
definizioni e contenuti più adatti ad una società civile, politica,
culturale e scientifica in radicale e irreversibile trasformazione.
Così, nel turbinio della rivoluzione novecentesca, anche la
categoria del sacro ha subito una profonda revisione, il cui
risvolto forse più estremo è stato la possibilità di allargarne i
confini sino a raggiungere anche territori laici . Il sacro,
insomma, oggi non può più essere solo un discorso legato alla
religione, eppure un nesso continua ad esserci, ed è lo scuotimento
intimo e profondo che genera qualcosa di immensamente grande e
assoluto, qualcosa che appartiene all’intimo più delicato, ma che
anche si riconosce come proprio fin dagli esordi della vita, e che
quindi è universale. Ma non solo, perché il sacro è anche una
categoria difficile da definire, in parte sfuggente, in parte così
forte e netta da rendere inevitabile la ricerca di una qualche
possibilità definitoria. Così Lucio Fontana, con la sua Via Crucis,
ha espresso la tragicità e il tormento della Passione di Cristo
tramite una materia, la ceramica riflessata, manipolata e plasmata
quasi dal dolore stesso, un dolore generatore di masse impegnate in
una partecipazione fisica ed emotiva ad una vicenda umana ed
universale straziante, ecco come si presentano queste 14 stazioni,
come materia sconvolta, lacerata fisicamente ed emotivamente. Herman
Nitsch ha invece imbrattato i paramenti sacri col sangue per far
emergere tutta la carica violenta e drammatica dell’Eucarestia,
della rivoluzione fallita di un Cristo che diviene eroe, un eroe di
cui i fedeli vivono non solo la spiritualità tramite l’ufficio della
messa, ma anche la fisicità, la carne e il sangue che si mangiano
proprio durante la funzione e che diventano come vita infusa
nell’uomo. Oppure, ancora, una forma di nuovo diversa è la luce,
quella calda luce magnetica e purificatrice che per Claudio
Parmiggiani è come una presenza, e che si unisce alchemicamente ad
elementi che esistono anche quando non sembra, come nel caso di
Luce, Luce, Luce del 1968. E poi c’è il lavoro di Marilena Sassi, un
lavoro che da anni è impegnato nella ricerca di uno spirito e di una
verità umana intima e toccante, che si rivela in ogni suo aspetto in
ciascuno dei cicli della sua ricerca, e che qui e ora con questa
performance trova un altro modo di dichiararsi. Eppure, se anche le
origini della vita e delle sue ritualità si ritrovano spesso nelle
sue opere, quello che va a fare Sassi con questa esperienza, non è
solo cercare una nuova visione della storia sacra, ma è andare alla
ricerca dei punti di fusione, di aree di drammaticità estese e
trasversali, che accomunano la Passione di Cristo ad altri percorsi
altrettanto importanti. Lo scopo, insomma, è di trovare altre chiavi
semantiche così come altre possibili incarnazioni della sacralità,
la cui manifestazione ed espressione totale è affidata ad una serie
di processi dalla carica drammatica e simbolica travolgente. Tutto
comincia con la lettura di una poesia di Paul Claudel, la Decima
stazione della Via Crucis, un testo vibrante, estremamente teatrale,
fatto di parole semplici che però stordiscono, tanto parlano per
immagini e tanto danno una visione reale e cruda di una sofferenza
terribile ed estrema. “…La mano s’avventa su Dio e la carne
trasale./ L’universo, toccato alla radice,/ freme fin nella
profondità delle viscere”. É una come vertigine, un senso di
stordimento che fa entrare a pié pari dentro l’azione, un’azione che
di questo stesso stordimento vive e si nutre. Eppure la performance
non deriva da questo testo, non è una sua rappresentazione
teatralizzata, ma un legame resta comunque, un legame profondo e
viscerale perché nasce dalla comune volontà di guardare
un’esperienza solitamente letta in chiave metafisica attraverso gli
occhi e l’anima dell’uomo. Si tratta insomma, di cercare in questa
storia una diversa verità, un messaggio comprensibile se espresso
col linguaggio semplice e diretto di immagini e sensazioni tanto
drammatiche quanto riconoscibili. Il contenuto, allora, non deve più
rispondere alla storia narrata nelle Sacre Scritture, perché quello
che impariamo, con Sassi, è che certe storie appartengono all’uomo
più di quanto egli stesso creda, questa è la Passione, è il crescere
di quel “terribile amore” di cui parla Claudel, un amore che nella
performance diviene danza, musica, ambiente e atmosfera, ma che
specialmente nell’apice catartico finale si manifesta come essenza
della pittura, atto primordiale non solo del dipingere, ma della
creazione stessa. Siamo di fronte alla drammaticità esibita
dell’arte, una drammaticità che prende corpo in ogni declinazione,
dalla poesia alla musica e al teatro, fino al vero e proprio climax
della pittura, non solo presente sin dall’inizio, ma specialmente
impegnata in un continuo e raffinato svelamento di se stessa. Ma
andiamo con ordine, perché la lettura della poesia di Claudel dà
inizio a tutto, non solo ad una danza dal grande crescendo gestuale
e performativo, ma anche all’ingresso in scena di una donna, la
Vergine, che scostando lentamente il velarium che copre la grande
Crocefissione tutta femminile della Sassi, non solo sembra nascere
dalla pittura stessa, ma ricorda un momento straordinario della
storia del Rinascimento, e cioè la Madonna del parto di Piero Della
Francesca . Intanto, le musiche di Peter Gabriel continuano in un
acuirsi di drammaticità che coinvolge anche la danza intorno al
giovane uomo, rannicchiato e parzialmente coperto da un cumulo di
terra. La Vergine si avvicina, e in un vortice insieme di dignità e
forsennata disperazione, libera l’uomo dalla terra, madre
generatrice anch’essa, origine, insieme alla Madonna, di un destino
sconvolgente, un destino atroce che subito si manifesta, perché alla
genesi dell’uomo segue immediata la crudeltà della sua fine: la
Vergine si blocca nel dolore paralizzante e nella stessa spaventosa
paura che già era in Michelangelo, mentre Cristo, nudo, guardando la
tela da cui tutto era cominciato, apre le braccia e assume anch’egli
la posa della Crocifissione. Uno di fronte all’altra, uomo e donna
sono così legati da quel comune destino di dolore che in maniera
diversa strazia entrambi, che recide tanto la vita del figlio quanto
l’emotività di una madre cui viene finalmente riconosciuta la
dignità della sofferenza. Ma diceva Claudel in riferimento a Cristo:
“Tutto si son preso: ma lui resta sangue scarlatto!”. Ed ecco allora
che Sassi entra in scena come sacerdotessa della pittura, una
pittura fatta di terre rosse con cui imbratta il corpo dell’uomo, un
corpo di cui il gesto dell’artista non solo rende manifeste le
profonde ferite, ma che con l’atto stesso del dipingere trova una
nuova nascita, quella di un’arte pulsante di vita, che nel
sentimento e nell’azione ha fondato tutto il suo percorso. E
infatti, l’atto ultimo della performance è la sindone, impronta e
memoria di una Passione, questa, che è nel gesto, nel movimento,
nell’atmosfera di buio e di nebbia in cui è avvolta l’azione, così
come nei singoli lavori che troviamo esposti, che ci guidano in
percorso che ricostruisce tramite un apparato simbolico dalla forza
emotiva fortissima ogni fase della Via Crucis. E poi ci sono quei
corpi dipinti di terra che esibiscono apertamente le loro ferite,
mostrano un’emotività assoluta che permea tanto le carni quanto gli
sguardi, così come i movimenti, le pose, le mani, tutto è come
avviluppato da una crosta sensibile e delicata, che dimostra una
certa fragilità, ma che pure copre e protegge, e che dà nuovo senso
e significato ad ogni minimo gesto. La croce, interpretata in chiave
femminile, è l’emblema di ciascuno di questi passaggi, in cui le
arti si fondono, e la pittura fino alla fine celebra la sua capacità
di far parlare la vita, del resto, lo abbiamo detto, quando tutto
finisce a rimanere è la sindone, e per Marilena Sassi non è un caso,
in fondo, non è stata proprio la sindone il primo documento
pittorico del primo esempio di una “performance” legata al corpo?
Name: Edoardo Di
Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 01/12/2006
Time: 15.32.31
Testo
Martedì 5 dicembre 2006
alle 18.30 presso la nuova sede espositiva dell'Associazione
Culturale Azimut in Piazza Palazzo di Città 8 a Torino, di fronte al
Municipio, si inaugura la personale della videoartista Francesca
Maranetto Gay, vincitrice del Premio Giuria di Qualità IoEspongo
ottava edizione, a cura di Edoardo Di Mauro. La mostra prosegue fino
al 23 dicembre, dal lunedì al sabato orario 12-18, catalogo in
galleria. Info : 011/5692009 contatti@associazioneazimut.net
http://www.associazioneazimut
net www.fmgayvideoarte.org
Name: Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 01/12/2006
Time: 15.34.48
Testo
Mercoledì 20 dicembre
alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra di Aurelio Caruso che
presenta i disegni illustrativi del mese di marzo dell’agenda
Sartori 2007 DI – SEGNO IN - SEGNO Saranno esposti 31 disegni, di
straordinaria fattura, che interpretano in maniera inequivocabile la
bellezza, ora pura e candida, ora maliziosa e provocante, di una
giovane e bella ragazza. L’artista, in questo suo ciclo di disegni,
nel mettere in risalto le sinuosità tipiche della gioventù, si
compiace in maniera quasi narcisistica di come le sue figure
prendono forma attraverso il gesto della sua mano. L’agenda verrà
presentata presso la galleria d’arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9
Palermo. La mostra sarà presentata dal critico d’arte Vinny Scorsone
e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2007 orario dalle 17.00 alle
20.00, costo dell’agenda € 15.00. Palermo, 30/11/2006 Studio 71
L’addetto stampa Mariella Calvaruso
Name: Stefano
Pasquini - Associazione Darth
Email: info@darth.it
From: Molinella (Bologna)
Date: 02/12/2006
Time: 09.08.49
Testo
NATALE AL QUADRATO
Questo dicembre, il Comune di Molinella apre le porte all’arte
contemporanea con una serie di eventi domenicali in giro per la
città organizzati con la collaborazione della galleria L'Arte di
Molinella e l'Associazione Culturale Darth di Bologna. Ogni domenica
dalle 14 alle 18 la città si illuminerà di azioni, mostre,
performance, laboratori didattici, installazioni e musica. PRIMO
PREMIO DELLA PERFORMANCE DI STRADA NATALE AL QUADRATO vede per la
prima volta a Molinella il Premio della Performance di Strada.
Durante le quattro domeniche di dicembre le strade si affolleranno
di saltimbanchi, teatranti, buskers e performance d’arte e di
musica. Il pubblico sarà travolto da una corrida di happening che
accompagneranno gli altri eventi della manifestazione. Le
performance si terranno dalle ore 14.00 alle ore 18.00; una
commissione giudicatrice deciderà quali sono le migliori con l’aiuto
del pubblico cittadino, e alla fine delle quattro giornate decreterà
il vincitore dei mille euro in palio. BAZAR DELL’ARTE Ogni domenica
dalle 14 alle 18 nei piani superiori di Torre Santo Stefano il Bazar
dell’Arte vi avvicinerà all’arte contemporanea in maniera vivace e
divertente. gli artisti Gulia Casula, Rosaria Dara, Fabio Di
Camillo, Dragoni-Russo, Marco Ficarra, Indaco Design, Marco Maggi,
Cesare Marretti, Sabrina Muzi, Stefano Pasquini, Simone Rondelet,
Sandra Sisofo, Irena Tieri, Adriana Torregrossa ed altri vi
proporranno opere d’arte per tutte le tasche. Un must per vincere la
paura di non capire l’arte contemporanea! LA GROTTA (UQ0603)
Installazione interattiva nel piano terra di Torre Santo Stefano
dell’artista Stefano Pasquini. La mostra, che prevede l’interazione
del pubblico per il suo funzionamento, sarà visitabile tutte le
domeniche dalle 14.00 alle 18.00. LABORATORI ARTISTICI Domenica 3
Dicembre, ore 15.00 Laura Marta Serri presenta “Viaggi intorno al
cuore”, un laboratorio didattico per bambini dai 7 agli 11 anni per
scoprire quali sono i sentimenti che fanno scaturire la nascita di
un’opera d’arte. I bambini saranno invitati a creare un diario
tattile e artistico personale da conservare. Domenica 10 Dicembre,
ore 15.00 L’artista e docente di educazione artistica Paolo Beretti
invita grandi e bambini a partecipare al suo laboratorio sull’arte
dei Madonnari. Gessetti colorati saranno a disposizione di tutti per
imparare le tecniche basilari di questa antica tecnica di
decorazione di strada. Domenica 17 Dicembre, ore 15.00 Gli artisti
Mauro e Andrea Hafsi vi faranno scoprire le tecniche e la magia del
mosaico. Il pubblico avrà a disposizione tessere, tasselli e vetro
colorato per poter creare esempi di mosaico personalizzato. Il
mosaico è una delle tecniche artistiche più antiche, di cui Mauro e
Andrea si fanno ambasciatori contemporanei. Domenica 24 Dicembre,
ore 15.00 Il fotografo Stefano Stagni, del leggendario Studio
Serrap, presenta “Segreti della Fotografia Digitale”, un laboratorio
teorico e pratico per scoprire tutte le potenzialità nascoste della
tua macchina fotografica digitale ed ottenere così il meglio dalle
tue fotografie. Si invitano grandi e bambini ad assistere al
laboratorio muniti della propria macchina fotografica e di essere
pronti a alla sperimentazione. Tutti i laboratori si tengono nella
tenda riscaldata in Piazza Anselmo Martoni. Le immagini dei
risultati artistici dei laboratori saranno scaricabili online sul
sito www.darth.it/natalealquadrato. COME RAGGIUNGERE MOLINELLA:
Molinella è a 35 km da Bologna e a 30 km da Ferrara. L’uscita
autostradale più vicina è Bologna-Interporto sull’A13
Bologna-Padova. All’uscita svoltare a sinistra e seguire le
indicazioni per Molinella. Da Bologna è raggiungibile in treno dalla
Stazione Centrale. Di domenica ci sono treni dalle 12.30 alle 20.24
ogni 30 minuti circa. In auto è raggiungibile da Via San Donato,
proseguendo per Granarolo e seguendo le indicazioni per Molinella.
Da Ferrara il collegamento ferroviario è con Portomaggiore, con
treni domenicali ogni due ore cira. In automobile, uscire dalla
città per Via Ravenna, prendere la SS16 per Gabanella, San Nicolò,
seguendo le indicazioni per Molinella. I servizi autobus ATC e ACFT
di domenica sono sospesi. Ulteriori informazioni sugli orari e gli
artisti delle performance saranno aggiornate in tempo reale alla
pagina www.darth.it/natalealquadrato.
--------------------------------------------------------------------------------
www.darth.it - www.gallerylady.it - www.comune.molinella.bo.it
Name: Valter Boj
Email: valterboj@gmail.com
From: Torino - Palazzo San Giorgio
Date: 06/12/2006
Time: 13.20.34
Testo
SPAZIO ESPOSITIVO:
Direzione Generale Area Nord-Ovest Banca Antonveneta – ABN AMRO
Palazzo San Giorgio – via Bogino 31 – Torino tel. 0115598798 TITOLO
EVENTO: VALTER BOJ “Di che colore è il tuo cielo?” DATA VERNISSAGE:
12 dicembre 2006 ABSTRACT DI PRESENTAZIONE: Valter Boj, in
collaborazione con Banca Antonveneta – ABN AMRO, Enel, I.B.R. s.r.l.
e Galleria San Carlo Milano, inaugura virtualmente il 12 Dicembre
2006 nei locali della direzione dell'area nord-ovest della Banca
Antonveneta – ABN AMRO, la mostra: “Valter Boj: di che colore è il
tuo cielo?”. La mostra ha il patrocinio della Città della Ceramica
AiCC. Seguirà nel mese di febbraio 2007 una nuova inaugurazione
ufficiale con la presentazione di una monografia relativa alle opere
degli ultimi 5 anni del Maestro Valter Boj. La monografia sarà
accompagnata da un cd che presenta il maestro al lavoro col
sottofondo delle musiche di Giampiero Reverberi, legato al Maestro
Boj da una amicizia di vecchia data. In occasione del vernissage, il
12 dicembre, e successivamente a tutti i visitatori, verrà omaggiata
una stella in ceramica realizzata dall'artista, accompagnata da un
testo augurale dell'Ing Stefano Collina, presidente della Città
della Ceramica. Questo evento rappresenta il consolidamento delle
varie attività socio-culturali tra Valter Boj e la banca Antonveneta
– ABN AMRO. Citiamo tra le altre: monumento “L'eco del mare” per la
città di Albissola; “Progetto Arte Natura” a favore del WWF dove
sono stati coinvolti tutti gli enti della Liguria; “Gli artisti e la
ceramica oggi” presso la Galleria Exalibur di Novara; “Non c'è
futuro senza presente” alla Galleria San Carlo di Milano; “Le mani
di D'io” installazione organica a Euroflora 2006- Genova; “Centrali
aperte” per Enel – Bardonecchia, La Spezia, Entraque. ORARI APERTURA
quelli della banca: 8,30-13,35 13,45-16,30 BIGLIETTO ingresso
gratuito. PATROCINI Patrocinio della Città della Ceramica AiCC, in
collaborazione con Enel, galleria San Carlo Milano, I.B.R. s.r.l.
CURATORE Rino Tacchella ARTISTA Valter Boj ALTRE MOSTRE: 24-27
Novembre 2006 Strasburgo – St-Art (11 edizione) 1-5 Dicembre 2006
Flanders Expo Gent – Belgium: Lineart 25 – the Art Fair SITO WEB:
http://www.valterboj.com
In allegato: Locandina Mostra Torino Nota del Curatore Rino
Tacchella
Name: Montella
Email: fyesbm@tin.it
From: Taranto
Date: 06/12/2006
Time: 13.22.40
Testo
Spazioarte “IL
SOPPALCO” di Nuccia Pulpo C.so Umberto 136 – 74100 Taranto Tel:
0997770037 Cell:3394586585 e-mail: ilsoppalco@libero.it Da domenica
10 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007, nell’accogliente Spazioarte “IL
SOPPALCO” sito in .so Umberto 136 – Taranto sarà possibile visitare
la mostra collettiva “Interpretazioni natalizie. L’Albero
nell’immaginario dell’artista”. La mostra rientra nelle
manifestazioni organizzate per il Telethon BNL. La mostra resterà
aperta dal 10 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007, compresa la domenica
Mattina: dalle ore 10. alle 12.30 Pomeriggio: dalle ore 17.00 alle
20.00 Chiuso il lunedì e giovedì mattina SCHEDA DELLA MOSTRA La
mostra collettiva “Interpretazioni natalizie. L’Albero
nell’immaginario dell’artista” nasce da una idea della pittrice e
curatrice Nuccia Pulpo la quale, avendo già da anni avviato una rete
di scambi con artisti internazionali, ha coinvolto gli stessi a
realizzare un “Albero d’autore”, albero che rappresenti in qualche
modo un simbolo natalizio ma che esca fuori dagli schemi che siamo
abituati a vedere normalmente. L’idea è piaciuta molto agli artisti
e vede la partecipazione di: Daria Musso, Claudio Pagone, Alessandro
Ponticelli, Elio Rizzo, Nuccia Pulpo, Marianna ed Emilio Cattolico,
Antonella Zinno, Vincenzo Montella, Setyo Mardiyantoro, Mario
D’Imperio, Enza Fasano. I materiali scelti dagli artisti sono
svariati, si va dal legno alla fotografia, dalla ceramica alla
carta, si potranno visionare inoltre opere inedite che al meglio li
rappresentano. La mostra avrà anche una valenza umanitaria dal
momento che rientra nelle manifestazioni organizzate per il
Telethon. All’interno dello Spazioarte “IL SOPPALCO” ci sarà un
salvadanaio e quanti visiteranno la mostra potranno, volendo, fare
anche una piccola offerta destinata alla ricerca, sarà un modo per
visitare una mostra originale e compiere anche un gesto di
generosità. La grande maratona Telethon sarà inaugurata a Taranto
presso le sedi della Banca Nazionale del Lavoro giorno 15 dicembre
2006 dal Presidente della Provincia Dott. Gianni Florido. Spazioarte
“IL SOPPALCO” di Nuccia Pulpo C.so Umberto 136 – 74100 Taranto Tel:
0997770037 Cell:3394586585 e-mail: ilsoppalco@liber
Name: Zerynthia
Email: zerynthia@zerynthia.it
From: Roma
Date: 06/12/2006
Time: 13.26.30
Testo
December 11th 2006 - 7
pm (until January 31st 2007) “DEPOSIZIONE” Jimmie Durham and Jannis
Kounellis’ collective exhibition at RAM presents installations
created especially for this event. Both artists are open to
confrontation realizing a new idea of collective exhibition that
joins two different kinds of narration. As Kounellis said it is “
more interesting than the exhibitions we did in the past” pointing
out the subject of diversity as the starting point of their line of
argument. However, they share some ideas in their interpretation of
the concept of Deposition. Deposition is for Kounellis “an emotional
hypothesis at first, then a critical one and finally something
different . It is not a description. It is like a ghost that wanders
about and gives the work its title”. As far back as 1975, at the
Galleria Pieroni (Pescara), Jannis Kounellis had approached the
issue of deposition with reference to Marat’s death in the painting
by David. The work Kounellis has created for the present exhibition
is made up of different canvasses “deposed” on surfaces belonging to
everyday life: some tables and a cot. The union of the historical
and poetical drama of reality comes back, the presence of the
world-as-life comes into the installation to give voice and weight
to collective history. Kounellis states the importance of language
in asserting diversity. He maintains that the message of the artist
needs a very exact linguistic definition in order to be incisive.
Language becomes the instrument that opens to dialectics and helps
to acquire a new kind of freedom. To Durham, the idea of
“Deposition”, stripped of its religious meaning, presumes the choice
of a steady, safe and secret place. The artist shows us a carpet of
broken wine glasses and on top of a ladder the spirit of the work:
an obsidian stone. The artist recalls a very recurrent topic in his
poetic: transformation of materials. The obsidian, breaking the
glasses, transforms rather than destroys, it changes the shapes and
the use of an object, it translates one object into another.
Deposition in Durham’s work equals destruction. The stone, the
“movie star” of the work, as the artist loves to call it, finds its
established and fixed place in the act of transformation of the
material. The artist states “…Destruction is the stable place for
the stone. But you can’t destroy material, you can destroy its use,
a shape. If I came to your house and I brake your wine glasses that
is just criminality but if I buy them and break them it’s not
criminality, it’s not destruction, it’s transformation that looks
like destruction. So when I speak about destruction of wine glasses
I don’t really mean that they are destroyed, they change so that
they can help that beautiful black stone”. Jimmie Durham and Jannis
Kounellis give voice to “localities”, they are dialectic poles of
modernity. The two artists are representatives of two diversities
that reflect diametrically opposed contexts. Their references rely
on bases that belong to History and to collective memory. RAM_Via
Conte Verde, 15 - 00185 Rome - +39/ 06 44704249
www.radioartemobile.it - info@radioartemobile.it -
www.soundartmuseum.net
Name: Marta
Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Noto - Teatro Comunale
Date: 06/12/2006
Time: 13.28.49
Testo
Inaugurazione: Domenica
17 Dicembre ore 18.30 A cura di: Marta Casati e Michele Romano
Luogo: Teatro Comunale Vittorio Emanuele - Sala Dante Permanenza:
Dal 17 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007 Domenica 17 Dicembre alle
ore 18.30 avrà luogo l’inaugurazione della personale d’arte
contemporanea di Enzo Bauso dal titolo Officine Liquide.
L’ambientazione è delle più imponenti: la Sala Dante del Teatro
Comunale Vittorio Emanuele di Noto. Il contenuto è dei più
essenziali e puristi: i ferri, i plex, i vetri, i chiodi, le resine
di Enzo Bauso. La mostra, a cura di Marta Casati e Michele Romano,
nasce in collaborazione e con il Patrocinio della Regione Sicilia -
Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali e alle Autonomie
Locali e del Comune di Noto. Scrive Marta Casati in catalogo: La
crudezza di certi substrati mette di fronte ad una scelta: o imporsi
(e illudersi) di poter dominare la potenza che tale sostanza
possiede ed emana o accettare che tale forza si promulghi in totale
autonomia, mettendo l'ego accentratore di colui che la manipola in
un piano - solo in un primo momento - secondario. La seconda
opzione, che a prima vista arrendevole e volta a una sorta di
mentale sconfitta, è la vincente. Solo offrendo alla materia la
concreta possibilità di gestirsi, le si offre la via della libertà.
I componenti che la compongono, tecnici e strutturali, non sono così
corrotti da strategiche forzature o violenti imposizioni. Enzo Bauso
ha capito l'importanza di questo processo. Tutela la materia che ha
dinanzi, non solo. Concede che questa faccia il proprio trionfale
ingresso, magistralmente e tirannicamente. Il pensiero di una mente
creatrice non è così violato, né il suo valore è diminuito o
represso. Anzi. Così Michele Romano in catalogo: Chiodi, specchi,
ferri e resine, sono gli oggetti testimoni di un delitto della pura
mescolanza cromatica, un alchemico intervento che trasmuta l’essere
in laboratorio corporale. Immagini e fessure scrutano una intima
narrazione che sublima l’artista nella sua estrema e ricercata
coscienza di sé e del suo essere estremo, un Bauso di apparente
trasgressione, ma che invece in questo nuovo millennio rigenera la
nuova contemporaneità visiva di frammenti storici con interventi
poveri ed estremi. [...] Un vetro segnato,forato e lineato
involontariamente da un casuale evento si narra come una new emotion
etica e sensoriale, la narrazione a retablo o seriali rettangoli di
immagini sovrapposti conducono il curioso e frastornato visitatore
ad un odeporico viaggio dell’anima, una trasmigrazione di segni che
concettualizzano un’ipotetica arte povera in contesti di puro
visibilismo dell’esistenza. Enzo Bauso è nato nel 1967 a Siracusa
dove vive e lavora nella sua officina/studio. Tra i principali
eventi espositivi: 2000 – Spazi Aperti - Siracusa Galleria Civica
d’Arte Contemporanea Montevergini. G. A. I. – Giovani Artisti
Italiani 2003 – Umbrella, Installazione – Catania - Mercati Generali
2004 – Necessary Kids, Work Shop – Siracusa - Galleria Civica D’arte
Contemporanea Di Montevergini 2005 – Nice To Meet You – Siracusa –
Piazza Duomo 2005 – Cunei In Ferro – Siracusa – Palazzo Greco,
Fondazione Inda. 2005 – Nice To Meet You – Catania - Mercati
Generali 2006 – Migrazioni – Siracusa – Palazzo Del Governo 2006 –
Metropolis, Installazione – Siracusa – Piazza San Rocco. 2006 –
Bonelli Lab – Canneto Sull’Oglio – Mantova 2006 – Artisti Per Alcamo
– Alcamo Inaugurazione: 17 Dicembre 2006 ore 18.30 Permanenza: Dal
17 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007 Ingresso libero. Catalogo in
galleria. Visitabile tutti i giorni. Orari: dalle 9.00 alle 13.00;
dalle 16.00 alle 20.00 Informazioni: tel. 338.3971459 website:
www.officineliquide.com mail: enzobauso@officineliquide.comml>christmas
shoes</a>
Name: Edoardo Di
Mauro
Email: edoardodimauro@tiscalinet.it
From: Torino
Date: 12/12/2006
Time: 17.31.19
Testo
Venerdì 15 dicembre
dalle 19 alle 23 presso la Fusion Art Gallery, piazza Peyron 9 g
Torino, si inaugura "Intersezioni : 6 + 6" progetto espositivo di
Natasha Bordiglia. Allestimento della rassegna a cura di Natasha
Bordiglia e Edoardo Di Mauro. Espongono : Emmanuel Babled, Joao
Camisola, Joao Felino, Andrea Frank, Michele Gervasutti, Ale
Guzzetti, Ritsue Mishima, Luca Nichetto, Elisa Pavan, Gianluca
Rosso, Giancarlo Scagnolari, Walter Vallini. Fino al 23 gennaio 2007
martedì, giovedì e venerdì 16.30-19.30 o su appuntamento. Patrocinio
: Regione Piemonte Ufficio stampa : Marcella Germano 339/3531054
Info : 335/6398351
Name: Antonietta
Campilongo
Email: anto.camp@fastwebnet.it
From: Roma
Date: 12/12/2006
Time: 17.33.05
Testo
Prima Edizione 2006
www.fuoriraccordo.it PROGRAMMA DAL 14 AL 17 DICEMBRE GIOVEDÌ 14
DICEMBRE 2006 APERTURA Aula consiliare Municipio XV Ore 15,00
Presentazione della prima edizione del Visioni Fuori Raccordo Film
Festival. Presentazione della mostra La città, lo sguardo, a cura di
Ida Mitrano. DINTORNI Il Mitreo Ore 15,30 Inaugurazione della mostra
di pittura, scultura e fotografia: La città, lo sguardo. Espongono
gli artisti: Antonietta Campilongo, Fabio Massimo Caruso, Antonella
Catini, Pier Maurizio Greco, Leandro Lottici, Andrea Marcoccia,
Silvia Mattioli, Monica Melani, Adamo Modesto, Mauro Molle, Sergio
Natale, Sabrina Ortolani, Giuliano Pastori, Giampiero Pecorini,
Teresa Pollidori, Maria Rosaria Stigliano. La mostra sarà visitabile
compatibilmente con le proiezioni, come da programma del Festival,
nonché nei seguenti giorni ed orari dedicati: Sabato 16 e Domenica
17 dalle 10.00 alle 13.00; Lunedì 18 e Martedì 19 dalle 17.00 alle
20.00. Ore 16,00 Presentazione del progetto RELAB-rendering lab a
cura di LAit. ARCHIVIO Il Mitreo Ore 16,30 Edili (24’) di Mario
Curti e Ennio Lorenzini, 1963, conservato presso AAMOD. CONCORSO Il
Mitreo SEZIONE SCUOLA Ore 17,00 La via degli angeli (10') dei
ragazzi del Liceo “Kant” SEZIONE FICTION Ore 17,15 Anatra del Tevere
in salsa di pinoli (17') di Claudio K SEZIONE DOCUMENTARIO Ore 17,40
Mi chiamo Iole (17') di José Carlos Alexandre SEZIONE FICTION Ore
18,00 Limbo (23') di Roberto Di Vito SEZIONE DOCUMENTARIO Ore 18,30
Le solite storie (60') di Arianna Felicetti Ore 19,30 Le mille e una
notte di via Malagodi (23') di M. Canofari, E. De Blasio, N.
Papapietro e C. Romano Ore 20,00 Il giardino di Ararat (36') di
Manfredi Marchetti SEZIONE FICTION Ore 20,45 Aria (26') di Claudio
Noce FUORI CONCORSO Il Mitreo Ore 21,15 “APPUNTI ROMANI” (56') di
Marco Bertozzi. Incontro con l’autore.
Name: Macro
Email: macro@comune.roma.it
From: Roma
Date: 17/12/2006
Time: 14.52.09
Testo
MACRO la collezione,
opere scelte 2 dicembre 2006 . aprile 2007 La collezione capitolina
d’arte contemporanea, conservata negli spazi di MACRO, raccoglie
un’importante serie di opere acquisite dal Comune di Roma a partire
dagli anni Sessanta. Dal 2 dicembre 2006 fino ad aprile 2007 è
esposta una selezione di opere presso le Sale MACRO. Tra gli
artisti: Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Tommaso Cascella,
Enrico Castellani, Mario Ceroli, Pablo Echaurren, Titina Maselli,
Alfredo Pirri, Luca Patella, Luca Pignatelli, Cristiano Pintaldi,
Oliviero Rainaldi, Giuseppe Uncini. mostra: MACRO . La Collezione
(opere scelte) a cura di: Danilo Eccher sede: MACRO. Via Reggio
Emilia 54 . Roma durata: 2 dicembre 2006 – aprile 2007 orari:
martedì-domenica: 9.00-19.00 chiusura biglietteria: 18. 30 festivi:
9.00 - 14.00 chiuso il lunedì biglietto: 1 euro info: t. 06
671070400 f. 06 8554090 macro@comune.roma.it www.macro.roma.museum
servizi didattici: dipartimento t. 06 671070426 servizi al pubblico:
bookshop, mediateca, videoteca, postazioni multimediali ufficio
stampa: macro@comune.roma.it t. 06 671070415 adicorbetta
comunicazione comunicazione@corbetta.org
Name: CASORIA
CONTEMPORARY ART MUSEUM
Email: casoriacontemporaryartmuseum@hotmail.com
From: Napoli
Date: 17/12/2006
Time: 14.54.29
Testo
CASORIA CONTEMPORARY
ART MUSEUM
http://www.casoriacontemporaryartmuseum.com/ita/porgram.htm
selfportrait_a show for Bethlehem_show for Peace MEDIA ART
EXHIBITION Una grande mostra di arte multimediale organizzata a
Napoli 361 artisti da 50 nazioni 51 fotografi digitali, 42 video
artisti, 18 artisti multimediali, 150 artisti di sound art, 100
artisti di scrittura creativa multimediale 16 dicembre 2006 – 16
gennaio 2007 INAUGURAZIONE: 16 dicembre 2006 ore 18.30 CURATORI:
Agricola de Cologne Antonio Manfredi UN PROGETTO IDEATO DA:
Media/Art/Cologne powered by NewMediaArtProjectNetwork]:||Cologne
ORGANIZZATO DA: International Contemporary Art Center|Naples
RASSEGNA ITINERANTE DI ARTE MULTIMEDIALE IN COLLABORAZIONE CON: Al
Kahf Gallery Bethlehem | Palestine MAC - Museo Arte Contemporaneo
Santa Fe | Argentina Officyna Art Space Szczecin | Poland MACRO -
Museum of Contemporary Art Rosario | Argentina CONCEPT Italiano
Selfportrait – a show for Bethlehem – show for Peace è una rassegna
itinerante di arte multimediale curata da Agricola de Cologne e da
Antonio Manfredi con la collaborazione del New Media Art Project
Network di Colonia in Germania, della Kahf Gallery
Bethlehem_International Center/Palestina, del MAC_Museo Arte
Contemporaneo Santa Fe/Argentina, del MACRO_Museo Arte Contemporaneo
Rosario/Argentina, dell’Officyna Art Space Szczecin/Polonia e del
Casoria Contemporary Art Museum/Napoli, Italia. 361 artisti, con 260
opere multimediali, audio, video e fotografiche e con 100 testi di
scrittura creativa e poesia visiva, espongono nei musei citati con
la volontà di rappresentare una finalità univoca: usare uno stesso
linguaggio di pace. L’ operazione troverà la propria conclusione il
16 dicembre 2006 al Casoria Contemporary art Museum che acquisirà
tutte le opere in mostra, arricchendo così la sua già vasta
collezione internazionale permanente. I lavori presentati sono la
metafora di un codice universale espresso attraverso gli attuali
mezzi di comunicazione come la fotografia, il video ed il computer.
Gli autoritratti esposti sono i volti degli artisti, sono la
presenza e l’affermazione di un’esistenza volta alla cancellazione
di ogni separazione culturale. Immagini forti e pose classiche per
parlare di un argomento avulso da ogni generalizzazione e
banalizzazione. L’osservazione quotidiana della situazione in Medio
Oriente (o in qualunque altro luogo dove la guerra è la normalità)
attraverso i mass media ha portato ad una desensibilizzazione
dell’argomento, ad una abitudine visiva, che viene finalmente
interrotta grazie alle immagini della mostra, trasformandosi in un
messaggio dal forte impatto emotivo. La citazione delle torture
perpetrate durante le guerre, la simbologia di espressioni di una
cultura diversa, le parole e i suoni di un popolo sono i soggetti
delle opere esposte. Il modus espressivo è spesso di rottura, la
rappresentazione di una denuncia verso l’ingiustizia di una “guerra”
voluta da pochi grandi e potenti o più semplicemente la visione di
una routine diversa, legata a nuove percezioni del
vivere\sopravvivere. La voce che vuole essere ascoltata, quella che
chiede la pace attraverso l’arte, è la voce degli artisti a cui è
negato il quotidiano e l’espressione del proprio mondo artistico. In
un “non luogo”, dove c’è solo la guerra, l’arte continua ad esistere
e ad affermare la propria verità. English Selfportrait – a show for
Bethlehem – show for Peace is a travelling exhibition cured by
Agricola de Cologne and Antonio Manfredi in collaboration with the
New Media Art Project Network in Cologne - Germany, of the Kahf
Gallery Bethlehem_International Center/Palestina, of the MAC_Museo
Arte Contemporaneo Santa Fe/Argentina, of the MACRO_Museo Arte
Contemporaneo Rosario/Argentina, of the Officyna Art Space
Szczecin/Poland and of the Casoria Contemporary Art Museum/Naples,
Italy. 361 artists, 260 multimedia, audio and video works, 100 texts
of creative writing and visual poetry with one aim: using a common
language of peace. The first day of the exhibition is December 16th,
2006 at the Casoria Contemporary Art Museum, the museum that will
receive all the works of the exhibition, thus enriching its already
large permanent international collection. All of the works are a
metaphor of an universal code which expresses itself by means of
contemporary media, such as photography, video and computers. The
pictures exhibited here are the self-portraits of the artists, are
the affirmation of a life aimed to the abolition of any cultural
differences. Strong images and classic poses and a topic where no
generalisation is allowed. The daily observation of the current
situation in Middle East (or of any other country where war is part
of the everyday life) through mass media has led people to be less
sensitive to the topic, to be used to it also visually speaking. The
images of the exhibition want to put a break to this situation and
offer strong emotions. The tortures perpetuated during wars, the
symbolic expression of a different culture, the words and sounds of
a different language are the subjects of the works of this
exhibition. The attitude of these artists is often to refuse or
protest against the injustice of a war "sponsored" by a few powerful
men. Sometimes it is just the vision of a different routine, related
to a new perception of living/surviving. The voice that wants to be
listened to, that wants to claim peace through art, is the voice of
the artists whose everyday life and expression of their own artistic
way is denied. In a "non-place" where there is just war, art still
exists and affirms its own identity.
Name: Gabriella
Fossali
Email: fossali@tiscali.it
From: Milano
Date: 21/12/2006
Time: 13.04.03
Testo
MITO, SENSO E PASSIONE
Il carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali, OPERE
1979-2002. Mostra antologica sull’opera del pittore Gino Fossali
(1940 – 2002) promossa da Provincia di Milano/Settore beni
culturali, arti visive e musei a cura di Giorgio Seveso Milano,
Spazio Guicciardini, Via Guicciardini 6 Dall’11 gennaio al 9
febbraio 2007 dal lunedì al venerdì, 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30;
sabato e festivi chiuso Ingresso libero Inaugurazione: mercoledì 10
gennaio, ore 18:00 La retrospettiva “MITO, SENSO E PASSIONE – Il
carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali” a cura di Giorgio
Seveso, già proposta nel novembre del 2005 ad Atene, riunisce
dipinti, pastelli a olio, disegni (circa 50 opere) del periodo più
interessante della produzione pittorica dell’artista: il periodo
cosiddetto “mitologico” (1979 – 2002). Viene anche documentata la
vita dell’artista (fotografie, documenti, manifesti) tra Italia,
Grecia e Francia. La mostra è un omaggio al pittore, prematuramente
scomparso, la cui opera costituisce una rivisitazione, peraltro
assai personale e affascinante, del Mito greco. Le opere di Fossali
(popolate da dei e semidei, fauni e ninfe, satiri e baccanti), i
suoi temi, le sue trasfigurazioni fanno di lui un artista di
crepitante spessore lirico, di complessa ricchezza interiore. Gino
Fossali, nato a Pieve di Cadore (Bl) nel 1940 e morto a St.Etienne
(F) nel 2002, formatosi nell’ambiente milanese delle avanguardie, si
diploma al Liceo Artistico e frequenta il Corso triennale del Nudo
all’Accademia di Brera. La sua ricerca, muovendo da un linguaggio
espressionista, si concentra su alcune tematiche sociali e sul
disagio esistenziale, come in “Vajont: 9 ottobre 1963”, Venezia
(1965). E’ del 1975 il Trittico della violenza, esposto nella mostra
“Aspetti della ricerca figurativa 1970-1983”, alla Rotonda della
Besana, Milano (1984) a cura dell’Istituto di Storia dell’Arte
dell’Università Statale. L’interesse per il Mito e il recupero
letterario e simbolico del mondo greco apre una nuova fase di
ricerca, come in “Mito e realtà”, Nauplia - Grecia (1979), e in
“Omaggio a Theodorakis”, Roma, Palazzo dell’Artigianato (1988). Nel
1980 riceve l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano e dal 1981 è
socio della del Museo della Permanente di Milano. Oltre a numerose
mostre personali, partecipa a più di 120 mostre collettive in Italia
e all’estero. Espone il ciclo della “Pythia” alla Galleria Ciovasso,
Milano (1998) e all’Hôtel de Ville di Le Lavandou (Var, Costa
Azzurra, Francia), nel 1999. Affascinato dalla luce del Midi, come
tanti pittori del ‘900, abita a Le Lavandou per molti mesi all’anno,
vivendo lì la sua ultima feconda stagione creativa. Informazioni al
pubblico: Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e
musei, tel. 02.7740.6315 www.provincia.milano.it/cultura
www.ginofossali.it Ufficio Stampa: Provincia di Milano/Cultura, tel.
02.7740.6368/6388/6359
Name: Tartaglia
Arte
Email: simona@tartagliaarte.it
From: Roma
Date: 21/12/2006
Time: 13.05.23
Testo
NADIA HASHISH “Un
viaggio in luoghi senza tempo” mostra personale 22 Dicembre – 22
Gennaio 2007 A cura di Riccardo Tartaglia inaugurazione venerdì 22
dicembre 2006 dalle ore 20,00 presso IL TAJUT Ristorante vineria Via
S.Giovanni in Laterano n.246, Roma l’esposizione rimarrà aperta sino
al 22 gennaio 2007 dalle ore 20 all’ 1,30 info: organizzazione
artistica galleria Tartaglia Arte tel.06 4884234 -
gallerie@tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.com Venerdì 22
Dicembre 2006 alle ore 20,00, presso il ristorante vineria IL TAJUT,
via S.Giovanni in Laterano n. 246 Roma, sarà inaugurata la mostra
personale di Nadia Hashish in cui verranno esposte 15 opere della
sua ultima produzione. In occasione della serata inaugurale ci sarà
una piccola degustazione di prodotti tipici friulani e per chi
volesse IL TAJUT propone 3 menu creati apposta per l’evento (per
prenotazioni tel.3496418088). L’esposizione, curata da Riccardo
Tartaglia, rimarrà aperta sino al 22 gennaio 2007 dalle ore 20,00
all’1,30. Nadia Hashish nasce al Cairo (Egitto) nel 1953 ma vive a
Montecelio, vicino Roma. Pittrice autodidatta, sperimenta diverse
tecniche: carboncino, tempera, china, acquerello, fino ad approdare
alla tecnica ad olio a cui si avvicina frequentando la scuola del
maestro Elverio Veroli. Nadia scopre però, ben presto, di non amare
le costrizioni dettate dalle regole accademiche; si distacca così
dalla scuola per iniziare un suo percorso di ricerca artistica.
Spunti e motivazioni vengono ricercati dalla Hashish nel suo
passato, nel suo oriente da cui i ricordi plasmano vita, sembianze
sfumate fatte di colori tenui e delicati, stesi da pennellate fluide
che creano ombre e luci, protagoniste dei suoi quadri ma anche della
sua anima. Artista dal temperamento calmo e silenzioso si avvicina
sempre più ad un genere surreale dove la solitudine beata viene
finalizzata alla creatività. La sua pittura evoca volti in penombra,
paesaggi sabbiosi, forme pure che si contrappongono alle dissolvenze
dello sfondo. Ispirazione costante, maestro e guida nel suo cammino
artistico è l’oriente con i suoi paesaggi, isole, scogli, tuareg
immersi nel deserto che racchiude l’immensità del silenzio. Visioni
solitarie che invitano all’introspezione, luoghi dove il tempo
scorre piano quasi per aiutarci a cogliere tutto ciò che di bello
c’è attorno a noi. Atmosfere esotiche dai contorni rarefatti,
misteriose, affascinanti invitano al sogno e al profondo fluire dei
pensieri. La natura, muta, sembra celare segreti e misteri
tramandati nei secoli, la sabbia come fosse un tesoro, ne custodisce
l’essenza. … Silenzio e solitudine… diventano, nei quadri di Nadia
Hashish, l’occasione di scoprire i tesori celati nei meandri
dell’animo umano, stupore nei confronti dello spettacolo della
natura, piacere di sostare nell’angolo di un antico paese e
respirarne il fascino..(G.P.) Ufficio Stampa: Anatrini Simona
Tel./Fax +39 06 4884234 E-Mail simona@tartagliaarte.it
www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it NADIA HASHISH “A trip
in places without time” Personal shows 22nd December- 22nd January
2007 Edited by Riccardo Tartaglia Inauguration Friday 22nd December
2006 from 20 o’clock near IL TAJUT Restaurant vineria Via S.Giovanni
in Laterano n.246, Rome the exposure will remain open up to 22nd
January 2007 from 20 till 1,30 info: Artistic organization Galleria
Tartaglia Arte tel.06 4884234 - gallerie@tartagliaarte.com -
www.tartagliaarte.com Friday 22nd December 2006, at 8pm, near the
restaurant vineria “Il TAJUT”, via S.Giovanni in Laterano n. 246
Rome, will be inaugurated the personal show of Nadia Hashish, in
which will be exposed 15 art-works of her most recent production.
“Il TAJUT”, on the occasion of the inaugural evening, is going to
propose a tasting of wines and typical products of Friuli. The
exhibition, edited by Riccardo Tartaglia , will remain open up to
22nd Jenuary 2007 from 20 till 1,30. Nadia Hashish was born to Cairo
(Egypt), and her origin have always influenced her arts. Press
release: Anatrini Simona Tel. / Fax +39 06 4884234 E-mail
simona@tartagliaarte.it www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it
Name: Marta
Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Lecco
Date: 21/12/2006
Time: 13.11.30
Testo
FEDERICO BIANCHI
CONTEMPORARY ART LECCO comunicato stampa Pierre Poggi – raccolta
differenziata a cura di Marta Casati inaugurazione 20 gennaio 2007
ore 18.00 21 gennaio - 5 aprile 2007 Raccolta differenziata rinvia
all’atto di accumulo, di raccolta, di riciclo. E’ la pittura la
protagonista della più recente ricerca condotta da Piere Poggi.
Tuttavia, l’artista non ha realizzato le opere dipingendo. Tele e
cartoni dipinti da anonimi dilettanti sono stati acquistati in
centri di recupero o semidismessi e assemblati fino a riconoscersi
in forme inaspettate, perché dotate di tutt’altro respiro nonché (e
soprattutto) di un linguaggio visivo contemporaneo. Unendo la
pittura ufficializzata dei grandi maestri della storia dell’arte a
quella dimenticata di esordienti dalle dubbiose velleità, ogni
possibile criterio valutativo o di giudizio viene annullato: il
paesaggio, comune denominatore tra le opere, ha così possibilità di
emergere senza filtri di carattere valutativo o tecnico. Negli
abbozzi di pittura manierista, barocca o rococò, tra nature morte o
soggetti improbabili, si intromettono le tele vergini o ancora con
il cellophane di protezione quali citazioni e metafore di un
consumismo impacchettato - non molto differente da quello offerto da
un enorme centro commerciale - di cui ormai l’arte contemporanea si
è impossessata. Il senso di denuncia – rivolto a un sistema ormai
saturo di meccaniche convenzionate che teme di osare e di percorrere
strade ancore inesplorate nell’arte - è pungente quanto raffinato,
mai scontato, invasivo o teso a offrire vuote provocazioni. Pierre
Poggi offre all’assemblaggio-opera un linguaggio universale
destinato, non solo agli addetti ai lavori ma a un pubblico ben più
ampio e forse più attento. Pierre Poggi è nato a Mont de Marsan (France)
nel 1954. Lavora a Milano. Ha esposto lavori in più occasioni all’Artoteca
di Milano e al Castello Borromeo di Cornegliano. In passato ha
collaborato con la Galleria Toselli di Milano. Nel 2006 ha esposto
da Federico Bianchi Contemporary Art un ciclo di lavori sulla
tematica del calcio. Lecco Piazza Manzoni 2 (23900) +39 0341289202
www.federicobianchigallery.com info.lecco@federicobianchigallery.com
orari: mar. - gio. 15.00 – 19.30 sat. 10.30 - 19.30
Name: Damiano
Ferrara
Email: info@damianoferrara.it
From: Alcamo
Date: 21/12/2006
Time: 13.13.23
Testo
damianoferrara art via
diaz, 15 91011 alcamo tel-fax 092428278 3356585893
www.damianoferrara.it email: info@damianoferrara.it Dopo il successo
dello scorso anno, si ripete anche quest’anno, presso le Cantine
Minardi a Pantelleria, la mostra personale dell’Artista Damiano
Ferrara. Saranno presentate 15 opere inedite dedicate a Pantelleria.
La mostra sarà aperta dal 22 dicembre 2006 al 6 gennaio 2007 tutti i
giorni dalle 16,00 alle 20,00 e per i visitatori ci sarà la
possibilità di degustare tutti i vini prodotti dalle Cantine Minardi.
Con la presente auguro a tutti voi un sereno e felice Natale Damiano
Ferrara |