Il suo
ambito di ricerca si basa sul ragionare d’ogni aspetto della vita e dei
rapporti che intercorrono tra noi e la natura, come scopo primario la
riscoperta del mondo che ci circonda, oltre alla visione dell’Uomo come
facente parte del Tutto, e del quale Tutto fa parte. La natura è
considerata come totalità racchiusa in un unico grande disegno.Non è
nell’interesse dell’artista, trovare il “Tutto” con la luce della
ragione, cioè tramite risposte scientifiche, ma tramite il connubio tra
arte e scienza, capace di congiungere emozione e ragionamenti, dati
statistici e intuizioni sottili, entrando così nel mondo dello spirito.Il
metodo della concezione goethiana si offre alla sensibilità di Erika,
dove filosofia, scienza e arte si possono efficacemente integrare nel
processo conoscitivo delle forze che operano nella produzione dei fenomeni
della natura.Alcune opere prodotte con tale filosofia sono lavori di Land
Art, perché lo scopo dell’artista non è rappresentare la natura, ma
agire nella natura come fonte di riflessione, avvalendosi della fotografia
per documentare e diffondere l’opera e il pensiero.La produzione
artistica è mossa da una risonanza interiore, in alcune opere è
chiaramente leggibile lo stato d’animo dell’artista espresso mediante
la sperimentazione di materiali e tecnica.Si tratta di opere concettuali
in una metamorfosi artistica da rifiuto a risorsa da risorsa a opera
d’arte, contraddistinti da una singolare concezione simbolico-cromatica.
Attraverso le loro forme regolari ed essenziali, sono visibili infiniti
riferimenti esistenziali e quiete riflessioni. L'uso del colore è
rapportato all'idea e all'emozione, all'impressione e al messaggio. |