Le emozioni, in un attimo Patrizia Testoni, Patrizioni come ama firmarsi, nel suo fare cerca se stessa e,
cercandosi, si trova nelle mille emozioni e nelle mille sfaccettature di cui è capace.
Ha seguito la sua passione e ha dato libero sfogo alla sua voglia di esprimersi, di
esternare, di “tirare fuori” la sua anima. L’Arte le è congeniale e, da autodidatta quale
è, la esplora e ne diventa “artefice” seguendo quell’indole creativa che le appartiene.
Opere grafiche e pittoriche, su carta e su tela, a pastello, matita ed olio, con soggetti
ed emozioni che trasmettono un animo inquieto e attento al mondo ed alle sue forze e
debolezze. Importanti i temi di sensibilità sociale, la guerra e i bambini
(“Sognando”), l’amore e la vita nei luoghi poveri del mondo (“ Il colore blu”), la
femminilità più sentita, ma anche la Natura, ridente o burrascosa, tranquilla o
contorta, che spesso diventa espressione del nostro IO più segreto. E così nascono “Il
Porticciolo”, soleggiato e ozioso, ma anche “L’Albero piegato”, inclinato e contorto
dal vento e dal tempo, indomito e forte contro ogni bufera. Tele in cui i blu del mare
e del cielo, vengono squarciati da barche colorate o grovigli di rami grigi e bianchi,
chiome di alberi verdi e nere, che Patrizia lancia sulla tela con pennellate infinite e
ripetute, quasi colta da un impeto pittorico “vangoghiano”. Quando dipinge Patrizia si
trasforma e, liberandosi dalle vicende contingenti, entra nella dimensione altra, oltre
il tempo e lo spazio in cui si sente spesso costretta, libera se stessa e quanto di più
profondo l’ha toccata. “Sente” e trasfonde nei segni e nei colori il suo mondo fatto di
speranze, amori, delusioni, gioie, ricordi e attimi di cui il suo “stupore fanciullo”
rimane ancora capace. Dipinge così con una rapidità ed un fervore inconsueto, per
cogliere l’impressione fugace e transitoria nella luce e nell’atmosfera, per comunicare
ed esternare ciò che il suo animo sta vivendo. Emozioni che si traducono in
equivalenti pittorici con la luce attraverso il colore. Segni e pennellate che si stanno
intensificando nelle ultime opere, come ne “Il Viale”o “Gli Alberi”, in cui la ricerca
pittorica dell’artista mostra un’attenzione particolare per le luci e le ombre in una
visione onirica dello spazio, straniante nei colori, ma riconoscibile e veritiero nei
riferimenti. Spazi e luoghi che vengono resi in modo veloce e curato insieme,
attraverso chiari e scuri, segni e movimenti del pennello, poiché “Ogni cosa muta,
anche la pietra” come diceva Claude Monet. Patrizia è così che si mostra, mutevole e
complessa, carica di emozioni e sentimenti, sensibile e forte insieme della sua stessa
sensibilità. Nella pittura ha trovato la via per comunicare la sua irruenza emotiva e,
sempre più, ne diviene cifra espressiva attraverso di essa.
Francesca Mariotti |