Poesie tratte dal libro Lo
specchio mobile di Maria Teresa Atzori editore Aletti – 2008 ALLA
GIOVINEZZA Scompare a briglia sciolta la giovinezza nella breve svolta che non ha ritorno. Non spegnere gli ardori d’amore alla sua corsa ché non conosce sosta il tempo inesorabile. Evocano splendori le sue gemme perdute evasioni godute dei nostri giorni belli quelli che fanno lieve lo steccato intorno al campo arato imbiancato di neve. PRELUDIO All’incedere lieve della primavera l’inverno chiude adagio le sue porte. Un’aria nuova preme, alle contorte membra della stagione austera che s’accascia nel bosco solitario sulle fredde brine. Già sorta l’alba rincorre il canto d’uccelli, dal sipario scuro di pungenti trine, alla scialba luce che risveglia l’ora quotidiana. Il tumultuoso cuore sosta, sulla sponda arcana della natura e non fu vana promessa la voce, addolcita onda per chi teme: riporterà tempi felici al rifiorire certo delle tamerici. TAMAGOTCHI Sono il Tuo pulcino virtuale animato da misteriose pulsioni onniscienti attenzioni elettronici bip del piano astrale. Impastata di memorie da una sostanza invisibile resto duttile, inguaribile al contagio delle Tue glorie. Non sarà per noncuranza che spegnerai il comando Tu hai già deciso quando annulleremo la distanza.
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